"Nell'unico ufficio postale presente in città, il prelievo allo sportello automatico non è disponibile da più di tre settimane". A denunciarlo alla redazione di Picchio News sono un gruppo di cittadini di San Severino Marche, a seguito del prolungato disservizio che ha colpito il Postamat di via Gorgonero, interessato da un guasto all'erogatore di banconote, che necessita di sostituzione.
"Pur di evitare le commissioni applicate dalle altre banche, in molti fanno la fila agli sportelli" aggiungono i residenti. "Una situazione che causa non pochi disagi - dicono -, senza considerare che nel weekend l'ufficio postale ovviamente è chiuso e si è obbligati a spostarsi nei comuni limitrofi in caso di necessità, Castelraimondo o Tolentino, spendendo soldi in carburante".
Nella giornata contro la violenza sulle donne, al commissariato di Civitanova Marche è stata presentata la stanza dedicata alla raccolta delle denunce delle vittime considerate più deboli. "È la prima per la provincia di Macerata - ha spiegato il questore Luigi Silipo in conferenza stampa - ed è importante che sia sorta a Civitanova perché questa città rappresenta un punto nevralgico di tutto il territorio"
L'iniziativa si inserisce nel percorso di impegno delle forze dell'ordine per gestire il problema della violenza di genere che in Italia, da inizio anno, ha ucciso fino a oggi 106 donne. "Serve una rivoluzione culturale - ha detto ancora il questore - perché è evidente che, se questo è il presente, non va bene. Una ragazza non può continuare a tollerare comportamenti invasivi e un ragazzo deve capire che le relazioni possono finire: basta dire 'sei mia'".
La stanza è un luogo appartato rispetto al resto della struttura, dove chi sporge denuncia può parlare senza pressioni e prendendosi tempo e pause necessarie al racconto. La realizzazione è stata possibile grazie alla collaborazione con Poltrone Frau, presente alla conferenza stampa nella persona di Elena Clementi.
"Abbiamo lavorato per creare un ambiente più accogliente e caldo, che esprimesse tranquillità", ha dichiarato Clementi. "Abbiamo accettato di prendere parte all'iniziativa perché siamo un'azienda che opera da 60 anni sul territorio ed è da sempre attenta alla questione della sicurezza delle donne".
Presenti anche la dottoressa Pascucci della Digos, il capo del commissariato Fabio Mazza e la dottoressa Peroni della direzione anticrimine, che ha ricordato quanto sia determinante la sinergia con i centri antiviolenza e il Cuav (Centro per uomini autori di violenza) di Macerata.
Con questo, un anno fa, avveniva la firma congiunta del protocollo Zeus, un protocollo che si attiva nei confronti di un uomo che attua comportamenti aggressivi o di stalking: il questore emette un ammonimento e lo invita a intraprendere un percorso di recupero .
"Abbiamo registrato una buona risposta - ha dichiarato Peroni - sia per quanto riguarda la partecipazione su base volontaria sia come misura prevista dal Codice Rosso". I dati su base nazionale, in questo senso, indicano che è una strada giusta da percorrere: in percentuale, le recidive da parte di uomini che hanno fatto il percorso riabilitativo nel primo semestre 2023 sono il 6%, gli ammoniti sono stati 2194. In ogni caso, se si è in una situazione di pericolo è bene ricordare i numeri utili dedicati: 1522 della Rete Nazionale Antiviolenza e 112 per ogni emergenza.
L’assessorato ai Lavori Pubblici, presieduto da Rosanna Procaccini, fa sapere che si è concluso l’iter tecnico, burocratico e amministrativo che consentirà l’avvio dei lavori di riparazione danni e adeguamento sismico dell’ex caserma dei carabinieri sita in piazza Enrico Mattei.
Hanno partecipato alla procedura d’appalto per l’affidamento dell’opera, indetta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, ben cinque ditte. Si è aggiudicata l’appalto la ditta Cassandra, con sede in Roma che, alle migliorie, ha aggiunto un ribasso del 17,23% sull'importo a base d’asta di 2.165.590,26 euro.
«L’imminente inizio dei lavori dell’ex caserma, che a fine riparazione tornerà ad essere la sede della locale Stazione dei carabinieri, lo spostamento degli uffici comunali presso l’originaria sede di palazzo Ottoni, previsto presumibilmente nel 1° semestre del 2024, nonché il prossimo avvio della gara per l’affidamento dei lavori di riparazione dei danni sisma del palazzo Municipale – conclude l’assessore Procaccini - sono un segnale concreto che il cuore della città tornerà a vivere».
Il previsto maltempo si è abbattuto sulle Marche. Forti raffiche di vento stanno sferzando parte della Regione, come previsto da un'allerta gialla per vento e mareggiate. L’ingresso dell’aria fredda, inoltre, sta addirittura imbiancando le coste dell’Adriatico: un rovescio di gragnola ha infatti appena ammantato tutto di bianco a Civitanova Marche, dove la temperatura è crollata in pieno giorno agli attuali +6°C. Nella zona c'é stato un temporale con tuoni e fulmini.
L'allerta meteo della protezione civile regionale indica che la presenza di aria fredda in quota e l'abbassamento dello zero termico favoriranno la formazione di graupel,'neve tonda' o gragnola appunto.
Coltre bianca che ha fatto capolino stamane sulle alture di San Severino Marche. Una piccola imbiancata sopra il santuario di San Pacifico verso monte d’Aria ma anche sul San Vicino, Canfaito e le zone più in quota. Ha nevicato anche a Cingoli, Apiro, Bolognola e in tutte le zone dell'entroterra maceratese. Anche nell'Ascolano nevica, da Spelonga di Arquata al monte Catria nell'entroterra pesarese.
Intanto sono decine gli interventi dei vigili del fuoco per rami e piante cadute sulle strade (più colpita la provincia di Pesaro e Urbino) e per grondaie e cornicioni pericolanti.
(Nelle foto: la neve a Bolognola e la grandine a Civitanova Marche)
Successo dell’evento che si è tenuto ieri, venerdì 24 novembre a Casette Verdini (Pollenza) nei locali della Parrocchia Santa Famiglia, organizzato dalla Nuova Salvambiente con tema "Digestore al Cosmari cosa si nasconde dietro l’illusione del progresso” , folta la partecipazione di cittadini oltre 150 i presenti.
“Nonostante la partecipazione dei cittadini sia stata al di sopra delle aspettative, ci rammarichiamo del fatto che di tutti gli amministratori della Provincia invitati, soltanto in pochi hanno compreso l’importanza di questo incontro informativo”, affermano gli organizzatori.
Erano presenti: il sindaco di Pollenza MauroRomoli, alcuni consiglieri del Comune di Macerata e del Comune di Corridonia. L’incontro è stato introdotto dal presidente Emanuele Acciarresi che ha fatto un breve resoconto della storia dell’associazione, nata dalla volontà dei cittadini del luogo che chiedevano a gran voce lo spegnimento del camino del Cosmari, obiettivo poi raggiunto nel 2013.
Ha preso poi la parola il relatore, Sandro Bisonni, che ha esposto in modo dettagliato il progetto depositato in Provincia, mostrando i dati oggettivi riportati nello stesso:"Ci saranno due nuovi punti di emissione dei cattivi odori e emissioni di inquinanti. Sono stati analizzati i rischi legati all’incendio e all’esplosione e sottolineato che l’impianto, avrà una potenzialità pari a 70.000 tonnellate/anno eccedente il fabbisogno medio della Provincia che si stima in 50.000 tonnellate/anno e che il costo totale sarà 60 milioni di euro".
Il consigliere provinciale Narciso Ricotta ha sottolineato il sovradimensionamento degli impianti a livello regionale, e che recentemente la provincia di Macerata ha stipulato un accordo con quella di Fermo per cedere parte dell’umido prodotto dal nostro territorio. Il sindaco di Pollenza Mauro Romoli, ha dichiarato di essere contrario all’ingresso del privato nel progetto.
Dal pubblico sono state numerose le domande e gli interventi sia di carattere tecnico che sulla linea da tenere affinché il digestore non venga realizzato.
I cittadini hanno anche chiesto, quali siano le alternative proposte dall’associazione e il relatore ha spiegato che basterebbe migliorare l’impianto esistente (che produce compost) e realizzare una vera economia circolare utilizzando la materia nel rispetto di quanto previsto dalla direttiva europea in tema di rifiuti; infine ha sottolineato inoltre l’importanza della partecipazione attiva della popolazione.
In chiusura l’associazione ha invitato i presenti ai prossimi eventi che vedranno la partecipazione di esperti, medici e portavoce di altri comitati dove i digestori sono purtroppo già una realtà. Tanti dei presenti hanno lasciato il proprio recapito all’associazione per rimanere informati e partecipare attivamente alle attività future che saranno proposte
La ripetizione incessante di certe parole, che in ambito cronachistico e politico spesso diventano formule cristallizzate, porta con sé una doppia questione: da un lato è segno di un fenomeno che si ripete come meccanismo ancora privo di risoluzione, dall’altro si va su un piano comunicativo dove questa ripetizione gioca un brutto scherzo alla coscienza collettiva, che si ritrova a pronunciare delle espressioni senza più la cognizione concreta, la vividezza del vissuto cui quest’ultime rimandano.
La reiterazione si fa dramma contemporaneo quando le parole in questione sono: femminicidio, violenza sulle donne, violenza sessuale, persecuzione, disparità di genere.
La violenza riversata sulle donne non è un evento episodico, né emergenziale, ha a che fare con un problema di natura strutturale. Lo testimoniano le denunce di molestie quotidiane, i dati dell’Istat, secondo cui in Italia una donna su tre ne è stata vittima nel corso della vita. Dati che non contano le violenze consumate ogni giorno nella penombra muta delle mura domestiche.
Dopo l’ultimo assassinio, che ha visto la morte di Giulia Cecchettin, si è ritenuto importante raccogliere la voce proveniente dalle scuole, da un luogo di fondamentale importanza in cui le studentesse e gli studenti di oggi sono, già ora, le donne e gli uomini di domani.
In questo caso, l’istituto in questione è l’ITE A. Gentili, dove la dirigente scolastica, Alessandra Gattari, ha espresso la sua posizione, ponendo l’accento su come la violenza, che spesso culmina nel femminicidio, esiste da lungo corso. Da qui la necessità di progetti organici, attenti alla complessità di certi meccanismi:
“La tematica in questione non esplode adesso con la tragicità di questo evento; l’Istituto l'aveva già presa a cuore da tempo in un contesto di educazione alle relazioni, al rispetto e alla prevenzione con progetti che erano già attivi in passato e che adesso si andranno a incrementare”.
Proprio nelle aule della scuola, dai suoi protagonisti che le animano, parte la necessità di prendere coscienza e confrontarsi su questo fenomeno, su cui è intervenuta anche Aurora del 5°:
“Da studentessa penso che a scuola sarebbe necessario sensibilizzare e portare avanti determinati progetti andando ad aiutare fattivamente gli studenti e le studentesse a capire meglio questa tipologia di accaduti e a prendere delle iniziative a riguardo”.
Un dare particolare importanza al confronto come chiave di lettura e risoluzione che è confermato da Lohan sempre del 5°:
“Ne abbiano parlato in classe con il nostro docente d’italiano Matteo Medori e aver sentito il parere di altri ragazzi mi ha aiutato a chiarirmi le idee su questo argomento”. Ha poi riportato a esempio una delle molteplici iniziative: “Lo scorso anno abbiamo aderito a un progetto sulla Carmen dove abbiamo chiamato un esperto della lirica che ha fatto un approfondimento sulla figura femminile della Carmen e il messaggio che vuole trasmettere. Abbiamo realizzato video e ricerche sulle donne che sono riuscite ad avere la meglio su questo mondo maschilista”.
Si tratta di “riflettere su quanto accaduto ma soprattutto sul perché è accaduto e su come ci si debba muovere per poter intervenire”, come ha dichiarato la dirigente Gattari.
La violenza contro le donne ha avuto una impennata in questo anno che ancora deve finire e che ha visto già morire per mano di uomini, partner, ex mariti o ex compagni, ben oltre 100 donne: una ogni 3 giorni. “Sono cifre che non lasciano scampo e che spingono con urgenza a mettere in campo azioni correttive. - Ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi - . Il Comune di Recanati è stato impegnato da 10 anni in quest’area di intervento, avendo messo a disposizione uno sportello di ascolto con una reperibilità 24 ore su 24 e ben due cicli di interventi di formazione aperti a scuole, operatori di settore, sindacati, associazioni, con un’offerta di tematiche a tutto campo, da quello giuridico a quello psicologico, da quello sociale e quello educativo, secondo il punto di vista delle donne, dei minori, degli operatori di settore” .
Quest’anno, come già è stato fatto in quelli scorsi, una panchina rossa, simbolo internazionale che intende attrarre l’attenzione di chiunque vi passi accanto o vi ci sieda, sarà posta in vista in un quartiere della città. Dopo Castelnuovo, i giardini Beniamino Gigli in centro storico e Villa Musone, è il turno del quartiere di Villa Teresa, in zona piazzale Europa.
“Purtroppo, i femminicidi e le violenze sulle donne non diminuiscono, anzi si evidenziano uomini sempre più violenti – ha affermato Tania Paoltroni presidente del Consiglio Comunale con delega alle Pari Opportunità - Il nostro obiettivo come Amministrazione è quello di lavorare attraverso percorsi condivisi e di rete verso una rivoluzione culturale, investendo sulla formazione e sul ruolo diverso della donna nella società. Il simbolo della panchina vuol essere un elemento che aiuti a tenere l’attenzione sempre alta, per essere insieme al fianco delle donne”.
La panchina verrà inaugurata domani sabato 25 novembre alle ore 15 in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, alla presenza delle autorità locali. “Abbiamo chiesto al Comitato di quartiere e alla Parrocchia di partecipare, perché in questi giorni in cui non si parla d’altro, i giovani che frequentano l’oratorio possano essere direttamente coinvolti in un breve momento di riflessione comune” ha aggiunto l’assessora alle Politiche Sociali Paola Nicolini.
Raccogliendo l’esigenza di dedicare una specifica attenzione alla terribile vicenda che ha coinvolto Giulia Cecchettin, un nome che in questi giorni risuona in ogni angolo del Paese, l’invito a partecipare è esteso a tutta la cittadinanza. Per dare un segnale di presenza e di forte impegno contro la violenza sulle donne, perché non si debbano più sentire storie come quella che ci ha profondamente colpito in questi ultimi giorni, si invita la comunità a portare un fiore bianco da lasciare sulla panchina.
Sono iniziati i lavori di consolidamento, restauro e miglioramento sismico per il recupero dell’ala sud-est della sede della Delegazione comunale di Civitanova Alta, in piazza della Libertà. Ad aggiudicarsi l’appalto, a seguito di gara pubblica, è stata l’impresa edile “Scisciani & Frascarelli” di Tolentino, che ha offerto un ribasso del 18,314%, per un importo totale di 897 mila euro di fondi comunali. L’impresa ora ha 240 giorni di tempo per terminare la ristrutturazione della zona delimitata.
“In questi giorni la ditta ha aperto il cantiere riguardante il primo stralcio funzionale per la messa in sicurezza della zona sud-est della Delegazione – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Carassai -. Si tratta di un intervento prioritario per rendere possibile il ripristino funzionale dell’intero edificio danneggiato dal sisma e per il quale abbiamo ricevuto dalla Regione Marche 5 milioni di euro, andando a recuperare fondi che non erano stati richiesti dall’amministrazione di centrosinistra”.
Il progetto è stato curato dall’architetto Giacomo Tolozzi e dall’ingegner Francesco Pacioni, in collaborazione con l’architetto Mattia Macellari (sicurezza) e il geometra Antonio Frapiccini (Rup). In questa fase si andrà ad effettuare il ripristino dell’agibilità e della sicurezza, con interventi sulla scala che parte da via Porta Zoppa e arriva fin sotto il tetto e il rifacimento dei servizi igienici moderni ed accessibili a persone con disabilità. Si procederà poi all’abbattimento delle barriere architettoniche mediante la realizzazione di un ascensore per raggiungere i piani adibiti ad uffici.
Contestualmente, l’assessore Carassai informa che sono diciotto le candidature arrivate a seguito della pubblicazione del bando per la progettazione riguardante il completamento del restauro e che è stata nominata una commissione che sta esaminando la parte tecnica delle offerte. In questo caso si prevede l’aggiudicazione provvisoria da parte della Sua di Macerata entro l’anno in corso e l’inizio della progettazione, sempre da sottoporre alla Soprintendenza, nel corso del 2024.
“La sede della Delegazione comunale è un edificio storico di pregio, edificato nel 1867 a cura dell’ingegnere Filippo Prosperi e il cui recupero riveste massima importanza per la città e la nostra comunità – aggiunge Carassai. Siamo davvero molto soddisfatti di poter intervenire nell’immediato perché la priorità è rendere nuovamente agibile l’edificio. Il successivo stralcio funzionale, ci permetterà di completare i lavori per ridare lustro alla città Alta e creare nuovi spazi per attività sociali e uffici, compresa l’utilizzazione del sottotetto”.
Non solo in contanti o tramite bancomat. Entro i primi mesi del 2024 anche a Civitanova la sosta a pagamento si potrà pagare dal proprio smartphone. L'amministrazione comunale di Civitanova Marche, insieme alla Civitas, partecipata del Comune, metteranno a servizio degli utenti una app brandizzata, con il logo del comune.
"Finalmente anche Civitanova - ha commentato il sindaco Fabrizio Ciarapica - offre agli utenti questo moderno sistema e continua nel percorso, già iniziato da tempo, di ottimizzazione dei servizi pubblici. Si tratta di un servizio aggiuntivo, rispetto a quelli già esistenti, che renderà molto più comodo per tutti, il pagamento della sosta".
"L'utente - spiega il sindaco - che si trova lontano dai parcometri o dalla cassa automatica potrà pagare o prolungare la sosta in qualunque momento. Ciò consentirà anche di ridurre sensibilmente la possibilità di essere sanzionati con l'avviso non esposto o scaduto. Siamo convinti - conclude il sindaco - che questa app porterà importanti benefici, sia ai cittadini che ai turisti".
L'app, che sarà presto illustrata alla cittadinanza, sarà scaricabile dalle piattaforme dedicate sia per i sistemi Android che Ios. Le tariffe della sosta resteranno invariate. Solo per chi sceglierà di usufruire di questo servizio, avrà una maggiorazione sul costo della sosta di soli 0.08 centesimi all’ora.
"Con questa iniziativa - fa sapere l'assessore Roberta Belletti con delega ai parcheggi - continua il processo di digitalizzazione della sosta e di semplificazione della mobilità urbana. Dopo aver installato i nuovi parcometri per consentire anche il pagamento con bancomat, ora lanciamo insieme alla Civitas, che ringrazio, questa app. Un servizio aggiuntivo che oltre a permettere di pagare il parcheggio dal proprio telefono, ha altre funzonalità che saranno illustrate a breve".
È un fatto sintomatico quanto tragico dover aprire dei dibattiti e rivedere delle leggi quando un dramma si è già consumato. Lo è ancora di più quando la questione riguarda l’uccisione di una donna per mano di un uomo.
Ogni anno, in Italia, centinaia di donne perdono la vita a causa di uomini che si ritengono padroni del loro destino. Secondo i dati Istat, nel 2021 sono stati 104 i femminicidi, di cui il 58,8% commessi da partner o ex partner. Significativo, a tal proposito, è che nel codice penale italiano la parola “femminicidio” non è prevista e così l’assassinio di una donna ricade sotto il più generico reato di omicidio con le diverse aggravanti.
Riguardo l’ultimo efferato delitto di questo tipo, che ha riguardato la vita della studentessa ventiduenne Giulia Cecchettin, si è sentita la necessità di andare ad ascoltare la voce delle studentesse, degli studenti e dei dirigenti, la loro visione, i loro timori e le loro iniziative; nella fattispecie le testimonianze raccolte vengono dal “Liceo Scientifico G.Galilei” di Macerata. Queste le parole di Viola Ramaccioni del 4°M: "Sono contenta di essere donna, sono orgogliosa di esserlo. Essere donna mi piace così tanto che a volte, dico a volte, mi fermo a pensare e capisco che molte cose non mi vanno più giù. Non mi va più giù sapere che il mio ‘no’ vale meno di quello di un uomo, non mi va più giù accendere la TV e ogni tre giorni vedere al telegiornale un nuovo volto femminile con scritto sotto ‘ennesimo femminicidio del 2023’. Tutto è rimasto più o meno uguale".
La dirigente Roberta Ciampechini ha messo in evidenza l’importanza del ruolo della scuola come luogo in cui confrontarsi e formarsi e il bisogno di riscoprire un’emotività, un’educazione sentimentale che nella società attuale manca: "Siamo stati davvero molto colpiti dall’evento; la scuola sente con particolare attenzione il fatto avvenuto soprattutto perché si tratta di una studentessa e quindi poteva capitare a qualunque delle nostre studentesse presenti al Liceo. Nella società prevale il motore dell’economia rispetto a quello dei sentimenti quindi ritengo che sia da riscoprire un’emotività vera e quindi una serie di valori che, purtroppo, nel corso degli anni si sono persi. Quindi è importante educare nuovamente all’affettività e al recupero delle emozioni. C’è bisogno di riscoprire quella che è l’amicizia, l’amore".
Un’altra preziosa testimonianza è quella di Maria Celeste Ercoli del 5°M, ex rappresentante d’Istituto, che ha sollevato la questione dell’ancora accentuato divario di genere, esprimendo tutta la sua angoscia per il drammatico episodio che può segnare la vita di qualsiasi ragazza: "Mi sento molto a disagio riguardo alla situazione perché come studentessa l’idea di essere come lei e correre il rischio di subire le sue stesse violenze mi spaventa. Che questo accada ancora, attualmente nella nostra società mi delude profondamente. Dovremmo superare questo divario di genere tra uomo e donna e tutte le sofferenze che la donna può passare soltanto per il fatto di essere donna".
La lotta al femminicidio e alle violenze fisiche e sessuali (Il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale) è universale, riguarda in primo luogo l’essere umani, in tutte le sue declinazioni, anche quella maschile.
A tal riguardo, è intervenuto l’attuale rappresentante d’Istituto, Francesco Pastillo del 4°E che è in prima linea, insieme con gli altri studenti e studentesse, su questo fronte attraverso una serie di progetti che sono nati da una risposta spontanea e collettiva, in reazione a un'ennesima, inaccettabile notizia: "Dal punto di vista maschile è stato qualcosa di duro, senza dubbio bruttissimo perché una violenza di questo genere in Italia, nel 2023, non può essere accettata, non doveva essere accettata ieri, e non potrà sicuramente essere accettata domani. Esprimo il mio cordoglio verso la famiglia".
In centinaia, almeno 400, nell'atmosfera raccolta di piazza della Libertà, hanno partecipato alla fiaccolata voluta dalla comunità dell'università di Macerata per esprimere la propria vicinanza alla famiglia di Giulia Cecchettin e alla comunità dell’Università di Padova. Il ticchettio della pioggia sui tessuti degli ombrelli aperti di questo piovoso pomeriggio di novembre ha accompagnato i venti minuti di intenso raccoglimento collettivo che ragazzi, ragazze, uomini e donne - uno al fianco dell'altra - hanno mantenuto nel cuore della città.
Un silenzio intervallato soltanto dagli interventi degli studenti, preceduti dalle parole del rettore Unimc, John McCourt, affiancato dai rappresentanti delle istituzioni della città, a cominciare dal sindaco Sandro Parcaroli e della vicesindaco Francesca D’Alessandro. Confuso tra la folla anche il vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi. Un'occasione, colta, di grande civismo. Un momento per riaffermare valori condivisi e dire definitivamente 'basta' alla scia di sangue che i tanti, troppi, femminicidi stanno lasciando dietro di sé in Italia.
Che la luce e il calore delle fiaccole che hanno illuminato piazza della Libertà possano essere viatico per una "rivoluzione gentile", di cui libertà e parità di genere siano gli imprescindibili pilastri. Rivoluzione partita proprio dal minuto di rumore in ricordo di Giulia, che ha concluso la manifestazione.
"Ho voluto questo momento di testimonianza, di comunità - ha detto il rettore John McCourt - per mandare un segnale forte e unico contro le violenze di tutti i tipi ma soprattutto le violenze contro le donne, la violenza di genere, che continua ad essere una piaga della nostra società. Bisogna reiterare il valore della genitorialità, della famiglia, dell’amicizia, della comunità, dell’ascolto, del rispetto reciproco, della diversità, dei confini, dell’accettare la forza della parola no!".
A dare voce, con commozione e forza, al messaggio del Consiglio degli studenti sono stati la vicepresidente Lucrezia Cinella e il presidente Dario D’Urso. "Le terribili parole che si continuano a sentire, soprattutto da parte di uomini, che mirano all’assoluzione di se stessi è tribuna politica, assenza di spirito critico, immaturità, violenza. La responsabilità dei singoli è responsabilità collettiva e chiunque cerchi di smorzare la portata rivoluzionaria della lotta di Elena Cecchettin e di tutte noi, che urliamo 'se domani sono io voglio essere l’ultima', è nostro nemico, nemico del mondo nuovo, ma soprattutto nemico di se stesso. La lotta di Elena è la lotta di tutti noi, è lotta di civiltà", ha ribadito Lucrezia.
"La violenza fisica e il femminicidio sono solo la punta dell'iceberg, e parte finale di un sistema radicato nella società, di una cultura che non ha più ormai alcun limite, dominata dal potere dell’uomo sulla donna riscontrabile nella quotidianità. Una cultura che ci dà un apparente senso di libertà totale sulle cose e soprattutto sulle donne, basata ancora oggi sull’oggettificazione della figura femminile. Io che sto leggendo questo comunicato, in quanto uomo, sono corresponsabile e beneficiario del sistema patriarcale, e non devo pensare a dire 'Io non sono come lui', ma anzi dovrei fermarmi a riflettere su cosa c’è di Filippo Turetta in me?", sono state, invece, le parole di Dario D’Urso.
E sul potere delle parole si è soffermata anche Natascia Mattucci, delegata al welfare e presidente del Comitato Unico di Garanzia di Ateneo, esperta di pensiero femminista e questioni di genere.
"Oggi Giulia sarebbe una laureata in ingegneria, le si sarebbero aperte tante vie che non potrà percorrere - ha detto -. La violenza è la chiusura di una via e può avere forme anche più subdole di quelle che portano alla morte fisica, perché si può vivere pur morendo socialmente e culturalmente. Grazie anche all’uso politico che la sorella Elena ha fatto delle nuove parole diffuse negli ultimi anni è stato possibile trasformare quelle che erano vuote liturgie, come la giornata del 25 novembre, spingendo i nostri corpi qui, a scendere in strada e a interrogarci sulle responsabilità che ognuno ha, su quello che si può fare e che si può smettere di fare. Le parole possono aprire nuove strade di autonomia e liberazione, ma possono anche ferire. Come le armi”.
Dal prossimo 29 novembre spostamento temporaneo di alcune bancarelle del mercato settimanale del mercoledì, dal centro storico a viale Puccinotti
"Il trasferimento, che durerà fino al 13 gennaio 2024, si è reso necessario per consentire lo svolgimento degli eventi natalizi che interesseranno varie location del centro storico e per l’installazione della pista di pattinaggio su ghiaccio in piazza Mazzini". Lo rende noto il Comune.
Lo spostamento delle bancarelle comporterà un cambiamento alla viabilità nella zona interessata e per questo motivo il Comando della polizia locale ha emesso un’ordinanza che regolamenterà temporaneamente la circolazione stradale.
Il provvedimento prevede tutti i mercoledì dal 29 novembre al 13 gennaio, dalle 6 alle 15: viale Puccinotti il divieto di transito con sbarramento fisico, a partire dall’incrocio con piazza Garibaldi fino alla sede Confcommercio (ex Autopalazzo), per tutti i veicoli provenienti dalla predetta area e da Corso Cavour eccetto operatori commerciali titolari di concessione in sede fissa o a spunta. Dovrà essere garantita una corsia di marcia di larghezza minima di 3 metri per il transito dei mezzi di soccorso e pubblica utilità in caso di emergenza.
Direzione obbligatoria verso “destra”, per tutti i veicoli provenienti da corso Cavour, con obbligo di immissione in via Dei Giardini; piazza Garibaldi: direzione obbligatoria dritto con immissione in via dei Giardini per i veicoli che provengono da piazza Annessione e via Leopardi.
Giardini Diaz: sospensione dell’ordinanza di divieto di transito 7 alle 15 relativamente all’accesso di via Garibaldi; istituzione del limite massimo di velocità di 30 km orari. Corso Cavour: istituzione del limite massimo di velocità di 30 km orari e istituzione di prteavviso direzione obbligatoria a destra in prossimità di piazza Garibaldi
Autorizzata la sosta nell’anello perimetrale dei Giardini Diaz, per i veicoli degli operatori commerciali titolari di concessione in sede fissa o presenti per le operazioni di spunta.
L’Amministrazione comunale di Valfornace si è voluta complimentare con Mirko Caramanti, laureatosi di recente campione europeo e mondiale di prove di caccia con i cani Mars e Rommel.
A Caramanti, che a fine ottobre ha ottenuto il titolo mondiale a Senec, in Slovacchia, quest’anno sono andati ben due ori, uno nella caccia pratica e uno nella ferma inglesi.
Il vicesindaco, Ivan Cecola, l’assessore Domenico Iori e il consigliere Pietro Scipioni, gli hanno consegnato una targa ricordo, esprimendo la gioia dell’intera comunità, con la quale l’Amministrazione locale e il sindaco, Massimo Citracca, hanno voluto congratularsi ricordando che “la passione, l’impegno e la costanza portano sempre ai risultati sperati”.
I numeri parlano da soli. Nel 2022 le richieste di aiuto pervenute ai centri anti violenza della regione Marche sono aumentate rispetto al 2021, in tutto 705 denunce contro le 663 dell'anno precedente. Si sono rivolte ai Cav soprattutto donne italiane (71%), coniugate o unite civilmente (40,3%), con un'età compresa tra i 30 e i 59 anni (75%) e con una occupazione (58,6 per cento).
Cresce anche la percentuale delle donne con figli che hanno assistito o subìto violenza, compiuta attraverso modalità di tipo psicologico (88,8%), fisico (69,1%), economico (48,1%), sessuale (23,1%), minacce (68,2%), stalking o cyberstalking (22,3%) e tra loro associate. Questi alcuni dei dati contenuti nel "Rapporto annuale sul fenomeno della violenza contro le donne" raccolti nel 2022 sulla base delle rilevazioni effettuate dai cinque Centri antiviolenza delle Marche, uno per provincia, e dalle Case rifugio.
Il dossier è stato illustrato nel corso della seduta aperta del Consiglio regionale, avviata con un minuto di silenzio in ricordo di Giulia Cecchettin, la ragazza di Vigonovo, e Rita Talamelli, di Fano.
"Due femminicidi - ha sottolineato il presidente del consiglio regionale, Dino Latini - che lasciano sbigottiti, increduli, indignati. Il nostro pensiero sia rivolto a tutte le donne, a quelle che hanno subìto o subiscono continue violenze, piccole o grandi che siano, affinché nessuno possa più ergersi a padrone delle loro vite e della loro libertà".
La situazione complessiva è stata presentata, così come emerge dal rapporto, dai due relatori, per la maggioranza il presidente della commissione sanità Nicola Baiocchi, e per l’opposizione la consigliera Manuela Bora.
L’ambiente domestico si conferma il luogo dove maggiormente si verificano le violenze, da parte soprattutto dei coniugi, spesso con lavoro stabile e senza apparenti problemi di natura psicologica. Novità del rapporto 2022 è l’inserimento nella rete del centro regionale per uomini autori di violenza (Cuav Marche) con sede a Macerata e quattro sportelli territoriali, uno per provincia, ai quali, dati alla mano, si sono rivolti 98 uomini, il 90% su disposizione del Tribunale e il restante 10% su base volontaria.
Per la presidente della commissione regionale pari opportunità, Maria Lina Vitturini, serve un cambiamento culturale. "Come Cpo - ha evidenziato - continueremo a lavorare intervenendo su tutti i fronti affinché abbia fine questa mattanza che decisamente non appartiene a una società civile a cui tutti noi aspiriamo".
Approfondimenti sul tema anche da parte di Marina Pepe, vice questore e direttrice della divisione anticrimine della questura di Ancona, che ha parlato di "un fenomeno strutturale della nostra società e trasversale" e di Emanuela Zambataro, direttore regionale Marche Inps. Quest'ultima ha fatto il punto su un protocollo "operativo - ha specificato - da settembre" per supportare le donne vittima di violenza, che coinvolge centri antiviolenza, ambiti territoriali sociali, case rifugio e caritas.
Sono intervenuti, inoltre, Andrea Felicetti, comandante della stazione dei carabinieri di Force e Nicola Di Pietro, del Nucleo Radiomobile di Ascoli Piceno che hanno fatto riferimento alle loro esperienze sul campo e narrato, in particolare, l’episodio del salvataggio di una ragazza vittima di violenza.
Dopo le riflessioni degli assessori Filippo Saltamartini e Chiara Biondi, conclusioni affidate al presidente della giunta, Francesco Acquaroli che ha parlato, riferendosi al fenomeno della violenza contro le donne, di "piaga sociale, una vera emergenza che richiede un impegno collettivo, un cambiamento culturale e adeguate politiche di sistema".
La facciata del Municipio della città di San Severino Marche si è colorata di azzurro, lo stesso colore scelto da Unicef per le proprie insegne, in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia che quest’anno coincideva anche con il trentennale dell’approvazione da parte delle Nazioni Unite della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Accogliendo una proposta del Consiglio Comunale dei Ragazzi, l’Amministrazione comunale settempedana ha così deciso di tornare a lanciare il suo messaggio simbolico, come era avvenuto in altre edizione in passato, illuminando uno dei monumenti più importanti per ricordare l’importanza di promuovere e tutelare i diritti di ogni bambino, bambina e adolescente.
Il vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, insieme ai colleghi assessori Michela Pezzanesi e Sara Clorinda Bianchi e al presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, si sono poi uniti ai rappresentanti dell’Unicef, in particolare alla presidente provinciale Patrizia Scaramazza, alla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”, Catia Scattolini, alle insegnanti del Progetto Cittadinanza, Alessandra Aronne e Valeria Colafrancesco, agli alunni, ai ragazzi e alle famiglie settempedane, in un momento di incontro che, in piazza Del Popolo, ha visto sottolineare l’importanza della ricorrenza e invitare a riflettere sui temi dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, soprattutto in questo periodo in cui i bambini stanno vivendo, loro malgrado da protagonisti, nuove guerre nel mondo.
Da alcuni giorni negli esercizi commerciali della città sono anche esposti gli elaborati grafici e gli artefatti prodotti dai bambini delle scuole dell’Infanzia per celebrare tale importante ricorrenza. L’iniziativa prevede un momento conclusivo nel pomeriggio di sabato 2 dicembre quando tutte le sezioni e le classi dell’Istituto comprensivo allestiranno con il supporto del Comune, sempre in piazza del Popolo, una mostra dei lavori prodotti al fine di raccogliere fondi per supportare i progetti Unicef di sostegno ai bambini coinvolti nelle guerre e sostenere il progetto interno all’istituto scolastico di aiuto alle fragilità.
Le gru animano il panorama di Pieve Torina. Un colpo d'occhio che testimonia un lavoro di ricostruzione finalmente avviato in modo significativo. Interventi sia pubblici che privati, a significare la volontà di dare una sferzata alla riedificazione. L'obiettivo è consentire alle famiglie di poter tornare, in tempi brevi, a godere di una casa vera e di un paese con servizi strutturali.
"Questo impegno va ora ampliato alle aree più fragili dal punto di vista della riqualificazione urbana. Mi riferisco in particolare ai centri storici - sottolinea il sindaco Alessandro Gentilucci -. È qui che dobbiamo adoperarci, anche stimolando la creazione di norme ad hoc, per restituire alla popolazione la fruibilità delle chiese, delle piazze, delle vie centrali, ovvero abbandonare l'emergenza per vivere in quello spazio che erano i nostri paesi prima del sisma. La ricostruzione deve diventare una vera occasione di sviluppo e crescita e noi abbiamo già diversi progetti avviati, in parte finanziati".
"È comunque necessario continuare ad adoperarsi per creare le condizioni ottimali affinché, nel minor tempo possibile, si possa restituire ai nostri borghi l’anima, la primigenia essenza urbana, quella delle origini, della storia più antica, che ha un valore emotivo oltre che turistico. Solo così - conclude Gentilucci - potremo scongiurare il rischio di una desertificazione e dell’abbandono delle aree interne".
Regione Marche e Rfi (Rete ferroviaria italiana) investiranno 34,425 milioni di euro per sei interventi di difesa della costa a Pesaro (250 mila euro), Porto Recanati (9 milioni), Potenza Picena e Civitanova Marche (oltre 11 milioni), Pedaso (7,6 milioni), San Benedetto del Tronto (6,255 milioni). La Regione stanzia 25 milioni dei Fondi Fesr 2021/2027, Rfi cofinanzia con 9,425 milioni i tre interventi che prevedono anche la messa in sicurezza di tratti ferroviari costieri vulnerabili.
I contributi assegnati copriranno l’intero costo dell’intervento finanziato. Su proposta dell’assessore alla Difesa della costa Stefano Aguzzi, la Giunta regionale ha approvato gli schemi di convenzione con i Comuni coinvolti che beneficeranno dei contributi e che rivestiranno il ruolo di “soggetti attuatori”, incaricati della progettazione, dell’appalto dei lavori e del loro collaudo. Le intese andranno sottoscritte a breve.
“Gli interventi individuati e finanziati rientrano tra quelli previsti nel Piano di gestione integrata delle zone costiere e rivestono particolare urgenza per la salvaguardia delle comunità locali e la sicurezza dei trasporti ferroviari – evidenzia l’assessore – Non era scontata una compartecipazione così rilevante da parte di Rfi che invece ha contributo, con risorse davvero importanti, a contrastare l’erosione che impatta sulla stessa viabilità su ferro. I sei interventi beneficeranno del contributo delle risorse europee, secondo le annualità di programmazione previste, che abbracciano l’arco temporale dal 2023 al 2025”.
Il Comune di Pesaro riceverà un contributo di 250 mila euro, a carico della Regione Marche, per il “Completamento scogliera del litorale località Casteldimezzo”. Il Comune di Porto Recanati 9 milioni di euro dalla Regione per il primo stralcio della “Realizzazione di scogliere emerse litorale di Scossicci”. I Comuni di Potenza Picena e Civitanova Marche beneficeranno di 11 milioni (5,4 a carico della Regione, 5,6 di Rfi) per il primo stralcio dell’intervento di “Difesa del paraggio con opere rigide e morbide”.
Al Comune di Pedaso verranno finanziati due interventi: con 3 milioni di euro (1,5 della Regione e 1,5 di Rfi) la “Riconfigurazione e riallineamento di opere a difesa del litorale di Pedaso nord – primo stralcio”; con altri 4,6 milioni (2,3 della Regione, 2,3 di Rfi) il primo stralcio della “Realizzazione scogliere emerse litorale sud”. Infine il Comune di San Benedetto del Tronto otterrà 6,5 milioni regionali per la “Realizzazione scogliere sommerse litorale Sentina (primo stralcio), con recupero e protezione della riserva Sentina”.
“L’ Associazione Commercianti Macerata non è solo strutturata per creare gli eventi, anzi; nasce dall’esigenza di far comprendere che le attività commerciali sono un tessuto estremamente importante delle città e di Macerata. Occorrerebbe considerare ogni attività commerciale come delle piccole e medie imprese, che in Italia costituiscono il 98,2% del prodotto interno lordo”.
Osservazione fatta da Paolo Petrini, presidente della neonata ACM, Associazione Commercianti Macerata, presentata ufficialmente questa mattina durante la conferenza stampa presso la sala attività produttive del Comune.
Lo scopo dell’associazione è quello di farsi interprete, per la prima volta, di tutte le categorie commerciali e intessere un dialogo che attraversi le varie problematiche individuando insieme le soluzioni. Tutto questo attraverso la stesura di un programma che non guarda ai singoli eventi, ma a una programmazione a lungo raggio, stabile e improntata a una cooperazione prolifica tra i vari ambiti: da quello commerciale a quello culturale fino ai pubblici spettacoli.
Alla base c’è un’esigenza di ricreare in maniera organica un tessuto commerciale che non riguardi solo il centro, ma anche le zone più periferiche, come ha puntualizzato il vicepresidente Alceo Taruschio: “Non lavoriamo per piccole zone ma collaboriamo in modo da animare tutta la città; se va avanti la periferia va avanti il centro e viceversa. Tutti devono essere coinvolti, è un’associazione che nasce per essere inclusiva. D’altronde, la città senza il commercio è una città destinata a morire, il commercio senza città, quindi senza popolazione, sparisce”.
Se la città tornasse a essere popolata, i commercianti godrebbero di un ritorno e dunque anche il Comune, con l’importante conseguenza di un investimento nei prodotti di alta qualità e proposte più ricercate e attente alle esigenze delle persone. Non più una standardizzazione applicata a priori ma ripartire dalle peculiarità, dall’identità di Macerata stessa per portare il più possibile a compimento le sue potenzialità.
Per far sì che questo avvenga occorre che ci sia un mutuo soccorso come ha ribadito il segretario Andrea Di Basilico: “Il muto soccorso è la cosa più importante. È necessario un sentimento di forte coesione e andare avanti verso una dimensione comune: riportare gente nel centro e nella città di Macerata”.
Su questa linea di collaborazione sembra concordare anche l’assessore al commercio Laura Laviano, presente alla conferenza: “È fondamentale cominciare a collaborare insieme per ridare vita a un commercio che, va detto, è cambiato in tutta Italia; dire che il centro storico si è spopolato per colpa delle amministrazioni mi sembra riduttivo; le problematiche sono molte. Credo che quello che oggi avete detto sia alla base di una collaborazione proficua”, ha detto rivolgendosi ai partecipanti dell’associazione.
Uno degli obiettivi principali dunque, è quello di riportare Macerata all’altezza della sua capacità ricettiva e attrattiva, ruolo che in primo luogo spetta da sempre alle attività commerciali. A tal riguardo il tesoriere Maurizio Scuccimarra ha dichiarato: “Vorremo fornire al Comune, che per disparati motivi ne è sprovvisto, delle informazioni che possano riguardare la viabilità, la vita locale e tutta una serie di realtà affinché Macerata possa rendersi una città più attrattiva, non solo per il turista che viene”.
Entrare a far parte di ACM significa poter dar voce alle proprie opinioni e visioni non solo dare esressione a quest’ultime ma anche condividerle e portarle su un piano di azione attraverso un programma dettagliato e condiviso. Significa ricevere sostegno e, soprattutto, tessere una rete che finora non ha avuto né una vera sede né un movimento veramente strutturato.
Per realizzare tutto ciò, l’associazione ha deciso di programmare il periodo natalizio: un’occasione importante dal punto di vista simbolico ed economico.
“In sinergia con le politiche di sicurezza del governo, la Regione Marche investe fortemente sulla sicurezza urbana manifestando grande sensibilità e impegno ad intercettare e prevenire i reati a protezione sociale dei cittadini”: così il vicepresidente e assessore con delega alla Sicurezza, Filippo Saltamartini, ha illustrato in conferenza stampa questa mattina le misure adottate dalla Giunta regionale per dotare di strumenti adeguati la polizia locale per svolgere al meglio il servizio alla cittadinanza.
Investimenti significativi “i maggiori per la Regione Marche su un tema concreto come la sicurezza urbana - ha rilevato il vicepresidente - che ammontano complessivamente a 800 mila euro di risorse stanziate dalla Giunta nel corso del 2023, considerando gli ulteriori fondi di 225 mila euro aggiunti recentemente”.
Sono risorse per potenziare il servizio della polizia locale, corroborata da moderne tecnologie e attrezzature tecnico-strumentali, attraverso un bando rivolto ai Comuni in forma singola o aggregata. “La polizia locale svolge una funzione fondamentale di monitoraggio e controllo della comunità, può intercettare fenomeni di devianze prima che diventino reati, per questo riteniamo strategico implementare le attrezzature e le tecnologie a loro disposizione con fondi regionali mirati all’innovazione e all’efficienza dei servizi prestati per la sicurezza dei territori”.
“Gli agenti – osserva il vicepresidente - sono la prima sentinella contro l’illegalità e per la percezione del disagio sociale, la cronaca di questi giorni ne è una triste conferma. È importante che possano avere gli strumenti necessari di prevenzione per la lotta e il contrasto alla criminalità in cooperazione con le altre forze dell’ordine”.
Gli ulteriori fondi, che si sommano ai 575 mila euro già assegnati nel luglio scorso, sono destinati all’acquisto di dotazioni tecnico-strumentali per l’esercizio delle funzioni di polizia locale (L.R. 1/2014) come automobili o allestimenti, defibrillatori portatili, etilometri, strumentazioni fotografiche portatili facilmente occultabili, radio portatili e veicolari, sistemi di lettura targhe, di rilevazione elettronica di incidenti stradali con metodologie satellitari, dispositivi portatili per rilevamento di esplosivi e per il riconoscimento rapido di droghe, strumentazione portatile per l’analisi di falsi documentali.
“La problematica della sicurezza urbana va affrontata sotto diversi aspetti nel territorio regionale dove sono presenti realtà molto differenti e diversificate per ciò che concerne sia le risorse umane, sia le risorse strumentali” aggiunge Filippo Saltamartini.
La dotazione finanziaria complessiva è articolata su due diverse linee di co-finanziamento a favore dei relativi beneficiari: 375.000 euro a Comuni singoli dotati di un corpo o servizio di polizia locale, Unioni di Comuni e Montane, Enti associati/consorziati/convenzionati anche mediante protocolli di collaborazione per tutte le funzioni di polizia locale con una popolazione residente inferiore a 10.000 abitanti. 425,000 euro a Province; Comuni singoli, dotati di un corpo o servizio di polizia locale; Unioni di Comuni e Montane, Enti associati/consorziati/convenzionati anche mediante protocolli di collaborazione per tutte le funzioni di polizia locale con popolazione residente di almeno 10.000 abitanti.
Le risorse saranno erogate al 50% subito dopo l’approvazione della graduatoria, il restante 50% a titolo di saldo ad avvenuta rendicontazione che dovrà pervenire entro il termine previsto dal bando attuativo. Sono finanziabili tutte le spese relative all’acquisto e al rinnovo di strumentazioni specifiche per la polizia locale sostenute nel corso dell’annualità 2023. Il co-finanziamento regionale è pari al 80% delle spese per investimento sostenute ed è assegnato fino ad un massimo di 25.000 euro.
Al bando (pubblicato con decreto N.69 del 9 agosto 2023), hanno aderito 100 enti locali sia in forma singola che aggregata. Le istanze presentate dagli enti locali con popolazione inferiore a 10 mila abitanti sono 69 per una richiesta complessiva di contributi di 1.300.000 euro e per un valore complessivo degli interventi di 1.700.000 euro. Le istanze presentate dagli enti locali con popolazione pari o superiore a 10 mila abitanti sono 31 per una richiesta complessiva di contributi di 590.000 euro e un valore complessivo degli interventi di circa 850.000 euro.
Le attività istruttorie stanno volgendo al termine e a breve sarà pubblicata la graduatoria degli enti ammessi a finanziamento.
Arriva la pioggia nelle Marche e, per tutta la giornata di martedì 21 novembre, la Protezione Civile regionale ha diramato un'allerta gialla idrogeologica e per temporali valevole sull'intero territorio.
La formazione di una depressione nel mar Tirreno porterà "precipitazioni deboli ma continue diffuse su tutta la regione in particolare nella seconda parte della giornata, con cumulate moderate. Dal tardo pomeriggio le precipitazioni assumeranno carattere di rovescio - si legge nel bollettino meteo della Protezione Civile -. Le cumulate massime si registreranno sulle 12 ore ma, localmente, in particolare nella seconda parte del pomeriggio, si potranno avere locali picchi di intensità pari a 30mm/1h (millimetri in un'ora, ndr)".
Temperature minime in aumento (15 gradi a Macerata) e massime in diminuzione (16 gradi a Macerata), mentre da mercoledì l'ingresso di aria fredda dai Balcani determinerà rovesci sparsi ed un generale calo delle temperature. I venti saranno di brezza leggera o tesa sud-occidentali al mattino, per disporsi da nord-ovest nel pomeriggio e da nord-est in serata con rinforzi lungo la costa.