Civitanova, al commissariato una stanza per ascoltare le vittime di violenza: "È la prima in provincia"
Nella giornata contro la violenza sulle donne, al commissariato di Civitanova Marche è stata presentata la stanza dedicata alla raccolta delle denunce delle vittime considerate più deboli. "È la prima per la provincia di Macerata - ha spiegato il questore Luigi Silipo in conferenza stampa - ed è importante che sia sorta a Civitanova perché questa città rappresenta un punto nevralgico di tutto il territorio"
L'iniziativa si inserisce nel percorso di impegno delle forze dell'ordine per gestire il problema della violenza di genere che in Italia, da inizio anno, ha ucciso fino a oggi 106 donne. "Serve una rivoluzione culturale - ha detto ancora il questore - perché è evidente che, se questo è il presente, non va bene. Una ragazza non può continuare a tollerare comportamenti invasivi e un ragazzo deve capire che le relazioni possono finire: basta dire 'sei mia'".
La stanza è un luogo appartato rispetto al resto della struttura, dove chi sporge denuncia può parlare senza pressioni e prendendosi tempo e pause necessarie al racconto. La realizzazione è stata possibile grazie alla collaborazione con Poltrone Frau, presente alla conferenza stampa nella persona di Elena Clementi.
"Abbiamo lavorato per creare un ambiente più accogliente e caldo, che esprimesse tranquillità", ha dichiarato Clementi. "Abbiamo accettato di prendere parte all'iniziativa perché siamo un'azienda che opera da 60 anni sul territorio ed è da sempre attenta alla questione della sicurezza delle donne".
Presenti anche la dottoressa Pascucci della Digos, il capo del commissariato Fabio Mazza e la dottoressa Peroni della direzione anticrimine, che ha ricordato quanto sia determinante la sinergia con i centri antiviolenza e il Cuav (Centro per uomini autori di violenza) di Macerata.
Con questo, un anno fa, avveniva la firma congiunta del protocollo Zeus, un protocollo che si attiva nei confronti di un uomo che attua comportamenti aggressivi o di stalking: il questore emette un ammonimento e lo invita a intraprendere un percorso di recupero .
"Abbiamo registrato una buona risposta - ha dichiarato Peroni - sia per quanto riguarda la partecipazione su base volontaria sia come misura prevista dal Codice Rosso". I dati su base nazionale, in questo senso, indicano che è una strada giusta da percorrere: in percentuale, le recidive da parte di uomini che hanno fatto il percorso riabilitativo nel primo semestre 2023 sono il 6%, gli ammoniti sono stati 2194. In ogni caso, se si è in una situazione di pericolo è bene ricordare i numeri utili dedicati: 1522 della Rete Nazionale Antiviolenza e 112 per ogni emergenza.
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