L'interrogazione del capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Elena Leonardi, sulla criticità da rischio idrogeologico del fiume Potenza che va dal cosiddetto "Mulino dei Gatti" sino alla foce, è stata discussa martedì in consiglio regionale. La risposta dell'assessore competente ha però convinto solo parzialmente la rappresentante regionale del partito della Meloni poichè Sciapichetti "si è limitato a relazionale sugli importi stanziati e sulle fasi del progetto senza indicare una data precisa per l'inizio e la durata dei lavori".
Per la messa in sicurezza del tratto di fiume che interessa Porto Recanati, l'assessore ha ammesso che il cronomprogramma sarà evidenziato solo in fase di progettazione esecutiva, ancora non effettuata, che è stata affidata alla stazione unica appaltante di Ascoli Piceno.
Leonardi, nella replica, ha evidenziato il fatto che quanto risposto dal'assessore è già scritto negli atti citati dall'interrogazione stessa. "I cittadini, e lo stesso Comitato di quartiere Santa Maria in Potenza, attendono fatti concreti da troppo tempo. Occorre sbloccare la situazione legata al dissesto degli argini e all'alveo troppo stretto proprio nei tratti ricadenti nel comune di Porto Recanati", da qui l'interrogazione di Leonardi che ha preso a cuore questo problema e "nell'atto depositato in Regione è citato proprio l'Accordo di Programma stipulato tra il ministero dell'Ambiente e la Regione stessa". Nell'interrogazione si evidenziava il fatto che dall'Accordo di Programma del 2010 sono intercorsi ben sette anni, e con questo ultimo stralcio deliberato prima della vigilia di Natale, si rischia di dilungare ulteriormente l'avvio dei lavori.
Per Leonardi "non si può più tergiversare, ora che la cifra di 1,2 milioni di euro, è stata definita ed è stanziata dalla Regione con fondi del proprio bilancio, è necessario avviare subito l'iter progettuale definitivo e programmare i lavori medesimi. La situazione dell'area, con le continue persistenti piogge e il discioglimento delle nevi in montagna rischia di aggravare la situazione". Di qui l'impegno a vigilare sulla tempistica della progettazione e dell'esecuzione dei lavori
Maltrattatamenti, violenza psicologica, violenza fisica ed economica, stalking, minacce: sono questi i tipi di bisogni che nel corso del 2017 sono stati espressi da 32 donne (età compresa tra i 17 e i 70 anni) in prevalenza italiane provenienti da Recanati e da diversi comuni dell’ambito territoriale. Lo sportello Anti Violenza ed Anti Stalking del Comune, gestito dalla criminologa Margherita Carlini, le ha accolte, sostenute ed accompagnate gratuitamente con la garanzia dell’anonimato. Non è possibile tracciare un profilo standard di coloro che si sono rivolte al servizio in quanto distribuite in un range anagrafico piuttosto ampio, differente l’estrazione sociale, diversi i livelli di istruzione (dalla terza elementare sino alla laurea) e con stati occupazionali che variano dalla disoccupazione alla libera professione. Molto spesso quello espresso non è un unico bisogno: tra le vittime disagio e sofferenza emergono da stati di isolamento sociale e o lavorativo, umiliazioni, comportamenti svalutanti, violenza fisica e atti persecutori. In molti dei casi trattati non è stato portato un unico bisogno, ma le richieste sono state molteplici (ad esempio bisogno di sostegno, ma anche di informazione e “denuncia” di una situazione di violenza). Per ogni caso è stata fornita una risposta specifica e conforme alle esigenze e alla volontà della donna.
In alcuni casi è stato effettuato un invio ai Centri Anti Violenza provinciali di competenza, in altri è stata attivata una rete di protezione territoriale con le forze dell'ordine e i servizi sociali del Comune, altre ancora hanno fatto dello Sportello un proprio spazio di sostegno.“Il servizio offerto dallo Sportello- afferma la delegata alle Pari Opportunità del Comune Carlotta Guzzini- ad una rapida analisi dei dati, è utile e indispensabile, si è quindi deciso di ampliarlo con un’apertura settimanale ( tutti i martedì dalle 16 alle 19) presso l'ospedale di Recanati grazie all'Ambito territoriale. Un sostegno e una presenza che non possono mancare, una mano amica che viene tesa alle donne”.
Copertura vaccini alta nelle Marche, ma mancano all'appello poco meno dell'8% delle famiglie.
Su una popolazione di 226.735 bambini e ragazzi da 0 ai 16 anni alla data del 31 dicembre 2017 risultano inadempienti il 6,1% (13.941 unità) per le vaccinazioni per difterite, tetano, pertosse (DTP) e 7,8% (17.734) per morbillo, rosolia, epatite (MPR). Di questi una buona parte sono già stati prenotati. Per chi ad oggi non è ancora in regola, si mette in moto il meccanismo previsto dalla circolare congiunta dei Ministeri Salute e Istruzione che fissava al 10 marzo il termine della consegna dei documenti sulle vaccinazioni in asili nido, materne e scuola dell'obbligo: i dirigenti scolastici debbono inviare una comunicazione scritta alle famiglie i cui bambini non sono in regola con le vaccinazioni.
Un primo richiamo agli inadempienti marchigiani era stato effettuato a luglio 2017: ne risultavano 17.820 per DTP e 23.771 per MRP. Con quella campagna ne erano stati recuperati 3.879 (22% per DTP) e 6.037 (25% per MRP). (Ansa)
L'Ufficio elettorale comunica a tutti i componenti dei seggi (presidenti, segretari e scrutatori), che hanno svolto servizio alle consultazioni di domenica 4 marzo, che da oggi sono in liquidazione i relativi compensi per il lavoro svolto.
Per ricevere il pagamento, rende noto il Comune di Civitanova Marche, sarà sufficiente recarsi presso qualsiasi filiale Ubi banca muniti di documento d'identità valido.
Il circolo culturale filatelico numismatico “Federico Matassoli” di Castelfidardo è nato solo 4 anni fa, ma si è dato molto da fare in questo poco tempo. Già attivo sul territorio negli anni Sessanta, con uomini e donne uniti dalla passione per il collezionismo di francobolli e storia postale,. lo spirito della passione filatelica è rimasto nell’aria anche dopo lo scioglimento e si è posato dopo qualche decennio su questo nuovo gruppo. I soci odierni sono una trentina e dal 2014 ricordano, in occasione di ricorrenze particolari, personaggi e avvenimenti di Castelfidardo mescolando la storia locale con la Filatelia e la Posta.
Amministrazione locale, istituti scolastici, associazioni e aziende vengono coinvolte negli eventi che organizzano per una collaborazione e condivisione che porta tutta la città a conservare memoria del passato, valorizzandolo.
Oltre agli eventi a livello locale hanno anche partecipato all’organizzazione di due congressi nazionali, uno a Castelfidardo della Stampa Filatelica Italiana e l’altro a Fermo dei collezionisti del Forum Filatelia&Francobolli, il più grande a livello europeo.
Insomma un grande fermento che non è passato inosservato e ha portato il circolo di Castelfidardo ad aggiudicarsi la quarta edizione del premio Giovannino Brandi, assegnato a chi nel precedente anno si è particolarmente distinto nella promozione filatelica.
Il cavaliere Giovannino Brandi è stato un personaggio di peso nel panorama filatelico marchigiano, ha fondato il Museo della storia postale di Loro Piceno e ha contribuito molto allo sviluppo del circolo filatelico del suo paese, sostenendo con convinzione la necessità di unire le forze per la propaganda filatelica.
Alla sua morte i 4 circoli gemellati di Loro Piceno, Falconara, Treia e Ascoli Piceno, in accordo con la figlia Maria, hanno pensato e creato il Premio a lui dedicato.
E questa quarta edizione è stata attribuita all’unanimità al Circolo Matassoli. Il 10 marzo i soci di Castelfidardo sono stati invitati a Loro Piceno per una giornata di filatelia, eno-gastronomia, cultura e convivialità con un momento di commovente dedica al cavalier Brandi, quando tutti i presenti hanno fatto visita al cimitero di Colmurano per deporre un mazzo di fiori. Nella sede del circolo, all’interno del Chiostro di San Francesco, tra reperti postali dei comuni appartenenti all’Unione Montana dei Monti Azzurri, si sono ritrovati collezionisti filatelici di tre provincie per festeggiare il premio al circolo Matassoli.
Splendidamente organizzata la giornata nel delizioso borgo di Loro Piceno, 2.400 abitanti, un panorama mozzafiato sui Monti Sibillini e della Laga, e tanta cultura da mostrare. Nel castello di Brunforteda vedere il Museo della Storia Postale, un monastero domenicano di clausura in cui si mantiene magnificamente intatta la cucina seicentesca, imponente e completa di moltissimi attrezzi culinari, il Museo delle due Guerre Mondiali, emozionante e nato per far ricordare e riflettere e il Museo del Vino Cotto, prodotto tipico e conosciutissimo del paese maceratese.
Una targa ricordo e una medaglia per il circolo Matassoli e una pergamena per ogni singolo socio resteranno come ricordo del Premio ricevuto mentre un quadro con le cartoline, gli annulli filatelici e i francobolli personalizzati realizzati per gli eventi organizzati in questi ultimi 4 anni è stato donato dai fidardensi agli amici collezionisti di Loro Piceno, unitamente ad una copia, per ogni presidente di Circolo presente, del libro La Storia di Castelfidardo e dintorni di Paolo Bugiolacchi.
Tante sedie nuove per la mensa scolastica dei bambini che frequentano la scuola dell'infanzia presso l'istituto "E.De Giorgi di Gagliole sono state consegnate dall'associazione "108-Una scuola per la vita", venuta a conoscenza delle necessità del plesso scolastico, nel piccolo paese colpito dal terremoto.
Presenti alla consegna il sindaco di Gagliole Mauro Riccioni, la dirigente scolastica Simonetta Serri e le maestre, oltre a Sara Ventura e le rappresentanti dell'associazione. Il gruppo ha messo a disposizione i fondi raccolti dai genitori degli alunni della scuola elementare "Pascoli" e della scuola media "Pellico" di Varese, che hanno realizzato un cd con l'inno della scuola, cantato dai loro bambini. I piccoli della scuola dell'infanzia avranno ora delle sedie a norma e adatte alle loro esigenze.
(Fonte Ansa)
Martedì 13 marzo, alle ore 18,30, si terrà a Loro Piceno, presso l’azienda Carlo Splendiani S.r.l. in Contrada Grazie Fiastra snc (zona artigianale Passo Loro), un incontro informativo rivolto alle aziende per presentare alcune delle possibilità di finanziamento pubblico, per investimenti nelle energie rinnovabili e nel risparmio energetico.
L’incontro, organizzato dal Comune di Loro Piceno, si inserisce all’interno del progetto “La rinascita ecosostenibile delle aree del cratere sismico dell’Italia centrale”, avviato da Meridiana Cooperativa Sociale, in collaborazione con l’Università di Camerino nel giugno 2017, per ridurre gli sprechi energetici ed economici delle aziende del territorio, favorendone così la competitività sul mercato e una maggiore tutela dell’ambiente.
Il Comune di Loro Piceno, da tempo ha iniziato un percorso virtuoso, anche con l’utilizzo delle fonti rinnovabili e l’avvio delle procedure per il miglioramento dell’efficienza energetica dei propri edifici, mediante l’impiego intelligente dell’energia.
“Con queste iniziative vogliamo coinvolgere tutta la popolazione,” dice il sindaco, avv. Ilenia Catalini” evidenziando l’importanza di questi interventi, sia dal punto di vista del risparmio economico a favore delle imprese, che dei vantaggi per la collettività dal punto di vista ambientale. Questa è la motivazione che ci ha spinto a promuovere incontri itineranti, con esperti del settore e con l’obiettivo di fornire tutte le informazioni sui benefici, per le aziende, favorite anche dalla possibilità di accesso ai fondi pubblici, nazionali e regionali.”
“I due principali strumenti, per incentivare l’efficienza energetica degli edifici aziendali” dice l’Ing. Andrea Graziani, esperto in gestione dell’energia per il settore industriale pubblico e privato “sono il Bando Energia Imprese, che mette a disposizione quasi 10 milioni di euro, per coprire fino all’80% degli investimenti sostenuti dalle aziende e il Conto Termico 2.0, con ulteriori 900 milioni di euro per incentivare interventi per l'incremento dell'efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili.”
“A due anni dall’entrata in vigore del Conto Termico 2.0.”, dice il dott. Stefano Leoperdi, coordinatore del settore energie rinnovabili e risparmio energetico di Meridiana, “dei 900 milioni di euro iniziali, più del 75% sono ancora oggi disponibili. La scarsa pubblicizzazione di questa misura ne ha causato un utilizzo limitato, è quindi dovere non solo degli enti pubblici, ma anche delle società e dei professionisti che come noi operano nel settore del risparmio energetico, divulgare il più possibile il messaggio, affinché questi fondi siano utilizzati correttamente e trasformati in un volano di crescita per le imprese e occasione di tutela dell’ambiente a favore di uno sviluppo sostenibile del quale la nostra civiltà ha sempre più bisogno.”
Durante l’incontro saranno approfondite queste tematiche con un progetto che intende sostenere imprese, enti pubblici e famiglie, colpite dai recenti eventi sismici e con lo scopo di promuovere l'adeguato utilizzo dei finanziamenti e benefici fiscali messi a disposizione dallo Stato e dalla Regione in ambito energetico.
“La rinascita ecosostenibile delle aree del cratere sismico dell’Italia centrale” pertanto, si pone come progetto pilota che, partendo dalla collaborazione tra Enti Pubblici, Università, mondo professionale e delle imprese, fornisca uno strumento innovativo completo e interdisciplinare per tutte le realtà produttive. Queste, attraverso un’adeguata diagnosi energetica, potranno effettuare i necessari interventi di efficientamento energetico e generare risparmi consistenti di energia, benefici economici e miglioramento delle condizioni ambientali del nostro territorio.
E’ vero che l’abito non fa il monaco, ma in alcuni casi dall’abito non si può prescindere, in quanto indizio di qualità di ciò che è celato.
Questo è appurato in generale per qualsiasi prodotto presente sul mercato (scarpe, abiti, auto, ecc…) e, in modo particolare, per quelli di natura enogastronomica. Questi ultimi, al momento dell’acquisto, in linea di massima non possono essere testati, a differenza dei primi dove la qualità può essere accertata con una prova. Viceversa, di fronte all’anonimato di uno scaffale in cui sono presenti vini, aceti, birre ed oli, si è dovuti ricorrere ad un’espressione estetica che avvalorasse la già comprovata qualità del contenuto, facendo presagire quello che in molti casi non è possibile, ossia l’assaggio e la bontà dell’assaggio.
Il neuromarketing ha dimostrato che, in una società sempre più veloce come quella Occidentale, si impiegano circa 12 secondi a scegliere di acquistare un prodotto gastronomico dallo scaffale. Si agisce d’impulso, istintivamente, e quindi influenzati da colori, forme, materiali e immagini. “Siamo macchine emotive che pensano”, come scrive il neurologo Antonio Damasio, e attraverso le emozioni l’essere umano dà valore a ciò che lo circonda.
Sulla scia di questi studi, l’Antico frantoio Gabrielloni ha appena introdotto nel mercato Emilio, un olio con una veste innovativa, che ha ottenuto il 2° posto alla quinta edizione del Premio Le Forme dell'Olio, tenutasi a Milano presso il Palazzo delle Stelline.
Il concorso, a cui partecipano oli da tutto il Mondo, è riservato al packaging e al visual design, ed è organizzato da Luigi Caricato, scrittore e ordinario dell’Accademia dell’olivo di Spoleto. Insieme a lui, a decretare la vincita dell’olio Emilio, una giuria composta, tra i tanti, dai designer Gianni Pasini e Mauro Olivieri e dalla giornalista del Corriere della Sera Marisa Fumagalli.
L’olio Emilio si presenta con due serigrafie, quella del marchio sul fronte della bottiglia e quella di una pianta d’olivo sul retro. Poggia su una base in legno di olivo della varietà Frantoio, alla quale si aggancia, con un cordoncino, l'astuccio esterno in carta seta, su cui il marchio è stampato con oro a caldo. Lateralmente, bottoni di pellecolor oro fermano il cordoncino, bloccando l'astuccio alla base.
Per ulteriori informazioni, consultare il link https://www.gabrielloni.it/it/gli-speciali-home/emilio.html.
E' morto a 53 anni all'ospedale di Macerata, Antonio Filoni, agente di commercio che da trent'anni lavorava per l'Edilcasa di Caccamo. Filoni era arrivato d'urgenza all'ospedale di Camerino per l'aggravarsi delle sue condizioni. Al nosocomio di Camerino era stato ricoverato alcuni giorni fa, poi le sue condizioni si sono fatte sempre più critiche tanto da portare i medici a decidere il successivo trasferimento nel reparto di rianimazione di Macerata, dove però è morto.
L'ultimo saluto ad Antonio Filoni, sposato con Sabrina e padre di due figli, Giulia e Lorenzo, si terrà nella chiesa tensostruttura di Caldarola, domenica 11, alle 14.30.
Amico di tutti, persona molto conosciuta e stimata, così viene ricordata dal sindaco di Camporotondo di Fiastrone, Emanuele Tondi: "Mai vorresti svegliarti con una notizia del genere... Il tuo sguardo ironico sulla mia ignoranza nel distinguere i caprioli dai cerbiatti e il tuo preciso monitoraggio buche e neve a Colvenale mi mancheranno Antonio. Sentite condoglianze alla Famiglia e a tutta la Comunità di Camporotondo. Un abbraccio, Emanuele".
E’ morto ieri pomeriggio a San Ginesio, nella struttura dove abitava dopo aver perso la propria casa a Cessapalombo a causa del sisma, l'assistente capo della polizia di Stato, Massimo Caporali, in servizio alla qustura di Macerata. Sposato e padre di due figli, il 51enne era originario di Ostia, ma da diversi anni si era trasferito a Cessapalombo con la sua famiglia. Il decesso è avvenuto in conseguenza di un malore.
Appassionato di calcio, partecipava attivamente alle vicende della Palombese, squadra che milita in terza categoria, come dirigente accompagnatore o come guardalinee. La partita della Palombese in programma questo pomeriggio a Colbuccaro è stata rinviata per lutto.
Il funerale di Massimo Caporali si svolgerà lunedì, ore 10, nella chiesa parrocchiale di Cessapalombo. La camera ardente è stata allestita nella Sal del Commiato "Terracoeli" di Tolentino.
Ad una mattinata di trambusto a Civitanova, con il ritrovamento dell'ordigno artigianale a casa di un noto imprenditore in zona Villa Eugenia (leggi) ha fatto da contraltare la relativa tranquillità del centro, soleggiato, con una temperatura gradevole e grazie ai controlli congiunti di carabinieri e polizia municipale, con nessun venditore abusivo nei punti che una volta erano dei veri e propri suq.
Questa bella giornata primaverile ha spinto molti ad uscire con i loro amati cani, quasi tutti completamente "nudi", liberi finalmente dai loro cappottini, per fare una bella passeggiata per le vie del centro.
Mentre eravamo nel bel mezzo di corso Umberto I, casualmente, ci è capitato però di assistere ad una cosa abbastanza scandalosa e non ci riferiamo alla "nudità" dei cani, ma all'espletamento delle loro funzioni corporali a cui non è seguita l'abbinata opera di pulizia del marciapiede ad opera del proprietario.
Anzi, in questo caso parliamo di proprietaria, una distinta signora bionda che mentre il cane, quasi al centro dal marciapiede, dava i primi segnali di quello che stava per fare, ha cercato di tirarlo verso l'esterno. Col senno di poi, possiamo sicuramente dire, per fargliela fare sopra i candidi ciottoli intorno all'albero.
L'intento, da un certo punto di vista, era anche nobile. Sicura già che non l'avrebbe raccolta, almeno l'avrebbe fatta depositare in un punto abbastanza defilato, dove sarebbe stato più difficile calpestarla ma sfortunatamente il piano non è riuscito ed il cane ha fatto quello che doveva fare in piena zona di passaggio e nemmeno a dirlo, tempo un minuto, ed era già finita sulle scarpe di un incauto signore prima e di parecchie persone a successivamente.
La cosa che lascia di stucco è la naturalezza e la faccia tosta di questi gesti incivili, in pieno centro, davanti gli occhi di tutti e soprattutto se sei una persona nota, perché la psicologia è strana: se un brutto gesto è compiuto da un "poveraccio" quasi si soprassiede o si giustifica in qualche modo ma fatto da un vip, ci porta a condannarlo maggiormente. Classico esempio, una Panda oppure una Porsche fiammante sul parcheggio riservato ai disabili.
Quello in corso Umberto, purtroppo, stamattina non è stato l'unico ricordino lasciato dai proprietari di cani perché un altro, di dimensioni importanti, si trovava nel sottopasso pedonale di via Buozzi. Complimenti ad entrambi i proprietari
Un anno straordinario che ha permesso al locale di diventare un vero e proprio punto di riferimento per la città. Di Gusto spegne la sua prima candelina.
"La festa rappresenterà un momento speciale per ringraziare con un brindisi di buon augurio le tantissime persone che ci hanno accompagnato in questo primo fantastico anno. Ringraziamo gli studenti universitari, vere e proprie anime del locale, con la loro passione e il loro amore per la nostra città, i tantissimi turisti che hanno scelto il DiGusto e Macerata per trascorrere le proprie vacanze, i maceratesi che ogni giorno ci premiano con la loro presenza e fedeltà. Ringraziamo l'amministrazione comunale per il grande lavoro svolto per la valorizzazione storico culturale e turistica del centro storico" spiegano i titolari.
"Abbiamo vissuto ogni giorno di questo primo straordinario anno come fosse sempre il primo: con il sorriso, con la passione, con il desiderio di regalare momenti di gioia e piacere, con l 'obiettivo di rendere straordinario ogni istante vissuto nel nostro locale. Tante novità arriveranno nella prossime settimane, a partire dai menu che proporremo ai clienti raccontando la bellezza e la qualità del nostro territorio, proponendo pizze speciali con vari impasti da scegliere ogni volta, stupendo con il sushi più buono d'Italia dello chef Rolim Alemao.
Sarà una grande festa, allietata da due dei più grandi dj del nostro territorio, Enrico Filippini e Francesco Campetella". L'appuntamento è per domani, domenica 11 marzo.
Il 22 marzo 2018 ricorrerà il trentesimo anno dalla scomparsa del fondatore del coro dei Pueri Cantores “Domenichino Zamberletti” di Macerata. Don Fernando Morresi, nato a Macerata il 27 maggio 1934, ha speso la sua vita di sacerdote impegnandosi nel campo dell’educazione dei giovani, insegnando musica in diverse scuole della provincia, pubbliche e private. Figura di rilievo per l’attività corale nel territorio marchigiano, fondò i Pueri Cantores nel 1960 con lo scopo principale di animare la Messa domenicale, ma anche per aiutare i ragazzi a crescere nel canto e nello spirito dando loro il senso della collaborazione e dell’amicizia nel segno della musica. Don Fernando è stato inoltre un membro attivo e ascoltato della Federazione Nazionale dei Pueri Cantores, alla quale il coro è attualmente iscritto, dando un notevole contributo alla sua radicale riforma e rinnovamento. E poi il suo impegno nel coro della Cattedrale di Macerata, oltre alla fondazione, nel 1976, del Coro Sibilla di Macerata.
Sono molte le persone che portano nel cuore il ricordo di don Fernando, primo fra tutti il suo collaboratore ed erede nella direzione dei Pueri Cantores, il M° Gian Luca Paolucci, oltre a tutti coloro che fanno o hanno fatto parte dei Pueri. Ed è bello ricordare che i giovanissimi del coro attuale rappresentano la terza generazione di cantori e ciò è la migliore testimonianza del valore del lavoro di don Fernando. In occasione del trentesimo anno dalla sua scomparsa, i Pueri Cantores, insieme alla Corale Cantando e a tutti gli ex cantori che vorranno partecipare, ricorderanno don Fernando con una serie di eventi in occasione della annuale rassegna denominata “Poliphonica”. Si inizierà con una Messa in suo ricordo, celebrata dal Vescovo di Macerata Mons. Nazzareno Marconi, domenica 18 marzo alle 12 presso la Chiesa del Sacro Cuore di Macerata, dove Pueri Cantores, ex Pueri e Corale Cantando si uniranno nel canto e nella preghiera.
Si proseguirà sabato 24 marzo con il Concerto spirituale di Pasqua “Beati i puri di cuore”, alle ore 21.15 presso la Chiesa del Sacro Cuore dove, oltre ai Pueri Cantores e alla Corale Cantando, parteciperanno anche gli ex Pueri e le ex Puellae. I Pueri Cantores e la Corale Cantando invitano tutti (ex Pueri e non) ad essere presenti, per ricordare don Fernando per tutto quello che ha fatto. Info e adesioni per gli ex Pueri: puerimacerata@gmail.com o sulla nostra pagina Facebook Pueri Cantores “D.Zamberletti" di Macerata
Riceviamo e pubblicato la nota scritta da Cristiana Di Stefano, iscritta a Popolo della Famiglia Marche e disabile
L’auto rappresenta il prolungamento di una protesi, per una persona disabile, ma evidentemente l’amministrazione comunale non riesce a comprenderlo, come non comprende che le barriere architettoniche vanno eliminate, non aggiunte (Legge 13/1989).
Anna Menghi, nella doppia veste di presidente Anmic e di consigliere comunale, si sta battendo, sola, da mesi, per far rispettare il diritto dei disabili a parcheggiare l’auto e a viversi la città, di fronte a un sindaco che non riesce a capire che entrare nel centro storico,o in piazzetta San Giorgio, parcheggiare, non è una concessione, o regalia, ma un diritto.
Purtroppo è fin troppo evidente la volontà dell’amministrazione comunale di discriminare, continuando ad impedire al disabile di accedere ovunque autonomamente, perché la cultura dello scarto lo vuole recluso in casa, nascosto come se non esistesse, escluso dalla vita comunitaria e dagli eventi cittadini.
Una mentalità che privilegia e rispecchia totalmente la linea del Parlamento, che ha legiferato sul testamento biologico, cioè sul presunto diritto allamorte e che continua a negare l’assistenza necessaria per vivere a chi non è autosufficiente, cioè nega il diritto supremo alla vita, soprattutto al disabile adulto senza più genitori o familiari conviventi. Quindi un Parlamento e un’amministrazione comunale che non garantiscono, e addirittura ostacolano, il diritto a vivere una vita piena e dignitosa, sancito anche dalla Costituzione.
L’amministrazione comunale invece di comprare e montare catene per impedire ai disabili di parcheggiare, dovrebbe iniziare a rispettare le leggi vigenti, iniziando finalmente i lavori per abbattere le innumerevoli barriere architettoniche poste ovunque in città, nelle periferie e nei borghi. Qualche esempio di barriera per chi non sa cosa sia: scale e gradini anche nei sottopassi;marciapiedi stretti e pieni di buche; scivoli troppo ripidi che fanno ribaltare la carrozzina; scivoli all’inizio di un marciapiede per salire e non alla fine per scendere; sui marciapiedi, a volte proprio nel mezzo, c’è di tutto: pali della luce, segnali stradali, cassonetti dell’immondizia,ma anche auto, moto e bici parcheggiate da chi dovrebbe essere multato.
Una buona amministrazione comunale farebbe sì che le piazze e i giardini, si riempissero di maceratesi perbene di giorno ed impedirebbe che durante la movida notturna, si affollassero di ubriachi che si liberano ovunque e senza pudore, dei liquidi in eccesso, di male intenzionati e di spacciatori.
Resterà aperta fino a domani (domenica 11 marzo), nella chiesa di Santa Maria della Misericordia, in piazza del Popolo, la mostra dell’Associazione del Colle di Colleluce che vede esposte le opere di una ventina di pittrici settempedane. La mostra è visitabile dalle 10 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30. Questa edizione dell’evento artistico viene dedicata a Giulia Gregorietti in Eusebi, una delle promotrici dell’iniziativa che è recentemente scomparsa.
Incontro di benvenuto al gruppo di 60 aderenti all’Associazione Custodia del Grifoarciere, in visita a Macerata, guidati dal presidente onorario, brigadiere generale Massimo Iacopi.
A fare gli onori di casa il sindaco Romano Carancini che ha accolto la delegazione nella sala Castiglioni della biblioteca Mozzi Borgetti, presentando la città e i suoi tesori nel dare il caloroso saluto di benvenuto agli ospiti.
L’associazione, nata nel 2002 e riconosciuta dal ministero della Difesa nel 2008, riunisce ufficiali, sottufficiali in servizio e in quiescenza, oltre a personalità civili con lo scopo di creare sempre più vicinanza tra la società civile e le forze militari, come ha spiegato il presidente Iacopi.
Nel corso dell'incontro, il sindaco Romano Carancini è stato insignito del titolo di custode del Grifo Arciere con Croce d’Oro di benemerenza, decretato dal Consiglio esecutivo dell’associazione, “con facoltà di fregiarsi delle insegne per tale classe”.
Il gruppo, con partecipanti provenienti da tutta Italia, reduce dell’assemblea annuale ad Assisi, ha voluto visitare Macerata e il suo territorio nell’ambito di una prassi consolidata che ogni anno li porta a scoprire le bellezze delle cosiddette “città minori”, che si svelano poi in tutta la loro ricchezza culturale e architettonica come ha sottolineato Iacopi. “E sarà certamente così anche per Macerata e i suoi gioielli”, ha detto il sindaco Carancini, consegnando agli ospiti il crest istituzionale, pubblicazioni sulla città e volumi di padre Matteo Ricci, prima di congedarli per la visita guidata al Teatro Lauro Rossi, all’antico orologio della Torre, ai Musei civici di Palazzo Buonaccorsi, allo Sferisterio e Abbadia di Fiastra.
I carabinieri della compagnia di Civitanova Marche, ieri mattina, nel corso di un’attività finalizzata alla repressione dell’attività di spaccio di stupefacenti e di reati contro la persona e il patrimonio, hanno proceduto ad una serie di perquisizioni.
L'attività ha portato a sorprendere due giovani intenti a nascondere un panetto di 100 grammi di hashish all’interno di uno sgabuzzino nella loro abitazione. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire un bilancino di precisione mentre in un garage, rinvenuto nella disponibilità di uno dei due ragazzi, è stata scoperta una pistola cal 22 Marca Astra, con matricola abrasa e 29 cartucce. All’esito degli accertamenti i due, DV 24enne e MP 24enne, entrambi civitanovesi, sono stati arrestati per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e DV anche per la detenzione di arma clandestina.
In un'altra perquisizione, rinvenuti circa 13mila euro, 3 grammi di marijuana e 2 di hashish, due coltelli da 29 e 32 cm , un manganello telescopico e un Grinder trita erba . La somma, ritenuta provento di attività illecite, lo stupefacente e le armi sono state sequestrate. Un 26enne Civitanovese è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e detenzione illegale di armi.
In un ulteriore perquisizione, scoperti 3 proiettili per fucili di tipo militare, 1 proiettili per pistola cal 9x19 e 1 proiettile cal 22, circa 1 grammo di hashish e un bilancino di precisione. Qui venivano denunciate due persone di 52 e 21 anni per detenzione illegale di munizionamento da guerra e civile e detenzione di sostanze stupefacenti.
Al termine delle operazione i due arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Ancona a disposizione dell’A.G.
Con la firma del presidente dell’Unione Montana Potenza, Esino e Musone di San Severino Marche, Matteo Cicconi, e dei sindaci di Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Muccia, Pioraco, San Severino Marche, Sefro e Treia, è stato ufficialmente sottoscritto, nella sala Aleandri del teatro Feronia, il protocollo d’intesa relativo al Contratto di fiume del bacino idrografico dell’Alto Potenza.
Insieme alla ratifica del documento, è stata data adesione anche a un Manifesto di intenti, con la sottoscrizione in questo caso oltre che dei firmatari del protocollo d’intesa anche dai rappresentanti delle associazioni ambientaliste, della Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito, del Consorzio di Bonifica, della Regione Marche, delle Province di Macerata e Ancona. Come finalità primaria il Manifesto ha quella di dare avvio ad un Comitato promotore funzionale all’attivazione del processo partecipativo che ha come obiettivo la rigenerazione ambientale dello stesso bacino idrografico.
All’incontro dei primi cittadini del territorio hanno preso parte anche l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, il funzionario della segreteria tecnica dell’Autorità di Bacino regionale, Anna Gloria Sordoni, e Carlo Brunelli che ha illustrato le linee guida e le finalità dell’accordo che - ha sottolineato il presidente dell’Unione Montana, Matteo Cicconi - offrirà d’ora in avanti una corretta programmazione e gestione dell’ambito fluviale in grado di tenere nel dovuto conto la fragilità e la vulnerabilità di un patrimonio ambientale così prezioso e irrinunciabile”.
Al professor Brunelli l’ente comunitario ha affidato la predisposizione di una prima proposta di struttura organizzativa del contratto che porterà presto alla nascita di un’assemblea di bacino, di una cabina di regia ma anche di una segreteria tecnica. Successivamente sarà elaborata un’analisi conoscitiva preliminare integrata e da ultimo si giungerà alla definizione di una proposta di documento strategico partecipato. In quella che si può considerare come una fase preliminare l’Unione Montana Potenza, Esino e Musone avrà ruolo di ente coordinatore.
“Siamo alla fase di partenza di un percorso molto virtuoso – ha sottolineato l’assessore regionale Angelo Sciapichetti – Il Contratto di fiume è uno strumento molto importante che si inserisce nel discorso più ampio del rilancio turistico e ambiente del territorio. Sono convinto che nei prossimi dieci anni questo stesso territorio, oggi duramente colpito dal sisma, si ricostruirà ed evolverà in modo positivo”.
Quello sottoscritto è l’ottavo Contratto di fiume della Regione Marche. “Con esso – ha spiegato Carlo Brunelli – si avvia un vero e proprio processo culturale che permetterà di dialogare, avviare tavoli e, soprattutto, una politica integrata per il bene del territorio. Nel discorso saranno coinvolti, infatti, enti pubblici ma anche privati, associazioni, istituzioni e tutti coloro i quali sono interessati alla salvaguardia ambientale”.
Il fiume Potenza è tra i più importanti fiumi delle Marche e del versante adriatico centrale. L’ambito territoriale individuato dal Contratto di fiume è l’alto bacino idrografico del fiume Potenza e fa riferimento a un territorio di 432,57 chilometri quadrati. L’ambito interessato è connotato da un contesto culturale, ambientale e socioeconomico sostanzialmente uniforme e da una coerenza territoriale, sebbene al suo interno siano distinguibili due settori a monte e a valle delle gole di Pioraco.
L’alta valle del Potenza è qualificata dalla presenza di ben quattro siti Natura 2000 e di due zone speciali di conservazione. L’area in questione è stata anche scelta per lo sviluppo di un progetto di monitoraggio e reintroduzione della trota autoctona appenninica nell’ambito del programma europeo Life Natura.
"La Pasqua cristiana quest’anno ricorre il 1 aprile e ci auguriamo non corrisponda ad uno scherzo crudele contro le altre creature" Sositene Paolo D'Arpini del circolo vegetariano VV.TT. In prossimità delle festività pasquali, infatti "vitellini, agnellini, coniglietti, maialini… sono condannati a subire una morte crudele al solo scopo di imbandire le tavole degli umani. Ciò avviene anche se le nostre dispense traboccano di alimenti che non richiedono spargimento di sangue. Milioni di animali troveranno una morte atroce; fiumi di sangue saranno versati senza che mai sgorghi dal cuore dell’uomo un senso di sgomento e di ripulsa nel considerare quelle parti anatomiche, staccate da corpi martoriati ad esseri simili a noi".
"Chiediamo agli italiani sensibili di non prestarsi a questo gioco disumano con la scusa della culinaria e delle ricette tradizionali - prosegue - La gente tende ad imitare e se verrà dato un cattivo esempio anche altri si sentiranno autorizzati a proseguire nello scannamento indifferenziato a scopo alimentare. Quindi, se non prendiamo una posizione chiara sulla strage incombente indirettamente ci renderemo responsabili dell’agonia e della morte di migliaia di creature innocenti".
Inoltre, "l’uccisione degli animali abitua a convivere con l’idea della supremazia del più forte sul più debole. Occorre considerare che nessun settore industriale inquina e distrugge il pianeta quanto l’industria della carne; che nessun settore assorbe e dissipa più acqua potabile a livello mondiale; che nessun settore causa fame nel Terzo Mondo come la cultura degli allevamenti intensivi che richiedono spazi sconfinati di monocolture inquinanti (e spesso pure transgeniche); che nessun settore assorbe più energia elettrica. Dissociamoci quindi senza rimpianti, almeno a Pasqua, da questa cultura di sangue e di morte; dando il nostro contributo per un mondo migliore in cui si propongono pietanze incruente; impegnandoci a divulgare prodotti benefici e salutari. Vi sono tante cose buone da preparare senza sacrificare animali innocenti, senza rendersi complici di quest’inferno che va solo a beneficio delle grandi lobby di settore, ma a danno di tutti, uomini, animali, natura. Facciamo in modo che anche gli animali festeggino la Pasqua, da vivi, e sicuramente ne beneficerà la civiltà, la giustizia e anche la nostra coscienza".
In occasione delle feste pasquali il circolo vegetariano VV.TT. organizza la consueta Colazione di Pasqua, quest’anno il picnic si svolge a Treia, il 1 aprile, verso le 10, nel giardino del Circolo. "Ognuno è invitato a contribuire con uova sode colorate e dolcetti pasquali vegetariani".
Riceviamo e e pubblichiamo dall'associazione commercianti centro storico.
"Oggi 9/3/2018 il nuovo direttivo dell'associazione culturale commercianti centro storico ha incontrato il sindaco Romano Carancini, gli assessori Monteverde, Casoni e Iesari per affrontare i problemi del commercio in centro storico.
Questo appuntamento, fissato all'indomani dell'elezione del nuovo direttivo, è stato positivo, dato l'ottimo dialogo tra i presenti, che si sono mostrati disponibili a ragionare sulle richieste avanzate, dopo un confronto interno con la giunta comunale. L'esito del confronto è atteso per la prossima settimana, nell'ambito di un nuovo incontro tra il direttivo dell'associazione e i rappresentanti dell'associazione".