Grazie al successo di ieri a Trento in Gara 4 di Semifinale Play Off, la Cucine Lube Civitanova è approdata alla settima Finale Scudetto della propria storia nel Campionato di SuperLega Credem Banca (5 titoli vinti), la quarta consecutiva, la terza di fila con la Sir Safety Conad Perugia . A partire da Gara 1, in programma mercoledì 14 aprile al PalaBarton (ore 17.30, diretta RAI Sport e Radio Arancia), gli uomini di Gianlorenzo Blengini, ultimi a vincere il tricolore in SuperLega, difenderanno il titolo 2018/19 (nel 2019/20 non assegnato), vinto proprio contro gli umbri.
Nella stagione in corso i Block Devils hanno chiuso in vetta la prima fase davanti ai cucinieri e, quindi, potranno giocare sul proprio campo a Pian di Massiano l’eventuale Gara 5 della serie al meglio dei cinque incontri.
Il programma della serie
Gara 1 – Mercoledì 14 aprile 2021, ore 17.30
Perugia – LUBE
Diretta Rai Sport e Radio Arancia
Gara 2 – Domenica 18 aprile 2021, ore 18.00
LUBE – Perugia
Diretta Rai Sport e Radio Arancia
Gara 3 - Mercoledì 21 aprile 2021, ore 20.30
Perugia – LUBE
Diretta Rai Sport e Radio Arancia
Eventuale Gara 4 – Sabato 24 aprile 2021, ore 18.00
LUBE – Perugia
Diretta Rai Sport e Radio Arancia
Eventuale Gara 5 – Martedì 27 aprile 2021, ore 18.30
Perugia – LUBE
Diretta Rai Sport e Radio Arancia
La Regione Marche ha siglato nella giornata di ieri il record di 9000 vaccini e oggi, dopo il taglio del nastro dei due nuovi hub di Civitanova Marche (leggi l'articolo) e Macerata, si prepara al meglio per il target delle 15mila dosi al giorno.
Il miglioramento dei numeri della campana vaccinale in atto passa anche e soprattutto dalle struttura inaugurata questa mattina nell’area Valleverde a Piediripa. L’edificio, concesso a titolo gratuito dall’ UniCredit Leasing si è messo in moto con i suoi 9mila metri quadrati, le sue 10 postazioni per le inoculazioni e parcheggi ampi; il tutto al servizio di un distretto composto da 22 comuni.
L’hub era già operativo puntualmente alle 8.30, nessuna fila all’esterno e distanziamento garantito, un quadro ben diverso da quello del vecchio centro di via Capuzi che sarà comunque ancora presidiato per qualche giorno dagli uomini della Protezione Civile nel caso qualcuno in procinto di vaccinarsi sbagli stabile.
“La campagna di vaccinazione sta entrando nel vivo – ha annunciato il Governo Francesco Acquaroli presente alle inaugurazioni dei nuovi hub maceratesi - non è stato facile organizzare in così poco tempo una operazione del genere ma questo credo sia un punto di svolta importante. Nella giornata di ieri abbiamo somministrato più di 9000 vaccini, un numero impressionante se pensiamo alla situazione di un mese fa e posso affermare che i dati miglioreranno sensibilmente non appena un rinnovata disponibilità delle dosi ci permetterà di raggiungere associazioni di categoria, imprese, i sindacati – ha aggiunto – è chiaro che tutto deriverà dalla quantità di vaccini che ci verranno consegnati, ma per quanto fatto oggi ringrazio le amministrazioni locali che si sono adoperate per mettere a disposizione questi punti vaccinali come quelli inaugurati che nell’immediato futuro ci consentiranno di raggiungere una capacità vaccinale intorno alle 10mila inoculazioni giornaliere – il Presidente regionale ha poi concluso – per far si che ciò avvenga bisogna mettere in sicurezza le categorie fragili e deboli e poi si ragionerà sull’ampliamento dei punti di vaccinazione”.
Sulla presenza del nuovo commissario per l'emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo ha affermato: “Una visita che ci mette in condizione di fare il punto della situazione e di vedere come e quanto possiamo migliorare ciò che stiamo portando avanti – ha detto Acquaroli - credo che con il Commissario sia iniziato un percorso che darà dei grandi risultati”.
Un summit strategico ancora in atto al quale il Generale Figliuolo è arrivato dopo la visita all’hub vaccinale di Piediripa condotta con al fianco il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio: “Questo centro rappresenta l’essenza del piano vaccinale che ho presentato agli inizi di marzo – ha esordito - si tratta di un punto ideato dalla Regione, realizzato dal Comune di Macerata ma soprattutto organizzato grazie alla sinergia tra istituzioni pubbliche e private – inoltre il Commissario ha fatto anche il punto sugli ultimi sviluppi sulla somministrazione del vaccino anglo-svedese: “L'Ema ha sottolineato che AstraZeneca è un vaccino sicuro e spero che la vicenda si concluda così - ha ribadito Figliuolo - tra questo trimestre e il prossimo arriveranno 30 milioni di dosi AstraZeneca, che potranno essere destinate, quindi, anche alla platea degli over 60 fino ai 79 anni che è di circa 13 milioni e 275 mila utenti di cui 2 milioni e 270mila hanno già ricevuto la prima dose e il nostro il target non cambia ovvero arrivare a 500mila somministrazioni a fine mese”.
"Se ci vacciniamo ne usciamo - ha proseguito il Generale dopo l'inaugurazione del nuovo punto vaccinale di Macerata - . Appena completeremo gli over 80 e i fragili apriremo la vaccinazione alle classi produttive. I nostri territori hanno sofferto, questo è un'area del made in Italy e dobbiamo riportare il made in Italy nel mondo, dobbiamo riaprirci".
Al suo fianco dopo il tour del nuovo hub è intervenuto Fabio Curcio: “La rgione Marche è un territorio particolare in quanto porta ancora le ferite del sisma e questa emergenza pandemica si somma al bisogno di ricostruzione di cui ancora necessitano alcuni territori – ha esordito il capo nazionale della Protezione Civile - in queste aree c’è bisogno di un'attenzione in più soprattutto a quelle dove si sta cercando con fatica e abnegazione di ripartire. Qui ho visto un sistema di protezione civile fatto di tanti volontari – ha terminato - c’è tanta gente che si dona e questo non sempre è sottolineato abbastanza, soprattutto in quelle terre dove il dolore è stato più forte”.
Presente presso la struttura di via Teresa Noce anche Daniela Corsi, direttrice sanitaria dell’Area Vasta 3: “Questa giornata segna un grande traguardo perché tramite la campagna vaccinale dobbiamo dare delle risposte non solo ai malati di covid ma anche a chi non è affetto – ha chiarito - la vaccinazione è l’unica arma utile per contrastare il virus e questi due centri ci permetteranno di vaccinare, ognuno, più di mille persone al giorno quindi siamo e restiamo ottimisti. Mi auguro che le persone si convincano della bontà di questa operazione ad iniziare da oggi, dove vaccineremo molte persone over 80 in quanto nell’area vasta 3 ne sono rimaste ‘scoperte’ 948 – la Direttrice Corsi ha poi concluso - ora problemi di vaccini non ne avremo in quanto ci è stato comunicato che le dosi sono disponibili".
Per una folla che si ‘stringe i gomiti’ per la fondamentale partenza del nuovo centro vaccinale, nel piazzale antistante appena prima dell’arrivo del generale Francesco Paolo Figliuolo, una rappresentanza dei centri sociali marchigiani si era radunata all’esterno dell’hub con tanto di striscione.
‘Vogliamo camici e vaccini; Basta divise e Passerelle! Figliulo Mission Failed’ firmato C.S.A. Marche. L’esplicito messaggio ha richiamato l’attenzione dell’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini che ha ascoltato le istanze dei manifestanti che hanno accusato il commissario Figliulo di non aver quel dato quel cambio di passo auspicato alla campagna vaccinale.
“Sul territorio regionale abbiamo 14 punti vaccinali e altre 14 nelle strutture ospedaliere per vaccinare quelle persone che sono in carico al Servizio Sanitario e ora stiamo lavorando per arrestare circa 20 punti con i medici di famiglia – ha illustrato l'assessore Saltamartini- . Ieri abbiamo somministrato 9000 vaccini e siamo pronti a portare questo numero a 15mila dosi al giorno in modo tale da arrivare nei prossimi mesi alla cosiddetta immunità di gregge – . Saltamartini ha poi chiosato parlando della situazione inerente ai vaccini AstraZeneca (leggi l'articolo) - per fortuna in questo momento c’è un numero molto elevato di Pfzier e di Moderna e poi vedremo cosa succederà nei prossimi giorni in quanto c’è da capire cosa si intende per ‘consigliato’ quindi ho chiesto ai ministri Speranza e Gelmini di dettagliare la questione affinché con una circolale ministeriale si possa rendere omogeno l’ordinamento sulla vaccinazioni".
Ha destato grande scalpore la notizia della prematura scomparsa, dopo una breve e terribile malattia, di Novello Cantolacqua, all'età di 66 anni. Per molto tempo è stato il Direttore della Cartiera Tolentino per conto del Gruppo Pro.Gest della famiglia Zago. Uomo di grande umanità ha contribuito fattivamente alla gestione di una delle aziende storiche della Città, dando un apporto fondamentale per i rapporti con la proprietà e la Comunità tolentinate.
Particolarmente addolorato il Sindaco Giuseppe Pezzanesi. "Sono legato – ha detto – a lui in maniera particolare e a tutta la sua famiglia da una sincera e profonda amicizia. E’ una persona che ha sempre lottato per il mantenimento della Cartiera. E’ sempre stato il mediatore ideale tra noi, la Città, il Comitato di Quartiere e la proprietà della famiglia Zago. Sempre disponibile, comprensivo, ha dimostrato grande amore per l’azienda e per la nostra Tolentino. E’ stato il tramite che ha consentito tante realizzazioni importanti come la mitigazione degli impatti ambientali, la realizzazione di un tratto di pista ciclabile e i recenti contributi per le famiglie in difficoltà, tutti finanziati dalla famiglia Zago".
"Ci siamo sentiti proprio qualche giorno fa, per me se n’è andato un fratello, una persona in gambissima di una positività unica. Siamo sinceramente vicini alla famiglia, abbracciamo la moglie, le figlie, la mamma, i generi e i nipoti ed esprimiamo le nostre più sentite condoglianze. Posso affermare con certezza che il ricordo di una persona così solare sarà forte e quotidiano".
Al cordoglio per la scomparsa di Novello Cantolacqua si uniscono anche la Rsu Tolentino e la Slc Cgil di Macerata, nel ricordarne la stretta collaborazione intrattenuta per 25 anni.
L’Università di Macerata, Dipartimento di Studi Umanistici, partecipa alla quinta edizione della Notte della Geografia “GeoNight 2021”: 160 eventi in 30 Paesi del mondo per mostrare come la geografia possa interpretare i problemi globali.
Venerdì 9 aprile alle 18 sarà trasmesso in diretta live sulle pagine Facebook e YouTube di Rum, radio università di Macerata, un confronto con Hervé Barmasse, alpinista tra i più importanti della sua generazione, e il presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini Andrea Spaterna. Apre l’incontro il rettore Francesco Adornato. Dal Cervino al Shisha Pangba in Cina, Barmasse è un professionista dell’alpinismo, ma anche guida alpina, istruttore, film maker, scrittore, coach motivazionale.
Si parlerà di montagna, intesa nella pluralità dei suoi aspetti: risorsa ambientale da proteggere e valorizzare, cerniera territoriale più che barriera divisoria, insieme di risorse propulsive per un’economia sostenibile che valorizza le tipicità, il patrimonio storico artistico e il turismo non di massa. Soprattutto in questa fase storica le misure restrittive imposte dalla pandemia sospingono verso una rinnovata sensibilità ambientale, inducono a individuare nelle zone montane risorse per il benessere psicofisico degli individui.
“Questi nuovi orizzonti - afferma Carlo Pongetti, ordinario di geografia e direttore del Dipartimento – non possono lasciare nell’indifferenza la figura del geografo, da sempre impegnato nella difesa dei valori ambientali e fautore dei principi ispiratori di un rispettoso sviluppo territoriale, saggiato anche attraverso la ricerca sul campo.
“In Hervé Barmasse e in Andrea Spaterna - rilancia Simone Betti, geografo Unimc – abbiamo trovato due illustri ‘compagni di cordata’ per affrontare questa sfida nella Notte della Geografia. Proprio dalle pagine del libro “La montagna dentro” di Barmasse, arriva lo stimolo a reagire al periodo che stiamo vivendo, guardando al futuro: nell'attimo della partenza lo scalatore prova la sensazione dell'abbandono di un mondo conosciuto per l'ignoto”.
Moderano l’incontro Diego Borghi, dottorando Unimc, e Francesca Palucci, insegnante e speaker di Radio Rum.
La ripresa dell’attività scolastica è sempre un momento di grande emozione, soprattutto se la pausa forzata, si è protratta più di quanto ci si potesse aspettare a causa della pandemia che continua a mietere vittime, nella speranza che i vaccini e la bella stagione alle porte migliorino in breve la situazione.È per questo motivo che il Sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti ci ha tenuto personalmente a salutare i “suoi” bambini e ragazzi tornati a scuola dopo il blocco imposto dalla zona rossa che ha coinvolto la Regione Marche.
Nella sua visita in tutte le aule, dalla scuola materna alle classi delle medie, il Sindaco ha scambiato qualche battuta con gli alunni, ha risposto alle loro domande e ha sottolineato l’importanza della massiccia risposta delle loro famiglie all’appello rivolto, in collaborazione anche con la dirigente scolastica Fabiola Scagnetti, di sottoporsi a tampone prima del rientro.
“Non solo con le parole, ma soprattutto con i fatti, negli anni abbiamo dimostrato quanto sono importanti per noi i giovani caldarolesi. In modo particolare dopo il terremoto abbiamo lavorato incessantemente per ricostruire la scuola, sistemare i parchi e creare luoghi di aggregazione a loro dedicati. Dico sempre che sono il nostro futuro, in mezzo a loro c’è sicuramente qualcuno che porterà alto il nome del nostro paese e che ci renderà orgogliosi. E’ giusto che ricevano tutto il nostro sostegno. E’ per questo che ogni volta che posso amo stare in mezzo ai ragazzi e ascoltare le loro richieste. Sono un continuo stimolo a fare sempre meglio.”
Cosa c’è dopo il Covid? Come si recupera da una malattia del genere? Spesso le attenzioni mediche e mediatiche sono volte a comprendere le implicazioni della malattia al momento del contagio per poi dimenticare le fasi successive e incidentali. Abbiamo chiesto al Dott. Ali Asadi, medico chirurgo, oculista, osteopata e specializzato in agopuntura, perché molte persone si rivolgono a lui dopo esser venute a contatto con la malattia.
“Nel mio centro di agopuntura a Civitanova curo tantissimi post-Covid. Seguo persone che convivono con ansia, depressione, stress. Molti hanno perso olfatto e gusto perché infetti ma stentano a recuperarli – ha detto preoccupato il medico – ma la cosa che più fa pensare è che spesso oltre agli ex malati assisto chi si è preso cura dei propri parenti contagiati ed è ora allo stremo delle forze, colto da esaurimento e panico."
Il Covid non finisce con un tampone negativo. Nello studio polispecialistico del Dottor Asadi le sintomatologie post traumatiche sono molteplici. E dopo due anni di contatti sociali azzerati il semplice confronto con i pazienti assume contorni diversi: “Lo studio è diventato simile a quello di uno psicologo. Tra agopuntura (richiestissima e particolarmente funzionale), fisioterapia e omeopatia riesco a gestire bene le tante casistiche. Il virus attacca in modo diverso le persone. Ho visto di tutto: c’è chi ha scoperto e si è trovato a fare i conti con patologie pregresse di cui non sapeva nulla, chi incappa in disturbi alle articolazioni o chi subisce un' improvvisa congiuntivite difficile da debellare. Per non parlare dei disturbi psicosomatici, non meno problematici”.
Queste realtà non guadagnano gli onori della cronaca perché i numeri dell’epidemia spaventano ancora e non si è portati a preoccuparsi degli effetti di un problema finché non se ne è fuori completamente ma la testimonianza di Asidi fa luce sulle ombre e sui malesseri che già oggi affliggono la popolazione: “Assistere i malati significa anche ascoltarli, capire le loro condizioni. Ma i medici sono oberati di lavoro e costretti a sbrigare tutto con troppa fretta – ha sottolineato rammaricato – e tutto quel che possiamo fare è sperare in una campagna vaccinale più veloce”.
Asadi, nel paragonare la situazione italiana a quella dell’Iran, paese da cui proviene, ha raccontato di una situazione al collasso: “molti dei colleghi con i quali ho ancora contatti sono costretti ad andare all'estero per vaccinarsi. In pochi anni dal paese all’avanguardia che eravamo siamo diventati una realtà fragile e le resistenze religiose-integraliste non aiutano, soprattutto oggi che l’apertura e l’aiuto reciproco non riguardano solo interessi politici ed economici ma sanitari.”
“Ad oggi in Italia le vaccinazioni procedono in maniera caotica. Ogni regione segue ritmi differenti senza gestire a monte un piano di reperimento dosi coordinato – ha incalzato il medico – è importante puntare su un vaccino sicuro e in grandi quantità”.
Infine, sui vaccini AstraZeneca, ha riportato le preoccupazioni di molti sui pazienti in attesa della specifica inoculazione: “Sono ansiosi e alcuni sperano di non essere chiamati, soprattutto quelli che hanno condizioni mediche particolari, allergie o assumono farmaci”.
È stato inaugurato, in mattinata, il centro vaccinale di Civitanova. La sede si trova in via S.Pellico e già nelle prime ore di apertura sono state inoculate alcune dosi.
Presenti il Sindaco Ciarapica, il Governatore Acquaroli e Saltamartini, Assessore alla Sanità.
"Avere una struttura dalle grandi potenzialità come questa permette alla campagna vaccinale di acquistare forza e spessore per questo l’amministrazione comunale ha compiuto il massimo sforzo per rispondere nel migliore dei modi a questa sfida" - ha affermato il primo cittadino di Civitanova Fabrizio Ciarapica - .
"Ringrazio tutti coloro che in pochi giorni hanno reso possibile tutto questo.
"Un grazie speciale e di cuore all’Azienda Lube e a Fabio Giulianelli, che stamane ci ha anche onorato della sua presenza, per aver allestito in tempo record e gratuitamente il centro.
"Dopo il Covid Hospital, dobbiamo essere fieri e orgogliosi di aver messo in piedi in pochissimi giorni un’altra struttura fondamentale per contrastare la pandemia che ci consente di dare una risposta decisa e organizzata al processo di messa in sicurezza dei cittadini.
Il mio grazie anche al Governatore Acquaroli, all’assessore alla sanità Saltamartini, ai consiglieri regionali Borroni e Leonardi, alla direttrice dell’Asur Marche Dottoressa Storti e dell’Area Vasta 3 Dottoressa Corsi e alle altre autorità civili e militari che stamattina erano presenti all’apertura del centro dimostrando vicinanza e attaccamento alla nostra comunità".
(FotoGallery di Lucia Montecchiari)
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5589 tamponi: 2828 nel percorso nuove diagnosi (di cui 804 nello screening con percorso Antigenico) e 2761 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 17,3%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 490 (91 in provincia di Macerata, 149 in provincia di Ancona, 152 in provincia di Pesaro-Urbino, 20 in provincia di Fermo, 63 in provincia di Ascoli Piceno e 15 fuori regione).
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (65 casi rilevati), contatti in setting domestico (155 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (153 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (9 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (2 casi rilevati), contatti rilevati in setting assistenziale (6 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato). Per altri 99 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 804 test e sono stati riscontrati 50 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 17,3% oggi, rispetto al 9% di ieri.
Diminuiscono di 4 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 893, di cui 138 in terapia intensiva (-1 rispetto a ieri). Sono, invece, 65 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 170 pazienti (-5 rispetto alle ultime 24 ore): 50 all'ospedale di Macerata, 69 al Covid Hospital, 17 al nosocomio di Civitanova e 34 a Camerino. Altre 12 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
Conferenza Stato Regioni: “stop da domani alla somministrazione del vaccino AstraZeneca per gli under 60”. Lo ha annunciato, in serata, l’assessore alla sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini.
È stata convocata alle ore 20 di questa sera la Conferenza Stato Regioni con i Ministri Gelmini e Speranza, il Commissario Figliuolo e il direttore dell’Istituto superiore di sanità dott.Locatelli.
La conferenza è stata riunita per valutare l’uso di AstraZeneca, alla luce delle determinazioni dell’Ema, secondo cui sarebbe raccomandabile solo per le persone con più di 60 anni.
“Sono state infatti osservate trombosi venose cerebrali e di organi addominali con una diminuzione delle piastrine per le persone con meno di 60 anni, senza la dimostrazione dell'esistenza del nesso di causalità diretta con i decessi, scrive Saltamartini in una nota .
Tutti i sintomi – è stato detto- sono stati osservati dopo la 1 dose e, pertanto, è possibile somministrare il richiamo con AstraZeneca.
Conseguentemente si dovranno aprire gli slot delle persone da 60 a 70 anni con il siero AstraZeneca.
Da domani mattina, quindi, non sarà più somministrato AstraZeneca alle persone con meno di 60 anni.
So perfettamente - conclude l'assessore- che questa decisione crea ulteriore allarme e insicurezza, ma ritengo doveroso fornire informazioni tempestive e soprattutto fondate dalla partecipazione diretta alla conferenza”.
"Raccomandiamo l'uso preferenziale del vaccino AstraZeneca per gli over 60". Sono le parole del professor Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanità, in relazione al vaccino covid AstraZeneca, finito sotto i riflettori per i rari casi di trombosi riscontrati dopo la somministrazione. "La posizione decisa dal ministro" Speranza" dopo un confronto è quella di raccomandare un uso preferenziale nei soggetti oltre i 60 anni di età. Al momento non ci sono elementi per non considerare la somministrazione di AstraZeneca in chi ha ricevuto la prima dose di questo vaccino, pur essendoci un numero limitato di soggetti che hanno ricevuto una seconda dose. È importante che vengano fatte ulteriori riflessioni quando si saranno accumulati altri dati", evidenzia.
"In queste ultime ore i comitati di farmacovigilanza e vaccino-sorveglianza dell'Ema e dell'Aifa hanno valutato nuovi dati che sono stati resi disponibili per quel che riguarda lo sviluppo di fenomeni trombotici e tromboembolici a carico dei seni venosi cerebrali e dei grandi distretti venosi addominali. La valutazione fatta dal comitato di farmacovigilanza dell'Ema è che il nesso di causalità, per quanto non dimostrato definitivamente, è stato dichiarato plausibile", dice Locatelli. "Il meccanismo che sottende allo sviluppo di questi fenomeni oggi non è definitivamente chiarito. Ci sono ipotesi che fanno pensare a reazioni del sistema immunitario. Questi fenomeni sono molto rari, gli eventi osservati sono stati superiori all'aspettato fino all'età di 60 anni ma inferiori all'atteso nei soggetti sopra i 60 anni di età. La maggior parte di questi eventi trombotici si è avuta nei primi 14 giorni dopo la somministrazione di vaccino e si è osservata solo dopo la prima somministrazione. Il numero delle seconde dosi somministrato è troppo limitato per arrivare a conclusioni definitive", afferma.
"È in corso una teleconferenza tra i vari ministri della Salute europei per arrivare ad una posizione condivisa. Germania e Spagna hanno sposato la linea di un uso preferenziale sopra i 60 anni di età. La Francia, sopra i 55 anni di età", spiega ancora
Il Dg della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza ha aggiunto : "Un vaccino AstraZeneca è di efficacia elevata nei confronti di forme grave, tra l'80 e il 100%. Fra stasera e domattina uscirà una circolare ministero della Salute che riprenderà il parere di Aifa sentito anche il professor Locatelli che darà indicazioni alle Regioni su cosa fare e sulle modalità di uso del vaccino". "Questo di AstraZeneca è un buon vaccino, i dati inglesi lo confermano. Anche con una sola dose gli inglesi hanno abbattuto la mortalita'". "Noi oggi abbiamo avuto oltre 600 morti, una cifra enorme. E abbiamo ancora una situazione che ci deve far riflettere". "Sottolineo che AstraZeneca può essere dato a chiunque, la nostra è un'indicazione”.
(Fonte Adnkronos)
Accusa un malore in A14 e va sbattere con l'auto contro una barriera Jersey.
L'incidente è avvenuto, intorno alle 19 della serata odierna, lungo il tratto autostradale tra Porto Recanati e Civitanova Marche in direzione sud.
L'uomo ha perso il controllo della propria vettura, a causa di un malore improvviso, ed è andato a urtare una barriera Jersey.
Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, che hanno trasferito il conducente dell'auto all'ospedale. Le condizioni dell'uomo risultano essere gravi a causa del malore che lo ha colto.
I rilievi sono spettati alla Polizia Stradale.
Con la Regione Marche tornata da ieri in fascia arancione, che ha di fatto allentato alcune delle limitazioni che costrigenvano molte attività commerciali a tenere le serrande abbassate, diventa ancor più centrale il ruolo del sistema bancario italiano per fronteggiare gli effetti negativi derivanti dalle ultime chiusure.
Abbiamo chiesto a Fabio Di Crescenzo, direttore generale della Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano, di raccontarci come la BCC si prepara ad affrontare una eventuale ripartenza, considerndo anche la tempistica della campagna vaccinale in atto, e di spiegarci quali sono le misure intraprese a sostegno di imprese e famiglie messe duramente alla prova oramai da quasi più di un anno.
Direttore considerando l’evolversi della pandemia, quando pensa che si potrà parlare di ‘ripresa economica’ soprattutto per quanto riguarda una parte delle piccole imprese costrette a subire limitazioni tali da interrompere la normale attività lavorativa?
"La campagna vaccinale ha avuto un inizio lento e travagliato ma ora le prospettive sono migliori: io credo che grazie soprattutto ai vaccini, ed aiutati dalla stagione calda, si può immaginare una estate con una discreta ripresa del turismo e di tutte le attività collaterali (ristorazione nelle sue varie forme, luoghi d’arte e di culto, ecc…), ed un ritorno alla normalità per il prossimo autunno. Dobbiamo essere ottimisti"
Quali sono gli strumenti di medio e lungo termine che un istituto di credito può fornire ad un’azienda per un futuro riposizionamento finanziario dopo che l’emergenza sarà passata?
"In questo ambito è stato molto utile, anzi, direi decisivo, il supporto dello Stato che con misure straordinarie che vanno dalle moratorie, ai finanziamenti garantiti (in gran parte dal Mediocredito Centrale) ha aiutato in misura notevole le Banche a fornire alle aziende il sostegno di cui hanno avuto ed avranno bisogno".
Quali sono le realtà economiche che non riusciranno a rialzarsi da questa crisi innescata dalla pandemia?
"Tutti ci facciamo l’augurio e coltiviamo la speranza che tutte le aziende, grandi e piccole, possano in qualche modo riuscire a superare questo lungo e difficile periodo. Purtroppo sappiamo che non sarà così perché in alcuni settori, quelli pesantemente e maggiormente colpiti, il recupero sarà difficile; così come sarà molto complicato il percorso per quelle aziende che sono arrivate alla pandemia già con qualche carenza o deficit strutturale.
E non facciamo l’errore di dimenticarci dei singoli lavoratori. Le aziende in questo periodo hanno ricercato e sperimentato, per necessità e per spirito di sopravvivenza, l’efficientamento in vari ambiti, penso ai processi produttivi, al sistema di relazione con clienti e fornitori, allo smart working, ecc…, tutti cambiamenti che determineranno, direttamente o indirettamente, una minore necessità di “forza lavoro” e di “acquisto di servizi” che in passato sembravano insostituibili".
Considerando tale scenario, quale pensa sia il quadro generale relativo alle aziende a conduzione familiare?
"Le aziende familiari, che nelle analisi socio-economiche rappresentano la parte debole del tessuto imprenditoriale, scontano certamente i limiti della ridotta dimensione. Ma d’altro canto beneficiano di un “costo di struttura” più contenuto per il consistente apporto “a costo zero” dei vari componenti il nucleo familiare di riferimento, elemento che le connota con una caratteristica di maggiore resilienza".
Siamo in una fase di transizione ma quanto è difficile gestire la stessa?
"Nella prima fase abbiamo avuto tutti grandi difficoltà. Ormai, a distanza di oltre un anno, siamo riusciti a mettere a punto meccanismi di convivenza con la pandemia che ci consentono, quantomeno, di limitarne gli effetti più negativi. In attesa del ritorno alla normalità, che ci auguriamo imminente".
Come è andato il primo trimestre del 2021? E’ pensabile ipotizzare un rilancio anche per quanto concerne una economia di tipo familiare?
"Il primo semestre del 2021, anche per effetto delle manovre espansive della Banca Centrale Europea e delle misure economico-sociali di contrasto alla pandemia, è andato abbastanza bene. Il futuro presenta molte incognite ma ci aiuta ad essere ottimisti l’anelito largamente diffuso di ricominciare a vivere una vita normale, una sensazione che ci fa pensare ad un periodo di forte ripresa per tutti gli operatori economici una volta superata l’emergenza sanitaria".
Sono in molti a chiedere dei prestiti per aprire delle nuove attività?
"Il momento non è propizio, il comparto delle nuove attività non si è ancora riattivato ed il saldo fra nate e cessate è certamente negativo. Speriamo di poter vedere presto l’inversione di questa tendenza".
Quanto pensa sia importante Ecosisma bonus 110%? Come si districa l’impegno di una banca per sostenere chi vorrà cogliere questa occasione?
"Il meccanismo è molto complesso e la scadenza troppo ravvicinata. Ma l’idea è assolutamente valida e vincente. Con alcune modifiche, a cominciare da un provvedimento di proroga che dia a tutti (cittadini e imprese) il tempo di organizzarsi e di attivarsi nella direzione di una riqualificazione del patrimonio immobiliare, l’ecosisma bonus potrà essere il vero motore della ripresa. Quanto al ruolo delle Banche, dopo una prima fase di analisi e di studio, sembra ormai in fase di decollo il “mercato dei crediti di imposta” e le Banche sono ormai attrezzate a sostenere imprese e privati nel dare avvio ai progetti di ristrutturazione in chiave di efficientamento strutturale ed energetico degli edifici".
Riguardo all’accesso al credito pensa che cambieranno le regole per la valutazione di merito?
"In un periodo in cui era già in atto un inasprimento delle regole e dei sistemi di valutazione del merito di credito e di gestione e smaltimento dei prestiti deteriorati (NPL) è arrivata la pandemia con il suo pesante carico di problemi sia per le famiglie che per le imprese. Le banche si trovano nel mezzo, strette fra 2 opposte istanze: da un lato, adottare rigidi criteri di selezione del merito di credito e, dall’altro, porre in essere politiche anticicliche di aiuto all’economia in una fase che presenta caratteristiche di enorme debolezza e di prospettive a dir poco incerte circa il futuro di tanti operatori economici.
L’augurio è quello che i regolatori dell’attività bancaria sappiano trovare gli strumenti più adeguati affinché tutti o almeno la maggior parte dei soggetti interessati possano riuscire a superare questo difficile momento che dura ormai da oltre un anno. E mi riferisco anche al tema delle “moratorie” che, a mio avviso, dovrebbero essere mantenute per un periodo successivo rispetto al ritorno alla normalità, penso ad un arco di tempo di 12 mesi, al fine di dare modo alle imprese ed alle famiglie di ricostruire e ritrovare un adeguato equilibrio produttivo, finanziario e reddituale".
Crede che dal periodo pandemico possano anche generarsi delle nuove opportunità oppure i numeri negativi del 2020 hanno precluso ogni tipo di strada alternativa?
"La pandemia porterà importanti mutamenti nelle abitudini di tutti noi, in tutti i settori della nostra vita e come sempre accade nei momenti di grande trasformazione, vincerà chi saprà approcciarsi al nuovo con spirito innovativo ed aperto e perderà chi rimarrà ancorato ad un passato, che, bello o brutto che sia stato, non esiste più.
E quindi, il consiglio che mi sento di dare a tutti è quello di guardare in faccia la nuova realtà e pensare a quello che potrà essere il futuro, anticipando, se possibile, le novità, i cambiamenti e le evoluzioni che questa iattura inevitabilmente determinerà".
Finalmente è tornato a parlare il campo con l’under 17 che ieri ha giocato la sua prima partita del campionato provinciale maschile: la squadra è stata impegnata nella trasferta di Civitanova Marche contro la Lube C. Gara che si è presentata in salita per l’Associati Fisiomed, visto che il coach Sandro Mobbili ha dovuto fare i conti con numerose assenze, tra queste il palleggiatore Falcetta.
Il primo set è iniziato a spron battuto per i maceratesi che hanno subito messo in campo volontà e determinazione. Conducendo sempre con diversi punti di vantaggio, l’Associati Fisiomed ha incanalato il parziale in proprio favore, 18 – 25. Secondo set fotocopia del primo, mattatore Cesare Cavagna che con 9 punti nel parziale (di cui 4 ace) ha inesorabilmente spento sul nascere ogni velleità degli avversari, supportato molto bene da Vega che ha messo a terra altre 5 palle. Molto bene il gioco anche in fase di difesa lasciando poco spazio alle risposte dei ragazzi della Lube. 15 – 25 e 0-2 per i maceratesi.
Con il doppio vantaggio i ragazzi della Fisiomed hanno mollato un po' la presa, forse appagati dall’ottima prova svolta fin qui, commettendo diversi errori soprattutto in difesa e lasciando scoperto il fianco agli avversari che hanno condotto il terzo parziale fino a metà: inizio set devastante con un 6-2 che ha costretto coach Mobbili a chiamare subito il time out per riordinare le fila. Con pazienza la Fisiomed ha iniziato a recuperare punti fino al sorpasso avvenuto a metà set e da lì in poi, con un Giacomini implacabile in battuta (anche un ace per lui) che ha messo in seria difficoltà i ricettori della Lube, la strada si è fatta in discesa fino al 18-25 che è valso la partita.
In vista della prossima uscita il coach Mobbili spera di recuperare tutti i ragazzi. Domenica 11 la Associati Fisiomed è attesa dalla sfida contro la Cucine Lube 3 M Morrovalle, decisa a portare a casa un altro risultato positivo per la soddisfazione del coach e di tutta la Pallavolo Macerata.
Associati Fisiomed Macerata: Bettucci (5), Brambatti, Cavagna (19), Giacomini (1),
Paulini (1), Pesciaioli (2), Vega (11) , Allenatore Mobbili.
È attiva una nuova versione dell’App Immuni che consente ai cittadini che effettuano il tampone molecolare di segnalare autonomamente la propria positività al COVID-19 inserendo, direttamente sull’App Immuni, il Codice Univoco Nazionale (CUN). Così, in modo anonimo, vengono immediatamente allertate le persone che potrebbero essere state espose a rischio di contagio.
Basta inserire direttamente nell’APP Immuni il codice CUN ricevuto via SMS, le ultime 8 cifre della propria Tessera Sanitaria e la data in cui sono comparsi i primi sintomi (qualora si siano verificati).
Per eventuale supporto è possibile contattare il Call center nazionale dedicato all’App Immuni che risponde al numero verde gratuito 800.91.24.91 - attivo dalle ore 08:00 alle ore 20:00. Questo servizio affianca, e non sostituisce, le attività di sblocco dell’App Immuni attualmente in carico agli operatori dei Dipartimenti di Prevenzione.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 20 decessi correlati al Covid-19.
Quattro vittime sono state registrate presso le strutture ospedaliere del Maceratese: una 91enne di Macerata e un 83enne di Tolentino all’Ospedale civile del Capoluogo di Provincia; una 85enne civitanovese e una 86enne di Montecosaro al nosocomio di Civitanova Marche.
Sono stati, invece nove i decessi che si sono verificati nei presidi sanitari della provincia di Ancona: due all'INRCA dove sono spirati una 93enne dorica e un 76enne di Castelfidardo così come a ‘Torrette’ dove hanno trovato la morte una 75enne di Falconara Marittima e un 65enne di Cerrete d'Esi.
Due persone sono decedute all'ospedale di Senigallia: un 61enne di Mondragone e un 94enne di Cupramontana mentre presso il nosocomio di Jesi hanno trovato la morte una 86enne del posto e un 69enne di Apro, infine una 88enne di Fabriano si è spenta presso la struttura ospedaliera del proprio paese d'origine.
Al nosocomio di Pesaro sono spirati una 98enne di Gabicce Mare e un 87enne pesarese mentre in provincia di Ascoli Piceno sono stati registrati tre decessi: due all'ospedale di San Benedetto del Tronto dove si sono spenti una 85enne di Fermo e una 73enne del posto e una alla casa di cura sita nella città di rivierasca dove ha trovato la morte una 82enne di Monteprandone.
Un decesso è stato segnalato anche nella provincia di Fermo: si tratta di un 92enne di Camerano che ha chiuso gli occhi all'INRCA del capoluogo di Provincia.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2737 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (915), mentre sono 455 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 97,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
In fiamme un furgone in A14: intervengono i Vigili del Fuoco. L'episopdio si è verificato nel primo pomeriggio odierno
I pompieri sono intervenuti lungo l’autostrada, poco dopo il casello di Loreto in corsia nord, per estinguere l'incendio di un furgone. L'autista, mentre era in marcia, è riuscito ad accostare il mezzo in una piazzola di sosta prima che fosse avvolto dalle fiamme.
La squadra del Vigili del Fuoco sul posto con due autobotti, ha spento le fiamme e messo in sicurezza l'automezzo.
Non si segnalano feriti o intossicati.
Il pauroso incidente è avvenuto nel pomeriggio di oggi, intorno alle 15:45, in Contrada Ributino a Tolentino.
Per cause in fase di accertamento, due autovetture si sono scontrate tra loro ed una è rimasta in bilico sulla fiancata, a bordo strada. Sul posto sono prontamente intervenuti gli operatori sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure ai conducenti dei mezzi e per entrambi è stato reso necessario il trasferimento al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Macerata in codice verde.
Presenti sul luogo del sinistro anche il personale dei Vigili del fuoco, il quale ha provveduto alla messa in sicurezza della zona interessata dal sinistro, mentre i Carabinieri della locale stazione hanno effettuato i rilievi di rito per stabilire la dinamica di quanto accaduto.
"Occorre subito un cambio di passo a Macerata prima che sia troppo tardi". Questo è quanto dichiarato da Mattia Orioli, Coordinatore provinciale del Nuovo CDU, il quale spiega "sono trascorsi 6 mesi dalle scorse elezioni Comunali di Macerata ed oramai la macchina amministrativa dovrebbe essere a pieno regime nella realizzazione del programma amministrativo di svolta e di cambiamento per la città, ma per ora si nota ben poco rispetto a tutto ciò, piuttosto si avverte un certo immobilismo, che di fatto si limita all’ordinario e quanto di precedente era stato già definito e programmato dalla scorsa amministrazione".
"Infatti, non nascondiamo per ora la delusione nei confronti della figura del sindaco Parcaroli che a nostro modo di vedere avrebbe dovuto dare quella marcia in più per la città e qual dinamismo che un imprenditore può dare ad una Macerata oramai da troppo tempo ingessata - affonda Orioli -. Certamente non tutto è da buttare, alcune cose sono state anche buone, come il nuovo centro vaccinale, se pur molto tardivo, ma almeno si è posto rimedio ad una necessaria e più che ovvia esigenza, e si fa menzione anche del lodevole impegno di alcuni assessori e consiglieri di maggioranza che con capacità, e competenza stanno cercando di creare iniziative propositive per la città. In modo particolare, tra questi possiamo citare l’assessore allo sport Sacchi, il quale ha lavorato bene affinché Macerata potesse aggiudicarsi insieme ad altre il titolo di città Europea dello sport 2021; aspetto importante affinché si possa tentare di avviare un processo dinamico e di economia cittadina per creare nuovi posti di lavoro".
"E’ vero bisogna tener conto della pandemia, cosa peraltro già presente anche per la precedente amministrazione, ma a maggior ragione il programma portato in campagna elettorale, e in particolare alcuni progetti come quello di Valleverde, sono ancor più necessari ed imprescindibili, per far fronte ad una crisi occupazionale, economica e sociale che dovremmo affrontare proprio a causa della pandemia - sottolinea Mattia Orioli -. L’esempio di Valleverde è uno dei tanti tasselli, ma occorrerebbe parlare anche di altri progetti come l’Intervalliva (tra la Vallata del Chienti e del Potenza). Progetti che possono ricreare condizioni di lavoro e di economia, ad una città che rischia lo svuotamento e la desertificazione".
"Avevo suggerito una cabina di regia per la crisi economica e sociale dovuta al Covid coinvolgendo la società civile e laddove possibile anche le opposizioni, ma non abbiamo ricevuto risposta, anzi abbiamo notato una certa indifferenza e distanza da queste problematiche popolari - conclude Orioli -. Per questo diciamo a Parcaroli, basta selfie e inaugurazioni, la ricreazione è finita, e la campagna elettorale pure, dia se ne è capace, il cambiamento tanto auspicato, e non deluda i Maceratesi che hanno riposto tanta fiducia in questa svolta, soprattutto ora con la crisi che imperversa, per questo occorre un cambio di passo prima che sia troppo tardi".
Dopo le festività pasquali i portoni delle scuole sono tornati a riaprirsi con le nuove regole previste dall'ultimo decreto del Governo.
Sono ripartiti oggi, dunque, tanti alunni di asili, elementari e prima media; anche in zona rossa. Infatti la ‘fascia di rischio’ delle regioni inciderà solo su seconda e terza media e sulle superiori: in rosso, dalla seconda media al quinto superiore tutti a casa; in arancione, scuola in presenza per seconda e terza media e Dad tra il 50% e il 75% per le superiori.
Le strade maceratesi sono quindi tornate a popolarsi di alunni e genitori a fare da accompagnatori ma anche di scuolabus che con, tutte le dovute precauzioni, hanno garantito la sicurezza del trasporto per alcuni bambini.
Il timore del contagio è stato ampiamente superato dalla felicità dei piccoli studenti di ritrovarsi insieme sui banchi di scuola. Un momento si socializzazione imprescindibile soprattutto per tanti bambini in età scolare di cui alcuni reduci dall’esperienza del lockdown affrontata lo scorso anno.
Una mattina di quasi normalità che ha messo il sorriso anche a tanti docenti e operatori scolasti che hanno idealmente riabbracciato i loro alunni: “Tutto si è svolto regolarmente - ha raccontato Laura Lutizi, referente del plesso ‘De Amicis’ di Macerata – sono stati presenti tutti i bambini delle nostre classi e il clima in questo primo giorno di ripartenza è stato molto sereno”
“Atmosfera tranquilla e grande felicità nel ritrovarsi”. Sono stati questi i due elementi preponderanti di questo, ancora una volta, nuovo primo giorno di scuola: “Essendo una scuola primaria, le nostre classi erano in presenza al 100% e non si è registrato alcun problema nemmeno per quanto concerne l’aspetto dei trasporti”. Ha spiegato Lautizi.
“Nel nostro plesso, gli alunni principalmente vengono accompagnati dai propri genitori in quanto siamo una scuola situata nel centro di Macerata frequentata dai risiedenti della zona, tant’è che qualcuno sceglie di raggiungerla a piedi – ha illustrato la docente –. Non si sono comunque registrati disagi per coloro che hanno scelto di viaggiare con gli scuolabus in quanto ogni veicolo garantiva il rispetto di tutte le norme anti-contagio”.
Norme di contenimento rispettate anche all’interno della scuola: “Naturalmente gli alunni erano in classe tutti adeguatamente distanziati e con la mascherina e questo vale anche per gli operatori scolastici - ha sottolineato Lautizi - nel nostro plesso noi insegnati siamo tutte vaccinate e poniamo la massima attenzione alla sicurezza”.
Si torna quindi in classe dopo l’esperienza della didattica a distanza che non sempre è risultata così agile sia per gli studenti che per le famiglie: “Per i bambini più piccoli è stata molto faticosa, in particolare per le classi prime e seconde, in quanto parliamo di un'età scolare non adeguata a seguire le lezioni per tanto tempo a distanza – ha detto la referente del plesso sito nel quariere Cairoli –. Inoltre le nostra è una scuola multietnica e molti alunni hanno avuto difficoltà nello svolgimento dei compiti. Ovviamente è molto meglio lavorare in presenza ma le principali difficoltà sono derivate del fatto che. purtroppo, ci sono ancora dei bambini che devono acquisire pienamente la letto-scrittura”.
“Forse le classi seconde sono quelle in cui si sono riscontrate le maggiori problematiche, considerando che durante la loro carriera scolastica avevano già subito le chiusure delle scorso anno – chiosa Laura Lutizi – per questa fascia d’età quindi la presenza in classe diventa fondamentale sia sotto l’aspetto della socializzazione sia per il buon proseguimento della didattica”.
Ha finalmente trovato una soluzione l’annoso problema dell’area destinata alle cappelline nel cimitero di Porto Potenza Picena. L’Amministrazione Comunale unitamente all’Ufficio Tecnico hanno, infatti, deciso di delocalizzare le cappelline inserendole in un progetto generale di ampliamento. Nell’area lasciata libera verranno realizzati a breve, in due stralci, 240 nuovi loculi per un importo lavori di 425 mila euro.
Lavori per 96 nuovi loculi partiranno anche nel cimitero di Potenza Picena per un importo lavori di 180 mila euro. Altri 700 mila euro sono stati messi in bilancio per le annualità 2022 – 2023 per la realizzazione di ulteriori loculi. Per quel che riguarda la manutenzione straordinaria dei due cimiteri del territorio, per il 2021 sono stati messi in bilancio 163 mila euro mentre l’appalto per i servizi cimiteriali passa da uno a tre anni per un importo complessivo di 150 mila euro.