Cade con la moto lungo la superstrada: viene soccorso in eliambulanza. È quanto avvenuto attorno alle ore 11:30 della mattinata odierna, all'altezza del territorio comunale di Serravalle di Chienti.
Ancora in corso di accertamento la dinamica dell'incidente, nessun altro mezzo è stato coinvolto.
Sul posto sono intervenuti prontamente i sanitari del 118 che, constatati i traumi riportati dall'uomo, hanno richiesto il supporto dell'elisoccorso proveniente da Ancona. È stato, pertanto, predisposto il trasferimento del centauro in codice rosso all'ospedale dorico di Torrette.
Non sai cosa preparare per pranzo e sei alla ricerca dei migliori piatti tipici marchigiani? Hai ospiti a pranzo o vuoi stupire la tua famiglia con qualcosa di sfizioso e non troppo complesso da realizzare?
Allora sei nel posto giusto!
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I migliori piatti tipici marchigiani
Come ben saprai, i piatti tipici marchigiani sono molti, ma solo pochi sanno davvero colpire dritto al cuore ed al palato! Per questo, abbiamo scelto i migliori di cui ora ti parleremo.
Olive all’ascolana
Al primo posto, non possono di certo mancare loro: le olive all’ascolana, un piatto unico nel suo genere ed apprezzato a livello internazionale!
Le olive all’ascolana sono delle graziose palline dorate che vengono realizzate con olive panate (con pangrattato) riempite di carne.
La ricetta originale prevede la varietà locale ‘Tenera Ascolana Dop’, ossia un’oliva più piccola e più tenera rispetto le classiche olive.
Originariamente, questo piatto veniva preparato per i giorni di festa, quali matrimoni, Natale e Pasqua, da chi se lo poteva permettere, ma al giorno d’oggi lo si può trovare come antipasto in ristoranti e pizzerie oppure nello street food (che ha reso questo cibo tipico molto noto).
Ciavarro
Il ciavarro è una tipica zuppa di legumi e cereali, mangiata soprattutto a Ripatransone (provincia di Ascoli Piceno).
Questo piatto povero veniva preparato in occasione della festa dei lavoratori, che si celebra il primo maggio, vista come giorno simbolico del passaggio tra le vecchie e le nuove provviste di cibo.
Infatti, il nome di questo piatto tipico deriva da ‘Lu Ciavarre’,ossia le rimanenze che sono state conservate o rimaste per la realizzazione della zuppa.
Generalmente, i legumi che vengono utilizzati per la realizzazione di questo piatto sono: fave, fagioli, piselli, lenticchie, mais, orzo, grano e cicerchie.
Maccheroncini di Campofilone
Un altro dei tanti piatti tipici marchigiani, sono loro: i maccheroncini di Campofilone, una pasta condita rigorosamente con ragù marchigiano, che unisce il maiale al manzo ed al pollo con un’abbondante aggiunta di pecorino.
I maccheroncini di Campofilone sono una sorta di “spaghetti” all’uovo con denominazione IGP (Indicazione geografica protetta), caratterizzati da una sfoglia ed un taglio sottilissimi.
Se vuoi provare altre paste tipiche delle Marche, ti suggeriamo anche le lumachelle di Urbino, i tacconi a base di farina di fave, i torcelli e gli stroncatelli.
Il Brodetto Marchigiano
Dulcis in fundo, non può mancare di certo il brodetto marchigiano.
Si tratta di una zuppa a base di pesce e crostacei, che può variare in base alla zona in cui viene fatto.
Infatti, esiste una versione, quella di Porto Recanti, che si distingue ad esempio dalla versione di Fano, per via dell’assenza di pomodoro ma dell’aggiunta di zafferano.
All’interno di questa zuppa vengono aggiunte dalle nove alle undici varietà di pesce, tra cui: merluzzo, sogliola, seppe, rana pescatrice e canocchie.
Alcune versioni, per gli amanti della cucina ‘forte’, includono anche l’uso di ingredienti quali: cipolle, aceto, peperoni, pomodori verdi e, per la versione ‘rossa’, concentrato di pomodoro.
Infine, per rimanere sempre aggiornato con le nostre novità, ti consigliamo di dare un’occhiata alle nostre rubriche.
Ci sono anche Jennifer e Maria Elena di Esanatoglia, assieme ad Andrea di Camerino, tra i diplomati nelle Scuole di tutte le Marche volati a Malta per beneficiare del Programma che, oltre a Malta, prevede anche altre destinazioni: Londra (Regno Unito), Marsiglia (Francia) e Bruxelles (Belgio) per cui sono ancora disponibili, ad oggi, poco più di una quarantina di borse di mobilità, tanto che un nuovo bando è fresco di emanazione ed avrà scadenza il 23 di aprile.
I ragazzi hanno conseguito il diploma presso l’I.T.C. G. “G. Antinori” di Camerino, l’Istituto “Don E. Pocognoni” di Camerino/Matelica e l’I. I. S. “Costanza Varano” di Camerino.
“Il Progetto Makedigital” spiega il presidente del GAL, Riccardo Maderloni, “consentirà di effettuare tirocini gratuiti di 3 mesi presso imprese locali per migliorare l’apprendimento di tecniche e tecnologie digitali e, naturalmente, della lingua inglese provenienti da Istituti Scolastici marchigiani di 4 indirizzi studio: Amministrazione Finanza-Marketing, Sistemi Informativi Aziendali, Moda, Turistico”.
In questo contesto, sottolinea Maderloni, “Il GAL capofila del progetto, si è costituito nel 1991 in forma di società consortile mista a responsabilità limitata, partendo da attività di ricerca e analisi di dati economici, ha promosso numerose iniziative che hanno visto imprenditori, artigiani e Istituzioni pubbliche confrontarsi sui temi dello sviluppo, dando vita a tavoli tecnici su turismo, agricoltura, commercio e artigianato.
"L’iniziativa – rileva ancora Maderloni - aiuterà i giovani più svantaggiati a fare impresa, stimolando il loro senso di iniziativa, ad approcciarsi al mercato del lavoro in maniera più consapevole, ma anche a vivere il proprio territorio come fonte di nuove opportunità e non come terra devastata dalla quale è solo possibile fuggire”.
In buona sostanza, quindi, raggiunto questo primo importante obiettivo, c’è già un nuovo bando fresco di emanazione ed avrà scadenza il 23 di aprile. Per consultare il bando e reperire tutta la documentazione, visitare il sito del Programma www.erasmus-makedigital.eu ; le domande possono essere compilate dagli interessati (giovani marchigiani diplomati nell’a.s. 2019/2020) da inviare a info@erasmus-makedigital.eu.
“La Lega di Appignano prende atto che il sindaco Calamita è sempre pronto a criticarla in pubblico, ma non disdegna di beneficiare del grande lavoro che Lega e amministrazione regionale di centrodestra stanno realizzando".
Ad affermarlo è Luca Buldorini, coordinatore cittadino della Lega ad Appignano e membro del direttivo regionale a seguito delle dichiarazioni del sindaco Mariano Calamita che ha attribuito alla sola macchina comunale il merito dei finanziamenti ottenuti su un progetto pilota della regione.
"Non è grazie al comune che i ragazzi delle scuole appignanesi respireranno un’aria più salubre dopo l’installazione dell’aerazione meccanica: è grazie all’intraprendenza dell’assessore regionale all’Istruzione Giorgia Latini, della Lega - dice Buldorini -. In collaborazione con il collega di giunta Baldelli, ha avviato per prima il progetto in Italia ed il ministero lo ha preso a modello stanziando 150 milioni”.
“Senza il progetto dell’assessore Latini non ci sarebbero stati bandi a cui partecipare. La differenza tra la Lega e il PD di Calamita balza agli occhi: noi lavoriamo per il territorio senza badare al colore degli amministratori, loro restano ancorati ad uno schema dove la casacca viene prima del merito, dei valori e dei fatti – conclude Buldorini – Calamita ha perso, come sempre, l’occasione per mostrarsi super partes quale dovrebbe essere un sindaco che si rispetti. Mentre lui e la sua maggioranza sono concentrati a recuperare, con il lavoro altrui, la credibilità, persa in 20 anni di amministrazione, la Lega si sta adoperando anche per il centro vaccinale. Creato ed organizzato con la collaborazione della Giessegi, sarà a breve a disposizione di tutti i cittadini di Appignano che potranno vaccinarsi senza il disagio della trasferta in un’altra città”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 2462 tamponi: 1730 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1059 nello screening con percorso Antigenico) e 732 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 10,5%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 182: 57 in provincia di Macerata, 89 in provincia di Ancona, 7 in provincia di Pesaro-Urbino, 4 in provincia di Fermo, 19 in provincia di Ascoli Piceno e 6 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (38 casi rilevati), contatti in ambito domestico (40 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (67 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (5 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (1 caso rilevato), e 1 caso proveniente da fuori regione.
Per altri 29 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1059 test e sono stati riscontrati 184 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 17%.
In aumento di 20 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 906, di cui 142 in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Sono, invece, 24 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 175 pazienti (+ 2 rispetto alle ultime 24 ore): 52 all'ospedale di Macerata, 68 al Covid Hospital, 22 al nosocomio di Civitanova e 33 a Camerino. Altre 17 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente, contrassegnata dall'incidenza del fine settimana: incidenza al 10,5% oggi, rispetto al 17,5% di ieri.
Di seguito i dati resi noti dal servizio sanitario regionale:
Il borgo storico di Colleluce, una delle tante straordinarie frazioni del vastissimo territorio del Comune di San Severino Marche, si rifà il look.
L’Amministrazione locale ha deciso di dare il via a un progetto di riqualificazione dell’abitato, che sarà finanziato con fondi del Bando Psr Marche 2014-2020 nell’ambito dei sostegni allo sviluppo locale del Gal Sibilla. L’elaborato è già stato presentato, nel corso di un incontro con il sindaco Rosa Piermattei, alla presidente Serenella Eugeni e al Comitato di frazione.
Obiettivo prioritario è quello di riqualificare e valorizzare la piazzetta, lo spazio antistante la chiesa, ma anche individuare nuove aree e percorsi, come quello lungo le mura, oltreché valorizzare le potenzialità naturalistiche e storiche, mediante una nuova cartellonistica. Sarà migliorata anche l’accessibilità pedonale e sarà creata un’area belvedere.
Nello specifico sono stati previsti numerosi interventi a partire da quello di riqualificazione della piazzetta del borgo con la realizzazione di nuova pavimentazione che andrà a sostituire l’asfalto. Si procederà poi alla ristrutturazione del muro di contenimento lato nord, con la realizzazione di una nuova ringhiera, al rifacimento dell’aiuola sottostante, in sostituzione della cordonatura di calcestruzzo, alla sistemazione di una nuova pavimentazione nell’area della fontanella.
Il progetto prevede, ovviamente, il miglioramento dell’accessibilità, con un nuovo tracciato pedonale di collegamento dei principali spazi per persone con ridotta capacità motoria e sensoriale. Sarà poi realizzato un parcheggio per disabili.
Nuova anche la segnaletica turistica e illustrativa e sarà migliorata l’accessibilità veicolare e anche urbana, mediante rifacimento del tappetino d’usura del manto stradale. Addio anche a tanti cavi volanti visto che è previsto l’interramento delle reti di distribuzione dell’energia elettrica e della pubblica illuminazione. Sempre per quanto riguarda l’illuminazione pubblica, si procederà all’installazione di nuovi corpi illuminanti.
Un secondo percorso, oltre a quello che interesserà piazzetta e monumenti, sarà poi destinato alla passeggiata lungo la cinta muraria destinata alla proposta di una esperienza olfattiva, uditiva e visiva di vera immersione nell’ambiente boschivo.
Gli interventi di riqualificazione prevedono una spesa di circa 150mila euro che in parte verrà finanziata direttamente dal Comune di San Severino Marche.
Il borgo rurale di Colleluce si colloca alla sommità del colle che sorge lungo l’antica val Fabiana, nel mezzo delle valli del fiume Potenza e Chienti. Il borgo di impianto medievale presenta il nucleo storico, l’antico castello, posto in sommità di un rilievo roccioso alla quota di 490 metri sul livello del mare, ancora cinto entro le mura che ripercorrono il limite del pianoro di sommità del colle.
All’esterno del borgo vi sono sporadiche abitazioni disposte linearmente lungo la via d’accesso al castello, mentre dell’antico monastero benedettino rimane la chiesa di San Mariano in val Fabiana.
Nel borgo risiedono 24 abitanti e un buon numero di case private. Il borgo diviene un accogliente spazio urbano in occasione di feste popolari e religiose.
Tra gli operatori principali di luce, gas e fibra c’è Sorgenia e se lo hai scelto o stai per sceglierlo è importante che tu sappia che esistono alcuni modi per risparmiare.
Lo sconto fedeltà “Invita un amico”
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Se il cliente che presenti sceglie l’offerta Luce&Gas lo sconto è più alto: 60 euro. Lo stesso vantaggio economico lo ottieni se sei titolare di partita IVA e titolare di un contratto Next e-Business: potrai invitare altri titolari di Partita IVA tramite uno specifico “Codice Amico”. In questo caso risparmierai 60 euro sul servizio attivato dalla persona presentata, fino a un massimo di 6.000 euro. Contemporaneamente anche il tuo amico potrà avere un bonus di 60 euro per ogni servizio attivato. Che tu coinvolga uno o (a maggior ragione) più amici si tratta sicuramente di un modo efficace per risparmiare.
Codici sconto e coupon Sorgenia
Regolarmente Sorgenia emette dei buoni sconto o coupon (il significato è equivalente) che ti consentono di abbattere i costi in modo significativo. I codici sconto cambiano nel tempo e quindi, in base alle promozioni del periodo, puoi ricevere uno sconto in bolletta di vario importo, a fronte della attivazione di un servizio compreso quello riguardante l’Ultra Fibra.
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Il progetto del Programma Fedeltà Greeners
Perché tu possa partecipare a questo progetto, Sorgenia deve essere il tuo fornitore oppure puoi fare in modo che lo diventi. Il vantaggio economico aumenta a mano a mano che scali i 5 livelli, il superamento dei quali ti permette di guadagnare green coins partecipando a missioni semplici come l’autolettura o la compilazione di un sondaggio. Ogni volta che raggiungi un livello hai diritto a un premio. All'inizio ricevi 1500 punti come benvenuto ma poi avrai anche 150 punti per il compleanno e 100 punti ogni mese. Da cosa è dato qui il risparmio?
Accumulando green coins riscatti buoni Amazon, anche di importi elevati, sconti sull’assicurazione Quixa, carte regalo Declathon, Gift Card di vari negozi e altri coupon che fanno parte di un fornito catalogo di premi.
Le aziende partecipanti sono molto numerose e questo significa che potrai spendere nel migliore dei modi gli incentivi ottenuti. Attualmente puoi partecipare anche al concorso Sorgenia Greeners che rende possibile guadagnare un buono da cento euro di sconto. Infine, è vero che vincere un oggetto non significa risparmiare ma forse sì se avevi deciso di acquistare una bicicletta: il concorso mette in palio, infatti, una bicicletta pieghevole.
Perde il controllo della propria auto e finisce in un dirupo: perde la vita l'uomo alla guida, un quarantacinquenne di origine cinese, residente a Corridonia.
Tragico incidente quello avvenuto nella notte di Pasquetta lungo la Strada Provinciale 3, al chilometro uno, nel Comune di Monte San Giusto.
Ancora da chiarire l'esatta dinamica di quanto avvenuto.
Probabilmente a causa di un malore, l'uomo ha perso il controllo del mezzo finito in un dirupo, non visibile dalla strada.
Vigili del fuoco e carabinieri lo stavano cercando, dato che i familiari ne avevano denunciato la scomparsa.
La squadra dei vigili del fuoco ha estratto il conducente dalle lamiere con attrezzatura specifica, e lo ha affidato ai sanitari del 118 intervenuti sul posto, i quali non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 9 decessi correlati al Covid-19.
Una vittime è stata registrata in provincia d Macerata: si tratta di un 88enne di Cingoli deceduto presso la Residenza Sanitaria di Villa Serena a Jesi.
Due decessi sono stati segnalati al 'Murri' di Fermo, dove si sono spenti un 78enne di Roma e un 81enne di Porto Sant'Elpidio. Due anche le persone che sono spirate al nosocomio dorico di Torrette: sono una 70enne e una 73enne, entrambe originarie di Ancona.
All'Inrca del Capoluogo di Regione ha trovato la morte un 90enne residente a Jesi, mentre un 86enne di Arcevia è deceduto presso l'Ospedale di Jesi. Infine una 89enne di Camerano si è spenta al nosocomio di Pesaro e una 86enne di Montecopiolo è spirato nella struttura sanitaria di Macerata Feltria.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2691 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (908), mentre sono 448 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
"Appignano oggi piange un grande uomo, ci ha lasciato Mario Rimini - a renderlo noto è il primo cittadino Mariano Calamita - Ognuno di noi lo conosce, il suo nome è pronunciato da tutti con grande rispetto e il dolore con cui annunciamo la sua scomparsa riempie il cuore degli appignanesi di sincera commozione".
"Mario Rimini, uomo semplice e umile, ha, come tutte le grandi persone, lavorato sodo fin da bambino e la sua tenacia, la sua lungimiranza e anche la sua audacia sono state le basi per la costruzione di un'attività che per molto tempo ha portato benessere, lavoro e dignità a molte famiglie del posto e del circondario". Ha continuato il Sindaco di Appignano
"Il suo altruismo e il suo senso di appartenenza a questa comunità lo hanno spinto verso grandi opere nei confronti del nostro paese, basti pensare all'importante ruolo di promotore e finanziatore della Banda Musicale di Appignano - ha spiegato Calamita - che ha portato il suo nome come Corpo Bandistico Rimini Mobili dal 1996 al 2016 e a cui è rimasto sempre molto legato e con cui i rapporti di stima, aiuto e affetto sono rimasti fino alla fine. La promozione di attività sportive, soprattutto legate al ciclismo, basti ricordare l'associazione ciclistica Rimini Mobili che dagli anni '80 al 2012 ha svolto un ruolo importante nel settore amatoriale ed ha portato avanti, incentivandola e rendendola attrattiva per tutta la nostra comunità, la competizione del 25 aprile, molto seguita nel settore ciclistico. Una persona molto legata a tutto l'associazionismo del nostro paese, convinto sostenitore di tutti coloro che con lui si interfacciavano per la promozione delle proprie attività, per la crescita sociale, culturale e sportiva di Appignano".
"Un grande esempio, Mario Rimini, un uomo fiaccato da grosse perdite affettive, nel corso della sua vita, sempre affrontate con profonda dignità e forza d'animo. Anche in questi ultimi anni, dove la malattia lo ha sempre più messo a dura prova, ha potuto trovare sostegno e aiuto in molte persone che hanno ricambiato e restituito, in assistenza, conforto e vicinanza, quanto da lui donato in vita. Un uomo buono, grande nella sua semplicità, forte nelle sue debolezze, magnanimo verso la nostra piccola realtà - ha concluso il Sindaco Calamita - Un paese che ora lo piange e lo ricorda con immenso affetto e grande stima. Il nostro pensiero va a Federico, suo nipote, a cui ci sentiamo di affidare queste parole, affinché possa sentire tutta la nostra vicinanza, testamento affettivo di ciò che suo nonno ci ha donato.
Oltre un anno di lockdown, salvo qualche, nemmeno tanto tiepido, raggio di luce tra fine estate ed inizio ad autunno. Il mondo dello spettacolo è ancora nel pieno di una 'zona rossa' prolungata e nonostante le alternanze cromatiche delle fasce di rischio (leggi l'articolo), che consentono la ripartenza di alcune attività, la certezza rimane comunque una: cinema e teatri restano chiusi.
Impossibile immaginare, almeno per ora, una riapertura così come imbastire un minimo di programmazione. Rimangono quindi ancora fermi e con pochi 'ristori' in mano attori, registi, ballerine, scenografi, sarti, truccatori e service audio/video, senza contare tutti quelli che lavorano nelle sale cinematografiche. Tutti pressochè 'invisibili' che da anni si impegnano, in silenzio, nei teatri italiani di prosa e lirica.
Una situazione che coinvolge anche molte realtà marchigiane, come quella del Politeama di Tolentino, una struttura che, nonostante tutto, può anche avvalersi di diversi ambienti attrezzati 'a prova di Covid' per svolgere un’ampia gamma di attività. Tanta energia ed idee generanti una gran mole di lavoro che al momento è in fase di stallo, in attesa di nuove disposizioni da parte del Governo su una possibile data di ripartenza. Proprio di questo abbiamo parlato con il Direttore del Politeama di Tolentino, nonché responsabile marketing del Teatro Sistina, Massimo Zenobi.
Le fasce di rischio condannano a prescindere tutte le realtà della cultura e spettacolo ad un lockdown molto pesante in quanto indipendentemente dai colori cinema, teatri e anche musei rimangono chiusi. Qual è lo stato di salute attuale di questo mondo?
"E' alla canna del gas. Siamo fermi da più di 13 mesi, tolta una piccola finestra tra giugno e ottobre dello scorso anno, che però non è stata sufficiente a dare ossigeno in quanto il nostro mondo ha bisogno di una programmazione e ciò che si è potuto fare in quel periodo è stato davvero esiguo per far lavorare le 800.000 persone facenti parte lo spettacolo dal vivo. Oltretutto nel periodo estivo i teatri al chiuso sono normalmente serrati quindi il pubblico difficilmente va a mettersi tra quattro mura, soprattutto in un momento come quello della scorsa estate, dove eravamo reduci dalla prima ondata pandemica. Teatri come il Sistina non hanno potuto ripartire sia per le restrizioni dovute al numero massimo di persone che potevano entrare in sala sia perché a riaprire in quella stagione, senza possibilità di programmazione per certi spettacoli, non era assolutamente né economico né possibile".
Come Politeama, sono stati tanti i momenti virtuali che avete creato appunto per tenere vive l’interesse degli utenti e le vostre varie attività. Quanto manca la ‘presenza’ del pubblico e in che misure incide sul futuro dei teatri?
"Il Politeama è sicuramente una struttura più agile vista la capienza massima di 170 persone che riesce a consentire un efficace controllo degli accessi . Abbiamo potuto rifare pochi spettacoli tra giugno e ottobre, recuperando alcuni appuntamenti persi durante il primo periodo della pandemia e presentando una stagione limitata a tre mesi in modo tale che, se ci avessero fatto di nuovo chiudere, avremmo potuto in qualche modo avere la possibilità di ripetere. Il 26 ottobre ci hanno chiuso ancora ma abbiamo voluto continuare ad essere vivi programmando alcuni eventi on-line di diverso genere. Personalmente non sono molto d'accordo nel fare teatro in streaming in quanto la formula dal vivo collide con il web. Lo spettacolo dal vivo ha senso proprio perché ha 'il vivo' ovvero il coinvolgimento degli artisti con il pubblico. Lo streaming è un surrogato che può essere valido per alcuni generi di rappresentazioni ma non per tutte, quindi abbiamo fatto poche cose ma misurate mettendo in piedi un ciclo di storytelling sulla cultura di impresa che dal nome 'la storia.com'. Questo mondo non è fatto solo di artisti ma anche di tecnici, impiegati, dirigenti parrucchieri, elettricisti ed altri interpreti che formano una piccola industria. Basti pensare che uno spettacolo al Sistina mediamente impiega tra palcoscenico e dietro circa 50 persone; ecco perchè riaprire anche al 25% della capienza non è assolutamente economico. Bisognerebbe magari prendere spunto dall'estereo come per esempio in Gran Bretagna dove già da un mese hanno dato dei tempi per le riaperture o in Spagna dove i teatri sono aperti, dopo aver fatto degli esperimenti iniziali, con un distanziamento adeguato, mascherine e controlli molto rigidi all'ingresso".
A distanza di un anno la situazione pandemica così come quella del mondo dello spettacolo sembra non essere cambiata in maniera significati. Crede che ad oggi gli aiuti economici siano stati sufficienti e mirati per non far abbassare i sipari di tanti palcoscenici?
"Sicuramente sono stati insufficienti e soprattutto in alcuni casi non sono arrivati a tutti in egual misura. Il mondo dello spettacolo dal vivo è talmente variegato e poco codificabile che è difficile arrivare a qualunque lavoratore stando alle attuali regole vigenti quindi non tutti hanno avuto dei ristori. Comunque chi è riuscito ad ottenerli ha avuto in dote sicuramente delle cifre esigue, inadeguate anche per poter pagare banalmente le bollette. Ricordiamoci che stiamo parlando di una chiusura che oggi ha superato i 13 mesi, ecco perchè questa è veramente una situazione molto grave".
Il sottosegretario al ministero della Cultura Lucia Borgonzoni ha prospettato lo Sferisterio di Macerata come possibile luogo ‘pilota’ per andare verso la riapertura dei teatri almeno il 50%. Stando alla sua esperienza come valuta questa iniziativa?
"Chiaro che la vediamo di buon occhio e come un augurio però oggi è necessario pensare a come e quando si potrà riaprire per poter affrontare una programmazione nel migliore dei modi. I teatri vivono su questo fattore in quanto gli spettacoli devono essere pensati, allestiti e prodotti quindi c'è bisogno di tempi precisi. Ad esempio se al 30 settembre ci dicono che il 15 ottobre si possono riaprire i teatri è chiaro che nessuno può farlo perché non c'è una programmazione già fatta. Questo è il pricipale motivo del perchè ci devono dire oggi se possiamo riaprire, nel caso, ad ottobre. Ci auguriamo che i vaccini possano aiutarci in tal senso ma ci sarà anche un problema legato al possibile timore che la gente potrà avere nel tornare in luogo chiuso che prevede un affollamento di diverse decine di persone, quindi la ripresa purtroppo non potrà essere immediata ma risulterà sicuramente lenta"
Quali sono le iniziative che il Politeama porterà avanti in questa fase, speriamo più transitoria possibile, appunto per non far morire la fame di ‘cultura’ e quello spirito di aggregazione tipico di un gruppo teatrale o di uno dei corsi da voi organizzati?
"Noi siamo particolarmente colpiti perché la nostra missione è mirata a fornire dei servizi culturali e di intrattenimento alla città. Il Politeama, proprio come recita il nome, è un luogo di aggregazione di diverse attività e non facciamo soltanto spettacoli ma ospitiamo anche delle associazioni che svolgono corsi di danza, teatro, canto e recitazione. Inoltre diamo sede alle lezioni dell'Unitre unitamente a convegni e conferenze; tutte attività che oggi sono ferme completamente. Ricordiamoci sempre che la cultura fa aggregazione e non assembramento, perché tutto si può svolgere in sicurezza e non vedo molte differenze tra tante altre situazioni che si verificano come all'interno dei mezzi pubblici o alle chiese dove c'è comunque un numero di persone abbondante. Ovviamente servono delle regole che devono essere rispettate. Noi oggi ad esempio continuiamo a far tenere delle lezioni di danza al mattino al liceo coreutico di Tolentino. E' paradossale che quelle attività possono essere consentite in quanto certificate come laboratori della scuola a differenza dei corsi pomeridiani di danza organizzati dalle associazione private. Dal mio punto di vista bisogna esaminare caso per caso e capire cosa si può effettivamente svolgere in sicurezza e non valutare solo sulla base della funzione perché sono necessariamente valide solo le attività didattiche ma in qualche modo lo sono anche quelle che ci danno un supporto morale".
Una Pasqua all'insegna della solidarietà per i volontari dell'Associazione Volontaria Onlus Macerata Soccorso, che oggi si sono presentati al centro vaccini di Macerata, in via , con uova pasquali e dolci a destinare, come ringraziamento a tutto il personale sanitario che in questo periodo si sta impegnano alla buona riuscita del servizio vaccini.
Questa mattina, a sorpresa, anche l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini ha fatto visita al centro vaccinale di Macerata, esprimendo la propria vicinanza e riconoscenza verso quegli operatori che - con abnegazione e professionalità - stanno portando avanti il loro lavoro anche nel giorno di Pasqua, affinché la vaccinazione viaggi in maniera più spedita possibile.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3680 tamponi: 1849 nel percorso nuove diagnosi (di cui 484 nello screening con percorso Antigenico) e 1831 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 17,5%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 323 (63 in provincia di Macerata, 87 in provincia di Ancona, 111 in provincia di Pesaro-Urbino, 13 in provincia di Fermo, 30 in provincia di Ascoli Piceno e 19 fuori regione).
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (56 casi rilevati), contatti in setting domestico (78 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (89 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (21 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (3 casi rilevati) e 1 caso proveniente da fuori regione. Per altri 75 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 484 test e sono stati riscontrati 21 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 4%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente, contrassegnata dall'incidenza del fine settimana: incidenza al 17,5% oggi, rispetto al 23,4% di ieri.
In diminuzione di 39 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 886, di cui 142 in terapia intensiva (+2 rispetto a ieri). Sono, invece, 58 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 173 pazienti (- 7 rispetto alle ultime 24 ore): 51 all'ospedale di Macerata, 68 al Covid Hospital, 22 al nosocomio di Civitanova e 32 a Camerino. Altre 20 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
Un tracollo nell’ultimo quarto spazza via i sogni di gloria della Rossella Civitanova, che se la gioca per tre quarti a testa alta contro la Belcorvo San Vendemiano, prima di crollare senza appello nel quarto periodo. Peccato, perché la Rossella aveva giocato 30’ gagliardi, lottando alla pari e anzi in alcuni frangenti mettendo sotto la talentuosa formazione veneta, che però alla lunga ha stritolato gli aquilotti con energia e taglia fisica di altro livello.
La Virtus aveva provato a sorprendere gli ospiti in avvio con la difesa allungata a tutto campo per rallentare le folate bianconere, chiudendosi poi a zona e intasando l’area per limitare gli spilungoni veneti. Il piano funziona almeno per tutto il primo quarto, anche perché Rocchi incardina l’attacco civitanovese, poi si accende il convalescente Casagrande per far schizzare i biancoblu fino al +9 (17-8 al 7’ proprio con canestro dell’ala senigalliese). Coach Mian ruota vorticosamente i suoi giocatori in cerca dell’assetto giusto e pesca l’asso in Siberna: la guardia infila tre triple una dietro l’altra e riporta i suoi negli specchietti retrovisori in apertura di secondo quarto. Proprio il tiro pesante diventa un fattore, perché la Rossella inizia a faticare nel pitturato e senza alternative dall’arco la produzione offensiva crolla. Ne approfitta la Rucker, che alterna i colpi da fuori di Nicoli ai canestri da sotto di Vedovato per salire fino al +6 dell’intervallo (39-45).
Al rientro dagli spogliatoi la musica sembra la stessa di inizio partita. Rocchi prende fuoco infilando una tripla dietro l’altra (terzo ventello consecutivo per la guardia classe 2000), un suo 2/4 in lunetta produce il massimo vantaggio Rossella sul 62-54 a 3’ dalla fine del terzo quarto e San Vendemiano sembra addirittura sul punto di crollare. Ma ai biancoblu manca la forza per dare il colpo di grazia e i bianconeri, aggrappandosi a Malbasa e Gatto, tornano in scia proprio poco prima della sirena di fine quarto (63-62). Di fatto, la partita della Rossella finisce qui. I biancoblu, stritolati dalla pressione difensiva veneta, non segnano per 9’, subendo un parzialone di 0-18 che pian piano spegne i sogni di gloria civitanovesi. Quinta sconfitta in fila, una classifica che si fa sempre più pericolante: ora la crisi è davvero ufficiale.
Queste le parole di coach Mazzalupi a fine partita: «Per 27-28 minuti ce la siamo giocata alla pari, almeno fino al 62-54. Poi abbiamo iniziato a perdere di intensità anziché andare via, ci è mancata la forza prima fisica e poi mentale per tenere botta contro una squadra forte quale è San Vendemiano. Molti meriti loro, ma noi dobbiamo crescere per giocarcela con queste squadre: possiamo farcela, ma dobbiamo farlo per 40’. È ovvio che questo sia figlio di come lavori in settimana: pensiamo a Casagrande, che abbiamo buttato in campo oggi senza che si sia mai allenato in settimana perché ci teneva ad esserci a tutti i costi. Se non riesci durante la settimana ad avere quella intensità costante poi non riesci a replicarla la domenica. È tutto un insieme di concause quello che ci ha portato alla situazione in cui siamo. Non ci sta girando bene, ma possiamo solo guardare avanti e continuare ad allenarci. Se, come sembra, dovesse saltare la partita di domenica contro Padova, avremo 14 giorni per preparare la gara di Senigallia e lì dovremo farci trovare pronti a tutti i costi perché quella partita non possiamo proprio fallirla».
ROSSELLA CIVITANOVA-BELCORVO SAN VENDEMIANO 68-80
CIVITANOVA: Montanari, Primitivo ne, Ciarapica, Fabi 5, Cognigni, Andreani 9, Felicioni, Vallasciani 9, Amoroso 10, Lusvarghi 8, Casagrande 9, Rocchi 21. All.: Mazzalupi.
SAN VENDEMIANO: Tassinari 7, Vedovato 14, Durante 9, Siberna 11, Nicoli 8, Rossetto 5, Malbasa 10, Tonello, Gatto 12, Bettiol 2, Sulina, Verri 2. All.: Mian.
ARBITRI: Fabbri, Bernassola.
PARZIALI: 25-18, 14-27, 24-17, 5-18.
Perde il controllo della propria auto (una Opel Meriva) dopo una curva e finisce fuori strada: soccorso in eliambulanza un uomo di 50 anni. È quanto avvenuto attorno alle ore 19:00 del pomeriggio odierno, in contrada Alberotondo, a Macerata.
Ancora da chiarire l'esatta dinamica dell'incidente: di fatto l'auto è terminata in una scarpata picchiando anche contro un albero che costeggiava la carreggiata stradale. Sul posto sono immediatamente accorsi i sanitari del 118 e i vigili del fuoco di Macerata.
Sono stati proprio i pompieri a estrarre dall'abitacolo il conducente del mezzo, rimasto incastrato all'interno della sua auto. Le condizioni dell'uomo sono da subito apparse gravi, tanto che è stato richiesto l'intervento dell'elisoccorso, che ha provveduto a trasferire il cinquantenne all'ospedale Torrette di Ancona.
Ai rilievi procederanno gli agenti della Polizia Locale.
La Feba Civitanova Marche lotta ma deve arrendersi all’Alma Patti. Le ragazze di Carmenati e Melappioni cedono per 63-54 contro le siciliane al termine di una partita tirata e combattuta. Le momò, con una prestazione corale, hanno messo in campo tanta grinta e concentrazione in difesa, bloccando uno degli attacchi più prolifici del girone.
Sono nel finale le biancoblù hanno dovuto arrendersi alla compagine di coach Buzzanca ed hanno confermato di essere in crescita.
Partono meglio le padrone di casa che vanno subito sul 4-0 ma Rosellini risponde da tre. Binci è ispirata e porta avanti le momò, 6-7, e si prosegue con un botta e risposta fino all’ultimo minuto: Bocola piazza il canestro del 12-11 ma le locali con Stoichkova ed il libero di Cupido chiudono avanti sul 15-11.
Nel secondo quarto le siciliane provano il primo strappo, 21-14 dopo tre minuti di gioco, allora tocca e Rosellini e Bocola portare sotto le biancoblu, 25-22 a 4’12’’ dal termine. Si segna poco e gli attacchi si sbloccano nell’ultimo minuto e mezzo. Verona dai liberi porta le sue compagne sul 27-22 però le momò restano in scia e, grazie alla tripla di Rosellini ed al canestro da due di Paoletti, chiudono avanti sul 28-29.
Alla ripresa delle ostilità la compagine di coach Buzzanca piazza un break di 7-0 firmato da Galbiati e Verona, 35-29, risponde Paoletti con due canestri di fila che accorcia lo svantaggio, 35-33. La Feba difende bene e blocca gli attacchi delle siciliane che provano ad allungare nell’ultimo minuto con Verona, 41-36, tuttavia ancora una volta le momò non cedono e con Castellani e Rosellini chiudono sul 41-40.
Nell’ultimo quarto ancora tanta intensità ed aggressività per le biancoblu che tengono bene in difesa e danno vita ad un’appassionante botta e risposta con le padrone di casa. Patti piazza un nuovo break di 7-0, 54-48 a 4’ dal termine, grazie ad una scatenata Galbiati. Castellani con due liberi rompe il digiuno di canestri per le momò però Verona porta le sue sul 57-50. Nel finale si accende Manfrè che piazza un paio di canestri in serie e consegna la vittoria alle locali. Finisce 63-54.
“In questi casi c’è il rammarico per una sconfitta arrivata nel finale – commenta coach Donatella Melappioni – visto che la vittoria sembrava alla nostra portata. Comunque le ragazze non hanno mollato mai e c’è stata una bella prova di carattere ed anche nei momenti di difficoltà non ci siamo disunite, a differenza di altre situazioni. Ci ha penalizzato tantissimo l’uscita per cinque falli di Trobbiani perché in quel momento ci stava dando tanto nel tipo di difesa che stavamo attuando. Siamo state brave a limitare uno dei migliori attacchi del girone e ci è mancato un pizzico di fortuna. Peccato però ripartiamo dagli aspetti positivi di questo match”.
ALMA PATTI – FEBA CIVITANOVA MARCHE 63-54 (15-11; 13-18; 13-11; 22-14)
ALMA PATTI: Galbiati 19, Cupido 6, Verona 18, Boccalato 4, Manfrè 10, Bardarè ne, Stoichkova 6, Merrina, Sciammetta, Diouf ne, Kramer All. Buzzanca
FEBA CIVITANOVA MARCHE: Rosellini 19, Dzinic, Trobbiani, Castellani 6, Binci 6, Paoletti 13, Angeloni ne, Bocola 8, Severini ne, Bolognini 2, Pelliccetti ne All. Carmenati
Arbitri: Giordano – Parisi
Da Porto Sant’Elpidio, classe 2005, la giovane promessa del pattinaggio Giulia Presti è tornata a far parlare di sé in questo avvio di 2021 con una doppia affermazione tricolore.
Ai campionati italiani indoor di pattinaggio-corsa, disputati a Pescara, l’elpidiense non ha avuto rivali nelle due gare in cui ha preso parte per la categoria allieve donne. Il primo titolo l’ha ottenuto disputando i 3.000 metri a punti, precedendo le corregionali Anastasia Federici e Matilde Biondi.
Poi ha bissato l’oro nei 1.000 sprint, mettendosi alle spalle Alice Sorcionovo e la stessa Federici. Per la figlia del cittì azzurro Massimiliano e di Simona Vesprini (ex campionessa del mondo), si tratta dell’undicesimo e dodicesimo titolo nazionale, confermando di possedere intelligenza tattica, caparbietà e determinazione nell’andare a cogliere il massimo risultato.
Lanciata verso traguardi sempre più ambiziosi, il talento e i passi in avanti sono sempre più evidenti per la stellina della Roller Civitanova società che, dal 1979, continua a diffondere entusiasmo attraverso i valori dello sport vero.
Si è appena concluso, per la squadra agonistica Optimist del Club Vela Portocivitanova (CVP), il clinic con il coach azzurro Marcello Meringolo, specialista della classe dei più piccoli, affiancato dall’allenatore CVP, Fabio Masturzo.
Il raduno ha preparato i pulcini rosso-blu alla seconda tappa del Trofeo Optisud (Formia, 9-11 aprile), dove gareggeranno juniores e cadetti.
Nel frattempo, grazie ai risultati nella selezione interzonale di Eraclea Marina, Federico Cittadini (16esimo nella classifica finale), Nicole Lanuti (21esima) e Nicolò Paoletti (45esimo con grande rimonta finale) hanno conquistato un pass importante per accedere alle successive regate nazionali di Scarlino e Torbole.
La regata di Eraclea Marina, svoltasi lo scorso weekend con 176 timonieri da Marche, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia, ha assegnato 46 posti per andare avanti nella stagione agonistica di quest'anno, con i campionati mondiali come obiettivo finale. In un campo di regata difficile, caratterizzato da brezza leggera e parecchia corrente, a soffrire di più sono stati gli atleti con meno esperienza che rimangono fuori dalla selezione ma si gioveranno comunque del clinic in vista dei prossimi impegni agonistici insieme ai cadetti, i compagni di squadra più giovani.
Ecco tutti i componenti della squadra agonistica del CVP, capace di contare 17 atleti, i cadetti classe 2011- 2012: Giovanni Cittadini, Nicholas Paesani, Filippo Paoletti, Mia Paoletti, Luca Piantoni e Luigi Scipioni e gli juniores classe 2006/2010: Giuseppe Alfieri, Federico Cittadini, Raul Bora, Nicole Lanuti, Alessandro Nasini, Tommaso Netti, Nicolò Paoletti, Vittorio Pagliacci, Cesare Pierdomenico, Alisia Rossetti, Federico Spagnoli.
Il testa a testa della Semifinale Scudetto tra Cucine Lube Civitanova e Itas Trentino torna all’Eurosuole Forum nel giorno di Pasqua: domenica 4 aprile (ore 17, diretta Eleven Sports e Radio Arancia) va in scena Gara 3 della serie al meglio dei cinque match. La situazione è attualmente sull’1-1.
Giovedì, alla BLM Group Arena in Gara 2, i cucinieri di Gianlorenzo “Chicco” Blengini hanno riscattato la beffa della partita d’esordio imponendosi sui gialloblù di Angelo Lorenzetti in tre set. Nel primo parziale il braccio di ferro si è spezzato solo nel finale con vittoria 25 a 23, mentre al rientro in campo Juantorena e compagni hanno messo alle corde i rivali creando una distanza di sicurezza che si è rivelata fondamentale quando i padroni di casa sono cresciuti in precisione sfiorando la clamorosa rimonta e cedendo 25 a 23.
Nel terzo set ottima gestione del sestetto marchigiano, capace di lasciare Trento a 17 punti.
Una prova solida di tutti i reparti con il servizio e la difesa come elementi cardine di una vittoria esterna fortemente voluta. L’obiettivo dei campioni del mondo è riproporre la stessa cattiveria agonistica tra le mura amiche nel giorno di Pasqua, forti della forma più brillante di Luciano De Cecco e Yoandy Leal, che stanno recuperando le energie gradualmente, e con il capitano Osmany Juantorena che a Trento ha dimostrato di poter gestire il fastidio alla mano destra.
Chi vincerà la sfida dell’Eurosuole Forum potrà giocare per il passaggio del turno nel successivo match infrasettimanale. Gara 4 è in programma mercoledì 7 aprile (orario e programmazione da definire). Nell'altra serie di Semifinale Perugia ha già vinto due partite contro Monza, che in Gara 3 proverà a riaprire il discorso.
Come seguire il match
Diretta Eleven Sports con la telecronaca di Gianluca Pascucci.
Diretta Radio Arancia Network con la radiocronaca di Fabio Petrelli e Stefano Donati. È possibile anche scaricare l’applicazione Radio TV Arancia & more per ascoltare la radio sul proprio dispositivo.
Aggiornamenti live anche sui profili ufficiali Lubevolley Instagram, Facebook e Twitter.
Replica televisiva martedì alle ore 21 e mercoledì alle 14 su Arancia Television (canale 210 digitale terrestre) con la telecronaca di Gianluca Pascucci. È possibile anche scaricare l’applicazione Radio TV Arancia & more per vedere il canale tv sul proprio dispositivo.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 16 decessi correlati al Covid-19.
Nessuna vittima è stata però registrata presso le strutture ospedaliere del Maceratese.
Sono stati, invece tre i decessi all'ospedale di Senigallia, dove hanno perso la vita una 83enne del luogo, un 79enne di Serra dè Conti e un 70enne di Castelleone di Suasa.
Due persone sono decedute all'ospedale di San Benedetto del Tronto: una 90enne ascolana e un 86enne di Monsampolo del Tronto. Due donne sono spirate anche presso il presidio dorico di Torrette: sono una 89enne di Recanati e una 77enne di Offagna.
Nell'Anconetano si contano altre quattro vittime: una 81enne di Maiolati Spontini e un 75enne di jesino hanno perso la vita all'ospedale di Jesi, mentre un uomo e una donna fabrianesi di 75 e 81 anni sono morti presso il nosocomio cittadino.
All'ospedale di Pesaro ha trovato la morte un 77enne di Cagli, mentre un 70enne di Pesaro è deceduto presso l'ospedale di Fossombrone.
Nel fermano sono stati tre i decessi nelle ultime 24 ore causati dal coronavirus: una 93enne di Chiaravalle e una 87enne di Santa Maria Nuova hanno perso la vita all'Inrca di Fermo, mentre una 91enne di Porto Sant'Elpidio è spirata al "Murri".
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2682 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (907), mentre sono 447 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.