Il dramma del terremoto non si è fermato di certo a quella tremenda notte del 24 agosto. Le ferite aperte sono ancora tante, tantissime. Anche in zone sulle quali i riflettori mediatici non sono stati accesi abbastanza. Anzi, a volte sono rimasti proprio spenti.Simona Falappa è una mamma di due bambini che, dal 24 agosto, ha dovuto lasciare la propria casa a causa dei danni creati dal sisma. L'abitazione, in contrada Rambona a Pollenza, è stata fortemente lesionata sia all'interno che all'esterno e lo sgombero alla famiglia è stato ordinato immediatamente."La lesione - racconta Simona - ha toccato anche la casa adiacente alla nostra e anche quell'abitazione è stata immediatamente sgomberata dal Comune. Nei primi giorni ci siamo appoggiati a casa dei miei suoceri e abbiamo cercato di capire che cosa fare. I vigili del fuoco di Pollenza ci hanno aiutato a portare fuori dalla nostra casa i beni di prima necessità, specialmente abbigliamento e i giochi dei bambini verso i quali hanno mostrato una grande sensibilità. Dei miei figli hanno cercato di portare fuori tutto il possibile, comprese le lenzuola per cercare di farli sentire il più possibile a casa loro".Il primo settembre la famiglia di Simona si trasferisce nel centro di Pollenza, a casa di un privato che ha messo a disposizione la propria abitazione."Ci siamo sistemati in questa casa - continua il racconto Simona - e di certo la nostra non è la situazione più disperata dato che a Pollenza sono 45 le famiglie con ordinanza di sgombero, ma va sottolineato che, nonostante la vicinanza del Comune, nessuna autorità tecnica si è fatta ancora viva per sincerarsi delle nostre condizioni. Stiamo aspettando la protezione civile dalla quale non abbiamo avuto ancora nessun cenno"."Siamo stati supportati - conclude Simona - sia dal nostro Comune, sia dalla solidarietà cittadina, ma i disagi con due bimbi piccoli ci sono, eccome. Il mio bimbo più grande (5 anni ndr) continua a chiedermi quando potrà tornare a casa propria e io non ho risposte da dargli". Battesimo celebrato il 28 Agosto a quattro giorni dal sisma con i compaesani e i vigili del fuoco di Pollenza.
“Ci sono territori e province dove si reclama soccorso, dove si reclama un sostegno, perché non sono rientrate nella prima perimetrazione, diciamo così, del primo intervento di emergenza.”Così Simone Baldelli, parlamentare di Forza Italia, eletto nelle Marche e vicepresidente della Camera dei Deputati, nel suo intervento in Aula sulla mozione riguardante il sisma del 24 agosto e discussa nel pomeriggio di lunedì scorso.“Territori del maceratese - ha continuato il parlamentare - penso a Camerino, Acquacanina, Bolognola, Fiastra, Muccia, Serravalle di Chienti, Monte Cavallo, Fiordimonte, Pieve Torina, Ussita, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Pievebovigliana e, ancora, Macerata, San Severino e altri comuni. Ci sono famiglie che sono state costrette a lasciare la propria abitazione, scuole, territori, non solo nella parte del maceratese, ma anche in quella del fermano: Penso a Servigliano e a Falerone. Io, quindi, spero e mi auguro che all’interno di questo quadro – noi lo faremo presente anche nella nostra mozione – si tengano presenti questi territori.”“È allora necessario fare sistema in Europa, ma è necessario anche fare sistema in Italia. Credo che al di là degli slogan, dei nomi curiosi con i quali possiamo chiamare – ha proseguito Baldelli - questa o quell’altra operazione di ricostruzione, la responsabilità delle forze politiche di maggioranza e di opposizione si misuri anche in circostanze come queste. E noi siamo disposti a fare la nostra parte, in sostegno non al Governo, ma in sostegno alle popolazioni colpite. Perché abbiamo una responsabilità sulle nostre spalle, anche da parlamentari, ancorché privi di strumenti operativi. Perché questo è: non siamo certamente nelle condizioni di portare un contributo operativo; possiamo semplicemente ascoltare con discrezione, senza far troppe passerelle, con quella serietà che è dovuta a chi rappresenta il Paese in questo incarico: essere tramite e sostegno alle iniziative di difesa, di protezione, di continuità dei territori colpiti. Lo faremo – ha concluso l’esponente politico - con serietà e responsabilità.
"O si riprende l'attività lavorativa o si bonifica: una terza via non esiste". Lo ribadisce l'assessore al Lavoro Loretta Bravi, dopo che la Regione ha ufficialmente chiesto alla CementirSacci di chiarire il futuro dello stabilimento di Castelraimondo.Bravi fa riferimento alla dichiarazione dell'azienda, secondo cui lo stabilimento di Castelraimondo risulta strutturalmente eccedente rispetto alle strategie aziendali, ''nonostante la Regione sia disponibile a garantire le risorse per altri tre mesi di cassa integrazione, consentendo così ai lavoratori almeno di poter beneficiare della nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi), in vigore dal prossimo mese di gennaio''.''Stiamo parlando di settanta famiglie - sottolinea l'assessore - che a breve perderanno reddito, senza altre alternative''. (Ansa)
#SiamoAgibili, Camminiamo insieme per ricostruire e prevenire, è la passeggiata lanciata nell'ambito della Giornata nazionale del Camminare, che si terrà domenica 9 ottobre a Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera, i comuni del Maceratese danneggiati dal sisma del 24 agosto scorso.L'Associazione Movimento Tellurico, con il supporto dell'associazione Operatori Turistici Alto Nera, del comitato spontaneo di operatori UssitAttiva e della Pro Loco delle Valli Castellane, promuove la manifestazione per unire idealmente i tre comuni dell'Alta Valle del Nera attraverso due camminate che partiranno da Piazza dei Cavallari a Ussita alle ore 10.30 (per poi spostarsi a Frontignano da cui partirà la camminata alle ore 11.00) e da Piazza dei Martiri Vissani a Visso intorno alle 10.30, per confluire in segno di solidarietà a Castelsantangelo sul Nera, dei tre il comune che ha avuto più danni. Alla fine, pranzo di solidarietà. (Ansa)
Giunto alla sesta edizione, l’Overtime Festival, che si terrà a Macerata dal 5 al 9 ottobre prossimi, propone anche nel 2016 una rassegna di cortometraggi e documentari sociali sul tema del racconto e dell’etica dello sport. Un viaggio itinerante nelle storie più belle e più nascoste, e nei personaggi che hanno messo lo sport al centro della loro vita.Un concorso che lo scorso anno ha valorizzato numerosi aspetti del racconto sportivo, esaltando la creatività narrativa e spaziando tra gli sport (ciclismo, atletica, rugby) e tra i generi: dalla regia di Ricky Tognazzi in “Pietro Mennea, la freccia del sud”, alla celebrazione di atleti e realtà sportive come Jarno Calcagni, Entella Calcio e Torres, fino a pellicole che hanno messo i riflettori su temi come i diritti nelle terre di Palestina e la disabilità. Grandi Sfide, si disse lo scorso anno, puntando l’attenzione sul connubio tra agonismo, talento e fair-play. Per l’edizione 2016, si punta sulla passione e sulle emozioni che lo sport sa regalare. Momenti di gloria, sudore, fatica, passione, attraverso il racconto di “Sconfitti & Vincenti”. Tantissime le produzioni che hanno iscritto film e documentari, tra cui diverse anche dall’estero (Spagna, Francia, Russia, Olanda, Inghilterra, Etiopia e Sudafrica).Il programma è molto fitto e si articola in “cortometraggi” e “documentari sociali”. Per la sezione cortometraggi sono in gara “Diversamente invincibile”, un viaggio “sociale” di Donatella Cervi attraverso lo sport paralimpico; “Shoes”, un’animazione per ragazzi che presenta la corsa come occasione di fuga dai territori martoriati dalla guerra; il visionario “Per un pugno di note” di Maurizio Iezzi e Andrea Terrinoni; e la produzione straniera “Sprint to the past” del russo Selkin Fedor, una storia di canottaggio rivista attraverso gli occhi di un anziano. Molto spazio è dato anche a tematiche importanti: lo sport come diritto e strumento di legalità. Per esempio, con “Memorial Quarto Savona”, di Gabriele D’Agostino, si parla di evento sportivo come forma di ricordo di quanti hanno perso la vita stroncati dalle mafie, mentre Roberto Bof racconta Bekosi, paese natale di tanti campioni olimpici della corsa, in “Africa & Sport per l’Etiopia”. Molto ricco anche il programma dei film e documentari sociali. In concorso tanti racconti che partono da vecchie storie da riprendere e raccontare come “Ninì”, che ci porta in alta quota, ripercorrendo le vicende di Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta alle prese tra Monte Bianco ed una storia d’amore travolgente, o “Fuori gioco. In principio era lo sport”, un racconto dello sport popolare ed in particolar modo del calcio femminile a San Lorenzo, quartiere di Roma. In un’edizione dedicata al connubio tra “Sconfitti & Vincenti”, non potevano mancare le storie che cercano di vincere il razzismo e il pregiudizio come “Il piccolo calciatore” di Roberto Urbani e “Noi siamo Ercolini”, la storia della prima squadra composta interamente da Rom. Uno dei momenti più toccanti del programma sarà un omaggio a Annarita Sidoti, la marciatrice italiana scomparsa nel 2015, che viene ricordata con la produzione “Una storia semplice”. La pellicola di Giuseppe Garau, rivive la generosità e la tenacia incredibile dello “scricciolo d’oro”, come la definì Candido Cannavò. Un viaggio composto ed il racconto della marcia all’interno della sua vita: tra trofei, sorrisi, soddisfazioni professionali e personali. Sport e integrazione sono invece il focus di “Loro di Napoli” di Pierfrancesco Li Donni: Napoli e il calcio come avamposto di integrazione. Laddove le difficoltà sono molteplici e la legge non ha una valenza protettiva per nessuno, lo straniero viene misurato per ciò che rappresenta nella realtà e non per l’immagine che di lui viene proposta. “Kayabike” è ambientato invece in Sudafrica, tra l’attesa di un evento sportivo e lo scorrere di BMX in un ghetto. E ancora ciclismo, con il documentario francese di Laurent Crestan. L’attraversata delle Alpi in sella ad una mountain bike, tra ruscelli, panorami mozzafiato e qualche discesa pericolosa. E poi le vicende dei protagonisti di “Amori elementari”, pellicola di Sergio Basso con Cristiana Capotondi: tutti tra i 10 e gli 11 anni provengono da parti del mondo differenti e frequentano la stessa polisportiva, sono campioni in erba di hockey su ghiaccio e pattinaggio artistico. La polisportiva nella quale si ritrovano diventa così il luogo privilegiato dove conoscersi e approfondire le loro relazioni. Ma Overtime ha nel suo DNA il racconto di vicende di sport “dal basso”, quelle di chi lo sport lo pratica e lo segue non solo nelle grandi piazze. Come nello spagnolo “Landskating”, un documentario sulla difficoltà di praticare lo skating in una città come Barcellona. Luoghi, volti, racconti, emozioni di chi ha partecipato alla costruzione di una nuova area dedicata a questo sport. I vincitori della rassegna saranno resi noti sabato 10 ottobre 2016, alla presenza di ospiti, sportivi e giornalisti di settore. Le pellicole finaliste ad Overtime Film Festival 2016:Sezione CortometraggiDIVERSAMENTE INVINCIBILE di DONATELLA CERVI; PER UN PUGNO DI NOTE di MAURIZIO IEZZI e ANDREA TERRINONI; SHOES di DOMINGO BOMBINI e LEONARDO GREGORIO; MEMORIAL QUARTO SAVONA di GABRIELE D’AGOSTINO; AFRICA & SPORT PER L’ETIOPIA di ROBERTO BOF; SPRINTTO THE PAST di SELKIN FEDOR.Sezione Film e documentari socialiLORO DI NAPOLI di PIERFRANCESCO LI DONNI; IL PICCOLO CALCIATORE di ROBERTO URBANI; FUORI GIOCO – IN PRINCIPIO ERA LO SPORT di SILVIA MELA D’ORAZI e CHIARA ALIBERTI; UNA STORIA SEMPLICE di GIUSEPPE GARAU e GOFFREDO D’ONOFRIO; ROLLING IN THE ALPS di LAURENT CRESTAN e VALERIE PLANCHENAULT; NINI’ di GIGI GIUSTINIANI e RAFFAELE REZZONICO; KAYABIKE di MATTIA TRABUCCHI; NOI SIAMO ERCOLINI di GIACOMO DEL BUONO; AMORI ELEMENTARI di SEGIO BASSO; LANDSKATING di IVAN FERNANDEZ DE CORDOBA.
Claudio Mazzalupi, ex sindaco di Fiuminata e attivista storico dei diritti civili per gli omosessuali, si è unito oggi al suo storico compagno secondo le norme delle unioni civili.La cerimonia si è svolta oggi, intorno alle 12,30, nel palazzo comunale di Esanatoglia ed è stata officiata dal sindaco Luigi Nazzareno Bartocci. Gli sposi Claudio Mazzalupi, 58 anni, e Emanuele Carta, 43 anni, stanno insieme da circa 20 anni e dopo la cerimonia sono usciti dal palazzo comunale avvolti dalla bandiera arcobaleno.Un percorso lungo il loro che si è concluso stamani in un clima di festa condiviso con i 200 invitati, da sempre vicini alla coppia che oggi si è vista riconoscere dallo Stato i diritti di coppia.Il sindaco Bartocci, legato a Mazzalupi da una lunga amicizia, ha accolto la coppia in fascia tricolore e ha celebrato la terza unione civile della provincia di Macerata. La festa, dopo la cerimonia, è proseguita nell'agriturismo di famiglia "La Castagna", a Fiuminata.
Dal sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi riceviamoNonostante dichiari di voler collaborare con l'Amministrazione, il PD tolentinate non perde occasione per accendere futili polemiche. Questo lo stile di chi ha avuto mille opportunità e un ventennio per dimostrare ciò che Pezzanesi, senza perdersi in chiacchiere, ha compiuto sotto gli occhi di tutti in meno di un mandato. Realizzare strategie per una Città che merita di crescere nel migliore dei modi, offrendo un eccellente qualità dei servizi, è stato travisato come un interesse distante dalla comunità. Allora, proprio loro che perdono i colpi a stare dietro ad una Città dove le problematiche, oggi aggravate dal dopo terremoto, crescono all'ordine del giorno, si preoccupano di fare un paragone con l'unica attività che non perdono di vista. Da qui il 3 a 0 evocato con passione calcistica, vuole riferirsi a tre specifiche questioni cavalcate dal PD in una battaglia persa in partenza quando i cittadini hanno condiviso le motivazioni di un progetto imponente.Andiamo per ordine! Questione parcheggi: il bando di concorso pubblicato, parte da una visione più volte illustrata che permetta di realizzare alcuni importanti interventi attraverso il reperimento di nuove risorse finanziarie, su alcune zone della Città dove sono presenti numerose criticità. Il riferimento è a viale Matteotti, via Filelfo, nonché piazza Mauruzi, oltre al restyling di tutti i parcheggi.Se una sola società ha partecipato, ciò significa che il nostro bando è stato strutturato, malgrado quello che si è urlato e scritto, a completo vantaggio della nostra Comunità, senza appetiti di alcun genere ma nel rigoroso rispetto della normativa.Stesso discorso per il progetto Green dove si vuole realizzare una nuova scuola con i migliori criteri antisismici, funzionale e sicura ancora più di quelle attuali e a costo zero per i cittadini. A tal proposito è bene ricordare che l'alzata di scudi fatta a suo tempo oggi mal si concilia con le innumerevoli richieste di informazioni sulle strutture scolastiche da parte dei genitori che addirittura, comprensibilmente presi dal panico post terremoto, pretendono risposte ad personam.Infine, il caso Camporotondo di Fiastrone dove l'identità di vedute di due Amministrazioni comunali, con differente orientamento politico, tanto ha urtato la sensibilità e l'invidia dei nostri amici del PD che con determinazione hanno ostacolato l'unione a dimostrazione di una visione ciecamente partitica.La nostra squadra gioca il campionato in maniera leale, non ricorre a scorrettezze e con lungimiranza vuole solo dare il meglio per il bene di Tolentino e questo i cittadini lo hanno capito. Se poi calcoliamo il numero delle opere pubbliche realizzate e le tante iniziative portate a termine, allora siamo davvero in testa al campionato ma a noi interessa giocare solo nella misura in cui si lotta per la vittoria di una Città che amiamo e di cui andiamo ovunque fieri.
Proseguono i lavori per il completamento del versante marchigiano della direttrice Perugia-Ancona, nell’ambito del progetto Quadrilatero Marche-Umbria. Dopo la galleria “Valico di Fossato”, ultimata lo scorso maggio, è stato completato lo scavo di altre due gallerie nel tratto Fossato di Vico-Cancelli, lungo la strada statale 76 “della Val d’Esino”.Si tratta della galleria “Le Silve 1”, lunga 75 metri in direzione Ancona, e della galleria “Cancelli”, lunga 450 metri in direzione Perugia (* foto allegate).Il completamento dei lavori sul tratto Fossato di Vico-Cancelli e sul tratto Albacina-Serra San Quirico, per un’estensione complessiva di 22 km, è previsto nei primi mesi del 2018.
“Lettera a un figlio su Mani pulite” è il titolo del saggio di Gherardo Colombo, edito da Garzanti, e della conferenza che i Teatri di Sanseverino propongono, per le classi seconde e terze della scuola media di San Severino e Matelica, giovedì prossimo (29 settembre), alle ore 11,30, all’auditorium dell’Istituto Comprensivo “P. Tacchi Venturi”.Che cosa è stata Mani pulite e, soprattutto, qual è oggi la sua eredità? Gherardo Colombo, ex giudice e sostituto procuratore della Repubblica di Milano, racconta gli anni drammatici e carichi di speranza che lo hanno visto tra i protagonisti della più importante inchiesta giudiziaria della recente storia d'Italia. A partire dal 17 febbraio 1992, giorno dell'arresto del presidente del Pio Albergo Trivulzio di Milano, Mario Chiesa, Colombo ripercorre un'esperienza decisiva per la società italiana rivolgendosi per la prima volta a tutti quei ragazzi allora non ancora nati o ancora troppo giovani per comprendere quella stagione. “Lettera a un figlio su Mani pulite” diventa così l'opportunità di rileggere una vicenda che suscita tuttora slanci di consenso e sostegno. E’ il libro di un padre capace di trasmettere il senso ideale della giustizia e del rispetto delle regole. E’ l'occasione per ricostruire una stagione controversa consegnata ormai alla storia della nostra nazione, e da quello slancio urgente di giustizia ripartire per trovare soluzioni efficaci a problemi che sembrano ancora tragicamente attuali.Gherardo Colombo è nato a Briosco, in provincia di Monza Brianza nel 1946 ed è entrato in magistratura nel 1974, svolgendo le funzioni di giudice fino al 1989. Fra il 1989 e il 2005 è stato pubblico ministero presso la Procura di Milano per diventare poi giudice di Cassazione. Nel 2007 lascia la magistratura per dedicarsi instancabilmente alla promozione della cultura della legalità fra i giovani e a tal fine fonda l’Associazione culturale “Sulleregole”. Il suo nome è legato a molte delicate e celebri inchieste che hanno scosso le fondamenta del Paese. Fra queste la scoperta della Loggia P2, il delitto Ambrosoli, i cosiddetti fondi neri Iri, Mani Pulite, i processi Imi-Sir, Lodo Mondadori e Sme. Oggi è presidente della casa editrice Garzanti e numerosi sono i libri pubblicati a sua firma. Fra i più recenti: Sulle regole (Feltrinelli, 2008), Sei Stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini (con Anna Sarfatti, Salani, 2009), Educare alla legalità. Suggerimenti pratici e non per genitori e insegnanti (con Anna Sarfatti, Salani, 2011), Democrazia (Bollati Boringhieri, 2011), Il perdono responsabile (Ponte alla Grazie, 2011) e Farla Franca - La legge è uguale per tutti ( con Franco Marzoli, Longanesi 2012).
Il gioco del pallone col bracciale supera i limiti terrioriali e approda a Solian, la città di Ian, uno dei protagonisti della storia a fumetti che si legge nell'ultimo numero di Dragonero Magazine, edito da Bonelli e in edicola dallo scorso 22 settembre.Nella storia in tre parti, Ian e Gmor sospendono le loro missioni di scout per dedicarsi ad attività più tranquille come il Palio delle Tre Contrade, la cottura di un prelibato Smardjass e la finale del torneo di Palla Bracciale… attività che si riveleranno tutt'altro che“tranquille”? A completare il Magazine, i dossier su l’universo in un tiro di dadi, la rosa, la pulce e altre meraviglie da Cinecittà, i folletti cattivi e i giganti gentili di Roald Dahl, oltre a “L’ombra e il baleno”, riduzione a fumetti di un celebre racconto di Jack London.Tra le pagine del numero si può godere della cronaca a fumetti di una tranquilla giornata di sagra popolare a Solian, la città di Ian e, appunto, di un'appassionante finale del torneo di Palla Bracciale.
La stagione autunnale è subito iniziata con un fine settimana ricco di impegni, sia in zona che in altre regioni, per l’associazione culturale Li Matti de Montecò.L’attivo gruppo folkloristico montecosarese ha partecipato sabato a Ravenna alla manifestazione nazionale “Italia e regioni”. Li Matti de Montecò erano presenti insieme ad altri gruppi affiliati alla FITP (Federazione Italiana Tradizioni Popolari) e si sono esibiti all’interno del Teatro Dante Alighieri. Lì hanno mostrato al pubblico presente il saltarello, il ballo marchigiano che più caratterizza l’associazione. L’iniziativa ravennate è stata anche occasione per sensibilizzare la FITP sulla tragedia del terremoto che ha colpito il sud delle Marche e il giorno dopo Li Matti de Montecò sono stati ancor più concretamente attivi sull’argomento.Il gruppo domenica ha infatti preso parte alla 56° edizione del Grappolo d’Oro a Potenza Picena e, a conferma del profondo spirito solidale, ha deciso di devolvere il compenso per la partecipazione (sfilata alla mattina e l’esibizione nel pomeriggio) alle vittime del terremoto. Da Potenza Picena l’associazione è tornata rinfrancata anche dagli applausi e dai complimenti ricevuti per lo spettacolo che ha visto protagonisti i bambini.Soddisfazioni per un gruppo di persone di tutte le età, esempio vivente di amore per la musica, per lo stare insieme, per le tradizioni nonché per la solidarietà e sempre alla ricerca del divertimento attraverso la magia di un organetto.
Almeno 500 studenti sono stati accolti oggi al teatro Lauro Rossi in occasione della giornata della matricola dell’Università di Macerata, l’ultima celebrata da rettore Luigi Lacchè che a novembre passerà il testimone a Francesco Adornato.“E’ l’evento più importante del nostro Ateneo, quello dell’accoglienza – ha commentato dal palco Lacchè -. In questi anni siamo stati fortunati, ma forse abbiamo fatto anche le scelte giuste, perché la nostra Università è una delle poche che ha visto crescere le iscrizioni. Anche quest’anno ci dovremmo avvicinare alle duemila matricole, un bel numero per un ateneo medio piccolo come il nostro”. Tra le cinque buone ragioni per scegliere Unimc indicate dal rettore - qualità crescente, offerta formativa stabile e al passo con i tempi, internazionalizzazione, cura dello studente, accompagnamento verso il mondo del lavoro – c’è anche la forte integrazione con una città sempre più universitaria e orientata verso i giovani. “Il talento di tanti giovani che si affacciano al futuro è una vera ricchezza – così il sindaco Romano Carancini ha salutato i partecipanti alla giornata -. Ci piacerebbe che diventaste il motore della nostra città, che la vostra creatività, le vostre intuizioni, la vostra esuberanza vivano all’interno della comunità, che si facciano parte integrante della città pubblica e privata”. Ad accoglierli anche la delegata all’orientamento Paola Nicolini e il corso dell’Ateneo diretto dal Maestro Aldo Cicconofri.Significativa la testimonianza di Beatrice Bianconi, rappresentante in seno al consiglio degli studenti, laureanda alla triennale e prossima ad iscriversi alla magistrale, sempre a Unimc. “A Macerata si vive bene. Anche se mi sono guardata intorno, alla fine ho scelto di rimanere qui e di iscrivermi a un corso magistrale in inglese. Ho vissuto il rapporto con la città in prima persona come rappresentante degli studenti, trovando sempre riscontri positivi con l’amministrazione nella risoluzione di problemi come quello dei trasporti a Vallebona. Oltre alla qualità della didattica, questo ateneo valorizza molto anche la creatività di noi studenti con progetto Unifestival, dedicato interamente agli studenti e alle associazioni. Sottolineo anche il rapporto diretto con il personale amministrativo”.I ragazzi si sono quindi divisi tra le varie sedi dei dipartimenti, dove si sono svolte le presentazioni dei corsi di laurea, mentre l’Infopoint è rimasto aperto con orario continuato per informazioni sui servizi e le opportunità offerte dall’Ateneo.
“Sbattere in prima pagina delle falsità può creare un danno grave alla intera collettività. Approfittare della situazione per lanciare messaggi non veritieri significa fare dell’allarmismo e questo è veramente qualcosa di basso, anzi di bassissimo profilo. Fino ad oggi abbiamo preferito il silenzio ma ora, per il rispetto di tutti, replicheremo nelle sedi opportune chiedendo, a chi di dovere, di intervenire”.Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha immediatamente scritto al dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Padre Tacchi Venturi”, professor Sandro Luciani, dopo la diffusione di notizie che definisce “non veritiere” in merito al ritorno sui banchi degli alunni della scuola dell’infanzia e primaria “Luzio”.“La risposta ufficiale – puntualizza il primo cittadino settempedano – parla di 20 richieste di trasferimento verso altra sede, pari al 3,7% del totale. O meglio, di 7 trasferimenti in altri istituti fuori città, vale a dire l’1,3%, e 13 redistribuzioni in altre sedi di scuole comunali, ovvero il 2,4%. Per quanto riguarda i trasferimenti esterni in altre scuole fuori città 6 domande hanno interessato la scuola primaria e 1 quella dell’infanzia. Delle 13 domande presentate da genitori di alunni che sono stati redistribuiti tra gli altri plessi settempedani, 8 hanno riguardato la scuola dell’infanzia e 5 la primaria. Da quanto indicato dalla dirigenza scolastica emerge che, ad oggi, solo l’1,3% degli alunni iscritti originariamente al plesso “Luzio”, vale a dire 536 alunni in totale, ha lasciato l’istituto per scuole in altri Comuni e che solo il 2,4% ha chiesto di cambiare plesso". "Nulla a che vedere – precisa il sindaco Piermattei – con le 45 domande di trasferimento di cui tutti noi oggi abbiamo letto sulla stampa. Un dato, questo, assolutamente infondato. La legge professionale che regolamenta la professione giornalistica dice che è preciso dovere di chi fa informazione accertare le notizie, in questo caso i numeri dei trasferimenti degli alunni del “Luzio” in altre sedi, prima di diffonderle. Evidentemente qui le cose non stanno così. Non so se tutto ciò sia colpa di pressapochismo o se ci sia dietro una strategia politica. Quello che chiedo a questo punto è però serietà e responsabilità. Procurare allarmi, diffondere panico, sono azioni che fanno ravvisare ipotesi di reato. Le nostre scuole, lo ribadiamo per l’ennesima volta, sono tutte agibili e questo ce lo hanno detto i tanti tecnici che abbiamo interpellato mettendo la sicurezza avanti ad ogni nostro discorso. Questa è l’assoluta trasparenza dell’Amministrazione comunale di San Severino Marche. E personalmente sono voluta essere totalmente trasparente quando ho deciso, sabato mattina, di incontrare due mamme che fino a poco prima stavano tenendo un sit-in sotto al Comune insieme a una decina di mamme. Nessuno aveva chiesto di poter incontrare il sindaco, per questo non parlerei di protesta come erroneamente riportato da qualcuno. Comunque al mio arrivo in ufficio non ho avuto alcun problema nel ricevere una delegazione che mi ha esposto alcune perplessità. Ho fornito la riposta dell’Amministrazione che, da sempre, è la stessa: dobbiamo lavorare tutti per una scuola nuova, sicura e a portata di bambino”.
Non conosce crisi il biologico nelle Marche. La regione è quella in Italia con la maggiore presenza di aziende bio che fanno vendita diretta rispetto alla popolazione.Secondo un'analisi di Coldiretti sulla base del nuovo rapporto Sinab 2016, nelle Marche gli operatori sono in aumento del 12%, e sfiorano quota 2.500, mentre i terreni coltivati con metodo biologico hanno superato i 63 mila ettari, l'11% in più nel confronto con l'anno precedente. La regione è anche la terza per numero di agriturismi biologici, in tutto 165, per densità di gruppi di acquisto e di mercatini bio. Un fenomeno che traina ovviamente i consumi, con l'aumento del 21% degli acquisti di prodotti biologici in Italia nel 2016. La crescita rapida dei consumi, conclude la Coldiretti, pone però l'esigenza di rafforzare il sistema dei controlli, con particolare attenzione ai falsi prodotti biologici importati dall'estero.
Sulla sicurezza del ponte di Cingoli arriva la sentenza forse definitiva: non ci sono pericoli. La diga di Castreccioni è sicura, anche dopo le scosse del 24 agosto scorso e quelle successive. Lo ha confermato un sopralluogo di ispettori del Servizio Dighe del ministero, disposto dopo l'allarme lanciato dal sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini. «Dalle numerose e puntuali prove eseguite - riferisce l'ingegner Alessandro Apolloni, capo settore Dighe del Consorzio di bonifica delle Marche - è emerso che non esiste alcun pericolo né per l'opera di sbarramento né per la popolazione a valle». I tecnici del Ministero «hanno compiuto un'ispezione molto attenta, in cui sono state verificate tutte le registrazioni strumentali, ed è stata compiuta anche una verifica in real time». «È stata fatta una valutazione completa, compreso il monitoraggio delle sponde del lago nella zona a monte, e nella parte periferica, per controllare la stabilità delle scarpate».
Botta e risposta tra il consigliere comunale Pier Paolo Rossi e il candidato sindaco di Vince Civitanova Fabrizio Ciarapica.Ecco le parole del consigliere Rossi che considera la proposta di Ciarapica di intitolare lo stadio a Italo Lazzarini solo propaganda politica:"Ciarapica presenta una mozione per l’intitolazione dello stadio comunale? Speriamo almeno si presenti in Consiglio per discuterla vista la recente scarsa frequentazione dell’aula. Demagogica e stucchevole l’iniziativa del consigliere Ciarapica che si fa promotore di una mozione in consiglio comunale per l’intitolazione a Italo Lazzarini dello stadio civitanovese: cerca di mettere il cappello, in maniera inappropriata, su una richiesta datata 27 luglio de “La tifoseria organizzata della Civitanovese Calcio” in cui si chiedeva al Sindaco e al Presidente del Consiglio di attribuire al polisportivo comunale di Civitanova Marche la denominazione di “Stadio Italo Lazzarini”. Non entro nel merito della proposta fatta dai tifosi, che è legittima vista la profonda passione di Lazzarini, pioniere della tifoseria organizzata a Civitanova, ma ritengo il metodo di Ciarapica consapevolmente inopportuno, dato che “pubblicizza” preventivamente l’iniziativa su facebook e sulla stampa, e per questo esclusivamente finalizzato ad ottenere consenso e visibilità; in fondo ci siamo già accorti che la campagna elettorale è iniziata.L’ex assessore sa benissimo che i provvedimenti per l’intitolazione di aree di circolazione e di luoghi in genere sono adottati non dal consiglio comunale ma dalla giunta, previa consultazione della Commissione per la Toponomastica, in base agli artt. 1 e 2 del Regolamento comunale per la toponomastica. Presentare quindi una mozione in consiglio comunale ha il solo cinico scopo di evidenziare oltremodo la proposta e, di conseguenza, chi se ne è fatto portavoce: la richiesta di intitolazione va inoltrata, e discussa, alla commissione toponomastica di cui peraltro Ciarapica è componente (o lo era; non è ben chiaro). Il tentativo di rendere partecipi anche i consiglieri di maggioranza? Un pretesto. Credo che seguire il giusto iter ed evitare la ribalta mediatica sarebbe stato il modo migliore per rispettare l’autonomia politica della tifoseria e soprattutto il ricordo di Italo Lazzarini.Ciarapica farebbe bene, come recentemente gli ha ricordato il suo compagno di banco Corallini, a rivedere la sua strategia politica, rispettando il suo ruolo istituzionale ed i colleghi consiglieri, con una “opposizione continua e costante” sui banchi del consiglio comunale fino alla fine del mandato".Immediata la risposta di Ciarapica:"Il politichese e i cavilli dietro i quali si nascondono la Emili e Rossi, circa il fatto che la proposta di intitolazione dello stadio ad Italo Lazzarini non sia stata presa in considerazione dall'amministrazione per l'errore commesso dalla tifoseria nello specificare i destinatari della missiva, fa ridere anche i polli!La consigliera, affermando ciò, dimostra di non aver nemmeno letto la comunicazione dei tifosi, considerato che il presidente Costamagna, il quale, secondo lei, doveva essere giustamente coinvolto, risulta già essere in indirizzo! Ma come potete pretendere che la gente vi creda ancora?Ma volete veramente far intendere che non sapevate nulla di questa proposta, dopo che per mesi gli ultras hanno dialogato con il Sindaco e altri membri della giunta che avevano assicurato addirittura la discussione in maggioranza dove voi siete presenti?Ma siete a conoscenza di ciò che accade a Palazzo, oppure apprendete le notizie dalla stampa? Fatemi il piacere, dimostrate un briciolo di dignità e di rispetto verso i tifosi e i cittadini che non sono degli sciocchi come voi pensate!Poi non accetto lezioni sulle procedure che a differenza vostra conosco molto bene. La mozione, che nemmeno avete letto visto quello che affermate, “prevede che il consiglio comunale inviti la commissione toponomastica a valutare la proposta”. Quindi tutto nel rispetto del regolamento e nelle facoltà dell'aula, lasciando poi alla giunta la decisione finale.Polemizzare ad ogni costo con il sottoscritto solo perché, a differenza vostra, ha accolto questa istanza mi sembra patetico e fuori luogo.A me interessa il risultato e non di chi è il merito, quindi se lo prenda pure la Emili, ma porti in discussione subito la proposta che aspetta oramai da troppi mesi!Infine è spiacevole e deplorevole che colleghi consiglieri, anch'essi genitori, continuino ad infangarmi per alcune assenze, causate come spiegato più volte, ad un periodo di malattia di mio figlio; a taluni può non piacere, ma la famiglia per me viene prima di ogni altra cosa!".
Degustare ottimi primi piatti nel cuore di Foligno: Civitanova sarà presente all'evento “I primi d'Italia” grazie al progetto “Mai così vicini – dall'Umbria alle Marche” ideato dal consorzio “Noi Marche”, associazione di promozione turistica di cui il nostro comune è capofila.L'appuntamento di Foligno, in calendario dal 29 settembre al 2 ottobre, è stato presentato sabato a Porto Sant’Elpidio. Sarà l'occasione per la nostra città di rinsaldare la collaborazione nata due anni fa con il gemellaggio dei festival culturali della Scienza e Futura.Il Comune sarà presente con lo stand dell'Ufficio turistico rappresentato per l'occasione da Maria Rosa Berdini e Patrizia Chiurcù. Dopo il completamento della statale 77, e il boom di presenze di turisti umbri registrate durante questa estate sulle nostre spiagge, ora si rilancia un progetto legato alla gastronomia con “Noi Marche” che sarà ospitata all’interno del chiostro di Palazzo Candiotti con uno stand dove sarà allestita una mostra fotografica. I comuni che partecipano al progetto sono stati invitati ad essere presenti e molti hanno aderito con piacere, giovedì e venerdì sarà il turno del comune di Civitanova Marche.“Siamo davvero lieti di partecipare attivamente alla manifestazione - ha dichiarato il sindaco Tommaso Claudio Corvatta - confermando la stretta collaborazione tra le due città e la partnership culturale degli eventi estivi. Il gemellaggio riguarda non solo i contenuti dei due grandi festival culturali del centro Italia, ma anche attività propedeutiche ai festival afferenti a vari settori, e iniziative per lo sviluppo e la promozione del territorio di Umbria e Marche”.
La mission della cooperativa sociale Pars “Pio Carosi” consiste nella costruzione di percorsi, progetti e servizi rivolti a minori, giovani, adulti e famiglie. Un lavoro che persegue da tanti anni, in stretta collaborazione con gli ambiti territoriali, Asur, e amministrazioni comunali.Nel biennio 2016-2017, si è pensato di approfondire l’interesse alla promozione del benessere dei minori e degli adolescenti, al superamento delle diverse forme di disagio, alla mediazione sociale e dei conflitti, data l’emergenza educativa che si è riscontrata negli ultimi incontri nelle scuole. Per questo motivo è nata la necessità di creare eventi formativi aperti alle professioni del sociale, accreditati ECM 8,5 crediti e 6 crediti formativi per assistente sociale.Il primo sarà il 30 settembre, al villaggio San Michele Arcangelo in contrada Cigliano. Un incontro speciale, dalle ore 8:30 alle 18 circa, dal titolo “Come comprendere il valore delle regole e condividerle”. Gli interventi saranno a cura di Lorenzo Carrara, formatore e consulente esperto di pedagogia psicoanalitica, direttore Aisp, di Barbara Montisci, psicologa e psicoterapeuta, giudice onorario presso il tribunale per i minorenni delle Marche e di Paola Pontarollo, assistente sociale Ussm Venezia e presidente nazionale Ass. Nas. I destinatari sono gli assistenti sociali, gli psicologi e psicoterapeuti, i pedagogisti e altri professionisti che lavorano nel sociale. Al termine del corso sarà rilasciato l’attestato di frequenza.Il ciclo di incontri seguiterà a novembre il convegno in occasione della “Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, a gennaio 2017 con l’incontro di formazione “Il sentimento dell’abbandono, la fragilità emotiva e l’incontro con adulti significativi” e per finire a marzo 2017 con “strategie e dinamiche di gruppo”. Le date sono ancora da definire.La partecipazione all’evento di formazione del 30 settembre ha un costo di € 50,00 (iva inclusa) da versare a mezzo bonifico bancario in un’unica soluzione a: Coop. Soc. PARS, CC banca della provincia di Macerata filiale di Civitanova Marche IBAN: IT 26 X 03317 68870 000110104041. La richiesta di iscrizione dovrà essere inviata entro il 28/09/2016 tramite e-mail all’indirizzo: info@pars.it e nell’oggetto dovrà essere indicato “Formazione 30/09/2016”. Per informazioni www.pars.it
Anche la III edizione di LNA “Lesi Non Arresi” si è conclusa nel migliore dei modi.Nella giornata di sabato 24 settembre Fiat Autonomy e Freewhite Sestriere (To) hanno esposto i loro bolidi a 4 ruote nella piazza di Caldarola. In serata tutti i partecipanti hanno assistito alla commedia dialettale 'Lu varviere de Sirviglià'' del Nuovo Oratorio Cristo Re, capitanato da Laura Corvini, grazie alla ditta Millecolori che ha messo a disposizione il proprio locale.La giornata di domenica è stata fantastica, tanto sole, divertimento, sport e cibo a volontà...emozioni a non finire grazie all'Asd Monti Azzurri, ai comuni di Caldarola e Tolentino e ai numerosi sponsor. Il nuovo staff di Paolo Vichi con Lucia Branchesi di Tolentino, Paolo Pandolfi di Pesaro, Simone Antonini di Belforte e Roberto Mancini di Caldarola hanno portato a termine anche questa missione! "Partecipanti dall'Emilia all'Abruzzo, dalle Marche al Lazio... grandissimi tutti e arrivederci alla prossima avventura! Alla fine possiamo dire che sia stata ancora una volta una manifestazione che ha fatto bene a tutti" dicono soddisfatti gli organizzatori.
"Oggi è stato il primo vero giorno di scuola per tanti alunni settempedani che hanno fatto ritorno al "Luzio". Non l'ho voluto fare prima perché ho preferito, ancora una volta, il silenzio alle polemiche e alle inutili prese di posizione certa che esso, e solo esso, possa facilitare il ritorno alla normalità e, talvolta, anche il lavoro, che fortunatamente non sia è mai fermato, di tanti. Voglio però, oltre a fare un grosso in bocca al lupo ai nostri piccoli grandi alunni, rassicurare le famiglie sul fatto che il sindaco, e l'Amministrazione comunale tutta, hanno preso un impegno preciso e che questo stesso impegno verrà ora mantenuto. Noi tutti vogliamo dare alla città una nuova scuola. Ringrazio per questo quanti, anche oggi, hanno dimostrato senso del dovere e senso civico".Così il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, saluta il definitivo ritorno sui banchi anche per gli alunni della scuola materna ed elementare "Alessandro Luzio" dove la campanella, che ha segnato l'avvio del nuovo anno scolastico, è suonata solo questa mattina. Un'ordinanza dello stesso sindaco, sottoscritta nei giorni scorsi, aveva disposto, insieme al rientro in classe, anche l'effettuazione di alcuni lavori portati a termine in tempi record."Si è trattato di interventi noti a tutti che hanno interessato, in particolare, alla scalinata del torrino. Altri proseguiranno nelle prossime settimane e interesseranno il terzo piano che è stato temporaneamente evacuato. Sette classi sono passate dal "Luzio" al plesso della "Tacchi Venturi" mentre altre due classi sono state trasferite al primo piano dello stesso edificio. Ci dispiace per qualche piccolo disagio connesso anche all'impossibilità di utilizzare, al momento, la palestra e la mensa ma il personale della scuola, grazie anche al lavoro di coordinamento svolto dal dirigente, professor Sandro Luciani, sta facendo veramente di tutto per limitare questi stessi disagi. In questa giornata - conclude il sindaco Piermattei - mi sento in dovere di ringraziare le maestre, il personale ausiliario, quello tecnico e amministrativo della scuola ma anche gli operai e i tecnici del Comune. Vorrei poi dire grazie anche alla Polizia Municipale che ha garantito la sicurezza e la viabilità. Mi auguro, come ho detto, che si torni quanto prima alla normalità per il bene della città intera e della nostra comunità che non può dividersi di fronte a momenti che sono comunque difficili. La caparbietà e la determinazione dei settempedani sicuramente saranno d'aiuto per poter sperare in un futuro migliore e nella costruzione di un nuovo edificio per i nostri magnifici alunni".