L’Università di Macerata ha indetto una selezione per lo svolgimento di attività di life coach a favore degli studenti. Tra i requisiti di ammissione sono richiesti un’esperienza di almeno cinque anni nei servizi di coaching e un attestato o diploma riconosciuto dall’International Coaching Federation Italia, con almeno il livello di Professional Certified Coach. Le domande vanno inviate entro il 10 maggio. L’avviso di selezione può essere consultato nell’albo online www.unimc.it/albo_online.
Il life coach è uno dei nuovi servizi gratuiti per il benessere degli studenti che da quest’anno UniMc propone in maniera integrata, utile nei casi in cui si rilevino difficoltà nel portare a termine il percorso universitario o ad affrontare gli esami. Il consulente Life Coach favorisce il raggiungimento degli obiettivi, aiutando a rimettersi in pista.
Domani mattina, giovedì 8 aprile, alle ore 10:00, il Generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid- 19, presenzierà al momento di apertura del nuovo polo vaccinale a Piediripa, in via Teresa Noce 22.
Saranno presenti, oltre al Generale Figliuolo, Francesco Acquaroli, presidente Regione Marche; Flavio Ferdani, prefetto di Macerata; Fabrizio Curcio, capo Dipartimento della Protezione civile nazionale; Filippo Saltamartini, assessore regionale alla Sanità e Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata
Saranno presenti inoltre UniCredit Leasing, Fondazione Carima e Gruppo Lube che hanno contribuito all’apertura del nuovo centro vaccinale.
Macerata e Treia piangono la scomparsa di Ernesto Raponi, una malattia non gli ha lasciato scampo all'eta di 67 anni. È spirato nella mattinata di oggi presso l'ospedale di Macerata, dove era ricoverato dallo scorso Natale.
Ernesto era il titolare della Ergon Investments, ed era molto conosciuto in tutta la provincia di Macerata anche per essere il figlio di Benito, uno dei soci di Luciano Sileoni e tra gli storici fondatori della Lube.
"Ernesto in questi anni è stato sempre vicino, insieme alla sorella Elisabetta, a tutte le associazioni locali. Il Premio "Benito Raponi", intitolato alla memoria del padre, dal 2017 prevede durante la disfida del bracciale, un premio speciale per la categoria juniores. Ernesto, come il padre Benito, è stato sempre vicino ai giovani, allo sport e al gioco del bracciale. Treia piange la sua scomparsa". Ad affermarlo è il vicesindaco di Treia David Buschittari.
La redazione di Picchio News e il direttore Guido Picchio si stringono attorno alla famiglia per la perdita del caro Ernesto.
“L’auspicio è che la visita nelle Marche del commissario straordinario Figliuolo possa dare quella spinta alla campagna vaccinale che tutte le marchigiane e i marchigiani si attendono. Purtroppo i dati regionali continuano a essere poco incoraggianti e i rallentamenti nella somministrazione dei vaccini allontanano sempre più quel ritorno alla normalità da tutti auspicato, contribuendo anche ad alimentare tensioni che minano la coesione sociale nei nostri territori. Tale risultato è frutto anche del netto diniego che la giunta Acquaroli ha contrapposto a ogni forma di collaborazione avanzata dalla minoranza, che con mozioni e interrogazioni ha tentato in questi mesi di invertire la rotta ponendo temi concreti, divenuti poi anche di rilevanza nazionale come nel caso dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario”.
A dirlo sono i consiglieri del gruppo assembleare del Partito Democratico all’Assemblea legislativa delle Marche, che contestualmente rivolgono un appello al commissario Paolo Francesco Figliuolo: “Abbiamo l’esigenza che il governo nazionale vigili attentamente su quanto sta accadendo nella nostra regione e sul pieno rispetto dei criteri contenuti nel Piano del Commissario straordinario per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale; campagna che nelle Marche fin dall’inizio ha scontato e continua a scontare gravi inefficienze. Basti pensare all’opaca vicenda dei cosiddetti ‘riservisti’, ovvero coloro che a fine giornata si mettono in fila davanti ai centri vaccinali sperando di poter fruire di dosi avanzate.
È possibile che la Regione Marche, in tema di vaccini, assecondi un meccanismo che prevarica le priorità individuate dal Piano nazionale, anziché procedere con una razionale programmazione? È possibile che a nessun esponente della giunta, e tanto meno all’assessore alla Sanità Saltamartini, venga in mente di preparare una lista di soggetti fragili come persone affette da patologie croniche, disabili, caregivers a cui destinare i vaccini non somministrati durante la giornata?”
Altro tema dolente, su cui i consiglieri regionali del Pd intendono richiamare l’attenzione del commissario Figliuolo è quello dei pochi punti vaccinazioni nella regione: “Chiediamo al commissario di farsi carico di questa incresciosa situazione, individuando nuovi centri di vaccinazione che coprano in particolare il fabbisogno delle aree interne, a oggi le più penalizzate dalla poca lungimiranza della giunta regionale. Insomma, sappiamo che gli impegni del commissario sono tanti, ma, dati alla mano, crediamo che non sfuggirà al suo occhio esperto l’urgenza di unaridefinizione organizzativa della campagna vaccinale marchigiana”.
In arresto per spaccio di marijuana un diciannovenne di San Severino Marche. È l'esito di un'operazione condotta dai militari della Compagnia Carabinieri di Camerino nel tardo pomeriggio di ieri a Pioraco e Castelraimondo.
IL FATTO - Attorno alle ore 16:30 di ieri, i carabinieri - impegnati nelle operazioni di controllo del rispetto delle misure urgenti in atto connesse all’emergenza epidemiologica da covid-19 - sono stati insospettiti da un’autovettura, con a bordo quattro soggetti, che procedeva lungo la ss361 in direzione Castelraimondo e che non si era fermata all’alt intimato al posto di controllo.
Considerate le circostanze, i militari si sono posti all’inseguimento dell'auto, riuscendo a bloccarla poco dopo. A bordo sono stati identificati tre minorenni ed il conducente: quest’ultimo è stato sottoposto ad una perquisizione personale, poi estesa anche all’autovettura, che ha dato esito negativo.
Durante il corso delle operazioni, il ragazzo alla guida dell'auto ha ricevuto una telefonata da parte di una persona che dichiarava di trovarsi a Castelraimondo, in attesa di cedere lo stupefacente che gli era stato commissionato da parte dei soggetti fermati.
I carabinieri, pertanto, si sono diretti a Castelraimondo (in zona Cassero) al fine di ricercare il pusher che aveva precedentemente e telefonicamente dichiarato di essere in attesa della propria “clientela”.
A seguito di un’accurata perlustrazione, è stato individuato il pusher diciannovenne: ad una prima perquisizione personale non è stato trovato in possesso di alcuna sostanza stupefacente, ma nelle immediate vicinanze del perquisito sono stati rinvenuti diversi involucri contenenti marijuana, per un peso complessivo di circa 50 grammi, occultati all’interno delle cavità di un muro.
Tali operazioni hanno fornito utili e concordanti riscontri all’ipotesi investigativa che nel frattempo si era ben delineata anche a seguito delle dichiarazioni rilasciate spontaneamente dagli occupanti dell’autovettura che era stata controllata in un primo momento.
Gli operanti, pertanto, traevano in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio il soggetto fermato e lo traducevano presso il proprio domicilio in attesa della celebrazione del rito direttissimo.
Nel corso della medesima operazione uno degli occupanti minorenni dell'auto è stato segnalato alla Prefettura di Macerata.
Si è tenuta nei giorni scorsi una interessante videocall, organizzata dall’Associazione Tutela Impresa rappresentata dal Presidente Giuseppe Tosoni e riguardante il “D.L. Sostegni – nr. 41 /2021” recentemente approvato dal Governo
Hanno partecipato l’Onorevole Paolo Trancassini (capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Bilanco) oltre al Dott. Roberto Galanti Segretario Nazionale dell’ Associazione PMIA Autotrasporti, gli Avvocati - Simone Giardina, in rappresentanza di Ass. Nazionale “Contribuenteweb” e Luca Mezzabarba per conto di studio legal-tributario presente in molte Regioni Italiane.
Tutti gli intervenuti sono collegati e convenzionati con la predetta Associazione organizzatrice.
Nel corso della riunione sono state esaminate diverse normative di legge, indicate politicamente come bazooka di fuoco, miracolosi interventi salva aziende, ma che all’atto pratico non hanno mai raggiunto gli scopi evidenziati, non essendo state assolutamente di valido sostegno per le aziende, chiaramente bisognose di ben altri fatti concreti.
Roberto Galanti nel suo intervento ha parlato delle problematiche dell’autotrasporto, soffermandosi sulla necessità di rendere obbligatori i costi minimi per la sicurezza e ancora “visto il proliferarsi di aggregazioni senza indossare una delle magliette delle sigle definibili tradizionali, sarebbe opportuna una rivisitazione della effettiva rappresentatività, non si può continuare a vivere di ricordi, e in tale contesto è auspicabile, nelle audizioni, la convocazione anche di quelle formazioni autonome” .
“L’autonomia spesso degenera quando vi si sente non rappresentati - aggiunge Galanti - Sul decreto Sostegno è il caso di stendere un velo pietoso in quanto gli aiuti sono assolutamente desolanti e inadeguati, e sulla cancellazione delle cartelle esattoriali ancora peggio, quasi irrisori e inattuabili i benefici evidenziati tali”.
Sono quindi intervenuti i professionisti sopracitati, ribadendo l’inefficacia del maldestro Decreto Sostegni, di sola vuota propaganda, infatti le cartelle esattoriali emesse nel periodo 2000 – 2010 sono quasi tutte da considerarsi prescritte e pertanto non si può assolutamente parlare di alcuna agevolazione, condono o grandi vantaggi per le aziende, che inoltre possono considerare anche le molte altre valide eccezioni per richiedere l’annullamento delle stesse cartelle, anche se non prescritte.
Pertanto, in sede di conversione dell’attuale Decreto Sostegni, i professionisti hanno richiesto la reintroduzione dell’iniziale periodo di “agevolazione” fino al 2015 e l'innalzamento del tetto dei 5.000 euro per ogni carico, magari fino a 10/15.000 euro .
In aggiunta il Rag. Giuseppe Tosoni ha fatto presente che è più corretto parlare di un “condono” per lo Stato e non per i contribuenti, considerando che, per le somme da riscuotere, l’Agenzia delle Entrate ha effettuato accertamenti di maggiori redditi per oltre 3.000 miliardi di euro presunti evasi e che invece all’atto pratico molti di essi si sono riscontrati inesistenti e generati solo da molteplici fantasiose e ipotetiche interpretazioni.
"Quindi lo Stato sta correndo ai ripari chiedendo autorizzazione ad annullare con una semi nascosta e poco visibile manovra tale famoso ingombrante “magazzino” di quasi 1000 miliardi di euro, (rappresentato da oltre 110 milioni di cartelle) non più riscuotibile e comunque sempre indicato nei vari propri bilanci in maniera non veritiera. Vantare crediti inesigibili equivale a falsare il bilancio, figuriamoci se ciò avviene ininterrottamente per oltre 20 anni. Se ciò fosse rappresentato nella contabilità di un normale contribuente, anche la stessa Agenzia delle Entrate riscontrerebbe senza alcuna esitazione di sorta un bel falso in bilancio, con le relative conseguenze, anche di carettere penale" ha aggiunto Tosoni.
L’Onorevole Paolo Trancassini, ha ritenuto condivisibili e utili le esposizioni fatte e si è dimostrato molto soddisfatto di tale incontro, anche in considerazione di come gli intervenuti rappresentassero diverse organizzazioni di moltissime aziende interessate, e come pertanto le osservazioni siano state considerate direttamente provenienti dalla fonte di un settore disagiato e troppo spesso vittima di ingiustizie non trascurabili.
Lo stesso Onorevole ha rappresentato la propria disponibilità per altri prossimi incontri e audizioni, con lo stesso gruppo intervenuto, da tenersi anche presso i competenti Gruppi e Commissioni di Studio Governativi, dimostrandosi propenso ad aiutare e tutelare tale importante settore economico.
Il rag. Tosoni, precisando che alla base di tale iniziativa c’e solo la volontà di tutelare in modo piu adeguato ed efficiente il settore delle piccole e medie imprese, evidenzia che per il medesimo gruppo di professionisti ormai collaudato ed efficace sul campo, nessuna interferenza politica è considerata influente e/o vincolante, anzi altri importanti rappresentanti politici si sono già dimostrati favorevoli e disponibili a incontri e interventi per verificare nuove strategie di vero sostegno per le aziende.
Pertanto verranno tenuti a breve ulteriori incontri, cercando di sfatare le fumose apparenze politiche e trasformare le stesse in fatti concreti per le aziende
Arriva alla mail della nostra redazione una richiesta di aiuto in merito alla scomparsa di Cioko, una cagnolina meticcia di colore marrone scuro fuggita da casa (via dell'Abbadia a Porto Recanati), il 29 marzo scorso senza pettorina.
"Nonostante le tante ricerche non sono ancora riuscita a trovarla - ci dice Paola Bibini, la sua proprietaria -. Lunedì 29 marzo alle 14:45 è stata vista attraversare l'autostrada e alle 17 è stata avvistata a Montarice, poi più niente".
Cioko è una meticcia, taglia medio-piccola, altezza circa 40 cm, peso 9 kg, microcippata: "È molto veloce nella corsa quindi si potrebbe essere allontanata moltissimo. Molto diffidente e sicuramente impauritissima!" ha precisato Paola.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5459 tamponi: 3190 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1691 nello screening con percorso Antigenico) e 2269 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 9%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 286: 33 in provincia di Macerata, 53 in provincia di Ancona, 128 in provincia di Pesaro-Urbino, 21 in provincia di Fermo, 34 in provincia di Ascoli Piceno e 17 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (38 casi rilevati), contatti in ambito domestico (84 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (55 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (6 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (2 casi rilevati), contatti rilevati in ambito assistenziale (1 caso rilevato), screening percorso sanitario (2 casi rilevati) e 1 caso proveniente da fuori regione.
Per altri 97 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1691 test e sono stati riscontrati 79 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 5%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente, contrassegnata dall'incidenza delle festività pasquali: incidenza al 9% oggi, rispetto al 20,8% di ieri.
Diminuiscono di 27 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 897, di cui 139 in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri). Sono, invece, 67 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 175 pazienti (-5 rispetto alle ultime 24 ore): 52 all'ospedale di Macerata, 69 al Covid Hospital, 21 al nosocomio di Civitanova e 33 a Camerino. Altre 19 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
Domenica all’insegna del ciclismo a Civitanova, in zona Piane Chienti a Santa Maria Apparente, dove si disputeranno due gare di interesse nazionale.
La asd C.a.m. Fermo organizza alle 10:00 il primo trofeo “Born to win” e nello stesso giorno, ma alle 14:30 si disputerà il Nono Gran Premio dell’Industria di Civitanova Marche – 4° Memorial Trofeo Cesare Lattanzi.
L’11 aprile scattano dunque per motivi di sicurezza le seguenti modifiche alla viabilità: dalle ore 9:30 alle ore 12:30 e dalle ore 14:00 alle ore 17:30 e comunque fino al termine delle competizioni, divieto di sosta con rimozione e divieto di transito a tutti i veicoli, esclusi quelli autorizzati dall'organizzazione, delle Forze dell'Ordine ed in servizio di emergenza, nelle seguenti vie cittadine: via Breda, via Ansaldo, via Pirelli, via Ferrari, via Valletta.
Sul posto interverranno gli agenti della Polizia locale.
Sabato prossimo (10 aprile) le bancarelle degli ambulanti torneranno in piazza Del Popolo, a San Severino Marche, per il tradizionale mercato settimanale dopo lo stop forzato dettato dalla “zona rossa” istituita, in tutta la regione Marche, per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19.
Resteranno in piazzale Del Mercato gli ambulanti di generi alimentari e ortofrutticoli mentre i produttori partecipanti all’iniziativa “Campagna Amica” torneranno a sostare nel piazzale di San Domenico.
Il ritorno degli ambulanti in piazza Del Popolo sarà accompagnato sempre dall’osservanza di regole ben precise già disposte dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, d’intesa con la Polizia Locale.
Il primo cittadino settempedano ha inoltre revocato l’Ordinanza con la quale aveva disposto la chiusura di tutti i parchi e i giardini pubblici che potranno così tornare ad essere utilizzati sempre nel rispetto delle regole e, in particolare, utilizzando la mascherina, evitando assembramenti e mantenendo il distanziamento sociale.
Nei giorni scorsi è avvenuta la formale consegna dei locali comunali in via Santo Spirito ai carabinieri di Pollenza, che hanno stabilito lì la nuova sede provvisoria della locale stazione in attesa che, con i fondi della ricostruzione post sisma, possa essere ricostruita la caserma di via Dante.
L’Amministrazione Comunale ha messo a disposizione dell’Arma dei Carabinieri due appartamenti nel complesso immobiliare ex Casali Battaglia, uno da adibire a stazione e l’altro come alloggio di servizio per il personale accasermato.
I carabinieri di Pollenza a seguito del sisma dell’ottobre 2016 avevano trovato sistemazione in due container noleggiati dall’Arma e posizionati in via Deledda, una soluzione nata come temporanea, ma purtroppo i tempi lunghi della ricostruzione hanno fatto sì che dopo 4 anni i militari lavorassero ancora all’interno dei moduli con notevoli disagi sia per loro sia per i cittadini.
Il precedente sindaco Luigi Monti, di concerto con il Maresciallo Maggiore Domenico Iacubino che ha guidato la locale stazione fino al giugno del 2020, si attivarono da subito per trovare una soluzione alternativa, individuata poi nei locali di via Santo Spirito e diedero inizio al complesso iter di acquisizione dei pareri necessari al trasferimento completato poi dall’attuale sindaco Mauro Romoli che ha trovato nel bilancio comunale le risorse necessarie a completare i lavori di adeguamento dei locali e dall’attuale comandante di stazione Maresciallo Giuseppe Moretto a cui sono state consegnate le chiavi.
“E’ motivo di grande soddisfazione per me consegnare le chiavi della nuova stazione dei carabinieri al Maresciallo Moretto, ringrazio il mio predecessore e tutti i militari dell’Arma che dal sisma ad oggi hanno prestato servizio a Pollenza non scoraggiandosi mai per le precarie condizioni in cui sono stati costretti a lavorare e non facendo mai venire meno lo spirito di servizio nei confronti dei cittadini pollentini - dichiara il sindaco Romoli -. Ringrazio il Generale Salticchioli, il Prefetto Ferdani ed i colonnelli Candido e De Paoli, tutti i loro predecessori, ognuno in questa vicenda ha avuto un ruolo e tutti insieme abbiamo remato nella stessa direzione per raggiungere questo traguardo".
"Dare ai carabinieri una sede più confortevole e mettere a disposizione della polizia locale una nuova sede più grande e adeguata alle esigenze di oggi (quest’ultima nascerà proprio vicino alla stazione dei carabinieri andando a costituire un piccolo “polo”) erano due punti qualificanti del programma elettorale con il quale ci siamo presentati ai cittadini nel 2019, il primo è stato raggiunto ed il secondo contiamo di realizzarlo entro quest’anno. Abbiamo lavorato tutti nell’interesse dei cittadini di Pollenza affinché potessero contare anche per il futuro su un importante presidio di sicurezza garantito dall’Arma dei Carabinieri, l’Istituzione più amata dai cittadini italiani” ha concluso il primo cittadino pollentino.
Saranno dieci partite che dovranno essere vissute come dieci finali, quelle del Cagliari. La lotta salvezza è sempre più serrata e sebbene non sia tutto perduto, c’è la necessità di far punti in maniera continua. Attualmente, la classifica vede il Crotone ultimo in classifica a quota 15 punti, il Parma penultimo a quota 19 punti, il Cagliari terzultimo a quota 22 e il Torino quartultimo a quota 23. Insomma, appare evidente che il Torino debba essere la squadra da raggiungere e superare, eventualmente. Va detto che non è così distante neanche il quintultimo posto, che è occupato da Benevento, Spezia e Fiorentina, ed è a quota 29 punti.
Duello diretto col Torino
Un vero e proprio duello che, a meno di grosse sorprese, dovrebbe continuare fino a fine stagione. I sardi vengono da due sconfitte, una con la Juventus e una pesantissima contro lo Spezia. Gli uomini di Semplici hanno l’obbligo, anche apparentemente scontato, di racimolare quanti più punti possibile. Visti i sette punti di distanza dalle altre, sembra che la sfida, come detto, sia in concreto contro i Granata.
Dopo la sosta Nazionali ci sarà una sfida importantissima e molto dura, quella contro l’Hellas Verona. Successivamente, ci saranno da affrontare Parma, Roma e Fiorentina; poi, ancora, Inter, Udinese, Napoli, Benevento, Milan e Genoa. Dieci gare che non sono affatto scontate, anzi. C’è bisogno di una piccola grande impresa per i sardi, affinché riescano a rimanere nella massima serie.
Si tratta di vere e proprie dieci finali. Tra l’altro, come ben visibile, molte di queste squadre hanno degli obiettivi in corso: per esempio, Parma e Benevento per la lotta salvezza; Inter per lo scudetto, Napoli e Milan per un posto in Champions League. Se nel girone d’andata, contro le stesse squadre, il Cagliari racimolò soltanto tre punti, ora è evidente che le cose dovranno cambiare, altrimenti il rischio retrocessione non potrà essere scongiurato.
D’altronde, anche i principali siti di scommesse sportive considerano le possibilità di salvarsi del Cagliari al 50%: basti pensare al fatto che la quota retrocessione e salvezza è la stessa (circa 1,85 volte la posta).
Info sulla sfida col Verona
I sardi stanno continuando la loro preparazione, in vista della delicata sfida con l’Hellas Verona di Juric, in programma il 3 aprile. Per ora non ci sono i nazionali, ma il tecnico Semplici ha già cominciato una serie di partitelle e allenamenti specifici.
Tre giocatori, Matteo Tramoni, Luca Ceppitelli e Riccardo Sottil, si sono allenati a parte. Probabile il recupero almeno di Ceppitelli. Preoccupa e non poco il ritorno tra le fila del Verona dell’attaccante croato Nikola Kalinic. Quest’ultimo ha recuperato dal suo infortunio muscolare e quasi certamente ci sarà alla Sardegna Arena: Kalinic, per chi non lo sapesse, è una vera e propria bestia nera del Cagliari. In solo quattro gare giocate contro i sardi, è riuscito a segnare ben sei gol. Le ultime due, a marzo 2020, portarono all’esonero dell’allora tecnico Maran.
In un periodo dove sono il rosso, l'arancio e il giallo a fare da sfondo alle nostre settimane da 'quasi' reclusi in casa, una 'botta di colore' decisa e irriverente riesce a mettere il sorriso e a far letteralmente sobbalzare tanti cittadini di Civitanova Marche.
L'artista si chiama Livio De Vivo, che con cellulare o videocamera in mano, accende, rigorosamente a distanza, le quarantene di quasi tutta la provincia di Macerata 'sconvolta' dalle sue incursioni in supermercati o bar della zona.
Ieri il suo target è stata una grigliata di Pasquetta ma l'ex consigliere comunale non è tipo da fermarsi e giornalmente ci tiene a 'dire la sua' sui più disparati argomenti, ma sempre con un obiettivo preciso: denunciare ciò che non va.
Non molto tempo fa un suo video girato all’intero di un supermercato, per denunciare in maniera provocatoria la mancanza di comportamenti anti-Covid, smosse l’opinione pubblica locale.
Tornato sull’argomento De Vivo prosegue la denuncia: "Non è possibile che le piccole attività subiscano controlli serrati e spesso immotivati mentre le grandi catene di distribuzione sono lasciate libere di autoregolarsi. Si pensi alla mancata igienizzazione dei prodotti, alla temperatura non controllata, alle chiacchiere davanti all’entrata e all’impossibilità di rintracciare chi passa per il supermercato. Ovviamente non ce l’ho con chi lavora, chiedo parità di trattamento per tutte le attività”.
“Il problema principale - sostiene De Vivo - è che le normative dovrebbero riguardare tutti allo stesso modo, i supermercati non sono controllati ed è grave visto che spesso e volentieri le persone vanno a comprare un prodotto per volta, pur di uscire di casa più volte. Controlli? O tutti o nessuno”.
L’appello di De Vivo è alle istituzioni locali: “Certe decisioni non competono solo al governo nazionale, sul territorio possono e devono operare comuni, province e regioni. Alcune situazioni vanno gestite da chi meglio le conosce”.
Molto recente è invece la video segnalazione di De Vivo per una Pasquetta considerata decisamente “affollata” in un’abitazione Civitanovese. Dopo aver ricevuto delle segnalazioni da alcuni suoi amici si è recato sul posto per riprendere e postare la vicenda sui social. Le informazioni sono tutt’ora al vaglio delle forze dell'Ordine e De Vivo si dice pronto a seguire la questione sino in fondo per fare chiarezza.
Definitivi i dati di affluenza per quanta riguarda lo screening gratuito diretto agli studenti civitanovesi organizzato dall’amministrazione comunale.
Lo screening, iniziato sabato 3 aprile e conclusosi nella giornata di oggi (6 aprile) con orario continuato dalle 8.30 alle 18, ha fatto segnare un totale di 292 tamponi rapidi complessivi, così suddivisi:
sabato 3 aprile - 34 tamponi effettuati, 0 tamponi positivi;
lunedì 5 aprile - 94 tamponi effettuati, 2 casi positivi;
martedì 6 aprile - 164 tamponi effettuati, 0 casi positivi.
“Sono molto soddisfatto della risposta all'iniziativa da parte degli studenti - ha affermato il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica -, dimostrazione di responsabilità e collaborazione soprattutto alla luce dei 2 casi positivi che hanno permesso fin da ieri di mettere preventivamente in quarantena i due ragazzi appartenenti a due classi diverse, che differentemente avrebbero creato nel breve periodo classi in quarantena e un’ulteriore propagazione del virus. Il numero elevato dei ‘tamponati’, che sfiora le 300 unità sono un buon segno di collaborazione e di attenzione da parte di giovani e genitori per un ritorno in serenità a scuola”.
"Questa è un’ulteriore dimostrazione che un attento monitoraggio può contenere e attenuare il diffondersi della pandemia" ha concluso Ciarapica.
L’U.S. Tolentino 1919 comunica che il socio Matteo Compari ha inteso rassegnare le proprie dimissioni da membro del C.d.A.
Il C.d.A., pertanto, preso atto delle dimissioni ed accettate le medesime ha, all’unanimità provveduto a nominare il consigliere Mario Lazzari vice presidente in sostituzione dello stesso Compari.
Quindi, l’attuale composizione del Consiglio di Amministrazione è la seguente: Marco Romagnoli (Presidente); Mario Lazzari e Fabio Mazzocchetti (Vice Presidenti); Simone Antinori, Andrea Nardi e Claudia Parigiani (Consiglieri).
Tutto il sodalizio cremisi intende esprimere il più sincero ringraziamento a Matteo Compari per quanto fatto per l’Unione Sportiva Tolentino.
"Sono stati cinque anni che porterò sempre con me - ha affermato, congedandosi Matteo Compari -. Tra alti e bassi, gioie e delusioni, ho fatto sempre il massimo che ho potuto. Sicuramente avrò fatto anche errori, ma si dice sempre che sbaglia chi fa e non chi è buono solo a parlare e criticare. Non mi interessano le polemiche e voglio ringraziare sia i vecchi che i nuovi dirigenti per quanto fatto. Lascio portandomi dietro anche la soddisfazione di cose importanti fatte, sia nel settore giovanile che in prima squadra. ù
"Sono felice di aver partecipato in prima persona a tanti insperati successi: la promozione in D e la vittoria della Coppa Italia di Eccellenza, la permanenza in D, il terzo posto nella Coppa Italia nazionale di quarta serie e la vittoria di girone del campionato nazionale Juniores - aggiunge Compari -. Per motivi personali ora ho deciso di dimettermi da membro dal C.d.A. e sono anche disponibile a cedere le mie quote di socio dell’U.S.T. Voglio ringraziare tutti i genitori che hanno dato fiducia al sottoscritto e al Tolentino e che mi hanno sostenuto anche nei momenti più difficili. In questo momento il calcio non rientra più nelle mie priorità”.
La società cremisi comunica, altresì, che il match Olympia Agnonese – Tolentino, in programma l’11 aprile, è stato rinviato a data da destinarsi in quanto il team molisano sta affrontando le conseguenze della positività al covid riscontrata in capo a diversi tesserati.
Il Tole, quindi, scenderà nuovamente in campo mercoledì 14 aprile alle ore 15.00 quando, allo Stadio “Della Vittoria” affronterà il Castelfidardo nella gara valida per la nona giornata di ritorno.
La Regione Marche ha aggiornato le indicazioni operative per la gestione domiciliare del paziente acuto confermato o sospetto Covid 19 e ha dato mandato all’Asur di procedere al monitoraggio della loro applicazione.
“L’obiettivo – spiega l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – è quello di ridurre la pressione e il carico sulle strutture ospedaliere e residenziali territoriali gestendo efficacemente a casa i pazienti con forme di malattia da lievi a moderate. Pertanto si è anche imposta la necessità di condividere un documento, sulla base della letteratura scientifica e dell’esperienza clinica maturate nel corso dell’epidemia, con le indicazioni operative più aggiornate sulla gestione del paziente a domicilio, fermo restando la centralità del medico di famiglia o pediatra di libera scelta che conoscendo le patologie pregresse, i fattori di rischio e il contesto socioambientale del paziente, può intervenire prescrivendo i farmaci più appropriati con un timing corretto".
"Ricordo inoltre che nella stessa direzione di riduzione dei ricoveri vanno anche le terapie con anticorpi monoclonali che la Regione Marche ha adottato per prima in Italia e che stanno riscuotendo ottimi risultati” ha aggiunto Saltamartini.
Nel documento elaborato dalla Regione Marche riveste importanza cruciale la stretta collaborazione tra i medici delle cure primarie e il personale delle USCA (Unità speciali di continuità assistenziale), sia rispetto al monitoraggio e alla gestione domiciliare dei pazienti che non richiedono l’ospedalizzazione, sia rispetto all’identificazione precoce dei parametri e delle condizioni cliniche a rischio di evoluzione della malattia.
Viene inoltre tenuto opportunamente in considerazione il contesto mutevole e in continua evoluzione della situazione attuale, sia per quanto riguarda la diffusione di diverse varianti virali sia per quanto riguarda la comparsa di nuove evidenze inerenti la gestione domiciliare farmacologica dei pazienti COVID-19, oggetto di costante studio.
Le indicazioni operative aggiornate e approvate oggi in giunta, sono state redatte dai componenti dell’Organismo regionale dell’appropriatezza, previsto dall’accordo integrativo regionale con i medici di medicina generale, presieduto dal direttore dell’Ars e composto dai rappresentanti dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali, direttori di distretti e dai dirigenti delle PF Territorio e Integrazione Ospedale Territorio.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 16 decessi correlati al Covid-19.
Tre vittime sono state registrate presso le strutture ospedaliere del Maceratese: un 79enne di Muccia all’Ospedale di Camerino, un 89enne di Montefano al nosocomio di Macerata e un 51enne di Cerreto d’Esi al Covid Center di Civitanova Marche
Sono stati, invece quattro i decessi a ‘Torrette’ di Ancona, dove hanno perso la vita un 84enne di Chiaravalle, un 76enne di Castelfidardo, un 68enne di Falconara Marittima e una 74enne di Mondragone.
Due persone sono decedute all'ospedale di Senigallia: un 61enne senigalliese e una 80enne di Fabriano. Nell'Anconetano si contano altre tre vittime: un 91enne di Falconara Marittima all’INRCA del Capoluogo di Regione, una 74enne di Maiolati Spontini all’Ospedale di Jesi e un 80enne di Cupramontana alla Residenza Sanitaria Villa Serena.
Al nosocomio di Pesaro sono spirati un 71enne di Cagli e un 93enne pesarese mentre in provincia di Fermo si sono spenti una 57enne di Petritoli al ‘Murri’ e una 74enne di Montelparo presso il proprio domicilio.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2717 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (913), mentre sono 450 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 97,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
“La prima regola per evitare assembramenti è che ciascuno adotti comportamenti appropriati. Allo Stato chiediamo più risorse per intensificare i controlli sui mezzi di trasporto pubblici, ma ciascuno deve fare la propria parte con responsabilità”.
È l’appello che l’assessore regionale ai Trasporti Guido Castelli rivolge ai ragazzi, alle famiglie, al sistema scolastico, alla viglia della ripresa delle lezioni al 50% nelle scuole superiori. Un invito a collaborare, “in un momento in cui cominciamo finalmente a intravedere la luce”. Castelli ha oggi incontrato le prefetture marchigiane. “Il quadro che è emerso – riferisce – è quello della validità dei protocolli prefettizi adottati e perfezionati, nel corso dell’anno, d’intesa con il sistema scolastico e trasportistico di ciascuna provincia, che prevedevano anche servizi di trasporto aggiuntivi. Un’organizzazione collaudata che rimettiamo in campo anche in questa nuova ripartenza, con una generale condivisione di tutte le parti coinvolte. Resta il tema dei controlli a terra che coinvolge sia gli atteggiamenti personali, che la disponibilità di risorse adeguate, da parte dello Stato, per farvi forte”.
L’assessore evidenzia come le aziende di trasporto e i Comuni si trovino in difficoltà per garantire questo servizio. “I ristori riconosciuti alle aziende si basano prevalentemente sui mancati ricavi e solo in minima parte sui costi aggiuntivi che devono sostenere per verificare il rispetto dei protocolli anti Covid. Ugualmente i Comuni versano in difficoltà sia per ragioni economiche, sia perché il volontariato di protezione civile è massicciamente impegnato nella riuscita della campagna di vaccinazione. La Regione Marche torna a chiedere con forza allo Stato di destinare risorse appropriate a favore delle aziende di trasporto e delle amministrazioni comunali per garantire e intensificare i controlli a terra. Che saranno più efficaci se ciascuno assumerà comportamenti responsabili, al di là di ogni controllo possibile”.
“Un calendario molto atteso non solo dagli appassionati di pesca sportiva, ma anche dall’intero territorio regionale, in particolare nelle aree montane che vedono in questa pratica un’opportunità di rinascita. Il calendario coincide con quella che tutti ci auguriamo possa essere l’occasione di riappropriarci di una dimensione naturalistico-ricreativa che ci è stata a lungo negata dalla pandemia. Una battuta di pesca potrà essere l’occasione per tornare a far muovere l’economia anche delle nostre aree terremotate, più di altre penalizzate dal lungo periodo di restrizioni”.
A spiegarlo sono il presidente del gruppo consiliare Lega in regione Renzo Marinelli e i consiglieri Bilò, Antonini, Biondi, Cancellieri, Marinangeli, Menghi e Serfilippi nel commentare la delibera regionale che stabilisce anche divieti e zone protette per consentire il ripopolamento.
Nelle acque di categoria B (a popolazione mista) non si pesca nel periodo tra il 3 e il 7 maggio compreso. Per favorire la riproduzione sono istituite “zone di ripopolamento a vocazione riproduttiva” in cui il divieto di pesca si estende all’intero calendario. Pari divieto anche nelle “zone di protezione” e nei relativi affluenti al fine di conservare le specie autoctone.
Nel caso delle “zone temporanee di protezione”, invece, il divieto è compreso solamente tra il 15 Aprile ed il 15 Giugno.
Come sempre necessaria la licenza di pesca che viene rilasciata a coloro che hanno compiuto il diciottesimo anno d'età o 14 anni con l’assenso di chi ne esercita la potestà o la tutela. Modalità e condizioni di rilascio all’indirizzo: mpay.regione.marche.it. La licenza non è necessaria per i minori di 14 anni, a condizione che esercitino la pesca con l'uso di una sola canna e siano accompagnati da maggiorenne che ne è in possesso.
Per pescare in acque di categoria A (prevalentemente popolate a salmonidi) e B (a popolazione mista) bisognerà essere muniti anche di tesserino rilasciato dalla Regione Marche presso i propri uffici provinciali. Vi si potranno rivolgere anche i cittadini di altre regioni e gli stranieri scegliendo quello del territorio dove s’intende esercitare la pesca.
"Continuano a ritmo serrato i lavori dell’Area Vasta 3 per la messa a punto del nuovo centro vaccinale di via Silvio Pellico nella nostra Città".
A dirlo è il Sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica: "Lavori che non si sono interrotti neppure durante le festività pasquali e che sono stati possibili anche grazie alla generosità della Lube che ancora una volta ringraziamo per aver dato un contributo importante nella realizzazione degli allestimenti - sottolinea - Oggi sono iniziati i trasferimenti dal centro di via Ginocchi di tutto l’apparato necessario per le somministrazioni. Un lavoro di squadra che consentirà al nuovo centro vaccinale di far entrare nel vivo la campagna vaccinale di massa come previsto dalla sanità regionale e dalle istituzioni centrali con l’introduzione di un significativo numero di vaccini sul territorio per contrastare la pandemia che continua ancora a propagarsi".
"Il lavoro di organizzazione e definizione degli spazi continuerà serrato fino a giovedì 8 aprile, giorno in cui alle ore 8.00 è prevista da parte dell’Asur, l’apertura - continua il primo cittadino di Civitanova Marche - Con questo nuovo centro vaccinale individuato dalla squadra efficiente capitanata dalla Direttrice della nostra Area Vasta, Daniela Corsi, in collaborazione con il Comune, si passerà da una media di 250 inoculazioni al giorno fino ad arrivare gradualmente a 1200. Domani si procederà con tutta la sanificazione delle attrezzature e di tutta l’area".
.0"Ancora c’è bisogno di tutta la partecipazione della collettività per contrastare il diffondersi del virus: dai comportamenti responsabili che vanno osservati con attenzione in tutte le misure di igienizzazione, all’uso delle mascherine, all’attenzione per un giusto distanziamento, all’osservanza di evitare gli assembramenti - precisa - Ora grazie alla vaccinazione di grandi numeri della popolazione, unico vero modo per arrivare gradualmente all’immunizzazione di massa, si potrà dare una vera svolta ad una situazione che ha messo il ginocchio il nostro territorio e l’Italia intera - chiosa Ciarapica - Il forte e sentito grazie va a tutti gli operatori sanitari che con grande senso del dovere e di sacrificio sono impegnati h.24 per poter consentire l’apertura del nuovo centro".