I vigili del fuoco salvano un cane rimasto bloccato su un tronco in un'ansa del fiume Tronto. A dare l'allarme è stato il suo proprietario, questa mattina, dopo che l'animale si era allontanato entrando in acqua, ma senza riuscire a tornare a riva.
Vedendo il suo animale in estrema difficoltà, l'uomo non sapendo come aiutarlo, ha contattato i Vigili del Fuoco di Ascoli Piceno. Sul posto è giunta prontamente una squadra composta anche da operatori del nucleo speleo-alpino-fluviale che ha, dapprima, individuato l’animale e quindi - con dotazioni specifiche - ha raggiunto il cane portandolo a riva, dove ha potuto riabbracciare il proprietario.
Proseguono le celebrazioni del 78° anniversario dell’Eccidio di Montalto. Questa mattina, al Famedio, come da sua espressa volontà, è stato tumulato Enzo Angeli, cittadino onorario della città di Tolentino, sopravvissuto all’Eccidio e deceduto a 92 anni in Svezia dove si era trasferito subito dopo la guerra.
GLI EVENTI - Le celebrazioni hanno preso il via mercoledì con l'incontro tra i partigiani superstiti e gli alunni delle scuole di Tolentino. Per domani è prevista la giornata clou. Alle ore 9:30 celebrazione della santa messa al Famedio dei Martiri di Montalto, presso il cimitero comunale. Alle ore 10:30, in piazza della Libertà, deposizione della corona di alloro sulla lapide dedicata al sacrificio dei Martiri di Montalto.
A seguire gli interventi del sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, del presidente della sezione di Tolentino dell’Anpi Lanfranco Minnozzi, del sindaco del Consiglio comunale dei Ragazzi Benedetta Cotognini, dei rappresentanti dei Comitati degli Studenti degli Istituti superiori. A concludere le celebrazioni in piazza sarà l’intervento dell’oratore ufficiale.
Al termine della manifestazione, è previsto il trasferimento per Montalto di Cessapalombo con sosta a Caldarola per le onoranze al cippo della Medaglia d’Argento Aldo Buscalferri e ai Martiri di Montalto.
LA STORIA - Nel marzo del 1944 i nazifascisti trucidarono oltre trenta ragazzi, la maggior parte giovani tolentinati, che si erano rifugiati nella frazione di Montalto di Cessapalombo. Furono fucilati il 22 marzo. Per questo sacrificio della sua migliore gioventù e per il contributo dato alla Resistenza, la Città di Tolentino è insignita della medaglia d’Argento al valor Civile e della medaglia d’Argento al valor Militare. Il sacrificio di queste giovani vite viene ricordato tutti gli anni con solenni celebrazioni.
Un'organizzazione di trafficanti di droga prevalentemente composta da persone di origine straniera, approfittando della necessità di trovare lavoro da parte di connazionali, li arruolava, inducendoli a trasportare dal Pakistan in Italia eroina pura in ovuli ingeriti dai corrieri.
A fare luce sulla banda la Squadra Mobile di Ancona, Sezione criminalità organizzata, e il Commissariato di Senigallia con un'indagine, in corso da un anno, che ha già portato a 18 arresti. L'ultimo tassello dell'operazione "Mezza Luna d'oro" è arrivato ora con l'arresto di un giovane pakistano, ritenuto tra i vertici dell'organizzazione, finito in carcere.
L'attività investigativa, oltre agli arresti di persone con vari ruoli nell'organizzazione tra cui gli "ovulatori", ha portato al sequestro nel complesso di circa 4 chilogrammi di eroina. L'illecita attività di traffico e spaccio della sola sostanza rinvenuta e sequestrata, avrebbe permesso di guadagnare ingenti somme di denaro nell'ordine di circa 850mila euro, tre volte il valore di acquisto della droga pura.
Gli sviluppi investigativi condotti dalla Polizia Giudiziaria coordinata dalla Procura di Ancona, sono culminati con l'emissione da parte del Gip di un ordine di custodia cautelare in carcere per l'unico soggetto che era ancora in libertà.
La stagione invernale dell’atletica leggera sta per chiudere dopo un’intensa attività e negli ultimi due impegni tricolori assoluti: il Campionato Italiano invernale dei lanci a Mariano Comense (CO) e i titoli di cross assegnati nell’ultimo fine settimana a Trieste, l’Atletica Avis Macerata ha ottenuto importanti traguardi.
Nel primo appuntamento due grandi risultati. Con Gregorio Giorgis nel martello promesse dove ha riportato a casa uno scintillante argento dietro l’imbattibile Giorgio Olivieri dei Carabinieri che vanta però due anni di esperienza in più.
Il talentuoso atleta di Città di Castello, non ancora ventenne, affluito nel club bianco-rosso come il suo maestro Giovanni Faloci, entrambi allenati da Lorenzo Campanelli, aveva già confermato di essere in crescita nella fase regionale dove, con l’attrezzo del settore assoluto, si è portato all’ottima misura di 65, 57 metri del suo personale.
Ha ripetuto lo stesso piazzamento del 2021 a Grosseto a giugno scorso ma quest’anno ha battuto il suo coetaneo, David Costa del CUS Genova, che aveva vinto di pochi centimetri in Toscana; sarà anche quest’anno nel giro della nazionale under 21. Nella classifica assoluta Giorgis è stato quarto.
L’altro avisino presente nella cittadina comense è stato Emanuele Salvucci, ancora una volta in finale con l’ottima misura di 64,39 per l’ottava posizione; non male per un atleta già due volte campione d’italia in carriera, che con grande passione riesce a conciliare lavoro e preparazione.
Trieste ha ospitato una bella edizione dei Campionati di cross, con oltre 2000 partecipanti, dove nelle varie categorie e squadre sono stati presenti ben 17 atleti dell’Atletica Avis Macerata, cinque convocati come squadra Marche.
La primatista marchigiana dei 3000 metri junior Margherita Forconi ha confermato il suo talento con un bellissimo piazzamento, arrivando settima nella categoria under 20.di km 6. Molto brava anche Ilaria Sabbatini che nel cross corto km 3 è stata la nona assoluta confermando di essere tra le migliori specialiste italiane. La migliore classifica di squadra è stata quella junior maschile giunta in 24^ posizione, prima delle Marche con Federico Vitali, Marco Pallotta e Pietro Rubini, nella gara degli 8 km.
Al 29° posto la squadra allievi con Samuele Libero Marino, Stefano Bartoloni ,Francesco Tambroni Armaroli e Bernardo Matcovich nella gara sui 5 km., in 41^ posizione la squadra allieve con Sofia Marchegiani, Maria Baldoni e Lucia Fiorelli nella gara di 4 km.
L’onore di difendere la squadra Marche a Marcel Provenziani, Giovanni Ruzzu e Nicolò Rubini sui 3 km, e Irene Ippoliti e Elisa Scattolini sulla distanza dei 2 km, che hanno meritato la convocazione per gli ottimi risultati ottenuti nel campionato regionale disputato a Rotacupa a fine febbraio.
(Foto di Maurizio Iesari)
Torna la prosa al Feronia di San Severino Marche. Domenica 27 marzo, alle ore 20,45, va in scena “Il malato immaginario” per la regia di Guglielmo Ferro con protagonista lo straordinario Emilio Solfrizzi. Nel cast figurano anche Lisa Galantini, Antonella Piccolo, Sergio Basile, Viviana Altieri, Cristiano Dessì, Pietro Casella, Cecilia D’Amico e Rosario Coppolino.
Un intreccio tra comicità e il teatro dell’assurdo. Qui il teatro come finzione, come strumento per dissimulare la realtà, fa il paio con l’idea di Argante di servirsi della malattia per non affrontare “i dardi dell’atroce fortuna”.
“Il malato immaginario – spiega il regista, Guglielmo Ferro - ha più paura di vivere che di morire e il suo rifugiarsi nella malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi, dalle prove che un’esistenza ti mette davanti".
"La tradizione, commettendo forse una forzatura, ha accomunato la malattia con la vecchiaia, identificando di conseguenza il ruolo del malato con un attore anziano o addirittura vecchio, ma Molière lo scrive per sé stesso quindi per un uomo sui cinquant’anni, proprio per queste ragioni un grande attore dell’età di Emilio Solfrizzi potrà restituire al testo un aspetto importantissimo e certe volte dimenticato" aggiunge il regista.
"La comicità di cui è intriso il capolavoro di Molière viene così esaltata dall’esplosione di vita che si fa tutt’intorno ad Argante e la sua continua fuga attraverso rimedi e cure di medici improbabili crea situazioni esilaranti - conclude Ferro -. Una comicità che si avvicina al teatro dell’assurdo: Molière, come tutti i giganti, con geniale intuizione anticipa modalità drammaturgiche che solo nel ‘900 vedranno la luce. Si ride, tanto, ma come sempre l’uomo ride del dramma altrui”.
Continua a salire nelle Marche l'incidenza di positivi ogni 100mila abitanti: nell'ultima giornata sono stati rilevati 2.560 casi e l'incidenza è passata da 1.063,21 a 1.133,01. Nel complesso sono 7.150 i tamponi eseguiti di cui 5.751 nel percorso diagnostico (44,5% di positivi) e 1.399 nel percorso guariti.
Sono 446 le persone con sintomi. I casi comprendono 793 contatti stretti di positivi, 635 contatti domestici, 21 in ambiente di scuola/formazione, 8 in ambiente di vita/socialità, 5 in ambito assistenziale, 3 in ambito lavorativo, 2 in ambito sanitario; per 626 contagi è in corso un approfondimento epidemiologico.
La provincia di Ancona ha fatto segnare 778 positivi; seguono per numero assoluto le province di Macerata (488), Pesaro Urbino (418), Ascoli Piceno (390) e Fermo (367); 119 i casi da fuori regione. Tra le fasce d'età il maggior numero di contagi in quella 25-44 anni (656); a seguire 45-59 anni (567) e 60-69 anni (284).
Continuano a crescere i ricoveri legati al covid negli ospedali nelle Marche: 5 nelle ultime 24 ore, che fanno arrivare il numero complessivo a 196, dei quali 9 in terapia intensiva (-1 rispetto a ieri), 52 in semi intensiva (-1) e 135 in reparti non intensivi (+5), oltre a 26 dimessi, secondo i dati della Regione Marche.
Ci sono stati 4 decessi, che fanno salire il totale a 3.662: sono morte 4 donne, di età compresa tra 76 e 92 anni, tutte con patologie pregresse.
Il Politeama si conferma hub creativo e casa delle arti del territorio, un luogo multidisciplinare in grado di favorire lo sviluppo organizzativo e di business nei settori culturali e creativi. Un vero spazio delle performing art dove dal 23 febbraio al 18 marzo si è articolato il progetto “La moda che danza” che ha coinvolto Malagrida, importante brand di abbigliamento maschile, l’Istituto “F. Filelfo” di Tolentino e professionisti del settore culturale e creativo.
Il progetto è nato dal coinvolgimento dell’azienda manifatturiera Malagrida che ha scelto il Politeama, gestito dalla Fondazione Franco Moschini, come luogo per presentare in anteprima alcuni capi della nuova collezione. La presentazione è avvenuta in maniera innovativa attraverso uno spettacolo di danza che ha visto protagonisti in palcoscenico gli allievi dell’Istituto “F. Filelfo” di Tolentino.
La produzione dello spettacolo è iniziata il 23 febbraio nelle sale del Politeama e realizzata attraverso un progetto di alternanza scuola-lavoro con la classe 4° del Liceo Coreutico Filelfo. Un progetto che ha coinvolto il Politeama come capofila, produttore dell’evento, l’azienda Malagrida per i contenuti e l’Istituto Francesco Filelfo con i giovani allievi del Liceo Coreutico, coadiuvati da professionisti dello spettacolo e della comunicazione.
Un progetto importante che afferma il Politeama come hub creativo volto al networking di diverse realtà del territorio con uno sguardo rivolto in particolare alle nuove generazioni. Malagrida, azienda moderna e all’avanguardia impegnata in una costante ricerca stilistica unita alla lunga esperienza nel settore fashion. Il Liceo Coreutico di Tolentino, attraverso un’esperienza di alternanza scuola-lavoro capace di offrire agli allievi uno sguardo aperto al mondo del professionismo e delle aziende.
Professionisti del settore creativo e culturale come Eugenio Dura, coreografo e regista con alle spalle una lunga carriera nel mondo dello spettacolo, che ha curato le coreografie e la regia; il videomaker Luca Giustozzi, e un’agenzia di comunicazione che studieranno e realizzeranno una vera e propria campagna di comunicazione con i contenuti dell’evento; Tania Bettucci e Samanta Ciurlanti, altre eccellenze delle Marche, che hanno realizzato le scenografie.
Questo è uno dei progetti “Politeama Hub Creativo” che è stato anticipato anche dall’evento prodotto dal Politeama per l’azienda pellettiera Tigamaro, per la quale è stato creato uno spettacolo di storytelling, con protagonisti l’attore Cesare Bocci e il gruppo marchigiano di giovanissimi jazzisti “Mixtape”, presentato in occasione dell’inaugurazione della nuova concept factory di Tolentino.
Memory of an angel è il prossimo concerto della Form, realizzato in collaborazione con la Rassegna Nuova Musica e con il patrocinio del Comune di Macerata. Appuntamento con la musica contemporanea per questa serata speciale che celebra i 40 anni della Rassegna Nuova Musica, lunedì 21 marzo, alle ore 21.15 al Teatro Lauro Rossi di Macerata. Sul palco, oltre all’Orchestra Filarmonica Marchigiana, il violinista Daniel Rowland e il contrabbassista Daniele Roccato, diretti da Manlio Benzi.
Il programma parte dalla suite Minima Colloquia, composta da Daniele Roccato. Un lavoro scritto in un arco temporale piuttosto ampio (2009-2016), che raccoglie principalmente brani rivolti per la danza. Altri movimenti sono sorti successivamente come raccordo e complemento; il senso musicale, nascosto nel titolo, riguarda una polifonia intima, fragile e a volte impossibile. Di Minima Colloquia verranno eseguiti tre movimenti.
Seguono due opere di Stefano Scodanibbio, contrabbassista e compositore nato a Mace-rata e scomparso dieci anni fa: Joke e Alisei. I Sei Studi (dei quali fa parte Joke), scritti fra il 1981 e il 1983, rappresentano una sorta di cantiere immaginifico, di officina necessaria, nella quale abitare un lessico che risulta sempre sorprendente.
Alisei, del 1986, si basa sull’alternanza veloce fra note basse e armonici molto acuti. La distanza fra le componenti di questi trilli porta al contemporaneo manifestarsi di due piani distinti e distanti fra loro, generati dalla vibrazione di una stessa, singola corda. In un senso più descrittivo si tratta del manifestarsi, compenetrate una nell’altra, di due diverse dimensioni, una terrena, densa, corporea, e un’altra aerea, trasparente, impalpabile.
"Un omaggio dovuto della città ad un importante artista che ha ispirato molti musicisti ed appassionati ad affrontare nuovi linguaggi e che continua a sostenere attraverso la Rassegna Nuova Musica – interviene l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta – sensibilità profonde che si contaminano tra di loro, come in questo caso in cui la FORM decide di dedicare un suo concerto a Stefano Scodanibbio a dieci anni dalla sua scomparsa . Un bellissimo gesto che apprezziamo e sosteniamo".
Chiusura con il Concerto per violino e orchestra “Alla memoria di un angelo” di Alban Berg, opera ultima del compositore viennese che morì pochi mesi dopo averla terminata. L’opera fu composta in memoria di Manon Gropius, figlia di Alma Mahler, e il senso della morte che si respira in questo lavoro ha fatto spesso pensare al Violinkonzert come ad un Requiem personale. Biglietti a 12 euro, per gli studenti 4 euro, in vendita anche online su vivaticket.com.
(Foto: Fabio Falcioni)
Il cane "cash dog" Isabel fiuta 30mila euro nascosti in un trolley all'interno di un'autovettura appena sbarcata al porto di Ancona da una motonave proveniente dalla Grecia.
È accaduto durante controlli valutari sui conducenti e passeggeri di veicoli e autoarticolati in transito nello scalo da parte dei funzionari dell'Agenzia Dogane e Monopoli e i finanzieri della locale Compagnia.
Per la somma di denaro non era stata effettuata la dichiarazione prevista dalla normativa valutaria quando si introduce in Italia contante di importo pari o superiore a 10mila euro. Ciò dovrebbe avvenire attraverso moduli da inviare telematicamente o da consegnare in forma scritta all'Agenzia Dogane e Monopoli.
La persona controllata, di nazionalità greca, ha tenuto un comportamento sospetto durante i controlli e i funzionari doganali e finanzieri hanno approfondito la verifica sull'auto usando anche il prezioso fiuto del pastore tedesco, l'ultimo esemplare entrato a far parte delle unità cinofile delle Fiamme gialle di Ancona .
'Isabel' è addestrata a cercare valuta ed è capace di fiutare l'odore delle banconote, tanto da riuscire a scovare il denaro meticolosamente occultato in un trolley custodito nel bagagliaio della vettura, avvolto in un sacco di plastica tra vestiti e altri oggetti personali.
È scattata la sanzione immediata che prevede l'oblazione per un importo del 15% sull'eccedenza oltre la soglia ammessa, circa 3mila euro.
Taglio di 25 centesimi delle accise sulla benzina fino ad aprile. Bonus sociale allargato a 5,2 milioni di famiglie, che pagheranno luce e gas come l'estate scorsa. Bollette a rate e crediti d'imposta per le imprese. Golden power rafforzato.
Il premier Mario Draghi tiene fede all'impegno a intervenire "subito", con 4,4 miliardi, per difendere il potere di acquisto delle famiglie e il tessuto imprenditoriale, soprattutto quello più esposto con Russia e Ucraina. E lo fa senza mettere mano quasi alle risorse pubbliche ma tassando del 10% gli extraprofitti delle società energetiche.
"Abbiamo preso provvedimenti importanti per dare risposte al paese per la guerra in Ucraina: aiutiamo cittadini e imprese a sostenere rincari energie con attenzione ai bisognosi e imprese esposte". Così il premier Mario Draghi in una conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. 'Il provvedimento che abbiamo discusso ha trovato unanime sostegno: le misure ammontano a 4,4 miliardi di euro che si aggiungono ai 16 miliardi spesi negli ultimi 6 mesi".
"Tassiamo una parte degli straordinari profitti che i produttori stanno facendo grazie all'aumento dei costi delle materie prime e distribuiamo questo denaro alle imprese e famiglie che si trovano in grande difficoltà" ha spiegato Draghi. "Permettiamo rateizzazione bollette sino a due anni, credito d'imposte per aziende gasivore e energivore, speriamo che esistano queste parole in italiano... " ha anche detto il premier.
"A differenza degli scorsi provvedimenti, gran parte degli interventi di oggi non sono finanziati da bilancio pubblico ma da aziende del comparto energetico - ha aggiunto il premier -. Voglio sottolineare alcuni dei principali provvedimenti: fino a fine aprile il prezzo alle pompe di benzina e gasolio sarà ridotto di 25 centesimi al litro. Aumentiamo da 4 a 5,2 milioni il numero delle famiglie protette dagli aumenti delle bollette, che pagheranno l'energia come estate scorsa. Abbiamo portato il tetto Isee da 8mila a 12mila euro, includendo 1,2 milioni di famiglie in più rispetto al provvedimento precedente".
"E' necessaria una risposta immediata e concreta sulla formazione del prezzo europeo dell'elettricità - ha proseguito Draghi -: ci sono varie proposte e convergeremo su una proposta. Poi non è detto che venga approvata: ci sono Paesi che hanno difficoltà ad avere un meccanismo unico. Le regole europee sono state raggiunte anni fa e rispettavano uno schema di quegli anni, ma da allora è cambiato tutto. Noi andiamo avanti, vediamo che è possibile fare. Occorre una risposta europea, altrimenti faremo qualcosa di nazionale ma non sarebbe soddisfacente".
Il Governo ha adottato una misura 'a tempo' sulle accise che incidono sui prezzi energetici perché "le fluttuazioni ora sono tali che impegnarsi troppo a lungo potrebbe diventare controproducente. Si va su periodi brevi e poi ci si organizza in tempo reale vedendo i contratti forward". Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani nella conferenza stampa dopo il cdm sul 'Decreto Ucraina'.
Aumentare la produzione italiana di gas è una risposta "impellente" alla guerra, ma esplorare nuovi giacimenti "non sarebbe una risposta immediata. Dobbiamo andare sulla diversificazione attraverso i giacimenti funzionanti, contrattualizzando nuove forniture" ha concluso il ministro.
Fino alla fine del 2022 si potranno anche sospendere o prorogare le prestazioni previste dagli appalti pubblici in presenza di "variazioni in aumento dei prezzi di alcuni materiali da costruzione", rilevate dal Mims "ovvero gli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici". E' quanto si legge nel comunicato finale del Cdm che ha approvato il decreto anti-crisi ucraina. Gli aumenti dei prezzi potranno essere "valutati come causa di forza maggiore e dare luogo alla sospensione" o se non consentono di ultimare i lavori in tempo possono essere prorogati.
Le Marche tornano in zona bianca da lunedì 21 marzo, insieme a Calabria e Lazio. Lo rende noto il ministero della Salute. Solo la Sardegna resta in fascia gialla. La notizia è stata rilanciata dal presidente della Regione Francesco Acquaroli sul suo profilo Facebook, sottolineando che "dal 1 aprile, con il nuovo Decreto, la classificazione a fasce di colori sarà superata".
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"Abbiamo a che fare con sintomi lievi. Per ora la situazione rimane sotto controllo". Sono le parole espresse dalla sindaca di Potenza Picena, Noemi Tartabini. Nelle ultime ore, infatti, il Comune è stato messo in allarme dopo aver ricevuto la segnalazione di ben undici casi positivi da Covid 19 presso la Casa di Riposo della città: nove ospiti e due operatrici. Già lo scorso weekend, la struttura aveva dichiarato la presenza di un contagiato.
Un evento che si lega a doppio filo con la nuova crescita della curva epidemiologica, e che già nell'ultima settimana ha segnato numericamente un aumento - seppur ancora debole - dei contagi in tutta la Regione Marche. Salita, di conseguenza, l'attenzione verso i soggetti più fragili.
"Non sono state ravvisate criticità sanitarie - ha continuato la sindaca - e lunedì tutti i ventotto utenti della Casa saranno sottoposti ai tamponi. Si tratta di un fatto inaspettato: ad oggi la struttura è sempre stata Covid Free, anche nei momenti più drammatici della pandemia"
Il 27 febbraio una tempesta di vento e pioggia aveva abbattuto il Pinus halepensis (un albero alto 20 metri) che da oltre cento anni ombreggiava la radura dell’Orto sul Colle dell’Infinito, uno dei preziosi beni naturali affidato al FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) dal Comune di Recanati nel 2017. In virtù dell'incidente, l'amministrazione si è subito attivata avviando i lavori di rimozione dell'albero, che hanno richiesto diversi giorni.
Grazie a tale tempestività d'intervento, l'Orto riaprirà ufficialmente al pubblico già sabato19 marzo. Inoltre, è stata annunciata la possibilità di visitare lo stesso anche il 26 e 27 marzo, in occasione delle 'Giornate FAI di Primavera'. La grande manifestazione annuale, che coinvolge centinaia di luoghi in tutta Italia, è stata infatti già presentata in conferenza stampa al Salone del Ministro della Cultura.
Dal 2019 l'Orto è stato regolarmente reso aperto e visitabile al pubblico, poiché inserito in un percorso di valorizzazione intitolato alla celebre poesia di Giacomo Leopardi, e che include anche il vicino Centro Nazionale di Studi Leopardiani. E nello stesso anno, il Pinus halapenis era stato sottoposto a due manutenzioni, quali potatura, alleggerimento e riequilibrio della chioma - interventi resi necessari poiché l’albero risultava inclinato e affondava le proprie radici in un terreno incoerente. Ffattore che ha determinato, insieme alla forte tempesta, il cedimento al suo stesso peso.
Tra le molte opportunità per gli enti locali e regionali che il Governo sta creando con bandi e misure del Pnrr, c’è anche una quella per il ’restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici’ con risorse complessive per 190 milioni di euro. Il Comune di Cingoli coglie l'occasione e presenta un progetto da 775.000 euro per valorizzare le proprie aree verdi e storiche. Questo in virtù del Bando del Ministero della Cultura, scaduto il 15 marzo scorso.
“Si tratta di una grande opportunità per restituire valore a parchi che sono già molto belli - ha dichiarato il sindaco Michele Vittori - luoghi che sono nel cuore non solo dei cittadini di Cingoli, ma di tutte le Marche. E per questo meriterebbero di entrare a far parte del Patrimonio dell’Unesco”.
Il progetto prevede interventi nel Giardino del Ragno d’Oro (il parco storico di piazzale Carducci), nel Parco delle Pietre Vive e lungo Viale Valentini che li collega. Ciascuno ha le sue peculiarità: il Giardino del Ragno D’Oro è infatti un elemento di separazione tra il sistema dei parchi e lo sviluppo urbano, mentre quello delle Pietre Vive - nato nel 2002 nel Parco della Portella situato a ridosso delle mura castellane - deve il suo nome alle sculture di pietra realizzate da artisti contemporanei.
Inoltre, l’obiettivo a breve termine del Comune è la manutenzione della vegetazione e la valorizzazione degli spazi, puntando poi ad ampliare l’offerta culturale. Nel lungotermine, invece, l'attenzione sarà rivolta alla promozione del patrimonio naturale e culturale anche a scopo turistico.
“La nostra amministrazione sfrutterà al meglio questa occasione – ha spiegato anche l’assessore Pamela Gigli – grazie a un progetto che contempla, in linea con quanto previsto dal bando, la riqualificazione funzionale ed architettonica dei siti indicati con le sue componenti vegetali, scultoree ed architettoniche. Nonché le opere impiantistiche e le azioni tese alla valorizzazione e promozione di tale patrimonio.
Per noi è anche la possibilità di rilanciare il decoro urbano e del tessuto socio-ambientale, oltre al rafforzare l'identità dei luoghi, i valori ambientali e il miglioramento della qualità paesaggistica del nostro territorio”.
Entro fine giugno si conoscerà il nome dei vincitori del bando.
Sono passati due anni dall'inizio dell'emergenza Covid 19, e il dato più rilevante di tutti rimane sicuramente il numero dei deceduti: ad oggi circa 157mila in tutta Italia. In occasione della seconda 'Giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia', il sindaco Sandro Parcaroli e il presidente del Consiglio Comunale Francesco Luciani sono scesi insieme alle forze dell'ordine in piazza della Libertà - nel centro storico di Macerata - per osservare a nome di tutta la cittadinanza un minuto di silenzio. Mentre dal Palazzo Comunale le bandiere venivano esposte a mezz'asta, come la cerimonia prevede.
«Commemoriamo la seconda giornata nazionale in ricordo delle vittime della pandemia e ci stringiamo intorno al dolore di tutte quelle persone che non hanno potuto salutare i propri cari, familiari, amici e conoscenti in maniera dignitosa, con un ultimo bacio e un ultimo abbraccio – hanno commentato Parcaroli e Luciani al termine della ricorrenza -. La sofferenza e il dolore rimarranno purtroppo indelebili negli occhi e nel cuore di ognuno di noi. Nonostante la campagna vaccinale abbia attutito gli effetti del virus, si è continuato a morire a causa del Covid-19. Questa giornata deve ricordarci, ancora oggi il rispetto e l’amore per gli altri, soprattutto per i più fragili».
“Si fa un gran parlare di una sanità che non funziona anche nelle Marche ed è giusto indignarsi quando ciò accade, tuttavia, è altrettanto doveroso riconoscere quando invece ci si trova davanti a strutture d'eccellenza, con alti livelli di professionalità e specializzazione” . La signora Barbara Foglia, affida a una lettera aperta la sua gratitudine a il personale dell’ospedale di Camerino
“Con queste poche righe e a seguito dell'esperienza che mi ha portato a effettuare ben tre interventi dall'ottobre scorso a oggi presso il reparto di Ortopedia e Traumatologia dell'Ospedale di Camerino, desidero esprime la mia sincera gratitudine al personale medico e paramedico diretto dal dottor Leonardo Pasotti”.
“È mio desiderio pertanto sottolineare l'esperienza personale che mi ha visto testimone del lavoro svolto da persone che si impegnano quotidianamente con passione, serietà e gentilezza, mostrando umanità e un'attenzione particolare al paziente, caratteristiche che possono essere colte grazie al clima di serenità che si vive in questo reparto”.
“Inoltre, la mia più sincera gratitudine è rivolta al dottor Stefano Sfascia che, con determinazione e non comune sensibilità, mi ha seguito in questi mesi di difficoltà. Invio queste mie considerazioni affinché possano contribuire a far riflettere sull'indiscussa professionalità di tutti gli operatori che ho potuto incontrare all'Ospedale di Camerino, ambiente in cui l'elemento umano è ben saldo a quello lavorativo; luogo dove, mi sento di ribadire, il comune agire è mosso dal più profondo rispetto del paziente”.
Riflettori puntati sulla Città dell’Infinito per un fine settimana tutto televisivo sulle principali reti nazionali. Si parte domani alle ore 22,30 su La 7 con la celebre e seguitissima trasmissione Eden - Un pianeta da salvare condotta da Licia Colò che ogni settimana va alla scoperta delle incanti paesaggistici del nostro Bel Paese.
Nella puntata di domani Licia Colò offrirà ai telespettatori italiani un lungo reportage sulle bellezze artistiche e paesaggistiche di Recanati, città natale del Poeta Leopardi. Un viaggio alla scoperta di Giacomo Leopardi nei luoghi della sua infanzia, Palazzo Leopardi, ripercorso con gli storici e affascinanti racconti della contessa Olimpia Leopardi che farà scoprire ai tanti telespettatori e appassionati anche la vena ambientalista del Poeta.
Licia Colò accompagnata dal sindaco Antonio Bravi e dall’Assessora alla Cultura Rita Soccio ha girato per diversi giorni con la sua troupe le suggestive immagini nella Città dell’Infinito nel luglio dello scorso anno. Rimasta affascinata dal borgo recanatese immerso nella poesia di Giacomo Leopardi, l’amata conduttrice televisiva ha fatto riprendere dai suoi operatori con l’ausilio dei droni le principali bellezze artistiche ed architettoniche della città legate al mondo Leopardiano, tra cui l’Orto del Colle dell’Infinito, la celebre Piazza Giacomo Leopardi e la Torre del Passero Solitario.
Domenica 20 marzo invece l’appuntamento è su RAI 1 dalle 10.55 sarà trasmessa in diretta la Santa Messa dalla Chiesa di Sant'Agostino a Recanati. La funzione religiosa sarà celebrata dal Monsignor Vescovo Nazzareno Marconi con il Parroco don Roberto Zorzolo. In occasione della diretta della funzione religiosa verranno trasmesse le immagini girate nelle settimane scorse nella città di Recanati.
Simbolo universale di pace e di forza, la pianta secolare di ulivo messa a dimora nel parco Cecchetti della Città di Civitanova Marche rimarrà a perenne memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus. A due anni da quel 18 marzo in cui Bergamo e l’Italia intera si è inchinata di fronte allo straziante corteo di mezzi militari carichi di bare, il Comune di Civitanova Marche ha voluto commemorare chi ha perso la battaglia contro il virus, radicando però nella terra un segno vivo di rinascita e forza contro ogni avversità, che maestoso si erge in uno spazio pubblico luogo di aggregazione e vita, di speranza e memoria.
La cerimonia organizzata questa mattina dall’Amministrazione comunale e dall’Ufficio Presidenza del Consiglio comunale ha visto la partecipazione di numerose autorità. Il presidente Claudio Morresi e il sindaco Fabrizio Ciarapica, hanno aperto il programma celebrativo alla presenza del civico Gonfalone e dei rappresentanti di Polizia di Stato, Carabinieri, Capitaneria di Porto, Finanza, Anc, Polizia locale, Protezione civile, Caritas, alunni dell’associazione culturale “Il sostegno educativo”.
Il presidente del Consiglio Morresi, dopo i saluti, ha letto il testo della legge italiana che istituisce la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia e il ricordo di tutte le vittime e la vicinanza alle famiglie, raccontando poi con voce spezzata dal dolore: “Non c’è nessuno che non abbia avuto un conoscente o un familiare colpito dal virus, io stesso ho perso mio padre il 6 febbraio scorso, proprio a causa del Covid".
"Oggi la nostra speranza era di poter mettere la parola fine alla pandemia, ma così non è perché i contagi stanno risalendo e questo ci impone di essere ancora prudenti a lungo. Siamo qui a ricordare ed onorare quanti hanno lavorato per assistere i malati e hanno rischiato di morire per permettere ad altri di conservare la propria vita”.
Dopo l’intervento di Morresi ha preso la parola il primo cittadino Fabrizio Ciarapica. “Lo scorso anno abbiamo celebrato la giornata in piazza XX Settembre – ha detto il sindaco – ma quest’anno abbiamo deciso di scegliere il parco Cecchetti, un luogo particolarmente rappresentativo per la nostra comunità. L’albero che abbiamo messo a dimora è l’ulivo, che porta con sé significati molto intensi e che deve rappresentare la nostra memoria e insieme la speranza in un futuro migliore fuori dall’incubo che abbiamo vissuto.
A tutte le vittime, ai loro familiari, alcuni presenti oggi, ai tanti sanitari che per senso del dovere hanno anche loro perso la vita, ai volontari della Protezione civile e alle forze dell’ordine che instancabilmente ci sono state accanto, ai dipendenti comunali che hanno consentito di porre in atto tutte le misure necessarie all’emergenza, a tutti va il mio pensiero più commosso e che questo albero possa essere un vero simbolo di rinascita, ma anche di tenacia a non abbassare la guardia perché la pandemia non è ancora finita”.
Nel suo saluto, a nome di tutta la sanità, la dottoressa Daniela Corsi, direttrice dell’Area Vasta 3 ha apprezzato l’iniziativa del Comune di Civitanova e la scelta dell’ulivo, pianta della resistenza. “Parlo a nome di tutti gli operatori della sanità. Anche nella tragedia della morte – ha dichiarato la Corsi – non abbiamo perso la forza. Rimarranno ricordi indelebili, mai si potranno scordare le terribili immagini di dolore tatuate in noi, ma ci siamo uniti ed abbiamo avuto il coraggio di combattere per curare le persone.
Un ringraziamento a medici, infermieri, oss, ma anche ai benefattori, ai donatori, a tutta la cittadinanza che ci è stata vicina e ci ha aiutato nei gesti e nelle parole, nonostante la pesantezza dei momenti attraversati. Ringrazio il sindaco e tutto il Consiglio comunale per questa bellissima cerimonia di oggi e mi rivolgo commossa ai ragazzi presenti: avete una pagina di storia da tenere cara”.
Il consigliere regionale Elena Leonardi, presidente della Commissione sanità, portando i saluti dell’assessore regionale Filippo Saltamartini impossibilitato a raggiungere Civitanova a causa di un imprevisto, ha espresso la vicinanza della Regione Marche e un plauso al Comune di Civitanova per la cerimonia. “Siamo qui per ricordare e per dire il nostro grazie a chi si è speso per gli altri – ha detto Leonardi.
Questo albero è un monumento vivo per le vittime del coronavirus, i suoi rami sono le braccia della speranza che vanno verso il cielo e guardano con ottimismo al futuro. Un particolare saluto ai bambini presenti oggi e a tutti i bambini del mondo che sopra le loro spalle fragili hanno dovuto portare un peso così grande e per così tanto tempo”.
Dopo il suono del Silenzio intonato alla tromba da Federico Perugini, il momento più toccante è stato quando sotto l’ulivo si sono avvicinate con le lacrime agli occhi le signore Marica Maccaroni e Maria Pia Straccia, che a causa del Covid hanno perso il padre Fernando e la mamma Rita. Con una partecipazione spontanea hanno deposto, insieme al presidente Morresi, un cesto bianco di fiori a ricordo dei genitori e di tutti coloro che come i loro cari si sono dovuti arrendere a questa malattia.
Don Piero Pigliacampo della parrocchia di san Gabriele ha recitato la preghiera alla Madonna del pianto e ha benedetto la maestosa pianta d’ulivo. Il sindaco Ciarapica ha poi scoperto la tarda che recita: “Questo albero sia memoria viva delle vittime della pantemia da Covid-19”.
Presenti alla cerimonia anche il dottor Domenico Sicolo, primario del pronto soccorso di Camerino, l’assessore al Verde pubblico e decoro Urbano Giuseppe Cognigni, l’assessore Roberta Belletti, il consigliere regionale Pierpaolo Borroni, il segretario comunale Sergio Morosi e il vice Roberta Bertolini, il dirigente Paola Recchi e il coordinatore della protezione civile Aurelio Del Medico. Il centenario fusto d’ulivo proviene dalla Calabria e la pianta è stata messa a dimora dalla ditta “New Green Space” di Montegranaro.
"Dati alla mano, con la proposta di legge sull’adeguamento dell’addizionale regionale Irpef alla nuova normativa nazionale che andrà in discussione in consiglio martedì prossimo, la giunta regionale ha ridotto di un punto la tassazione solo per i redditi più alti, quelli oltre i 75 mila euro, mentre ha lasciato inalterate le aliquote per le fasce fino a 50 mila euro, in cui rientrano la gran parte dei contribuenti e che comprendono anche le categorie con reddito più basso".
"Chi pagherà di più, invece, grazie all’aumento di due punti di tassazione, saranno le fasce di redditi tra i 50 e i 55 mila euro". A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico ed ex assessore regionale al Bilancio Fabrizio Cesetti che attacca l'attuale assesore al Bilancio regionale.
"Francamente - prosegue Cesetti - appare del tutto infondato il trionfalismo con cui l’assessore al Bilancio Guido Castelli, novello Robin Hood al contrario, ha annunciato la riduzione della pressione fiscale nella nostra regione. Tra l’altro, le decisioni assunte dalla giunta regionale sono in assoluta controtendenza, sia rispetto alle disposizioni del governo Draghi, sia rispetto alle scelte operate da altre regioni, comprese alcune amministrate dal centrodestra come l’Umbria”.
“È pur vero – continua Cesetti - che nelle Marche, grazie alla precedente Amministrazione, l’addizionale Irpef pro capite è ben al di sotto della media nazionale - 320 euro contro 410 - ma, alla luce delle ricadute negative sui bilanci di famiglie e imprese causati dalla pandemia da Covid-19, dalla crisi energetica e ora anche dalla guerra scoppiata in Ucraina, sarebbe stato necessario, contrariamente a quanto sta facendo il centrodestra marchigiano, proseguire in quella che è stata una virtuosa, giusta e possibile azione di progressiva riduzione della pressione fiscale, a partire dai redditi più bassi, lasciando invariati quelli più alti, cosicché da evitare squilibri di bilancio".
Lutto a Macerata. Si è spento ieri all’età di 76 anni l'ex deputato Luciano D’Ulizia, per anni alla guida dell'Unione nazionale cooperative italiane. Impegnato nella Gioventù Aclista, D’Ulizia ha partecipato attivamente alla rifondazione e alla crescita del Consorzio marchigiano delle cooperative agricole.
Nel 1971 aveva partecipato alla fondazione dell'Unci (Unione nazionale cooperative d’Italia), di cui nel 1983 fu eletto presidente nazionale. Nel 1980 fu eletto al consiglio comunale di Macerata, mentre la sua ultima avventura politica è risalente al 2006, quando è stato eletto alla Camera con Italia dei Valori. Lascia una moglie e due figli. Il funerale avrà luogo domani, alle 10.30, nella chiesa della Santa Madre di Dio.