Rialzarsi quando si è al tappeto, o meglio sul tatami. Questa l’idea del maceratese Riccardo del Gobbo, rinomato maestro di Muay Thai che ha deciso di investire a Pieve Torina, in un territorio fortemente colpito dal terremoto del 2016.
Inizierà il 2 ottobre, tutti i lunedi’ ed i mercoledì, il nuovo corso di Muay Thai che il comune ha voluto far proprio patrocinando sin da subito l’iniziativa ed offrendo la sala polivalente “Parco Rodari”.
“Nel territorio non ci sono piu palestre - ha affermato Riccarco -, i ragazzi potranno ora ritrovarsi nuovamente e confrontarsi in una disciplina nuova per la zona ma che credo saprà dare molte soddisfazioni a chi vorrà avvicinarla”.
“Ciò che è successo mi ha molto colpito, è un po come quando si gareggia. Capita, magari, che l’avversario sia temibile e ci mandi rovinosamente al tappeto. C’è chi in questi casi abbandona, chi si prende una pausa e chi invece, da quel tappeto, si rialza per riuscire a trovare il modo di ritornare in piedi piu combattivo di prima. Io spero di poter spostare l’idea che ho fatto mia nello sport, nella vita quotidiana di chi non ha mollato. Forse è solo un mio sogno, ma voglio viverlo” ha concluso del Gobbo.
Il corso è aperto a tutti, a chi già conosce il Muay thai così come a chi non ha mai sentito parlarne, non ci sono limiti di età ed è uno sport adatto a uomini e donne: gli incontri hanno una durata di un’ora e mezza ed inizieranno dalle 19.30.
La nuova palestra vuole diventare un centro di aggregazione anche per i ragazzi provenienti da Visso, Ussita e Pievebovigliana.
Proprio per permette a tutti di provare ad avvicinarsi alle tecniche insegnate, le prime due lezioni saranno gratuite e, successivamente, sinergicamente con il Comune, si è deciso di proporre un prezzo vantaggioso: 30€ mensili per 8 lezioni.
In programma anche alcuni stage, sempre a Pievetorina, dove verranno chiamati come graditissimi ospiti, campioni di Muay Thai di livello internazionale. Appuntamento quindi per la prima lezione il 2 ottobre presso la sala polivalente del Comune di Pievetorina.
L'incidente è avvenuto nella tarda serata di oggi, intorno alle 20:30, in via Vincenzo Pancalducci a Macerata, all'altezza del cimitero.
Ancora da chiarire l'esatta dinamica del sinistro. Stando a una prima ricostruzione sembra che il furgone, con alla guida un uomo, che si stava immettendo lungo l'arteria stradale sia stato colpito da una vettura, un'Alfa, con a bordo una donna e il marito, che viaggiava in direzione Piediripa. A seguito della collisione, la vettura sarebbe stata a sua volta tamponata da una seconda auto, un Range Rover, con a bordo un uomo.
Immediati sono scattati i soccorsi e i Vigili del Fuoco di Macerata, giunti prontamente sul posto, hanno estratto dall'abitacolo la donna all'interno dell'auto che era rimasta incastrata. Affidata alla cure dei militi del 118 la signora è stata trasferita al pronto soccorso dell'Ospedale di Macerata insieme al marito. Le loro condizioni non destano particolare preoccupazione.
Nessuna conseguenza per gli altri due occupanti dei mezzi coinvolti.
Sul posto anche gli uomini della Polizia Stradale che dovranno stabilire l'esatta dinamica del sinistro.
L'incidente ha causato disagi alla circolazione. Attualmente si procede su un'unica corsia di marcia a senso alternato per permettere ai Vigili del Fuoco di mettere in sicurezza i mezzi coinvolti.
"Non abbattete i pini!". È questo in sintesi il grido di allarme giunto in redazione da parte di alcuni cittadini di viale Martiri della Libertà a Macerata.
Da molti giorni, infatti, sul posto sta lavorando una squadra di due persone, sembra per il ripristino o la variazione della rete fognaria, con grande disagio per i pedoni e per le attività presenti. Stamattina sono iniziate le operazioni di abbattimento per sradicamento di alcuni pini presenti sul viale sembra per permettere alla nuova fognatura di attraversare la sede viaria e numerosi sono i cittadini rimasti sconcertati da queste operazioni.
“Il viale alberato è una caratteristica della zona che da valore al quartiere – scrive una residente –. Già anni fa abbiamo assistito alle decimazione delle piante tipiche per essere rimpiazzate da altre tipologie”. Infatti al'epoca furono sostituiti i pini a inizio viale perché in cattive condizioni e pericolosi, subito rimpiazzati con alberi di altra natura, piu resistenti e meno infestanti.
Stessa sorte era toccata, non molto tempo fa, a secolari fusti nei pressi della chiesa di Santa Croce e ad alberi in viale Indipendenza, in quest’ultima via a seguito del rifacimento del marciapiede.
“Si chiama campo dei pini – spiega un’altra lettrice – quegli alberi ci sono sempre stati, quando comprai la mia casa la scelta fu condizionata proprio da questo meraviglioso viale alberato.“
Nei messaggi arrivati qualcuno ipotizza anche che si tratti di alberi protetti il cui abbattimento sia vietato e che le piante abbattute godevano di ottima salute. Qualcuno si chiede perché non si sia potuto spostare il passaggio delle fognature per preservarli o, nell’impossibilità, non si sia pensato ad uno spostamento con conseguente ricollocamento.
"Togliere gli alberi per far posto a macchine e strutture – concludono i residenti – è come togliere l’aria per respirare meglio. Sono gli alberi che ci donano ossigeno e, cosa non trascurabile, danno un fascino di storico a un quartiere tra i piu belli di Macerata.”
È arrivato oggi pomeriggio, accompagnato dalla troupe del programma “4 Hotel”, Bruno Barbieri noto chef pluristellato, conduttore e figura molto amata della tv.
In bicicletta, sul lungomare di Porto Recanati, Barbieri ha registrato alcuni spezzoni del programma da lui condotto che, nella puntata che andrà in onda a primavera, vede protagoniste quattro realtà ricettive marchigiane tra la provincia di Ancona, Macerata e Fermo.
In molti lo hanno riconosciuto e sono accorsi sulla rotonda del cinema Kursaal dove, accompagnato dai concorrenti, ha parcheggiato le biciclette per poi recarsi in spiaggia per le riprese di rito. E non si è risparmiato, tanto da intrattenersi alla fine delle riprese per salutare e farsi fotografare dagli ammiratori nonostante impegni di produzione incalzassero.
Immancabile l’accoglienza del Vice Sindaco di Porto Recanati Rosalba Ubaldi e dell’Assessore al turismo Angelica Sabbatini, che hanno accolto Barbieri offrendo una visita alla città, visita purtroppo declinata a causa degli impegni ed al timore di non poter girare esterne nei prossimi giorni a causa del possibile maltempo.
Una promessa però è stata strappata, tanto che lo Chef declinando l’invito si è congedato elogiando la città e promettendo di ritornare senza dubbio, non da conduttore ma da turista per poter godere delle spiagge e dei monumenti che in questi giorni non ha potuto visitare.
Un arrivederci, quindi, quello dello chef più amato soprattutto dai bambini.
Tre le vetture rimaste coinvolte nel sinistro avvenuto nella tarda mattinata di oggi, qualche minuto dopo le 13:00, in Contrada della Pieve a Macerata, all'altezza del distributore di metano.
Un tamponamento ha visto coinvolte una Fiat Bravo, una Opel Corsa e una Fiat 500 che procedevano in direzione Sforzacosta.
Immediato l'arrivo sul posto di tre ambulanze del 118 e dell'automedica che hanno prestato i primi soccorsi agli occupanti di mezzi. Cinque le persone trasferite al pronto soccorso del capoluogo per accertamenti: tra queste anche due bambini. Le loro condizioni non sono gravi.
I Vigili del Fuoco di Macerata, di rientro dall'intervento a Tolentino, hanno gestito il traffico evitando ulteriori incidenti visto anche l'orario di punta. I pompieri provvederanno anche alla messa in sicurezza delle tre auto.
Sul posto anche i Carabinieri di Macerata ai quali spetteranno i rilievi del caso.
Il tamponamento ha causato dei disagi alla circolazione stradale.
È successo nella tarda mattinata di oggi, intorno alle 12:30, lungo la strada provinciale Piane di Chienti, in contrada Divina Pastora, nel territorio comunale di Tolentino.
Il conducente del camion Iveco stava percorrendo l'arteria provinciale quando, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo ed è finito fuori strada, terminando la sua corsa nel campo sottostante la carreggiata. Il mezzo pesante, in seguito al sinistro, si è ribaltato su un fianco.
Miracolato il conducente del veicolo che è riuscito a uscire in modo autonomo dall'abitacolo.
Sul posto i Vigili del Fuoco di Macerata, che stanno provvedendo a mettere in sicurezza il mezzo, e i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure del caso all'uomo per poi trasferirlo presso il nosocomio del capoluogo. Le sue condizioni non sono gravi.
Sul posto anche i Carabinieri della stazione di Tolentino.
Il mezzo pesante, un autocarro frigorifero, stava trasportando carne e si sta ora attendendo l'arrivo di un secondo camion per recuperare il carico e liberare poi il campo.
Incidente nella serata di oggi, intorno alle 20:30, all'altezza del distributore di metano nei pressi dell'uscita della superstrada a Tolentino Est.
Ancora al vaglio degli inquirenti la dinamica del sinistro, anche se probabilmente si tratterebbe di un tamponamento. A scontrarsi due auto, una Opel Corsa e un'Alfa 146.
Il bilancio è di tre feriti trasportati al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata dai militi della Croce Rossa intervenuti sul posto. Le loro condizioni non dovrebbero essere gravi.
Sul posto anche i Vigili del Fuoco di Tolentino e i carabinieri della locale stazione.
Un’anziana, che abita nelle casette, è uscita per venire a vedere come mai c'è tutto quel movimento.“Signora, sta arrivando il Presidente del Consiglio !”. “Perché? Già si rivota un'altra volta?”
Ecco. Se si dovesse riassumere la giornata di oggi che interessa la visita del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella cittadina di Castelsantangelo sul Nera (presenza accompagnata come di rito da tutte le autorità regionali) forse questo sarebbe il modo migliore di raccontarla.
Cittadinanza pressoché assente, solo alcuni rappresentanti di associazioni e realtà, numericamente irrilevanti, a fronte della schiera di sindaci. Un'ottantina in tutto i personaggi della politica presenti come il presidente della Regione Luca Ceriscioli, il presidente della Provincia Antonio Pettinari, gli assessori regionali, il Prefetto Iolanda Rolli, il Questore Antonio Pignataro, le Forze Armate, e forze di Polizia e tutto il sistema di sicurezza necessario in situazioni come questa.
Poche le parole, tanti gli impegni, ma come dice un uomo del posto davanti al bar,” le parole sono diverse, le facce sono uguali. Promettono, promettono, ma sono gli stessi che c’erano prima e non hanno fatto niente. Se avevano tutta questa voglia di fare, potevano averlo già fatto”.
Un incontro prettamente istituzionale quasi, come già detto, con la cittadinanza estranea ed estraniata dalla cerimonia, in un clima palpabile di tensione, come se si temessero contestazioni tanto da impedire l'esposizione dell'unico striscione presente, tra l'altro a sostegno del Premier. “Lo sanno che non sono i benvenuti, è inutile ricordarglielo” - tuona un uomo seduto al tavolino del bar -. Ed è da qui, dal tavolo del bar, dalla finestra di casa, dal pergolato di un ristorante, che la gente normale, la gente che vive questi luoghi, guarda una passerella di cui avrebbero fatto volentieri a meno.
Il presidente Conte è arrivato in elicottero da Accumoli, atterrando poi ad Ussita. Da qui si è spostato a Castelsantangelo sul Nera dove, in un ambiente blindato, ha incontrato le autorità e il sindaco con cui, alla presenza di un'apposita delegazione di Vigili del Fuoco, ha visitato la zona rossa della città, un perimetro che corre la quasi totalità del paese.
Da qui, il Presidente del Consiglio si sarebbe dovuto recare direttamente nella struttura donata dalla Regione Trentino, dove i sindaci lo stavano aspettando già da ore. La destinazione è stata raggiunta dal Premier con un po' di ritardo per la visita a sorpresa, quantomeno non pianificata e quindi non accompagnata dalla stampa, nel villaggio Sae.
Dal villaggio Sae quindi l'arrivo nel centro polifunzionale dove il sindaco di Castelsantangelo Mauro Falcucci ha fatto da Cicerone illustrando a Conte quelle che sono le preoccupazioni, i timori, le speranze per una ricostruzione giudicata troppo lenta e burocratizzata, anche nelle dichiarazioni del presidente della Regione Luca Ceriscioli.
Al termine dell'incontro, il Premier è stato riaccompagnato ad Ussita, da dove è ripartito alla volta di Roma per altri impegni istituzionali.
Si è conclusa festosamente la 26esima edizione del Corteo Storico Città di Tolentino “Dono dei Ceri a San Nicola” che si è svolta nelle serate del 31 agosto e del 1 settembre nella suggestiva cornice del centro storico di Tolentino .
L'evento ha riportato la città alle autentiche atmosfere medioevali riproponendo il momento in cui tutte le corporazioni, oltre alla Municipalità, donavano un grande cero ai Santi patroni della Città, la cui cera veniva poi utilizzata per costruire delle candele votive che venivano fatte ardere in segno di devozione durante tutto l'anno.
La rievocazione storica è iniziata nella serata di sabato in piazza della Libertà con le esibizioni di tiro con l'arco storico a cura degli arcieri del gruppo “Turma Lincys” di Belforte del Chienti e con i giochi medioevali di destrezza, forza e velocità, il cui punteggio finale era valido per l'assegnazione del Palio 2019.
Domenica pomeriggio invece, per le vie e piazze del centro storico, si è snodato il tradizionale corteo con circa 150 figuranti in abiti d'epoca, arricchito dalla partecipazione del gruppo “Furia et Gratia” di San Ginesio, formato da tamburini e danzatrici; dei “Tympana Raymundi”, danzatori e musici della città di Camerino; del Gruppo Storico di Fiuminata; da una delegazione della rievocazione “Il Solenne Ingresso” di Senigallia, e degli arcieri storici “Turma Lincys” di Belforte del Chienti
Attesissimi ed ammirati nella “Danza dei saluti” anche i piccoli allievi della scuola materna “Rodari” di Tolentino che hanno portato a termine un progetto curato dalle educatrici Martina Quadraroli e Gianna Raponi.
Una scenografia apprezzata grazie anche all’enorme lavoro svolto dalla sarta Maria De Luca, che con devozione e pazienza si è prodigata per realizzare i costumi dei bambini creati ad hoc per questo evento.
Ad aggiudicarsi l’ambito premio, il Palio 2019, è stato il Quartiere San Giovanni che si è distinto dagli altri quartieri che ha distaccato gli altri quartieri di una lunghezza.
Il corteo dalla piazza principale, dove era stato allestito un palco ad hoc, si è spostato alla Concattedrale di San Catervo per la solenne cerimonia di offerta dei “Ceri Fioriti et Belli” all'urna del Santo, Patrono di Tolentino. Da li il corteo è ripartito snodandosi per le vie per svolgere la stessa cerimonia alla Basilica di San Nicola , co-Patrono della Città.
E' spettato al Vicesindaco e Assessore al Turismo Silvia Luconi leggere la pergamena consegnata prima a Don Gianni Compagnucci di San Catervo e poi a Padre Giustino Casciano di San Nicola, contenente l’editto tipico con cui la cerimonia veniva esposta alle genti nella cerimonia ufficiale
Ottima la riuscita dell’evento, con grande partecipazione e numerosi figuranti, culminata con un conviviale incontro offerto dall’Associazione, in collaborazione con il Comune, nei locali del deposito ferroviario, messi a disposizione dall’associazione Fabrica City.
Un evento realizzato solo grazie alla collaborazione ad ogni livello, tanto che l'Associazione Corteo Storico Città di Tolentino “Dono dei Ceri a San Nicola” ha tenuto a ringraziare per la gradita presenza il vicesindaco Luconi, oltre a tutta l'amministrazione comunale e la Pro Loco TCT per il supporto dato nell'organizzazione della manifestazione.
Ringraziamenti speciali anche all'Avis comunale di Tolentino che ha concesso il proprio spazio di Palazzo Sangallo per i gruppi esterni dei figuranti, a Fabrica City per la disponibilità del locali per la cena offerta dall'Associazione Corteo Storico ai figuranti e ai collaboratori per la chiusura della Manifestazione. Un grazie speciale a Paolo Domizi e Monia Prioretti che hanno condotto i giochi del sabato ed a Chiara Del Pupo per aver coordinato i vari momenti del corteo storico di domenica pomeriggio.
L'ultimo grazie, il piu sentito, va a tutti i figuranti, ai gruppi esterni e ai tanti collaboratori dell'Associazione che hanno contribuito ancora una volta alla buona riuscita di questa storica manifestazione.
Alle 14:00 di oggi pomeriggio a fare la tragica scoperta è stata la fidanzata. Marco Sciarabba si è tolto la vita a 31 anni nella camera della sua abitazione, impiccandosi con una cinta allo stipite della porta. Un ragazzo conosciutissimo in città, solare e disponibile con tutti e visceralmente appassionato della squadra Maceratese. Lavorava presso la Metallurgica Meccanica di Montecassiano. Numerosissimi gli amici che hanno raggiunto via Bramante a Macerata, l'appartamento dove viveva e che stava risistemando, sconvolti dalla impensabile notizia della sua scomparsa, caduta come un fulmine a ciel sereno in una giornata che voleva essere festosa.
Nulla poteva fare presagire al peggio, tanto che in molti lo hanno incontrato in questi giorni in giro nel centro della Città, in occasione delle celebrazioni di San Giuliano, sempre solare e propositivo. Oggi il triste epilogo.
Un ragazzo dalle mille doti, grande lavoratore, sempre pronto ad aiutare gli amici. Lascia un vuoto incolmabile nei cuori dei familiari e dei tanti amici. Sciarabba sembra non aver lasciato alcun biglietto.
Sul posto i militi del 118, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso del 31enne, la Polizia, la scientifica e il personale necroforo per la rimozione della salma.
Anche la S.S. Maceratese, nella sua pagina Facebook, ha espresso profondo dolore per la scoparsa di Marco.
L'incidente mortale è avvenuto nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16:00, a Morrovalle, in una strada di campagna in località Palombaretta.
A scontrarsi due auto, una Fiat Punto e una Suzuki: violentissimo l'impatto. A seguito dello scontro, il conducente della Punto, Paolo Petrini di anni 48, originario di San Claudio di Corridonia, ha perso la vita. L'uomo che viaggiava a bordo della seconda vettura, B.G. 78enne, è stato trasportato in eliambulanza all'Ospedale Torrette di Ancona. La sua prognosi è riservata e sarebbe in pericolo di vita.
Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari del 118, dei Vigili del Fuoco di Macerata e della Polizia Stradale di Camerino che sta effettuando tutti i rilievi del caso per ricostruire l'esatta dinamica del sinistro.
Paolo Petrini era originario di Montegranaro, ma viveva a Corridonia con la moglie, Simona Maurizi, e la figlia Sara.
Petrini era stato in passato titolare di un'officina a Montecosaro Scalo ma da qualche anno non lavorava più in seguito a un incidente avuto in auto. Collaborava, da qualche tempo, con la Cooperativa "Il Talento".
Sette arresti dei carabinieri di Ancona nell'inchiesta sulla strage della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona) in cui, tra il 7 e l'8 dicembre scorsi, morirono cinque giovani e una madre 39enne. In carcere sei ragazzi tra i 19 e i 22 anni, tutti residenti nel Modenese, che erano alla Lanterna Azzurra quella sera, accusati di omicidio preterintenzionale e lesioni: farebbero parte di una banda dedita alle rapine in discoteca spruzzando spray al peperoncino. Arrestato anche un ricettatore solo per associazione.
(Fonte e Credit Foto: Ansa)
Memorabile giornata negli impianti del Tiro a Segno di Macerata siglata UNUCI, l’unione nazionale degli ufficiali in congedo italiani, la primaria associazione che annovera come soci gli ufficiali di tutti i settori delle forze armate.
L’unione ufficiali ha infatti scelto la cornice del Tiro a Segno di Macerata, guidata dall’intraprendente Alessandro Cegna, per mettere in campo il 2° memorial interregionale dedicato al tiro con armi e munizionamento di tipo militare “Tenente Pacifico Lancioni”, ufficiale del Savoia Cavalleria deceduto da poco fa.
Un evento fortemente sentito e voluto dagli aderenti, dedicato ad un amico ancor prima che collega e socio, tristemente mancato nel 2015 e che tutti ricordano con vivo orgoglio e molta nostalgia, tanto che se ne parla come se fosse presente, e qualche lacrima scorre sui volti ripercorrendo le sue gesta e le sue avventure.
“Organizziamo sempre eventi itineranti, ma per questo memorial la scelta dell’impianto di Macerata è stata obbligata – sono le parole del Colonnello Alessandro Zinni –. Una struttura comoda e organizzata con sistemi all’avanguardia che ci hanno soddisfatti lo scorso anno e non potevamo quindi non rinnovare la nostra fiducia”
In piu di cinquanta non sono voluti mancare alla manifestazione. Ufficiali provenienti da tutto il centro Italia, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo ma c’è anche chi è venuto appositamente dalla Lombardia piuttosto che dal Veneto, tutti rigorosamente con la mimetica d’ordinanza e ligi all’etica militare. Si sono respirate un'atmosfera convivialee un'aria da camerata di caserma sempre con riguardo del grado ma improntato all’affiatamento ed all’amicizia.
L’evento al Tiro a Segno di Macerata è iniziato con l’arrivo dei partecipanti gia dalle prime ore dell’alba. Tutti si sono schierati sulla piazza d’armi dove è stata issato il tricolore Italiano con la consueta cerimonia dell’alza bandiera. Subito dopo, sotto l’occhio vigile e marziale degli ufficiali designati e dei direttori di Tiro certificati del TSN di Macerata sono iniziate le competizioni, sulle lunghezze dei 25 e dei 50 metri, rispettivamente con armi corte comunemente dette pistole e con armi lunghe.
Il programma ha previsto anche un incontro conviviale con un ristoro da campo dove mangiare e confrontarsi, la consegna dei diplomi di benemerenza sempre all’ombra del tricolore, la distribuzione delle pergamene di partecipazione e l’immancabile premiazione dei migliori per poi concludere con l’ammaina bandiera.
L’UNUCI organizza convegni, incontri e gare di tiro e di pattuglia durante tutto l’anno, tutte iniziative che non hanno solo carattere ludico, ma attraverso il ritrovo e lo sport, favoriscono anche l’aggiornamento delle tecniche e delle conoscenze, utili sia per quanti siano in servizio permanete effettivo, sia per chi si trovi in congedo temporaneo. “Non siamo ex ufficiali, perché una volta investiti del grado si è ufficiali a vita” rimproverano quando qualcuno li indica come ex ufficiali. Molti dei presenti, infatti, sono costantemente richiamati per missioni all’estero, per addestramento o per fronteggiare necessità temporanee militari.
L’UNUCI è anche l’unica unità di selezione in Italia per il riconoscimento del Brevetto Sportivo Tedesco, una qualifica riconosciuta dallo Stato Italiano e che permette, ai premiati, di fregiarsi del titolo e delle onorificenze.
Un grande vanto per il TSN di Macerata e un immancabile evento per l’UNUCI che rappresenta un momento di orgoglio italiano.
Dalle prime ricostruzioni sull'origine del rogo che sta interessando la collina sopra all'Abbadia di Fiastra, in Contrada Colmaggiore, nei territori comunali di Tolentino e Urbisaglia, sembra che lo stesso sia divampato proprio mentre una mietitrebbia stava battendo il campo di una proprietà privata. Gli agricoltori si sono immediatamente accorti di quanto stava accadendo e hanno subito cercato di arginare il rogo, allertando nel comtempo i Vigili del Fuoco.
"Ho subito lanciato la chiamata di allarme e ho cercato di radunare tutti i vicinati per fare dei solchi di contenimento delle fiamme - ci racconta Nazzareno, un abitante del posto -. Abbiamo agito prima intorno alle case (tre abitazioni al momento sono state evacuate), impedendo che le fiamme si propagassero e cercando di metterle in salvo."
Sono circa 70, dalle prime indiscrezioni, gli ettari interessati dal vasto incendio. Immediatamente sono arrivati i Vigili del Fuoco di Macerata che hanno prima messo in totale sicurezza le case e i capannoni vicini al luogo interessato dal rogo e poi si sono adoperati per cercare di contenerlo.
Al momento gli elicotteri impegnati nelle operazioni di spegnimento si stanno approvigionando su un laghetto privato di raccolta delle acque di irrigazione. Le fiamme comunque non sembrano volersi fermare.
Non sembrano essere naturali o accidentali le origini del vastissimo incendio che sta divorando ettari ed ettari di pineta a ridosso di Fiuminata. Questo almeno quanto sarebbe trapelato dalle indagini in corso effettuate dal Corpo del Carabinieri Forestali.
Sebbene non siano stati trovati inneschi, data l’ora dell’origine dell’incendio e le modalità con cui si è propagato, i militari sembrano aver intrapreso la pista dell’incendio doloso. Sempre secondo le stesse fonti, i Carabinieri avrebbero già individuato un uomo che sarebbe sospettato di piromania e starebbero vagliando fatti e circostanze che possano accreditare o smentire i sospetti.
Intanto l’incendio, ormai in essere da quasi due giorni, sembra non poter essere domato. In campo stamane è arrivato un altro Canadair, aereo della Protezione Civile espressamente costruito per lo spegnimento degli incendi, in appoggio al Canadair gia inviato ieri e all’elicottero del servizio antincendio regionale. I tre velivoli, da ieri, fanno la spola tra il Lago di Castriccioni, dove prelevano acqua, e i monti fiuminatesi, intervenendo nelle molteplici zone impervie dove i soccorsi a terra non possono intervenire ma dove il fuoco è piu vivo. L'incendio ha lambito le abitazioni di Orpiano vecchio e il maggiore impegno dei Vigili del Fuoco è quello di allontanare il fronte del rogo dalle case presenti nella zona. Nel frattempo l’incendio ha scavalcato il culmine del colle e sta avanzando anche verso Fabriano e Castelraimondo.
Gli uomini dei Carabinieri Forestali, coadiuvati dal personale del NIPAAF (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale) e dai Carabinieri di Fiuminata hanno già raccolto numerose informazioni e prove e si suppone che non impiegheranno molto tempo a stabilire la certezza della dinamica. Dinamica che, come detto, vedrebbe la mano dell’uomo appiccare il fuoco e dare origine a quello che ora risulta essere un incendio disastroso e difficilmente arginabile. E proprio su questo fronte, che sembrerebbe il piu verosimile, alcune notizie trapelate, parlerebbero già di una persona fortemente sospettata.
Un ambiente unico e ricercato ha fatto da cornice allo Sponsor Dinner Party organizzato dalla Menghi Shoes Macerata Volley presso la cantina Murola di Urbisaglia. Uno scenario inatteso, pregno di complicità e di allegria, dove tutti i presenti, dirigenti, tecnici, atleti e sponsor erano legati da un affiatamento autentico, quasi come una grande famiglia che si supporta l’un l’altro per raggiungere l’obiettivo del risultato sportivo.
Un incontro conviviale che per un attimo poteva far credere di festeggiare una unione familiare, e in effetti di unioni si è parlato, con orgoglio e semplicità, della grande famiglia dello sport, come quella fatta con la squadra volley femminile HR di Macerata, finalizzata a valorizzare la voglia di sport dei piu piccoli che potranno così entrare nell’entusiasmante mondo del volley.
Immancabile la carrellata degli eccezionali risultati raggiunti dalla squadra, creata ad hoc con una moltitudine di atleti di spessore, accuratamente selezionati per un connubio gia vincente e che lascia intendere un nuovo anno ricco di soddisfazioni. Graditissima la presenza del Sindaco di Macerata Romano Carancini che non si è risparmiato nel tessere le lodi del gruppo e ufficializzare l’importante appoggio dell’amministrazione alla squadra con importanti investimenti.
"Credo che in questo anno, a Macerata ci sia una fame pazzesca di pallavolo- ha esordito il Sindaco - e credo che si debba credere fermamente alla Menghi Shoes, una realtà che Macerata vuole e a cui gli sponsor devono star vicini per farla crescere. Esprimo grande soddisfazione per due società importanti come la pallavolo Macerata e come la Roana, che hanno centrato il seme che, sono certo, germoglierà nei prossimi anni”.
In merito ai progetti rivolti ai bambini il Sindaco non ha mancato di sottolineare che “bisogna ammirare una società che guarda ai bambini e ai giovani che saranno i campioni di domani. Ed in questo la menghi Shoes, con l'accordo fatto con la HR, ne è l'esempio più evidente”.
A seguire la cena organizzata dal servizio catering offerto dalla ditta Torquati e il congedo finale, non formale ma caloroso come l’invito a seguire una squadra non gestita ma vissuta da tutto lo staff. Appuntamento fissato al 20 ottobre, data di inizio del campionato che si preannuncia avvincente e, perché no, ricco di soddisfazioni
Un fabbricato hobbistico in un orto si è incendiato questa sera verso le 23:00 a Sforzacosta, nel territorio comunale di Macerata.
Nel capanno erano custoditi animali da cortile e le attrezzature necessarie alla gestione del fondo.
Per cause ancora da accertare, l'incendio si è sviluppato all'interno di una baracca propagandosi poi velocemente al resto della struttura.
Il proprietario, un anziano della zona, ha tentato inutilmente di domare le fiamme per poi avvertire il 115. Quando le due squadre dei Vigili del Fuoco sono giunte sul posto, le fiamme avevano ormai interessato tutta la struttura e quanto in essa contenuto, propagandosi anche agli alberi circostanti.
Sul posto due unità dei Vigili del Fuoco di Macerata che stanno tuttora cercando di domare l'incendio.
(Notizia in aggiornamento)
Linea ferroviaria Civitanova – Macerata - Albacina chiusa dal 1 luglio al 25 agosto e pullman sostitutivi nelle tratte Civitanova - Macerata e Macerata – Fabriano per tutto il periodo
Questo in sintesi quanto necessario alla costruzione della nuova fermata “Macerata Università” che cambierà radicalmente la mobilità su rotaia di pendolari e studenti.
Come illustrato dall’assessore Angelo Sciapichetti nel corso della presentazione dei programmi degli interventi all’Università di Macerata alla presenza del Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato e del Direttore Commerciale Centro Sud Adriatica di RFI Roberto Larghezza.
“Un bellissimo traguardo per la Regione, questa infrastruttura cambierà radicalmente il sistema logistico dei trasporti nella provincia di Macerata e non solo. – sono le parole di Sciapichetti - Sono interventi che danno slancio e migliorano la qualità della vita di tutto il territorio e di tutti coloro che lo vivono, non solo i residenti ma anche studenti, docenti e personale della prestigiosa Università di Macerata”.
Al cantiere della fermata di Vallebona, effettuato nel periodo estivo per ridurre al minimo il disagio a pendolari e studenti, si aggiungeranno lavori propedeutici alla futura elettrificazione della tratta oltre ad interventi alle stazioni di Corridonia e Morrovalle per la realizzazione dei sottopassi pedonali con rampe per disabili e l’innalzamento delle banchine per uniformarle allo standard europeo.
Tutti questi lavori a medio termine (per la fermata “università” e le stazioni il termine lavori è stimato a fine 2019) con completamento previsto per il 2024 quando diventerà un tratta elettrificata mandando in pensione gli attuali locomotori diesel, è ricompresa nel contratto di programma 2017 - 2021tra RFI e MIT con un investimento di 110 milioni di euro. La fermata di “Macerata – Università” invece, prevede un investimento di 1.650.000 euro, 1.350.000 euro finanziati dalla Regione Marche e 300.000 euro da RFI.
“Risale al 2015 la richiesta dell’Università di Macerata alla Regione Marche per la realizzazione di una fermata dedicata all’Ateneo – prosegue Sciapichetti -, in località Vallebona del rione “Vergini” di Macerata sulla linea Civitanova Marche/Montegranaro- Albacina. Un progetto che mira ad accrescere i livelli di accessibilità dell’Università e ad innescare una significativa diversione modale dal trasporto individuale a quello collettivo con effetti benefici sulla congestione stradale, sull’inquinamento atmosferico, sulla sicurezza della circolazione e quindi, in ultima analisi, sulla qualità di vita della popolazione”.
È un’operazione di grande importanza con una ricaduta positiva per i nostri studenti e per la città tutta - il commento del Rettore Adornato - Il polo didattico Luigi Bertelli ospita uno dei Dipartimenti più popolosi dell’Ateneo, quello di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo, e la Scuola di specializzazione in beni storici artistici, per un totale di quasi cinquemila utenti. Oggi per raggiungere la zona si utilizza prevalentemente l’auto privata, creando problemi di parcheggio, inquinamento e congestione. L’intervento, inoltre, insieme all’elettrificazione della linea, può trasformare il tratto ferroviario in una sorta di metropolitana di superficie, che collega il quartiere delle Vergini con il centro della città”.
Un uomo, non ancora identificato, ha esploso un colpo di fucile nella centralissima piazza Piermarini a Foligno di fronte ai passanti increduli e terrorizzati.
Secondo quanto reso noto dalle autorità, ieri sera verso le ore 21, un uomo è arrivato con la propria auto nella centralissima piazza Piermarini in mezzo a turisti e famiglie a passeggio. Fermata l’auto è sceso ed ha estratto dal veicolo un fucile.
Imbracciata l’arma, l’ha puntata verso un vicoletto denominato via Majotti ed ha esploso un colpo senza raggiungere nessuno e senza proferire parola. L’uomo è poi risalito sulla vettura ed è fuggito.
Ignote le motivazioni e la identità dell’uomo anche se all’inizio del vicolo ha da poco aperto un locale di ritrovo per i molti giovani che vivono Foligno e sembra che proprio in quella direzione sia stato esploso il colpo, senza tuttavia andare a segno.
I carabinieri di Foligno, prontamente accorsi sul posto, hanno gia acquisito tutti i filmati delle telecamere presenti in zona, telecamere che verosimilmente avranno immortalato la targa del veicolo essendo la zona area pedonale e quindi interdetta al traffico veicolare e monitorata con telecamere agli accessi ed alle uscite.
Fondamentali saranno anche le testimonianze raccolte sul posto della molte persone presenti che hanno assistito al raptus dell’uomo, tutti elementi che secondo il Capitano Angelo Zizzi potrebbero portare in breve tempo all’identificazione dell’uomo ed alla scoperta delle motivazioni del folle gesto.
L'uomo, 54 anni, stava riparando la grondaia sul tetto della propria abitazione quando ha probabilmente perso l'equilibrio ed è scivolato dalla scala che stava utilizzando per eseguire il lavoro domestico: il 54enne, dopo un volo di circa dieci metri, è caduto rovinosamente a terra. È successo nel pomeriggio di oggi, intorno alle 17:10, nel centro storico di San Ginesio.
Immediati sono scattati i soccorsi e i sanitari del 118, giunti prontamente sul posto insieme all'automedica, hanno deciso di allertare l'eliambulanza. Icaro è atterrata nel campo sportivo vecchio ma, valutate le condizioni dell'uomo, che è sempre rimasto cosciente anche se lamentava dei dolori alla schiena, si è deciso per il trasporto presso l'Ospedale del capoluogo. Le sue condizioni non sono gravi.