La cavalcata della Recanatese termina con un pareggio in casa contro Chieti per 1-1. Match ininfluente in termini di classifica per i leopardiani, data la vittoria proclamata già tre giornate fa.
Primo tempo povero di emozioni con le due squadre poco incisive in fase offensiva. Al fischio del direttore di gara, la frazione si chiude a reti inviolate.
Nella ripresa i ritmi si alzano e i giallorossi arrivano a minacciare il sorpasso. A trovare la conclusione in rete è Marafini (61’) che sigla l’1-0. Ma il Chieti è determinato a difendere la posizione in graduatoria e parte in cerca del pari. Al 74’ Fabrizi salva il risultato trasformando per l’1-1 finale.
La Città di Treia al Salone del Libro a Torino domenica 22 maggio alle 12.30 nello spazio della Regione Marche per presentare i due importanti appuntamenti: il “Giù La Piazza Festival” (il 2-3-4 settembre) - dedicato a storie, presentazioni di libri, incontri con scrittori e scrittrici - e il Premio Letterario “Dolores Prato” - la prima edizione, riferita ai più bei libri di scrittrici italiane e pubblicati dagli editori negli ultimi due anni.
Due eventi voluti dal Comune per celebrare i 130 anni dalla nascita di Dolores Prato, scrittrice tra le voci più importanti della letteratura del Novecento, che ha saputo cogliere il genius loci della città e l’ha resa protagonista dei suoi romanzi, come nel più famoso “Giù la piazza non c’è nessuno”. A presentare le iniziative sono state la direttrice del festival Stefania Monteverde, e la curatrice del premio Lucrezia Sarnari, intervistate per l’occasione dal giornalista e conduttore Alvin Crescini.
“Vivere in piazza - ha spiegato Stefania Monteverde - è un modo di essere tutto italiano, ed è lo stile che vogliamo dare al nostro festival, ispirandoci al titolo del più famoso romanzo di Prato. A chi segue le rotte del turismo letterario diamo appuntamento a Treia la prima settimana di settembre, non solo uno dei borghi più belli d’Italia, ma anche una comunità che ha saputo raccogliere il patrimonio di libri e storie ereditate dalla scrittrice Dolores Prato”.
“Premiamo le scrittrici che scrivono le belle storie – ha aggiunto Lucrezia Sarnari - per dare spazio a chi nella storia ha subìto troppo spesso ingiuste marginalizzazioni. Abbiamo già ricevuto 29 libri dalle case editrici italiane, indipendenti e non, più o meno grandi, ed ora le giurie stanno leggendo per selezionare le vincitrici che saranno premiate durante il Giù La Piazza Festival. Anche con il premio facciamo di Treia un luogo di incontro dell’editoria italiana, di chi scrive, di chi legge”.
“Ringraziamo la Regione Marche che ci mette a disposizione lo spazio per essere al Salone del Libro di Torino – hanno concluso il sindaco Franco Capponi e l’assessore David Buschittari - Il Giù La Piazza Festival e il Premio Letterario “Dolores Prato” al Salone del Libro rappresentano un’occasione per lanciare lo sviluppo del nostro territorio anche verso quel turismo letterario che può trovare a Treia e nelle Marche speciali itinerari narrativi”.
La Maceratese supera la Cleuntina 1-0 all’Helvia Recina e consolida il secondo posto, interrompendo la serie positiva degli avversari. Ottava vittoria di fila per la squadra di Trillini - maturata dopo una partita tesa e poco pulita, ma sicuramente ricca di emozioni - che sembra finalmente aver trovato la chiave del proprio successo.
Primi 45' di gara dominati dai biancorossi, specialmente nel finale dove sono piovute le occasioni da gol, fra cui un rigore parato da Scoppa. Il vantaggio arriva solo nella ripresa grazie al solito Dieme: quinto centro in stagione per lui. La buona difesa maceratese e la maiuscola prestazione di Santarelli congelano il risultato sull’1-0 finale.
La Cronaca. Primo tempo che parte equilibrato, con le due formazioni in fase di studio. Man mano che i minuti passano i biancorossi alzano i giri e si fanno sempre più pericolosi. Ottimo l’estremo ospite Scoppa che prontamente riesce a sventare ogni offensiva, dimostrandosi il migliore in campo in questa prima frazione.
La tensione culmina nel finale dove la Rata si mangia di tutto: su tutti è Ripa ad andare più vicino al gol, ma la ribattuta termina fuori. Sugli sviluppi del sesto corner biancorosso, l’arbitro segnala un fallo di mano in area e Tittarelli batte dal dischetto. Ma Scoppa dice ancora di no e salva con un miracolo il risultato allo scadere.
Inizio di ripresa nervoso con la Maceratese che si affretta a caccia del gol. Il vantaggio arriva al 58’ con Dieme che riesce a concludere in rete la brillante azione di Perez. Mister Canesin cerca di cambiare le carte con una girandola di cambi, inserendo forze fresche in campo.
La Cluentina riesce ad uscire dalla propria metà campo e la coppia Montserrat-Gianfelici inizia ad impensierire Santarelli. La stanchezza inizia a farsi sentire e gli ospiti incalzano cercando di ribaltare il risultato, ma la Maceratese è brava a smorzare il ritmo mantenendo un buon possesso palla. Salvataggio in extremis di Santarelli che sventa il tentativo di Porfiri diretto verso l’incrocio dei pali.
(Fonte foto: pagina Fb Maceratese)
Don Alberto Bastoni, riminese, ex vice parroco della cattedreale di Ascoli Piceno, si è recato ieri in udienza per venire ascoltato nel processo che vede imputati un uomo e una donna con l'accusa di avergli spacciato cocaina. La vicenda risale al giugno del 2020, quando i Carabinieri del capoluogo ascolano, a seguito di una perquisizione in Curia, avevano trovato Don Alberto in possesso di poco più di tre grammi di sostanza stupefacente.
Il religioso era stato accolto nella provincia meridionale delle Marche dopo essere stato coinvolto in un altro scandalo nel 2012, quando era parroco di Collevalenza, frazione di Todi in provincia di Perugia, dove venne trovato in possesso di cocaina in macchina e in seguito indicato da un testimone come frequentatore di festini a base di sesso e droga.
All' udienza di ieri, nel ripercorrere i fatti del 2020 ha raccontato di essersi recato dalla imputata, una donna brasiliana di 44 anni, per una prestazione sessuale e di aver poi assunto la cocaina che lei stessa gli avrebbe procurato. In precedenza ne avrebbe acquistata un altro quantitativo dal secondo imputato, originario della città.
L’ex religioso, sospeso dalla diocesi di Ascoli Piceno nell’immediatezza dei fatti, era stato indagato anche dalla Procura di Ancona per detenzione e scambio di materiale pedopornografico scaricato da internet.
A partire da lunedì 23 maggio, il taser sarà operativo anche a Macerata e Fano (Pesaro Urbino). "E' la finalizzazione di una lunga fase - ha spiegato il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni - iniziata nel 2014 quando il Parlamento ha dato il via libera per la prima volta all'introduzione dell'arma nella dotazione effettiva delle nostre Forze dell'Ordine e proseguita, a partire dal 2018, con una attenta e articolata sperimentazione".
"Gli operatori della sicurezza a cui verrà assegnata la pistola a impulsi elettrici - prosegue Molteni - hanno seguito un iter formativo qualificante per l'utilizzo di questo strumento non letale, che è innanzitutto un mezzo di difesa a tutela della incolumità di chi è impegnato nei servizi di vigilanza e controllo del territorio. L'utilizzo operativo del taser - conclude il sottosegretario - è stato avviato lo scorso 14 marzo e sta seguendo un cronoprogramma serrato. Siamo orgogliosi di aver offerto alle Forze di Polizia uno strumento in più per svolgere nel migliore dei modi, e con la massima sicurezza possibile, il loro fondamentale lavoro per la collettività".
Ennesima gioia tricolore per l’Anthropos ai Campionati Italiani di Atletica Promozione FISDIR - Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali, valevoli anche per l’assegnazione della Coppa Italia per società. La kermesse si è chiusa oggi allo Stadio delle Palme di Palermo con il sodalizio civitanovese in festa per la quinta Coppa Italia consecutiva (la sesta totale).
“Ancora un grande successo e un riconoscimento per il nostro lavoro – ha dichiarato il presidente Nelio Piermattei - per l’attaccamento ai colori dei ragazzi, per la passione e competenza dei tecnici, per la presenza delle famiglie. A rendermi orgoglioso di quello che facciamo, oltre all’ennesimo trionfo, c’è anche l’aver potuto e saputo regalare ai nostri ragazzi un bel fine settimana di amicizia, condivisione, divertimento e crescita. Non posso non ringraziare tutti coloro che collaborano con noi nel raggiungimento degli obiettivi”.
L’Anthropos sin da venerdì era in Sicilia con 16 atleti, 6 tecnici e numerosi familiari al seguito. Una due giorni intensissima di gare e successi anche a livello individuale dei nostri ragazzi, che fino dalle prime prove del sabato mattina hanno dimostrato di puntare alla conferma di un titolo che dal 2017 vede il nome del team marchigiano nell’Albo d’Oro dei vincitori.
La spedizione in Sicilia ha coinvolto Paola Abbadini di Sant’Elpidio a Mare, Sara Marinelli di San Severino Marche, Giorgio Morresi di Civitanova Marche, Patrizia D’Elia di Castelfidardo, Morgana Gallicchio e Paolo Catinari di Fermo, Davide Capponi di Grottazzolina, Nicola Carletti di Jesi, Matteo Delfino di Monsano, Edoardo Compagnucci di San Marcello, Davide Cesini di Montecassiano, Alessandro Greco di Recanati, Matteo Marinsalda di Tolentino, Alessandro Paglialunga e Luca Sbrolla di Porto Sant’Elpidio, Leonardo Volatili di Monte San Giusto, allenati dagli istruttori Alice Sacconi, Fabio Battellini, Andrea Croia, Andrea Donninelli, Francesco Marchetti, Alceste Nepi (in collaborazione con la SAF Fermo), Riccardo Panza, Federico Pergolini e Marco Salvatelli.
Una causa di divorzio, un padre che da anni non può vedere le sue figlie, una madre che dopo la separazione lo ha falsamente accusato di aver abusato delle loro bambine.
Bambine che, all’epoca della separazione avevano 7 anni, e che sono oggi adolescenti, e cresciute senza un padre ma soprattutto con l’odio verso di lui, trasmesso nel tempo dalla loro madre, che ha trasferito nelle loro menti un falso ricordo di un crimine in realtà mai subito.
Come è possibile per un bambino ricordare un abuso sessuale in reltà mai avvenuto?
Fattore determinante è la suggestionabilità dei bambini, ovvero la tendenza dei più piccoli in sede di testimonianza, a raccontare eventi mai accaduti sulla base dei suggerimenti che ottengono dall’adulto che li interroga. Una domanda può essere definita come inducente o suggestiva se include informazioni sulla risposta voluta o prevista.
Nel caso in esame, ad esempio, può verosimilmente essere accaduto che la madre abbia suggestionato le proprie figlie tanto da indurre in loro una interpretazione di una falsa realtà, che poi loro hanno fatto propria.
Non è purtroppo un caso isolato ciò che è accaduto in questa famiglia. In corso di separazione, troppo spesso i figli che sono le vere vittime inconsapevoli, vengono letteralmente usati dall’uno o dall’altro genitore.
Non solo uomini, ma anche donne che trascinano gli ex mariti in procedimenti penali massacranti con la peggiore delle accuse; salvo che poi, dopo anni, i giudici riscontrino l’infondatezza dell’accusa ed emettano sentenze di assoluzione, come accaduto a questo padre nel nord Italia.
Ma nel frattempo, per intenti di prevaricazione da parte del genitore accusante, i bambini, il cui interesse dovrebbe essere anteposto, subiscono dei veri e propri traumi.
Spesso l’iter processuale che li coinvolge direttamente contribuisce a peggiorare il loro malessere: seppur sia prevista una audizione protetta per ascoltare come testimone il minore, presunta vittima di maltrattamento e/o di abusi sessuali, è comunque intuibile come ciò sia fonte di un grande stress per un soggetto vulnerabile come un bambino.
Al minore possono derivare gravi disturbi comportamentali, che devono essere approfonditi con grande competenza per il tramite di specialisti altamente qualificati, poichè si può incorrere nell’errore di imputarne la causa proprio ai presunti (ma falsi) abusi.
Spesso, vista la gravità di questi reati, si attribuisce di fatto all’accusato una vera e propria “presunzione di colpevolezza”, come afferma l’Avvocato Annamaria Bernardini De Pace, specializzata nel diritto civile e in particolare nel diritto della famiglia, della persona e dei minori.
Ecco quindi che è (sarebbe) fondamentale una eccellente preparazione degli operatori del diritto, avvocati magistrati, assistenti sociali, psicologi, che anche e soprattutto attraverso l’ascolto e l’osservazione del minore devono verificare la fondatezza di tali gravissime accuse.
Che il mese di maggio 2022 sarebbe potuto essere il più caldo della storia meteo italiana, lo aveva preannunciato nei giorni scorsi il meteorologo Andrea Garbinato. E sulle spiagge di Civitanova turisti e bagnanti non si sono fatti attendere affollando alcuni degli stabilimenti balneari già aperti e spiagge libere al primo, vero caldo in attesa dell'estate.
Dal lungomare sud al lungomare nord, migliaia le persone riversatesi in spiaggia per contrastare la calura nel penultimo weekend di maggio. A determinare l'impennata delle temperature è stato il "persistente" anticiclone Hannibal, che, sottolinea l'esperto, "è alla massima potenza, facendo registrare temperature di 33 gradi all'ombra in Pianura Padana, che potrebbero salire ancora di 2-3 gradi".
A poco meno di un mese dal solstizio d'estate, l'Italia potrebbe battere numerosi record assoluti per maggio e anche la provincia di Macerata: qui la colonnina di mercurio arriverà a toccare i 32 gradi celsius, il punto più alto di tutte le Marche. E così turisti da ogni parte della regione ma anche da Umbria e Abruzzo hanno scelto Civitanova Marche per trascorrere un fine settimana che, a queste latitudini, profuma già d'estate.
(Foto Luigi Verdecchia)
Scontro frontale tra due auto: interviene il 118. È quanto avvenuto poco prima delle 13, a Corridonia, lungo la strada provinciale 34. Secondo una prima ricostruzione, l'incidente è scaturito dopo che, un'autovettura proveniente da Corridonia, anziché girare a destra in prossimità dello svincolo della superstrada, ha proseguito dritta, in direzione Macerata, contromano.
Ne è nato un frontale con una vettura che proveniva dalla SS77 della Val di Chienti, nel rettilineo a senso unico. A procedere ai rilievi del caso saranno i Carabinieri, che stanno anche dirigendo il traffico nella zona interessata dal sinistro.
Alla messa in sicurezza del tratto hanno provveduto i Vigili del Fuoco di Macerata, che hanno anche estratto dall'abitacolo uno dei feriti. Ad avere la peggio sono stati un uomo e una donna, trasferiti dal sanitari del 118 (accorsi sul posto con tre ambulanze), per accertamenti, all'ospedale di Macerata.
A partire da lunedì 23 maggio, il taser - la pistola elettrica - sarà a disposizione anche di Polizia e Carabinieri della provincia di Macerata.
"E' la finalizzazione di una lunga fase, iniziata nel 2014 quando il Parlamento ha dato il via libera per la prima volta all'introduzione dell'arma nella dotazione effettiva delle nostre Forze dell'Ordine e proseguita, a partire dal 2018, con una attenta e articolata sperimentazione", spiega il Sottosegretario all'Interno Nicola Molteni.
"Gli operatori della sicurezza a cui verrà assegnata la pistola a impulsi elettrici - prosegue -, hanno seguito un iter formativo qualificante per l'utilizzo di questo strumento non letale, che è innanzitutto un mezzo di difesa a tutela della incolumità di chi è impegnato nei servizi di vigilanza e controllo del territorio".
"L’utilizzo operativo del taser - conclude il sottosegretario - è stato avviato lo scorso 14 marzo e sta seguendo un cronoprogramma serrato. Siamo orgogliosi di aver offerto alle Forze di Polizia uno strumento in più per svolgere nel migliore dei modi, e con la massima sicurezza possibile, il loro fondamentale lavoro per la collettività".
Il nuovo Matelica di Sabrina Orlandi, moglie dell’ex-presidente dell’Ancona Matelica Mauro Canil, si assicura il titolo di Prima Categoria – Girone C – alla 29esima e penultima giornata di campionato, festeggiando così fra le mura amiche il ritorno in Promozione.
Il Giovanni Paolo II rimane inviolato e i biancorossi travolgono con un due gol per tempo il Villa Musone. Firma in calce ad una stagione straordinaria, una cavalcata che, con 18 vittorie, 9 pareggi e 2 sconfitte, ha portato la formazione matelicese a trionfare per distacco sulle contendenti. 63 punti totalizzati, così come i gol realizzati che eleggono il Matelica a miglior attacco del girone. Meriti anche al comparto difensivo, migliore del campionato con sole 22 reti subite.
(Fonte foto: pagina FB Matelica)
È stata una studentessa del IV sezione Arredo e forniture d’interni dell’Ipsia “Renzo Frau” di Sarnano, sede di San Ginesio, a conquistare il primo premio alla gara nazionale “Industria e artigianato per il Made in Italy”, svoltasi nei giorni scorsi a Campagna, in provincia di Salerno.
Andrea Guglielmi, classe 2004, abile e creativa, si è distinta al concorso organizzato dall’istituto salernitano “T. Gonfalonieri”, tra il 17 e il 19 maggio, con un mobile contenitore che ha come principali caratteristiche quelle di poter essere scomposto e ricomposto in vari modi, facilmente, e con un ingombro molto ridotto.
Nei laboratori di progettazione e design prima, e in quello di produzione poi, seguendo solo una linea guida, Andrea ha dato vita al suo complemento d’arredo, rispondendo allo slogan della manifestazione dedicata al settore del legno e del design del mobile: "Se lo puoi sognare, lo puoi fare".
Il prestigioso riconoscimento, al termine della gara, è stato assegnato a lei proprio "per l’originalità del progetto, l’ottimizzazione dello spazio e le modalità di assemblaggio". Molto fiero di Andrea Guglielmi tutto l’Ipsia Frau: compagni, studenti, docenti, dirigente, che per lei hanno organizzato una festa.
"Ci tengo a ringraziare la dirigente e i docenti, che hanno creduto in me - ha dichiarato Andrea - e mia madre, che mi ha accompagnato al concorso".
"Uno degli obiettivi del nostro istituto è senza dubbio quello di valorizzare le eccellenze; la formazione intende riportare in primo piano l’intelligenza delle mani: competenze frutto di conoscenze approfondite e di abilità di eccellenza che sono alla base del Made in Italy. Immaginare un prodotto, progettarlo e realizzarlo; rendere concreto quello che era solo un’idea", ha commentato la dirigente, Ida Cimmino.
"Andrea è una nostra eccellenza e rappresenta senza dubbio alcuno la speranza che i giovani possano riscoprire con passione percorsi che sanno unire sapere e saper fare, rendendosi protagonisti di primo piano della ripresa e soprattutto dello sviluppo verso orizzonti sempre più innovativi delle realtà produttive del territorio”, ha aggiunto la preside.
Dall’anno prossimo, in particolare, la sede di San Ginesio, delocalizzata dopo il sisma del 2016, potrà finalmente insediarsi negli spazi della nuova scuola, nel centro del paese, che sarà realizzata nell’ambito degli interventi del Commissario straordinario per la Ricostruzione post sisma del Centro Italia con un investimento di 7,4 milioni di euro.
“L’impegno di Comune e Regione sulla questione Villa Buonaccorsi non è mani venuto meno. Chi sostiene il contrario fa sciacallaggio politico e disinformazione ai cittadini, strumentalizzando una vicenda in cui gli enti locali non hanno alcun potere decisionale".
Così l’amministrazione comunale di Potenza Picena interviene, con una nota, in merito alla vicenda che ha visto l’annullamento di oltre 30 matrimoni, che si sarebbero dovuti svolgere all’interno della dimora storica.
“All’indomani dell’acquisizione della villa da parte del Ministero, il Comune di Potenza Picena, in sinergia con la Regione Marche, ha sin da subito e più volte richiesto, con ogni mezzo, formalmente e informalmente, agli uffici ministeriali e alla Soprintendenza, la possibilità di ottenere la gestione temporanea del bene, proprio in virtù della necessità di manutenzione dei giardini e di svolgimento delle cerimonie programmate", viene ricordato dai membri della Giunta.
"L’impegno è stato costante, ma la risposta del Ministero non c’è stata fino allo scorso 12 maggio, quando è giunta comunicazione ufficiale della possibilità di trasferimento del bene in base al federalismo culturale - viene aggiunto -. E contestualmente la decisione ministeriale è arrivata anche sul fronte della manutenzione del giardino con l’incarico conferito ad una ditta esterna”.
"Solo nei giorni scorsi alcune coppie di sposi, che avrebbero dovuto utilizzare la villa come location per i loro matrimoni, si sono rivolte direttamente al Comune - si precisa dai banchi dell'amministrazione comunale -. Alla luce di tali richieste è stato fatto presente ai futuri sposi che sarebbe stata necessaria l’autorizzazione ministeriale e che la stessa non era in alcun modo scontata”.
"Siamo assolutamente consapevoli del disagio che le coppie di futuri sposi hanno vissuto e proprio per questo è stato fatto tutto ciò che era nei poteri di quest’amministrazione. Ma le decisioni, come già detto, sono in capo a curatela fallimentare, Ministero e Soprintendenza. Siamo fiduciosi, viste le recenti evoluzioni, del prosieguo delle pratiche di trasferimento nel più breve tempo possibile, così che il bene possa tornare pienamente fruibile”, si conclude nella nota.
Il comune di Civitanova Marche, in collaborazione con AccessiWay di Torino e con l’organizzazione Bandiera Lilla di Savona, organizza per lunedì 23 maggio, alle 21:30, un convegno dal titolo “Accessibilità oltre le barriere. Come rendere il web inclusivo per tutti”.
Interverranno l’assessore Barbara Capponi, il responsabile dell’accessibilità dei siti web comunali Marco Pandolfi, il presidente di Bandiera Lilla Roberto Bazzano, e Giulia Rampa con Dajana Gioffrè di AccessiWay.
Da quando esiste il web si parla di accessibilità, una questione che però non è mai stata al centro del dibattito pubblico, testimonianza del fatto che oltre il 97% dei siti internet italiani non sono ancora navigabili da persone colpite da disabilità (visive, motorie e cognitive). Si discuterà dell’importanza di rendere il web accessibile a tutti e di come la moderna tecnologia possa aiutare.
Civitanova Marche è stato tra i primi comune italiani a rendere accessibile il proprio sito web del turismo adottando l’intelligenza artificiale già nel 2021 e, da quest’anno, anche il sito istituzionale è stato conformato ai requisiti di accessibilità. L’evento si svolgerà alle 21.30 in diretta streaming e potrà essere seguito collegandosi al sito www.civitanovamarchetv.com
Un Generale dei Carabinieri in pensione, un giornalista pubblicista, con l'abilitazione all'esercizio della professione forense, attualmente candidato al Consiglio Comunale con la Lista Vince Civitanova.
Chiedo al Piccinelli giornalista: parliamo di giornalismo e politica. Quale, secondo lei, dovrebbe essere la relazione tra queste due discipline? Come un giornalista, degno di questa qualifica dovrebbe affrontare la cronaca politica? Risponde con poche parole: "con obiettività, con oggettività, attenendosi ai fatti". E proprio con "i fatti" della sua vita ha risposto alle nostre domande.
Quando indossava la divisa, Paolo e' stato un comandante dei Carabinieri che si è speso in prima persona al fianco della gente. Ricorda che durante il terremoto del 2016, da Perugia dove aveva assunto il ruolo di Comandante Provinciale dei Carabinieri, si spostava ogni due tre giorni tra la popolazione di Nocera Umbra, Gubbio, Preci, per "esserci" tra quelle persone distrutte dal dolore, anche semplicemente per ascoltarle, per portare una parola di conforto ed un segnale di vicinanza dell' Arma in quei luoghi massacrati dal terremoto.
E tali doti empatiche, valori di solidarietà e generosita', sono quelli che, insieme alla moglie, ha desiderato trasmettere ai suoi figli. Racconta " un giorno mi trovavo a Roma dove vivevo con la mia famiglia; dovevo ripartire per la Bosnia, dove con gli uomini dell'Arma eravamo in missione peace keeping. Prima che uscissi dalla porta di casa è giunta mia figlia che, di sua iniziativa aveva messo tutti i suoi giocattoli dentro uno scatolone; me lo ha affidato dicendomi: questi sono per i bambini della guerra papà".
Tra i massimi esperti della gestione dell'emergenza, già responsabile per la sicurezza in RAI, spiega quale apporto questa sua specializzazione potrebbe portare al Comune di Civitanova Marche. "In una citta' come Civitanova, in forte espansione anche urbanistica, una delle maggiori attenzioni deve essere prestata all'ambito degli appalti e dell'edilizia privata. Un fitto controllo delle imprese edili, del flusso del denaro nelle operazioni immobiliari è tra i primi controlli da esercitare sul territorio."
Tanti gli argomenti "sensibili" toccati, viste le sue qualifiche e il Servizio prestato per diversi anni anche in Sicilia: la giustizia, la responsabilità dei magistrati, le infiltrazioni della criminalità organizzata, la criminalità dei colletti bianchi, la confisca dei beni ai mafiosi, il problema della sicurezza dei testimoni di giustizia. E con ogni sua affermazione non solo condanna veementemente ogni forma di "illegalità" ma esprime una concreta volonta' di partecipare attivamente affinché questo non sia solo uno slogan, dando il suo apporto "ora come allora".
Come concretamente rendere Civitanova una città sempre più sicura e protetta? "Mentre ero in servizio, dovevo ancora diventare Comandante, mi hanno insegnato : quando devi dare un ordine assicurati di avere la possibilità di controllare che venga eseguito. Altrimenti perdi la tua credibilità" spiega " Migliorare la sicurezza sul territorio di Civitanova significa controllare che le regole sulla sicurezza, in ogni sua declinazione, vengano rispettate. Questo è importante: arrivare ovunque, a costo di fare casa casa, ma controllare che le regole vengano rispettate. Da Tutti."
Alla guida ubriachi provocano due incidenti stradali, uno a Montecassiano e uno a Monte San Giusto: denunciati per guida in stato di ebbrezza alcolica. È parte del bilancio dei controlli del sabato sera messi in atto dai Carabinieri della Compagnia di Macerata.
I conducenti, colpevoli di aver causato i due distinti sinistri stradali, al controllo dell’esame dell’alcol test hanno riportato un tasso superiore a 1.80, oltre tre volte superiore al limite consentito per legge. I veicoli sono stati posti sotto sequestro e, contestualmente, si è proceduto all'immediato ritiro delle patenti di guida. Entrambi i conducenti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Macerata.
Nel corso della notte, inoltre, i Carabinieri della sezione radiomobile, hanno fermato un uomo che si era messo al volante della propria autovettura nonostante la sua patente fosse stata revocata. È stato, quindi, multato per 5mila euro. Il mezzo è stato sequestrato in via amministrativa.
Torna come ogni domenica, la rubrica curata dall'Avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante gli indebiti pensionistici. Ecco la risposta dell'avvocato Pantana alla domanda posta da un lettore di Cingoli che chiede: "Può l’Inps richiedere le somme erogate in eccesso?"
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ad una problematica che tocca tutte le persone o meglio i pensionati che non si aspettano di ricevere una comunicazione dell'Inps che li informa di aver contratto un debito con l'Istituto di Previdenza Sociale.
La comunicazione inviata dall'Inps ha per oggetto "Accertamento somme indebitamente percepite su pensione" e informa il pensionato che sarebbero state corrisposte quote non spettanti in quanto l’ammontare dei redditi era superiore ai limiti previsti dalla legge; difatti, spesso accade che l'Ente richieda, anche a distanza di anni, la restituzione di pensioni arretrate erroneamente corrisposte.
In caso di titolo definitivo, è doveroso distinguere tra errore da parte dell'INPS e errore da parte del pensionato. In particolare, se l'errore dipende dall'Inps, l'indebito diventa irripetibile, vale a dire l'Inps non potrà più chiedere indietro la restituzione degli importi erogati per errore in eccesso.
Va rilevato come secondo l'art. 52, co. 2, L. n. 88/1986, qualora siano state riscosse rate di pensione risultanti non dovute, l'Ente non può richiedere il recupero delle somme corrisposte, salvo che l'indebita percezione sia dovuta a dolo del pensionato. Tale principio è stato ribadito dall'art. 13 L. n. 412/1991, norma di interpretazione autentica dell'articolo appena menzionato.
Il pensionato, per liberarsi dal debito, dovrà provare di aver prontamente comunicato le variazioni reddituali. A questo punto se l'INPS non si attiva, mediante le verifiche annuali, entro il 31 dicembre dell'anno successivo o a partire dalla data di effettiva conoscibilità dei redditi comunicati dal pensionato, l'ente incorrerà nella decadenza prevista dalla legge, impedendogli così di poter azionare la richiesta di ripetizione nei confronti del pensionato.
Mentre, se l’errore è del pensionato, ovvero un’omissione, una sorta di colpa che viene attribuita al pensionato per non aver comunicato nei tempi o modi le variazioni reddituali, in questo caso, l'Ente, se dimostra che il pensionato non ha comunicato alcuna informazione e vi sono state delle variazioni reddituali, ha la possibilità di richiedere queste somme entro 10 anni dalla comunicazione in cui chiede la restituzione delle somme (Circolare INPS n. 47 del 16.03.2018, in particolare, par. 8.1).
Ad esempio: comunicazione dell'INPS del 2020, la stessa potrebbe chiedere la restituzione degli importi fino al 2010. Per tali ragioni, in risposta al nostro lettore, risulta corretto affermare che "le pensioni possono essere in ogni momento rettificate dagli enti erogatori in caso di errore di qualsiasi natura commesso in sede di attribuzione o di erogazione della pensione, ma non si fa luogo al recupero delle somme corrisposte, salvo che l'indebita prestazione sia dovuta a dolo dell'interessato” (Corte di Cassazione, Sez. Lav., Sent. n. 482/2017). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
"Il risultato è casuale, la prestazione no", avrebbe detto Zdenek Zeman. È una sconfitta che brucia quella con la quale la Halley Matelica esce dal PalaElettra. I biancorossi lottano ad armi pari per 30’ sul campo della fortissima Amatori Pescara in gara 1 di semifinale, ma alla lunga chinano il capo fiaccati dai troppi errori ai tiri liberi e da un arbitraggio che ha lasciato più di qualche dubbio.
Che sarebbe stata una battaglia più che una partita di fioretto, viste le caratteristiche delle due squadre, era più che lecito attenderselo. E infatti la gara è maschia sin dai primi minuti, nei quali i padroni di casa, trascinati dal duo slavo Dondur-Kordis, guadagna qualche punticino di vantaggio.
La Vigor ha le polveri bagnate in attacco, due bombe di Bugionovo suonano la carica ma è Falzon a girare l’inerzia di match. Un suo canestro seguito da una tripla di Zhgenti vale il +3 matelicese (18-21 al 12’), ma la Halley non capitalizza il suo miglior momento della serata come invece fanno Dondur e Di Salvia, che portano gli abruzzesi all’intervallo lungo avanti di 3 (31-28).
Il canovaccio non cambia nel terzo quarto, che si apre con le due squadre che non trovano il canestro nei primi 4’ fino alla bomba del pareggio firmata Vissani (31-31 al 26’).
La Halley lotta e si sbatte, ma spreca tiri liberi su tiri liberi, mentre Kordis se ne guadagna in quantità industriale. Il primo strappo vero della serata, però, lo firma un protagonista inatteso: 5 punti in fila di Mazzarese portano la Amatori a +7 (48-41 al 29’), una Halley sempre più nervosa para il colpo, ma la partita cambia definitivamente a inizio quarto quarto con il secondo, severissimo tecnico a coach Cecchini, che è costretto a lasciare il parquet.
I biancorossi si disuniscono e precipitano a -12 (58-46 a 7’ dalla sirena con la firma della guardia croata), la Vigor prova a non crollare e ricuce con un paio di triple del solito Falzon, ma quando Raicevic sigla dall’angolo la tripla del +14 (65-51 con 4’ ancora da giocare) la partita ornai è scappata via.
Un peccato perché la Halley ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per potersela giocare fino in fondo. Ma guai a disperare, anzi: mercoledì sera alle 20.30 al palasport d Castelraimondo capitan Caroli e compagni avranno la chance di rimandare ogni discorso a gara 3.
Queste le parole di coach Cecchini a fine partita: "I dettagli hanno fatto la differenza e noi abbiamo lasciato giù 15-16 tiri liberi, con uno 0/8 filato nel terzo quarto che ha scavato il vero solco tra le due squadre. Non riuscire ad accorciare e tenere la gara in serate così fuori casa poi rende tutto più difficile. Ci siamo stati, ma nei playoff conta la differenza canestri o il giocare bene o male".
AMATORI PESCARA-HALLEY MATELICA 66-55
PESCARA: Balilli, Silveri ne, Mazzarese 7, Dondur 17, La Torre ne, Serroni 5, Schiavoni, Di Salvia 10, Pichi 2, Kordis 21, Peres ne, Raicevic 4. All.: Castorina.
MATELICA: Provvidenza 2, Bugionovo 8, Fianchini, Falzon 25, Vissani 3, Zhgenti 3, Caroli 1, Ciampaglia, Genjac 7, Poeta, Tosti 6. All.: Cecchini.
ARBITRI: Stanzione, Procacci.
PARZIALI: 18-16, 13-12, 19-18, 16-9.
Sorrisi. Lacrime. Abbracci. Sudore. Felicità. Felicità vera come fosse la prima volta. La felicità di chi vive senza precedenti. La Cbf Balducci vola in Serie A1 di pallavolo e lo fa per la prima volta nella sua storia.
Il Banca Forum Macerata, gremito in ogni ordine di posto, esplode di gioia. E in questa fotogallery realizzata dal direttore responsabile di Picchio News, Guido Picchio, i momenti più belli resi immortali per sempre. Per una serata che resterà nella storia dello sport. Per una serata che ha riscritto la storia della pallavolo a Macerata.
L'ex Fontescodella ritratto nel massimo momento di festa, arrivato al termine di cinque set combattutissimi con delle avversarie di tutto rispetto. Il presidente Pietro Paolella, l'allenatore Luca Paniconi e il patron Massimiliano Balducci si lasciano andare dopo più di due ore di gara in un pianto liberatorio, coronamento di una gara e di una stagione straordinarie che portano Macerata fra le grandi della pallavolo nazionale.
La Cbf Balducci HR Macerata trionfa nella finalissima dei playoff di Serie A2 e si laurea campione d’Italia. Successo storico che vale alle maceratesi un posto in Serie A1 conquistato al tie-break dopo una gara stracolma di emozioni (28-26; 15-25; 25-10; 15-25; 15-12). Pubblico arancione acceso come mai prima al Banca Forum Macerata per questa importante finale dei playoff di Serie A2. Sugli spalti anche un centinaio di tifosi di Mondovì accorsi per supportare le loro beniamine.
Macerata conduce la gara fin dal primo set, ma Mondovì non demorde e insegue punto su punto. Tie-break mozzafiato portato a casa dall’Helvia Recina con una prestazione d’insieme
La Cronaca
LE FORMAZIONI – Sestetto inziale classico di mister Paniconi con diagonali Ricci e Mailk, schiacciatrici Fiesoli e Michieletto, centrali Pizzolato e Cosi, Bresciani libero. Mondovì risponde con Tamborelli, Montani, Cumino, Hardeman, Molinaro e Trevisan, libero Bisconti.
PRIMO SET Partenza equilibrata in cui le due formazioni si rispondono colpo su colpo (5-5). Macerata riesce però ad allungare grazie ai potenti attacchi di Pizzolato e Malik (10-8). Mondovì non si lascia intimorire e riesce ad inseguire senza cedere troppo (14-12). Lentamente le ospiti riescono anche ad accorciare e Molinaro trova il sorpasso con una bella schiacciata di prima intenzione (17-18).
Coach Paniconi chiama il time-out e spezza il ritmo delle ospiti: l’ottimo attacco di seconda di Ricci e la bellissima diagonale di Fiesoli permettono di recuperare (20-20). Finale combattutissimo - che richiama in campo anche capitan Peretti - in cui ad avere la meglio sono le maceratesi dopo una prima frazione meritata (28-26).
SECONDO SET Inizio che sembra replicare quello del primo set (4-4). Hardeman sa come far male dalla diagonale ed impone un buon divario (9-14). La solida prestazione di Bresciani non basta ad arginare l’avanzata di Mondovì che macina punti con Trevisan alla battuta (11-17).
Distanza che continua ad aumentare, costringendo la Cbf Balducci ad uno scomodo -10 prima di riuscire ritrovare il break (13-23). Taborelli e Molinari decisive permettono alle ospiti di pareggiare i conti conquistando il secondo set (15-25).
TERZO SET Dopo qualche scambio è Macerata a portarsi avanti per prima grazie alle bordate di Fiesoli (6-4). La sicurezza di Cosi a muro e le offensive poderose di Malik e Michieletto incrementano il vantaggio (18-9).
Dominio biancorosso che si estende punto dopo punto: Pizzolato firma il punto del +10 in un set che sembra seguire il copione del precedente, ma a parti invertite (20-10). L’Helvia Recina non cede più niente per un terzo set totalmente dominante e si porta sul match point (25-10).
QUARTO SET Mondovì si porta subito avanti grazie alle potenti schiacciate di Montani (3-6). La reazione delle padrone di casa tarda ad arrivare e il vantaggio cresce (5-12). L’ingresso di Peretti e il time-out spezzano il momento di Mondovì e permettono a Macerata di recuperare ossigeno (8-14).
Ad allungare di nuovo per Mondovì è Taborelli che sbaglia la battuta solo dopo 3 ace puliti (13-21). Nel finale le Orange provano a recuperare, ma il divario è ormai troppo grande e le ospiti conquistano il tie-break (15-25).
QUINTO SET Subito avanti Macerata che riesce a condurre con Fiesoli al servizio (5-3). Mondovì imbastisce prontamente una reazione e recupera lo svantaggio, fino a completare la rimonta (6-7). Risposta sicura di Michieletto che riagguanta il risultato, seguita dall’allungo di Cosi e Malik (11-8). La Cbf in volata chiude il match e festeggia la promozione in serie A (15-12).