I militari della Stazione carabinieri di Monte San Giusto, a conclusione di una complessa attività di indagine, hanno denunciato all'autorità giudiziaria un 26 enne, nato in Ucraina, ma residente a Battipaglia (provincia di Salerno), disoccupato, per il reato di truffa ai danni di un anziano.
Le indagini sono state avviate nel mese di ottobre 2024, quando l’uomo 76enne, residente a Monte San Giusto, ha sporto querela presso quella Stazione carabinieri. La vittima ha dichiarato ai militari di aver ricevuto sulla propria utenza cellulare un messaggio, attraverso il quale, l’interlocutore spacciandosi per il figlio, lo ha indotto ad effettuare due bonifici per la somma complessiva di 1.937,00 euro su due distinti conti correnti. L’attività di indagine bancaria mirata ai flussi finanziari scaturiti dai bonifici e dall’esito di quelle telematiche condotte ha permesso di identificare il 26enne quale responsabile della truffa.
Un grave incidente si è verificato nel tardo pomeriggio di oggi lungo la superstrada Valdichienti, nel tratto che attraversa il comune di Serravalle, in direzione Foligno. La zona era stata recentemente colpita da una violenta grandinata, verosimilmente graupel (neve granulosa), che potrebbe essere una delle cause scatenanti del sinistro.
Poco dopo le 18:00, un tamponamento a catena ha coinvolto otto veicoli, causando diversi feriti. Tra le persone coinvolte, figurano anche due bambini, che sono stati trasferiti in eliambulanza all'ospedale Salesi di Ancona. Il sinistro ha provocato l'incastro di alcune delle auto coinvolte, rendendo necessari gli interventi tempestivi dei soccorsi.
Sul posto sono giunti i vigili del fuoco di Camerino, che hanno lavorato intensamente per liberare gli occupanti rimasti intrappolati nelle lamiere, e il personale del 118, che ha prestato assistenza medica sul luogo dell'incidente. Altre nove persone sono rimaste ferite, di cui quattro sono state trasportate all'ospedale di Macerata, tre a Camerino e due a Foligno.
L’incidente ha causato notevoli disagi alla circolazione, con rallentamenti e code lungo la superstrada. Il tratto interessato è stato chiuso temporaneamente al traffico per permettere il completamento delle operazioni di soccorso e la messa in sicurezza della zona. La polizia stradale è intervenuta per effettuare i rilievi e ricostruire la dinamica dell'incidente.
Un'ondata di forte vento ha colpito oggi la regione Marche con raffiche intense registrate soprattutto dalle 13 alle 15, come previsto dall'allerta meteo della Protezione civile. Ad ora, sono stati circa 90 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco per far fronte ai danni causati dal vento. Le richieste di intervento sono state principalmente legate alla caduta di alberi sulla sede stradale, ma anche per infissi e insegne che si sono staccati o sono diventati pericolanti.
La situazione è stata particolarmente critica in alcune province, dove si sono registrati numerosi disagi per i cittadini e le autorità locali: Pesaro Urbino 20 interventi, Ancona 40 interventi, Macerata 20 interventi, Fermo 6 interventi, Ascoli Piceno 6 interventi.
Uno degli episodi più rilevanti nel Maceratese è stato il crollo di un ramo sulla superstrada a Caccamo di Serrapetrona, che ha causato disagi al traffico. Ma anche altre località sono state interessate da interventi urgenti, come Macerata (dove sono stati gestiti rami caduti in via Bramante e viale Leopardi) e Civitanova Alta, dove un albero è stato abbattuto dal vento.
I vigili del fuoco, impegnati in tutta la regione, hanno lavorato senza sosta per garantire la sicurezza dei cittadini, rimuovendo rapidamente i pericoli e intervenendo in situazioni critiche. Nonostante il gran numero di interventi, non si registrano feriti.
(Nelle foto l'intervento effettuato in corso Mazzini ad Osimo per rimozione parti pericolanti)
Dopo aver messo radici fuori dal Maceratese acquisendo il centro San Michele a Casette D'Ete, il Gruppo Medico Associati Fisiomed ha formalizzato la nuova collaborazione con la Yuasa Battery Grottazzolina, la realtà sportiva più importante del territorio fermano.
Nella sala conferenze della sede principale della galassia Fisiomed, vale a dire il gioiellino via Giovanni XXIII a Sforzacosta, è stato presentato l'accordo che fa di Fisiomed sponsor ufficiale e il medical partner della società di pallavolo per la prima volta nella sua storia protagonista in SuperLega, la massima categoria di volley al maschile.
Il club di Grottazzolina era ben rappresentato a Sforzacosta, con il presidente Rossano Romiti, il coach Massimiliano Ortenzi e due giocatori, lo schiacciatore Oleg Antonov (nel 2016 argento olimpico con la Nazionale Italiana) e l'opposto Gabrijel Cvangiger.
A fare gli onori di casa ed introdurre l'incontro l'amministratore unico di Fisiomed, Enrico Falistocco. “Oggi più che mai mi sento orgoglioso di essere marchigiano – ha esordito- quello che sta facendo la società di Grottazzolina è incredibile. Un paese di 3mila abitanti che può vantare la squadra di pallavolo in A1 è uno sforzo immane. Mi viene in mente solo l'Ascoli ai tempi di Rozzi. Pertanto ritengo questo accordo qualcosa di speciale. Fisiomed è arrivata ad avere 7 sedi dopo le ultime acquisizioni a Tolentino e a Casette d'Ete e nel fermano vogliono essere più presenti, lo rimarchiamo con questa collaborazione prestigiosa e lo faremo con altre operazioni. Mi auguro possiate continuare così e festeggiare la salvezza, ogni vostra vittoria sarà una nostra vittoria. E sono sicuro – ha concluso Falistocco- che da questo incontro nascerà una vera amicizia”.
Il presidente della Yuasa, Rossano Romiti, ha aggiunto: “Siamo contentissimi di questa sinergia che ci lega a Fisiomed. Si nota l'entusiasmo che avete ed è anche il nostro. La partnership ovviamente non riguarderà solo i grandi in SuperLega ma tutto il settore giovanile e parliamo di numeri significativi, perchè la M&G Scuola Pallavolo ormai dispone di 300 tesserati. Un totale in crescita, anche perchè l'utilizzo del PalaSavelli a Porto San Giorgio ha aumentato la nostra capacità attrattiva anche verso la costa. Se sommiamo i quasi cento collaboratori, capite che la nostra è quasi una azienda”.
Infine le parole del coach Massimiliano Ortenzi: "Avere accesso a strutture mediche di eccellenza, con un ampio team di professionisti, ci permette di accelerare i tempi di recupero. Questo rappresenta un valore aggiunto indispensabile per affrontare una competizione di altissimo livello".
Nell’ambito degli incontri promossi per il percorso formativo “Le competenze trasversali nella Scienza”, l’Università di Camerino ospita giovedì 30 gennaio la giornalista scientifica Roberta Villa.
Giornalista e autrice laureata in medicina, ma anche ricercatrice esperta nel campo della comunicazione, Roberta Villa si occupa di divulgazione scientifica, prevenzione delle minacce pandemiche e lotta alla disinformazione e ad Unicam terrà un intervento dal titolo “Controglossario di medicina: dalle parole alle fake news”.
Partendo dalle parole del suo libro, il “Controglossario di medicina”, Roberta Villa ci mostrerà qualche trabocchetto in cui possiamo cadere più facilmente quando ci informiamo sulla salute, e ci suggerirà qualche trucco per cercare di evitarlo.
L’incontro si terrà presso la Sala Convegni della Scuola di Studi Superiori “C. Urbani” con inizio alle ore 17. L’evento è aperto a tutte e tutti, è rivolto alla comunità universitaria, alla cittadinanza e a quanti interessati.
In occasione dell’approvazione del Biciplan da parte del Consiglio Comunale di Porto Recanati il 30 ottobre 2024, le consigliere di minoranza di centrodestra Rosalba Ubaldi e Angelica Sabbatini hanno sollevato una serie di osservazioni critiche riguardo alle irregolarità riscontrate nel piano. Le due esponenti della minoranza di centrodestra hanno evidenziato la necessità di un ritiro della delibera per correggere le lacune evidenziate, ma il loro suggerimento è stato respinto dalla maggioranza, che ha preferito approvare il documento senza modifiche.
"Abbiamo fatto rilevare le tante irregolarità da noi riscontrate che avrebbero richiesto una presa d'atto da parte della maggioranza e un ritiro della delibera per correggerla e ripresentarla successivamente. Purtroppo, il suggerimento non è stato raccolto. La maggioranza, tronfia della propria arroganza, ha voluto fortemente approvare il documento così com'era stato presentato", hanno dichiarato Ubaldi e Sabbatini.
Le consigliere hanno proseguito, esprimendo disappunto riguardo alla risposta ricevuta dopo circa due mesi, in cui veniva suggerito di ricorrere al TAR: "Abbiamo chiesto spiegazioni e ci è stato risposto che ormai il Consiglio aveva approvato e che avremmo – volendo – potuto fare ricorso al Tar. Ci è sembrato offensivo suggerire quella soluzione, considerando che un consigliere comunale non ha titolo per presentare un ricorso al TAR, visto che manca un interesse diretto. È inaccettabile proporre una spesa di migliaia di euro a un consigliere che percepisce appena 17,08 euro a seduta".
In seguito, le due consigliere hanno deciso di portare la questione all'attenzione del prefetto della Provincia di Macerata, chiedendo chiarimenti ai dirigenti tecnici provinciali sulla validità delle affermazioni contenute nella delibera. La risposta dei Dirigenti Provinciali ha evidenziato alcune incongruenze nella documentazione presentata dal Comune.
"Abbiamo chiesto conferma della regolarità tecnica della delibera approvata, in particolare sulla mancata valutazione ambientale strategica (VAS) e sulla questione della viabilità provinciale. I dirigenti provinciali ci hanno fatto notare che la legge citata nella delibera, la legge regionale 65/2014, è quella della Regione Toscana, e non della Regione Marche, e che il comma relativo alla VAS è stato soppresso. Inoltre, ci hanno confermato che non è stato richiesto alcun parere al Settore Ufficio Tecnico e Viabilità della Provincia riguardo alla fattibilità degli interventi", hanno aggiunto le consigliere.
Alla luce di queste irregolarità, Ubaldi e Sabbatini ritengono che il Biciplan debba essere ripresentato in forma corretta, ma sono preoccupate che la maggioranza non prenda in considerazione le loro osservazioni. "Temiamo che a Palazzo Volpini troveranno altre soluzioni per evitare un'adeguata correzione del piano", hanno concluso le consigliere.
Sono in corso i lavori post sisma sulla ex palestra adiacente il palazzetto dello sport di Frontignano, frazione del comune maceratese di Ussita. Si tratta di un intervento da 1,4 milioni che punta a riparare i gravi danni causati dal terremoto, rifunzionalizzando lo spazio e mutandone la destinazione d’uso. Oltre al miglioramento sismico, l’edificio verrà anche efficientato a livello energetico.
«L’obiettivo è anche quello di implementare l’offerta turistico-ricettiva del comprensorio, vocato alla montagna grazie alle strutture sciistiche e non solo, essendo Ussita uno dei punti di riferimento dei Monti Sibillini – spiega il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Continuiamo a lavorare per il bene dell’entroterra che tanto sta soffrendo a più livelli, e di questo ringrazio, oltre ai Comuni, l’Ufficio Speciale Ricostruzione e la Regione Marche guidata dal presidente Francesco Acquaroli».
«Questo finanziamento rappresenta un ulteriore segnale dell’attenzione che la Struttura Commissariale e la Regione Marche, che approfitto per ringraziare per l’impegno, continuano a dimostrare per le nostre piccole Comunità – dichiara il sindaco Silvia Bernardini -. Va infatti a completare un intervento iniziato durante la primissima emergenza, che era quello della realizzazione di un’area camper, realizzata proprio nei pressi di questa nostra struttura danneggiata dal terremoto. La nostra previsione era di poterla recuperare anche a servizio della stessa area camper ma soprattutto per dotare questa area ad altissima valenza turistica di un servizio di accoglienza per le tante presenze turistiche che registriamo a Frontignano sia d’estate che d’inverno».
Al termine delle lavorazioni previste sull’immobile di via Pian dell’Arco, concentrate soprattutto su partizioni interne e tamponature esterne, l’ex palestra diventerà dunque una struttura con bar e ristorante, locale ristoro dotato di cucina, spogliatoi e servizi igienici oltre ai relativi servizi accessori, spazi connettivi e deposito. Un luogo di accoglienza che, in caso di necessità, potrà anche essere utilizzato come punto di aggregazione sociale.
Prosegue senza sosta l’attività della polizia di Stato nel contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti a Macerata. Nel pomeriggio di sabato 25 gennaio, gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato un cittadino gambiano di 24 anni, residente in città, regolare sul territorio nazionale ma disoccupato e con precedenti penali legati al traffico di droga. L’uomo è stato colto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio.
L’operazione è scattata nell’ambito di un servizio antidroga mirato a contrastare l’attività di spaccio nel centro storico di Macerata. Gli agenti, dopo un’attenta attività di monitoraggio e indagine, hanno identificato il giovane come uno dei pusher attivi nella zona. Sabato pomeriggio, i poliziotti in borghese lo hanno intercettato e seguito fino alla sua abitazione, dove è stata effettuata una perquisizione.
Nella camera da letto dell’uomo sono stati rinvenuti e sequestrati un panetto di hashish del peso di circa 90 grammi, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga. Sono stati inoltre trovati oggetti riconducibili all’attività di spaccio, tra cui un telefono cellulare, strumento ritenuto essenziale per i contatti con i clienti.
Al termine degli accertamenti, il 24enne è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa delle disposizioni dell’autorità giudiziaria. Questa mattina si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto dinanzi al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Macerata. Il GIP ha confermato la misura degli arresti domiciliari, imponendo anche l’applicazione del braccialetto elettronico.
L’anno del Serpente arriva a Macerata, coda del Drago, simbolo del 2024. È il Capodanno cinese, o Capodanno Lunare o, ancora, Festa di primavera, che ormai da dodici anni anima il centro storico della città su iniziativa dell'Istituto Confucio dell’Università di Macerata.
Quest'anno la ricorrenza sarà celebrata durante tutta la settimana con una serie di eventi che uniscono arte, musica e spettacolo promossi in collaborazione e il patrocinio del Comune di Macerata. Gran finale sabato in centro storico con il corteo, esibizioni di danza, canto e arti marziali, il villaggio dei draghi e una spettacolare performance con il fuoco.
"Ho mostrato le immagini del nostro Capodanno in Cina - ha commentato il rettore John McCourt durante le presentazione del programma -, suscitando grande sorpresa. È stata molto apprezzata la nostra volontà di far conoscere una tradizione tanto importante sia alla città che alla nostra comunità accademica. Quest’anno abbiamo messo insieme molte collaborazioni per offrire un programma ricco e coinvolgente".
L’assessore Katiuscia Cassetta ha sottolineato il ruolo di Macerata come comunità aperta e inclusiva. "Il Capodanno Cinese ci ricorda l’importanza di accogliere e valorizzare i tanti giovani studenti cinesi presenti in città", ha detto. "Il Capodanno Cinese rappresenta un momento significativo per consolidare il legame con la città, e ogni anno cerchiamo di arricchirlo", ha ribadito il direttore dell’Istituto Confucio Giorgio Trentin.
Si comincia oggi pomeriggio, martedì 28 gennaio, alle 18 alla Galleria degli Antichi Forni con l’inaugurazione della mostra "Mauro Evangelista. In un giorno di neve", visitabile fino al 13 febbraio e organizzata insieme all’Accademia di Belle Arti e all’Associazione Ars in Fabula: un omaggio a uno degli illustratori maceratesi più importanti nel panorama nazionale ed internazionale.
Le illustrazioni di Evangelista, tratte da "Le Principesse della Seta e altri racconti cinesi", testimoniano un legame speciale con il mondo della tradizione pittorica cinese, scaturito proprio dall’incontro con alcuni suoi studenti cinesi. "Mauro è stato per tanti anni più famoso in Cina che in Italia - ha sottolineato Michela Avi di Ars in Fabula, moglie dell’artista scomparso appena un anno fa -, un cerchio che si chiude e una semina che continua".
La pianista italo-cinese Monica Zhang, come solista e insieme alla Unimc Orchestra, si esibirà, invece, mercoledì 29 gennaio, il giorno esatto in cui cade quest’anno il Capodanno cinese, alle ore 21 al Teatro Lauro Rossi in un concerto organizzato dall'associazione UtReMi.
Il gruppo da camera formato dai solisti dell'UniMc Orchestra - Aldo Campagnari, Andrea Esposto, al violino, Vittorio Benaglia alla viola e Chiara Burattini al violoncello - con la talentuosa pianista eseguiranno musiche di Rachmaninov, Chu Wanghua e Dvoråk. Monica Zhang è nata a Milano nel 2007 e sin da piccola ha mostrato un grande interesse verso il mondo della musica, ottenendo una lunghissima serie di vittorie in importanti concorsi internazionali. Biglietti disponibili alla biglietteria dei Teatri di piazza Mazzini, è possibile prenotare telefonando allo 0733/230735. Per informazioni: segreteriascuolascodanibbio.it.
Sabato 1° febbraio torna, quindi, l’ormai tradizionale festa in centro storico. Alle 15.30 da piazza Annessione partirà il corteo di draghi, leoni e tamburini con oltre cento figuranti, per la maggior parte studenti universitari, che si snoderà per le vie del centro storico. Dalle 16.30, in piazza Mazzini sarà possibile visitare la Città dei Draghi con spettacoli di arti marziali, canti, danze, calligrafia, truccabimbi, giochi, foto in costume e degustazione di tè e ravioli cinesi.
L'evento è reso possibile dalla consueta collaborazione con l'Accademia Arti Marziali Giuseppe Giosuè e l'Accademia di Lingua Cinese delle Marche, nonché il supporto dell'azienda Itaci - Asian Food Made in Italy. La direzione artistica è di Daniele Montenovo, responsabile e coordinatore per la provincia di Macerata dell’Accademia Giosuè. Quest'anno, poi, il collettivo artistico Mutoid Waste Company da Mutonia farà rivivere "La Leggenda del Serpente Bianco", una delle leggende cinesi più amate, con performance e giocoleria pirotecnica mozzafiato.
La prima metà della stagione del campionato UISP di calcio a 5 ha regalato emozioni, sorprese e un’intensa lotta per il primato, con la squadra peruviana del Furia Chalaca che si è imposta come campione d’inverno. Guidati dal talentuoso Joel Chaparro, già miglior giocatore della scorsa stagione, e dall’attuale capocannoniere Hanssel Jamir Garcia Rodriguez, i sudamericani hanno dominato il torneo con sette vittorie nelle prime partite, dimostrando una superiorità tecnica e tattica che li ha portati in vetta alla classifica.
A condividere il vertice del campionato ci sono i Borussia Cappuccini, squadra di veterani che, nonostante un’incredibile solidità, si trovano momentaneamente dietro ai peruviani solo per una questione di differenza reti. I Cappuccini, con la loro esperienza e determinazione, rimangono uno degli avversari più temibili per il Furia Chalaca nella corsa al titolo.
Completa il terzetto di testa l’Ac Picchia, una delle squadre più blasonate del torneo, che continua a dimostrare una superiorità di gioco impressionante. L’arrivo di Enrriko Jashari, prelevato in estate dai rivali del Borussia Cappuccini, si è rivelato un colpo da maestro: con 20 reti in appena 8 presenze, Jashari è diventato uno dei pilastri della squadra e uno dei protagonisti assoluti del campionato.
Tra le rivelazioni della stagione spicca senza dubbio la FC Defensor Victoria, neonata squadra che ha superato ogni aspettativa. Grazie a un mix di strapotere fisico e qualità tecnica, guidata dal giovanissimo Dawda Jarju, la Defensor Victoria si è saldamente posizionata al quarto posto, dimostrando di poter lottare per un posto nei playoff. La loro crescita è stata una delle storie più affascinanti di questa prima metà di campionato.
La corsa per i playoff rimane aperta e combattuta, con diverse squadre in lizza per gli ultimi due posti disponibili. Jaguars FC, Collebronx, Bayer Cappuccini e Lions FC sono raccolti in un girone di soli 4 punti, rendendo ogni partita decisiva. Anche le più attardate FC Perù e QPR non sono ancora fuori dalla corsa: entrambe le squadre hanno dimostrato di avere le carte in regola per rientrare nella lotta per la post season.
Proprio il FC Perù ha regalato una delle prestazioni più emozionanti della stagione nel derby sudamericano contro il Furia Chalaca. Nonostante la sconfitta all’ultimo respiro, i peruviani hanno messo in seria difficoltà i campioni d’inverno, dimostrando coraggio e determinazione in un match ricco di emozioni e giocato davanti a un pubblico caloroso che ha riempito lo stabilimento sportivo di Largo Cappuccini, teatro di tutte le sfide del torneo.
La lotta per i premi individuali è altrettanto serrata. Il titolo di capocannoniere vede Hanssel Jamir Garcia Rodriguez in testa, ma la competizione rimane aperta con diversi giocatori in grado di insidiarlo. Anche il premio di miglior portiere è ancora tutto da decidere, con diversi candidati in lizza.
L’abbassamento dell’età media del campionato ha reso ancora più difficile emergere per talento e costanza, rendendo il premio di miglior giocatore under 30 uno dei più ambiti. Allo stesso tempo, la sfida tra i veterani per il titolo di miglior over 30 è ricca di sorprese e nomi di spicco, dimostrando che l’esperienza può ancora fare la differenza.
Al termine della stagione regolare, le prime sei squadre si qualificheranno per i playoff, che decreteranno il campione provinciale. Le ultime quattro, invece, si sfideranno per la Wild Cup, un trofeo che garantisce 10 tesseramenti gratuiti per la stagione 2025/26 alla squadra vincitrice. Un premio non da poco, che aggiunge ulteriore interesse alla parte bassa della classifica.
Con una stagione così equilibrata e ricca di colpi di scena, il campionato UISP di calcio a 5 si conferma uno dei tornei più emozionanti e imprevedibili del panorama sportivo locale. La seconda metà della stagione promette ulteriori sorprese e battaglie, con il Furia Chalaca che dovrà difendere il suo primato dagli assalti di avversari sempre più agguerriti.
Oggi, 28 gennaio, è stato firmato un importante accordo tra l'Università di Camerino e Confapi Industria Ancona, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra il mondo accademico e quello imprenditoriale. L'intesa prevede attività di tirocinio per gli studenti in aziende locali di eccellenza e corsi di formazione per dipendenti aziendali.
Il rettore dell’Università di Camerino, Giovanni Leoni, ha sottolineato che "l'Università di Camerino è una realtà fortemente legata al territorio, ma ha anche grandi potenzialità come centro di ricerca, in grado di coprire molti ambiti tecnici. Questo accordo è importante perché offre ai nostri studenti l’opportunità di fare esperienza in aziende di eccellenza”.
Michele Montecchiani, Direttore di Confapi Industria Ancona, ha spiegato che “Confapi è un’associazione fatta da imprenditori per gli imprenditori. Questo accordo è fondamentale per collegare i giovani universitari al territorio. I ragazzi che studiano qui hanno bisogno di proseguire il loro percorso professionale nel nostro territorio, e noi imprenditori abbiamo bisogno di loro. Dobbiamo imparare a comunicare. Questo è un ponte che aiuta a trovare nuove opportunità”.
Fabio Marchetti, delegato del rettore ai Rapporti con le imprese, ha ricordato che "i recenti dati mostrano una perdita delle piccole e medie imprese. Questo dato deve fare riflettere le università e tutti gli attori coinvolti nel mondo produttivo. Le collaborazioni come questa possono favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, mentre le aziende possono beneficiare di giovani preparati".
Gianni Sagratini, direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, ha raccontato che "tutto è nato da una chiacchierata con il dottor Fabrizi. Abbiamo deciso di creare un accordo che possa generare opportunità per i giovani. Se riusciremo a strutturare questa sinergia, potrà diventare una relazione win-win. Inizieremo subito con corsi di formazione per dipendenti aziendali".
Nicola Fabrizi, responsabile del settore agroalimentare di Confapi, ha concluso affermando che “con questo accordo vogliamo creare un valore aggiunto per il mercato internazionale, unendo il mondo delle università con quello delle aziende".
L’accordo tra l’Università di Camerino e Confapi Industria Ancona si propone di stimolare la crescita del territorio, rafforzando il collegamento tra giovani talenti e le imprese locali, con un impatto positivo sulla formazione e sull’occupazione.
Questa notte, il luogotenente dei carabinieri in congedo Pasquale Canelli è venuto a mancare all’età di 72 anni, dopo una breve e improvvisa malattia. Originario di Frasso Telesino, in provincia di Benevento, Canelli ha dedicato oltre 44 anni della sua vita al servizio dell'Arma.
Entrato a far parte dell'Arma nel 1970, Pasquale Canelli ha iniziato il suo percorso frequentando la Scuola Allievi Sottufficiali di Velletri e Firenze. Nel corso della sua carriera ha prestato servizio in diverse sedi, tra cui la stazione Carabinieri di Orani (NU) e la Scuola Allievi Sottufficiali di Velletri (RM). Nel 1977 è stato trasferito a Macerata, dove ha operato presso il Nucleo Radiomobile della Compagnia e la Stazione Carabinieri, per poi essere assegnato nel 1989 al Nucleo Informativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Macerata. Dal 1994 fino al suo collocamento in congedo nel 2014, Canelli ha ricoperto l'incarico di comandante di questo reparto, dimostrandosi un punto di riferimento per i suoi colleghi, grazie alla sua professionalità, dedizione e impegno.
"La sua carriera è stata caratterizzata da una grande umanità, altruismo e rispetto per le persone, qualità che ne hanno contraddistinto il modus operandi e che lo hanno reso un leader apprezzato da tutti", si legge in una nota dell'Arma dei carabinieri.. Per il suo servizio esemplare, nel 2002, il presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere all'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, un riconoscimento che testimonia l'alto valore del suo impegno al servizio della collettività.
"La sua morte rappresenta una grande perdita per i carabinieri del Comando provinciale di Macerata, che lo ricordano con affetto e gratitudine. I colleghi si stringono attorno alla famiglia di Pasquale Canelli, alla moglie Rosa e ai figli Ernesto, Amalia e Stella, ai quali vanno le più sentite condoglianze in questo momento di dolore".
I carabinieri della stazione di Recanati hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un cittadino pakistano di 43 anni, senza fissa dimora e gravato da precedenti di polizia. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, era ricercato dalla Corte di Appello di Perugia per scontare una pena di 11 anni e 2 mesi di reclusione per il reato di spaccio di stupefacenti, commesso a Porto Recanati nel 2014.
Il 43enne, già destinatario di precedenti provvedimenti restrittivi, era irreperibile dal mese di ottobre scorso, quando aveva fatto perdere le sue tracce. Grazie a un’attività investigativa accurata, i carabinieri sono riusciti a localizzarlo presso l'abitazione di un parente a Recanati, dove è stato arrestato senza resistenza.
Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Fermo, come disposto dall'autorità giudiziaria competente. La pena da scontare deriva da una condanna definitiva per un grave episodio di spaccio di droga avvenuto quasi un decennio fa, che aveva già portato a precedenti restrizioni della libertà personale.
Un diciassettenne è stato fermato dalla Polizia Locale di Macerata al terminal degli autobus di piazza Pizzarello, dopo che gli agenti hanno notato comportamenti sospetti. Durante il controllo, il ragazzo è stato trovato in possesso di 10 grammi di hashish, assemblati in un unico pezzo. L’episodio si inserisce nell’ambito del progetto “Scuole Sicure”, un’iniziativa promossa dall’assessorato alla Sicurezza e dalla Prefettura di Macerata, finanziata dal Ministero dell’Interno, con l’obiettivo di contrastare lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti tra i giovani.
Il giovane, uno studente minorenne, è stato avvicinato dagli agenti dopo che è stato notato in un’ora in cui avrebbe dovuto essere a scuola. Il ragazzo, invece, si trovava al terminal degli autobus, in procinto di salire su un mezzo extraurbano. Durante il controllo, gli agenti hanno rinvenuto la sostanza stupefacente, procedendo immediatamente al sequestro e alla segnalazione del ragazzo alla Prefettura di Macerata come assuntore di sostanze stupefacenti, ai sensi dell’articolo 75 del Testo Unico 309/1990.
L’episodio ha riportato l’attenzione sul progetto “Scuole Sicure”, che da tempo opera nel territorio maceratese per prevenire e contrastare il fenomeno dello spaccio e del consumo di droga tra i giovani. L’iniziativa non si limita a operazioni di controllo, ma mira a creare un dialogo costruttivo tra studenti, famiglie, scuole e istituzioni, promuovendo una cultura della legalità e della consapevolezza sui rischi legati all’uso di sostanze stupefacenti.
Paolo Renna, assessore alla Sicurezza del Comune di Macerata, ha commentato l’accaduto sottolineando l’importanza del progetto: “Ancora una volta il progetto ‘Scuole Sicure’ ha dimostrato la sua validità sotto il profilo della prevenzione e del contrasto. L’obiettivo, oltre a quello della lotta allo spaccio di droga, è far comprendere ai giovani che le istituzioni ci sono e operano per il loro bene. È nostro compito come Amministrazione comunale lavorare a stretto contatto con scuole, educatori, famiglie e comunità perché solo insieme possiamo costruire un ambiente più sicuro e sano.”
Renna ha inoltre ringraziato la Polizia Locale per il loro impegno e la dedizione nel mantenere la sicurezza della comunità, evidenziando come il lavoro degli agenti sia fondamentale per garantire un ambiente scolastico e cittadino libero da sostanze nocive.
Il progetto “Scuole Sicure” non si limita a interventi repressivi, ma punta anche a sensibilizzare i giovani e le loro famiglie sui pericoli legati all’uso di droghe. Attraverso incontri, campagne informative e collaborazioni con le scuole, l’iniziativa cerca di creare una rete di supporto che coinvolga tutti gli attori sociali, dalle istituzioni alle famiglie, passando per gli educatori e gli stessi studenti. L’obiettivo è chiaro: costruire un futuro in cui i giovani possano crescere in un ambiente sano e sicuro, lontano dalle tentazioni e dai rischi delle sostanze stupefacenti.
Intanto, il ragazzo è stato segnalato alla Prefettura e dovrà affrontare le conseguenze legali del suo gesto, mentre la comunità si interroga su come sostenere al meglio i giovani nel loro percorso di crescita, lontano dalle insidie della droga.
In seguito all'allerta arancione emanata dalla Protezione civile della Regione Marche, che prevede intense raffiche di vento sul territorio comunale di Macerata, sono state adottate misure precauzionali per garantire la sicurezza dei cittadini.
Per tutta la giornata di oggi, il Comune ha disposto la chiusura dei giardini Diaz e del parco di Villa Lauri. La riapertura di entrambe le aree verdi è prevista per mercoledì 29 gennaio, salvo nuove disposizioni legate all’evoluzione delle condizioni meteo.
Inoltre, a causa delle forti raffiche di vento e dell’allerta in corso, il civico cimitero resterà chiuso fino alla mezzanotte di oggi, martedì 28 gennaio. Il Comune ha attivato il Centro Operativo Comunale (Coc) per monitorare la situazione e gestire eventuali emergenze. I cittadini possono segnalare criticità o situazioni di pericolo chiamando il numero 0733-256346.
Domenica 26 gennaio, il palazzetto dello sport "E. Medi" di Porto Recanati ha ospitato il 15° Trofeo di Karate Giovanile, organizzato dallo Csen Marche Settore Karate in collaborazione con il Comitato Csen Macerata e l’Associazione Sportiva Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli. L’evento, patrocinato dall’amministrazione comunale, ha visto la partecipazione di circa 200 giovani atleti, di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, provenienti da tutta la regione Marche e dalle zone limitrofe.
Davanti a un pubblico numeroso e caloroso, 14 società sportive si sono sfidate sul tatami, dimostrando tecnica, disciplina e spirito di squadra. Tra queste, il Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli, realtà storica del territorio con oltre 10 anni di attività presso la palestra Diaz di Porto Recanati, ha brillato portando in gara 32 atleti delle sue sezioni di Porto Recanati, Tolentino e Ripe San Ginesio.
I giovani karateka del Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli hanno ottenuto risultati eccellenti nelle varie categorie, contribuendo in modo decisivo alla conquista del 1° posto assoluto nella classifica società, un traguardo che conferma l’impegno e la qualità del lavoro svolto dall’associazione.
A rendere possibile il successo dell’evento ha contribuito anche il maestro Fabrizio Tarulli, responsabile Arbitri Csen della regione Marche, che ha coordinato 16 Ufficiali di Gara Csen. La loro professionalità e dedizione hanno garantito il corretto svolgimento delle gare, riscuotendo il plauso di atleti, tecnici e pubblico.
Il Direttore Tecnico M° Fabrizio Tarulli e tutto lo staff tecnico del Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli hanno espresso piena soddisfazione per la riuscita dell’evento, sottolineando l’importanza di una partecipazione così numerosa e il valore dei risultati ottenuti, frutto di un lungo e intenso lavoro di preparazione.
Dopo questo grande successo, gli atleti del Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli si preparano già per la prossima sfida: la 15° Coppa di Karate città di Tolentino, in programma il 16 marzo presso il palasport G. Chierici di Tolentino.
A partire da giovedì 30 gennaio, la polizia locale di Macerata ha emanato un’ordinanza per regolamentare temporaneamente la circolazione stradale in via Pergolesi, Piazza XXV Aprile e via Giuseppe Verdi, in vista dei lavori di riqualificazione della piazza e della stazione ferroviaria. Il provvedimento, valido 24 ore su 24, resterà in vigore fino al 30 gennaio 2026 e prevede una serie di modifiche alla segnaletica e alla viabilità per garantire la sicurezza e la fruibilità delle aree interessate dai cantieri.
VIA PERGOLESI - In via Pergolesi, il senso unico di marcia sarà invertito, accompagnato da una modifica della segnaletica verticale relativa alla sosta dei veicoli. Saranno temporaneamente rimossi i cartelli di "Divieto di accesso", "Stop" e "Direzione obbligatoria" sul lato di via Giuseppe Verdi, mentre verrà istituito un nuovo "Divieto di accesso" per i veicoli provenienti da via San Giovanni Bosco. Inoltre, sarà introdotta una segnaletica verticale e orizzontale di "Stop" e "Direzione obbligatoria a sinistra" per i veicoli in uscita da via Pergolesi.
PIAZZA XXV APRILE - Piazza XXV Aprile sarà interessata da un divieto di sosta con rimozione coatta su tutto il tratto coinvolto dai lavori, compresa l’area parcheggio. Per garantire la sicurezza dei pedoni, verrà istituito un percorso pedonale protetto lungo il perimetro del cantiere. Saranno inoltre create due aree riservate al trasporto pubblico in prossimità del cantiere. La segnaletica di “Stop” e “Divieto di accesso” nell’area vicina alla fontana pubblica sarà revocata e modificata.
VIA GIUSEPPE VERDI - In via Giuseppe Verdi, verrà introdotta la segnaletica di “Direzione obbligatoria a sinistra” per i veicoli che entrano in Piazza XXV Aprile, mentre sarà rimosso il cartello “Direzione consentita Diritto e Destra”.
Giovedì 30 gennaio, dalle ore 07:00 alle 18:00, sarà vietata la sosta con rimozione coatta su tutto il tratto di via Pergolesi interessato dai lavori, per consentire il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale e l’inversione del senso di marcia. Il divieto resterà in vigore fino al termine delle operazioni. I cittadini sono invitati a prestare attenzione alla nuova segnaletica e a rispettare le disposizioni per facilitare lo svolgimento delle operazioni e ridurre al minimo i disagi.
Prenderanno il via lunedì 3 febbraio i lavori del progetto "Rigenerata Macerata Go Green", un intervento finanziato con 1 milione e 696mila euro dal Pnrr che mira a riqualificare quattro importanti aree verdi della città: i giardini Diaz, il parco di Fontescodella, i giardini Micheletti e il bosco urbano del Sasso d’Italia.
La prima fase dell’intervento riguarderà i giardini Diaz, che a partire dal 3 febbraio saranno completamente chiusi al pubblico per consentire l’avvio dei lavori, la cui conclusione è prevista entro aprile. L’obiettivo è risolvere alcune criticità strutturali e migliorare la fruibilità degli spazi, rendendoli più inclusivi, sostenibili e sicuri.
Tra le principali azioni previste, spicca la risoluzione del problema del cattivo drenaggio delle acque piovane, che verrà affrontato intervenendo sui due viali principali che dividono i quadranti del giardino. Sarà inoltre riqualificata l’area giochi, con particolare attenzione ai criteri di inclusività e sicurezza, e verranno sistemate circa 30 nuove piantumazioni attorno al laghetto per migliorare l’ombra nelle zone di sosta.
L’impianto di irrigazione a goccia sarà potenziato, mentre nuovi arredi come tavoli da pic-nic, panchine, cestini e cartelloni arricchiranno l’area, rafforzandone la funzione di sosta e lettura. Non mancherà la riqualificazione dello stemma di Macerata, simbolo identitario della città.
Dopo i giardini Diaz, i lavori si sposteranno al parco di Fontescodella, ai giardini Micheletti e al bosco urbano del Sasso d’Italia, con l’obiettivo di creare una rete di connessione tra le aree verdi attraverso sentieri e piste ciclabili in fase di progettazione.
"Il progetto riveste un ruolo strategico nella valorizzazione del sistema del verde urbano della nostra città", ha commentato l’assessore con delega ai parchi pubblici, Paolo Renna. "Grazie a questo finanziamento risolveremo alcune criticità strutturali e potenzieremo le infrastrutture per promuovere e ampliare l’uso sportivo, ludico e ricreativo delle aree. Restituiremo ai maceratesi i loro luoghi del cuore, migliorandone gli aspetti funzionali e estetici", ha puntualizzato.
Renna ha inoltre sottolineato che, nonostante la momentanea chiusura dei giardini Diaz necessaria per i lavori, i cittadini apprezzeranno i risultati che saranno consegnati alla città in tempi brevi.
"Mi trovo a raccontare – il diario di nonno Ruggero" è stato il titolo dello spettacolo organizzato dall’Associazione Adesso musica e dalla Città di Camerino in occasione del Giorno della Memoria 2025.
All’Accademia della musica di Camerino ieri sera sono stati letti brani tratti da un diario inedito scritto da Ruggero Forti che hanno toccato profondamente l'animo dei presenti, merito anche delle musiche appositamente composte dal maestro Vincenzo Correnti ed eseguite insieme a Giacomo Correnti nella formazione “Clarimbando Duo” clarinetto e marimba.
"Attraverso lo scritto di questo nonno del nostro territorio - dice Donatella Pazzelli, che ha selezionato e dato voce ai testi e curato le immagini - abbiamo vissuto 5 lunghi anni di guerra dove, senza mai perdere la speranza, Ruggero ha sofferto il distacco dai propri cari, ha subìto l'inganno e il tradimento, si è aggrappato alla sua forte fede, ha sopportato la fame e gli stenti, visto le peggiori atrocità, perso l'orientamento e attraversato il lungo calvario del ritorno a casa".
Ruggero Forti, nato il 26 maggio del 1905 a Vari di Pieve Torina e morto il 26 luglio del 1991 a Camerino, era sposato con Luisa e padre di due figli, Maria e Tonino, presenti entrambi alla serata di commemorazione insieme ai quattro nipoti di Ruggero: Marco, Ada, Letizia e Chiara. Forti fu richiamato alle armi il 15 gennaio 1941 e dopo un lungo peregrinare riuscì a ritornare a Vari il 6 luglio 1945, provato nel fisico ma non nella mente.
In quegli anni terribili aveva scritto i suoi appunti contenenti testimonianze, impressioni e meticolose descrizioni in tanti pezzetti di carta che sistemò una volta ritornato a casa.
Maria e Tonino Forti, al termine dello spettacolo visibilmente commossi e al contempo contenti di questo omaggio, hanno aggiunto i loro ricordi, il dolore di una bambina che a 4 anni vide il padre andar via e sua madre piangere per tante e tante notti e l’incredulità di quando lo rivide 5 anni dopo, mentre Tonino, nato nel 1941, stentava a credere che quell’uomo fosse suo padre. I nipoti hanno ricordato il nonno speciale che con i propri racconti li ha educati al rispetto e alla tolleranza.
Apprezzamenti sono stati espressi dal Vicesindaco di Camerino, Antonella Nalli, che ha ricordato l’importanza di ricordare e di tramandare i fatti alle nuove generazioni affinché questi non si verifichino più: "Mi trovo a raccontare per chi avrà il piacere di leggere, per sapere un po' di storia a titolo di vita vissuta a quei tempi. Prima di chiudere mi permetto di dire, a chi avrà piacere di leggere quanto è scritto, che nasce da una penna elementare ma di grande sentimento, quindi non è tempo perduto leggerlo. Auguro buona fortuna e salute a tutti e un pensiero allo scrittore Forti Ruggero”
"È stato un sabato speciale per Pieve Torina quello appena trascorso perché ha segnato la riapertura di uno spazio tra i più amati dai pievetorinesi e non solo, un luogo di memorie condivise, di antiche tradizioni e valori: il Museo della Nostra Terra". Racconta così il sindaco Alessandro Gentilucci l’emozione di aver potuto riaprire al pubblico un ambiente museale di assoluto prestigio reso ancor più interessante grazie alle innovazioni tecnologiche.
"Abbiamo messo insieme il passato con il futuro rendendo disponibile una fruizione di tipo classico, con le visite guidate alla raccolta delle varie collezioni, e una fruizione originale e altamente innovativa: una sala immersiva per la visione di filmati d’epoca e la possibilità dell’utilizzo di visori digitali per la realtà aumentata, due novità che renderanno l’esperienza della visita al Museo indimenticabile", ha sottolineato Gentilucci.
Alla cerimonia inaugurale, nel pomeriggio, hanno preso parte in tanti. Tra le autorità presenti il commissario straordinario per il sisma Guido Castelli, il sottosegretario alle finanze, Lucia Albano, l'assessore regionale alla cultura, Chiara Biondi, l'arcivescovo di Camerino, monsignor Francesco Massara, il rettore dell’Università di Camerino, professor Graziano Leoni.
Tanti anche i sindaci del territorio intervenuti e i tecnici che hanno seguito il progetto di recupero del Museo e la realizzazione delle infrastrutture tecnologiche. Emozionante il ricordo con cui il sindaco Gentilucci ha voluto omaggiare l'ideatore del Museo, Fernando Mattioni, purtroppo impossibilitato a partecipare, scoprendo una targa a lui intitolata: "È grazie al Maestro Mattioni - ha concluso Gentilucci - se oggi possiamo osservare tutto questo e immaginare cosa poteva essere la vita dei nostri concittadini uno o due secoli fa: un pezzo di Storia popolare e contadina che continua a vivere e ad essere d’insegnamento per le generazioni future".