''Il terremoto rischia di fare danni irreversibili all'economia dell'Appennino''. E' la preoccupazione con la quale il 21 marzo il sindaco di Ascoli Guido Castelli guiderà a Bruxelles una delegazione di sindaci delle zone colpite dal sisma per un confronto con il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani. Ci saranno anche i sindaci di Teramo, Spoleto, Acquasanta Terme e Tolentino.
''Nella sua visita nel cratere - ricorda Castelli - Tajani ha annunciato che l'Ue sosterrà le regioni colpite con una somma fino 2 mld di euro''. Ma ''la burocrazia e le lungaggini amministrative rischiano di esporre le nostre comunità a problematiche molto gravi, in particolare sotto il profilo della tenuta economica dei territori''. Il danno indiretto provocato alle imprese e al commercio, sottolinea, ''è di proporzioni devastanti. Se non dovessimo beneficiare delle franchigie fiscali derivanti dall'istituzione di una zona economica speciale, il nostro sistema economico rischierebbe danni irreversibili'' (ANSA).
Undici comuni della Valcamonica, con le loro associazioni, i ristoratori, la Multiutility, le scuole, hanno raccolto 40 mila euro per il comune terremotato di Pioraco (Macerata), che ha avuto il 40% degli edifici resi inagibili dal sisma. Oggi il sindaco di Pioraco Luisella Tamagnini ha ricevuto l'assegno da parte del sindaco di Malegno, Paolo Erba, e del presidente dell'Unione dei comuni della vallata e sindaco di Ossimo, Cristian Farisé.
All'incontro era presente il presidente del Consiglio regionale delle Marche, Antonio Mastrovincenzo. I fondi raccolti verranno utilizzati per ricostruire il ponte che collega due zone del paese, gli impianti sportivi e le aree gioco, e per acquistare un mezzo comunale. ''Da sempre - ha detto Mastrovincenzo - i comuni della Valcamonica sono impegnati in progetti legati al sociale, all'integrazione e all'assistenza'', e si sta pensando anche a un gemellaggio fra le due aree (ANSA).
Il Touring Club Italiano rende omaggio ad Eugenio Montale con la visita alla mostra “Amare un’ombra”, allestita dall’associazione Archivio storico tipolitografia “C. Bellabarba” con il patrocinio del Comune di San Severino Marche per celebrare i cinquant’anni dalla pubblicazione degli “Xenia”, componimento poetico stampato in città proprio dalla tipolitografia Bellabarba. Domenica prossima (19 marzo) il Tci, per iniziativa del console per la provincia di Macerata, avvocato Francesco Rapaccioni, si recherà in visita all’esposizione che verrà ospitata fino a Pasqua presso la pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi”.
Alle 10 i soci del Touring Club si ritroveranno a palazzo Manuzzini che ospita l’evento culturale. La mostra “Amare un’ombra” ripercorre la pubblicazione degli “Xenia” e, soprattutto,consente di conoscere il Montale pittore, ai più totalmente sconosciuto: si possono così ammirare acquerelli, olii e disegni del poeta - pittore. Occasione imperdibile per conoscere più da vicino la figura del premio Nobel in una iniziativa che sarà poi trasferita a Stoccolma.
La visita, guidata dal console Tci, inizierà alle ore 11 nelle sale dove sono esposte opere realizzate nei secoli in cui San Severino era indipendente dallo Stato Pontificio e sede della Signoria degli Smeducci. Sarà una vera e propria “passeggiata” nella storia dell'arte che consentirà di seguire il fluire dal Gotico internazionale al Rinascimento in una città forse geograficamente periferica ma che era, in quei tempi, una delle innumerevoli capitali culturali italiane. Preziose tavole di Lorenzo D'Alessandro, Bernardino di Mariotto, Paolo Veneziano, Niccolò Di Liberatore detto L'Alunno, Allegretto Nuzi e Vittore Crivelli precedono la celeberrima “Madonna della Pace” di Pintoricchio, considerata il capolavoro del pittore umbro e uno dei capisaldi del Rinascimento.
Gli affreschi dei fratelli Salimbeni, maestri del Gotico cortese, hanno cambiato i presupposti dell’arte dando vita a una bottega che ha lasciato tracce nel territorio marchigiano. La storia degli “Xenia” di Montale lega il poeta alla città di San Severino Marche in modo indissolubile. Il 20 ottobre 1963 moriva Drusilla Tanzi, moglie e compagna di tutta una vita di Eugenio Montale; per il tramite del settempedano Giorgio Zampa, professore universitario e germanista amico di Montale, il 20 ottobre 1966 la Tipografia Bellabarba stampava a San Severino la prima edizione assoluta della raccolta “Xenia”, che il poeta premio Nobel dedicava alla moglie, pochi esemplari da regalare ad amici e parenti in una edizione semplice “da curato di campagna”, opera di enorme importanza per i temi e il linguaggio.
Con la mostra “Amare un’ombra” si offre a tutti una occasione per conoscere una parte “in ombra” del premio Nobel per la Letteratura del 1975: quei segni e disegni, quelle figure, quegli autoritratti, quelle marine e quei paesaggi, ci parlano di questa lingua inedita che forse, in parallelo, potrebbe stimolare ulteriori approfondimenti critici.
Oltre ai gravi danni provocati dal terremoto, gli amministratori di Montelupone sono chiamati ad affrontare i pesanti problemi socio-economici, derivati dalla quasi decennale crisi economica, che coinvolgono tanti anziani e sempre più famiglie. Per i primi, il sindaco, in occasione degli incontri con i cittadini, ha annunciato di aver già delineato il percorso per istituire in paese una Casa di Riposo, rispondendo così ad una domanda che sta assumendo contorni sempre più incalzanti. Il disegno prevede una collaborazione pubblico-privato, con le risorse pubbliche ricavate dalla vendita della quota della farmacia comunale. A breve verrà emanato uno specifico bando: la struttura sarà probabilmente costruita ex novo nei pressi del paese ed, esistendo già alcuni privati interessati, la realizzazione dovrebbe concretizzarsi in tempi relativamente brevi.Tenendo conto dei margini produttivi, il nuovo complesso dovrebbe accogliere circa quaranta ospiti (20 autonomi e 20 non) , compresa una quota di portatori di Alzheimer per ottenere, dopo un paio di anni, la convenzione con la Regione Marche
.Per quanto riguarda invece le famiglie che vivono un importante disagio economico, in cinque anni gli interventi del Comune sono lievitati del 50percento ma, tenendo conto dei tagli dei trasferimenti, l’impegno a carico del Comune è salito almeno dell’80percento. E, come ha sottolineato il sindaco, non si tratta tanto di extracomunitari, ma di famiglie locali,con anziani e figli piccoli a carico, che da sole e senza aiuto non ce la fanno ad andare avanti.
Nei recenti incontri tra gli amministratori comunali e i cittadini sono stati esposti e dibattuti diversi argomenti, tra i quali la “situazione terremoto”.
Il sindaco Rolando Pecora ha ricordato che a Montelupone le domande di sopralluogo sono ben trecento - almeno un terzo dell’intero parco abitativo – e che il paese non rientra nel “cratere”. Mentre i primi due decreti erano penalizzanti per gli otto Comuni “extra-cratere” (in totale 65.000 abitanti), il terzo e per ora ultimo decreto, sollecitato con forza dal coordinamento degli otto Comuni esclusi, pare abbia sostanzialmente sanato la poco comprensibile disparità precedente.
Al dunque, i finanziamenti saranno al 100 percento per le prime case nei centri storici e al 50 percento per quelle fuori perimetro.
Ma quali saranno a Montelupone, tra le trecento richieste di sopralluogo, le abitazioni che beneficeranno dell’intervento pubblico?
Si sta passando dalla fase dell’emergenza a quella della ricostruzione e quindi, presto, partiranno i sopralluoghi condotti dall’architetto Spaccesi dell’Utc e da un tecnico designato.
In caso di accertamento di danni da sisma, i due tecnici redigeranno la scheda Fast e il cittadino, sulla base di tale scheda, incaricherà un proprio tecnico di fiducia per il progetto di miglioramento e/o adeguamento sismico e invierà il tutto all’apposito ufficio di Macerata, indicando anche l’Iban del proprio conto corrente.I tempi saranno presumibilmente molto lunghi
L'Ufficio Anagrafe ha aggiornato i dati relativi alla situazione anagrafica, relativa alla data del 31 dicembre 2016. Il totale della popolazione residente a Civitanova Marche è di 42251 persone di cui20150 sono uomini e 22101 donne. Lo scorso anno, lo stesso ufficio aveva calcolato un totale di 41127 persone residenti.4360 sono gli stranieri residenti (nel 2015 erano 4302) 1929 uomini, 2431 donne, di cui 25 maschi senza fissa dimora e 4 femmine. I dati, forniti dal responsabile dirigente comunale Roberto Ripari, si rivelano in aumento rispetto anche a quelli del 2014 quando il totale era di 41791. Entrando nel dettaglio sono 457 i morti (219 maschi e 238 femmine), 345 i nati (353 i nati nel 2015) di cui 174 maschi e 171 femmine. Gli iscritti per immigrazione (Italia/estero) sono 1187 di cui 606 sono maschi e 581 sono femmine e 807 è il totale dei cancellati per trasferimenti in Italia o all'estero.In 233 hanno acquisito la cittadinanza italiana (121 maschi e 112 femmine). Per quanto riguarda le etnie, la comunità più numerosa continua ad essere quella cinese 747. Albania 217 (110m+107f), Bangladesh 195 (143m+52f), Marocco 155 (64m+91f), Pakistan 583 (385m + 198f), Romania 710 (172m + 538f), Ucraina 282 (64m+218f).
Nel suo viaggio tra i paesi del terremoto, il TG5 ha fatto tappa anche a Cingoli e ieri sera è andata in onda l'intervista al sindaco Saltamartini.La situazione della cittadina, pur non essendo ancora nella normalità, è sicuramente migliore di molte altre ed il segreto è nelle parolre del primo cittadino: "subito dopo il primo terremoto, abbiamo immediatamente portato via tutto ed affidato i lavori alle ditte che erano a disposizione nel territorio".Non c'è un calcinaccio per terra, i negozi, i bar e i ristoranti sono aperti, le strade sono pulite, i palazzi sono messi in sicurezza ed i lavori avviati. Sono ancora molti gli sfollati, circa 250, ospiti delle tantissime strutture turistiche della zona, ma Saltamartini dice no alle casette di legno: "Dobbiamo al più presto buttarci alle spalle il terremoto e tornare alla normalità", ricordando quanto per il balcone delle Marche sia importante il turismo.
Il montecosarese Simone Pantanetti, classe 1971, alla fine di un corso intensissimo di 720 ore, durato un anno intero, con lezioni pratiche e teoriche che l'hanno visto impegnato per tutti i fine settimana ed un esame finale superato brillantemente, entra a far parte a pieno titolo nel collegio regionale delle guide alpine, come accompagnatore di media montagna.Il collegio delle guide alpine è l'organo di autodisciplina e autogoverno delle professioni delle guide alpine e degli accompagnatori di media-montagna e per entrarne a far parte è tutt'altro che semplice. Basti dire che il corso appena concluso è stato il terzo organizzato in regione negli ultimi quindici anni e per asserne ammessi bisogna presentare un curriculum che certifichi di aver fatto determinati tipi di escursioni e soprattutto bisogna superare delle difficilissime prove tecniche che hanno fatto una grossa selezione dei candidati.Il Pantanetti vanta un esperienza decennale di tutto rispetto nell'attività di escursionismo, alpinismo e scialpinismo, sia in Italia che all'estero. Ha partecipato a varie spedizioni in Tibet, percorrendo il Kora del Lago Manosarovar e del Monte Kailash (montagna sacra per i tibetani sia di religione indù che buddista), in Patagonia sul Fitz Roy e Cerro Torre, in California nella valle delle Yosemite, ha percorso più volte in Sardegna il Selvaggio Blu, considerato uno dei dieci trekking più impegnativi d'Europa ed ha scalato le cime più significative delle alpi, Cervino, Monte Rosa e Monte Bianco, sia in estiva che in invernale. Questa è solo una parte del suo bagaglio di esperienze, quello diciamo più comprensibile per il grande pubblico ma vi assicuriamo che c'è molto altro. Da questo se ne deduce che la prova di ammissione al corso, per lui, non sia stata particolarmente problematica ed anzi, alle sue prove, sia teoriche che pratiche, è stato attribuito il massimo dei voti.La differenza principale tra una guida alpina e un accompagnatore di media montagna consiste principalmente nella possibilità o meno di utilizzare materiale alpinistico (corde, imbragature, ramponi, piccozze) ma la guida è comunque abilitata a condurre in sicurezza il cliente senza limiti di altitudine. Attualmente la legge italiana non permette agli accompagnatori di media montagna di esercitare su terreno innevato, roccioso o su ghiacciai ma c'è una norma in discussione dal legislatore in questo periodo, che propone di togliere da tali divieti, quello del suolo innevato.Grazie alla sua preparazione, che spazia dalla meteorologia alla geologia, dalla nivologia alla cartografia e orientamento, fino alle nozioni di pronto soccorso del BLSD (Basic Life Support & Defibrillation), l'accompagnatore di media montagna è capace di valutare qualsiasi itinerario e decidere se possa essere sicuro o meno e nel qual caso, indicare quali accortezze o dispositivi di protezione individuale siano necessari. Oltre alla conoscenza dei rischi, una figura come quella di Pantanetti, è importantissima per le sue capacità di orientamento. Non è raro infatti, leggere notizie di escursionisti "fai da te" che si perdono durante uscite improvvisate, per svariati motivi, nella maggior parte dei casi legati a problemi di visibilità.Al prestigioso riconoscimento conseguito un po' di tempo fa, Pantanetti ha aggiunto, proprio negli ultimi giorni, anche il titolo ufficiale di Guida del Parco Nazionale del Monti Sibillini, dove la preparazione acquisita è rivolta maggiormente alla conoscenza del terriorio locale, partendo da quello collinare fino alle vette più alte delle nostre montagne. In questo caso, tra le materie studiate, c'erano anche flora e fauna del parco, importantissime per una conoscenza del territoro a 360 gradi.Tra le prime iniziative che Pantanetti, fresco di attestato, sta per organizzare, c'è un escursione al Parco del Conero ed una al Parco Naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi che presto verrano rese pubbliche.
In questo periodo di campagna elettorale, ogni occasione può essere fonte di polemiche e poteva non esserlo l'arrivo in città della Tirreno-Adriatico?Poco dopo l'arrivo della corsa, sono apparse sui social delle critiche all'amministrazione comunale per lo stato del manto stradale del lungomare, che avrebbe impedito al vincitore di tappa, il colombiano Fernando Gaviria, persino di alzare le braccia al cielo per non cadere.Dopo aver innescato la miccia, sono subito arrivati dei commenti a supporto, con accuse all'amministrazione di pensare solo a fare passerelle e non allo stato delle strade.Una utente di Facebook ha rilanciato, affermando che prima di Corvatta le strade non erano certo lisce come un biliardo ma ora sono veramente pericolose. A seguire, un esercente di Via Mazzini ha scritto che se la corsa sarebbe dovuta passare da quelle parti, avrebbe potuto essere stata scambiata per la Parigi-Roubaix, nota per un tratto in pavè.Alle critiche però, qualcuno ha risposto facendo notare come la bicicletta del vincitore non avesse riportato nessun danno, come voleva far intendere, ironicamente, la foto del post incriminato ed un altro va giù duro con le testuali parole: "Forse, di quest'articolo, nemmeno le virgole sono vere. Una serie di stronzate tutte insieme non era facile riunirle".Per chiarire ogni dubbio, pubblichiamo il video della corsa, nel tratto che va dal sottopasso Broccolo fino all'arrivo, così che ognuno possa trarre le proprie conclusioni.
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Fine settimana intenso per l’amministrazione comunale e il gruppo di volontari della Protezione Civile di Camporotondo di Fiastrone in trasferta nel milanese. Venerdì pomeriggio il sindaco Emanuele Tondi e il tecnico comunale Pierfederico Zamponi hanno infatti presenziato alla Fiera di Milano nell’ambito dell’evento “Fa’ la cosa giusta” organizzato da Piero Magri e Silvia Bellabarba di “Terre di Mezzo”.
Insieme anche ai sindaci di Visso, Matelica e Ripe San Ginesio e al responsabile dell’Ufficio Speciale Ricostruzione della Regione Marche, Cesare Spuri, hanno raccontato la situazione post-sisma del territorio maceratese e discusso le criticità e le soluzioni per un efficace ricostruzione dell’area terremotata, con particolare riferimento alle zone interne appenniniche. Rapidità nell’istallazione degli alloggi temporanei, riduzione dei pericoli e dei disagi legati ai fenomeni naturali, ricostruzione rapida ed efficace, lavoro e valorizzazione dei beni architettonici e culturali le azioni prioritarie individuate per un rilancio effettivo dell’area colpita.
Sabato e domenica tutta la delegazione costituita da Emanuele Tondi, Pierfederico Zamponi e i volontari della Protezione Civile rappresentati da Vincenzo Sambuco (Coordinatore), Sofia Fattinnanzi, Fabiana Ferranti, Marcello Marchi e Matteo Sciarra, si è poi spostata nel Comune di Casalmaiocco, in provincia di Lodi, a 10 km da Milano.
Qui l’associazione “Operazione Ricominciamo”, da subito vicina ai territori terremotati, ha organizzato una serie di eventi, conferenze e mercatini per la promozione dei prodotti locali dell’Unione Montana dei Monti Azzurri. Il sindaco di Casalmaiocco e il sindaco di Camporotondo hanno stretto accordi per un gemellaggio tra i due comuni, sviluppando idee sia per l’organizzazione di campi scuola estivi, rivolti principalmente ai ragazzi, la raccolta di fondi tramite il 5 per mille e l’organizzazione di fiere e mercatini con protagoniste le aziende dei due comuni.
Sono andati a ruba i prodotti tipici portati e distribuiti per la loro promozione, dal ciauscolo al pecorino, dalla pasta ai legumi, dal Varnelli alla Vernaccia, fino al vino cotto e ai dolci caratteristici.
Dal sindaco Emanuele Tondi un grazie sincero è rivolto a Vanes, Ramona e Virgilio dell’associazione “Operazione Ricominciamo”, al Sindaco Marco Vighi e a tutta l’amministrazione comunale di Casalmaiocco (Lodi).
Questa mattina il comune di Monte San Giusto ha ricevuto la visita del Prefetto di Macerata dott.ssa Roberta Preziotti.
Un incontro programmato dopo il vertice urgente dello scorso 27 febbraio, nel quale l'amministrazione comunale era riuscita ad ottenere un potenziamento della caserma dei carabinieri con gli arrivi di un carabiniere provvisorio ed uno definitivo.
Il Prefetto ha voluto conoscere da vicino la realtà sangiustese ed ha concordato con il sindaco Andrea Gentili alcune iniziative da avviare sul territorio di Monte San Giusto coinvolgendo tutta la cittadinanza. Nelle prossime settimane, dunque, si terrà un incontro per la presentazione del protocollo di sicurezza, firmato da tutti i Sindaci della Provincia di Macerata lo scorso luglio e che a causa del terremoto non è ancora stato attuato, e del progetto "Controllo del vicinato". Data e orario dell'evento saranno comunicate in seguito.
"Ho apprezzato molto la visita del Prefetto, che ha dimostrato grande attenzione e sensibilità nei confronti del nostro territorio e della nostra comunità. In queste settimane, inoltre, proseguiranno i contatti con Prefettura e Carabinieri per pianificare insieme le prossime iniziative in tema di sicurezza".
Queste le parole di soddisfazione del primo cittadino sangiustese.
Riceviamo e trasmettiamo un comunicato stampa da Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle.
"I media stanno facendo circolare una bozza di ordinanza sulla ricostruzione pesante del Commissario Vasco Errani sulla ricostruzione pesante. Comparando i dati in essa contenuti con i rimborsi del post Terremoto del 2012 in Emilia Romagna, emerge che i rimborsi nei confronti dei comuni del Centro Italia non arriveranno al 100% della spesa, come previsto dal primo Decreto Terremoto e che, in alcuni casi, sarebbero dimezzati rispetto a quelli previsti per il sisma emiliano. Il fatto richiede un immediato chiarimento da parte della presidenza del Consiglio, alla quale chiediamo come vengono stabiliti i costi parametrici e quali siano i motivi per i quali nella bozza di ordinanza citata compaiano valori così distanti rispetto a quanto fu previsto per la ricostruzione post 2012".
E’ quanto afferma in una nota la portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati On. Patrizia Terzoni, prima firmataria dell’interrogazione sul caso.
"A Palazzo Chigi – prosegue - chiediamo anche di intervenire per far sì che i costi parametrici previsti per la ricostruzione nelle aree colpite dal sisma del Centro Italia siano almeno equiparati a quelli già applicati nel 2012. Questa bozza non può che destare grande apprensione, con l'auspicio che la bozza resti tale. Resta però il fatto che questa contiene elementi negativi inequivocabili: mettendo a confronto l'ordinanza sulla ricostruzione pesante per l'Emilia Romagna con quella per il Centro Italia emergono due differenze macroscopiche".
Ed entrando nel dettaglio chiarisce:
"Sintetizzando, per demolire e ricostruire un immobile di 200 metri quadri gravemente danneggiato nel Centro Italia l'ordinanza di Errani individua un costo parametrico di 200 mila euro, contro i 248 mila euro concessi per la ricostruzione post sisma 2009. Per un immobile con danni meno significativi, sempre su una superficie di 200 metri quadri, la stima sarebbe di 133 mila euro di rimborso massimo contro i 164 mila dell'Emilia. Anche l'aumento dei costi parametrici previsti per le casistiche particolari presenta evidenti differenze: la maggiorazione per il cantiere "disagiato" questa volta sarebbe del 5 e non del 10%, per gli edifici di interesse culturale del 30% e non del 40%, per quelli sottoposti a vincolo paesaggistico del 10 e non più del 30%. Non sappiamo a che gioco stia giocando Errani, ma un chiarimento è necessario e deve essere immediato".
"Oggi ho fatto il puntellamento più difficile: quello alle lacrime".
Così racconta in un post sul suo profilo facebook il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui per il quale non è stato facile trattenere le lacrime quando, seduta su un new jersey in plastica, in mezzo a piazza Sant'Angelo, ha incontrato la signora Marisa.
"E' stato un incontro casuale, di quelli che non capitano più nel nostro centro storico; lei, stanca, dopo un recupero beni e io lì insieme ad una delegazione di visitatori. La signora Marisa è il simbolo di uno dei nostri miracoli: quei Volontari per i Monumenti che ogni santo fine settimana ci consentivano di rendere visitabili le innumerevoli bellezze della nostra Camerino".
Racconta con orgoglio il sindaco che da mesi si batte senza mezze misure per il recupero del patrimonio culturale del proprio comune.
E continua dicendo che con la signora si sono abbracciati ed è stata proprio lei a fargli forza: "Gianluca, non voglio chiamarti sindaco, ma Gianluca. Gianluca forza! Forza perchè io voglio tornare e tornerò, non appena arriveranno le casette, non appena Camerino potrá sembrare ancora Camerino. Forza Gianluca, forza!".
E Pasqui commosso sogna una sfida da vincere con la signora Marisa:
"La signora Marisa si occupava principalmente del Teatro e lì, mentre puntellavo le lacrime per evitare l'imbarazzo della commozione, ho fatto un sogno. Ho sognato una sfida che vorrei portassimo avanti tutti insieme. Non con me o con la comunitá, ma una sfida con la signora Marisa, che è una tosta veramente! Il 3 aprile 2019 ricorreranno i 150 anni dalla pubblicazione del Ruy Blass, l'opera di Filippo Marchetti che è rappresentata sul soffitto del nostro meraviglioso teatro. Ecco, la sfida con la signora Marisa e per la signora Marisa è lavorare perché chi di dovere ci consenta per quella data (che non è così troppo vicina) di fare una grandissima festa proprio all'interno del nostro teatro, sistemato definitivamente, reso più sicuro e, se possibile, ancora più bello. Diamoci da fare e siete avvisati: la signora Marisa è una tosta! E io ne so qualcosa".
Due avvocati tolentinati due avvocati del Partito Democratico, di fronte l'uno all'altro in un'aula di tribunale a difendere ognuno le ragioni del suo cliente. Francesco Comi, a rappresentare la Regione Marche; Marco Romagnoli a difesa di un privato cittadino. I due, spesso su posizioni discordanti anche all'interno del partito, si sono così trovati a spiegare le proprie ragioni ad un giudice e, ad avere la meglio in questo round, è stato Romagnoli.
Così, infatti, ha stabilito il Giudice di Pace di Macerata il 7 marzo scorso sulla controversia che ha visto schierati su fronti contrapposti i due legali.
Oggetto del contendere erano i danni subiti da un'autovettura a causa di un tasso che, nel mese di ottobre 2015, malauguratamente si era trovato ad attraversare la strada statale 77 all’altezza di Tolentino proprio al passaggio della macchina. Diversi i danni riportati dal mezzo, mentre per il povero animale purtroppo non c'era stato niente da fare.
Nel contenzioso instauratosi, la Regione Marche era convenuta in giudizio, avendo ereditato dalla provincia le competenze in materia di gestione della fauna selvatica. Non avendo dimostrato di aver messo in atto misure per contenere la circolazione degli animali selvatici, l'ente è stato di conseguenza condannato a risarcire ai sensi degli articoli 2043 e 2052 del codice civile al proprietario del veicolo, appunto difeso da Romagnoli, i danni subiti.
Per ora, dunque, Romagnoli batte Comi 1 a 0. Ma è solo il primo grado di giudizio. Vedremo se l'avvocato Comi tenterà la strada del ricorso in appello per pareggiare i conti con il suo collega e compagno di partito.
Riceviamo e trasmettiamo il comunicato stampa del Circolo Sibilla Aleramo della Legambiente Civitanova Marche a proposito delle vertenze giudiziarie inerenti l'area del parcheggio pubblico nella zona Ceccotti.
"Il Circolo Sibilla Aleramo ha impugnato al Consiglio di Stato, (con ricorso RG 1763/2017), la sentenza del Tar Marche n. 600/16, che aveva dichiarato inammissibile l’azione del Circolo, pur dichiarando, contraddittoriamente, che “la destinazione a parcheggio pubblico, cioè a servizio della collettività, resti comunque salvaguardata, per cui la zona non perderebbe standards urbanistici”.
Il Tar Marche non ha esaminato gli aspetti procedurali da noi sollevati che contestavano al Comune il fatto di aver riconosciuto “la proprietà e il possesso dell’area” alla Depositi e vendite Srl, benché da oltre dieci anni fosse costituita, con atto notarile, (dalle due ditte poi fallite, che avevano agito sui comparti edilizi 1 e 2) una servitù di “parcheggio pubblico”, debitamente trascritta a favore del Comune. Appare rilevante, per una corretta programmazione del futuro piano Ceccotti, sapere se quell’area debba o meno ritenersi inclusa nel Demanio comunale, in quanto vincolata a una servitù di parcheggio pubblico a favore del Comune. La Giunta Corvatta ha predisposto di recente un’ipotesi di piano attuativo per la zona Ceccotti che dovrebbe essere portata in Consiglio Comunale, per l’adozione, prima delle imminentielezioni.Riteniamo che questa procedura presenti difficoltà poiché la Provincia di Macerata, cui era stata trasmessa la bozza di piano predisposta dal Comune, al fine di esprimere una valutazione della sottoponibilità o meno del piano a una procedura di VAS (valutazione ambientale strategica), ha concluso l’istruttoria impartendo al Comune una serie di dettagliate prescrizioni, tra le quali la riduzione dell’altezza degli edifici a tre piani; l’espletamento di nuove analisi geologiche sullo stato della falda acquifera individuata a un metro dal piano di campagna, nonché ulteriori verifiche, quali l’opportunità di ridurre o meno a 50 metri la fascia d’inedificabilità antistante il cimitero del Porto.
Qualora il Consiglio di Stato riconoscesse la fondatezza dell’appello del Circolo SibillaAleramo l’area asservita a parcheggio pubblico a favore del Comune non potrebbe essere distratta dalla sua funzione e trasformata in area inedificabile, come invece previsto dal discutibile progettopredisposto per l’esame del Consiglio comunale.Ci sembra scorretta sul piano istituzionale la volontà dell’attuale Giunta di presentare l’ipotesi di piano al Consiglio comunale, proprio nel periodo della sua imminente scadenza, allorché l’intera problematica della fattibile destinazione delle aree destinate a servizi pubblici in quella zona deveessere approfondita, specie per quanto riguarda la funzionalità della stazione della corriere, da progettare in ambito facilmente accessibile dalla stazione e dal centro urbano. Va altresì considerato che le opere di urbanizzazione previste dall’ipotesi di piano sono alquanto rilevanti come costo e pertanto non esiste certezza della loro realizzabilità da parte degli operatori edilizi".
“Vota Montecassiano sostieni le Marche”. È l’invito rivolto a tutti i marchigiani, non solo residenti a Montecassiano, a partecipare alle votazioni per il concorso “Il borgo dei borghi” che si tiene all’interno della trasmissione televisiva “Alle falde del Kilimangiaro” in onda su Rai 3. Il Comune di Montecassiano, infatti, è stato scelto tra i tanti borghi della regione per rappresentare le Marche nella competizione nazionale.
Lo scorso 5 ottobre una troupe di Rai 3 aveva girato un video promozionale nello splendido borgo medioevale che si erge tra le colline maceratesi, catturando le bellezze paesaggistiche e storiche, i personaggi e gli scorci caratteristici.
Da domenica scorsa è stata aperta la votazione che proseguirà fino alle 23.59 di domenica 2 aprile. Per vedere la clip su Montecassiano bisogna andare sul sito www.kilimangiaro.rai.it dove saranno visualizzati i 20 borghi in concorso per il titolo di “Il Borgo dei Borghi 2017”. Per votare ci si dovrà collegare al sito www.raiplay.it, registrarsi con username, password e e-mail. Una volta ottenuta la convalida, bisogna andare sul sito www.kilimangiaro.rai.it ed esprimere la propria preferenza. Si può votare una sola volta al giorno, da ogni utente creato. Il voto via rete è gratuito. La classifica finale verrà svelata durante una prima serata speciale in onda su Rai 3 domenica 16 aprile.
<Sebbene questa sfida sia poco più di un gioco – ha commentato il sindaco Leonardo Catena –, forse è anche un'opportunità per le Marche per continuare a tenere ben accesi i riflettori sulla nostra meravigliosa regione, perché il turismo resta una delle principali prospettive su cui investire per il futuro>.
L'associazione IoNonCrollo ha raggiunto 100.000 euro di donazioni. Un traguardo importante, una somma raccolta in soli quattro mesi e mezzo di attività, che traduce sempre più concretamente l'idea progettuale del Quartiere delle Associazioni.
“Dobbiamo ringraziare tutti coloro che sin dall'inizio ci hanno sostenuto, direttamente o indirettamente – ha affermato il presidente Claudio Cingolani – chi ha reso possibile la nascita dell'associazione, chi ha sostenuto le nostre diverse attività e chi ha creduto nel nostro progetto. Come presidente, mi sento di ringraziare anche tutti i nostri volontari che hanno speso tempo ed energie e le hanno dedicate al nostro obiettivo comune. Raggiungere oggi questa somma ci conferma la validità del percorso che abbiamo scelto all'indomani delle drammatiche scosse. Tutte le donazioni infatti confluiranno, come si sa, nel progetto del Quartiere delle Associazioni, l'idea di costruire in accordo e con il sostegno del Comune di Camerino, un'area da destinare alle attività delle circa 80 associazioni cittadine che non hanno più una sede dove poter operare. E questo traguardo che qualche mese fa era solo un sogno, oggi ci rende estremamente orgogliosi, pieni di gratitudine, di entusiasmo e senso di responsabilità, ma certi del cuore grande dell'Italia che, nei suoi infiniti gesti di solidarietà, e quindi anche attraverso questo risultato, ci fa capire ancora di più quanto sia importante non arrendersi e far risorgere la nostra città”.
Una scossa di terremoto è stata avvertita alle 16.57. L'evento ha avuto magnitudo 3.5 e profondità 9 chilometri con epicentro nella zona di Castesantangelo sul Nera, Ussita e Visso.
La scossa è stata distintamente sentita dalla popolazione.
Sono in arrivo i fondi per gli allevatori delle zone terremotate: dal 28 marzo al 17 aprile le aziende interessate potranno inviare le domande ad Agea per ottenere i contributi. Ammontano a 400 euro per capo bovino, 60 per ovino, 20 per suino e 100 per equino. Beneficiari sono gli allevamenti del cratere e quelli extra cratere, questi ultimi in possesso di certificazione di danno con scheda Aedes o Fast.
Lo comunica l'assessore all'Agricoltura Anna Casini. "Abbiamo portato a termine un percorso iniziato subito dopo le prime scosse dell'ottobre scorso, in stretta collaborazione con il ministro Maurizio Martina - afferma l'assessore -. La Regione Marche ha impegnato 9,8 milioni del proprio bilancio". Casini sottolinea l'impegno del presidente Ceriscioli e della Giunta per conseguire il risultato: "Un lavoro di squadra, svolto soprattutto sui tavoli nazionali, per garantire una rapida risposta alle attese delle popolazioni locali e per favorire la ripresa economica dell'entroterra devastato dal sisma" (ANSA).