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"Il mio 'no' non può valere meno di quello di un uomo": la voce delle studentesse del Liceo Galilei (FOTO e VIDEO)

"Il mio 'no' non può valere meno di quello di un uomo": la voce delle studentesse del Liceo Galilei (FOTO e VIDEO)

È un fatto sintomatico quanto tragico dover aprire dei dibattiti e rivedere delle leggi quando un dramma si è già consumato. Lo è ancora di più quando la questione riguarda l’uccisione di una donna per mano di un uomo.

Ogni anno, in Italia, centinaia di donne perdono la vita a causa di uomini che si ritengono padroni del loro destino. Secondo i dati Istat, nel 2021 sono stati 104 i femminicidi, di cui il 58,8% commessi da partner o ex partner. Significativo, a tal proposito, è che nel codice penale italiano la parola “femminicidio” non è prevista e così l’assassinio di una donna ricade sotto il più generico reato di omicidio con le diverse aggravanti.

Riguardo l’ultimo efferato delitto di questo tipo, che ha riguardato la vita della studentessa ventiduenne Giulia Cecchettin, si è sentita la necessità di andare ad ascoltare la voce delle studentesse, degli studenti e dei dirigenti, la loro visione, i loro timori e le loro iniziative; nella fattispecie le testimonianze raccolte vengono dal “Liceo Scientifico G.Galilei” di Macerata. Queste le parole di Viola Ramaccioni del 4°M: "Sono contenta di essere donna, sono orgogliosa di esserlo. Essere donna mi piace così tanto che a volte, dico a volte, mi fermo a pensare e capisco che molte cose non mi vanno più giù. Non mi va più giù sapere che il mio ‘no’ vale meno di quello di un uomo, non mi va più giù accendere la TV e ogni tre giorni vedere al telegiornale un nuovo volto femminile con scritto sotto ‘ennesimo femminicidio del 2023’. Tutto è rimasto più o meno uguale".

La dirigente Roberta Ciampechini ha messo in evidenza l’importanza del ruolo della scuola come luogo in cui confrontarsi e formarsi e il bisogno di riscoprire un’emotività, un’educazione sentimentale che nella società attuale manca: "Siamo stati davvero molto colpiti dall’evento; la scuola sente con particolare attenzione il fatto avvenuto soprattutto perché si tratta di una studentessa e quindi poteva capitare a qualunque delle nostre studentesse presenti al Liceo. Nella società prevale il motore dell’economia rispetto a quello dei sentimenti quindi ritengo che sia da riscoprire un’emotività vera e quindi una serie di valori che, purtroppo, nel corso degli anni si sono persi. Quindi è importante educare nuovamente all’affettività e al recupero delle emozioni. C’è bisogno di riscoprire quella che è l’amicizia, l’amore".

Un’altra preziosa testimonianza è quella di Maria Celeste Ercoli del 5°M, ex rappresentante d’Istituto, che ha sollevato la questione dell’ancora accentuato divario di genere, esprimendo tutta la sua angoscia per il drammatico episodio che può segnare la vita di qualsiasi ragazza: "Mi sento molto a disagio riguardo alla situazione perché come studentessa l’idea di essere come lei e correre il rischio di subire le sue stesse violenze mi spaventa. Che questo accada ancora, attualmente nella nostra società mi delude profondamente. Dovremmo superare questo divario di genere tra uomo e donna e tutte le sofferenze che la donna può passare soltanto per il fatto di essere donna".

La lotta al femminicidio e alle violenze fisiche e sessuali (Il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale) è universale, riguarda in primo luogo l’essere umani, in tutte le sue declinazioni, anche quella maschile.

A tal riguardo, è intervenuto l’attuale rappresentante d’Istituto, Francesco Pastillo del 4°E che è in prima linea, insieme con gli altri studenti e studentesse, su questo fronte attraverso una serie di progetti che sono nati da una risposta spontanea e collettiva, in reazione a un'ennesima, inaccettabile notizia: "Dal punto di vista maschile è stato qualcosa di duro, senza dubbio bruttissimo perché una violenza di questo genere in Italia, nel 2023, non può essere accettata, non doveva essere accettata ieri, e non potrà sicuramente essere accettata domani. Esprimo il mio cordoglio verso la famiglia".

 

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