“E’ assolutamente inaccettabile che tre ambulanze con all’interno pazienti Covid abbiano atteso per il ricovero 14 ore, di notte, davanti al pronto soccorso del principale nosocomio marchigiano di Torrette lasciando, tra l’altro, ai nostri volontari la totale responsabilità delle gestione dei malati, in condizioni precarie con i motori dei mezzi accesi per il riscaldamento e le bombole di ossigeno in esaurimento".
Questo la denuncia del Presidente regionale dell’Anpas Andrea Sbaffo che continua:
“Le avvisaglie per evitare una cosa del genere e correre ai ripari per tempo c’erano state già nei giorni scorsi, dove le file di attesa per i ricoveri diurni hanno raggiunto fino alle 6/7 ore. Non è solo un problema di posti letto è una questione di organizzazione. Non ci sono scusanti per la mancanza di coordinamento tra l’ASUR che gestisce il servizio 118 e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona”
"Questo quanto è successo a tre ambulanze, rispettivamente della Croce Bianca di Numana, della Croce Rossa di Loreto e della Croce Verde di Castelfidardo che sono arrivate nel piazzale del Pronto Soccorso dell’Ospedale regionale di Torrette ieri sera tra le 20,50 e le 21 e sono rimaste in attesa tutta la notte. Gli equipaggi dei volontari ANPAS e CRI hanno assistito al meglio all’interno dei mezzi i propri pazienti per ben 14 ore fino a questa mattina, quando finalmente sono riusciti a ricoverarli.
Senza contare che le lunghe soste di attesa della ambulanze davanti al Pronto Soccorso causano un disservizio del trasporto di emergenza in intere aree urbane: infatti come è successo questa notte in tutta la zona sud c’è stata una sostanziale riduzione dei mezzi disponibili per possibili soccorsi di emergenza gestiti dalla C.O. 118 Ancona Soccorso".
"Eclatante - continua Sbaffo - anche quanto accaduto martedì notte. A causa della chiusura del Pronto Soccorso di Torrette, 4 ambulanze sono state inviate all’ospedale di Civitanova Marche e 2 all’ospedale di Macerata. Quindi per buona parte della notte ben 6 ambulanze non erano presenti nella propria postazione, lasciando scoperta una parte consistente del territorio provinciale di Ancona: solo una enorme buona stella ha fatto sì che non succedesse nulla di grave in quelle ore, e che quindi un cittadino in pericolo di vita non potesse essere soccorso da un’ambulanza".
(Fonte Ansa)
Dal 15 al 19 marzo l’Università di Macerata organizza la quarta edizione di “Unimc for inclusion”, una settimana di formazione, convegni, laboratori e interviste sui temi dell'inclusione. Alla collaborazione con la Sipes, Società Italiana di Pedagogia, si affianca quest’anno il coinvolgimento scientifico di realtà internazionali da Stati Uniti, come Rochester Institute of Technology di New York, College of Decorah, Università dell’Arizona e di Berkeley; Spagna, con gli Atenei di Salamanca, Vigo e Complutense di Madrid; Brasile, con l’Università Unesp; e, naturalmente, Italia, con Università Europea di Roma, Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Politecnica delle Marche.Gli appuntamenti si terranno in tre momenti pomeridiani: incontri scientifici tra le 17 e le 18; il confronto con gli studenti alle 18; interviste ai protagonisti a cura della web radio di Ateneo Rum dalle 20.30 alle 22.30. Il programma completo è online su unimc.it/unimc4inclusion2021.
“Siamo felici di poter riproporre, anche se in forma virtuale, un appuntamento così importante – sottolinea il rettore Francesco Adornato – che permette un confronto e un approfondimento di ampio respiro. Abbiamo fatto dell’inclusione una prospettiva integrata del nostro agire quotidiano, perché sono le differenze a farci crescere, insieme”.
"Siamo alla quarta edizione - spiega la delegata del rettore al progetto Inclusione 3.0 Catia Giaconi - nella quale abbiamo voluto tenere insieme la comunità accademica e studentesca con spazi dedicati al confronto internazionale e alla diffusione di pratiche innovative per una Università Inclusiva. Accanto alle voci internazionali, autorevoli studiosi dell'Università di Macerata, che ringrazio, presenteranno le loro riflessioni per una cultura inclusiva"
Nel corso della prima giornata sarà assegnato anche il Premio Inclusione 3.0, ideato per valorizzare associazioni e organizzazioni che si impegnano per rendere effettiva l’indipendenza e l’autodeterminazione delle persone con disabilità, attraverso processi di integrazione scolastica, universitaria e lavorativa. La premiazione sarà trasmessa in diretta lunedì 15 marzo alle 17 sulle pagine Facebook e YouTube di UniMc nonché in tv sul canale 611. Interverranno il rettore Francesco Adornato, la delegata al progetto Inclusione 3.0 Catia Giaconi, la presidente della Conferenza nazionale universitaria dei delegati per la disabilità Marisa Pavone, la direttrice del Dipartimento di Scienze della formazione, beni culturali e turismo Lorella Giannandrea, il presidente SiPeS Luigi D’Alonzo e Amanda Kraus dell’Università dell’Arizona.
La sera alle 20:30 andrà in onda, sempre via social, l’intervista a Jean Calvin Mbilong Ayissi, da rifugiato in Italia a leader delle persone con disabilità in Camerun. Conducono Aldo Caldarelli, Carlo Torregrossa, Francesca Giovanna Defilippis, Antonio Cuccaro.
Tra gli ospiti dei giorni successivi: Rosario Vitale, fondatore del primo Giornale online di Diritto Canonico “Vox Canonica”; Giampiero Griffo e Lavinia D’Errico, curatori della pubblicazione “I rifugiati e i richiedenti asilo con disabilità in Italia”; il sovrintendente del Macerata Opera Festival Luciano Messi; Rita Barbuto, già presidente e direttore, dell’associazione Dpi Italia Onlus e della Rete italiana disabilità e sviluppo; il sociologo ed economista, editorialista del Corriere della Sera Mauro Magatti.
Venerdì 19 marzo alle 15.30 si terrà la tavola rotonda conclusiva “Disabilità, inclusione e tecnologie per l’interazione uomo-macchina” con l’intervento di esperti ingegneri italiani e statunitensi.
Il decreto che sarà approvato oggi dal consiglio dei ministri sostituisce il Dpcm e sarà in vigore dal 15 marzo al 6 aprile. L’intenzione del governo sarebbe quella di blindare le vacanze di Pasqua: tutto il Paese dovrebbe passare in zona rossa il 3, 4e 5 aprile. Faranno eccezione, però, le eventuali Regioni in zona bianca.
Dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 nelle Regioni arancioni "è consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno", tra le 5 e le 22, "e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi". È quanto si legge nello schema di decreto legge sottoposto dal governo alle Regioni.
Lo spostamento non è consentito nelle zone rosse.
Secondo quanto prevede la bozza di decreto legge del governo, "nei giorni 3, 4 e 5 aprile (comprese quindi Pasqua e Pasquetta, ndr), sull'intero territorio nazionale, ad eccezione delle Regioni i cui territori si collocano in zona bianca, si applicano le misure stabilite" per la zona rossa. "Nei medesimi giorni è consentito, in ambito regionale, lo spostamento" verso una sola abitazione una volta al giorno a due persone con minori di 14 anni. Intanto è iniziato il Consiglio dei ministri. Sul tavolo il via libera al nuovo decreto legge sulle misure anti-Covid.
In mattinata videoconferenza Governo-Regioni-Comuni (Anci)-Province (Upi). Per l'esecutivo presenti i ministri Mariastella Gelmini (Affari regionali) e Roberto Speranza (Salute). In collegamento per il Comitato tecnico scientifico (Cts) il coordinatore Agostino Miozzo, Silvio Brusaferro (presidente Istituto superiore di Sanità - Iss) e Franco Locatelli (presidente Consiglio superiore di sanità - Css). Molto probabile il passaggio in zona rossa per tutte le Marche, compresa la provincia di Ascoli finora unica esclusa.
Superare l'area gialla rispetto al diffondersi della variante inglese. Un'ipotesi di lavoro sarebbe quella di far passare in arancione le regioni ancora in area gialla, per gestire il periodo oggetto del Dl. E' quanto avrebbe affermato il Cts durante l'incontro.
"Nelle prossime settimane, dal 15 marzo al 6 aprile, le zone gialle vengono portate in arancione - avrebbe proposto anche il ministro Speranza -. Si rende più tempestivo l'ingresso in area rossa: tutte le regioni che hanno incidenza settimanale superiore a 250/100mila verranno inserite nell'area con le misure più severe attraverso lo strumento delle ordinanze del Ministro della Salute".
Viene prevista la facoltà per le regioni di poter individuare, quando si è in arancione, aree ulteriori da portare in zona rossa, quando l'incidenza supera la soglia dei 250 casi per 100mila abitanti nella settimana oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive: è un'altra delle proposte di nuove misure restrittive che Speranza avrebbe presentato alle regioni.
Il Comune di Cingoli diventa sempre più green dotandosi di due mezzi elettrici, uno ai Lavori pubblici e uno alla Polizia Municipale.
Il Sindaco Vittori ha annunciato che è stata approvata la richiesta di finanziamento presentata dall’Amministrazione comunale alla Regione Marche per l’acquisto di due mezzi elettrici.
L’Amministrazione Comunale di Cingoli, a giugno 2020, ha partecipato al bando pubblico per la concessione di contributi a favore dei comuni per “acquisto di veicoli elettrici sostenibili: conversione flotte e parco veicolare della pubblica amministrazione”, emanato dalla Regione Marche.
Grazie allo stanziamento di ulteriori 3 milioni di euro, disposto dalla giunta regionale i primi giorni di marzo, il Comune di Cingoli rientrerà nel finanziamento per l’acquisto di due veicoli elettrici sostenibili.
“La necessità di rinnovare il parco mezzi è per noi una priorità ed è necessario innovarsi per migliorare l’efficacia e l’efficienza nonché la sicurezza dei lavoratori” – precisa il Sindaco.
Grazie a questo bando, l’Ente procederà all’acquisto dei seguenti mezzi: un veicolo Piaggio Porter Elettric Power, con cassone ribaltabile ed ulteriori accessori che permettono il trasporto di ramaglie, destinato ai giardinieri del Settore Lavori Pubblici e una Jeep Renegade Ibrida eAWD che si aggiungerà ai mezzi in dotazione del Comando di Polizia Municipale.
L’Amministrazione Comunale con questo investimento “Green” va ad arricchire le azioni già compiute a tutela dell'ambiente. Ancora una volta il Sindaco sottolinea come il tema ambientale, con i mutamenti climatici, imponga rigorosi stili di vita, moderando i consumi.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5866 tamponi: 3573 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1156 nello screening con percorso Antigenico) e 2293 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 24,5%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 874 (197 in provincia di Macerata, 286 in provincia di Ancona, 207 in provincia di Pesaro-Urbino, 81 in provincia di Fermo, 66 in provincia di Ascoli Piceno e 37 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (95 casi rilevati), contatti in setting domestico (186 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (304 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (29 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (6 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (11 casi rilevati), screening percorso sanitario (4 casi rilevati) e 2 casi provenienti da fuori regione. Per altri 234 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1156 test e sono stati riscontrati 113 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 10,8
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 24,46% oggi (positivo un tampone su 4), rispetto al 21,28% .
In aumento di 15 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 784, di cui 111 in terapia intensiva (+4 rispetto a ieri). Sono, invece, 46 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 129 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 61 al Covid Hospital e 18 a Camerino. Altre 26 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche, Macerata e Camerino.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanità delle Marche:
L’Associazione Piombini-Sensini di Macerata, che celebra i 125 anni di attività, dedicati prevalentemente alla tutela dell’infanzia, ha approvato il nuovo statuto di ente del terzo settore e rinnovato il Consiglio direttivo. Nel ruolo di presidente è stata confermata Carla Maria Francalancia, da oltre un ventennio alla guida del sodalizio, vice presidente la neoeletta Paula Castelli, gli altri consiglieri sono Flavio Orazi, Paolo Virgili, Marina Falconetti, Alberto Aglieta e Bruno Serafini. L’Associazione impegnata con la Comunità Il Girasole nell’accoglienza di bambini, neonati con mamme ed adolescenti, si occupa, attraverso il Centro Arcobaleno, della cura della crisi familiare e dei minorenni vittime di maltrattamento ed abuso, promuovendo anche percorsi di sensibilizzazione all’interno delle scuole.
Nonostante questo anno particolare, in cui la pandemia ha comportato una fisiologica riduzione degli interventi di protezione, proprio nel momento in cui il contenimento in casa ha determinato un aumento importante dei fenomeni di violenza e di disagio psichico, l’Associazione sta investendo in nuovi progetti che possano potenziare le opportunità di sostegno e presa in carico di bambini e ragazzi in difficoltà.
Il mantenimento di questi servizi essenziali è avvenuto con un enorme sforzo organizzativo ed economico di fronte al quale l’Associazione, così come molte altre strutture del territorio, hanno continuato a funzionare nel totale disinteresse degli attori istituzionali a cominciare dalla Regione Marche. La normativa regionale ha infatti assimilato nelle prescrizioni di prevenzione al Covid-19 le comunità di tipo familiare alle strutture sanitarie e socio-sanitarie con caratteristiche sostanzialmente diverse, senza prevedere le stesse garanzie rispetto ai DPI, ai tamponi ed attualmente alla somministrazione dei vaccini per gli operatori.
L’Associazione che ha potuto contare esclusivamente sul sostegno e la vicinanza di alcuni benefattori, volontari e semplici cittadini che preferiscono rimanere nell’anonimato, ringrazia in particolare la Fondazione Colonna, che ha fornito un consistente quantitativo di DPI e tamponi, la scuola San Giuseppe di Macerata che ha donato mascherine e prodotti per la sanificazione, la Med Store Macerata che, con alcuni dispositivi multimediali, ha permesso ai bambini di seguire le lezioni in DAD, l’Associazione Appassionata, con cui, attraverso la Scuola civica di musica Scodanibbio, i bambini imparano a suonare uno strumento.
Il contatto costante con il mondo della scuola e dei Servizi sociali, rivela come sia necessario tornare a pensare progetti di prevenzione primaria e di sostegno ai genitori, in cui la tutela dell’infanzia ed il rispetto dei diritti dei bambini vengano considerati come fondamentali per la crescita delle nuove generazioni.
Con l'incalzare delle varianti al Covid-19 e la pessima situazione dei contagi nelle Marche è chiaro a tutti che la priorità è fare presto e vaccinare quante più persone è possibile nel più breve tempo possibile.
La proposta avanzata alle Autorità nazionali e regionali, elaborata congiuntamente dai rappresentanti i farmacisti titolari di parafarmacia (FNPI, FEDERFARDIS, MNLF e CULPI), ha la finalità di proporre un piano vaccinale nazionale e Regionale che consenta la vaccinazione di circa 25.000 persone in più ogni giorno: 25.000 vaccini al giorno, calcolandone cinque per ognuna delle oltre 4.700 parafarmacie operanti su tutto il territorio nazionale ( DATI AL 31 MARZO 2019, fonte: IQVIA Italia, Comuni Italiani ).
Secondo questa proposta, nelle Marche sulla base delle parafarmacie presenti, si potrebbe prevedere oltre 600 vaccinazioni al giorno, 18.000 al mese
Questo progetto è stato sottoposto all’attenzione delle autorità regionali, così com'era accaduto per la richiesta di effettuare test sierologici e tamponi rapidi antigenici.
La speranza delle parafarmacie è che le stesse Autorità colgano questa ennesima disponibilità, e prendano in seria considerazione la proposta, al fine di aumentare le possibilità per i cittadini di vaccinarsi in luoghi sicuri vicino alla propria abitazione.
Ricordiamo che nelle parafarmacie è previsto l'obbligo della presenza di un farmacista iscritto all'albo come in farmacia.
La proposta è di facile esecuzione: considerare le parafarmacie presenti su tutto il territorio regionale dei siti logistici territoriali, integrati nel piano di vaccinazione regionale ove porre un vaccinatore individuato dall’ASL di competenza, il quale, sotto la supervisione di un medico, effettua le vaccinazioni.
È necessario ristabilire le giuste priorità tra le categorie a rischio e mettere in sicurezza la popolazione in tempi rapidi, anche per evitare un'ulteriore aggravio della crisi economica.
A seguito di segnalazioni di alcuni eventi avversi gravi in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti-Covid 19, l'AIFA ha deciso, in via precauzionale, di emettere un divieto di utilizzo del lotto collegato agli eventi in tutto il territorio nazionale.
Anche nelle Marche l'utilizzo delle dosi del lotto in questione è stato immediatamente sospeso e sostituito con altri lotti di vaccino disponibili.
"È attivo un monitoraggio costante delle eventuali reazioni avverse ai soggetti che finora hanno ricevuto le dosi del lotto in questione" , fa sapere, in una nota, la direzione Asur Marche.
"Al momento nella nostra regione non sono stati registrati episodi di rilievo ma, tra le 1750 persone che hanno ricevuto questo vaccino, si sono verificati soltanto due eventi lievi pari agli stessi che possono comunemente verificarsi dopo la somministrazione di un qualsiasi vaccino, quali febbre e dolori muscolari.
Al momento non è inoltre ancora stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e gli eventi avversi gravi. I campioni del lotto saranno oggetto di approfondimento da parte dell'Istituto superiore di Sanità".
Chiusa la seconda giornata per lo screening gratuito covid 19 che viene effettuato da uno spin off dell’Università di Camerino e riservato agli alunni che frequentano le scuole dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco” di Tolentino e che annovera la “Grandi”, il “Plesso “‘815” e il “Don Bosco”.
Alle ore 18.30 sono stati effettuati circa 270 tamponi, nessun positivo.
Domani, venerdì 12 marzo, saranno effettuati i tamponi ai ragazzi che frequentano la scuola secondaria di primo grado, dalle ore 8.30 alle ore 18.00. "Ovviamente chi ancora non ha effettuato lo screening nelle prime giornate può recarsi al driver through in qualsiasi momento", spiega l'ente comunale.
Quindi andando in auto, senza scendere, il personale addetto dell’Università di Camerino, effettuerà sui bambini e sui ragazzi, oltre che sui docenti e sul personale dipendente dell’istituto Don Bosco, il tampone per lo screening gratuito.
L'amministrazione comunale rende noto, inoltre, "che le risposte dello screening gratuito covid 19 effettuato sugli alunni dell’istituto comprensivo “Don Bosco” saranno rilasciate direttamente subito dopo l’effettuazione del tampone ai genitori dello studente. Quindi non bisogna rivolgersi al proprio medico di base ma attendere il responso sulla eventuale negatività o positività".
Dopo tre giorni di riposo forzato per gli accertamenti nel gruppo squadra biancorosso, la Cucine Lube Civitanova è tornata oggi a lavorare all’Eurosuole Forum.
L’attività degli atleti prevede in via precauzionale allenamenti personalizzati e l’utilizzo di mascherine. Assenti, naturalmente, i due tesserati positivi, in isolamento e asintomatici.
Come da protocollo, domani i cucinieri si sottoporranno a un ulteriore tampone e, nei giorni seguenti, continueranno a essere costantemente monitorati.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 11 decessi correlati al Covid-19.
Quattro vittime sono state registrate nelle strutture ospedaliere del Maceratese: un 88enne di Pollenza e un 89enne di Ancona sono spirati al Covid Center, mentre un 72enne di Potenza Picena si è spento all'ospedale di Civitanova Marche. Un 73enne di Muccia ha invece perso la vita al Covid.Center.
Tre decessi sono stati segnalati nei presidi medici anconetani: si tratta di un 85enne e un 98enne, entrambi del capoluogo, che sono spirati all'Inrca. Un 88enne di Loreto ha perso la vita all'ospedale di Torrette. All'ospedale di Jesi è, invece, morto un 88enne originario di Fabriano.
Presso il nosocomio di San Benedetto hanno perso la vita un 69enne e un 65enne originari della stessa città rivierasca, mentre un 64enne di Montegranaro è deceduto nella sua abitazione.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2384 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (858), mentre sono 403 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il report giornaliero rilasciato dal Servizio Sanità delle Marche:
A causa di sopraggiunte positività al Covid-19 all'interno del gruppo squadra, riscontrate dopo aver effettuato i tamponi di controllo a seguito della positività di una prima atleta, la Megabox Vallefoglia, con grande senso di responsabilità, ha comunicato alla Lega Pallavolo Serie A Femminile la rinuncia a disputare la semifinale di Coppa Italia di Serie A2, in programma nel pomeriggio di oggi contro la CBF Balducci HR Macerata, al fine di evitare ulteriori contagi.
La gara odierna pertanto non sarà disputata e la CBF Balducci HR Macerata accederà direttamente alla finale della competizione, in programma domenica 14 marzo all'RDS Stadium di Rimini.
La dirigenza dell’HR Volley vuole esprimere la propria vicinanza alla Megabox, privata dal Covid della possibilità di giocarsi un momento così importante della stagione.
Norme anti-covid non rispettate: disposta la chiusura momentanea del Presidio Ospedaliero 'E. Mattei'.
Il Dipartimento di Prevenzione dell’ASUR Marche area Vasta n. 3 nella giornat di di ieri ha comunicato al Sindaco di Matelica Massimo Baldini, che in seguito ad un sopralluogo effettuato presso le case di riposo di Pieve Torina e Castelsantangelo sule Nera, attualmente ubicate, dopo il sisma del 2016, presso il nosocomio 'E.Mattei', sono state rinvenute delle irregolarità dovute alla mancata attuazione dei protocolli Covid-19.
Sono stati inoltre riscontrati tre ospiti positivi al coronavirus che prontamente sono stati trasferiti in altra struttura idonea fuori comune. Tutti i rimanenti ospiti sono sottoposti ad un monitoraggio continuo.
Al fine di garantire il Presidio Ospedaliero da eventuali contagi, in via cautelativa è stata disposta la chiusura fino a quando tutta la struttura non sarà messa in sicurezza.
Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale si stanno adoperando per far sì che la struttura torni al più presto fruibile a tutta la cittadinanza, rimanendo in continuo contatto con la direzione dell’Area Vasta 3 e con i Responsabili della Sanità Regionale.
Espressione corrucciata e tono severo. Così il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, attraverso un video pubblicato sui social, non ha nascosto la propria preoccupazione, mista ad amarezza, circa l'andamento dei contagi da Covid-19 che - stando ai dati diffusi dall'Ufficio Stampa Comunale - indica la presenza di 185 positivi e 94 persone in isolamento domiciliare.
"I numeri non sono quelli che dovrebbero essere, portare i bambini e i ragazzi a fare lo screening è una questione di civiltà e di rispetto. Abbiamo investito ulteriori risorse in questa azione, in un momento molto difficile, quindi apprezzatelo". Con queste parole Pezzanesi si rivolge alla cittadinanza, lanciando un appello accorato per sollecitare una partecipazione massiva allo screening sul Covid-19 che riguarda l'Istituto Comprensivo Don Bosco.
"La chiusura delle scuole in zona rossa non ci ha fatto piacere, ma ne abbiamo approfittato per sottoporre al tampone gli alunni che ancora non lo avevano effettuato. Da ieri, sino a venerdì e se necessario anche sabato, ci sarà lo screening nella zone delle Piscine "Caporicci". Mi raccomando con genitori e famiglie, vìsto che già ieri sui 166 testati sono stati riscontrati due positivi (un alunno e un docente)".
Di seguito, il video integrale pubblicato dal sindaco Giuseppe Pezzanesi:
Scontro frontale tra due auto: trasportati a Torrette i conducenti dei mezzi.
È quanto avvenuto attorno alle ore 15.25 di questa pomeriggio lungo la strada Provinciale 30, nel tratto che collega Monte San Giusto e Montegranaro.
Per cause in corso di accertamento, due auto provenienti da direzioni opposte, si sono scontrate frontale generando un violento impatto tant'è che i mezzi coinvolti sono risultati fortemente danneggiati nelle rispettive parti anteriori.
Lanciato l'allarme sono accorsi prontamente sul luogo del sinistro gli operatori sanitari del 118 che, constatati i gravi traumi riportati dai due conducenti hanno richiesto l'intervento dell'elisoccorso. Per entrambi i due uomini coinvolti nell'incidente è stato reso necessario il trasferimento al nosocomio dorico di Torrette, per uno dei feriti è stato disposto il trasporto d'urgenza tramite l'elicottero del soccorso mentre per l'altro si è proceduto al caricamento in ambulanza.
Presenti sul posto anche gli uomini dei Vigili del Fuoco che hanno provveduto alla messa in sicurezza dei mezzi coinvolti e del tratto stradale che risulta tutt'ora chiuso al traffico.
Di regolare il flusso veicolare si sono occupati i volontari della Protezione Civile congiuntamente agli agenti dei Carabinieri che stanno inoltre svolgendo i rilievi di rito per ricostruire la dinamica di quanto accaduto.
(Serrvizio in aggiornamento)
"Il tema della riqualificazione del cuore pulsante della Città è sempre stato al centro degli obiettivi della nostra attività politica. Per questo come ben espresso nella Delibera di Giunta n° 60 del 4 marzo, il luogo centrale e identitario della città di Civitanova Marche insiste nella Piazza XX Settembre e più in generale nell’asse che da Palazzo Sforza arriva fino al lungomare Piermanni, attraversando, oltre i giardini, gli spazi dell’ex fiera cui non è mai seguito un vero e adeguato processo di riqualificazione".
È quanto dichiara il Sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica a commento della presentazione dello studio preliminare e consultabile sul sito del Comune.
"Negli anni tutta l’area ha subito delle trasformazioni che però non hanno mai legato i singoli luoghi fra loro in modo armonico - aggiunge Ciarapica -. Da qui l’esigenza, da parte mia e della nostra amministrazione, di compiere uno scatto ulteriore avvalendoci della collaborazione qualificata del Politecnico di Milano, riconosciuta, secondo le classifiche internazionali, come la migliore università d’Italia e tra le migliori al mondo, il cui Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, svolge progettazioni nelle sue declinazioni umanistiche, scientifiche e tecniche ispirandosi alla riconversione di luoghi storici secondo canoni architettonici contemporanei".
"Il progetto di riqualificazione - ha continuato Ciarapica - presentato ora con questa Delibera di Giunta, è iniziato con condivisione fra tutti gli attori della maggioranza (Delibera di Giunta n. 283 dell’11/08/20209), con la quale la nostra amministrazione ha condiviso la proposta di affidamento dell’incarico per uno “Studio preliminare” che possa rappresentare un punto importante di partenza e un grande momento di riflessione da condividere e sostenere perché l’intera comunità è il vero beneficiario e utente dell’intera area".
"La necessità di tale trasformazione in un unico ‘luogo organico’ che abbia delle aree funzionali è tutto rivolto a una migliore vivibilità e a una migliore utilizzazione di ogni spazio, essendo ormai, il comune di Civitanova capofila fra i comuni più apprezzati della Regione - puntualizza il sindsco -. Città maggiormente frequentata, da cittadini regionali ed extraregionali, ha l’esigenza di creare luoghi di aggregazione alzandone notevolmente la qualità anche in termini culturali: luoghi dove poter svolgere mostre, eventi e manifestazioni di eccellenza. In sostanza, svolgere tutte quelle attività di relazione sociale e culturale che sono necessarie per far progredire l’intera comunità".
"L’intento è quello di partire dalla storia, dall’identità di tutto il centro città, riconfigurando tutta l’area in una città moderna e post-moderna" sottolinea il sindaco.
All’interno del team del Politecnico di Milano che ha svolto il progetto, inoltre, ha lavorato in prima persona una civitanovese ‘doc’, l’Architetto Marta Cognigni, residente ancora a Civitanova - sebbene lavori a Milano - che ha conseguito il diploma presso il nostro Liceo Classico, ha conseguito la Laura triennale in Architettura con il massimo dei voti ad Ascoli Piceno, ha partecipato all’Erasmus a Rennes in Bretagna, ha poi conquistato la Laura magistrale in Architettura, sempre con il massimo dei voti, presso il Politecnico di Milano.
In occasione del passaggio della gara ciclistica, scatta il divieto di sosta con rimozione per tutti i veicoli dalle ore 7,30 alle ore 13,30 di domenica 14 marzo 2021 lungo il percorso cittadino interessato: via Montenero (entrambe le corsie), Piazzale Italia, Lungomare Piermanni (Corsia est), Santorre Di Santarosa (corsia est), via Trento (tratto via L. da Vinci via Matteotti), via Matteotti (tratto intersezione via Trento rotatoria di piazza Verdi), parcheggio adiacente Piazza Verdi (rotatoria Batik) e via IV Novembre.
Inoltre scatta il divieto di transito lungo il percorso per tutti i veicoli al passaggio della corsa e comunque secondo le direttive della Polizia Stradale.
(Foto di repertorio)
I ragazzi delle classi IVA, IVB, VA e VB di Pollenza, VA di Casette Verdini, IVA e VA di Sforzacosta, tutti appartenenti all'Istituto Comprensivo “V.Monti” di Pollenza, hanno accolto con grande stupore e interesse, l'Isp. Stefano Ronconi della Polizia Stradale, e l'Isp. Claudio Tarulli della Polizia Postale.
L'incontro aveva un titolo: PretenDiamo Legalità.
L'incontro, promosso congiuntamente dalla Questura, dalla Polizia Stradale e dalla Polizia Postale, si è svolto online in un simpatico dialogo tra le parti coinvolte. L'Isp. Stefano Ronconi ha iniziato, raccontando le sue disavventure, avute prima da bambino e poi da adulto come utente della strada e, soprattutto, come poliziotto in servizio.
Da bambino, andando in bicicletta, si è rotto il gomito destro: una distrazione; da adulto si è ribaltato con l'auto. Così ha fatto capire ai bambini quali rischi ci sono nell'andare per strada; e quanto dure siano poi le conseguenze di un atto sbagliato. "Ci sono i dispositivi di sicurezza, ha detto l'Ispettore, il casco per la bicicletta e le cinture per l'auto. E sempre la prudenza! Mai il cellulare! E attenzione all'overboard!".
L'Ispettore è entrato talmente in confidenza con gli studenti, che è stato travolto da una valanga di domande.
Con calma e con l'autorevolezza del suo ruolo, in modo semplice e chiaro, il poliziotto ha risposto a tutti i quesiti che gli sono stati posti. Ha raccolto anche delle “piccanti” testimonianze degli alunni della Primaria, ma ha promesso di non avvalersene: “Babbo mette sempre la freccia all'ultimo momento e qualche volta non la mette affatto!” E già! “I bambini sporcano casa”.
Poi c'è stato l'intervento dell'Isp. Claudio Tarulli della Polizia Postale. Ha parlato del cellulare e dei pericoli che nasconde, della Privacy verso se stessi e gli altri. Egli ha iniziato, mostrando tre video della Smile and Learn, azienda che produce materiale didattico ed educativo.
Il primo video era un cartone animato, intitolato: Il mio primo smartphone - Consigli di utilizzo per bambini. Il cellulare che oggi, ha detto l'Ispettore, è un regalo che si riceve per la Prima Comunione, all'età di 9-10 anni, permette di entrare nel web, di conoscere nuovi amici da tutti le parti del mondo, di giocare online, guardare video, ascoltare musica, inviare messaggi ed imparare molte cose. Ma poi il cellulare richiede anche il rispetto di alcune regole basilari: la comunicazione virtuale dev’essere come quella reale: non si tratta di pulsanti, ma di persone.
Fare molta attenzione alla condivisione di foto ed informazioni; non tutto ciò che si vive è condivisibile; e non bisogna passare troppo tempo sugli smartphone.
Il secondo video, presentato dall’Ispettore Tarulli, metteva in luce i pericoli della violazione della privacy:
Privacy online per bambini - Protezione e sicurezza su Internet. L’Ispettore Tarulli ha evidenziato che mettere in pubblico troppo materiale della propria vita quotidiana, rende vulnerabile la persona: i male intenzionati potrebbero venire in possesso dei suoi dati: indirizzo, numero di telefono, preferenze, ecc. e quindi raggiungerlo facilmente. L’Ispettore ha dato una serie di consigli su come evitare che le informazioni private siano diffuse: attraverso il controllo dell’impostazione della privacy, delle app che si usano e delle password, che non devono essere troppo facili. "E soprattutto rivolgersi ai propri genitori, specialmente quando si teme qualche pericolo", ha detto l'Ispettore.
L’ultimo video:
Cyberbullismo - Cosa puoi fare per evitare il cyberbullismo? L’agente di Polizia ha posto l’attenzione sugli atteggiamenti corretti da avere nei confronti del prossimo, specialmente quando si usano i social:
- usare un linguaggio appropriato che non urti la sensibilità delle persone;
- evitare di ridere quando si vedono foto imbarazzanti, postate da qualche compagno:
- sollecitare i compagni a cancellare il materiale postato;
- chiedere scusa quando si offende la sensibilità altrui per un linguaggio non appropriato;
- evitare di diffondere confidenze degli amici.
- Insomma, l’accento è stato posto sui comportamenti corretti da attuare nell'uso dei social network.
L’attenzione ed il coinvolgimento dei ragazzi nell'incontro con gli Ispettori sono stati sempre alti; gli interventi sono risultati molto pertinenti; adeguati alla fascia d’età degli alunni.
L’incontro si è protratto fin quasi alle 12.40. Gli Agenti di Polizia hanno saputo ben gestire la non facile lezione online, avendo attive ben due stanze di Meet, una per la Scuola Primaria di Pollenza ed un’altra per Casette Verdini e Sforzacosta.
Il centro storico di Camerino, 4 anni e 5 mesi dopo il terremoto, torna a far battere il suo cuore commerciale. Per il momento è stata riaperta una sola attività, una tabaccheria.
Tra un paio di settimane, emergenza Covid permettendo, rialzerà le serrande 'Noè errante', un bar ristorante. Poi dovrebbe essere la volta di un negozio di abbigliamento. "Ho lottato fin dal primo giorno per tornare ad aprire la mia tabaccheria in centro, era prima di tutto un segno di rispetto verso la città e verso coloro che si stanno spendendo per far rinascere Cemerino", spiega Giuseppe Caprodossi. Che, pur essendo il primo a tornare con un negozio in centro, chiede di non essere visto come una specie di "eroe": "Gli eroi - sottolinea - sono quelli che ogni giorno lavorano e lottano per il bene della nostra città, come fa ad esempio il nostro sindaco".
Roberto Frifrì sta invece ultimando i lavori per riaprire il suo bar ristorante, dopo che in questi anni si è prima arrangiato come freelance e poi ha dato continuità al suo esercizio con la delocalizzazione al Sottocorte Village. "Ma adesso - dice Frifrì - si torna in centro e sono felice, è un momento importante ed emozionante". "Da un punto di vista tecnico - aggiunge il ristorante e organizzatore di eventi culturali - in 15 giorni il ristorante potrebbe essere riaperto, ma l'emergenza Covid e il fatto che siamo in zona rossa per la pandemia, apre una riflessione sulla data precisa".
"Il ritorno delle attività in centro - dice il sindaco Sandro Sborgia - segna l'inizio del ritorno alla vita della città. È stato possibile grazie alla forza di volontà di questa gente che fin dal primo giorno dopo il sisma ha manifestato la ferma volontà di tornare nel cuore di Camerino". "Questo 2021 sarà l'anno della svolta per la ricostruzione della città e le gru che cominciano a stagliarsi sul cielo di Camerino sono di buon auspicio", conclude Sborgia.
(Fonte Ansa)
Il sindaco Giuseppe Pezzanesi e la Giunta comunale hanno approvato il Documento Preliminare alla Progettazione (DPP) per l’adeguamento sismico della Scuola “G. Lucatelli" di Tolentino.
Il documento, predisposto ai sensi della normativa vigente, descrive lo stato dell'edificio e le direttive dei lavori oltre a definire i criteri, le modalità ed i tempi da rispettare per l’esecuzione dell’intervento, il cui importo complessivo è pari a 7 milioni di euro.
"Si è provveduto alla sua approvazione al fine di indire la procedura di gara per l’individuazione del soggetto a cui affidare la progettazione di fattibilità tecnica ed economica, definitiva, esecutiva e il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, risultando verificata la carenza in organico di personale che possa, nei tempi programmati per l’intervento, riuscire contestualmente a svolgere le funzioni di istituto, e per la necessità di affidare l’incarico a professionalità aventi le competenze e qualificazioni specialistiche necessarie e che abbiano consolidata esperienza" sottolinea il sindaco Pezzanesi.
La Scuola “G. Lucatelli” è stata danneggiata dai ripetuti eventi sismici che si sono verificati a partire dal 24 agosto 2016: nell’immediato sono state disposte opere di pronto intervento volte a ripristinare la funzionalità completa del complesso scolastico e la relativa agibilità.