Il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Sisma 2016 Giovanni Legnini e il Segretario generale dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino centrale Erasmo D'Angelis hanno siglato oggi a Roma l’accordo di collaborazione per gli studi di approfondimento ed il monitoraggio di 295 aree franose e interessate dai dissesti idrogeologici che bloccano la ricostruzione di diversi centri urbani nei 138 comuni del cratere sisma 2016.
È la prima volta che nell’ambito di una ricostruzione post sisma di vasta portata, come quella dell’Italia Centrale, viene pianificato un lavoro di analisi sistematica, con controlli sul campo e l’uso di tecnologie più avanzate, su tutte quelle aree di dissesto che, se non studiate nel dettaglio o eventualmente non contenute con interventi e opere, rappresentano un ostacolo insormontabile al reinsediamento della popolazione.
Gli studi di approfondimento, in questa prima fase di analisi che durerà all’incirca sei mesi, serviranno a ridefinire il quadro delle aree a pericolosità “elevata” e “molto elevata”, e individuare quelle dove, invece, la ricostruzione può partire subito nella massima sicurezza.
La mappa delle aree interessate ai dissesti, oggetto degli studi dell’accordo, è accessibile da questo link www.restartgis.it .
L’Accordo tra la struttura commissariale e l’Autorità, con il coinvolgimento e il supporto scientifico dell’ISPRA e di cinque Università dell’Italia centrale, con la messa in campo di una task force di oltre 100 docenti, tecnici e professionisti, è finanziato con 3 milioni di euro da parte del Commissario, e fa perno sulla piattaforma tecnologica satellitare WebGIS predisposta dall’Autorità di Bacino e già attiva nell’ambito del progetto ReSTART.
Nei 138 comuni colpiti dal sisma del 2016-2017, compresi nelle regioni Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, si effettueranno rilievi e sopralluoghi sulle 295 aree già individuate e vincolate, utilizzando le più moderne tecnologie oggi disponibili, dalle reti di sensori a terra ai telerilevamenti da aereo, drone e da satellite.
ISPRA affiancherà l’Autorità fornendo il suo supporto tecnico e scientifico di altissimo livello, e nelle indagini saranno mobilitate le aree tecniche delle Università degli Studi di Perugia, l'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo", l'Università degli Studi di Camerino, l'Università degli Studi "G. D'Annunzio" Chieti-Pescara e l'Università di Roma "La Sapienza".
L'Accordo è stato presentato oggi a Roma nel corso di una conferenza stampa trasmessa in videoconferenza da Palazzo Valentini.
Ha dichiarato il Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016 Giovanni Legnini: "La ricostruzione in sicurezza è la priorità per l’Italia Centrale e questo accordo, come quello fatto con l’Ingv per gli approfondimenti sulle faglie attive, dà piena sostanza a questo principio. Dal sisma sono ormai passati oltre quattro anni: il metodo di lavoro che ci siamo dati punta ad accelerare questi studi per arrivare nel più breve tempo possibile ad accertare, sulla base delle migliori conoscenze e prassi scientifiche, quelle aree oggi indicate a rischio sulle carte, dove è invece possibile avviare la ricostruzione. Ringrazio fin d’ora l’Autorità, l’Ispra e le Università per il lavoro che si apprestano a fare, nella certezza che questi studi forniranno le risposte attese da tempo da molti cittadini colpiti dal sisma".
Ha dichiarato il Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Centrale Erasmo D'Angelis: "È partita finalmente la pianificazione della ricostruzione più veloce e sicura. Abbiamo deciso di investire il nostro personale tecnico e, per la prima volta, anche il meglio della tecnologia a disposizione per raggiungere insieme al Commissario e alle istituzioni l’obiettivo di una ricostruzione sicura. Le attività di monitoraggio da satellite e l'enorme mole di informazioni già raccolte e messe a disposizione con la Piattaforma tecnologica ReSTART garantiscono una conoscenza del territorio in dettaglio. Lavorare insieme ai centri universitari di eccellenza e all’Ispra ci permette di accelerare nella riduzione dei rischi idrogeologici".
I 434 fenomeni censiti, suddivisi per provincia, sono relativi ai “poligoni” che compongono i “perimetri” delle 295 frane oggetto dello studio.
Tamponi molecolari a tappeto nelle scuole, di vario grado, interessate da casi di variante inglese di Covid-19 nelle Marche a Tolentino, Pollenza e Castelfidardo.
"Stiamo facendo il tampone a tutti i ragazzi, - riferisce l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini - stamattina prosegue l'opera di tamponamento con i molecolari. Domani continueremo nelle scuole di Tolentino con i salivari".
"Stiamo affrontando questo focolaio in modo congruo e appropriato - aggiunge - per accertare fino in fondo il radicamento e l'estensione del Covid-19 variante inglese".
"I tamponi richiedono un processo di due giorni - ricorda - e avremo i risultati domani mattina, intanto abbiamo testato circa 2mila persone quindi vediamo cosa uscirà".
"Stiamo cercando di circoscrivere questi focolai, - dice ancora Saltamartini - appena abbiamo avuto notizia che nelle scuole di Pollenza, Tolentino, Castelfidardo c'erano questi problemi, siamo intervenuti immediatamente perché siamo in grado di verificare se il focolaio è capace di estendersi. Dobbiamo prevenire nella nostra regione problemi che possono derivare dall'estensione di questa variante inglese che, a quanto pare, è molto contagiosa e molto pericolosa".
Quanto ai rischi di 'perdere' la zona gialla, l'assessore ricorda che per la valutazione delle zone vengono valutati, non solo l'indice Rt, ma anche "21 indici di pericolosità tra i quali il numero di focolai accesi. E' evidente che se il focolaio è accesso in una scuola materna, - conclude -, è probabile che vi sia un'estensione ai nuclei familiari, ai posti di lavoro dei genitori di questi bambini, di questi ragazzi e così via".
Altri due commissari straordinari per altrettante opere strategiche per le Marche: il collegamento tra la Statale Adriatica e il porto di Ancona, noto anche come Ultimo miglio, e l’arretramento alta velocità della linea ferroviaria Adriatica Bologna-Lecce. È quanto chiede la Regione Marche al governo. “Abbiamo accolto con soddisfazione l’inserimento della Salaria, della E78 Fano-Grosseto e del potenziamento della Orte-Falconara tra le opere inserite nello schema del Decreto del presidente del consiglio dei ministri e la nomina dei rispettivi commissari straordinari per sbloccare la loro realizzazione – commenta l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli -. Peraltro, i commissari nominati (Fulvio Soccodato, Massimo Simonini e Vincenzo Macello) sono figure di alto profilo che sapranno instaurare un rapporto proficuo con tutti gli interlocutori istituzionali. Ma consideriamo strategiche per lo sviluppo della regione anche il cosiddetto Ultimo miglio e l’arretramento e l’alta velocità della linea ferroviaria Adriatica. Per questo abbiamo chiesto di valutare l’inserimento anche di tali due importanti infrastrutture, con la nomina di altrettanti commissari straordinari”. La richiesta è stata inoltrata ieri alla Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio della Conferenza delle Regioni, che poi la invierà alle Commissioni Ambiente e Infrastrutture della Camera dei Deputati insieme alle richieste delle altre Regioni.
“L’Ultimo miglio – spiega l’assessore Baldelli – consiste in una bretella di 3,3 chilometri tra il porto di Ancona e l’Adriatica. Un collegamento celere e diretto tra porto e Statale che, oltre a ridurre i tempi di percorrenza per il trasporto di passeggeri e merci, produrrebbe l’ulteriore beneficio di bypassare completamente Torrette. Tutto ciò si tradurrebbe in enormi vantaggi socio-economici e ambientali: miglior afflusso verso l’ospedale; diminuzione dell’inquinamento; maggiore sicurezza stradale; crescita degli scambi di merci”. L’opera è in fase di progettazione: Anas sta infatti elaborando il progetto definitivo. Il costo dell’infrastruttura ammonta a 99,61 milioni di euro. “L’arretramento e l’alta velocità della linea ferroviaria Adriatica Bologna-Lecce – continua l’assessore Baldelli – migliorerebbe i collegamenti tra le regioni del versante adriatico e consentirebbe di ridurre i tempi di percorrenza del corridoio adriatico. Quindi, stimolerebbe l’uso del treno da parte dei cittadini al posto delle auto, con conseguente riduzione delle emissioni di inquinanti”. Il costo della progettazione, per cui si chiede il finanziamento, è stimato in 305 milioni. Mentre la realizzazione del potenziamento dell’asse ferroviario supera i 9 miliardi.
“Lo scorso ottobre – ricorda l’assessore Baldelli – la Regione Marche ha firmato un protocollo d’intesa con le Regioni Abruzzo, Molise e Puglia per favorire lo sviluppo e l’incorporazione nella Rete Ten-T (Rete TransEuropea dei Trasporti) dell’intero sistema trasportistico della dorsale adriatica. L’obiettivo è quello di incrementare le potenzialità dell’asse ferroviario adriatico nord-sud per il trasporto passeggeri e merci, realizzando anche infrastrutture di collegamento tra i porti, la rete ferroviaria e stradale”. La richiesta di ulteriori due commissari per queste due opere è dunque funzionale alla visione d’insieme che sta guidando le scelte dell’assessore Baldelli nel programmare il futuro del settore delle infrastrutture, e che segna un cambio di passo rispetto alla passata legislatura: “Il nostro obiettivo è quello di creare un sistema intermodale e interconnesso in cui rete stradale, ferroviaria e ciclabile siano tra loro collegate e intercambiabili e coprano l’intero territorio regionale, da nord a sud, da est a ovest”.
Schianto alla rotonda dell’ospedale, lungo la Sp. 361 “Septempedana” all’altezza dell’intersezione con via Padre Giuseppe Zampa e via Glorioso. Per cause in corso di accertamento da parte della Polizia Locale, un furgone è entrato in collisione con una utilitaria, una vecchia Lancia Y.
Il conducente di quest’ultima è rimasto ferito lievemente ed è stato trasferito in ambulanza al vicinissimo “Bartolomeo Eustachio”.
Il sinistro si è verificato intorno alle ore 12. La viabilità non ha subito rallentamenti. Per rimuovere l’utilitaria è stato necessario l’intervento di un carro attrezzi.
“Solo raggiungendo la piena consapevolezza di ciò che è stato, solo imparando dalla storia riusciremo a creare una memoria condivisa e a costruire un futuro nel quale non si commettano più i medesimi, tragici errori”. Assente il Presidente Dino Latini per un lutto familiare, è stato il Vicepresidente dell’Assemblea Gianluca Pasqui, con queste parole, ad aprire la seduta celebrativa del Giorno del Ricordo. Sempre secondo il Vicepresidente del Consiglio “il ricordo è un atto di responsabilità e deve essere il cardine di una società sempre più aperta e democratica, capace di offrire alle prossime generazioni un futuro di pace, dialogo e libertà”. A Pasqui hanno fatto seguito gli interventi di due rappresentanti dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD) Franco Rismondo, Presidente del comitato provinciale di Ancona, e Orazio Zanetti Monterubianesi, Presidente del Comitato Marche sud. Spazio, poi, alle emozioni in musica grazie alla fisarmonica di Christian Riganelli e al sassofono di Massimo Mazzoni in una performance sulle note evocative di Sperling, Iturralde e Pansera.
Lo spartito ha successivamente ceduto il passo alle parole, quelle di Cesare Catà in una lettura teatrale dal titolo “Ciò che non puoi togliere dal cuore: Ulisse, il ricordo, La storia”. Molto significativa, nel contesto della celebrazione tenutasi in Aula, la presenza degli studenti della classe terza B dell’Istituto di istruzione superiore Polo 3 di Fano che si sono aggiudicati il secondo premio al concorso nazionale “10 febbraio” indetto dal Miur con il progetto “Cara Pola…a Mai più”.
Il riconoscimento ministeriale è stato consegnato ai ragazzi dal Direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti, che, precedentemente, era anche intervenuto in Aula. Toccanti, in chiusura di programma, le testimonianze di due esuli istriani, Piero Tarticchio e Livilla Sivocci che hanno ricordato, il primo in collegamento Skype, la seconda presente in Aula, le tristi vicende che li hanno visti protagonisti. “Conservare il ricordo e curare il presente - ha detto nelle conclusioni il Presidente della Giunta regionale, Francesco Acquaroli – per guardare al futuro con rinnovata speranza”
Un gesto d'amore e solidarietà quello del titolare di “America Graffiti” di Civitanova Marche, Pier Paolo Ferrucci, che ha deciso di realizzare una raccolta fondi per acquistare tablet da donare ai bambini della comunità educativa Pars di Morrovalle.
La Pars onlus ringraziato sentitamente per aver pensato ancora una volta ai bambini; infatti per il secondo anno consecutivo Ferrucci contribuisce attivamente a sostenere la comunità per minori con una raccolta fondi, l’anno scorso con una cena di beneficienza e lotteria, mentre quest’anno, per ogni ordine con consegna a domicilio, ha devoluto 1 euro alla Pars onlus per l’acquisto di dispositivi necessari alla didattica a distanza per i bambini delle Comunità per minori di Morrovalle.
“Quest’anno non potevamo fare una cena a causa dell’emergenza sanitaria per Covid, così abbiamo pensato di fare una raccolta di fondi a distanza per comprare materiale per la didattica a distanza e permettere di studiare e seguire le lezioni - dichiara Pier Paolo Ferrucci -. Il motivo che mi spinge? Rispetto ad altri mi ritengo molto fortunato, aiutare concretamente chi ha bisogno è un dovere civico e morale”.
Lanciato da pochi giorni il concorso per racconti brevi istituito dall’Associazione Circolo di Piazza Alta e dal Comune di Sarnano, ha già raccolto le prime adesioni: la partecipazione è gratuita.
Dopo il successo della prima edizione, FuoriMano Festival tornerà nell’estate 2021, sempre nella cornice del borgo di Sarnano con nuovi appuntamenti esplorare la dimensione della provincia attraverso le sue narrazioni letterarie, cinematografiche, teatrali, televisive, progettuali. La novità è che, in seno al Festival, è stato istituito un Premio Letterario di carattere nazionale a partecipazione gratuita organizzato dall'Associazione Circolo di Piazza Alta con il patrocinio e il contributo del Comune di Sarnano. Si tratta di un concorso per racconti brevi che abbiano per tema la provincia come luogo geografico, dimensione esistenziale e socio-culturale o in qualsiasi altra accezione.
I racconti finalisti, selezionati da una Giuria Tecnica, saranno valutati da una Giuria di Qualità composta da Daniele Mencarelli, vincitore del Premio Strega Giovani 2020, Riccardo Frolloni, autore di diverse raccolte di poesia, Andrea Donaera, scrittore già ospite della scorsa edizione del Festival, Lucia Tancredi, scrittrice ed editrice, e Chiara Gandolfi, copywriter e verbal designer.
Il Premio è aperto ad autori e autrici esordienti, purché maggiorenni, e prevede un premio di € 500 per il vincitore.
Il termine ultimo per l'invio dei racconti è il 30 aprile 2021, mentre la cerimonia di premiazione avverrà entro il mese di luglio 2021 a Sarnano e sarà presieduta da Daniele Mencarelli.
<<La provincia non è solo un'indicazione geografica, è una connotazione: un velo che tende ad appiattire tutto ciò che è fuori dalla città. È una dimensione esistenziale densa di conflitti. Da un lato, l'attaccamento alle proprie radici, dall'altro la perenne sensazione di essere lontani da dove succedono le cose. La provincia è un confine che racconta i margini, ma è anche un contenitore che abbraccia l'intero Paese>> spiegano gli organizzatori del Festival. <<Innumerevoli sono le opere letterarie che raccontano questa realtà e altrettante sono le storie ancora da raccontare. FuoriMano nasce come un laboratorio di idee sulla provincia italiana e l’istituzione del Premio è la prosecuzione di questo percorso>>. Provincia, dunque, come topos letterario, luogo dell’immaginario collettivo, come punto di partenza e di ritorno, come spunto per nuovi percorsi e nuove narrazioni.
L’Amministrazione Comunale di Sarnano ha rinnovato il suo appoggio al Festival e ha deciso di supportare anche il premio letterario. <<Costruire un’offerta culturale di qualità è fondamentale per lo sviluppo del paese, anche dal punto di vista turistico>> commenta l’Assessore alla Cultura Stefano Censori <<FuoriMano Festival è nato da una felice intuizione dei nostri giovani che, con passione e capacità organizzativa, hanno dato vita a una prima edizione di successo. Siamo convinti che il premio letterario aumenti l’interesse del pubblico per questa iniziativa e che, nel tempo, le conferirà un maggior prestigio>>.
Il regolamento completo e la documentazione necessaria per partecipare al concorso sono disponibili sul sito dell’Associazione Circolo di Piazza Alta all’indirizzo: https://www.ilcircolodipiazzaalta.it/concorso-racconti-brevi-premio-fuorimano-2021/
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5108 tamponi: 3302 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1824 nello screening con percorso Antigenico) e 1806 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari all'8,2%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 270 (32 in provincia di Macerata, 145 in provincia di Ancona, 37 in provincia di Pesaro-Urbino, 19 in provincia di Fermo, 24 in provincia di Ascoli Piceno e 13 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (33 casi rilevati), contatti in setting domestico (57 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (87 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (13 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (2 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (21 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati). Per altri 52 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1824 test e sono stati riscontrati 107 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 8,17% oggi, rispetto al 25,56% di ieri.
In occasione della Giornata internazionale dell’Epilessia la facciata del Municipio di San Severino Marche, in piazza del Popolo, si è illuminata di viola.
L’Amministrazione comunale ha aderito così alla campagna volta a sensibilizzare la popolazione su questa delicata patologia che, in Italia, riguarda oltre mezzo milione di persone.
A promuovere l’iniziativa l’Amce, l’associazione marchigiana per la lotta contro l’epilessia. Un’occasione speciale per abbattere i pregiudizi e lo stigma ancora presenti nonostante i progressi scientifici e sociali.
L’epilessia è un insieme di condizioni morbose che interessa l’otto per mille degli abitanti nelle nazioni sviluppate europee e del Nord America. Le fasce di età di insorgenza più a rischio sono la prima infanzia e quella sotto i 65 anni. Le cause possono essere tutte le patologie che coinvolgono il cervello, i casi a trasmissione genetica sono il 15%. E’ possibile ottenere un completo controllo delle crisi con terapie adeguate, anche chirurgiche, nel 75% dei casi.
I principali pregiudizi sono legati all'idea che si tratti di una malattia mentale e che sia sempre trasmessa geneticamente. I soggetti affetti vengono discriminati, considerati inferiori e da evitare per via delle crisi. Ne risultano isolamento sociale, minori livelli occupazionali, difficoltà nei rapporti sentimentali. Per tali motivi c'è la tendenza a nascondere la malattia con conseguente minore possibilità di cura e di guarigione, oltre a sviluppare psicopatologie di tipo depressivo ed ansioso.
L’Amce, associazione inserita nella Federazione Italiana Epilessia, svolge il ruolo di assistenza, counselling individuale e promozione di eventi sociali e scientifici per combattere gli ostacoli che impediscono ai pazienti di essere pienamente inseriti nella società. Essa è costituita da pazienti, medici, operatori sanitari e cittadini che si sentono vicini a questo problema.
Smantellata attività abusiva di commercio del pesce: sequestri e due persone denunciate
Nel corso di un’articolata attività operativa, coordinata dal Comando Provinciale di Macerata e dal Reparto Operativo Aeronavale, i finanzieri appartenenti alla Compagnia di Civitanova Marche e alla Stazione Navale di Ancona hanno concluso un complesso intervento di polizia economico-finanziaria nell’area portuale dell’omonimo Comune, individuando un’area del demanio marittimo occupata abusivamente da un’attività commerciale esercente la vendita di prodotti ittici senza le prescritte autorizzazioni comunali.
Le attività delle Fiamme Gialle, sono iniziate a dicembre del 2020, nel corso di una strutturata operazione di monitoraggio sulla piccola pesca lungo il tratto costiero maceratese, che ha visto coinvolto anche il dispositivo aeronavale della Guardia di Finanza della Regione Marche. A seguito dei riscontri in mare nell’area antistante il porto di Civitanova Marche, all’esito dei quali sono stati formulati rilievi amministrativi e penali nei confronti degli occupanti un’imbarcazione intenta ad intraprendere le operazioni di pesca, i finanzieri della Compagnia di Civitanova e della Stazione Navale di Ancona hanno quindi approfondito il controllo su un esercizio commerciale opportunatamente individuato, constatando l’assenza dell’autorizzazione rilasciata dal Sindaco per la vendita al dettaglio e parimenti rilevando un’occupazione di area demaniale “sine titulo”.
Pertanto, individuati i due responsabili, di nazionalità italiana, si è proceduto nei loro confronti alla contestazione della prevista sanzione amministrativa (fino ad € 15.000), per l’esercizio di commercio su aree pubbliche in assenza dell’autorizzazione comunale, e al conseguente sequestro amministrativo di tutta l’attrezzatura utilizzata per l’espletamento dell’attività abusiva, nonché dell’intero pescato esposto per la vendita, per un totale di 64 Kg..
Trattandosi di merce deperibile, i prodotti ittici sono stati interamente destinati, per scopi benefici, al Centro Caritas di Civitanova Marche, previa effettuazione di idonea analisi sanitaria esperita da personale dell’ASUR Marche - Area Vasta 3.
Nel corso della medesima attività è stata, altresì, constatata l’occupazione non autorizzata di un’area del demanio marittimo, con conseguente segnalazione alla Procura della Repubblica di Macerata di due soggetti, denunciati a piede libero per il reato previsto dall’articolo 1161 del Codice della Navigazione.
Ulteriori interventi della specie saranno sviluppati dalla Guardia di Finanza lungo tutto il litorale maceratese, nell’ambito di uno strutturato piano di vigilanza attiva di tale territorio da parte delle componenti terrestre e aeronavale del Corpo.
“Qualche giorno fa abbiamo consegnato la bozza del piano di ricostruzione di Castalsantangelo sul Nera, il primo nell’area del sisma che si estende all'intero territorio comunale, che presenteremo presto ai cittadini insieme al Sindaco Falcucci e al Commissario per la ricostruzione Legnini”.
Ad annunciarlo, sulla sua pagina Facebook, è l'illustre architetto Stefano Boeri che si sta occupando, assieme al gruppo Mate, del recupero del borgo marchigiano colpito dagli eventi sismici del 2016.
“Capire come riportare non solo le pietre, ma la vita in un piccolo borgo che già prima del terremoto era in parte spopolato, è una sfida difficile, ma bellissima per chi come noi crede nell’utilità sociale dell’architettura”. “Ci siamo ispirati – aggiunge Boeri - all’idea di ricostruire le architetture facendo attenzione all’autenticità delle relazioni umane che vi si svolgevano piuttosto che all’ossessione per ritornare a una situazione “identica” a quella precedente al sisma . E alla necessità di creare infrastrutture e condizioni spaziali adatte all’arrivo di nuovi cittadini, giovani, attratti dall’idea di investire sul futuro.
È questo continuo interrogarsi sulle relazioni tra lo spazio e la società a rendere appassionante il nostro lavoro di architetti”.
Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo, ha spiegato che il progetto che riguarda il recupero del borgo e delle sue frazioni "sarà adesso adottato dal consiglio comunale, così da avviare tutto l'iter che porterà alla sua approvazione"
"Non parliamo di zone rosse o arancione, nel caso fosse necessario valuteremo quelle misure idonee a circoscrivere il contagio". Lo ha affermato, ieri, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della presentazione di un dispositivo 'cattura polveri sottili' sui bus, sui casi di variante inglese del covid riscontrati alcune scuole delle Marche e sulla diffusione della stessa variante tra la popolazione, soprattutto nell'Anconetano.
Acquaroli ha fatto presente che "le percentuali sono abbastanza consistenti (si parla di circa la metà dei tamponi della provincia di Ancona, ndr), ma i numeri non sono elevatissimi. Stiamo valutando con gli uffici, con l'assessore alla sanità Saltamartini, i tecnici del Gores per capire come e se intervenire. Ad oggi - ha sottolineato - monitoraggio, tamponi, individuare e isolare i positivi sono gli strumenti più importanti. In questo momento non si pensa a un'iniziativa più impattante. Chiaro che nelle prossime ore, nelle prossime giornate valuteremo l'andamento, se diventerà importante dovremo pensare a intervenire in modo diverso per circoscrivere il contagio della variante inglese".
Al momento però è un'ipotesi "remota, speriamo che i numeri restino bassi, oggi abbiamo un numero di contagi basso, a differenza degli altri lunedì non c'era calca o affollamento negli ospedali. Restiamo in allerta ma non c'è alcuna situazione con un impatto tale da farci scegliere la zona rossa. Ma - ha rimarcato - se la situazione dovesse evolvere in maniera pesante, rischiando di far precipitare intere province, o l'intera regione, in situazioni spiacevoli, le cose potrebbero cambiare". Acquaroli non ha precisato quali potrebbero essere le misure da mettere in campo, limitandosi alla "possibilità di non creare assembramenti nei Comuni interessati". "Sono ipotesi e restano ipotesi - ha ribadito - chiaro che se il contagio dovesse alzarsi dovremmo provare a circoscriverlo.
(Fonte Ansa)
Scontro tra due auto: due feriti trasportati all'Ospedale.
E’ quanto avvenuto nel tardo pomeriggio odierno, intorno alle ore 19, in contrada Piani Rossi, lungo il tratto che collega Petriolo e Corridonia.
Immediato è stato l'arrivo sul posto degli operatori sanitari del 118 che hanno provveduto a prestare le prime cure agli occupanti dei mezzi che, a seguito delle lesioni riportate sono stati trasferiti all’ospedale di Macerata. Per uno di loro, valuate le condizioni, è stato successivamente reso necessario il trasferimento al nosocomio dorico di Torrette in ambulanza.
Non i gravi condizioni gli altri occupanti dei mezzi.
Sul luogo del sinistro sono intervenuti anche gli uomini della squadra dei Vigili del Fuoco di Macerata che hanno provveduto a mettere in sicurezza i mezzi coinvolti e l’intera area.
Presenti anche gli agenti delle Forze dell'Ordine per ricostruire la dinamica di quanto accaduto.
Secondo giro di consultazione per Mario Draghi. Secondo le attese, nel round apertosi oggi, il premier incaricato non si è limitato all'ascolto ma ha iniziato a tratteggiare i confini programmatici di un "governo europeista con un forte richiamo all'atlantismo", incardinato su "necessarie riforme della Pubblica amministrazione, del fisco e della giustizia civile". Tra i punti salienti di quanto ha illustrato ai partici ci sarebbero la scuola, il piano vaccinale e il fisco.
In merito al futuro della scuola il Governo dovrà "rimodulare il calendario scolastico" dell'anno in corso, per recuperare i "numerosi giorni persi". E' quanto avrebbe detto il presidente incaricato Mario Draghi ai gruppi parlamentari finora incontrati.
"Lavorare da subito perché a settembre tutte le cattedre siano assegnate e i docenti siano in classe dal primo giorno del nuovo anno scolastico". E' uno dei punti che Mario Draghi avrebbe posto in cima all'agenda di governo, nei colloqui con i partiti. Il premier incaricato avrebbe sottolineato che bisogna evitare che ci siano quest'anno molte migliaia di cattedre vacanti come lo scorso anno, alla ripresa dopo l'estate.
(Fonte: ANSA)
Il Centro Nuoto Macerata ha appena archiviato il primo ciclo di impegni agonistici. Sì perché nel rispetto delle norme anti covid e seguendo le indicazioni della Fin, gli atleti che si preparano alle manifestazioni nazionali riconosciute Coni hanno continuato, pur fra difficoltà, ad allenarsi e a gareggiare.
Il CN Macerata è sceso in vasca sia nel torneo di qualificazione per i Campionati italiani di categoria di Salvamento, sia col settore nuoto, debuttando alla Coppa Caduti di Brema, manifestazione nazionale a squadre disputata su base regionale a Fermo.
Il Centro Nuoto Macerata ha schierato la formazione più numerosa delle Marche nel Salvamento, la specialità della casa. A un anno dall’ultima competizione ufficiale, gli atleti guidati da Giacomo Marinozzi hanno ben figurato in tutte le distanze ottenendo al primo colpo numerose qualificazioni ai prossimi Italiani. Eccellente, tra i senior, la super-performance di Maria Chiara Cera nel torpedo che, con il crono di 1’09’2 ha ottenuto, oltre al pass di categoria, anche la prestigiosa qualifica per i Campionati Assoluti. Insomma la Cera sempre più nell’elite delle nuotatrici nazionali. Da menzionare anche il personal best e qualifica agli italiani per il veterano Lorenzo Menchi (100mt pinne).
Nella categoria Ragazzi sono approdati agli italiani Francesco Paperi (100mt nuoto ostacolo e 50mt manichino) e Angelica Florentino Marsuzi (100mt nuoto ostacolo); per gli Juniores i pass dalla specialità 200mt nuoto ostacolo grazie a Maria Chiara Balestrini, Leonardo Maria Mariotti e Alessandro Pianesi; tra i Cadetti tris per Alessio Biaggi nelle specialità senza pinne (200mt ostacolo, 50mt Manichino, 100mt percorso misto) e per Riccardo Brancadori, specialista nelle nuotate pinnate (100mt Pinne, 100mt Torpedo, 200mt Super Lifesaver); qualifica anche per Sara Porfiri (100mt pinne) e Silvia Smorlesi (100mt Torpedo).
Anche il settore nuoto ha avuto brillanti risultati per la soddisfazione di Mauro Antonini, presidente del sodalizio tornato alla conduzione tecnica dopo l’addio di Ulto. Le gare ovviamente sono state distribuite su più appuntamenti per ridurre il numero di presenze in vasca e consentire il rispetto dei protocolli. Nelle varie tappe di qualifica ai Campionati italiani, i nuotatori maceratesi hanno addirittura migliorato, proprio tutti, le loro performance rispetto allo scorso anno. In generale il CN Macerata si è segnalato come il team più in crescita nel movimento regionale.
Applausi per il 25enne dell’Atletica Avis Macerata, nella seconda fase regionale del campionato invernale di lanci. A San Benedetto del Tronto è protagonista di un enorme progresso con una spallata a 71.19 e quasi sei metri aggiunti al record personale in un colpo solo. L’impresa al terzo tentativo, dopo aver aperto con 62.97 e 62.83. Appena due settimane fa, sulla pedana di Fermo, era arrivato a 65.21 ritoccando subito il proprio limite all’esordio stagionale.
E ora con questo risultato “Lele” si proietta di nuovo tra i migliori nel panorama nazionale, stavolta a livello assoluto, oltre la fatidica soglia dei settanta metri. Il valore della sua prestazione è ancora più importante perché è nel ricordo del papà Stefano, che lo allenava, scomparso poco meno di due anni fa. Grande l’emozione e incontenibile la gioia per un atleta tra i più promettenti nelle scorse stagioni a livello giovanile, vincitore di due titoli italiani di categoria: da cadetto nel 2010 e poi quello juniores invernale nel 2014.
Nella stessa gara debutto del pluricampione tricolore Simone Comini (Asa Ascoli Piceno) con 68.32, mentre crescono anche la promessa Luigi Casadei (Sef Stamura Ancona) che lancia a 52.38 per migliorarsi di un metro e lo junior osimano Dennis Mengoni (Team Atl. Marche), al personale di 46.55. Prima uscita dell’anno nel martello per il campione italiano under 23 Giorgio Olivieri (Carabinieri) che inizia la stagione con 69.66. Sulla pedana del disco l’azzurro Nazzareno Di Marco, ascolano delle Fiamme Oro, riparte da 56.91 e tra gli under 20 Massimo Ciferri (Sport Atl. Fermo) allunga a 37.55 nella manifestazione organizzata dalla Collection Atletica Sambenedettese.
Al femminile nel giavellotto 39.28 per Gaia Ruggeri (Atl. Fabriano) che va ancora vicina al suo primato, davanti alla sangiorgese Ilaria Del Moro (Team Atl. Marche) che lancia a 39.00. La 16enne Sofia Coppari (Atl. Fabriano) spedisce il disco a 38.40, a circa un metro e mezzo dal recente personale, superando le atlete della categoria juniores: Eva Joao Polo (Collection Atl. Sambenedettese, 33.58) e Vesna Braconi (Atl. Fabriano, 32.78), quindi Chiara Marangoni (32.43) e Giulia Tomassini (30.55), entrambe dell’Atletica Avis Macerata.
Nel martello 36.35 di Vesna Braconi (Atl. Fabriano) e 33.50 per l’allieva compagna di club Sofia Coppari, alla prima volta con l’attrezzo assoluto.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 8 decessi correlati al Covid-19.
Una vittima è stata registrata nelle strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di una 79enne di Civitanova Marche spirato al Covid-Hospital.
Tre decessi si sono verificati presso il presidio Torrette, dove hanno perso la vita un 74enne di Cupramarittima, una 78enne di Falconara e un 86enne di anconetano. Una 90enne di Castelfidardo è spirato all'Ospedale di Jesi così come all'INRCA di Ancona dove ha perso la vita una 91enne originaria del capoluogo dorico mentre un 59enne jesino ha trovato la morte alla Residenza Villa Serena.
Una vittima segnalata anche all'ospedale di San Benedetto del Tronto: si tratta di una 90enne di Ascoli Piceno.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2058 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (822), mentre sono 346 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Ieri pomeriggio la Casa di Riposo di Mogliano ha ricevuto una graditissima e utilissima donazione da parte della Pro Loco: due generatori di Ozono/Purificatori d’aria per gli ambienti, due Sfigmomanometri completi di Stetoscopi, due Aste Portaflebo su piantana e due Tavoli Servipranzo.
“I Tesserati della Pro Loco di Mogliano, con questo bellissimo gesto, ci hanno dimostrato il loro sostegno e l’apprezzamento per il nostro impegno. Questa vicinanza della comunità ai nostri ospiti e operatori ci rende orgogliosi di quanto facciamo ogni giorno. Non solo, è di straordinario esempio per tutti: è nei momenti più difficili che una comunità si stringe intorno a chi è più fragile o vive situazioni emergenziali. Grazie ancora, di cuore, da tutti noi” ha dichiarato il Direttore Francesco Prioglio.
Il brutto incidente è accaduto nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 15:45, in Contrada Casalini, all'interno del territorio comunale di Aprio.
Per cause ancora in fase di accertamento, un uomo dopo aver perso il controllo della propria auto è uscita fuori dal rettilineo finendo contro una parete della Chiesa dell'Annuziata, situata proprio a lato della carreggiata.
Immediato l'arrivo degli operatori sanitari del 118 e dell'automedica che hanno prestato i primi soccorsi al conducente. Dopo aver constatato l'entità dei traumi riportati a seguito del forte impatto, è stato richiesto il supporto dell'elisoccorso, che ha poi provveduto al trasferimento in codice rosso all'ospedale Torrette di Ancona.
Sul luogo dell'incidente sono intervenuti gli uomini dei Vigili del Fuoco di Apiro che si sono occupati di mettere in sicurezza l'intera area ed aiutare l'uomo ad uscire dall'abitacolo del mezzo in quanto rimasto blocatto a seguito dello schianto. Sul posto anche agli agenti delle Forze dell'Ordine che stanno tutt'ora effettuando i rilievi di rito.
Nel sinistro non risultano coinvolti altri mezzi o persone.
(servizio in aggiornamento)
La Regione Marche stanzia 2,5 milioni di euro come contributo straordinario destinato alle famiglie marchigiane in situazioni di svantaggio economico con figli studenti del primo o secondo ciclo di istruzione o di percorsi di istruzione terziaria, per l’acquisto di dispositivi informatici necessari per la didattica digitale integrata.
Il provvedimento proposto dall’assessore all’Istruzione Giorgia Latini è stato approvato questa mattina dalla giunta.
“Nel pieno dell’emergenza pandemica - spiega l’assessore all’Istruzione Giorgia Latini -, le scuole al fine di garantire agli studenti la prosecuzione delle lezioni, sono state chiamate a trovare una valida alternativa alla didattica tradizionale facendo ricorso all’utilizzo di piattaforme digitali. Contestualmente è emersa però la carenza dei dispositivi informatici, diventati rapidamente indispensabili per assicurare il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione. Abbiamo quindi provveduto mettendo in campo risorse del POR FSE per un intervento volto a sanare il più possibile il “divario digitale” che ha messo in difficoltà parte degli studenti, soprattutto quelli che vivono in famiglie numerose e si trovano a dover condividere i dispositivi con altri fratelli o genitori in smart working”.
Il bonus per la didattica digitale integrata è riconosciuto per ogni nucleo familiare con figli studenti per la spesa sostenuta per l’acquisto di dispositivi informatici necessari alla fruizione della didattica digitale integrata (600 per personal computer portatile e 570 euro per il computer fisso con relativi accessori e software).
Sono destinatari dell’intervento e possono pertanto presentare domanda di contributo i nuclei familiari in cui il soggetto richiedente, nella persona di uno dei genitori o del tutore legale, a pena di inammissibilità, alla data di presentazione della domanda, siano in possesso dei requisiti di seguito indicati: residente nella Regione Marche; in possesso di una attestazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) ordinario o corrente in corso di validità con valore minore o uguale ad euro 18.000 (ISEE 2021); abbia nel proprio nucleo familiare almeno un figlio studente.
Il contributo è concesso con la procedura “a sportello” fino ad esaurimento delle risorse. Le domande saranno istruite e valutate avvalendosi degli esiti dell’elaborazione automatica realizzata dalla piattaforma informatica regionale (SIFORM 2).
La Giunta regionale ha anche approvato lo schema per attivare il contributo a favore di Comuni e Province destinato all’installazione nelle aule scolastiche di impianti di ventilazione meccanica finalizzati al ricambio d’aria ma anche di sanificazione. Un primo finanziamento da 2 milioni di euro per migliorare la qualità e la sicurezza degli ambienti che ospitano gli studenti marchigiani. La delibera prevede la richiesta di parere al Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), l’organo consultivo che coordina i rapporti tra Regione ed Enti locali, sullo schema che contiene anche i criteri di ripartizione del contributo destinato ai Comuni e alle Province delle Marche.
“La Regione – osserva Francesco Baldelli, Assessore con delega anche all’Edilizia Scolastica – ha mantenuto la promessa fatta e, con concretezza e determinazione, ha impegnato risorse e avviato l’iter in tempi celeri, studiando e preparando l’intervento in sole tre settimane dopo l’annuncio dato il 18 gennaio scorso. Ora attendiamo il parere del CAL, che dovrebbe arrivare in 3 giorni, e poi provvederemo alla pubblicazione del bando. In tal modo, daremo la possibilità di intervenire sugli immobili scolastici di comuni e province, un compito non di competenza regionale ma che abbiamo ritenuto doveroso svolgere dopo aver constatato l’inadeguatezza degli interventi del governo sulla sicurezza delle aule scolastiche”.
“I banchi a rotelle finiti in soffitta – continua Baldelli - sono stati purtroppo l’emblema di sprechi e ritardi, rivelandosi soluzioni inadatte per far ripartire la scuola in presenza e in sicurezza, senza peraltro risolvere la questione alla radice. La Regione Marche ha deciso invece di intervenire concretamente per affrontare in maniera strutturale il problema della salubrità e della sicurezza degli spazi destinati ai nostri ragazzi e agli operatori scolastici”.
Comuni e Province potranno presentare la domanda di contributo per gli edifici scolastici di propria competenza, pari a 4.000 euro per ogni aula, finalizzati a dotare gli spazi dedicati all’attività didattica di impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC), una tecnologia in grado di ridurre quasi totalmente le particelle infette e di garantire la salubrità degli ambienti.
“Si tratta di interventi utili – aggiunge Baldelli - non solo come contrasto al Covid, ma anche in futuro contro i virus influenzali e, più in generale, all’efficientamento energetico ed al miglioramento della qualità della vita di chi deve trascorrere più di 5 ore al giorno in strutture spesso inadeguate ad ospitare un numero elevato di studenti. Nel predisporre tali finanziamenti abbiamo deciso di prestare particolare attenzione a comuni più piccoli. Infatti, dei fondi destinati ai comuni, il 50% sarà destinato ai comuni con meno di 5.000 abitanti, che difficilmente avrebbero la capacità economica per disporre simili interventi nelle loro aule scolastiche. Un altro vero cambio di passo per un concreto sostegno ai piccoli comuni, specie delle aree interne, sempre dimenticati in passato”.