#schiacciamolapaura!!! E’ questo l’hashtag, il motto che orna ed impreziosisce la T-shirt, ideata dall’Adus Caldarola Volley, per sostenere ed aiutare la piccola cittadina maceratese di Caldarola, pesantemente colpita dagli eventi sismici che si sono susseguiti da agosto fino ad oggi. Con il castello Pallotta, simbolo indiscusso di Caldarola disegnato sul davanti, la T-shirt è a disposizione di chiunque desiderasse acquistarla chiamando o inviando un messaggio al numero 348.3622203 oppure contattando la società all’indirizzo mail caldarola_volley@libero.it.Il ricavato di questa iniziativa benefica andrà a sostenere l’Istituto Comprensivo “ Simone De Magistris ”; il plesso di Caldarola in particolare, è stato gravemente danneggiato dai vari terremoti e messo definitivamente “Ko” dal sisma del 30 ottobre scorso, tanto che si prevede il completo abbattimento della struttura.Nello specifico questi soldi saranno utilizzati per acquistare materiale didattico, attrezzatura sportiva e comunque, qualsiasi cosa sia necessaria per ottenere una buona scuola. Sin dalle prime ore nelle quali le T-shirts sono state disponibili, tantissime richieste sono pervenute e, dal momento che la società Caldarola Volley ne è stata promotrice, numerose società dell’ambiente pallavolistico si sono dimostrate sensibili all’iniziativa; si ringrazia a tal proposito, in particolare, l’ASD Montecassiano Volley, la Corplast Corridonia, la San Severino Volley e la Valfiastra Volley. Inoltre un ringraziamento particolare va alla commuovente sensibilità della regione Emilia Romagna ed alla sua protezione civile che, con i loro rappresentanti, sono stati sin da subito presenti a Caldarola per portare aiuti e ben felici di sostenere questa iniziativa benefica, acquistando in massa le T-shirts.
Continua il lavoro del gruppo di protezione civile beni culturali di Legambiente che da settimane è attivo per il recupero delle opere d’arte colpite dal sisma del Centro Italia.In queste ultime ore sono state recuperate le opere nella chiesa di Santa Lucia, risalente al XIII secolo, nella frazione Rapegna di Castelsantangelo sul Nera, uno dei comuni più colpiti dal sisma. Le operazioni di recupero a Castelsantangelo hanno avuto inizio qualche giorno fa con la messa in sicurezza delle opere della Chiesa di San Martino nella frazione di Gualdo.I volontari specializzati di Legambiente sono stati a supporto dei funzionari del Mibact, che hanno coordinato le attività di recupero, accanto a Vigili del fuoco e Carabinieri.Nell’operazione sono stati tratte in salvo moltissimi opere - tra cui tele del seicento, alcune delle quali strappate e bagnate, alcune sculture, reliquiari ad ostensorio e reliquiari di altro tipo – che sono state spolverate, imballate e catalogate.Un lavoro che ha permesso la messa in sicurezza di opere importanti per la comunità e che potrà permettere l’inizio dei lavori di ristrutturazione e sistemazione della chiesa colpita.Queste attività sono realizzate nell’ambito del protocollo sottoscritto da Mibact, Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, Regione Marche e Legambiente per la formazione del volontariato specializzato e per la continua informazione e sensibilizzazione sui temi della messa in sicurezza delle opere d’arte e, quindi, anche della prevenzione.Moltissimi sono i comuni in cui sono stati attivi i volontari di Legambiente, per un totale di circa 2.000 ore di volontariato specializzato messo a disposizione della comunità. Nelle operazione di recupero, quando è possibile, vengono coinvolti i giovani e gli addetti ai lavori del luogo per costruire con loro un percorso di ricostruzione e rinascita.Le operazione di recupero sono seguite dai fotografi del blog “Con in faccia un po’ di sole”.
Oltre mille motori prodotti nel solo 2016, il 95% della produzione destinata all’Estero, un campionato mondiale vinto e l’undicesimo titolo italiano conquistato. Questi gli importanti risultati di quest’anno della Vittorazi Motors, piccola azienda del maceratese del settore aereonautico che, nata nel 1984 dalla genialità di Vittoriano Orazi, porta avanti una tradizione familiare oggi più che mai in grado dalle Marche di parlare a tutto il mondo.«La punta di diamante di una stagione straordinaria è stata la vittoria del World Microlight Paramotor Championship che si è tenuto a Popham Airfield in Inghilterra – spiega Matteo Orazi, uno dei titolari assieme al fratello Andrea e alla madre Elda – dove la Nazionale Francese, che ha scelto il nostro motore per gareggiare con un tandem biposto, si è guadagnata il gradino più alto del podio. Un risultato che ci riempie d’orgoglio perché testimonia il lavoro duro e puntuale fatto da uno staff giovane e capace. Senza professionisti del calibro di Andrea Morganti, Matteo Rossetti, Alfredo Mariani, Giuliano Rotariu, Riccardo Micheli, Matteo Parrucci e Luca Rosciani e senza il contributo fondamentale di ingegneri e collaboratori di alto livello, non avremmo mai potuto conseguire risultati simili. Più che una squadra siamo una famiglia».La medaglia d’oro nella categoria PF2 (tandem decollo a piedi) se la sono guadagnati i piloti Christelle e Fabrice Breuzard con il motore Moster185plus su telaio T-Rex. Un risultato di altissimo prestigio che inorgoglisce l’azienda e tutto il territorio.Accanto al risultato mondiale anche un’altra conferma quest’anno, l’undicesimo titolo nazionale nel Campionato Italiano di Paramotore con il Team Vittorazi.Dal 1984 ad oggi di cose ne sono cambiate. A seguito della morte del fondatore, vera genialità riconosciuta dal mondo dei motori, da Valentino Rossi a tanti altri, per aver creato in Italia il primo prototipo di minimoto, l’azienda è stata presa in gestione dai figli che dal 1999 ad oggi ne hanno fatto uno dei fiori all’occhiello del settore a livello internazionale.L’eccellenza sportiva è la naturale conseguenza dell’impegno di questi anni nel settore della ricerca, dello sviluppo e dell’adeguamento di tutta l’azienda alla crescita. Uno staff dai 18 ai 40 anni, una produzione 100% made in Italy, il collaudo garantito in tutto il Mondo e un know how che è sempre cresciuto.Ad oggi sono oltre 200 i rappresentanti della Vittorazi Motors che in tutto il Mondo portano il marchio marchigiano negli ambienti top del settore volo, con motori dalle altissime prestazioni.
Sei grandi concerti sinfonici in abbonamento e due eventi speciali compongono l’undicesima stagione sinfonica della FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana al Teatro Lauro Rossi, realizzata in collaborazione con il Comune di Macerata.Un programma che ripercorre straordinari capolavori del repertorio musicale per orchestra, dalla musica classico-romantica al tango argentino, a cui si aggiungono il tradizionale Concerto per il Nuovo Anno e un Family Concert è stato presentato questa mattina dall’assessore alla Cultura Stefania Monteverde, dal presidente e dal direttore artistico FORM, Renato Pasqualetti e Fabio Tiberi.“La stagione sinfonica è un progetto culturale che crea comunità, lavoro, conoscenza - afferma l’assessore Monteverde -. Il cartellone riserva anche un incontro straordinario dell’Orchestra con il nostro territorio. Il 23 febbraio, la Filarmonica Marchigiana si esibirà insieme alla grande orchestra El sistema di Macerata della scuola civica Scodanibbio, che ha le sue radici nella città. Settanta bambini che suoneranno con i professori d’orchestra”.Si comincia lunedì 2 gennaio con il Concerto per il Nuovo Anno, diretto da David Crescenzi con la partecipazione del soprano Anna Delfino. Segue poi il primo dei tre appuntamenti dedicati al classicismo viennese di Haydn, Mozart, Beethoven e Schubert sotto la guida di Hubert Soudant, Direttore Principale della FORM e uno dei massimi specialisti di questo repertorio. Il 13 gennaio il musicista di fama internazionale Soudant dirige la Filarmonica Marchigiana in un programma che riguarda due “giganti” del Settecento musicale europeo, con l’Ouverture da Il ratto del Serraglio e la Serenata “Posthorn” di Mozart insieme alla Sinfonia “Militare” di Haydn. Il 15 febbraio viene riservato al genio beethoveniano con la Pastorale preceduta dal Concerto per violino nell’interpretazione di Yuzuko Horigome. Terzo concerto di questo ciclo diretto da Soudant è il 6 marzo con la Sesta Sinfonia di Schubert, “La piccola”, seguita da due celebri brani per violino e orchestra presentati da Vincenzo Bolognese, Primo violino dell’Opera di Roma, e dalla Seconda Sinfonia di Beethoven. “Oltre ad approfondire le musiche del classicismo viennese - dichiara Tiberi - in questa edizione vogliamo valorizzare i talenti del nostro Paese, le prima parti di prestigiose orchestre italiane”.Il 23 gennaio torna, con un progetto di artista in residenza, il grande violoncellista italiano Umberto Clerici che interpreta il Concerto per violoncello di Schumann, capolavoro tra i più rappresentativi del Romanticismo e uno dei più noti e amati dal pubblico, e la Serenata per archi di Čajkovskij.Il 23 febbraio appuntamento fuori abbonamento per le famiglie, con un programma che unisce le due più celebri opere musicali per l’infanzia: Pierino e il Lupo di Prokof’ev, fiaba musicale scritta per divertire i piccoli e nello stesso tempo per introdurli alle magie della “tavolozza orchestrale”; il Carnevale degli animali di Saint-Saëns, originale fantasia zoologica dove il mondo animale prende forma attraverso una musica in grado di comunicare con straordinaria immediatezza caratteri, immagini, sensazioni.Il 23 marzo, dopo gli strepitosi successi degli ultimi anni, fa ritorno un altro grande protagonista della musica mondiale: Stefan Milenkovich. L’acclamato violinista serbo è pronto per incantare nuovamente il pubblico, con un concerto interamente dedicato alle magie virtuosistiche del violino, con due note composizioni di Paganini e di Sarasate.Il 21 aprile è la volta del marchigiano Daniele Di Bonaventura con un tributo al tango e alla sua storia, nel quale l’artista esegue al bendoneon musiche proprie, di Piazzolla e di Gardel. “Siamo un’azienda che produce note e armonie e che si rivolge alla comunità - conclude Pasqualetti -. Nonostante il calo dei contributi, manteniamo salda la nostra volontà di andare avanti, garantendo alta qualità. Siamo molto legati a Macerata, dalla stagione sinfonica allo Sferisterio con la lirica, la FORM suona la colonna sonora della città”.Giovedì 22 dicembre parte la campagna abbonamenti, mentre i biglietti per il Concerto per il Nuovo Anno del 2 gennaio sono già in vendita.Gli abbonamenti saranno acquistabili presso il botteghino di piazza Mazzini (lunedì-sabato ore 10.30-12.30 / 16.30-19.30): il costo per 6 concerti è di 54 euro per l’intero e 18 euro per il ridotto riservato a Istituti scolastici convenzionati, Accademia di Belle Arti, Università.I singoli concerti hanno tre fasce di prezzo: 18 euro per il biglietto intero; 12 euro per gli spettatori fino a 30 anni e oltre 60, per i possessori della Carta Giovani, per le Associazioni musicali, per i Club Services, per gli abbonati alla stagione teatrale AMAT; 4 euro per le scuole.INFO FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana tel. 071 206168 | fax 071 206730 | info@filarmonicamarchigiana.com Biglietteria Teatro Lauro Rossi tel. 0733 230735 | fax 0733 261570 | boxoffice@sferisterio.it.
Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni il 24 dicembre sarà, a quanto si apprende, in visita ad Amatrice e in uno dei comuni terremotati delle Marche, a San Ginesio.Con il premier anche i presidenti delle Regioni Lazio e Marche Nicola Zingaretti e Luca Ceriscioli. il 26 novembre scorso, quando era ancora ministro degli Esteri, Gentiloni era stato in visita a Tolentino, altra città marchigiana colpita dal sisma, di cui è originaria la sua famiglia. (Ansa)
Il comune di Camerino ha ideato un pomeriggio da trascorrere “Tutti insieme… inaspettatamente” al palasport Orsini per festeggiare il Natale alle porte. L'evento è stato presentato in conferenza stampa alla presenza del sindaco Gianluca Pasqui e del vice sindaco Roberto Lucarelli.L’appuntamento è per il 22 dicembre alle ore 16:30, a darne l’annuncio in un video Andrea Agresti delle Iene, programma in onda su Italia1, che sarà presente con la 4Ever Band. Tanti ospiti e tante sorprese per tutti quelli che decideranno di passare una giornata insieme alla comunità camerte.Il sindaco Pasqui e l'amministrazione tutta, ha voluto questo evento per riabbracciare i propri cittadini "Non ci aspettavamo di farci gli auguri dopo aver subito un evento sismico di 6.5" dichiara il primo cittadino camerte " Anche se i danni sono gravissimi, abbiamo il centro storico completamente chiuso e presidiato dall'esercito, siamo felici di non aver avuto vittime, nonostante la brutalità del terremoto. Mi sento inoltre di ringraziare le istituzioni, in particolare Errani, Curcio e Ceriscioli, che mai ci hanno lasciato soli, anzi, hanno sempre cercato di realizzare le nostre richieste. Non posso avanzare critiche, posso solo dire grazie". Il sentimento alla base di questo evento è proprio questo: ringraziare di esserci e ringraziare che non ha abbandonato Camerino, in un abbraccio collettivo come simbolo della forza di questa città di andare avanti. L'amministrazione ha così invitato tutte le istituzioni che in questo periodo le sono state vicino.L'ingresso è libero e tutti sono invitati a partecipare. Per i cittadini sfollati sono stati organizzati dei pullman che li accompagneranno al palasport per l'evento. "Un rigraziamento va anche al presidente dell'Eurospin" continua Pasqui "che ha messo a disposizione un pacco di Natale per tutti coloro che decideranno di partecipare. Un gesto immenso che gli fa onore".A presentare ospiti e attività Marco Moscatelli e Claudia Andreatti. Un segnale di come Camerino sia ancora una cittadina viva e pronta a ricominciare, perché, come dice anche lo slogan di Unicam, a Camerino: “Il futuro non crolla”. https://www.youtube.com/watch?v=jfNZkejywms&feature=youtu.be[video width="848" height="480" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/12/IMG_6790.mp4"][/video]
“…questo non è amore” è lo slogan che la Polizia di Stato ha scelto di legare al progetto contro la violenza sulle donne che ha visto impegnato il personale della Questura di Macerata e del Centro Anti Violenza durante la scorsa estate.Con un camper dedicato infatti, sono state predisposte delle postazioni mobili della Polizia di Stato nei comuni di Porto Recanati, Civitanova Marche e Macerata, con l’obbiettivo di creare un contatto diretto tra le donne ed una equipe di operatori specializzati pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia.L’iniziativa, che ha riscosso notevole successo, verrà riproposta con nuove modalità per favorire una sempre maggiore sensibilizzazione da parte della popolazione, nelle giornate di sabato 17 e giovedi’ 22 Dicembre a Civitanova Marche.Il giorno 17 il punto informativo della Polizia di Statoe' stato presente a in C.so Umberto I° dalle ore 09.00 alle 13.00 dove e numerose sono state le persone soprattutto donne che si sono rivolte al personale specializzato della Questura di Macerata e del Centro Anti Violenza al quale sono state chieste informazioni e rsppresentati casi alcuni dei quali dovranno essere ulteriomente approfonditi.Il giorno 22 Dicembre dalle ore 10 alle ore 15, il punto informativo della Polizia di Stato sarà nuovamente presente a Civitanova Marche questa volta all' ingresso del Centro Commerciale dell'Adriatico dove il personale rimarrà a disposizione delle persone.La Polizia di Stato ritiene fondamentale proseguire nel percorso avviato di avvicinamento alla cittadinanza per non lasciare che il triste fenomeno della violenza sulle donne sia dimenticato e non attendere nuovi cruenti episodi dalla cronaca.
A Caldarola 200 bikers hanno voluto dare un segnale forte con l'hastag #CALDAROLANONMOLLA, attraverso una pedalata solidale con il ricavato devoluto al comune terremotato.Gino Persicorossi e Fabio Caporaletti hanno guidato il gruppo all'ennesima 'Vittoria' associativa. "E' stata una bella giornata, con tanta gente, tanto sole e tanto divertimento! Soprattutto" dice Roberto Mancini, presidente dell'asd bike team Monti Azzurri "è stata una giornata spensierata per tutti coloro che vivono un periodo da 'Lesi ma non Arresi'. Grazie al Comune di Caldarola che ha permesso la realizzazione della manifestazione ed in particolare a Stefano Migliorelli, perché quando noi abbiamo bisogno di aiuto lui c'è! Grazie alla Protezione Civile che ha preparato un pasto per tutti nella tensostruttura-mensa comunale. Grazie ai carabinieri e vigili che hanno controllato i punti pericolosi del paese. Grazie a tutti i partecipanti perché senza Voi, non avrebbe avuto senso tutto questo. Arrivederci al prossimo anno, sperando che sia migliore!".
L’ordinanza n. 9 del 14 dicembre 2016 del Commissario per la ricostruzione interviene dopo che la n. 7 e la n. 6 hanno disciplinato il finanziamento della ricostruzione degli edifici e traccia il quadro sulla “Delocalizzazione immediata e temporanea delle attività economiche danneggiate dagli eventi sismici del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016”.
Il provvedimento trae origine dalla “ necessità di impartire ulteriori disposizioni per determinare un quadro generale e complessivo delle misure volte all’immediato avvio degli interventi di delocalizzazione temporanea delle attività produttive, industriali e artigianali aventi sede nei territori colpiti dagli eventi sismici e che erano ubicate in edifici risultati distrutti o gravemente danneggiati per effetto degli eventi medesimi, con danni non riparabili mediante interventi immediati di rafforzamento locale” e “dalla constatazione che analoga necessità si pone per gli edifici di proprietà o in disponibilità dei comuni interessati, adibiti a magazzini, depositi od officine a servizio di attività economiche dei comuni medesimi, i quali del pari siano stati distrutti o abbiano riportato gravi danni, non riparabili mediante interventi immediati di rafforzamento locale”.
Ciò premesso, l’articolo 1 dell’ordinanza delinea innanzitutto l’ “Ambito di applicazione” della disciplina alle “imprese industriali, artigianali o commerciali, di servizi, turistiche ed agrituristiche con sede operativa nei comuni di cui all’articolo 1 del citato decreto legge n. 189 del 2016, nonché nei comuni di cui all’elenco aggiuntivo approvato con l’ordinanza del Commissario straordinario n. 3 del 15 novembre 2016, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 283 del 3 dicembre 2016, emessa ai sensi dell’articolo 1 del decreto legge n. 205 del 2016, nonché attività economiche comunali ubicate in edifici distrutti o che hanno subito danni gravissimi, non riparabili con interventi di rafforzamento locale”.
La delocalizzazione riguarda le attività economiche in essere alla data degli eventi sismici suindicati ubicate in edifici che risultano oggetto di ordinanza di sgombero totale a seguito di verifica di agibilità tramite schede AeDES o GL-AeDES.
E lo spostamento è possibile:
a) in altro edificio agibile sito nello stesso comune;
b) all’interno del lotto di pertinenza dell’insediamento danneggiato o nelle aree immediatamente adiacenti;
c) all’interno di una struttura unitaria all’uopo predisposta in attuazione di quanto previsto dall’articolo 3 dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile n. 408 del 15 novembre 2016 ;
d) all’interno di un’area pubblica attrezzata dal Presidente della Regione interessata, in qualità di Vice Commissario.
L’ordinanza chiarisce che la misura della delocalizzazione è soltanto temporanea e che “gli impianti e le strutture temporanee delocalizzati a norma della presente ordinanza sono finalizzati esclusivamente ad assicurare l’immediata ripresa delle attività economiche e la continuità produttiva per il tempo strettamente necessario alla realizzazione dei lavori di ripristino con miglioramento sismico o ricostruzione dell’edificio gravemente danneggiato o distrutto”.
Quanto alle modalità operative:
La delocalizzazione
in altro edificio agibile sito nello stesso comune (lett. a) è attuata tramite l’affitto di altro edificio esistente agibile, non abusivo, equivalente per caratteristiche tipologiche e dimensionali a quello preesistente, ubicato nello stesso comune in area ritenuta idonea ad ospitare l’attività produttiva come attestato con perizia asseverata dal tecnico incaricato. Agli effetti della presente ordinanza, sono considerati equivalenti gli edifici aventi eguale dimensione per pianta ed altezza, con margine di tolleranza del 20%;
all’interno del lotto di pertinenza dell’insediamento danneggiato o nelle aree immediatamente adiacenti (lett. b) avviene tramite la realizzazione, direttamente ad opera del titolare dell’attività economica interessata ed anche in deroga alle disposizioni degli strumenti urbanistici comunali, di una struttura provvisoria realizzata all’interno del lotto di pertinenza o nelle aree immediatamente adiacenti all’insediamento danneggiato, della quale sia dimostrata la disponibilità con apposita perizia asseverata. In caso di documentata impossibilità di delocalizzazione sul lotto di pertinenza o in area immediatamente adiacente determinata dalla presenza di strade o corsi d’acqua, la delocalizzazione può essere autorizzata, acquisito il parere favorevole del comune, su altra area in disponibilità del richiedente purché sita a una distanza non superiore a ml 100 dall’edificio o insediamento distrutto o danneggiato;
Per questi due tipi di delocalizzazione (1 e 2) , i soggetti legittimati possono provvedere alla stipula dei contratti di locazione, al relativo trasloco e/o alla fornitura ed installazione delle strutture provvisorie, previa autorizzazione e percependo il successivo rimborso ai sensi dell’articolo 3, comma 7, del decreto legge n. 205 del 2016 secondo le modalità e le procedure stabilite dai successivi articoli 8 e 9.
all’interno di una struttura unitaria all’uopo predisposta in attuazione di quanto previsto dall’articolo 3 dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile n. 408 del 15 novembre 2016 (lett. c) è attuata come stabilito dall’articolo 3 dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile n. 408/2016;
Per tale delocalizzazione temporanea i soggetti legittimati possono provvedere al trasloco presso la struttura predisposta dalla Regione, previa autorizzazione e percependo il successivo rimborso ai sensi dell’articolo 3, comma 7, del decreto legge n. 205 del 2016 secondo le modalità e le procedure stabilite dai successivi articoli 8 e 9.
all’interno di un’area pubblica attrezzata dal Presidente della Regione interessata, in qualità di Vice Commissario (lett. d) è attuata tramite la predisposizione a cura della Regione di un’area pubblica attrezzata, all’interno della quale i singoli operatori aventi diritto possono realizzare una struttura temporanea.
Per questa forma di delocalizzazione temporanea i soggetti legittimati possono provvedere alla realizzazione a proprie spese della struttura provvisoria ed al relativo trasloco, previa autorizzazione e percependo il successivo rimborso ai sensi dell’articolo 3, comma 7, del decreto legge n. 205 del 2016 secondo le modalità e le procedure stabilite dai successivi articoli 8 e 9.
In casi eccezionali la delocalizzazione può essere autorizzata su area sita in territorio di comune confinante, sentito il parere anche di quest’ultimo. Questo però soltanto laddove il richiedente documenti che la delocalizzazione della propria attività nell’ambito del medesimo comune è eccessivamente onerosa, in modo da rendere l’intervento oggettivamente antieconomico rispetto alle esigenze di continuità e salvaguardia dell’attività,
I soggetti legittimati (art. 3) agli interventi di delocalizzazione sono:
soggetti privati, persone fisiche o giuridiche, che risultino titolari di imprese industriali, artigianali o commerciali, di servizi, turistiche ed agrituristiche in essere alla data degli eventi sismici di cui all’articolo 1, i quali avessero sede a tale data in edifici, detenuti a qualsiasi titolo, che siano risultati danneggiati o distrutti;
i comuni in relazione a edifici in loro proprietà o disponibilità, adibiti a depositi, magazzini od officine a servizio di attività economiche gestite dall’amministrazione comunale, che si trovino nelle condizioni di cui al precedente comma 1, in modo da rendere necessario il trasferimento di macchinari e attrezzature in essi contenuti in altro immobile sito nello stesso comune.
I titolari di attività economiche site all’interno di edifici ubicati in aree classificate come “zone rosse” dall’autorità di protezione civile e interdette all’accesso, per i quali pertanto non si è proceduto a classificazione AeDES.
soggetti legittimati che abbiano proceduto a delocalizzazione di attività economiche prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza.
Gli edifici presi in locazione dai comuni potranno essere impiegati anche per il deposito temporaneo di mobili e suppellettili di soggetti privati sgomberati dalle proprie abitazioni, secondo le modalità e procedure che saranno stabilite con successiva ordinanza del Commissario straordinario.
Quanto alla procedura per l’autorizzazione di delocalizzazione (art. 5) la richiesta è presentata all’Ufficio speciale per la ricostruzione competente entro quindici giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza. La richiesta può essere presentata a condizione che sia stata emessa ordinanza di inagibilità totale, a seguito di verifica con scheda AeDES, integrata da apposita perizia giurata.
Fino all’istituzione dei predetti Uffici speciali, le comunicazioni sono depositate presso gli uffici regionali provvisoriamente individuati dai Presidenti delle Regioni, in qualità di Vice Commissari. La domanda è presentata dai soggetti legittimati ai Presidenti delle Regioni nel termine di trenta giorni decorrenti o dalla stipula del contratto di locazione o nelle altre ipotesi, dalla conclusione degli interventi di delocalizzazione. Alla domanda devono essere allegati l’elenco delle attività svolte con il computo delle eventuali lavorazioni resesi necessarie per la funzionalità del nuovo edificio e delle spese effettivamente sostenute, nonché le fatture, anche non quietanzate, degli acquisti o noleggi di attrezzature nonché dei lavori, delle forniture e delle spese tecniche.
L’Ufficio che riceve la comunicazione a norma del comma 1 ne informa il Comune territorialmente competente.
L’autorizzazione è rilasciata previa sommaria istruttoria dell’Ufficio speciale per la ricostruzione, sentito il comune, in ordine alla compatibilità urbanistica dell’intervento di delocalizzazione ovvero all’autorizzabilità della deroga eventualmente richiesta agli strumenti urbanistici richiesti, nonché all’autorizzabilità dell’intervento richiesto sotto il profilo ambientale e sanitario. Ottenuta l’autorizzazione si può provvedere immediatamente a svolgere gli adempimenti necessari per la locazione del nuovo edificio e l’acquisto o il noleggio dei macchinari e delle attrezzature indispensabili per la ripresa dell’attività produttiva, secondo le prescrizioni indicate nel medesimo provvedimento autorizzativo.
In termini economici, il rimborso mensile massimo ammissibile per la delocalizzazione, per la durata della locazione fino al ripristino o ricostruzione dell’edificio preesistente, è pari al canone medio di locazione determinato nella perizia asseverata, tenendo conto delle valutazioni di mercato.
Per gli interventi di delocalizzazione di cui all’articolo 2, commi 2 e 4: il rimborso massimo ammissibile per la realizzazione della struttura temporanea sul lotto di pertinenza o nelle aree immediatamente adiacenti ovvero nelle aree attrezzate poste a disposizione dalla Regione è pari al minor importo tra il costo dell’intervento quale ricavabile dal computo metrico estimativo di cui all’articolo 5, comma 4, lettera b), ed il costo convenzionale determinato in misura di euro 280/mq. per una superficie equivalente a quella dell’edificio gravemente danneggiato o distrutto, come indicata nella perizia asseverata.
L’ordinanza pone dei limiti al rimborso, prevedendo che “In tutti i casi di delocalizzazione di cui all’articolo 2, inoltre:
a) per gli interventi su macchinari, attrezzature ed impianti, volti a ripristinare la piena funzionalità dell’impresa, il rimborso è pari all’80% del costo indicato nella perizia asseverata;
b) per il ripristino delle scorte il rimborso è pari al 60% del valore di quelle distrutte o danneggiate, come attestato nella perizia asseverata.
In tutte le ipotesi di delocalizzazione, le spese sostenute per il trasloco di macchinari e attrezzature sono rimborsate nel limite dell’80% dei costi documentati.
Le spese tecniche documentate sono in ogni caso rimborsate nel limite del 5% del costo delle opere eseguite.
Il rimborso è in ogni caso determinato al netto dell’eventuale indennizzo assicurativo già percepito dal richiedente o in corso di determinazione”.
Il rimborso viene successivamente erogato, previa verifica dell’esecuzione degli interventi e della documentazione presentata in conformità all’autorizzazione regionale mediante accredito sul conto corrente indicato nella domanda.
Il rettore Francesco Adornato, insieme al presidente dell’Istituto Confucio Luigi Lacchè, al direttore Giorgio Trentin e al professore Filippo Mignini, ha ricevuto questa mattina una delegazione della municipalità cinese di Zhaoqing, una delle principali città della provincia del Guangdong.Si tratta di una città storica, la prima dove approdò Padre Matteo Ricci nel 1583 all’inizio del suo lungo viaggio in Cina. E proprio per celebrare il celebre gesuita la città sta lavorando alla realizzazione di un nuovo centro espositivo a lui dedicato, che dovrebbe essere concluso tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018. Per questo i rappresentanti della municipalità si sono detti interessati a intensificare le relazioni con l’ateneo maceratese, con l’Istituto Confucio e con studiosi di spicco della vita e delle opere ricciane come Filippo Mignini. Sono state, inoltre, discusse le possibilità di ulteriori collaborazioni legate alla studio della figura di padre Matteo Ricci, con la possibilità di estenderla ad altri progetti culturali ed educativi.
E' stato denunciato stamattina il furto avvenuto nella scuola elementare "Fermi" di Montecassiano.Il personale dell'istituto ha denunciato ai carabinieri il furto probabilmente avvenuto durante il weekend appena trascorso. La denuncia è stata fatta contro ignoti che si sono introdotti nella scuola di Montecassiano attraverso una porta "antipanico" e che, dall'istituto, hanno prelevato un televisore, una macchina fotografica e denaro proveniente dalle macchinette distributrici di cibo e bevande.Sull'accaduto stanno indagando i carabinieri.
Nel primo semestre 2016, secondo uno studio dell'Osservatorio Crif, in Italia sono state rilevate poco meno di 8.000 frodi creditizie (+1,5% rispetto al corrispondente semestre 2015) a fronte di un incremento notevole (+66%) dell'importo medio, che si è attestato a 9.893 euro.Per quanto riguarda le Marche, sono stati rilevati 219 casi (+54,5%): il maggior numero di frodi è stato registrato nella provincia di Ancona, con 57 casi. È stata però la provincia di Macerata ad aver fatto registrare la crescita più consistente rispetto al primo semestre 2015, con un significativo +90% (47 casi), seguita dalla provincia di Ancona con +74,5%, Ascoli Piceno (41 casi, 65%), Pesaro e Urbino (52 casi, 24,9%) e Fermo (22 casi, 23,7%). (ANSA)
Si è svolta nei giorni scorsi la cerimonia di premiazione dei Comuni Ricicloni 2016, organizzata dalla Regione Marche in collaborazione con Cosmari. Castelraimondo anche quest’anno ha raggiunto ottimi livelli di raccolta differenziata, aggirandosi attorno all’80%. Un risultato che attesta l’attenzione della cittadinanza verso una problematica importante che partendo da un piccolo gesto quotidiano incarna una grande responsabilità sulle spalle di ogni cittadino.“Approfitto di questo momento – ha commentato l’assessore competente Elisabetta Torregiani – per ringraziare con tutto il cuore la cittadinanza di Castelraimondo, per l’impegno e il forte senso di responsabilità che già da qualche anno ci fa restare nei primi posti tra i comuni ricicloni della Provincia. Li ringrazio soprattutto perché nonostante il difficile momento che stiamo vivendo non hanno perso la volontà di contribuire in prima persona ad essere cittadini attivi ed attenti ed anche in queste settimane critiche ho riscontrato una puntualità e una precisione anche nella raccolta differenziata e nel conferimento dei sacchetti, nonostante i disagi che la popolazione tutta sta affrontando. Un comportamento che merita una menzione speciale e una riconoscenza personale”.
Nei primi 9 mesi del 2016 le imprese marchigiane hanno visto crescere le esportazioni del 5,6%, mentre nello stesso periodo dell'anno scorso si era registrato un calo del 3,2%. In Italia la crescita si è fermata allo 0,6%.Un exploit, quello marchigiano, realizzato grazie ai prodotti farmaceutici, il cui export è cresciuto del 40,6%, pari a 420,3 milioni di euro in più. Emerge dalle elaborazioni dei Centri Studi Confartigianato e Cna su dati Istat. L'export manifatturiero è passato da 8,3 a 8,8 miliardi di euro ma senza i farmaci l'incremento sarebbe stato appena dello 0,6%. L'export marchigiano è quasi esclusivamente manifatturiero (98,5%) e nei primi 9 mesi ha raggiunto 8,9 miliardi, tornando sui valori pre crisi. A crescere sono anche le esportazioni delle imprese della meccanica (+6,4%), plastica (+9,5), carta (+13,7) e alimentare (+8,9). Le esportazioni di mobili restano pressoché invariate mentre a preoccupare è il calo dell'export calzaturiero (-5,6), dell'abbigliamento (-2,6) e del tessile (-1,5). (ANSA)
L’Università di Macerata è un’istituzione pubblica che riconosce l’istruzione e la ricerca come beni fondamentali per lo sviluppo di una società fondata sulla conoscenza, a vantaggio dell’intera comunità. L’Università ha, tra i suoi fini primari, l’istruzione e l’alta formazione universitaria e professionale nonché la formazione continua e ricorrente.Da queste premesse nasce l’accordo di collaborazione istituzionale tra l’ateneo maceratese e il comando regionale Marche della Guardia di Finanza firmato oggi dal rettore Francesco Adornato e dal comandante regionale Gianfranco Carozza. La convenzione ha l’obiettivo di favorire la formazione del personale delle fiamme gialle attraverso la partecipazione alle attività didattiche curriculari: corsi di laurea e laurea magistrale compresi quelli a ciclo unico e quelli impartiti con modalità e-learning e singoli corsi di insegnamento. Possono usufruire della convenzione i militari, in servizio e in congedo, i coniugi e conviventi, i figli e le figlie. L’Università si impegna a favorire l’iscrizione ai corsi di studio sia a tempo pieno sia a tempo parziale, consentire il riconoscimento delle eventuali conoscenze, competenze e abilità maturate in ambito lavorativo e professionale. Il Comando Regionale Marche assicurerà, dal canto suo, l’organizzazione di attività seminariali attraverso la valorizzazione delle proprie professionalità. Referenti dell’accordo sono la professoressa Ninfa Contigiani per Unimc e il Capo di Stato Maggiore pro-tempore del Comando Regionale.I militari che si iscriveranno al primo anno dei corsi Unimc potranno usufruire di uno sconto del 30% sul pagamento delle tasse e sui contributi universitari, nonché una riduzione del 50% relativamente all’importo aggiuntivo per usufruire dei servizi di didattica in modalità e-learning.Per gli anni successivi, le condizioni economiche agevolate potranno essere mantenute solo nel caso in cui i gli iscritti conseguano, per ciascun anno accademico, almeno 36 crediti nel caso di studente a tempo pieno e 18 nel caso dello studente a tempo parziale.E’ possibile iscriversi anche a singoli corsi di insegnamento, con una riduzione del 20% del pagamento delle tasse e del 50% per i servizi si e-learning. Le riduzioni non riguardano la tassa regionale sul diritto allo studio e l’imposta di bollo virtuale. La convenzione ha una durata di cinque anni a partire dall’anno accademico 2016/2017 e può essere rinnovata per un eguale periodo.
Sarà un Capodanno all’insegna della solidarietà e della valorizzazione dei prodotti tipici delle nostre terre quello che è in programma il 31 dicembre a Macerata nel Centro fiere di Villa Potenza, un’iniziativa inserita nel calendario di Macerata d’inverno. Il calore di un abbraccio promosso dall’Amministrazione comunale di Macerata in occasione delle festività natalizie.Infatti, il classico cenone di fine anno con Ancora in piedi #Capodanno 2017 assume un sapore particolare e diventa occasione di rinascita per trasformare le profonde ferite lasciate dagli eventi sismici nei territori montani dell’Alto maceratese, in partecipazione attiva.“Un Capodanno che nasce da una grande energia – ha detto il vice sindaco e assessore alla Cultura Stefania Monteverde presentando l’iniziativa alla stampa insieme a Ludovico Giaconi, Michele Serafini e Paolo Chiacchiera, in rappresentanza del gruppo degli organizzatori - all’insegna della solidarietà, della festa e chi si apre a tutto il territorio. Oltre alla tensione c’è anche voglia di serenità e di rinascita, di guardare a un territorio che si ricostruisce. Al centro del Capodanno ci sono i produttori e le aziende colpite dal terremoto e costruirlo con loro è segno di un Capodanno diverso, dove ognuno mette un pezzo grazie al lavoro di rete che è stato costruito intorno alla festa”.La proposta è ideata da Marche in moto-Comitato pro scossi - un gruppo nato proprio come reazione alle devastanti conseguenze del sisma – “parlando tra conoscenti e amici molti dei quali originari di Visso, Castel Sant’Angelo e Visso – ha detto Giaconi – e che ha visto la condivisione del Comune di Macerata che l’ha patrocinata”.L’evento vedrà la collaborazione dei ristoratori dei comuni di Ussita, Visso, Castel Sant’Angelo sul Nera, dei polentari di Santa Maria in Selva oltre che di giovani volontari oggi forzatamente residenti nei villaggi turistici della costa. La festa di fine anno servirà per raccogliere fondi destinati alla promozione e al supporto delle attività commerciali, produttive e turistiche della provincia e della Valnerina danneggiate dal terremoto. Per chi volesse fare una donazione l’IBAN è IT2200876568970000020117068.I ristoratori, pasticceri, norcini e volontari residenti nel cratere proporranno piatti tipici di quei luoghi facendone conoscere i sapori e promuovendo la vendita dei loro prodotti. Affettati, formaggi, polenta, frittura e le immancabili lenticchie arricchiranno la cena ma è previsto anche un menù alternativo vegetariano e vegano.Spazio anche alla musica con i concerti che vedranno sul palco i Kutso, gruppo romano che si classificò al secondo posto tra le giovani proposte del Sanremo 2015, i Riciclato Circo musicale, band che suona elusivamente strumenti costruiti con materiale riciclato, l’esibizione di stornellatori e i dj Mirco Alunni e Alessio Troiani. Prevista anche animazione per bambini curata da personale qualificato.Costo della cena 55 euro, per il solo dopocena con una consumazione il costo è di 15 euro, ridotto bambini da 0 a 5 anni 0 €, ridotto bambini da 6 a 10 anni 20 € mentre è prevista una promozione speciale per le famiglie.L'inizio del cenone è previsto per le ore 20 mentre i momenti musicali prenderanno il via intorno alle 23.30.Info e prenotazioni: 3355602590 – 3337843440- 3475773064
Pedibus, il servizio di accompagnamento a piedi dei bambini delle scuole primarie, è ripartito oggi in numerose scuole cittadine, grazie anche all’impegno dell’Amministrazione comunale che ha lanciato una proposta innovativa che accresce il valore sociale del progetto per la comunità.Per l’anno scolastico 2016-2017, infatti, le scuole che saranno in grado di organizzare con l’aiuto dei genitori il servizio di volontariato necessario ad accompagnare i bambini, potranno ricevere una somma di denaro da utilizzare per l’acquisto di presidi didattici.Il risultato finale sarà dunque un vantaggio non solo per l’ambiente, per lo sviluppo dei nuovi cittadini consapevoli, ma anche per il sostegno dell’attività didattica delle nostre scuole. Stanno sostenendo il progetto anche alcune realtà economiche del territorio quali Oro della terra, Val di Chienti, Coop, Coal e APM.Le scuole primarie che hanno iniziato oggi il Pedibus sono Anna Frank a Villa Potenza, Sandro Pertini a Piediripa, Giulio Natali a Sforzacosta, Quartiere Pace, Goffredo Mameli e Maria Montessori ai Salesiani. A gennaio sarà la volta della Enrico Medi nel quartiere Vergini.
E' arrivata stamattina la firma ufficiale del contratto integrativo aziendale di Eurosuole. Tra le misure più importanti previste c'è un'importante accellerata verso il welfare dei dipendenti. Welfare che innazittutto prevede per i lavoratori uno screening a scelta tra quello senologico, quello prostatico e quello cardiopolmonare. Le novità, presentate stamattina da Germano Ercoli, titolare delle aziende di Civitanova e Porto Potenza, partono da un accordo con il gruppo Villa dei Pini - Santo Sefano che consentirà ad ogni dipendente di effettuare lo screening per la prevenzione, ma anche di avere scontistica e tempi di prenotazioni nella struttura sanitaria molto ridotti validi anche per i familiari.L'attenzione verso la salute dei dipendenti passa anche attraverso una serie di nuove normative introdotte dal contratto, prima fra tutte il divieto di fumo in tutto il perimetro dell'azienda e quello di utilizzo dei telefoni cellulari."Queste sono delle accortezze - spiega Germano Ercoli - che oltre a tenere conto della salute dei nostri dipendenti, sono mirate ad aumentare il grado di sicurezza nel quale i lavoratori operano, ma anche il loro livello di concentrazione e di conseguenza la qualità del lavoro. La nostra azienda, infatti, non sta mettendo in atto questa serie di normative perché è un'isola felice, ma per un preciso dovere morale nei confronti dei dipendenti. Quello che ci aspettiamo è però un riscontro positivo in termini di attaccamento al lavoro e rispetto delle regole".Un aspetto importante del contratto riguarda anche la formazione che nel 2017 ruoterà intorno alla sicurezza dei lavoratori"All'interno dell'azienda - continua il patron Ercoli - è stata creata un'aula permanente dove si farà formazione continua perché crediamo fermamente nel fatto che i dipendenti debbano essere formati al meglio non solo su quelli che sono gli impianti, ma anche sugli strumenti a loro disposizione in termini di sicurezza e prevenzione sul lavoro".Importante anche l'aspetto solidale che ha riguardato i recenti e tragici eventi sismici. Le aziende Eurosuole e Goldenplast, infatti, hanno rinunciato in accordo con i lavoratori alla tradizionale cena aziendale e, con l'apporto di un ulteriore contributo, si è destinata la cifra di 50mila euro al comune di Ussita che verrà utilizzata dal sindaco Marco Rinaldi per la ricostruzione di uffici e servizi per i cittadini.Apprezzamenti espressi anche da parte della rappresentanza dei sindacati dei lavoratori presenti all'incontro di stamattina.
Grande festa a Treia ieri, domenica 18 dicembre, per i 101 anni di Emma Serpicelli.Celebrata una Santa Messa nella sua abitazione dal Parroco di Treia Don Gabriele Crucianelli; a seguire festeggiamenti per l'ultracentenaria treiese nel suo quartiere con parenti e amici e la sua nipote Mariella che quotidianamente la assiste con grande cura ed affetto.Presente anche l'avvocato Nascimbeni di Macerata con la sua famiglia, presso la quale Emma nel periodo della sua attività lavorativa aveva prestato servizio.
Sala gremita per il convegno “Terremoto: prima, durante e dopo” a cura del Rotary di Tolentino. In tantissimi, rotariani e non, hanno partecipato, l’altro pomeriggio, all’evento ospitato al cinema Multiplex, nello Spazio 815 di Tolentino. Molti sono giunti anche da paesi limitrofi per prendere parte all’incontro che si è rivelato alquanto interessante. Nel corso del convegno sono stati affrontati diversi argomenti sull’emergenza terremoto e sulla ricostruzione post terremoto.Dopo i saluti del sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, è intervenuto Cesare Spuri, capo Protezione civile Marche e direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione. "L’emergenza non si è conclusa – ha detto Spuri - una prima parte di tale fase quella dell’assistenza della popolazione, nonché delle necessità, è alquanto inquadrata, mentre quella del sistema delle rilevazioni del danno, della compilazione delle schede aedes, della predisposizione delle aree per i moduli e le casette di legno, andrà avanti per altri cinque o sei mesi. Ora si cerca di riportare le persone in condizioni abitative dignitose, stabili anche se temporanee in attesa che le loro abitazioni e i luoghi di lavoro siano riparati. Dico e ribadisco che ben venga qualunque soluzione porti a non occupare territorio per dare spazio a moduli abitativi, a non spendere soldi per una soluzione provvisoria con case temporanee che poi vengono demolite. Ben venga quindi l’uso del nostro patrimonio edilizio non utilizzato per accogliere nuclei familiari invece che realizzare delle casette per le quali bisogna urbanizzare le aree. La protezione civile sta seguendo tre filoni uno dei quali riguarda le macerie che rappresenta un problema molto rilevante. Avremo milioni di tonnellate di macerie delle demolizione che dovremmo collocare. Abbiamo iniziato con una procedura nella provincia di Ascoli Piceno con Arquata ed ora stiamo intavolando un discorso con il Cosmari per la provincia di Macerata e non è una operazione semplicissima perché tra le macerie vi è anche l’amianto. Il secondo filone seguito è quello del rilevamento dal danno ed ora con l’ordinanza emanata c’è la possibilità per i singoli professionisti di certificare aedes con una perizia giurata. Ciò ci farà risparmiare del tempo. Ed è importante per vedere quante casette servono e quindi quante ne dobbiamo disporre. Un occhio di riguardo va anche alle attività produttive. Chi ha chiuso un negozio per i danni del terremoto non ha più reddito e se quell’attività in breve tempo non dovesse riprendere c’è il rischio elevato che cesserà per sempre".Importante è stato anche il contributo di Fabio Massimo Eugeni, presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Macerata, che si è soffermato sulle regole da seguire in caso di terremoto. E’ stata poi la volta di Gino Pala, responsabile volontari Rotary Distretto 2090, che ha illustrato il progetto Fenice del Distretto 2090. Gianni Giuli, psichiatra di Macerata, si è soffermato sul tema della resilienza psicologica delle persone colpite dal sisma. Di seguito è intervenuto Emanuele Tondi, geologo della scuola di Scienze e tecnologie dell’università di Camerino. "Sicuramente si può sapere dove si possono verificare i terremoti più forti – ha aggiunto - nonché la magnitudo massima attesa. E poi si possono fare studi per capire in quali zone si possono verificare i terremoti prima di altre. E’ meglio, infine, costruire le case sulla roccia e non sulla sabbia. La roccia, comunque, non deve essere fratturata, ma integra, perche non amplifica l’onda sismica, mentre i terreni meno densi come sabbie e ghiaie possono amplificare anche di molto l’onda sismica. Si può costruire anche sulla sabbia, ma bisogna conoscere le caratteristiche geofisiche del terreno in modo da costruire per resistere a quelle amplificazioni". Dell’illustrazione del decreto post terremoto si è invece occupato Franco Capponi, sindaco di Treia. Al convegno, condotto dal presidente del Rotary Tolentino, Fabio Nardi, hanno partecipato anche altri club del maceratese e del Distretto 2090 che comprende le regioni Marche, Abruzzo, Molise ed Umbria, il Rotary di Macerata, Macerata “Matteo Ricci”, Camerino, Civitanova Marche, Fermo. I relatori ed i rotariani si sono poi trasferiti all’Hotel 77.