Pollenza, digestore anaerobico al Cosmari: oltre 150 le presenze all’Incontro pubblico
Successo dell’evento che si è tenuto ieri, venerdì 24 novembre a Casette Verdini (Pollenza) nei locali della Parrocchia Santa Famiglia, organizzato dalla Nuova Salvambiente con tema "Digestore al Cosmari cosa si nasconde dietro l’illusione del progresso” , folta la partecipazione di cittadini oltre 150 i presenti.
“Nonostante la partecipazione dei cittadini sia stata al di sopra delle aspettative, ci rammarichiamo del fatto che di tutti gli amministratori della Provincia invitati, soltanto in pochi hanno compreso l’importanza di questo incontro informativo”, affermano gli organizzatori.
Erano presenti: il sindaco di Pollenza MauroRomoli, alcuni consiglieri del Comune di Macerata e del Comune di Corridonia. L’incontro è stato introdotto dal presidente Emanuele Acciarresi che ha fatto un breve resoconto della storia dell’associazione, nata dalla volontà dei cittadini del luogo che chiedevano a gran voce lo spegnimento del camino del Cosmari, obiettivo poi raggiunto nel 2013.
Ha preso poi la parola il relatore, Sandro Bisonni, che ha esposto in modo dettagliato il progetto depositato in Provincia, mostrando i dati oggettivi riportati nello stesso:"Ci saranno due nuovi punti di emissione dei cattivi odori e emissioni di inquinanti. Sono stati analizzati i rischi legati all’incendio e all’esplosione e sottolineato che l’impianto, avrà una potenzialità pari a 70.000 tonnellate/anno eccedente il fabbisogno medio della Provincia che si stima in 50.000 tonnellate/anno e che il costo totale sarà 60 milioni di euro".
Il consigliere provinciale Narciso Ricotta ha sottolineato il sovradimensionamento degli impianti a livello regionale, e che recentemente la provincia di Macerata ha stipulato un accordo con quella di Fermo per cedere parte dell’umido prodotto dal nostro territorio. Il sindaco di Pollenza Mauro Romoli, ha dichiarato di essere contrario all’ingresso del privato nel progetto.
Dal pubblico sono state numerose le domande e gli interventi sia di carattere tecnico che sulla linea da tenere affinché il digestore non venga realizzato.
I cittadini hanno anche chiesto, quali siano le alternative proposte dall’associazione e il relatore ha spiegato che basterebbe migliorare l’impianto esistente (che produce compost) e realizzare una vera economia circolare utilizzando la materia nel rispetto di quanto previsto dalla direttiva europea in tema di rifiuti; infine ha sottolineato inoltre l’importanza della partecipazione attiva della popolazione.
In chiusura l’associazione ha invitato i presenti ai prossimi eventi che vedranno la partecipazione di esperti, medici e portavoce di altri comitati dove i digestori sono purtroppo già una realtà. Tanti dei presenti hanno lasciato il proprio recapito all’associazione per rimanere informati e partecipare attivamente alle attività future che saranno proposte
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