Coppia di coniugi ucraini aggredita in pieno centro da due baby rapinatori, a Macerata: in manette uno dei malviventi, di soli 17 anni.
I FATTI - Nella mattinata del 9 marzo, infatti, a seguito dell'aggravamento della misura cautelare del collocamento in comunità richiesta dalla Procura per i Minorenni di Ancona e successivamente accolta dal G.I.P. del Tribunale, la Squadra Mobile della Questura di Macerata ha proceduto all'arresto del minore diciassettenne, autore della rapina aggravata commessa in danno di una coppia di coniugi ucraini lo scorso 23 gennaio a Macerata.
Dalle indagini è risultato che il ragazzino, il primo marzo scorso, si era allontanato senza giustificato motivo dalla comunità dove era stato collocato, evidenziando un atteggiamento di resistenza ad ogni programma rieducativo e un'elevata pericolosità sociale.
I fatti contestati al minore risalgono allo scorso 23 gennaio. Le indagini, dirette dalla Procura minorile dorica, a seguito degli iniziali accertamenti svolti dagli agenti della Squadra Mobile, hanno permesso di ricostruire che, verso le prime ore del mattino, due coniugi ucraini erano stati aggrediti e malmenati per futili motivi nel centro storico di Macerata da due soggetti che avevano rubato successivamente il telefono cellulare alla donna, prima di dileguarsi a piedi.
In particolare, mentre uno dei due baby furfanti minacciava l'uomo con una bottiglia di vetro rotta, l'altro si era impossessato del telefonino, sfilandolo dal giubbotto della donna ancora a terra a seguito dei colpi ricevuti.
Il minore autore della rapina, subito individuato dalla stessa persona offesa e accompagnato in Questura, è stato collocato presso il centro di prima accoglienza su disposizione della Procura minorile, in attesa dell'esito dell'udienza di convalida che, in seguito, ha stabilito il suo collocamento in comunità. Attualmente il giovane è ristretto presso l'Istituto penale minorile di Bari a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
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