Sono stati premiati martedì 155 marzo i vincitori della quinta edizione del Certamen Philelfianum, il primo concorso nazionale di traduzione di testi umanistici latini destinato al triennio finale dei licei classici d’Italia, scaturito dalla stretta sinergia fra il Liceo Classico dell’IIS “F. Filelfo” di Tolentino, con il coordinamento di Claudia Canestrini, Laila Boldorini e Paolo Paoloni, l’Associazione dei “Filelfiani” presieduta da Carlo Conti e il Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Macerata, sotto la direzione scientifica di Silvia Fiaschi, titolare della cattedra di letteratura latina medievale e umanistica.
Alti sia la partecipazione, che ha interessato diversi istituti del territorio nazionale, sia il livello degli elaborati, a giudizio della commissione composta dai docenti Fiaschi, Giuseppe Flammini e Claudio Micaelli.
La premiazione, ospitata nell’aula magna della sede di filosofia e introdotta dai saluti del rettore Francesco Adornato, del direttore del Dipartimento di Studi Umanistici John McCourt, è stata arricchita dalla relazione “Un mondo tutto per sé. Riflettendo su Poggio Bracciolini, Enea Silvio Piccolomini, Bartolomeo Platina” tenuta da Riccardo Bruscagli, professore emerito dell’Università di Firenze e insigne italianista, che ha illustrato l’attualità dei brani proposti quest’anno agli studenti, sottolineando la vitalità di questa tradizione letteraria, troppo spesso posta ingiustamente ai margini dei percorsi formativi.
Alla valorizzazione del latino medievale e umanistico contribuiscono adesso anche i “Quaderni del Certamen”, il progetto editoriale di cui è stato presentato il primo numero, “Dovere civile e diritto alla poesia”, Quodlibet 2022, destinato ad accogliere anche le prove migliori svolte dagli studenti in gara, espressione efficace dell’interazione fra scuola, università, mondo della ricerca e mondo della comunicazione, secondo un’ottica inclusiva.
”In un momento storico così delicato e tragico - ha detto Silvia Fiaschi – l’esperienza del Certamen Philelfianum ha senso perché, così come è nata, continua ad alimentarsi di dialoghi e di incontri, strumenti e mezzi essenziali di cui ognuno di noi può disporre per affrontare le sfide del nostro tempo, ma la cui reale competenza si può acquisire solo partendo dall’attenzione e dalla cura di prossimità, nella palestra delle comunità piccole e grandi che solo attraverso queste attitudini si costruiscono e in cui tutti possono fare la loro parte”.
La scuola, dunque, nel suo valore assoluto secondo i principi della paidèia umanistica, è stata al centro della cerimonia, aperta e chiusa dalla performance di Tommaso Foresi, studente al terzo anno del Liceo Classico dell’IIS Filelfo di Tolentino, che ha eseguito al pianoforte alcuni brani di Ennio Morricone.
I premiati in ordine di graduatoria: Gianmaria Puglisi, Pamela Lombardo, Santa Lombardo del “Maurolico” di Messina, Veronica Pinciaroli dell’Iis Filelfo, Tolentino, Marika Cassarà dell’Iis Sciascia di Sant’Agata di Militello, Giulia Olivieri del Maurolico di Messina, Giulia Roberto dell’Isiss Cicognini-Rodari di Prato, Alice Gigli e Alessandra Soverchia dell’Iss Filelfo di Tolentino.
Si è svolto questa mattina, in videoconferenza, l'incontro tra il prefetto Flavio Ferdani e tutti i sindaci dei comuni della provincia di Macerata, sul tema dell'emergenza Ucraina.
L’incontro, caratterizzato da spirito di costruttiva e leale collaborazione inter-istituzionale, è stato l'occasione per un proficuo scambio di informazioni riguardo all'accoglienza di cittadini ucraini sul territorio provinciale. Sono già circa 480 i cittadini ucraini giunti nel Maceratese, in massima parte donne con 219 minori al seguito.
L’Ufficio Immigrazione della Questura sta operando per la presa in carico delle richieste di permesso di soggiorno provvisorio, che consentirà, tra l'altro, ai profughi di guerra ucraini di avere un codice identificativo anche al fine di poter accedere ai servizi del sistema sanitario nazionale, tra cui il medico di medicina generale e il pediatra per i bambini.
Sul fronte dell'accoglienza, il Prefetto ha comunicato ai sindaci di operare affinché venga "ampliata la rete dei Cas (Centri di Accoglienza Straordinaria), attraverso una capillare ricognizione del territorio".
"Positivo è stato il riscontro avuto nell'odierna riunione dai sindaci - ha sottolineato Ferdani -, molti dei quali si sono resi disponibili a vagliare la possibilità di addivenire ad 'Accordi di collaborazione', normativamente previsti, da sottoscrivere direttamente con la Prefettura, che permetterebbe alle Amministrazioni comunali di divenire esse stesse 'gestori' dei C.A.S. presso strutture, pubbliche o private, che si trovino, comunque, nella disponibilità dei Comuni stessi, dove ospitare cittadini ucraini profughi di guerra".
Il Prefetto ha, poi, ricordato che "è stata già costituita un'apposita Unità di crisi presso la Prefettura", cui partecipano, quali componenti fissi, il Comune capoluogo, le Forze dell'Ordine, l’Asur e l’Ufficio Scolastico Provinciale.
All'incontro di oggi, unitamente allo staff del Prefetto, erano, infatti, presenti la direttrice dell'Area Vasta 3, Corsi; il dirigente del Dipartimento Prevenzione, Tebaldi; il direttore dell'Ufficio Scolastico Provinciale Vespasiani; il vicario della Questura, dott. Carrozzo; il comandante del Nucleo Operativo Radiomobile provinciale dei Carabinieri, Ten. Colonnello Mengasini.
C’è tempo fino al 27 marzo per presentare la domanda di partecipazione al Corso di formazione per i medici del 118. Con determina dell’Asur è stato stabilito di posticipare la scadenza del Corso di formazione per il conseguimento dell’idoneità all’attività di emergenza sanitaria territoriale prevista in origine per il 12 marzo: ci sono infatti ancora posti disponibili sui 100 complessivi messi a bando.
Tutte le domande presentate entro il termine di scadenza restano regolarmente acquisite, ma è possibile anche modificare, integrare o sostituire domande già presentate. Il corso partirà il 15 aprile, avrà una durata di almeno 4 mesi e prevede non meno di 300 ore da svolgere prevalentemente con esercitazioni e tirocini pratici, mentre la parte teorica si può svolgere in e-learning. Si tratta di un corso sul campo, e quindi altamente professionalizzante.
Sono ammessi i medici di continuità assistenziale a tempo indeterminato, gli aspiranti al convenzionamento, e i medici non ancora in possesso di formazione specifica in medicina generale, residenti nelle Marche. La Regione ha stanziato a titolo di compartecipazione 100 mila euro. In costo del corso per ogni partecipante è quindi ridotto a 1500 euro che verranno comunque rimborsati a seguito del convenzionamento per l’attività di emergenza sanitaria territoriale.
“Su un organico che dovrebbe contare 180 medici - ha detto l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - ne mancano all'appello una settantina. Parliamo di una professione gratificante e altamente formativa che permette di salvare vite umane ed è indispensabile per i territori. Il corso poi è molto pratico, quindi permette di imparare sul campo la professione. diamo l’opportunità a chi non si è ancora iscritto, ma ha il desiderio, di partecipare”.
La Giunta regionale riduce la pressione fiscale complessiva per i contribuenti marchigiani derivante dall’addizionale Irpef. È stata, infatti, approvata la proposta di legge che adegua la normativa regionale in materia di addizionale regionale all’Irpef alla nuova articolazione degli scaglioni Irpef stabilita dalla legge di bilancio statale 2022. Un intervento necessario per assicurare l’allineamento alla normativa statale, prevedendo nel contempo l’alleggerimento del carico fiscale complessivo dell’addizionale regionale.
“La riforma degli scaglioni Irpef – precisa l’assessore regionale al Bilancio e Finanze, Guido Castelli – impone di adattare l’addizionale regionale alla nuova matrice fiscale. Nell’operare questo doveroso adeguamento, la Giunta si è premurata di garantire che l’esito dell’operazione non producesse un aumento del gettito. La proposta, che sarà sottoposta all’approvazione dell’Assemblea legislativa regionale entro il 30 marzo, va in questo senso”.
L’addizionale risulta infatti rimodulata come segue: - 1,23% fino a 15mila euro di reddito; - 1,53% dai 15mila ai 28mila euro di reddito; - 1,70% dai 28mila ai 50mila euro di reddito; - 1,72% per i redditi oltre i 50mila euro. La misura proposta prevede un alleggerimento del gettito complessivo dell’addizionale in entrata nel bilancio regionale.
Coppia di coniugi ucraini aggredita in pieno centro da due baby rapinatori, a Macerata: in manette uno dei malviventi, di soli 17 anni.
I FATTI - Nella mattinata del 9 marzo, infatti, a seguito dell'aggravamento della misura cautelare del collocamento in comunità richiesta dalla Procura per i Minorenni di Ancona e successivamente accolta dal G.I.P. del Tribunale, la Squadra Mobile della Questura di Macerata ha proceduto all'arresto del minore diciassettenne, autore della rapina aggravata commessa in danno di una coppia di coniugi ucraini lo scorso 23 gennaio a Macerata.
Dalle indagini è risultato che il ragazzino, il primo marzo scorso, si era allontanato senza giustificato motivo dalla comunità dove era stato collocato, evidenziando un atteggiamento di resistenza ad ogni programma rieducativo e un'elevata pericolosità sociale.
I fatti contestati al minore risalgono allo scorso 23 gennaio. Le indagini, dirette dalla Procura minorile dorica, a seguito degli iniziali accertamenti svolti dagli agenti della Squadra Mobile, hanno permesso di ricostruire che, verso le prime ore del mattino, due coniugi ucraini erano stati aggrediti e malmenati per futili motivi nel centro storico di Macerata da due soggetti che avevano rubato successivamente il telefono cellulare alla donna, prima di dileguarsi a piedi.
In particolare, mentre uno dei due baby furfanti minacciava l'uomo con una bottiglia di vetro rotta, l'altro si era impossessato del telefonino, sfilandolo dal giubbotto della donna ancora a terra a seguito dei colpi ricevuti.
Il minore autore della rapina, subito individuato dalla stessa persona offesa e accompagnato in Questura, è stato collocato presso il centro di prima accoglienza su disposizione della Procura minorile, in attesa dell'esito dell'udienza di convalida che, in seguito, ha stabilito il suo collocamento in comunità. Attualmente il giovane è ristretto presso l'Istituto penale minorile di Bari a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Recanati dedica un’area commemorativa alle vittime del covid 19, non un’area qualunque con una semplice lapide, ma un intero bosco, piantato e coltivato con amore dai cittadini e dalle cittadine, come simbolo di vita e di rinascita."Ricordiamo quei primi momenti di sconcerto, in cui pensavamo che sebbene difficile, la situazione si sarebbe risolta in breve tempo. – Ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi - .
"Sapevamo via via di persone che si ammalavano, sempre con la speranza di avere buone notizie, che per alcune famiglie non sono mai arrivate. È nostra intenzione commemorare in una cerimonia pubblica in un posto bellissimo, simbolo di rinascita, quanti e quante se ne sono andati, tra i nostri concittadini e concittadine, senza poter essere salutati".
La cerimonia commemorativa si terrà sabato 19 alle ore 11 al bosco del quartiere Le Grazie. Un bosco, nato grazie alle donazioni dei cittadini recanatesi nel Natale 2020 con il supporto operativo della Croce Gialla e dei vivaisti Magagnini e Paccamiccio. Dotato in seguito dei servizi di irrigazione dal Comune, il bosco è stato piantumato e coltivato dall’Associazione Piantiamo Recanati con l’aiuto degli alunni e alunne di cinque classi, delle scuole di Castelnuovo, delle Grazie e Beniamino Gigli.
La piantumazione è avvenuta grazie ad una progettazione di cittadinanza attiva, strumento di cui l’Amministrazione comunale si è dotato e che offre a quanti, non volendo o potendo far parte di un'associazione, desiderano comunque mettere a disposizione del bene comune tempo e competenze. Un’iniziativa nata dal Comune di Recanati con lo scopo di educare al senso civico e alla tutela dell'ambiente, per la sensibilizzazione di grandi e bambini ad essere cittadini e cittadine attivi e partecipi del proprio territorio.
“La scelta del bosco nasce dalla volontà dell’Amministrazione recanatese di dedicare un’area bella della città alla commemorazione delle vittime da Covid – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Michele Moretti - un luogo piacevole, dove le persone potevano abbandonarsi, in mezzo alla natura rigenerante, al ricordo dei propri cari e quale miglior posto di un bosco ricco di vita e simbolo della rinascita? Così abbiamo deciso di dedicare alle nostre persone care scomparse l’intera area boschiva del luogo, nato e coltivato grazie al senso civico e all’amore dei cittadini tutti".
Il bosco si compone oggi di ben trecento specie di alberi tra cui si contano acero montano, alaterno, albero di giuda, carpino nero, corbezzolo, leccio, mirto, orniello, prugnolo, quercia, sanguinello, tiglio e viburno. Da sabato 19, in memoria dei concittadini scomparsi l'area boschiva sarà intitolata "Bosco in memoria delle vittime del Covid-19".
Marko e Matviy di 7 e 9 anni sono da pochi giorni alunni della scuola San Giovanni Bosco di Civitanova Marche. I bambini fino a poche settimane fa abitavano a Ivano-Frankivs'k, città dell'Ucraina situata nella parte occidentale del Paese, inizialmente risparmiata dall'offensiva russa, ma successivamente colpita da raid.
Da qui la decisione della giovane mamma Oksana di raggiungere la mamma e la sorella Irina a Civitanova, grazie all’aiuto del cognato, il signor Settimio Petrelli, che li ha raggiunti con la sua auto al confine della Slovacchia portandoli così in salvo.
Dopo aver affrontato il lungo viaggio, la signora Oksana e i due figli sono al riparo dalla guerra, mentre il marito attualmente si trova in Francia. I fratellini sono stati amorevolmente accolti a casa della zia e ora frequentano le classi prima e terza C della Don Bosco a tempo pieno. La scuola ha infatti raccolto l’appello del Ministero dell’Istruzione di accogliere in classe i bambini ucraini che sono temporaneamente in Italia.
I piccoli non parlano italiano, ma in classe c’è un bambino ucraino che è bilingue e fa da tramite per la prima integrazione nell’ambiente scolastico. Ieri, l’Amministrazione comunale ha predisposto tutti i documenti per far usufruire i bambini della mensa, fornendo il servizio di refezione scolastica gratuito di concerto con la ditta All Food che gestisce i pasti.
“Questa è una storia a lieto fine nel dramma quotidiano che l’Ucraina sta vivendo – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica. - Abbiamo voluto raccontare questa storia per far sentire la nostra vicinanza a tutte le persone dell’Ucraina e siamo orgogliosi della risposta immediata che le nostre scuole sono riuscite a garantire a Marko e Matviy e agli altri ragazzi arrivati con la loro famiglie".
"La macchina della solidarietà si è attivata immediatamente, l’Amministrazione comunale è impegnata a garantire anche questa emergenza e gli uffici sociale e scolastico fanno ogni giorno da tramite per far arrivare gli aiuti in tempo reale a coloro che arrivano in città. Questa bella storia spero sia da stimolo per far crescere la catena umanitaria fino alla cessazione del conflitto, che speriamo avvenga al più presto” conclude Ciarapica.
Sciopero dello straordinario e prestazioni aggiuntive dal 17 marzo fino al 16 aprile. E un’intera giornata di mobilitazione per il 15 aprile. Lo hanno proclamato Slc Cgil, Uil poste, Failp Cisal, Confsal comunicazione e Ugl comunicazione stigmatizzando così lo stato di agitazione del personale delle Poste nelle Marche, che da tempo denuncia condizioni di lavoro insostenibili e criticità in tutti i settori.
"Si protesta anzitutto contro la carenza di organico che scende a sole 2800 risorse per tutta la regione - si legge in una nota dei sindacati - numero assolutamente insufficiente per garantire qualità e tempestività nei servizi a tutti i cittadini. Proprio questa carenza è alla base delle difficoltà che si riscontrano quotidianamente agli sportelli degli uffici postali, senza contare i disagi per la clientela, per gli effetti degli uffici ancora razionalizzati".
"Altro problema riguarda il recapito: solo nella provincia di Ancona le carenze ammontano al 30% della forza lavoro stabile certificando di fatto l'eccessivo ricorso ai contratti a termine con la conseguente precarizzazione di un servizio essenziale per la cittadinanza".
"Altre difficoltà si contano nel commerciale dove i lavoratori sono sottoposti a continue pressioni con modalità relazionali molto discutibili e al Centro di smistamento postale di Passo Varano dove si registra una forte carenza di organico e un eccessivo utilizzo di personale precario. Da ultimo, restano le incertezze sul futuro del Centro multiservizi di Ancona, i cui dipendenti, negli ultimi 4 anni, sono passati da 140 a 75".
Uomo di 84 anni si toglie la vita: la tragica scoperta a Tolentino. Il dramma si è consumato verso mezzogiorno, in località Ributino. L'anziano, stando alle prime informazioni, si è impiccato. La vittima viveva insieme alla famiglia in una casa di campagna. A trovarlo sono stati proprio i familiari, all'interno della rimessa di mezzi agricoli presente all'interno della proprietà.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Gli operatori dell'emergenza hanno trovato il corpo ormai privo di vita dell'uomo, per lui non c'è stato nulla da fare. Presenti sul luogo anche i Carabinieri per gli accertamenti del caso, ma non sembrano esserci dubbi sulla volontarietà del gesto.
Gli smartphone sono gadget sempre più sofisticati e concentrati di tecnologie avanzatissime che ne fanno degli oggetti preziosi, oltre che utili. Anche se negli ultimi anni il mercato si è orientato verso la produzione di device con caratteristiche di tutto rispetto con prezzi a dir poco concorrenziali, è pur sempre vero che chi è alla ricerca di prestazioni più elevate e di un oggetto esclusivo, dovrà spendere tanti bei soldi.
Più l’esborso economico è alto, più ovviamente sale la preoccupazione per eventuali danni strutturali o hardware, e la presenza di schermi borderless montati su frame sottilissimi, non ha fatto altro che rendere questi oggetti particolarmente delicati e portati a rovinarsi con poco. Situazione ben lontana da quella che ha caratterizzato il periodo del lancio dei primi dispositivi mobili, solidi come il cemento armato, e utilizzabili senza problemi anche dopo cadute reiterate o immersioni indesiderate. Vediamo quali sono le situazioni più comuni che possono mettere a rischio i nostri amati cellulari.
Rischio caduta
Il cellulare ci cade dalle mani in continuazione, vuoi per sbadataggine, vuoi perché la leggerezza e le dimensioni rendono il device difficile da manovrare e da gestire in tutte le occasioni in cui ci capita di usarlo. I più fortunati se la cavano con qualche graffietto superficiale, gli altri invece devono affrontare il dramma di uno schermo filato, e nei peggiori casi completamente inutilizzabile.
Prestare maggiori attenzioni al nostro prezioso compagno tecnologico sicuramente aiuta, ma è meglio essere previdenti e dotare il device di una protezione che permetta di attutire il colpo e di evitare danni permanenti e irreparabili. Parliamo di cover di qualità come quelle che si possono trovare su Smartphonecover.it, ma anche di protezioni in vetro per gli schermi. Infine, spendere qualche soldo in più per la stipula di un’assicurazione apposita, soprattutto se si è particolarmente distratti, può essere una buona idea perché permette di ottenere delle riparazioni a costi azzerati.
Cellulari nelle mani dei più piccoli
Sono sempre di più i genitori che utilizzano il proprio telefonino come vera e propria balia in tutti quei momenti in cui non si sa come far fronte all’irrequietezza e al pianto dei propri pargoli. Senza entrare in disquisizioni sociologiche ed educative sull’opportunità di far utilizzare un gadget elettronico a soggetti in tenerissima età, la prima considerazione da fare in tema di danni potenziali al cellulare, è quella inerente la supervisione del bambino stesso, che tenderà ad usare il device come un qualsiasi altro gioco, lanciandolo e facendoci cadere sopra qualsiasi cibo o liquido, creando spesso danni importanti.
Danni alla batteria
Facciamo un uso sempre più smodato del cellulare, sia per svago che per motivi di lavoro. Al suo interno sono presenti tantissimi dati sensibili e contatti che ci possono servire in qualsiasi momento. Avere a che fare un dispositivo che si scarica con facilità può essere frustrante, soprattutto perché i nuovi modelli non permettono di cambiare la batteria in maniera autonoma. La durata della carica dipende molto dalle caratteristiche tecniche, ma anche dai nostri comportamenti. Ad esempio, utilizzare un caricabatteria non idoneo può incidere sulle sue capacità e sui cicli di ricarica sfruttabili prima del suo deperimento fisiologico.
Immersioni indesiderate
I danni causati agli smartphone dal contatto accidentale coi liquidi sono un altro incubo dei proprietari di gadget elettronici. L’immersione totale nell’acqua determina la loro morte sicura perché va ad impattare sulle parti elettroniche e hardware. Nei casi in cui si è stati particolarmente reattivi limitando la permanenza del dispositivo nel liquido, sarà possibile provare la manovra di emergenza che prevede l’uso del riso nel tentativo di assorbire l’umidità presente all’interno del case, ma in tutti gli altri casi bisognerà portare lo smartphone presso un’assistenza autorizzata per il controllo e le riparazioni di rito.
Sono 2.424 i nuovi positivi oggi nelle Marche (ieri erano 3.271), con una percentuale del 42,9% (dal 44,2%) sui 5.644 tamponi analizzati (7.398). L'incidenza continua nella sua risalita e oggi si attesta a 908,16 casi settimanali ogni 100mila abitanti (ieri 862,99). Questo è il quadro che emerge dai dati diffusi dall’Osservatorio epidemiologico delle Marche
Si conferma Ancona la provincia dove il Coronavirus corre di più fin dall'inizio della quarta ondata della pandemia. Nelle ultime 24 ore i nuovi positivi sono 723. A seguire, nell'ordine, le province di Macerata con 472 casi, quella di Ascoli Piceno con 426, poi Fermo con 343 e Pesaro Urbino con 332. I nuovi positivi di fuori regione sono 128.
Aumenta il numero dei giovani positivi al Covid, nelle ultime 24 ore tra 0 e 18 anni sono complessivamente 537, a cui vanno aggiunti i 130 della fascia 19-24 anni. Tutti insieme comunque sfiorano appena il numero di nuovi infettati dal covid nella fascia 25-44 anni: 638 nuovi contagiati. Sono 527 i nuovi positivi nella fascia 45-59. Contagi in salita da 11 giorni ma che non si tramutano in aumento dei ricoveri. «Non abbassare la guardia» perché il virus continua a circolare molto è, tuttavia, il mantra ripetuto in questi giorni dall'assessore alla sanità regionale Fillippo Saltamartini.
Su 168 ricoveri legati al Covid, 8 sono in terapia intensiva (-4), 46 in semi-intensiva (+2), 114 in reparti non intensivi (+5). Secondo la Regione Marche, l'occupazione di posti letto per Covid è al 3,1% per le terapie intensive, al 15,7% per l'area medica.
È morta una 94enne di Castelfidardo, e il totale dei decessi dall'inizio dell'emergenza sanitaria sale a 3.649. Ci sono 11 persone nei pronto soccorso, 135 ospiti nelle strutture territoriali. I positivi alla data di oggi sono 14.162, tra ricoverati e isolamenti, le persone in quarantena o isolamento domiciliare sono 21.863. I guariti dall'inizio della pandemia salgono a 336.454
Incidente domestico per un 79enne che è stato soccorso in eliambulanza. È quanto avvenuto poco dopo le 11:30 a Tolentino in zona Pace. In base a una prima ricostruzione, l'uomo si è presentato al punto di Primo Intervento della città con una profonda ferita alla mano provocata da un frullino.
Constatati i traumi riportati dal 79enne, i sanitari hanno richiesto il supporto logistico dell'eliambulanza, atterrata nel punto più vicino dove si è verificato il fatto. Secondo fonti mediche, l'uomo avrebbe riportato l'amputazione di un dito della mano: è stato trasferito in codice rosso all'ospedale Torrette di Ancona.
ll Dipartimento di Protezione civile nazionale ha espresso parere favorevole all’utilizzo delle SAE come alloggio per le famiglie di profughi provenienti dall’Ucraina. Saranno pertanto coinvolti i Comuni nei quali sono presenti le Soluzioni abitative di emergenza (SAE), realizzate a seguito del sisma del 2016.
Negli ultimi giorni, in particolare, è emersa da parte di alcuni sindaci di questi Comuni, la richiesta di poter utilizzare le SAE attualmente libere per offrire un ricovero alle famiglie provenienti dal territorio ucraino, a causa del conflitto in corso. “Stiamo già lavorando da un po’ di tempo insieme con i sindaci – dichiara l’assessore regionale alla Ricostruzione, Guido Castelli - per raccogliere le indicazioni e le necessità proprie delle realtà interessate, al fine di redigere un atto che dia seguito all’individuazione di modalità e criteri per l’assegnazione delle strutture temporanee di emergenza. Gli scenari di guerra di questi giorni ed il conseguente arrivo di profughi dall’Ucraina, richiamano al senso di solidarietà”.
“Il fatto stesso che la proposta di impiego delle SAE per accogliere i profughi ucraini sia partita dagli stessi territori colpiti dal terremoto – continua Castelli – dimostra quanto le Marche si confermino essere una regione accogliente e solidale”. Nello specifico, il Settore Soggetto Attuatore Sisma 2016 della Regione Marche ha richiesto al Dipartimento di Protezione Civile nazionale un parere in merito, volto a verificare la percorribilità della proposta e la gestione delle spese che possano emergere in futuro.
“Lo stesso Dipartimento di Protezione Civile nazionale – ha spiegato Castelli - ha riscontrato positivamente la richiesta avanzata e ha espresso parere favorevole all’utilizzo per lo scopo proposto, ricordando di aver cura di monitorare e tenere distinte le spese derivanti dall’assistenza abitativa ai cittadini provenienti dall’Ucraina da quelle relative al ‘Sisma Centro Italia’ mediante l’utilizzo delle contabilità speciali aperte per le due diverse finalità”.
A questo punto, tenuto conto delle indicazioni fornite dal Dipartimento di Protezione Civile nazionale, saranno i sindaci dei Comuni interessati a valutare la possibilità di mettere a disposizione le SAE libere nel proprio Comune per alloggiare le famiglie ucraine.
“Non solo non abbiamo fatto alcuna frittata, al contrario stiamo raggiungendo gli obiettivi dati. La proposta di ampliamento del tempo scolastico fatta a suo tempo dalla Dirigente Scolastica è stata accolta favorevolmente con l’istituzione del servizio mensa.
"Un servizio di tutto rispetto, pensato e realizzato per dare supporto alle famiglie, con pasti preparati sul posto in una cucina completamente nuova, personale dedicato, piano alimentare strutturato sulle linee guida di ASUR Marche e con loro condiviso”.
L’Amministrazione Comunale di Montefano risponde a quanto dichiarato, ieri, dall’opposizione a proposito del Servizio Mensa delle scuole. Il gruppo Montefano Domani ha chiesto chiarimenti, infatti, in merito alle dimissioni della cuoca e ai costi del servizio (leggi qui la notizia).
“Purtroppo, in questi ultimi giorni è emersa la mancata soddisfazione – al solo riguardo del gusto dei pasti – da parte di bambini e ragazzi. Esigenza che abbiamo tenuto in debita considerazione: va detto infatti che il tema era già stato affrontato nei giorni scorsi durante il Comitato Mensa e in tal senso si può prendere visione del verbale di cui alla riunione del 3 marzo, continua il sindaco Angela Barbieri.
“Considerando che nei giorni in cui i pasti sono arrivati da Recanati tali lamentele non si sono registrate, non è difficile comprendere che qualcosa in cucina non andava per il meglio, tanto che in breve si è arrivati alle dimissioni volontarie della cuoca, per la quale si è fatto a suo tempo tutto il possibile al fine di garantirle il posto di lavoro nel momento cruciale del passaggio da Camst a Serenissima Ristorazione, che ha sottoscritto con lei fin da subito un Contratto a Tempo Pieno e Indeterminato”.
“L’argomento verrà trattato in un incontro già programmato con il Comitato Mensa nei prossimi giorni, al quale parteciperà anche il nuovo cuoco appena assunto da Serenissima, di modo che sia possibile fin da subito confrontarsi con insegnanti e genitori facenti parte del Comitato stesso”.
“A proposito del costo del pasto vogliamo precisare che è sempre stato di 3,99 euro: solo e soltanto in emergenza Covid ha subito un incremento di poco più di un euro imputabile ai maggiori costi di porzionamento e confezionamento dovuti alle particolari esigenze sanitarie. Così come i pasti somministrati sono stati sempre 110 e non 80”.
“Questa Amministrazione - conclude il sindaco - crede fermamente a questa tipologia di servizi che sono all’unanimità riconosciuti come essenziali per un territorio: difendiamo il servizio proposto dalla scuola, tutti i Comuni limitrofi hanno il Tempo Pieno Scolastico che è sostegno alla famiglia e rappresenta l’educazione alimentare per bambini e ragazzi.
Con ogni evidenza la minoranza fa di tutto per ostacolare la crescita dei servizi nel territorio montefanese, con toni ostili, in totale malafede e utilizzando modalità offensive, che sono dirette a questa Amministrazione e indirettamente a chi l’ha votata. Noi ci siamo, non ci tiriamo indietro davanti alle scelte che abbiamo fatto”.
Pesaro vince il titolo di Capitale italiana della Cultura 2024 su parere unanime della Commissione di valutazione dei progetti . Dopo una lunga corsa è arrivato l'annuncio ufficiale da parte del ministero della Cultura. L'assessore regionale alla Cultura, Giorgia Latini, non appena venuta a conoscenza della notizia ha espresso grande soddisfazione.
«Un grande orgoglio. Non ci sono altre parole. Le Marche salgono sul gradino più alto. Faccio i miei complimenti a Pesaro per aver portato a casa un risultato così prestigioso: un'ottima progettualità improntata su natura e cultura. Ma sottolineo anche la bella corsa di Ascoli, altra finalista tra le dieci, arrivata ad un passo dalla vittoria.
Le Marche sono state in grado di schierare ben due capoluoghi: un vero vanto – afferma l'assessore -. Le due città marchigiane sono riuscite a distinguersi a livello nazionale con pieno merito. Ma la vera sfida inizia ora. La Regione è pronta a sostenere entrambe le due città.
Dobbiamo ripartire dalla cultura e possiamo farlo grazie alla qualità delle nostre proposte e dei nostri progetti. Vogliamo rilanciare le nostre Marche a partire dalle aree interne: rete e progettazione integrata saranno gli obiettivi strategici della politica culturale regionale per la rigenerazione dei borghi».
Diversificare le fonti energetiche per sottrarsi dalla dipendenza russa . Il ministro della Transizione ecologia Roberto Cingolani è intervenuto al Senato per un'informativa sulle misure che il governo intende adottare per contrastare l'aumento del prezzo dell'energia.
"Se per stoccare 10 miliardi di metri cubi di gas mi servivano 15 miliardi di euro un anno fa di questi tempi quando il gas era a un po' meno di 30 centesimi al metro cubo, il costo mi avrebbe richiesto un anticipo di 3 miliardi.
A parità di tutto non è giustificato che lo stoccaggio da 3 miliardi di anticipo arrivi a 15 miliardi, questa è stata la mia affermazione un po' dura, forse non mi sono espresso con termini giuridicamente corretti, ma non è possibile che mi costi cinque volte di più se la materia è la stessa", ha aggiunto Cingolani in riferimento al caro benzina.
"L'Europa sta continuando a acquistare gas dalla Russia, che porta a pagamenti di circa un miliardo di euro al giorno. In un momento come questo ha un'implicazione oltre il settore energetico. È una riflessione importante in questo momento", ha detto ancora il ministro.
"Sarebbe una grande notizia un price cap a livello europeo temporaneo sulle transazioni di gas naturale all'ingrosso e il disaccoppiamento dei prezzi di vendita dell'energia prodotta da tecnologie rinnovabili elettriche rispetto a quelli del parco termoelettrico, mediante opportuna revisione delle regole di market design", ha affermato Cingolani, riferendo sul caro benzina a proposito di possibili misure per contenere l'incremento dei prezzi di energia elettrica e gas naturale.
Per contenere l'impatto sui consumatori finali, il Governo sta valutando l'ipotesi di praticare sui carburanti un'accisa mobile, ha detto Cingolani spiegando che per il costo dei carburanti da autotrazione dall'inizio dell'anno, "c'è un problema di un incremento dei costi del Brent" e un problema del costo del gas e dell'energia che serve nelle raffinerie a trasformare "che impatta sul costo finale". Il ministro ha aggiunto che c'è "una diminuzione della disponibilità del diesel" mentre non c'è alcun problema per la benzina.
In fuga dalla guerra e da Vladimir Putin. Un'intera famiglia - papà, mamma e 4 figli - è arrivata da una decina di giorni a Treia dopo aver lasciato la loro casa di Kiev. È la storia di papà Denis, mamma Oksana e dei loro quattro figli, Hanna, Daria, Oleksii e Ivan, giunti nel paese del Maceratese grazie ad una famiglia che ha messo loro a disposizione un alloggio. È il destino di chi, dall’oggi al domani, ha perso tutto quello che aveva e fa fatica a spiegarlo anche ai familiari più stretti.
"I miei genitori - racconta l'uomo - guardano la tv russa e credono più alla propaganda di Putin che al loro stesso figlio". "Mia madre - dice invece la donna - quando siamo fuggiti mi ha detto che se potesse, ucciderebbe il presidente russo con le proprie mani". Denis, quando è invitato a rivolgere un appello a Putin si limita a dire che "non ci sono parole". Ma, raccontando che sono 20 anni che vive a Kiev, ammette che "ormai mi sente più ucraino che russo".
Mentre mamma e papà raccontano gli orrori vissuti in questi giorni, la loro azienda di fertilizzanti per l'agricoltura ormai distrutta e il loro futuro incerto, i figli (che hanno un'età compresa tra 15 e 3 anni) stanno ad ascoltare in silenzio, uno accanto all'altro, stretti attorno ai loro genitori. I Mirgorod sono venuti a Treia, perché circa un anno fa hanno acquistato qui un casolare da ristrutturare. Oggi sono ospitati da una vecchia conoscenza: "Il nostro desiderio è che la guerra finisca al più presto e di poter tornare in Ucraina, ma è prematuro immaginare il futuro”.
“Faremo quello che sarà giusto fare per i nostri figli". Con il domani in sospeso, c'è da affrontare il presente che per Denis e Oksana significa sostenere, anche se a distanza, la popolazione ucraina: "Mio marito - dice con orgoglio la donna - ha donato tutto quello che abbiamo a Kiev, comprese le auto e i sotterranei per rifugiarsi".
(Fonte Ansa)
La Giunta Municipale di Cingoli ha deliberato l’acquisto di tre opere d’arte del pittore cingolano Donatello Stefanucci (1896-1987) quale arricchimento della collezione di opere dello stesso Stefanucci che costituisce la raccolta più importante della Civica Pinacoteca.
I tre dipinti sono stati di recente rinvenuti sul mercato da Iwan e Yuri Fortunato della Casa d’Aste e Galleria d’Arte Picenum di Cingoli e proposti al Comune di Cingoli. “Quella di Donatello Stefanucci - ha dichiarato il sindaco Michele Vittori - è una figura prestigiosa dell’arte marchigiana del Novecento, la cui fortuna, critica e commerciale, si è andata ampliando costantemente negli anni. Una personalità che va annoverata tra i figli più illustri di Cingoli. Questa acquisizione – ha continuato il primo cittadino – si pone all’interno di un’azione di valorizzazione della figura e dell’arte di Donatello Stefanucci che l’Amministrazione comunale ha avviato e porta avanti da tempo”.
“Trattasi di tre dipinti – ha spiegato Luca Pernici, curatore della quadreria comunale - in stato di buona conservazione, di grande interesse, in quanto relativi a quel gruppo di opere del periodo cingolano (anni ’20 e ’30 del Novecento) e di soggetto cingolano (rappresentano rispettivamente: un’en-plein-air nella zona del Rio Lacque, un scorcio di via Orazio Avicenna e una veduta del cortile di Palazzo Puccetti), tra i più rari, interessanti, ricercati e quotati di Stefanucci”.
“Uno di questi in particolare – ha continuato Pernici – è di grande interesse anche documentario, per la ricostruzione della vicenda artistica e biografica del pittore, in quanto presenta ancora i cartigli originali che attestano l’invio e l’esposizione del dipinto alla prestigiosa 2^ Quadriennale d’Arte di Roma, del 1935” (a cui parteciparono artisti quali, solo per citarne alcuni, oggi celebri: Balla, Caffè, Cagli, Cascella, Licini, Mafai, Sironi).” Le tre opere – ha annunciato il sindaco - saranno a breve presentate al pubblico in una esposizione dedicata che sarà allestita in città”.
L'attore e produttore Simone Riccioni sarà il protagonista di un evento in programma il prossimo venerdì, 18 marzo, all'Auditorium Sant'Agostino di San Ginesio. L'incontro denominato Fuoriclasse è un’azione del progetto "La parola che cura", mirata a rinsaldare il dialogo tra scuola, famiglia e territorio. Gli incontri affrontano tematiche relative al benessere globale della persona, analizzando i bisogni e risorse per elaborare insieme soluzioni per far rete intorno alla crescita e all’educazione dei ragazzi.
Le conversazioni prevedono un momento artistico e performativo che stimoli la riflessione suscitando emozioni e una parte più analitica in cui relatori ed esperti sviluppano temi e dinamiche da vari punti di vista con lo scopo di suscitare un confronto con i genitori.
Dopo aver affrontato a ottobre il tema “La corporeità mancata”, nel prossimo incontro di marzo le parole chiave saranno “Fragilità e Resilienza”. L’incontro è parte del percorso di supporto psicologico e prevenzione al bullismo e cyberbullismo, attivato dalla scuola secondaria di primo grado in collaborazione all’Associazione Glatad Onlus-progetto Stammibene.
Simone Riccioni verrà a presentare l’ultimo lavoro cinematografico che uscirà in anteprima il 24 marzo 2022 al Multiplex Giometti di Tolentino. Il film La ballata dei gusci infranti fa parte del progetto Cine Educando che si pone l’obiettivo di utilizzare lo strumento cinematografico con scopi educativi trattando tematiche sensibili sia dal punto di vista delle giovani generazioni che per gli adulti. Il film in uscita racconta storie segnate dal terremoto, un evento ancora molto forte per il nostro territorio, da cui scaturiscono segni di resilienza.
Gli eventi di Fuoriclasse si rivolgono alle famiglie e agli alunni della scuola secondaria di primo grado e delle classi quinte della scuola primaria. Agli interventi si potrà partecipare in presenza su prenotazione (max 50 posti) e previa presentazione di Green Pass. Per chi non potrà essere presente sarà possibile seguire in diretta streaming tramite link inviato agli indirizzi mail. Agli interventi seguirà un dibattito moderato dalla professoressa Sabrina Giansanti. Coordinamento informatico Katia Calvani, coordinamento tecnico Simona Belli e Andrea Canzonetta. L’evento è organizzato in collaborazione con il Comune di San Ginesio.
Al Comunale Gastaldi di Chiavari è la Virtus Entella, quarta forza del campionato, ad avere la meglio sull’Ancona Matelica. Entrambe reduci da un pareggio nel turno di sabato scorso le due formazioni: l’Entella raggiunta nel finale dall’Imolese, i biancorossi sul doppio vantaggio dalla Viterbese.
Mister Colavitto confermava Vitali tra i pali, avvicendava sulla corsia destra Tofanari per Noce, schierando in attacco Rolfini, Faggioli e Sereni. Novità di giornata l’avanzamento di Bianconi sulla linea del centrocampo per ovviare alle molteplici defezioni (Papa squalificato, D’Eramo infortunato e Gasperi non al meglio) e ai tanti appuntamenti ravvicinati di questo scorcio di stagione.
Mister Volpe rispondeva con l’estroso Schenetti a supporto della coppia avanzata Lescano – Merkaj. Presenti anche in terra ligure i supporter biancorossi, giunti in più di 50 a sostenere con il solito calore la squadra, esponendo uno striscione dedicato alla memoria di Sasà Gnisci, storico massaggiatore biancorosso, scomparso in mattinata.
Emozionante la prima frazione con le due formazioni ad affrontarsi a viso aperto, con ritmi godibili, un buon atteggiamento e diverse occasioni su entrambi i fronti. Interessante la manovra ospite con un Delcarro subito sugli scudi ed una bella conclusione di Sereni ad impegnare Borra.
L’Ancona Matelica provava a far male negli spazi, ma nel finale era la squadra di casa a salire in cattedra, sfruttando le palle inattive. Dopo il palo colpito da Palmieri, sugli sviluppi di un altro calcio d’angolo Merkaj capitalizzava una mischia in area spedendo il pallone in fondo al sacco. La squadra marchigiana provava subito a reagire con Iannoni e Rolfini, ma entrambi non riuscivano a riequilibrare il risultato prima dell’intervallo.
Nella ripresa era invece ancora la formazione ligure a trovare la rete: Palmieri questa volta battezzava bene l’angolino e al 7’ con una rasoiata dal limite siglava il raddoppio. Mister Colavitto provava a cambiare l’inerzia della gara con quattro cambi simultanei: Moretti, Palesi, Gasperi e Del Sole prendevano il posto di Bianconi, Rolfini, Sereni, Delcarro, con l’ex Olbia di testa a sfiorare subito in due occasioni la rete buona per provare a riaprire l’incontro. Negli ultimi 10’ di gioco si rivedeva in campo anche il giovanissimo centrocampista classe 2003 Ruani, autore di buone trame.
Testa subito al prossimo impegno. Sabato, in diretta su Rai Sport alle ore 15:00, i biancorossi torneranno al Del Conero per sfidare la Carrarese di mister Antonio ‘Totò’ Di Natale.
Tabellini:
VIRTUS ENTELLA (4-3-1-2): 24 Borra; 21 Coppolaro (32’ st 2 Cleur), 15 Pellizzier, 19 Chiosa, 3 Barlocco; 17 Karic, 23 Paolucci (15’ st 14 Lipani), 27 Palmieri (32’ st 28 Rada); 10 Schenetti (40’ st 36 Sadiki); 32 Lescano (15’ st 9 Magrassi), 33 Merkaj. A disposizione: 22 Siaulys, 7 Dessena, 11 Morra, 26 Silvestre, 34 Meazzi, 35 Pavic. Allenatore Gennaro Volpe.
ANCONA MATELICA (4-3-3): 12 Vitali; 14 Tofanari, 25 Masetti, 6 Iotti, 3 Di Renzo; 8 Delcarro (17’ st 19 Palesi), 5 Bianconi (17’ st 17 Moretti), 4 Iannoni (36’ st 26 Ruani); 9 Rolfini (17’ st 7 Gasperi), 18 Faggioli, 10 Sereni (17’ st 21 Del Sole). A disposizione: 22 Avella, 15 Sabattini, 28 Maurizii, 33 Noce, 34 Pecci. Allenatore Gianluca Colavitto.
ARBITRO: Signor Simone Taricone della sezione di Perugia.
ASSISTENTI: Sig.ri Carmine De Vito della sezione di Napoli e Simone Asciamprener Rainieri della sezione di Milano.
QUARTO UFFICIALE: Sig. Gabriele Restaldo della sezione di Ivrea.
RETI: 43’ pt Merkaj, 7’ st Palmieri.
NOTE: spettatori totali 553 per un incasso di euro 3515.50; locali in divisa bianco celeste pantaloncini e calzettoni bianchi e portiere verde, ospiti in divisa rossa, pantaloncini e calzettoni rossi e portiere grigio; ammoniti Ruani, Coppolaro, Lescano, Merkaj e Delcarro; corner 4-2; recupero 2’ pt, 5’ st.