Attualità

Comune di Recanati e Fai: firmato l’accordo di valorizzazione culturale del Colle dell’Infinito

Comune di Recanati e Fai: firmato l’accordo di valorizzazione culturale del Colle dell’Infinito

Non esiste forse nel mondo della letteratura un luogo geografico tanto reale e al tempo stesso astratto e interiore come l’“ermo colle” di Giacomo Leopardi. Uno spazio fisico definito e chiuso, “finito”, che suscita per contrasto il concetto d’infinito, tema della più famosa tr ale poesie leopardiane. A Recanati è stato firmato un importante accordo tra il Comune di Recanati, il FAI – Fondo Ambiente Italiano, il Centro Nazionale di Studi Leopardiani e il Centro Mondiale della Poesia e della Cultura “Giacomo Leopardi”, grazie al quale verrà affidata al FAI la valorizzazione culturale e la successiva concessione per la gestione di una parte degli spazi del Centro Nazionale di Studi Leopardiani e di quella porzione del Colle meglio definita come “Orto delle Monache”. È un progetto che mette in relazione i due aspetti del Colle, quello paesaggistico e quello filosofico, poetico e spirituale, per un lavoro di tutela, conservazione e promozione del patrimonio immateriale costituito dal pensiero e dalla sensibilità di Giacomo Leopardi. Un’opera dedicata a un pubblic oquanto più ampio possibile, in Italia e nel mondo, perché possa vivere pienamente le emozioni che da sempre suscitano i luoghi leopardiani e in particolare il piccolo orto-giardino sul colle di Recanati adiacente alla casa del poeta: il luogo dove Leopardi concepì nel 1819 “L’Infinito”, la sua lirica più celebre e rappresentativa, ispirata dalla “siepe che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”. Come ha spiegato Francesco Fiordomo, Sindaco di Recanati: “L’accordo parte dalla necessità di affidare un ruolo preciso – spirituale e interiore prima di tutto - a un luogo che l’arte di Leopardi e la fama universale della sua poesia hanno reso eterno. Un progetto di recupero ambientale e di forte rilancio culturale al quale abbiamo lavorato con passione e impegno per diversi mesi ci ha condotto oggi a sottoscrivere un accordo che rende ufficiale la volontà di collaborare, di unire le forze per fare di Recanati un punto di riferimento nazionale, con l'ambizione di aprirci al mondo intero. La sensibilità del MiBACT e del FAI rendono più solida e qualificata una progettualità che guarda al recupero dei luoghi dell'anima per suscitare emozioni e momenti educativi, di crescita individuale e di comunità.” “Il progetto del FAI – ha affermato Marco Magnifico, Vicepresidente Esecutivo FAI - si propone di restituire all’orto-giardino, cuore del Colle dell’Infinito, la sua funzione originaria, di spazio scarno, essenziale, privo di ogni elemento di rilievo, distrazione e spettacolarità, chiuso verso l’esterno, per permettere al visitatore una riflessione individuale – una sorta di “esercizio spirituale” - e rivivere, con i propri mezzi e la propria sensibilità, l’esperienza interiore di Leopardi. Il nostro intento è quello di attenerci alla natura semplice, spontanea e autentica di questo spazio, conservandone la vocazione originaria e tutelandone l’identità storica”. Pensiero condiviso anche da Fabio Corvatta, Presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani: “Sono molto felice di firmare questa intesa che rappresenta la conclusione di un percorso iniziato anni fa. Con questo accordo, oltre che valorizzare, si pone una fondamentale garanzia sul futuro dei luoghi leopardiani tanto cari all’intera umanità e sul territorio di una città come Recanati resa unica dalla poesia di Leopardi”. Ha mostrato approvazione anche il Sottosegretario del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Ilaria Borletti Buitoni: “Il Paesaggio italiano è finalmente sempre più riconosciuto come parte integrante della nostra identità nazionale. Affacciarsi sul Colle dell'Infinito è infatti come gettare lo sguardo su uno dei suoi simboli più significativi. La firma di questo accordo con il FAI per la sua valorizzazione è dunque di grande importanza. Non solo nello specifico, ma anche come indicazione nazionale, dove è ancora troppo incerta l'approvazione della legge sul consumo di suolo prima della fine della legislatura”. Il restauro e il progetto di valorizzazione culturale - L’intervento del FAI sull’Orto delle Monache è stato affidato all’architetto Paolo Pejrone, uno dei più celebri paesaggisti europei, da anni generoso collaboratore della Fondazione. L’obiettivo è restaurare il luogo con le sue piante, i muretti, il prato, gli orti, le siepi e renderlo regolarmente e facilmente fruibile dal pubblico e mantenendolo comunque il più possibile semplice e discreto come è ora. Ma l’intervento di recupero dello spazio verde è solo un aspetto del progetto del FAI: parallelamente si lavorerà alla valorizzazione del patrimonio culturale, spirituale ed emotivo che quel luogo è capace di suscitare in tutti coloro che lo visitano e che, in quanto luogo geografico e dell’anima, facendo in modo che ognuno possa, in un certo senso, riconoscerlo proprio. Per questo all’interno del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, uno spazio sarà restaurato e riallestito a cura del FAI, e proporrà una breve e semplice presentazione della vicenda filosofica e spirituale di Leopardi e dei suoi scritti, attraverso l’esperienza di un viaggio intimo e profondo alla scoperta dell’interiorità del poeta e dell’individuo in generale che, proprio come Leopardi, da sempre s’interroga sui grandi temi dell’esistenza e della natura. Il progetto di risistemazione dell’Orto-giardino messo a punto da Paolo Pejrone si propone di conservarne le caratteristiche, riqualificando con interventi mirati alcuni elementi in modo da restituire allo spazio quel senso di semplicità che gli è connaturato. Così che ciascuno, mentre si trova in quel luogo, sia messo nelle condizioni di immergersi nelle sensazioni del poeta. La qualità e la vocazione di questo Orto-giardino consistono nell’essere uno spazio semplice. Proprio per questo l’intervento del FAI sarà caratterizzato più dal sottrarre che dall’aggiungere, ricreando così il forte contrasto che nasce tra una dimensione umana e quotidiana e il senso dell’infinito suscitato dal metaforico affacciarsi sulla vastità del mondo “oltre la siepe”. L’aspetto finale dell’orto non si discosterà molto da quello attuale e, in un’apparente e spontanea casualità, sarà in grado di ricreare il fascino di questo spazio così come era quello curato dalle monache. La fase iniziale del progetto di valorizzazione culturale del FAI si concentrerà sulla creazione di un patrimonio di conoscenza aggiornato e completo, volto a ricostruire la storia del luogo nella sua evoluzione. Un viaggio che partirà dall’impianto della prima Chiesa di Santo Stefano per passare alla costruzione del Monastero delle Clarisse – con il primo “Orto delle Monache”, noto da fonti documentarie e iconografiche – e alla vita quotidiana al suo interno, fino all’epoca delle frequentazioni leopardiane, raccontate a partire dai numerosi testi del poeta che fanno riferimento a Recanati e ai luoghi a lui noti e cari. Questo patrimonio di informazioni storiche sul luogo sarà, assieme alla presentazione dei cardini fondamentale della riflessione leopardiana, al centro di un video-racconto della durata di circa 15 minuti, proiettato in un apposito spazio al piano terra del Centro Studi, che avrà l’obiettivo di introdurre il pubblico alla permanenza nell’Orto: una via d’accesso semplice e coinvolgente, capace di trasmettere con immediatezza nozioni e sensazioni necessarie ad affrontare con consapevolezza la successiva visita, che non richiederà ulteriori strumenti se non a discrezione di chi vorrà approfondire determinati temi. Dopo questa introduzione, i visitatori potranno raggiungere l’Orto attraverso il viottolo percorso a suo tempo da Leopardi. Qui la visita sarà libera: sarà un luogo di pace e di silenzio, con poche sedute e spazi ombrosi, dove il pubblico potrà passeggiare o fermarsi, rievocando l’esperienza di Leopardi e facendone tesoro con la propria sensibilità. L’Orto del Colle dell’Infinito non sarà quindi proposto al pubblico nella sua sola apparenza semplice e “graziosa” di giardino coltivato, ma come uno spazio di sospensione, capace di ispirare un momento di riflessione individuale suggerita dalle parole di Leopardi, che per primo usò questo luogo per interrogarsi su se stesso e sulla vita. Così, immersi tra storia, ambiente e pensiero, l’Orto del Colle sarà di nuovo e per sempre un “mare” dove il “naufragar m’è dolce”.

29/07/2017 10:20
Comitato Salva Salute Castelraimondo: "Accredia conferma che l'indagine Arpam sulla cementeria è una bufala"

Comitato Salva Salute Castelraimondo: "Accredia conferma che l'indagine Arpam sulla cementeria è una bufala"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comitato Salva Salute di Castelraimondo: "L'indagine ambientale ARPAM sulla cementeria di Castelraimondo, ovvero come i nostri amministratori hanno regalato 60.000 Euro dei nostri soldi alla Sacci.Una breve premessa: nel marzo 2016, non appena si era diffusa la notizia dell'acquisto di Sacci da parte di Caltagirone, il presidente della Provincia Pettinari, convocava una conferenza stampa per la presentazione dei mirabolanti risultati dell'indagine ambientale realizzata dall'ARPAM su incarico di vari enti pubblici (comuni di Castelraimondo, Gagliole, San Severino Marche, provincia di Macerata e Comunità montana) per appurare le ricadute degli inquinanti prodotti dalla cementeria di Castelraimondo sull'area su cui insiste l'impianto.Il compimento dell'indagine veniva deciso dietro sollecitazione del Comitato Salva Salute di Castelraimondo, al quale gli enti avevano assicurato trasparenza e partecipazione. Il Comitato, invece, sin dal primo momento veniva escluso da ogni tavolo, sia decisionale, sia tecnico.Le complesse indagini risultavano estremamente costose e i vari enti interessati sborsavano la non trascurabile cifra di 60.000 Euro di soldi pubblici; inutile precisare che, secondo l'ARPAM, la nostra è una terra che non presenta tracce di inquinamento.Mentre i vari enti interessati si affrettavano a sbandierare i mirabolanti risultati dell'indagine, il Comitato ha avuto fin da subito una posizione estremamente critica, segnalando evidenti pecche nella realizzazione dello studio, i cui risultati venivano sottoposti all'esame della Consulenze Ambientali Spa, la quale ne decretava l'assoluta inattendibilità.Il comitato, pertanto, sollecitava gli enti che avevano sborsato tutti quei soldi, a chiederne la restituzione all'ARPAM, cosa che, chiaramente, non avveniva; i soldi erano pubblici, mica hanno pagato di tasca loro!Fatta questa breve premessa, portiamo all'attenzione della cittadinanza un'altra grave scoperta.Non contento dei risultati della perizia della Consulenze Ambientali Spa, il comitato Salva Salute di Castelraimondo sottoponeva lo studio anche all'attenzione di Accredia.Come noto, Accredia è l'unico ente cui il Governo italiano riconosce il potere di attestare che gli organismi di certificazione ed ispezione, i laboratori di prova, anche per la sicurezza alimentare, e quelli di taratura, abbiano le competenze per valutare la conformità dei prodotti, dei processi e dei sistemi agli standard di riferimento. Accredia opera sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico e svolge un servizio di pubblica autorità, in quanto l'accreditamento è un servizio svolto nell'interesse pubblico ed un efficace strumento di qualificazione dei prodotti e dei servizi che circolano su tutti i mercati.Accredia certifica anche l'attività dell'ARPAM.Ebbene, con una nota del 25 luglio 2017, Accredia ci fa sapere che tutti gli esami compiuti dall'ARPAM “non rientrano nella tipologia di prove accreditate [...] ad eccezione della prova Benzo (a) pirene […] su matrice aria ambiente”. Per l'unico esame per il quale l'ARPAM risulta certificata, Accredia ci fa sapere che l'indagine è stata condotta in maniera del tutto erronea. Si sottolinea che il Benzo (a) pirene è una sostanza estremamente cancerogena.In definitiva, quello che il Comitato va denunciando oramai da anni, ossia che l'indagine ambientale compiuta dall'ARPAM sulle ricadute degli inquinanti prodotti dalla cementeria Sacci di Castelraimondo è una vera e propria bufala, dopo la conferma della Consulenze Ambientali spa trova ulteriore conferma anche da parte di Accredia, l'ente certificatore designato dal governo Italiano che tra gli altri, certifica anche l'attività dell'ARPAM.Alla luce di questa ulteriore gravissima attestazione, il Comitato sollecita tutti gli enti che hanno contribuito al pagamento dei 60.000 Euro corrisposti all'ARPAM per il compimento di questa scadente indagine, al recupero dei soldi pubblici sborsati, come farebbe qualunque assennato cittadino.Ci piace sottolineare che ancora una volta avevamo ragione noi e questa volta la nostra ragione viene certificata addirittura da Accredia".

29/07/2017 10:00
A Pievebogliana le attività ripartono nella nuova zona commerciale

A Pievebogliana le attività ripartono nella nuova zona commerciale

Gli artigiani e i commercianti di Pievebovigliana sono pronti a ripartire nella nuova zona commerciale sorta presso i campi sportivi. Nel territorio del comune di Pievebovigliana sono a disposizione varie competenze: gli elettricisti Dario Tranzocchi e Angelo Grasselli, i fabbri Clemente e Roberto Frilocchi a Roccamaia e il negozio di elettrodomestici Massimo Dipaolo. Per l'estetica troviamo i parrucchieri Patrizia Pasqualini e Bernardino Seri e per fare due chiacchiere ci si può fermare nei due bar rispettivamente di Simone Paola Morelli e di Luigi Morichetti.  Due le mercerie di Cinzia Dipaolo e di Antonietta Lupidi. Per mangiare qualcosa di buono ci si può rivolgere al negozio di alimentari di Stefania Claudia, alla frutta e verdura di Alberico e Clelia ed alla macelleria di Ivo Paoletti  Non potevano non esserci la farmacia di Vittorino Di Cristofaro, lo studio delle commercialiste Cristina e Simonetta Scipioni e la ferramenta di Paola Romagnoli.  Completano le competenze l'arredamento di Giovanni Dipaolo, la lavanderia di Giuliana Canestrini, la gioielleria di Domenico e Monika Tranzocchi e l'abbigliamento di Pietro Scipioni.    

28/07/2017 19:15
Lavori sulla strada provinciale Cingolana: conclusione prevista entro ferragosto

Lavori sulla strada provinciale Cingolana: conclusione prevista entro ferragosto

Proseguono secondo i programmi i lavori di allargamento del ponte sulla strada provinciale Cingolana in località Grottaccia. Ieri nel corso del sopralluogo effettuato dal Presidente Pettinari con il Direttore dei Lavori Ing. Matteo Giaccaglia ed il Coordinatore per la sicurezza Ing, Roberto Baldassarri si è fatto il punto dello stato dei lavori che secondo quanto annunciato dovrebbero terminare prima di ferragosto. La Ditta Le.man srl di Apiro, esecutrice di tali opere, nella stessa giornata, ha concluso il getto del nuovo impalcato.

28/07/2017 18:45
Sisma: Firmato protocollo antimafia sugli appalti per la ricostruzione pubblica nei territori colpiti dal terremoto

Sisma: Firmato protocollo antimafia sugli appalti per la ricostruzione pubblica nei territori colpiti dal terremoto

Un protocollo finalizzato a disciplinare tutte le attività di controllo e di monitoraggio in funzione antimafia e anticorruzione di tutti i contratti sugli appalti per la ricostruzione pubblica nei territori del centro Italia colpiti dal terremoto. Lo hanno firmato il prefetto Francesco Tronca, in qualità di direttore della struttura di missione del commissario Vasco Errani, Giovanni Portaluri, in rappresentanza di Invitalia e i rappresentanti degli ispettorati interregionali del lavoro e delle organizzazioni sindacali.  Ferme restando le clausole di esclusione dagli appalti pubblici degli imprenditori non in possesso dei requisiti di ordine generale, il protocollo prevede tra l'altro che il soggetto aggiudicatore e l'appaltatore o affidatario dell'esecuzione si impegnano ad adeguare e modellare la propria organizzazione ai fini dell'immediata segnalazione di eventuali tentativi di estorsione, intimidazione o condizionamenti di natura criminale. (FONTE ANSA)   

28/07/2017 18:10
Aumenta la sicurezza sulle spiagge: al via il presidio acquatico per la stagione estiva in corso

Aumenta la sicurezza sulle spiagge: al via il presidio acquatico per la stagione estiva in corso

E' stata presentata in Prefettura a Macerata l’istituzione di un presidio acquatico per la stagione estiva 2017 con un accordo tra i comuni di Civitanova Marche, Porto Recanati e Potenza Picena e il Ministero dell’Interno – Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – Comando Vigili del Fuoco di Macerata.    Erano presenti il prefetto di Macerata Dott.ssa Roberta Preziotti, il sindaco di Porto Recanati Dott. Ing. Roberto Mozzicafreddo, l’assessore delegato di Civitanova Marche Sig. Giuseppe Cognigni, l’assessore delegato di Potenza Picena Dott. Luca Strovegli, il Presidente dell’Associazione Assonautica Avv. Giuseppe Micucci, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Dott. Ing. Achille Cipriani e il Comandante della Capitaneria di Porto di Civitanova Marche Angelo de Tommasi.   I comuni di Civitanova Marche, Porto Recanati e Potenza Picena, con la collaborazione dell’associazione nazionale per la nautica da diporto – Assonautica di Macerata – al fine di integrare il servizio di Salvamento Acquatico già operativo negli arenili ricadenti nella giurisdizione degli stessi comuni, affida al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Macerata il compito di mettere in atto un presidio di salvamento acquatico nell’ambito del sito di arenile antistante lo stabilimento balneare “Barracuda” a Porto Potenza, nei giorni 29 e 30 luglio 2017 e 5-6-12-13-14-15-16-19-20 agosto 2017, per un totale di 11 giornate, dalle ore 10 alle ore 18.   I lavori si sono aperti con un sentito ringraziamento da parte del prefetto al comandante dei Vigili del Fuoco Achille Cipriani per l’operato di questi mesi che sono succeduti al sisma, per i numerosi interventi svolti con abilità e competenza e con un saluto allo stesso che il 15 settembre prossimo si congederà.   Rispetto all’ordinanza in senso stretto poi, il prefetto ha sottolineato che è il sesto anno che viene attuato il presidio acquatico e che l'atto ha la finalità di garantire la sicurezza per i bagnanti e per il territorio, grazie alle attrezzature all’avanguardia di cui il personale dei Vigili del Fuoco dispone: infatti ne viene percepito il senso di sicurezza anche da un mero punto di vista di immagine. I Vigili del Fuoco intervengono con moto d’acqua dalla particolare efficienza per garantire salvataggi in caso di soggetti che si trovano in situazioni di difficoltà in mare. Il mezzo di salvataggio verrà utilizzato con a bordo due soggetti di cui l’uno munito di patente nautica per la conduzione dello stesso, l’altro, in possesso di brevetto di salvataggio per prestare soccorso ai bagnanti. La convezione ha durata a partire dal 1 luglio al 30 settembre 2017 ma potrà subire delle variazioni a seguito di richiesta dei comuni e di accettazione del Comando dei Vigili del Fuoco. L’organizzazione del personale in base alle varie esigenze è affidata al Comando stesso.      

28/07/2017 15:46
Dalla provincia di Modena 93mila euro per una scuola temporanea a San Severino

Dalla provincia di Modena 93mila euro per una scuola temporanea a San Severino

Ammontano a 93mila euro i fondi raccolti dalla Provincia di Modena tramite un conto corrente di solidarietà attivato a favore delle popolazioni colpite dal sisma nell’Italia centrale. I fondi saranno utilizzati per la realizzazione di una scuola temporanea che ospiterà gli alunni della Primaria “Alessandro Luzio” di San Severino Marche, inagibile a causa del sisma dell’ottobre del 2016. L’accordo è il frutto dei rapporti portati avanti in questi ultimi mesi, con il coordinamento della Regione Emilia Romagna, dalla Provincia di Modena con il sindaco, Rosa Piermattei, che ha voluto personalmente ringraziare i modenesi per la loro solidarietà, sottolineando: “Con queste risorse finalmente potremo realizzare l’obiettivo, per noi prioritario, di garantire ai ragazzi e alle famiglie una frequenza scolastica regolare senza doppi turni e sovraffollamenti”. La nuova scuola temporanea, che sarà allestita all’interno del giardino del rione Di Contro, nei pressi dell’Istituto Comprensivo, ospiterà 14 classi, un’aula multimediale, un refettorio e alcuni locali di servizio e consentirà il superamento dei doppi turni e del sovraffollamento delle aule oltre a liberare i laboratori della scuola media, utilizzati finora per le lezioni degli alunni delle elementari. Ma non solo: i ragazzi potranno usufruire dei servizi della scuola attigua come la mensa e la palestra. Per le opere di urbanizzazione e le fondazioni sono necessari circa un milione e mezzo di euro finanziati in parte dal Miur con una quota del Comune che utilizzerà le risorse messe a disposizione dei modenesi per raggiungere la copertura completa dei costi.      

28/07/2017 15:22
Sisma: 396 casette consegnate ad oggi ai terremotati

Sisma: 396 casette consegnate ad oggi ai terremotati

Sono 396 le casette consegnate nelle zone del centro Italia colpiti dai terremoti dello scorso anno.Il dato aggiornato è stato fornito dal Dipartimento della Protezione Civile secondo il quale sono complessivamente 3.805 le Soluzioni abitative d'emergenza ordinate dai 51 comuni del cratere che ne hanno fatto richiesta. Al momento dunque sono stati completati i lavori in 25 aree - 3 a Norcia, 5 ad Accumoli, 15 ad Amatrice, una ad Arquata e una a Calcara di Torricella - mentre altre 177 aree ritenute idonee sono state consegnate ai consorzi incaricati della progettazione delle opere di urbanizzazione per la successiva installazione delle Sae e in 92 di queste sono in corso i lavori. In particolare, sono le Marche ad aver ordinato la metà del numero complessivo di casette: la Regione ne ha richieste 1.899 per 29 comuni. L'Abruzzo, invece, ha ordinato fino ad oggi 218 casette, da installare in 13 comuni, il Lazio 755 per i sei comuni più colpiti, l'Umbria 933 per 3 comuni che ne hanno fatto richiesta. (FONTE ANSA)   

28/07/2017 14:50
La Regione Marche chiede  l'attivazione del Fondo di solidarietà nazionale per i danni causati dalla siccità

La Regione Marche chiede l'attivazione del Fondo di solidarietà nazionale per i danni causati dalla siccità

La Regione Marche ha chiesto al ministero delle Politiche Agricole l'attivazione del Fondo di solidarietà nazionale per far fronte ai danni causati dalla siccità. "Chiediamo gli aiuti compensativi a favore delle imprese agricole per il perdurare di una situazione di carenza idrica che si protrae da parecchi mesi - spiega la vice presidente e assessore all'Agricoltura Anna Casini -. I danni registrati e che si stanno prospettando creano notevoli difficoltà alla ripresa produttiva dei singoli settori che, se non adeguatamente compensati, potrebbe costringere molti imprenditori a ridurre o abbandonare le coltivazioni". Casini evidenzia anche che "l'evento siccità si aggiunge alle forti criticità determinate dalla crisi sismica iniziata il 24 agosto 2016, dalle eccezionali nevicate del gennaio 2017 e dalle gelate di aprile. Quasi una tempesta perfetta che sta mettendo in ginocchio il settore primario marchigiano". (FONTE ANSA)

28/07/2017 14:45
Lavori spediti per la messa in sicurezza del viadotto di Castreccioni sulla diga di Cingoli

Lavori spediti per la messa in sicurezza del viadotto di Castreccioni sulla diga di Cingoli

Procedono a pieno ritmo i lavori di messa in sicurezza del viadotto che collega Moscosi a Castreccioni, sulla diga di Cingoli. Il ripristino della viabilità avverrà i primi di settembre. "La durata complessiva dei lavori è di 6 mesi - spiega l'ing. Cristiano Aliberti, direttore dei lavori - e prevede interventi di consolidamento delle spalle, delle pile e dell'impalcato del ponte. Sono previsti inoltre la sostituzione degli apparecchi d'appoggio con isolatori sismici, il ripristino delle velette e la sostituzione della barriera a bordo ponte. In questi giorni stiamo approntando la fase più delicata dei lavori in acqua: ad agosto si procederà al consolidamento delle pile in acqua con l'utilizzo di un pontone. Si tratta di lavorazioni particolarmente complesse anche dal punto di vista della sicurezza, che necessitano di una verifica continua durante la fase esecutiva. Qualora le procedure diano risultato positivo - conclude il tecnico - si potrà pensare ad una riapertura parziale del ponte già a settembre". (FONTE ANSA)  

28/07/2017 14:45
World vision e Gruppo Romani insieme per la rinascita di San Ginesio

World vision e Gruppo Romani insieme per la rinascita di San Ginesio

Modificare l'angolo visuale, di fronte ai fatti del mondo, può condurre a un'interpretazione del reale in grado di produrre nuove connessioni. E' quanto accaduto, in seguito agli eventi sismici iniziati nell'agosto 2016, nei corridoi della World Vision, un’organizzazione umanitaria non governativa che si impegna da oltre 65 anni per sconfiggere le cause della povertà e dell’esclusione sociale, con particolare attenzione all’infanzia, che ha deciso di sostenere con forza la ripresa di un piccolo comune dell'entroterra maceratese, uno di quelli nel cosiddetto cratere: San Ginesio. World Vision, presente in 99 paesi del mondo con programmi di sostegno a distanza e di risposta alle emergenze umanitarie, per la prima volta nella sua storia ha deciso di finanziare progetti di emergenza in Italia, e lo ha fatto attraverso le donazioni del Gruppo Romani Spa. Importante realtà imprenditoriale, tra gli alfieri del Made in Italy, il Gruppo Romani non ha esitato di fronte alla possibilità di essere solidale, con azioni concrete, verso un comune terremotato, non soltanto sotto la spinta data dalla sensibilità, ma soprattutto dal moto di condivisione che nasce, istintivamente, quando si conosce e si è vissuta in prima persona la dirompenza di un sisma. “Siamo felici di aver dato il nostro contributo alla ricostruzione del Comune di San Ginesio – commenta Giorgio Romani, Presidente del Gruppo Romani che ha sede a Casalgrande (RE), territorio colpito del terremoto del 2012 -. Sappiamo cosa significhi essere colpiti da una simile calamità, e sappiamo anche quanto sia importante riprendere in mano la propria vita prima possibile, ripartire dal lavoro per arrivare al resto”.L'azienda ha donato alla comunità sanginesina un mezzo ribaltabile a disposizione degli operai comunali. “E' stato un dono prezioso per noi – ha commentato il sindaco , Mario Scagnetti – perché è un mezzo che non avevamo e di cui sentivamo la necessità. Al momento viene utilizzato per la sistemazione del paese e per la manutenzione delle strade, mentre durante il periodo invernale potrà essere utilizzato per lo spargimento di sale, operazione vitale per paesi come il nostro dove il gelo e la neve si fanno sentire. Al Gruppo Romani va il nostro più sentito e sincero ringraziamento”.   “La nostra solidarietà va a tutta la popolazione colpita dal sisma del 2016 – continua Paolo Romani, AD del Gruppo -. Come azienda intendiamo lanciare un forte segnale, che spero sia da esempio, per far ripartire il tessuto economico di un territorio messo in gravi difficoltà da questo terribile evento”.“Di fronte a questa drammatica emergenza World Vision ha lanciato prontamente una campagna di raccolta fondi in soccorso delle popolazioni colpite dal sisma, a cui il Gruppo Romani ha aderito fin da subito - ha sottolineato Emanuele Bombardi, direttore World Vision Italia - Desidero per questo ringraziare il Gruppo Romani per la sensibilità e per il grande senso di solidarietà dimostrati. Con la speranza che i territori dell’alto maceratese possano risollevarsi al più presto”.

28/07/2017 12:15
Civitanova, anche un campano piazza una bancarella davanti allo Shada

Civitanova, anche un campano piazza una bancarella davanti allo Shada

Come non bastassero gli abusivi extracomunitari che affollano il marciapiede del lungomare sud, ieri sera ha fatto la sua comparsa anche un italiano, identificabile più o meno come originario della Campania per il suo spiccato ed inconfondile accento. Il signore in questione, con un'intraprendenza di altri tempi, incurante di tutto e di tutti, ha piazzato la sua vistosa bancarella con magliette e cappellini in mezzo al marciapiede, a due passi dall'ingresso della discoteca. Lui nel frattempo rimaneva un po' distante, seduto all'interno di una Ford Focus nuova fiammante, controllando a distanza la presenza di eventuali clienti. Gli affari, purtroppo per lui, non crediamo siano andati troppo bene, dato che da mezzanotte all'una, orario di punta per l'ingresso allo Shada, si è alzato solo una volta dal comodo sedile per una vendita che nemmeno si è conclusa. Chissà, forse lo rivedremo questa sera, anche se con i Ricchi e Poveri come ospiti, le sue magliette spiritose non dovrebbero essere troppo adatte all'età media della clientela della discoteca... Sabato sera, comunque, se ancora in zona e vigili urbani permettendo, avrà diverse centinaia di potenziali clienti.

28/07/2017 11:03
Nuova vita per il campo polivalente di Caccamo: la gestione affidata a una comunità terapeutica per minori

Nuova vita per il campo polivalente di Caccamo: la gestione affidata a una comunità terapeutica per minori

Torna ad essere fruibile il campo polivalente di calcio e pallavolo di Caccamo. La gestione della struttura, infatti, è ora passata alla comunità terapeutica per minori “Beata Corte” grazie ad un accordo tra Curia (proprietaria del campo), Comunanza Agraria (gestione precedente) e comunità Beata Corte. La nuova gestione e la riapertura del campo sono state salutate da un taglio del nastro da parte del Sindaco di Serrapetrona, Silvia Pinzi, e poi la festa è proseguita con un quadrangolare di calcetto. Saranno dunque i ragazzi ospiti di Beata Corte ad occuparsi della manutenzione del campo e, supervisionati dagli operatori, effettueranno i tagli dell’erba, le irrigazioni ed ogni altro lavoro rivolto alla cura e al miglioramento degli impianti che, in pochi giorni, grazie al loro entusiasmo, sono tornati al loro antico splendore. Il quadrangolare di calcetto ha previsto incontri tra squadre rappresentative delle realtà commerciali ed imprenditoriali di Caccamo: oltre alla squadra di Beata Corte parteciperanno il ristorante da Lorè, la ferramenta Fer.Ver e Sira calzature. Cal taglio del nastro hanno preso parte, oltre al primo cittadino, Sandro Saltalamacchia (Presidente della Comunanza Agraria di Borgiano), il parroco Aronne Gubinelli che ha benedetto il campo, Gianni Appolloni (Priore della Confraternita), Michele Borri (consigliere comunale); per Beata Corte erano presenti la dott.ssa Giada Orazi (psicologa coordinatrice) e il dott. Alessandro Savi (coordinatore dei servizi).   Nel suo intervento, il sindaco ha sottolineato l’eccellente integrazione di Beata Corte nel tessuto territoriale e l’importanza del “fare squadra” tra soggetti diversi in vista del raggiungimento di un obiettivo comune: nella fattispecie, infatti, il campo polivalente sarà finalmente curato e disponibile per la cittadinanza e, nel contempo, i ragazzi di Beata Corte potranno disporre di un impianto sportivo vicino alla Comunità stessa. Inoltre, nel realizzare le opere di manutenzione, gli stessi ragazzi si impegnano in una corresponsabilizzazione che può diventare un ottimo strumento di crescita nella costruzione comune di una realtà fruibile da loro stessi e dalla comunità.

28/07/2017 10:16
Sae: 65 cantieri in corso sui complessivi 77. Le aree in cui è chiusa la prima fase di urbanizzazione sono 21

Sae: 65 cantieri in corso sui complessivi 77. Le aree in cui è chiusa la prima fase di urbanizzazione sono 21

Sono 27 i Comuni delle Marche colpiti dal sisma che hanno richiesto le Sae, le cosiddette casette. Sono in corso 65 cantieri su 77 aree individuate dai sindaci delle tre province interessate dal terremoto per la realizzazione di 1.853 soluzioni abitative. Ventuno le aree in cui è chiusa la prima fase di urbanizzazione: sui siti sono già pronte le piazzole per il montaggio delle casette per il montaggio. Montaggio che è iniziato su 18 aree: sei ad Arquata del Tronto; area di Gualdo a CastelSantangelo sul Nera; due aree a Fiastra; Montecavallo; 7 aree a Pievetorina; area La pieve di Ussita. (FONTE ANSA)

27/07/2017 19:20
Memoria e gaffes dei paesi tuoi: Treia dimentica Benito Raponi come fondatore della Lube

Memoria e gaffes dei paesi tuoi: Treia dimentica Benito Raponi come fondatore della Lube

 Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato ricevuto da un gruppo di cittadini di Treia:  "Si dice che la memoria ed una stretta di mano tra galantuomini siano ormai mosche bianche. Un piccolo dubbio sull’estinzione di questi due pilastri del vivere civile è sorto spontaneo a quanti, domenica 23 luglio, erano a Treia per le nozze d’oro della città con l’azienda Cucine Lube. L’Amministrazione Comunale, organizzatrice della festa come riportato sui manifesti e più volte ricordato dal presentatore, ha giustamente celebrato l’intuizione del fondatore Luciano Sileoni mancando di ricordare Benito Raponi che diede a quel lampo l’opportunità di diventare fuoco e propagarsi al mondo. Ci è infatti dispiaciuto notare che solo al termine della festa e dietro suggerimento di uno di noi spettatori il sindaco, in extremis, poco prima di scendere dal palco, abbia precipitosamente preso il microfono dalle mani del presentatore per un brevissimo accenno alla figura di Raponi come co-fondatore della Lube, a cui è seguito un fortissimo applauso. La storia dei due fondatori è leggendaria e nota ai treiesi di ogni età. Una coppia formidabile dal quel 1967 in cui il barbiere Benito Raponi è stato l’unico, a differenza di amici o facoltosi treiesi, che ha dato incondizionata fiducia al giovane falegname Luciano Sileoni per i suoi avveniristici progetti. Luciano ha avuto l’idea e Benito l’ha catturata, decidendo d’investire soldi ed energia in quello che si rivelò un fortunato connubio tra due cervelli, tra due anime. Luciano l’esperto, Benito il mediatore, il cosiddetto ago della bilancia, forse grazie proprio al suo segno zodiacale. Chissà?! Un sodalizio umano, dunque, prima ancora che commerciale, suggellato non da chili di carte bollate, ma da un pugno di righe autografe su un foglio a quadretti come si vede in una foto del libretto edito per l’occasione a cura dello stesso Sileoni. E in quel momento entrambi furono considerati dei visionari, ognuno a proprio modo. Due visionari,  un'unica vision. Due sillabe, un'unica azienda: LU-BE. Dopo la LU di Luciano ci saremmo aspettati di ascoltare anche la BE di Benito. Ci è quindi dispiaciuto  di aver trovato solo uno spazio vuoto. E ci è dispiaciuto che l’Amministrazione Comunale Treiese non abbia colto questa particolare occasione della ricorrenza del 50° per rendersi testimonial di quelle poche righe da cui è nato l’impero LUBE e che sono un esempio per le generazioni di treiesi di oggi e di domani. Un patrimonio di identità e di valori che non deve essere disperso perché l’opera di chi non c’è più viva nella memoria.  Un gruppo di cittadini treiesi".      

27/07/2017 19:15
L'Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo consegna un assegno a un'azienda di Pieve Torina

L'Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo consegna un assegno a un'azienda di Pieve Torina

L’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo di Civezzano e Fornace (provincia di Trento) ha consegnato un assegno al titolare di un’azienda agricola di Pieve Torina, colpita duramente dal sisma. Il Presidente, Brig. in congedo Igino Macchiavelli, tramite il Comando Provinciale dei Carabinieri di Macerata, ha voluto donare una somma - raccolta tra i soci e benemerite della Sezione di Civezzano e Fornace  - all’azienda agricola del Sig. Augusto Lucarini quale segno di solidarietà e di augurio per una immediata ripresa. Già a Natale del 2016 l'associazione aveva raccolto una somma devoluta alla stessa azienda.

27/07/2017 18:35
La Corte di Giustizia Europea dichiara legittimo l'operato della Provincia di Macerata

La Corte di Giustizia Europea dichiara legittimo l'operato della Provincia di Macerata

 Sulla sentenza della Corte di Giustizia Europea la Provincia di Macerata ritiene necessario fornire alcuni chiarimenti. Le autorizzazioni per la realizzazione degli impianti a biogas di Corridonia e Loro Piceno erano state rilasciate dalla Regione Marche, competente in materia, senza il completamento della procedura di VIA, poichè esclusa da un'apposita legge regionale. Successivamente, tale legge regionale è stata dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale; a seguito della decisione della Corte, il TAR ha annullato, su ricorso dei Comuni interessati, le autorizzazioni regionali già rilasciate, proprio per la mancata effettuazione della VIA. Le ditte che avevano nel frattempogià realizzato gli impianti sulla base della autorizzazione regionali annullate hanno chiesto alla Provincia di effettuare la valutazione di impatto ambientale cosiddetta “postuma”. I Comuni hanno contestato alla Provincia la legittimità della procedura di VIA “postuma” proponendo ulteriori ricorsi al TAR che, a sua volta, ha rimesso la questione all'esame della Corte di Giustizia Europea. Ieri, la Corte, con propria sentenza, ha dichiarato legittimo e conforme ai principi del diritto comunitario l'operato della Provincia ammettendo la possibilità dell'effettuazione della VIA anche dopo la costruzione e la messa in servizio di un impianto. Spetterà ora al TAR Marche, anche sulla scorta di tale indicazione, decidere i ricorsi amministrativi promossi dai Comuni.    

27/07/2017 18:05
La Provincia apre un altro cantiere: è iniziata la sistemazione della frana sull'Apirese

La Provincia apre un altro cantiere: è iniziata la sistemazione della frana sull'Apirese

Sono iniziati lunedì scorso 24/07/2017 i lavori per il risanamento del movimento franoso al Km.26+300 sulla S.P. Apirese (S.P.n.2) nel Comune di Apiro (MC). La frana è presente già dal Febbraio 2012 causata dalle intense nevicate e poi si è aggravata ulteriormente nel Marzo 2015 a seguito delle intense precipitazioni piovose che hanno interessato l'intera Regione. Il movimento franoso ha causato un abbassamento di quasi tutta la carreggiata stradale per una lunghezza complessiva di circa 60 m. L’intervento prevede la realizzazione di una paratia di pali di contenimento posta sull'arginello della scarpata di valle e alcune opere di drenaggio volte all'intercettazione delle acque sotterranee di infiltrazione. L’intervento ha un importo complessivo di 150.000 € ed è stato appaltato alla ditta F.lli Mariani srl di Roma (MC) con un tempo previsto per l’ultimazione dei lavori di 120 giorni.                    

27/07/2017 17:35
In corso 700 tirocini formativi in zona sisma promossi dalla Regione

In corso 700 tirocini formativi in zona sisma promossi dalla Regione

Sono in corso 700 tirocini formativi promossi dalla Regione Marche nell'area del cratere del sisma. Lo ha riferito Fabio Montanini, dirigente regionale alla Formazione e al Lavoro, durante la presentazione dell'11mo rapporto dell'Osservatorio regionale del mercato del lavoro, dedicato al 2016. "Ci sono notevoli speranze - ha sottolineato Montanini - che i tirocini diventino contratti di lavoro. La Regione sta studiando il possibile, ma serve una crescita costante che faccia aumentare la domanda di lavoro". Nel 2016 la Regione ha varato bandi per 38 milioni di euro per il sostegno alla formazione e l'occupazione, tra cui 6,5 milioni per sostegno alla creazione d'impresa, 1,5 ai dottorati industriali, 7,2 per progetti formazione giovani. In questi giorni, invece, è stato varato un bando per formare 50 tipi di professionalità nel settore dell'edilizia, relativi anche a ricostruzione anti-sismica e sostenibilità ambientale. (FONTE ANSA)

27/07/2017 17:15
Siccità, Galletti: "Severità idrica alta limitatamente a Lazio, Umbria e Marche". Le stesse regioni terremotate in cui per tre anni l'acqua è gratis

Siccità, Galletti: "Severità idrica alta limitatamente a Lazio, Umbria e Marche". Le stesse regioni terremotate in cui per tre anni l'acqua è gratis

Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, in audizione in commissione Ambiente al Senato, in merito all'emergenza idrica ha affermato che: "L'analisi del quadro delle attuali disponibilità idriche e degli interventi migliorativi attivati ed attivabili ha condotto - conclude - all'identificazione della condizione di severità idrica alta limitatamente a Lazio, Umbria e Marche"; questo consentirà "l'eventuale attivazione delle procedure a sostegno del settore agricolo nonché la richiesta di concessione dello stato di emergenza, su impulso regionale". Quindi, laddove la Regione Marche richiederà un sostegno statale per l'agricoltura e la dichiarazione dello stato di emergenza idrica, con larga probabilità entrambe le richieste saranno accolte.  Il ministro è stato poi chiaro in merito alla necessità di commissariare i comuni che non rispettano la pianificazione idrica: "Ci sono oggi Regioni dove, nonostante l'esercizio dei poteri sostitutivi e le numerose diffide inviate da parte del ministero, non sono stati istituiti enti di ambito o, anche se istituiti, non sono operativi. Credo che il commissariamento di quei Comuni che non aderiscono ancora oggi agli Enti d'ambito sia necessario e indifferibile". Galletti ha parlato poi di una futura "riforma strutturale messa in campo con la nuova governance del settore" e ha richiamato gli enti alla gestione ottimale della risorsa idrica.  Apprezzabile dunque l'intervento del ministro. Ciò che stupisce invece è la perfetta coincidenza tra le regioni ad alto stress idrico e i territori colpiti dal sisma: Lazio, Umbria e Marche. All'appello manca soltanto l'Abruzzo dove l'agricoltura è un settore non rilevante come nelle altre tre regioni menzionate.  Lo stupore concerne il fatto che, mentre da un lato a livello di Governo centrale si decanta una pianificazione idrica estesa, dall'altro solo qualche mese fa è stato emanato un provvedimento dell' Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico (Aeeg)  - con molta probabilità dietro sollecitazione del Governo centrale - che prevede che i terremotati per tre anni non pagheranno niente per i consumi idrici come riportato qui.  In due parole appare riassumibile la condotta del Governo al riguardo: populismo e scelleratezza. Si ripete lo stesso scenario che è seguito al provvedimento relativo alla somministrazione gratuita dei farmaci nei comuni del cratere.  Si getta fumo negli occhi ai cittadini - in questo caso meglio dire acqua negli occhi - per coprire gli spaventosi ritardi nella Ricostruzione (quale?) . Ciò a discapito però dell'ambiente e degli stessi cittadini che poi si ritrovano in emergenza idrica.  Certo, la siccità non è colpa del Governo, ma quando un ministro rimprovera gli altri enti di non rispettare la pianificazione idrica nazionale, non può tacersi come la stessa autorità centrale abbia sollecitato e plaudito al provvedimento dell'Aeeg.      

27/07/2017 16:40
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