Un diciassettenne è stato fermato dalla Polizia Locale di Macerata al terminal degli autobus di piazza Pizzarello, dopo che gli agenti hanno notato comportamenti sospetti. Durante il controllo, il ragazzo è stato trovato in possesso di 10 grammi di hashish, assemblati in un unico pezzo. L’episodio si inserisce nell’ambito del progetto “Scuole Sicure”, un’iniziativa promossa dall’assessorato alla Sicurezza e dalla Prefettura di Macerata, finanziata dal Ministero dell’Interno, con l’obiettivo di contrastare lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti tra i giovani.
Il giovane, uno studente minorenne, è stato avvicinato dagli agenti dopo che è stato notato in un’ora in cui avrebbe dovuto essere a scuola. Il ragazzo, invece, si trovava al terminal degli autobus, in procinto di salire su un mezzo extraurbano. Durante il controllo, gli agenti hanno rinvenuto la sostanza stupefacente, procedendo immediatamente al sequestro e alla segnalazione del ragazzo alla Prefettura di Macerata come assuntore di sostanze stupefacenti, ai sensi dell’articolo 75 del Testo Unico 309/1990.
L’episodio ha riportato l’attenzione sul progetto “Scuole Sicure”, che da tempo opera nel territorio maceratese per prevenire e contrastare il fenomeno dello spaccio e del consumo di droga tra i giovani. L’iniziativa non si limita a operazioni di controllo, ma mira a creare un dialogo costruttivo tra studenti, famiglie, scuole e istituzioni, promuovendo una cultura della legalità e della consapevolezza sui rischi legati all’uso di sostanze stupefacenti.
Paolo Renna, assessore alla Sicurezza del Comune di Macerata, ha commentato l’accaduto sottolineando l’importanza del progetto: “Ancora una volta il progetto ‘Scuole Sicure’ ha dimostrato la sua validità sotto il profilo della prevenzione e del contrasto. L’obiettivo, oltre a quello della lotta allo spaccio di droga, è far comprendere ai giovani che le istituzioni ci sono e operano per il loro bene. È nostro compito come Amministrazione comunale lavorare a stretto contatto con scuole, educatori, famiglie e comunità perché solo insieme possiamo costruire un ambiente più sicuro e sano.”
Renna ha inoltre ringraziato la Polizia Locale per il loro impegno e la dedizione nel mantenere la sicurezza della comunità, evidenziando come il lavoro degli agenti sia fondamentale per garantire un ambiente scolastico e cittadino libero da sostanze nocive.
Il progetto “Scuole Sicure” non si limita a interventi repressivi, ma punta anche a sensibilizzare i giovani e le loro famiglie sui pericoli legati all’uso di droghe. Attraverso incontri, campagne informative e collaborazioni con le scuole, l’iniziativa cerca di creare una rete di supporto che coinvolga tutti gli attori sociali, dalle istituzioni alle famiglie, passando per gli educatori e gli stessi studenti. L’obiettivo è chiaro: costruire un futuro in cui i giovani possano crescere in un ambiente sano e sicuro, lontano dalle tentazioni e dai rischi delle sostanze stupefacenti.
Intanto, il ragazzo è stato segnalato alla Prefettura e dovrà affrontare le conseguenze legali del suo gesto, mentre la comunità si interroga su come sostenere al meglio i giovani nel loro percorso di crescita, lontano dalle insidie della droga.
In seguito all'allerta arancione emanata dalla Protezione civile della Regione Marche, che prevede intense raffiche di vento sul territorio comunale di Macerata, sono state adottate misure precauzionali per garantire la sicurezza dei cittadini.
Per tutta la giornata di oggi, il Comune ha disposto la chiusura dei giardini Diaz e del parco di Villa Lauri. La riapertura di entrambe le aree verdi è prevista per mercoledì 29 gennaio, salvo nuove disposizioni legate all’evoluzione delle condizioni meteo.
Inoltre, a causa delle forti raffiche di vento e dell’allerta in corso, il civico cimitero resterà chiuso fino alla mezzanotte di oggi, martedì 28 gennaio. Il Comune ha attivato il Centro Operativo Comunale (Coc) per monitorare la situazione e gestire eventuali emergenze. I cittadini possono segnalare criticità o situazioni di pericolo chiamando il numero 0733-256346.
Domenica 26 gennaio, il palazzetto dello sport "E. Medi" di Porto Recanati ha ospitato il 15° Trofeo di Karate Giovanile, organizzato dallo Csen Marche Settore Karate in collaborazione con il Comitato Csen Macerata e l’Associazione Sportiva Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli. L’evento, patrocinato dall’amministrazione comunale, ha visto la partecipazione di circa 200 giovani atleti, di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, provenienti da tutta la regione Marche e dalle zone limitrofe.
Davanti a un pubblico numeroso e caloroso, 14 società sportive si sono sfidate sul tatami, dimostrando tecnica, disciplina e spirito di squadra. Tra queste, il Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli, realtà storica del territorio con oltre 10 anni di attività presso la palestra Diaz di Porto Recanati, ha brillato portando in gara 32 atleti delle sue sezioni di Porto Recanati, Tolentino e Ripe San Ginesio.
I giovani karateka del Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli hanno ottenuto risultati eccellenti nelle varie categorie, contribuendo in modo decisivo alla conquista del 1° posto assoluto nella classifica società, un traguardo che conferma l’impegno e la qualità del lavoro svolto dall’associazione.
A rendere possibile il successo dell’evento ha contribuito anche il maestro Fabrizio Tarulli, responsabile Arbitri Csen della regione Marche, che ha coordinato 16 Ufficiali di Gara Csen. La loro professionalità e dedizione hanno garantito il corretto svolgimento delle gare, riscuotendo il plauso di atleti, tecnici e pubblico.
Il Direttore Tecnico M° Fabrizio Tarulli e tutto lo staff tecnico del Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli hanno espresso piena soddisfazione per la riuscita dell’evento, sottolineando l’importanza di una partecipazione così numerosa e il valore dei risultati ottenuti, frutto di un lungo e intenso lavoro di preparazione.
Dopo questo grande successo, gli atleti del Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli si preparano già per la prossima sfida: la 15° Coppa di Karate città di Tolentino, in programma il 16 marzo presso il palasport G. Chierici di Tolentino.
A partire da giovedì 30 gennaio, la polizia locale di Macerata ha emanato un’ordinanza per regolamentare temporaneamente la circolazione stradale in via Pergolesi, Piazza XXV Aprile e via Giuseppe Verdi, in vista dei lavori di riqualificazione della piazza e della stazione ferroviaria. Il provvedimento, valido 24 ore su 24, resterà in vigore fino al 30 gennaio 2026 e prevede una serie di modifiche alla segnaletica e alla viabilità per garantire la sicurezza e la fruibilità delle aree interessate dai cantieri.
VIA PERGOLESI - In via Pergolesi, il senso unico di marcia sarà invertito, accompagnato da una modifica della segnaletica verticale relativa alla sosta dei veicoli. Saranno temporaneamente rimossi i cartelli di "Divieto di accesso", "Stop" e "Direzione obbligatoria" sul lato di via Giuseppe Verdi, mentre verrà istituito un nuovo "Divieto di accesso" per i veicoli provenienti da via San Giovanni Bosco. Inoltre, sarà introdotta una segnaletica verticale e orizzontale di "Stop" e "Direzione obbligatoria a sinistra" per i veicoli in uscita da via Pergolesi.
PIAZZA XXV APRILE - Piazza XXV Aprile sarà interessata da un divieto di sosta con rimozione coatta su tutto il tratto coinvolto dai lavori, compresa l’area parcheggio. Per garantire la sicurezza dei pedoni, verrà istituito un percorso pedonale protetto lungo il perimetro del cantiere. Saranno inoltre create due aree riservate al trasporto pubblico in prossimità del cantiere. La segnaletica di “Stop” e “Divieto di accesso” nell’area vicina alla fontana pubblica sarà revocata e modificata.
VIA GIUSEPPE VERDI - In via Giuseppe Verdi, verrà introdotta la segnaletica di “Direzione obbligatoria a sinistra” per i veicoli che entrano in Piazza XXV Aprile, mentre sarà rimosso il cartello “Direzione consentita Diritto e Destra”.
Giovedì 30 gennaio, dalle ore 07:00 alle 18:00, sarà vietata la sosta con rimozione coatta su tutto il tratto di via Pergolesi interessato dai lavori, per consentire il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale e l’inversione del senso di marcia. Il divieto resterà in vigore fino al termine delle operazioni. I cittadini sono invitati a prestare attenzione alla nuova segnaletica e a rispettare le disposizioni per facilitare lo svolgimento delle operazioni e ridurre al minimo i disagi.
Prenderanno il via lunedì 3 febbraio i lavori del progetto "Rigenerata Macerata Go Green", un intervento finanziato con 1 milione e 696mila euro dal Pnrr che mira a riqualificare quattro importanti aree verdi della città: i giardini Diaz, il parco di Fontescodella, i giardini Micheletti e il bosco urbano del Sasso d’Italia.
La prima fase dell’intervento riguarderà i giardini Diaz, che a partire dal 3 febbraio saranno completamente chiusi al pubblico per consentire l’avvio dei lavori, la cui conclusione è prevista entro aprile. L’obiettivo è risolvere alcune criticità strutturali e migliorare la fruibilità degli spazi, rendendoli più inclusivi, sostenibili e sicuri.
Tra le principali azioni previste, spicca la risoluzione del problema del cattivo drenaggio delle acque piovane, che verrà affrontato intervenendo sui due viali principali che dividono i quadranti del giardino. Sarà inoltre riqualificata l’area giochi, con particolare attenzione ai criteri di inclusività e sicurezza, e verranno sistemate circa 30 nuove piantumazioni attorno al laghetto per migliorare l’ombra nelle zone di sosta.
L’impianto di irrigazione a goccia sarà potenziato, mentre nuovi arredi come tavoli da pic-nic, panchine, cestini e cartelloni arricchiranno l’area, rafforzandone la funzione di sosta e lettura. Non mancherà la riqualificazione dello stemma di Macerata, simbolo identitario della città.
Dopo i giardini Diaz, i lavori si sposteranno al parco di Fontescodella, ai giardini Micheletti e al bosco urbano del Sasso d’Italia, con l’obiettivo di creare una rete di connessione tra le aree verdi attraverso sentieri e piste ciclabili in fase di progettazione.
"Il progetto riveste un ruolo strategico nella valorizzazione del sistema del verde urbano della nostra città", ha commentato l’assessore con delega ai parchi pubblici, Paolo Renna. "Grazie a questo finanziamento risolveremo alcune criticità strutturali e potenzieremo le infrastrutture per promuovere e ampliare l’uso sportivo, ludico e ricreativo delle aree. Restituiremo ai maceratesi i loro luoghi del cuore, migliorandone gli aspetti funzionali e estetici", ha puntualizzato.
Renna ha inoltre sottolineato che, nonostante la momentanea chiusura dei giardini Diaz necessaria per i lavori, i cittadini apprezzeranno i risultati che saranno consegnati alla città in tempi brevi.
"Mi trovo a raccontare – il diario di nonno Ruggero" è stato il titolo dello spettacolo organizzato dall’Associazione Adesso musica e dalla Città di Camerino in occasione del Giorno della Memoria 2025.
All’Accademia della musica di Camerino ieri sera sono stati letti brani tratti da un diario inedito scritto da Ruggero Forti che hanno toccato profondamente l'animo dei presenti, merito anche delle musiche appositamente composte dal maestro Vincenzo Correnti ed eseguite insieme a Giacomo Correnti nella formazione “Clarimbando Duo” clarinetto e marimba.
"Attraverso lo scritto di questo nonno del nostro territorio - dice Donatella Pazzelli, che ha selezionato e dato voce ai testi e curato le immagini - abbiamo vissuto 5 lunghi anni di guerra dove, senza mai perdere la speranza, Ruggero ha sofferto il distacco dai propri cari, ha subìto l'inganno e il tradimento, si è aggrappato alla sua forte fede, ha sopportato la fame e gli stenti, visto le peggiori atrocità, perso l'orientamento e attraversato il lungo calvario del ritorno a casa".
Ruggero Forti, nato il 26 maggio del 1905 a Vari di Pieve Torina e morto il 26 luglio del 1991 a Camerino, era sposato con Luisa e padre di due figli, Maria e Tonino, presenti entrambi alla serata di commemorazione insieme ai quattro nipoti di Ruggero: Marco, Ada, Letizia e Chiara. Forti fu richiamato alle armi il 15 gennaio 1941 e dopo un lungo peregrinare riuscì a ritornare a Vari il 6 luglio 1945, provato nel fisico ma non nella mente.
In quegli anni terribili aveva scritto i suoi appunti contenenti testimonianze, impressioni e meticolose descrizioni in tanti pezzetti di carta che sistemò una volta ritornato a casa.
Maria e Tonino Forti, al termine dello spettacolo visibilmente commossi e al contempo contenti di questo omaggio, hanno aggiunto i loro ricordi, il dolore di una bambina che a 4 anni vide il padre andar via e sua madre piangere per tante e tante notti e l’incredulità di quando lo rivide 5 anni dopo, mentre Tonino, nato nel 1941, stentava a credere che quell’uomo fosse suo padre. I nipoti hanno ricordato il nonno speciale che con i propri racconti li ha educati al rispetto e alla tolleranza.
Apprezzamenti sono stati espressi dal Vicesindaco di Camerino, Antonella Nalli, che ha ricordato l’importanza di ricordare e di tramandare i fatti alle nuove generazioni affinché questi non si verifichino più: "Mi trovo a raccontare per chi avrà il piacere di leggere, per sapere un po' di storia a titolo di vita vissuta a quei tempi. Prima di chiudere mi permetto di dire, a chi avrà piacere di leggere quanto è scritto, che nasce da una penna elementare ma di grande sentimento, quindi non è tempo perduto leggerlo. Auguro buona fortuna e salute a tutti e un pensiero allo scrittore Forti Ruggero”
"È stato un sabato speciale per Pieve Torina quello appena trascorso perché ha segnato la riapertura di uno spazio tra i più amati dai pievetorinesi e non solo, un luogo di memorie condivise, di antiche tradizioni e valori: il Museo della Nostra Terra". Racconta così il sindaco Alessandro Gentilucci l’emozione di aver potuto riaprire al pubblico un ambiente museale di assoluto prestigio reso ancor più interessante grazie alle innovazioni tecnologiche.
"Abbiamo messo insieme il passato con il futuro rendendo disponibile una fruizione di tipo classico, con le visite guidate alla raccolta delle varie collezioni, e una fruizione originale e altamente innovativa: una sala immersiva per la visione di filmati d’epoca e la possibilità dell’utilizzo di visori digitali per la realtà aumentata, due novità che renderanno l’esperienza della visita al Museo indimenticabile", ha sottolineato Gentilucci.
Alla cerimonia inaugurale, nel pomeriggio, hanno preso parte in tanti. Tra le autorità presenti il commissario straordinario per il sisma Guido Castelli, il sottosegretario alle finanze, Lucia Albano, l'assessore regionale alla cultura, Chiara Biondi, l'arcivescovo di Camerino, monsignor Francesco Massara, il rettore dell’Università di Camerino, professor Graziano Leoni.
Tanti anche i sindaci del territorio intervenuti e i tecnici che hanno seguito il progetto di recupero del Museo e la realizzazione delle infrastrutture tecnologiche. Emozionante il ricordo con cui il sindaco Gentilucci ha voluto omaggiare l'ideatore del Museo, Fernando Mattioni, purtroppo impossibilitato a partecipare, scoprendo una targa a lui intitolata: "È grazie al Maestro Mattioni - ha concluso Gentilucci - se oggi possiamo osservare tutto questo e immaginare cosa poteva essere la vita dei nostri concittadini uno o due secoli fa: un pezzo di Storia popolare e contadina che continua a vivere e ad essere d’insegnamento per le generazioni future".
"Accolgo l’appello portato avanti dal nostro presidente Matteo Pompei la scorsa settimana riguardante la seria problematica della revoca del fondo strutturale per gli investimenti nei Comuni sotto i 1.000 abitanti". Con queste parole Jacopo Orlandani, assessore comunale di San Severino Marche e coordinatore provinciale di Civici Marche, ha espresso forte preoccupazione per la decisione di azzerare il Decreto Legge Crescita 34/2019, che fino al 2027 garantiva risorse fondamentali per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici, patrimonio comunale e l’efficientamento energetico.
"Questo importante contributo statale, già ridotto di circa il 25% nella precedente Legge di Bilancio e oggi completamente azzerato, permetteva ai Comuni di programmare investimenti a medio termine su tematiche cruciali per il territorio - ha sottolineato Orlandani -. Viene a mancare uno strumento economico vitale per i nostri borghi, e vorrei ricordare che nella provincia di Macerata sono ben 19 i Comuni coinvolti, tutti rientranti nell’area del cratere del sisma 2016, con una popolazione complessiva di circa 11.200 abitanti".
L’assessore ha evidenziato come queste comunità, già gravate dalle conseguenze del terremoto e dalle difficoltà quotidiane legate alla ricostruzione, avessero fatto affidamento su questi fondi per garantire sicurezza e sviluppo. "Spero vivamente che vengano reintrodotti", ha aggiunto, "altrimenti per i piccoli Comuni resteranno solo promesse non mantenute da parte della politica, mentre la realtà concreta sta andando nella direzione opposta".
Orlandani ha inoltre sottolineato come i piccoli Comuni, spesso collocati nelle aree interne delle Marche e del resto d’Italia, siano già alle prese con un progressivo spopolamento, aggravato dalla carenza di servizi essenziali. "Questa decisione li penalizza ulteriormente, rendendo ancora più difficile il loro sviluppo e la loro sopravvivenza", ha dichiarato.
A sostegno della causa, il consigliere regionale di Civici Marche, Giacomo Rossi, sta portando avanti un’istanza in Regione per sollecitare il Governo a rivedere la decisione. "Spero ci sia un ravvedimento", ha concluso Orlandani, "per il bene di questi piccoli Comuni che rappresentano una delle peculiarità del nostro Paese, rendendolo unico al mondo".
"Ieri pomeriggio, in occasione della Giornata della Memoria, abbiamo voluto scoprire, all’interno del Parco Rodari, una pietra della memoria in ricordo di tutte le vittime dell’olocausto, con una targa celebrativa apposta a nome dell’amministrazione comunale". È Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina, a sottolineare l’importanza di una data simbolo per la storia dell’umanità.
"Ebrei ma anche omosessuali, rom, sinti, disabili, dissidenti politici e purtroppo tanti altri sono stati vittime della follia nazista: questa targa, insieme alla mostra che abbiamo inaugurato alla sala Rubner e alla proiezione del film d’animazione rivolta ai più piccoli, segna la volontà del comune di Pieve Torina di stimolare, soprattutto nelle giovani generazioni, il desiderio di conoscere ciò che è successo e cercare gli anticorpi perché tali tragici eventi non si ripetano più". Le note di brani classici interpretati al violino da Gaia Valbonesi hanno accompagnato lo scoprimento della targa rendendo ancor più emozionate la cerimonia.
Nella notte di domenica scorsa, un gruppo di quattro individui, con il volto coperto da passamontagna, ha fatto irruzione nel punto vendita MediaWorld situato all’interno del centro commerciale Corridomnia, a Corridonia, in via Enrico Mattei.
I malviventi, armati presumibilmente di un piede di porco o di un altro strumento adatto allo scasso, hanno frantumato una delle vetrate del negozio per guadagnare l’accesso. Una volta dentro, hanno fatto razzia di smartphone di ultima generazione e di altri dispositivi tecnologici esposti in vetrina, per poi darsi alla fuga con un bottino stimato in diverse migliaia di euro.
L’episodio è avvenuto tra le 22 e le 23 di domenica sera, quando l’allarme del negozio ha segnalato l’intrusione. Nonostante la rapidità dell’intervento dei carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Macerata, i ladri sono riusciti a dileguarsi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, sfruttando un’auto per allontanarsi velocemente.
Il negozio, inaugurato solo lo scorso novembre, è stato preso di mira in un’azione rapida e ben organizzata, durata pochi minuti. I carabinieri, giunti sul posto, hanno immediatamente avviato le indagini, visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza interne al MediaWorld, forniti dai responsabili del punto vendita.
Inoltre, stanno analizzando le riprese delle telecamere posizionate nelle aree circostanti, nella speranza di identificare i responsabili o di ricostruire i loro movimenti prima e dopo il furto.
Il valore esatto del bottino non è ancora stato determinato con precisione, ma si stima che siano stati sottratti numerosi smartphone di alta gamma, ciascuno del valore di centinaia di euro. Le indagini proseguono per individuare i colpevoli e ricostruire la dinamica dell’accaduto.
Si è svolto all'Hotel Interno Marche un interessante incontro di formazione organizzato dal Rotary Club Tolentino sul tema "Parlare in pubblico: come superare l’ansia con la tecnica". L’evento, rivolto a soci e ospiti, ha visto la partecipazione di Michele Bresciani, esperto in comunicazione, coordinatore distrettuale della formazione 2090, che ha affrontato con professionalità e passione un tema cruciale per la vita professionale e personale di molti.
L’obiettivo principale dell’incontro è stato fornire ai partecipanti strumenti pratici e tecniche efficaci per affrontare la paura di parlare in pubblico. Michele Bresciani ha illustrato, con esempi concreti e momenti di confronto, come sia possibile gestire l’ansia attraverso un mix di preparazione tecnica, controllo emotivo e consapevolezza di sé. Il relatore ha sottolineato come il public speaking non sia solo una competenza per professionisti o figure di spicco, ma una capacità fondamentale per comunicare in modo chiaro e convincente in molte situazioni della vita quotidiana.
Numerosi i quesiti posti dai partecipanti, segno di un coinvolgimento attivo e di un forte interesse per l’argomento trattato. Tra i temi emersi nel dibattito: come prepararsi efficacemente a un discorso, come adattare il proprio stile di comunicazione a diversi tipi di pubblico. L’interazione tra il relatore e i presenti ha arricchito ulteriormente l’incontro, trasformandolo in un’occasione di apprendimento condiviso.
L’evento è stato condotto da Daniele Sparvoli, delegato alla formazione del club. Il presidente del Rotary Club Tolentino, Giuseppe Bocci, ha espresso soddisfazione per l’ottima riuscita dell’iniziativa, sottolineando l’importanza di proporre attività formative che favoriscano lo sviluppo personale e professionale dei soci e della comunità locale.
Bocci ha donato a Michele Bresciani, al termine dell’evento, un attestato in ricordo dell’incontro. Incontro che si inserisce in un più ampio programma di attività organizzate dal Rotary Club Tolentino, sempre attento a promuovere la crescita individuale e il rafforzamento dei legami comunitari attraverso momenti di confronto e formazione di alta qualità.
All’inizio dell’evento c’è stata l’entrata del nuovo socio Valentino Pazzaglia di Colmurano. Presente anche il governatore nominato del Distretto 2090, Stefano Gobbi. L’incontro era aperto anche ai ragazzi del Rotaract Club Tolentino e dell’Interact Club Tolentino.
Un evento ricco di celebrazioni e riconoscimenti quello che si è tenuto a Pieve Torina all’interno del Palazzetto dello Sport durante la festa del comitato provinciale Federciclismo Macerata. Un passo indietro alla stagione 2024 per celebrare il lavoro, i sacrifici, i successi degli atleti e delle società per la gioia del neo presidente Francesco Baldoni che ha preso il testimone da quello uscente Carlo Pasqualini, ideatore-promotore del progetto Bike Hospitality.
Da un mese a questa parte, Francesco Baldoni è alla guida del comitato provinciale maceratese e lo sarà per tutto il quadriennio federale 2025-2028 a fianco di Giovanni Bartolacci, Daniele Cervellini, Francesco Foresi, ed Achille Pellizzari.
La presenza delle autorità istituzionali locali e sportive ha aggiunto un tocco di importanza all’evento a cominciare da quella di Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione Ciclistica Italiana per il secondo mandato di fila.
La provincia di Macerata è la terra di Giulio Pellizzari, altro ospite illustre della cerimonia. Al microfono dello speaker Ivan Cecchini, l’atleta 21enne di Camerino, ex Bardiani, non ha nascosto l’emozione per il suo imminente debutto con la nuova casacca della Red Bull Bora Hansgrohe che avverrà tra pochi giorni in Spagna a Palma di Maiorca, in un 2025 che non lo vedrà tra i partenti alla Tirreno-Adriatico e anche al Giro d’Italia.
Assente giustificata, invece, Eleonora Ciabocco. L’atleta originaria di Corridonia, in forza al Team Picnic PostNL, ha da poco concluso il Tour Down Under in sedicesima posizione in classifica generale e si è portata a casa la maglia bianca di miglior giovane al termine della corsa a tappe australiana.
Nel corso della cerimonia di Pieve Torina, insieme al presidente federale Dagnoni e a Pellizzari, a portare il saluto e ad intervenire nella consegna dei premi anche Guido Castelli (commissario straordinario ricostruzione sisma del 2016), Lucia Albano (sottosegretario al Ministero dell'Economia delle Finanze), Chiara Biondi (assessore allo sport della Regione Marche), Alessandro Gentilucci (sindaco di Pieve Torina), Fabio Luna (presidente regionale CONI Marche), Lino Secchi (ex presidente del comitato regionale FCI Marche), Massimo Romanelli (neo presidente del comitato regionale FCI Marche), Marco Marinuk (vice presidente vicario FCI Marche) e Federico Bastianelli (presidente del comitato provinciale FCI Ancona).
Presenti anche Emanuele Senzacqua (presidente della commissione dei giudici di gara FCI Marche), Stefano Vitellozzi (tecnico regionale FCI Marche), Andrea Spaterna (presidente del Parco Nazionale Monti Sibillini), Fabio Romagnoli (neo eletto presidente regionale FIDAL Marche), Augusto Congionti (presidente nazionale di Agriturist), Elisabetta Torregiani (vice presidente Centro Studi luglio ’67), Denis Cingolani e Filippo Maria Conti (rispettivamente sindaco e assessore allo sport per il comune di Matelica).
Tra gli ospiti anche Fausto Scotti, ex commissario tecnico azzurro del ciclocross, attualmente presidente dell’Asd Romano Scotti e del comitato organizzatore del Giro delle Regioni Ciclocross che ha avuto negli ultimi anni Corridonia con il suo ruolo centrale di "feudo" del ciclocross, a dimostrazione di quanto la provincia di Macerata sia attivamente coinvolta nel promuovere questa disciplina. Con l’ex cittì Scotti premiato anche Alfio Caccamo per rinsaldare ancora di più il legame tra il CorridoMnia Shopping Park (di cui Caccamo è presidente) e il ciclocross con il Giro delle Regioni.
A Primo Ciattaglia un riconoscimento speciale per i tanti anni di onorata attività (42 anni) alla guida dell'Avis Bike Cingoli, società organizzatrice della prestigiosa Nove Fossi di mountain bike in programma a Cingoli ogni anno nel mese di aprile. Tra i premiati anche il direttore sportivo della SCAP Trodica di Morrovalle Giovanni Calvigioni, un tributo al suo instancabile impegno a fianco dei giovani.
Camerino è salita ultimamente agli onori delle cronache non solo con Pellizzari ma anche per merito dell’Avis Bike Frecce Azzurre che ha organizzato il Campionato Italiano Granfondo FCI e quello Interforze. Camerino è anche città universitaria dove i quattro studenti dell'Unicam Ludovico Ferrara, Michele Perini, Elia Toma e Sofia Scattolini stanno sviluppando il passaggio dell’app Bike Hospitality da regionale a nazionale.
Altri riconoscimenti sono stati consegnati al Centro Studi luglio ‘67 per la candidatura all'Unesco del territorio della sinclinale, alla città di Recanati come ‘città ciclistica dell’anno’ e a Fra Fabio nell’ambito de “Il Cammino dei Cappuccini”, un viaggio a piedi nella spiritualità francescana di 400 chilometri da Fossombrone ad Ascoli Piceno che verrà valorizzato a breve anche nel contesto della bicicletta.
CAMPIONI ITALIANI
Mery Guerrini dell’Hair Gallery Cycling Team (master donna 1 ciclocross) e Leonardo Marchica dell’Anthropos (paraciclismo cronometro e strada – MT2).
CAMPIONI PROVINCIALI
Leire Storani Ruiz Navarro della Recanati Bike Team (esordienti donne ciclocross), Manuel Lassandari della Recanati Bike Team (esordienti cross country), Lorenzo Spano (esordienti primo anno strada) e Leonardo Grimaldi (esordienti secondo anno strada) della Potentia Rinascita, Jacopo Pascucci del Gruppo Ciclistico Matelica (esordienti ciclocross), Camilla Magnapane della Tormatic Pedale Settempedano (esordienti donne ciclocross e cross country), Ludovico Mazzalupo del Gruppo Ciclistico Matelica (allievi ciclocross), Mattia Mosca della Recanati Bike Team (allievi cross country), Mery Guerrini dell’Hair Gallery Cycling Team (master donna 1), Alessandro Diletti del Team Co.Bo Pavoni (master 5 ciclocross), Sergio Micucci del Gruppo Ciclistico Matelica (master 8 ciclocross), Teodoro Torresi del Bici Adventure Team (under 23 ciclocross), Pietro Pavoni del Team Co.Bo Pavoni (élite ciclocross), Filippo Modesti del Bici Adventure Team (juniores strada, ciclocross e cross country), Davide Rinaldoni del Raven Team (open cross country), Lorenzo Ginestra della Work Service Group Vitalcare Vega (élite strada), Barbara Gabrielli dell’Avis Bike Cingoli (master donna 2 cross country), Francesco Scortechini del Raven Team (master 2 cross country), Alessandro Bacaloni del Tormatic Pedale Settempedano (master 3 cross country), Stefano Aquili del Tormatic Pedale Settempedano (master 4 cross country) e Fabio Cardelli della Polisportiva Morrovallese (master 7 cross country). Nell’elenco figurano anche gli atleti residenti nel maceratese ma appartenenti ad altre squadre tesserate fuori provincia: Nefelly Mangiaterra del Team Cingolani (ciclocross donne open), Alice Pascucci della Trinx Factory Team (ciclocross juniores), Marco Diletti del Team Cingolani (allievi ciclocross), Giulia Rinaldoni della Scott Racing Team (juniores cross country) ed Edoardo Moretti del Zero24 Cycling Team (allievi strada).
SOCIETA’ CICLISTICHE DEL TERRITORIO
Velo Club Montecassiano, Club Corridonia, SC Recanati Marinelli Cantarini, SC Rinascita, Bici Adventure Team, Potentia Rinascita, Gruppo Ciclistico Matelica, Avis Bike Cingoli, Fast Forward, Associazione Ciclistica Dilettantistica Recanati, Avis Bike Frecce Azzurre, Sarnano in Bici, Team Co.Bo Pavoni, Gruppo Sportivo Fontespina 2000, Altonera Cycling, SCAP Trodica di Morrovalle, Raven Team, Asd Alta Valle del Potenza, Polisportiva Morrovallese, Marconi Project’s, Pausula 1896, Recanati Bike Team, Anthropos, Bike Italia Tour, Tormatic Pedale Settempedano, Muddy Bike Team, Asd Giuliodori Renzo, Associazione Guide Cicloturistiche delle Marche, Asd Montecosaro, Polisportiva Ripe San Ginesio, Downhill Deers Cingoli, Civitanova Bike Academy e FD Steel.
(Credit foto: Lanfranco Passarini)
Riuscita a pieno la manifestazione organizzata dallo Csen Marche Settore Karate, in collaborazione con il Comitato Csen Macerata e l’Associazione Sportiva Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli, presso il palazzetto “E. Medi” di via D. Alighieri. Presenti 200 tra bambini e bambine provenienti da tutte le Marche, dalla Repubblica di San Marino e dal vicino Abruzzo
I giovani partecipanti divisi per gruppi si sono confrontati nell’esecuzione di kata “forme”, e prove di kumite "combattimento", "al palloncino", primo esercizio di avvicinamento al combattimento. Al termine della manifestazione premi per tutti i partecipanti. Veramente una bella domenica di sport e divertimento.
Per l'associazione sportiva dilettantistica Karate-Kai Shototan di Civitanova Marche erano presenti: Luca Perugini, Diego Zaniolo, Matteo Mataloni, Stefano Fanelli, Mattia Quaglietti, Michele Renzi, Andriy Michuda, Anastasiia Michuda, Matteo Ciccarelli, Alessio Ascenzi, Alice Braconi, accompagnati dal Presidente Umberto Tocchetto e dal consigliere Angela Malaccari. I karateca civitanovesi hanno conquistato, nel complesso, 7 ori, 10 argenti, e 5 bronzi.
Un importante momento di confronto dedicato al tema "Prospettive dei lavori pubblici tra evoluzione normativa, innovazione ed esperienze locali" è stato quello dedicato all’Assemblea annuale di Ance Macerata.
All’incontro hanno partecipato imprenditori, amministratori locali e tecnici, un’occasione per parlare e confrontarsi sulle sfide e le opportunità che il settore delle costruzioni offre al territorio.
Ha introdotto i lavori il Presidente di Ance Macerata, Enrico Crucianelli, che nel suo intervento ha sottolineato come il settore delle costruzioni continua a rappresentare un pilastro strategico per la ripresa economica del territorio.
Ha dichiarato poi che: "In un momento di luci e ombre per il settore, è necessario investire in sostenibilità, innovazione e qualificazione. Il nostro compito come imprenditori è quello di migliorare continuamente, spetta comunque poi alla politica garantire stabilità normativa e strumenti incentivanti per valorizzare le eccellenze locali e nazionali".
L’Assemblea, moderata da Sabina Bianchi, segretario di Ance Macerata, è proseguita con gli interventi di Daniele Spinelli, avvocato ed esperto giuridico di SDA Bocconi, che ha analizzato le sfide del nuovo Codice dei Contratti Pubblici, mentre Emanuele Frontoni e Paolo Serrani dell'Università di Macerata hanno parlato dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nella gestione delle opere pubbliche, sottolineandone il ruolo trasformativo.
Di grande interesse anche la relazione di Francesco Baldelli, assessore alle Infrastrutture della Regione Marche, che ha illustrato il Piano Infrastrutture Marche 2032 e il Geoportale Regionale, esempi concreti di visione innovativa per lo sviluppo sostenibile. Infine, Tristano Luchetti, dirigente del Comune di Macerata, ha condiviso l’esperienza della città, protagonista di numerosi interventi post-sisma finanziati dai fondi della ricostruzione, dal Pnrr e dal Fondo Complementare Sisma.
L’evento si è concluso con un sentito ringraziamento a tutti i relatori e partecipanti per i contributi e gli stimoli offerti alla riflessione comune, apporti significativi che hanno evidenziato come sia centrale il ruolo del comparto per lo sviluppo economico e sociale del territorio e del Paese. Ance Macerata conferma il proprio impegno nel supportare il dialogo tra imprese, amministrazioni e comunità per costruire un futuro sempre più sostenibile e innovativo.
Uu uomo ultraottantenne, intento in attività di pesca, è stato salvato oggi pomeriggio, a Marina Palmense, dopo essere sprofondato nella sabbia a circa 20 metri dalla riva. L’incidente è avvenuto intorno alle 14:30, quando l’anziano, rimasto intrappolato, ha richiesto l’intervento urgente dei vigili del fuoco di Fermo.
La squadra di soccorso, dotata di attrezzature specifiche per il salvataggio acquatico, è intervenuta rapidamente per estrarlo e riportarlo in sicurezza sulla spiaggia. Una volta liberato, l’uomo è stato affidato alle cure del personale del 118, presente sul posto per valutare le sue condizioni.
All’operazione ha partecipato anche la Guardia Costiera, che ha supportato le attività di soccorso e garantito la sicurezza dell’area. Fortunatamente, l’anziano non ha riportato conseguenze gravi.
Un'importante vetrina televisiva per la Fermana Walking Football Over 50, che ieri sera è stata ospite de La Domenica Sportiva su Rai 2, negli studi televisivi di Milano. La squadra, che lo scorso novembre ha vinto per la terza volta il campionato italiano di calcio camminato, ha avuto l'onore di essere celebrata in una delle trasmissioni sportive più longeve e popolari del palinsesto nazionale, condotta da Simona Rolandi.
La vittoria del terzo Scudetto, dopo quelli del 2018 e 2023, ha conferito alla squadra fermana una nuova e meritatissima visibilità. Un riconoscimento che non si limita al campo, ma che è stato anche ufficialmente accolto dal Comune di Fermo: subito dopo la conquista del titolo, la squadra è stata ricevuta dal sindaco Paolo Calcinaro e dall'assessore allo sport Alberto Scarfini.
Non solo trionfi a livello di club, ma anche una chiamata in Nazionale per alcuni dei membri della Fermana WF. Giordano Paoloni, Francesco Vigliotti, Piero Giancamilli e Sergio Peroni sono stati convocati dalla Walking Football Italia per partecipare alla Nations Cup che si terrà a Roma il prossimo 22 e 23 marzo.
Durante la diretta su Rai 2, è stato il fondatore della Fermana WF, Fabio Belà, a prendere la parola per raccontare la storia ei valori del progetto. Belà ha sottolineato come la disciplina del calcio ambulante non sia solo un'occasione per rimanere attivi, ma anche un mezzo per promuovere la socializzazione e il benessere tra le persone over 50. In segno di apprezzamento per l'invito, la squadra ha donato un pallone ufficiale alla trasmissione.
Con il tris di Scudetti e la convocazione in Nazionale, la Fermana Walking Football Over 50 si conferma come un'eccellenza non solo per la città di Fermo, ma per l'intero movimento sportivo italiano. Grazie a questa nuova visibilità, la squadra può guardare al futuro con ottimismo, proseguendo il suo cammino di successo e condivisione dello sport come strumento di salute e inclusione.
Dopo l'esonero di Domenico Di Carlo, l’Ascoli Calcio ha affidato la panchina della prima squadra a Mirko Cudini, con contratto fino al 30 giugno 2025 con opzione.
Marchigiano di Sant’Elpidio a Mare, Cudini è una vecchia e gradita conoscenza della piazza bianconera, avendo militato nell’Ascoli da difensore dal gennaio 2004 al gennaio 2007 vestendo il bianconero 57 volte nel campionato di Serie B (più due di playoff) e 30 nell’ultima Serie A del Picchio.
Memorabile il gol del vantaggio dell’Ascoli segnato proprio da capitan Cudini nella stagione 2005/06 alla prima giornata di campionato, contro il Milan di Ancelotti, sotto il diluvio che quel pomeriggio si abbattè sul Del Duca (gara terminata 1-1 col gol rossonero siglato da Shevchenko). Il Club bianconero ha accolto con un sincero ‘bentornato’ Mister Cudini.
Una cerimonia solenne e toccante si è svolta a Tolentino, presso il Parco Vittime della Shoah, in piazza Peramezza, per celebrare la Giornata della Memoria e ricordare le vittime dell’Olocausto. L’evento è stato organizzato dal Comune in collaborazione con numerose realtà locali, tra cui l’Istituto Storico di Macerata, l'Anpi di Tolentino, il Circolo Culturale "Tullio Colsalvatico", e diverse scuole del territorio.
La commemorazione si è aperta con la deposizione di una corona d’alloro, a simboleggiare il rispetto e il ricordo per le vite spezzate dalla Shoah. Successivamente, sono intervenuti il sindaco Mauro Sclavi, il presidente del Consiglio comunale Alessandro Massi Gentiloni Silverj e i rappresentanti del Consiglio comunale dei ragazzi, che hanno portato il loro contributo al dibattito sulla memoria e sull’importanza di combattere l’intolleranza e l’odio.
Tra i partecipanti, anche numerose autorità militari e civili, tra cui il maggiore Giulia Maggi, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Tolentino, il luogotenente Gaetano Barracane, il comandante della polizia locale Andrea Isidori, i vigili del fuoco rappresentati da Elvio Tedeschi e diverse associazioni d’arma e combattentistiche, come l’Associazione Nazionale Carabinieri e l’Associazione Artiglieri. Presenti anche gli assessori Flavia Giobetti ed Elena Lucaroni, insieme ai Consiglieri comunali Mirco Angelelli e Federico Pieroni.
Durante gli interventi, è stato sottolineato come la Giornata della Memoria rappresenti un monito per il presente. "Ancora oggi è fondamentale riflettere sull’intolleranza e sull’odio, che nascono dal rifiuto della diversità - ha dichiarato il presidente Massi -. La democrazia si fonda su tante realtà e sensibilità diverse; lasciarle indietro significa rischiare derive che possono riportarci a tragedie come la Shoah".
Parallelamente alla cerimonia, il Comune di Tolentino ha organizzato una serie di incontri nelle scuole secondarie per approfondire i temi legati alla memoria storica. Tra questi, spiccano la lezione di Annalisa Cegna, direttrice dell’Istituto Storico di Macerata, sull’anniversario della liberazione del campo di Kahla, e la presentazione del volume "Internatite. Una voce inascoltata dai campi fascisti (1940-43)" dello storico Giuseppe Lorentini, a cura dell’IIS "Filelfo".
Inoltre, gli studenti dell'istituto comprensivo "Lucatelli - Don Bosco" hanno avuto l’opportunità di visitare la mostra "Ma lui non vuole che se ne parli", dedicata ai Giusti fra le Nazioni, organizzata dal Circolo Culturale "Colsalvatico".
Il sindaco Sclavi ha ringraziato tutti i partecipanti, con un particolare pensiero agli studenti e ai docenti, per il loro impegno nel mantenere viva la memoria: "È necessario che le giovani generazioni riflettano su ciò che è stato, per costruire un futuro più giusto e inclusivo, libero dall’odio e dall’intolleranza".
La Giornata della Memoria a Tolentino si conferma così un momento di riflessione collettiva, capace di unire comunità, istituzioni e scuole nel ricordo di una tragedia che non deve mai essere dimenticata.
Il Montefano Calcio ha ufficializzato il trasferimento a titolo definitivo del giovane Lionel Scocco alla Cremonese, segnando un momento storico per la società viola e un passo importante nella carriera del promettente classe 2008.
Dopo un brillante avvio di stagione in Eccellenza Marche, dove ha dimostrato qualità e maturità da giocatore già pronto per i grandi palcoscenici, Scocco ha attirato l'attenzione di diversi club di primo livello nazionale. Tra questi, la Cremonese, squadra militante in Serie B e nel 2021/22 promossa anche in Serie A, ha deciso di puntare sul ragazzo, completando il trasferimento definitivo dopo uno stage di tre giorni che ha confermato il suo talento.
Come espresso in un comunicato da parte del club, la cessione di Lionel rappresenta un'operazione storica e un grande motivo di orgoglio per il presidente Stefano Bonacci e per tutto il Montefano, che ha contribuito alla crescita di un talento pronto a brillare in una realtà professionistica come quella della Cremonese.
Lionel Scocco è nato in Italia da genitori argentini ed è cresciuto con una forte influenza calcistica. Nipote di Carlos Aquino, una leggenda del Montefano Calcio, ha ereditato la passione per il calcio e il legame con i colori viola. La sua formazione calcistica è stata divisa tra il Sud America e l'Italia: ha mosso i primi passi al Rosario Central in Argentina, per poi completare il suo percorso giovanile in Italia con la Sangiustese , dove ha affinato le sue qualità prima di approdare in estate al Montefano. La sua crescita è stata seguita con attenzione e professionalità dalla BSP Football Agency di Silvio Pagliari , che ne cura la rappresentanza.
Scocco si è già trasferito a Cremona, dove ha completato le visite mediche e firmato il contratto con il club grigiorosso. Il suo percorso inizierà dalle giovanili, un ambiente in cui avrà l'opportunità di affinare le sue capacità e di dimostrare tutto il suo potenziale.
Il giovane talento non ha perso tempo per lasciare il segno: sabato scorso ha esordito con la maglia della Cremonese nella sfida del campionato nazionale Under 17 contro il Milan. Un debutto indimenticabile, impreziosito da un gol di testa che ha fissato il punteggio sul 3-3 contro i rossoneri.
Lionel lascia il Montefano dopo aver collezionato 14 presenze in campionato e il primo gol tra i grandi, siglato lo scorso 3 novembre nel 2-0 contro il Fano. La società viola ha voluto ringraziarlo con affetto per il contributo dato alla squadra e augurargli un futuro ricco di successi, dentro e fuori dal campo.
Questa mattina, alle ore 10:30, presso il Parco Veragra, l'amministrazione comunale di Montefano ha commemorato il Giorno della Memoria insieme agli alunni delle classi seconda e terza della Scuola Secondaria "Falcone e Borsellino".
Alla cerimonia erano presenti il vicesindaco Mirco Monina, l'assessore Cinzia Alba Grazia Calvia e i consiglieri comunali Carlo Senigagliesi e Pamela Vissani. Nel suo discorso, il vicesindaco Monina ha sottolineato l’importanza della memoria storica per prevenire il ripetersi di atrocità come la Shoah.
Monina ha dichiarato: "La pace, quale valore supremo e inclusivo, va costruita ogni giorno. Questo Giorno della Memoria non deve essere solo una ricorrenza, ma un richiamo costante alla responsabilità verso le nuove generazioni. Dobbiamo onorare le vittime innocenti di quei terribili giorni e, ancor più, dobbiamo lavorare per un futuro libero da guerra e intolleranza".
I ragazzi hanno ascoltato con attenzione e partecipazione le parole del vicesindaco. Alla cerimonia erano presenti anche le docenti, numerosi cittadini montefanesi e rappresentanti di diverse associazioni, tra cui il presidente dell’A.N.P.I. Montefano, Nunzia Coppari, il Maresciallo Andrea Strappati e l’Appuntato Angelo Salerno della locale Stazione dei Carabinieri, e i vigili urbani Ernesto Cotticelli e Eleonora Nardi.
La cerimonia si è conclusa con la deposizione di una corona di alloro per ricordare le vittime dell’Olocausto nel “Luogo della Memoria” del Parco Veragra. Questa commemorazione rappresenta un momento fondamentale per riflettere e rinnovare l’impegno collettivo verso valori di pace, inclusione e tolleranza.