Via libera alla seconda fase della strategia di rinascita dei territori dopo il sisma con la firma di un Protocollo "Verso il Patto per la ricostruzione e lo sviluppo delle Marche" condiviso e sottoscritto in Regione dai rappresentanti istituzionali, economici e sociali regionali. Si è completata la prima fase, seguita da Istao, che porterà al Patto: la proposta progettuale delinea 96 iniziative per 1,7 miliardi di euro investimenti con stima occupazionale di 10mila unità.
L'obiettivo, ha detto il presidente Luca Ceriscioli, è "condensare risorse importanti a favore dello sviluppo nei servizi, dell'economia, di una migliore organizzazione delle istituzioni di governo del territorio per essere più forti e sostenere più investimenti per una crescita condivisa". "Ora - ha osservato il presidente del Consiglio regionale - Antonio Mastrovincenzo - si apre la fase della stesura del Patto in cui lo sforzo di istituzioni e parti sociali dovrà essere ancora più mirato per dare un'anima alla ricostruzione".
(Ansa)
Come ormai noto, è volontà del Comune di Tolentino realizzare alloggi di edilizia residenziale pubblica da destinare temporaneamente a coloro che hanno perso l’abitazione in seguito al sisma iniziato nell’agosto 2016.
A tal fine l'ente si è attivato sia per l'individuazione delle aree da destinare alla realizzazione degli alloggi, sia per reperire finanziamenti per la loro costruzione.
Gli interventi, segnalati alle competenti autorità, sono stati finanziati con Ordinanza del Capo Dipartimento di Protezione Civile n. 510 del 27/02/2018 per un importo massimo di € 20.850.000,00, oltre € 859.986,77 per le opere di urbanizzazione.
Il Comune di Tolentino è individuato quale soggetto attuatore per la realizzazione, in luogo delle SAE, di strutture abitative da destinare temporaneamente ai soggetti che, al momento degli eventi sismici, dimoravano in un'abitazione dichiarata inagibile con esito di tipo E o F non di rapida soluzione o in zona rossa, purchè i costi di realizzazione di tali strutture abitative risultino economicamente più vantaggiosi rispetto a quelli necessari per la realizzazione delle SAE oltre che congrui con riferimento ai parametri di costo dell'edilizia residenziale pubblica e alle quotazioni dell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate.
A norma della medesima disposizione normativa la Regione Marche provvede all'approvazione del progetto per la realizzazione delle suddette strutture per l'importo massimo prestabilito.
Gli interventi in questione sono attuabili per intervento edilizio diretto, salvo l'acquisto da parte del Comune di Tolentino delle aree attualmente di proprietà privata.
Il Comune ha interesse alla realizzazione delle nuove opere in tempi celeri e non è in grado di porre in essere tutte le attività richieste con la necessaria rapidità utile al conseguimento dell'obiettivo, con riferimento sia allo svolgimento delle attività progettuali, sia allo svolgimento delle funzioni di stazione appaltante che di quelle relative alla gestione dei lavori (Ufficio Direzione Lavori), per i gravosi impegni che gravitano sulle strutture comunali in seguito al sisma 2016 e per i limiti di ricorso alla Centrale Unica di Committenza.
L’ERAP Marche può effettuare a favore degli enti pubblici della Regione la prestazione di servizi tecnici per la gestione delle gare di appalto, per la programmazione, la progettazione e l'attuazione degli interventi edilizi e urbanistici. Quindi l’Amministrazione comunale ha ritenuto di affidare tutti i servizi tecnici sopra richiamati all'ERAP Marche costituisca la soluzione più adeguata al perseguimento dell'interesse pubblico della realizzazione dell'obiettivo di realizzare soluzioni abitative alternative alle SAE in tempi celeri.
Pertanto la Giunta municipale ha deliberato che le aree per la realizzare di alloggi di edilizia residenziale pubblica da destinare temporaneamente a coloro che hanno perso l’abitazione in seguito al sisma iniziato nell’agosto 2016, siano le seguenti:
l'area privata individuata al foglio n.° 91 part. 257 per n.°8 alloggi - superficie complessiva stimata 720 mq - per la realizzazione di un nuovo edificio in C.da Paterno al costo stimato di € € 1.150.000,00 iva esclusa;
l'area privata individuata al foglio n.°54 part. 817,819,825 per n.°68 alloggi - superficie complessiva stimata 6.190 mq – per completamento/realizzazione di edifici in P.le della Battaglia al costo stimato di € 9.900.000,00 iva esclusa;
l'area individuata al foglio n.°93 part. 144 per n.°4 alloggi trattandosi di edificio allo stato grezzo già finanziato con i fondi del sisma ‘97 – per completamento edificio in C.da Sant'Angelo al costo stimato di € 300.000,00;
l'area individuata al foglio n.° 39 part. 513 per n.°26 alloggi - superficie complessiva stimata 2.815 mq – per la realizzazione di un nuovo edificio in Via VIII Marzo al costo stimato di € 4.500.000,00 iva esclusa;
l'area privata individuata al foglio n.°39 part. 679 per n.°30 alloggi - superficie complessiva stimata 3.125 mq – per la realizzazione di un nuovo edificio in C.da Pace al costo stimato di € 5.000.000,00 iva esclusa.
Inoltre la Giunta ha demandato all'Ufficio Patrimonio all'attivazione di ogni procedura necessaria all'acquisizione delle aree ad oggi di proprietà privata tra quelle sopra elencate, ed in particolare alla elaborazione delle stime di ciascuna area e all'ottenimento del nulla osta sulla congruità delle medesime da parte dell'Agenzia del Demanio di Roma e ha individuato nell'ERAP Marche il soggetto cui affidare la prestazione dei servizi tecnici per la gestione delle gare di appalto, per la programmazione, la progettazione e l'attuazione degli interventi per la realizzazione degli alloggi nelle aree sopra indicate, previa sottoscrizione di apposita convenzione, incaricando il Responsabile dell'Area Lavori Pubblici a quanto necessario.
Dopo 10 anni dal terribile incendio che distrusse parte del tetto, il plafone centrale, parte del palcoscenico e che danneggiò la platea, dopo un complesso lavoro di ristrutturazione e restauro, lo storico Teatro intitolato al celebre musicista Nicola Vaccaj, un tempo dell’Aquila, è pronto per essere nuovamente inaugurato e consegnato alla Città. Appuntamento fissato per il prossimo 10 settembre 2018, alle ore 21.00.
Nel pomeriggio di martedì 29 luglio 2008, il Teatro Nicola Vaccaj, chiuso da qualche mese per lavori di consolidamento e restauro del tetto, fu interessato da un vasto incendio.
Le fiamme si sono sprigionate rapidamente ed hanno distrutto il tetto ed il timpano. Sono andati persi gli affreschi della finta volta, che nascondeva il tetto a capriate, dipinta dal Fontana come un Olimpo ed era divisa in quindici unghie. La buona notizia è rappresentata dal fatto che dopo i sopralluoghi si è appurato che è miracolosamente scampato alle fiamme il sipario storico del Lucatelli mentre è andato perduto il sipario che rappresentava Francesco Filelfo e Niccolò Mauruzi, dipinto dal Fontana e dai suoi allievi.
Ingenti i danni anche se la furia devastatrice dell’incendio non ha creato danni al foyer, ai tre ordini di palchi i cui parapetti sono abbelliti con maschere, fiori e uccelli su fondo azzurro, alla zona degli uffici e alla zona dei camerini. Oltre al tetto crollato, danneggiata la platea e tutta la zona del palcoscenico e della graticcia.
I lavori, durati circa 10 anni, si sono alternati con due campagne di scavo portate avanti dalla Soprintendenza, avviate dopo il ritrovamento di reperti sia nel piazzale davanti l’ingresso del teatro che nella zona retrostante, nei pressi dell’ingresso al palcoscenico e ai camerini. L’intervento è stato molto complesso è ha coinvolto diverse aziende che hanno completamente ricostruito il tetto, il plafone e installato tutta la nuova impiantistica. Risistemati anche il foyer, il locale bar e la palazzina uffici.
Significativa la data scelta per la riapertura e che si collega a quella del 1797, quando proprio il 10 settembre, giorno in cui si festeggia San Nicola, il teatro fu inaugurato ufficialmente, pochi mesi dopo il passaggio di Napoleone Bonaparte e la firma del Trattato di Pace di Tolentino.
L'annuncio è stato dato, nel corso di una conferenza stampa, dal Sindaco Giuseppe Pezzanesi. "Voglio subito ringraziare – ha detto - tutti coloro che a partire dall'incendio fino ad oggi, tra mille difficoltà, hanno operato con professionalità, passione e dedizione per consentire la riapertura del teatro. Abbiamo svolto lavori per oltre sei milioni di euro per riconsegnare alla Città, un Teatro Vaccaj ancora più bello e funzionale di quanto era prima dell'incendio. Volevamo riaprire per luglio, alla fine abbiamo deciso di posticipare la data al 10 settembre, come avvenuto per la prima inaugurazione nel 1797, Festa di San Nicola".
"Do questo annuncio – ha sottolineato Pezzanesi - con grande emozione. Ho seguito la ricostruzione, passo passo, insieme a tutti coloro che erano deputati a seguire i lavori, in primis l'ing. Barbara Capecci, responsabile dei lavori e rup. Tutto è stato ricostruito “come era e dove era” ma migliorato grazie alla tecnologia, con servizi e sicurezza ulteriormente ottomizzati. Migliorata anche la fruibilità artistica e scenica. Per tutti questi motivi il Teatro Vaccaj è un esempio, anche a livello internazionale, su come si posa operare, dopo un fatto drammatico come un incendio, con grande attenzione fino al recupero totale dell'edificio, simbolo della città e non solo, in quanto un teatro utilizzato per la messa in scena di importanti spettacoli, a partire da quelli prodotti dalla Compagnia della Rancia che al Vaccaj ritrova la sua naturale collocazione e sede".
"A festeggiare la riapertura del Vaccaj – ha anticipato il Sindaco - anche un lancio di paracadutisti con il tricolore, l'immagine di San Nicola e la bandiera di Tolentino, oltre a un ricco programma di iniziative programmate per tutto il mese di settembre e ottobre, a cui farà seguito la nuova stagione teatrale. Ringrazio – ha concluso Pezzanesi - il Governo, le Soprintendenze, la Regione Marche, la Protezione Civile nazionale e regionale, la Fondazione Carima, le compagnie assicuratrici, per la collaborazione prestata e per i fondi stanziati per finanziare il recupero e i lavori. Un ringraziamento speciale anche a tutte le ditte e le maestranze che hanno lavorato al restauro, così come a tutti i dipendenti comunali che hanno lavorato con grande passione e professionalità, superando ogni ostacolo. Come già annunciato, la Compagnia della Rancia gestirà, come in passato, il Teatro Nicola Vaccaj".
Tolentino è oggi riconosciuta a livello nazionale come la “piccola Broadway d’Italia”. Questa fama deriva dai tanti spettacoli musicali che la Compagnia della Rancia, diretta da Saverio Marconi, ha messo in scena al Teatro Nicola Vaccaj per poi presentarli in tutti i più importanti palcoscenici italiani e non solo.
Tolentino ha una antichissima e importante tradizione teatrale, come risulta da alcuni documenti conservati nell’Archivio storico comunale, già dal 1560, si hanno notizie di rappresentazioni teatrali che venivano allestite in diversi luoghi della città.
Nella seconda metà del 1700, dopo varie vicissitudini e dopo la costruzioni di diverse sale adibite ad ospitare pubblici spettacoli, si giunse all’elaborazione di un progetto esecutivo per la realizzazione di un vero e proprio teatro. L’edificio fu costruito grazie all’interessamento del Cardinale Carandini, Prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, tanto che proprio in suo onore il teatro fu denominato dell’Aquila per via del fatto che lo stesso cardinale aveva sul proprio stemma nobiliare di famiglia un’aquila a due teste.
Il progetto e le decorazioni furono affidate all’architetto Giuseppe Lucatelli. Il nuovo teatro fu inaugurato il 10 settembre del 1797, nel giorno in cui si festeggia San Nicola da Tolentino e dopo pochi mesi dal passaggio a Tolentino di Napoleone Bonaparte e dopo le note vicende napoleoniche che sconvolsero l’assetto politico italiano.
Un secolo più tardi, nel 1881, il teatro fu restaurato dal pittore Luigi Fontana e nello stesso anno cambio la sua denominazione e fu dedicato al musicista tolentinate Nicola Vaccaj. A lui si deve un metodo di canto per cantanti lirici ancora oggi molto usato in tutto il mondo. Tra le sue tante composizioni ricordiamo l’opera “Giulietta e Romeo”.
L’ultimo restauro, prima dell’incendio, era durato per circa dieci anni ed ha consentito la riapertura del Teatro Vaccaj con un grande concerto lirico nel 1985.
La facciata presenta decorazioni realizzate in stile neoclassico e presenta tre ingressi e due grandi medaglioni, uno con l’aquila e uno con lo stemma del Comune. Pregevoli le pitture del foyer e della platea. I parapetti dei palchi sono abbelliti con maschere, fiori ed uccelli mentre il soffitto ricostruisce una sorta di Olimpo con Apollo e le muse.
Molto importante era il sipario storico, andato perduto nell’incendio, che era dedicato a due personaggi illustri della città di Tolentino: l’umanista Francesco Filelfo ed il condottiero Niccolò Mauruzi. Gli antichi prospetti dei palchi con scene mitologiche, dipinti dal Lucatelli, attualmente sono conservati presso il Palazzo Municipale così come alcuni medaglioni affrescati dal Fontana.
In tutti questi anni, sul palcoscenico del Vaccaj, si sono esibiti i più importanti artisti italiani e stranieri. Il Teatro, nei suoi anni di apertura al pubblico, ha ospitato abitualmente e periodicamente una stagione teatrale e musicale, oltre ad altri importanti eventi, presentazioni, concerti, spettacoli e conferenze.
Mille volumi di favole e letteratura per bambini e ragazzi sono stati donati dall’Istituto comprensivo “Francesco Cazzulani” di Lodi alla biblioteca comunale di San Severino Marche grazie al coinvolgimento della onlus Beth Shalom, associazione che già in passato si era resa protagonista di altre iniziative solidali a favore della comunità settempedana.
I libri sono stati consegnati nel corso di una cerimonia tenutasi alla presenza del sindaco, Rosa Piermattei, dell’assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi, del presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata,del presidente dell’associazione Beth-Shalom, e del responsabile della Chiesa Cristiana Evangelica di San Severino Marche, Massimo Mansi.
Subito dopo le prime scosse del 2016 il dirigente scolastico dell’Istituto “Cazzulani”, Demetrico Caccamo, insieme al personale docente della scuola lombarda aveva avviato una raccolta di libri per far sentire concretamente la vicinanza degli studenti lodigiani ai bambini e ai ragazzi delle zone terremotate del Centro Italia. I volumi sono arrivati fino a San Severino Marche essendo la biblioteca comunale una delle poche della zona cratere rimaste agibili a seguito del sisma.
Nonostante le avverse condizioni marine che non hanno permesso l’uscita delle imbarcazioni, la diciottesima edizione della tradizionale gara di pesca da natante “Tuttinsieme 2018” è stata comunque un successo in termini di partecipazione sociale.
All’iniziativa organizzata dall’Associazione Dilettantistica di Pesca Sportiva “Barracuda” di Porto Potenza Picena con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, hanno preso parte, come di consueto, persone diversamente abili ospiti dell’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano. Tuttavia i “pescatori per un giorno” sono stati accolti con entusiasmo dai soci del Barracuda, i quali hanno illustrato loro materiali e tecniche di pesca. Al termine della giornata si è tenuta una cena conviviale a cui ha preso parte anche il Sindaco di Potenza Picena, Noemi Tartabini, che non ha mancato di sottolineare l’importanza di iniziative di inclusione sociale elogiando l’operato del direttivo e di tutti i soci del Barracuda.
Una app con informazioni utili al turista su dove andare, cosa fare, dove mangiare, dormire, la storia dei palazzi e delle chiese del borgo, oltre a news dalla città. Nasce "Montecassiano", l'app realizzata da Med Innovations, software house del Gruppo Med Store, disponibile sugli store Apple e Android. "Il turismo a Montecassiano sta crescendo in maniera esponenziale, - dice Fiorella Perugini, consigliera comunale con delega al turismo - siamo molto orgogliosi di mettere a disposizione dei visitatori un ulteriore strumento per far conoscere il borgo e i suoi tanti tesori. L'app permetterà al turista di orientarsi per conoscere al meglio le peculiarità storiche e architettoniche ma anche le attività di ristorazione ed alberghiere che il paese può offrire". Tutto ciò aiuterà a conoscere la storia del paese, monumenti e tesori tra cui l'importante pala invetriata di Mattia della Robbia nella Chiesa dell'Assunta, i dipinti della Pinacoteca e la storia del Palazzo Compagnucci che la ospita.
(Fonte Ansa)
Riuscita e partecipata la Cena Sociale organizzata dalla Federcaccia di Montelupone nel suggestivo Parco Urbano "Franchi" cortesemente messo a disposizione dall' Amministrazione Comunale e dalla Pro-Loco di Montelupone.Durante l' apprezzato convivio si è tenuta l'assemblea dei soci con l'approvazione del bilancio consuntivo, risultato, come negli anni passati, in attivo.Il Presidente della Sezione Comunale, nonchè Presidente Provinciale della Federcaccia, Nazzareno Galassi, ha voluto cogliere l' occasione per ringraziare di tutto il lavoro di volontariato svolto dai membri del Direttivo ed ha consegnato una pergamena a due nuovi cacciatori, recentemente abilitati, Olmi Manuel e Stortoni Mattia e premiato i soci Campetelli Claudio e Raccosta Franco che si sono distinti nel Campionato Italiano S.Uberto a squadre che si è svolto di recente nell' Azienda Agri-Turistica Valle di Fiordimonte.Sono state illustrate inoltre tutte le attività gestionali svolte sul territorio comunale: dal controllo delle specie opportunistiche, alle attività di cattura finalizzate al ripopolamento del territorio a gestione programmata, al ripristino delle fonti rurali, essenziali per tutta la fauna selvatica, in queste estati sempre più siccitosi.Da non dimenticare le attività didattiche con le scuole con il posizionamento nei parchi urbani di nidi artificiali per la nidificazione di uccelli insettivori utilissimi per l' agricoltura; non da ultimo la vigilanza venatoria ed ambientale sul territorio, grazie alle Guardie Venatorie Volontarie che operano tramite il coordinamento provinciale.È stato portato a conoscenza dei numerosissimi presenti,le attività di ricerca, studio e raccolta dati effettuate dall' Ufficio Avifauna Migratoria della Federcaccia sulle specie cacciabili per avere dei dati certi sulla loro consistenza al fine di poter effettuare un prelievo venatorio sostenibile.Al termine dei lavori si è parlato a lungo di tutte le normative che regolamentano l' attività venatoria, per permettere a tutti di poter effettuare la pratica venatoria nel pieno rispetto delle leggi vigenti del territorio e di quanti usufruiscono, insieme ai cacciatori, delle nostre meravigliose campagne.
L'area container di Tolentino non ha più un presidio. Dopo i fatti dei giorni scorsi, la Protezione Civile, come aveva preannunciato, ha terminato il suo servizio in quella zona dopo quasi due anni.
La decisione è scaturita "dalla paura per la gravità dell'ultimo episodio accaduto" (qui) e, come scrivevano i coordinatori tolentinati "la presenza della Protezione Civile nell'area container, se riprenderà, sarà solo al definitivo allontanamento della persona coinvolta o se sarà garantita la presenza effettiva delle forze dell'ordine per la durata del servizio giornaliero". Evidentemente, non ci sono state rassicurazioni in tal senso e ora l'area container è senza un presidio.
Chiunque può entrare a qualunque ora del giorno e della notte, avvicinare i bambini: non c'è alcun tipo di controllo. In pratica, le centinaia di persone di ogni etnia che vivono in quell'area e condividono gli spazi, ora sono costrette a una sorta di autogestione con tutti i problemi connessi a una situazione simile che rischia di diventare ingestibile.
Oggi c'è stato un sopralluogo del Comitato 30 Ottobre e di RaiTre cha ha realizzato un servizio esclusivamente sulla situazione di Tolentino, probabilmente fra le più anomale di tutto il cratere.
Al fine di garantire una più accurata ed adeguata sorveglianza e consentire un sereno svolgimento di manifestazioni più delicate per quanto concerne il dispositivo di vigilanza, ordine e sicurezza pubblica, il Comando Provinciale Carabinieri di Macerata mette in campo, anche in queste manifestazioni denominate “Macerata Opera Festival 2018” e “Altra Opera” presso l’Arena Sferisterio di questo capoluogo e altri eventi di pubblico spettacolo in provincia, per i giorni 7, 9 e 10 agosto, a supporto dell’Arma territoriale, militari di rinforzo della S.O.S. – Squadra Operativa di Supporto - provenienti dai Reggimenti Carabinieri dislocati nel territorio nazionale.
Si tratta di unità speciali composte da uomini appositamente addestrati ed in grado di fronteggiare le situazioni più disparate e delicate operanti, che li ha visti e li vede impegnati anche in servizi antisciacallaggio e di pubblica sicurezza nelle zone terremotate dell’entroterra Maceratese.
Il Comune di Civitanova rende noto che sono online i moduli per accedere alle agevolazioni per il trasporto scolastico per l’a.s. 2018/2019.Per poter fare richiesta è necessario avere un ISEE inferiore a 13.000 euro. Le agevolazioni sono rivolte a studenti residenti o domiciliati nelle Marche di scuole pubbliche o parificate di ogni ordine e grado, Università, Istruzioni superiori e accademie marchigiane.
La domanda deve essere correlata di: fotocopia della carta d'identità, 2 fototessere recenti, l'attestazione I.S.E.E., il certificato di scuola pubblica o parificata, università, istituto superiore o accademia, l'originale della ricevuta di versamento di €5,16, da effettuare presso UBI Banca.I moduli vanno consegnati presso l'ufficio Protocollo del Comune che rispetta i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 10:30 alle 13 (escluso il giovedì), martedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.
Grande impegno profuso dalle forze dell’ordine in occasione dell’edizione 2018 dell’evento RisorgiMarche, che si è concluso domenica scorsa a Matelica con il concerto di Jovanotti con la presenza di circa 80.000 persone.
Alla kermesse, iniziata il 3 luglio scorso ai Piani di Crispiero – Monte D’Aria con il concerto di Angelo Branduardi, hanno assistito in totale circa 150.000 spettatori per 8 concerti che si sono tenuti in località montane della nostra provincia, spesso impervie raggiungibili soltanto a piedi o in bicicletta.
Grande impegno quindi da parte delle Forze dell’ordine e in particolare della Polizia di Stato che, quale organo responsabile dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica a livello provinciale, ha predisposto tutti i piani di sicurezza coordinando le forze in campo costituite dall’Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza, dai Vigili del Fuoco, dal servizio sanitario, dalla Croce Rossa Italiana e dal servizio 118, dalla Protezione Civile, dalla Polizia Provinciale e dalla Polizia Municipale dei vari comuni interessati.
Il questore Antonio Pignataro, all’atto della pianificazione degli eventi, ha scelto, alla luce della consolidata esperienza nella gestione dei servizi di ordine pubblico e dei grandi eventi, il Primo Dirigente Andrea Innocenzi, dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Macerata a perfetta conoscenza delle zone interessate dai concerti anche per i numerosi servizi svolti dopo gli eventi sismici a sostegno della popolazione locale.
Ogni evento è stato preceduto da appositi tavoli tecnici presieduti da Andrea Innocenzi a cui hanno preso parte, oltre ai responsabili di RisorgiMarche anche rappresentanti di tutte le Forze dell’Ordine, del servizio sanitario e i rappresentanti dei vari comuni, per l’esame degli aspetti organizzativi degli eventi. Contestualmente, sono stati effettuati sopralluoghi sulle aree interessate dagli eventi anche in questo caso alla presenza dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine, degli Enti interessati e degli organizzatori, nel corso dei quali sono stati valuti i dispositivi e le misure da adottare a salvaguardia dell’incolumità delle persone soprattutto nelle fasi di afflusso e deflusso del pubblico e anche ai fini della predisposizione dei piani antincendio trattandosi di zone boschive e dei piani sanitari.
Il lavoro è stato reso particolarmente difficile da un lato per i siti degli eventi scelti dall’organizzazione situati in aree montane lontane dai centri abitati, raggiungibili soltanto a piedi o in bicicletta e prive di strutture per lo stazionamento del pubblico, dall’altro dalla presenza di pubblico in numero non quantificabile preventivamente, attesa la gratuità dell’evento con la conseguente mancanza di qualunque riferimento ad eventuali dati di prevendita.
Tutta l’attività di prevenzione svolta prima dei concerti e i servizi svolti durante gli stessi con l’impiego di un numero considerevole di appartenenti alle Forze dell’ordine, ha consentito il regolare svolgimento dei concerti in occasione dei quali non si sono registrati fatti di rilievo se non qualche lieve malore prontamente fronteggiato dai sanitari. L’efficienza del dispositivo messo in campo dalla Polizia di Stato è stata sottolineata anche dal testimonial di RosorgiMarche, Neri Marcore’ il quale, in occasione dell’ultimo concerto di Jovanotti a Matelica, durante i saluti, di fronte ai 80000 spettatori ha pubblicamente ringraziato Andrea Innocenzi apostrofandolo come “maestro nell’assicurare la sicurezza in tutti gli eventi”, per il grande lavoro effettuato, grazie al quale tutto si è svolto nel migliore dei modi.
Alla fine, la spesa si é aggirata intorno al mezzo milione di Euro. Ma il bilancio, almeno a sentire il presidente della Regione Marche, non deve essere solo quello economico.
"La seconda edizione di RisorgiMarche è stata un successo straordinario". Così il presidente Luca Ceriscioli sul Festival di solidarietà ideato e diretto da Neri Marcorè per sostenere le comunità marchigiane colpite dal sisma con una serie di concerti gratuiti di grandi artisti, chiuso ieri dal concerto di Lorenzo Jovanotti. "Un grande ringraziamento - aggiunge - va a Neri Marcorè per aver ideato il festival: una manifestazione che si è calata nei territori e che ha raggiunto in pieno l'obiettivo di valorizzare i luoghi dell'entroterra, dalle montagne, i borghi e le chiese e abbazie colpiti dal sisma. Dietro le quinte della manifestazione c'è uno sforzo importante della Regione Marche non solo in termini di risorse economiche investite (circa 500 mila euro tra contributo e costi del personale impiegato), ma soprattutto in termini di uomini e donne che in questo mese hanno lavorato perché tutti gli eventi si svolgessero nel migliore modo possibile. A nome della Giunta - aggiunge Ceriscioli - voglio ringraziare tutte le persone che hanno permesso la piena riuscita degli eventi. Per la Regione hanno lavorato i servizi del turismo e della protezione civile tra dipendenti e volontari, circa 1700 persone nel complesso. Un festival che ha portato 200mila persone nel Piceno, nel Fermano e nell'entroterra di Macerata e che domenica scorsa con il concerto di Jovanotti ha avuto un ulteriore eccezionale risalto sulla stampa nazionale registrando la presenza di circa 70mila persone. La manifestazione - ha osserasto ancora il presidente - ha creato un indotto importante per i territori colpiti dal sisma proprio per accogliere questa marea umana. Continueremo a lavorare con le comunità locali in questa direzione". (Ansa)
Nel pomeriggio di lunedì 6 agosto si è riunita l’Assemblea dei Comuni soci del Cosmari srl presieduta dal presidente Marco Graziano Ciurlanti.
All’ordine del giorno figurava un unico argomento da trattare e inerente la nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori dei Conti.
Durante la seduta i sindaci presenti e i loro delegati hanno deciso di rinviare la nomina di presidente, vicepresidente e dei tre consiglieri che compongono il Consiglio di Amministrazione del Cosmari, la società, a capitale pubblico, che si occupa della gestione integrata dei rifiuti, su incarico dell’ATA n. 3 – Macerata, di tutti i Comuni della provincia di Macerata e Loreto, oltre ai tre Revisori dei Conti.
Infatti è intervenuto il sindaco di Macerata, Romano Carancini, che, dopo aver ricordato lo spirito unitario che ha portato a decisioni sempre condivise all’interno del Cosmari, ha proposto, visti anche i confronti tra le forze politiche ma anche con i Sindaci dei territori montani, di poter lavorare in maniera rappresentativa non solo tenendo conto delle sensibilità politiche ma anche delle esigenze dei comuni montani, tra l’altro tutti colpiti dal sisma, proprio con la volontà di costruire un CdA molto significativo e che dovrà lavorare anche su temi indicati dai Comuni come ad esempio la riorganizzazione societaria, la gestione delle macerie e altri. Quindi non essendoci la completa condivisione sui nomi è stato chiesto di rinviare le nomine, lasciando la governance al CdA uscente.
Anche il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, ha confermato quanto rappresentato dal collega di Macerata. L’intento comune è quello di continuare ad amministrare il Cosmari in maniera unitaria. Nei vari incontri, tutti molto positivi – ha sottolineato - è scaturita questa novità di dare indicazioni e obiettivi ai nuovi organismi amministrativi della società. Per cui si condivide la richiesta di rinviare di qualche settimana la nomina dei nuovi membri.
A fine agosto verrà stabilita la nuova seduta per la nomina del CdA e del Collegio dei Revisori dei Conti.
L’Assemblea, erano presenti 80% delle quote societarie, ha votato all’unanimità la proposta del rinvio prorogando l’attuale CdA.
"Dal governo del cambiamento arriva una novità importante in tema di agricoltura: su nostro impulso è stato firmato dal ministro delle Politiche Agricole Centinaio il decreto che introduce il marchio identificativo del regime di qualità per i beni alimentari "prodotti in montagna". Si tratta di un "bollino" ad hoc per valorizzare e tutelare le produzioni agroalimentari delle aree montane italiane, su tutte quelle alpine e quelle appenniniche. Un provvedimento, dunque, che toccherà moltissimi prodotti anche nelle aree interne delle Marche e del cratere sismico. A prodotti con particolari requisiti, verrà applicato il logo verde con una montagna stilizzata".Così Patrizia Terzoni, portavoce del movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati."L’indicazione - specifica - potrà essere utilizzata per tutti gli alimenti ottenuti sia da animali allevati, sia da quelli in transumanza nelle zone montane, come formaggi, latte, carne, ortaggi, prodotti di origine vegetale e dell’apicoltura. Le aziende agricole che sceglieranno di utilizzare l’indicazione “Prodotto di Montagna” beneficeranno di misure comunitarie di sostegno, come le misure PSR. Inoltre, garantirà una maggiore trasparenza dell’origine del prodotto così da aiutare i consumatori a scegliere con maggiore consapevolezza i prodotti in sede d'acquisto. Nel contratto di governo il tema della valorizzazione dei territori montani è cruciale. Supportare l’agricoltura in montagna, infatti, vuol dire anche prevenire il dissesto idrogeologico, stimolare la crescita dei flussi turistici, la lotta alla desertificazione e, nel caso delle Marche, dare nuova linfa al tessuto economico dei centri terremotati. Perciò questo è solo l'inizio, ma è uni inizio che ci inorgoglisce".
Dopo aver più volte preso pubblicamente posizione contro la delega delle funzioni ai comuni contemplata nella legge sismica regionale approvata in data 22 dicembre 2017 dall’Assemblea Legislativa Regionale, Feding Marche unitamente a tutti gli Ordini Provinciali degli Ingegneri, ha espresso formale richiesta di rinvio della data di entrata in vigore della norma, prevista per il mese di febbraio 2019, e di tutte le attività propedeutiche a tale scadenza. In una missiva, indirizzata nei giorni scorsi al Governatore Ceriscioli e all’ANCI Marche e per conoscenza a tutti i presidenti delle provincie e ai sindaci dei Comuni marchigiani, sono evidenziate a chiare lettere le motivazioni di tale contrarietà. Il testo unico dell’edilizia, approvato con DPR 380 del 2001, nel testo vigente, prevede la competenza degli uffici regionali per il rilascio dell’autorizzazione sismica.
La Legge Regionale n° 1/2018 ne ha, invece, delegato ai comuni la competenza previa istruttoria sostanziale e non solo formale. In una recente intervista rilasciata a INGENIO, rivista ufficiale degli Ordini degli Ingegneri di tutta Italia, il Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Ing. Massimo Sessa ha dichiarato che è necessario procedere ad una revisione del testo del 2001 “[…] che nasceva a seguito di eventi sismici in un contesto in cui la normativa tecnica non è quella di oggi […]” e per questo “ […] è stato avviato un gruppo di lavoro e, uno degli obiettivi, è proprio quello di superare l’iter attuale per l’Autorizzazione sismica […]”.
In queste ultime settimane Feding Marche, supportata dai rappresentanti territoriali del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ha avuto vari contatti, in sede ministeriale, con i dirigenti del Consiglio Superiore dei LL.PP. che hanno confermato l’imminenza di una revisione generale del Testo unico dell’edilizia 380/2001. Da quanto è emerso pare che, già dal prossimo autunno, l’intenzione sia quella di oltrepassare la logica dell’autorizzazione sismica per le strutture comuni dell’edilizia civile, prevedendola solamente per le grandi infrastrutture e le opere di 3° o 4° categoria (come ad esempio scuole, etc.).
In questo contesto i rappresentanti degli ingegneri marchigiani hanno chiesto di posticipare i termini di entrata in vigore dalla Legge Simica Regionale al fine di comprendere bene i sostanziali cambiamenti che saranno contenuti nel nuovo testo normativo di prossima uscita. Il mondo professionale e i tecnici degli enti locali sono, infatti, molto preoccupati per il sicuro intasamento degli uffici sisma (peraltro a oggi tutti da costituire), com’è già avvenuto in altre Regioni d’Italia dove le norme dell’autorizzazione sismica sono già entrate in vigore da anni e tutto ciò a prescindere dal soggetto delegato al rilascio. La richiesta di rinvio della Legge Sismica risponde anche e soprattutto a quei principi di economicità, efficacia ed efficienza che debbono caratterizzare ogni attività della Pubblica Amministrazione. L’organizzazione necessaria per far fronte alla attuali previsioni normative regionali non sarà sicuramente indenne da costi per le amministrazioni locali e per i committenti stessi, costituendo solo un rallentamento dell’economia e della competitività territoriale senza reali miglioramenti della prevenzione sismica nella nostra regione.
Posizioni analoghe e condivise da numerosi comuni della Provincia di Ancona erano peraltro già state espresse in una comunicazione, datata 17 maggio 2018, che l’Amministrazione Comunale di Falconara Marittima, in qualità di capofila, aveva inviato ad Anci Marche affinché si facesse latore di proposte e correttivi per scongiurare i problemi poc’anzi citati. Al fine di valutare il nuovo strumento normativo che il Ministero intende adottare nei prossimi mesi, Feding Marche propone l’istituzione di un tavolo tecnico regionale, rinnovando la propria completa disponibilità a fornire il giusto supporto tecnico che definisca un corretto percorso autorizzativo per le sole categorie di opere che saranno oggetto di autorizzazione nella prossima revisione normativa.
Si sono conclusi da poco i corsi per Estetiste e Operatore di Tatuaggio e Piercing organizzati da Imprendere Srl, ente di formazione di Confartigianato Imprese Macerata.Nel mese di luglio infatti sono state 27 le allieve di Imprendere che hanno sostenuto gli esami per il conseguimento della Qualifica e Specializzazione Estetista: Arcila Lopez , Yessica Carol, Benedetti Valentina, Cartechini Silvia, Lioi Antonella, Pediconi Sabina, Perfetti Marina, Spitoni Gloria hanno ottenuto il diploma di qualifica e Allori Amanda, Beccerica Samanta, Bitti Sofia, Bonfigli Letizia, Carioli Valentina, Ceicu Ioana Tatiana, Di Battista Martina, Ferroni Giorgia, Gualco Elisabetta, Masciani Nicoletta, Mollica Luana, Pascu Andreea Stefania, Perna Eleonora, Pierucci Giorgia, Pranzetti Emanuela, Taddei Katy, Tamara Mosca, Verdecchia Eleonora, Vittori Veronica, quello di specializzazione.18 invece gli Operatori di Tatuaggio e Piercing che hanno ottenuto l’attestato di Qualifica: Barbarossa Gloria, Brugnoni Eleonora, Buongarzoni Ombretta, Epifani Francesca, Fina Angelo, Forti Matteo, Frattari Sheila, Giulioni Alessio, Kakuci Besmir, Kauklina Nina, Magi Llaci Eni, Marconi Bovari Elisa, Mengarelli Laura, Monterosso Federico, Nardi Elisabetta, Pigliapoco Wanda, Rossetti Marco, Silenzi Michele.Dei percorsi completi e altamente professionalizzanti conclusi con successo da tutti i partecipanti, che sono ora pronti ad affacciarsi al mondo del lavoro con competenze e conoscenze adeguate.Per informazioni sulle date dei prossimi corsi in partenza è possibile contattare lo staff di Imprendere ai seguenti recapiti 0733.366885 - formazione@macerata.confartigianato.it
Il Comune di San Severino Marche, in vista dell’apertura per settembre della nuova scuola che andrà ad ospitare quattordici classi della Primaria “Luzio”, ha avviato il cantiere per la realizzazione di un nuovo parcheggio in via Lorenzo d’Alessandro anche in considerazione del previsto aumento del volume di traffico.Il nuovo parcheggio, che ospiterà 17 posti auto a spina di pesce, in parte occuperà l’area di un parcheggio già esistente e in parte l’attuale marciapiede che sarà riposizionato in modo da mantenere un percorso pedonale protetto.
L’opera, per un costo complessivo di 28mila euro, sarà realizzata dall’impresa EdilBiangi di San Severino Marche e finanziata con donazioni giunte dal Comune di Pioltello e dalla Fondazione Gruppo di Credito Valtellinese e rientra fra gli interventi che si ricollegano alla realizzazione della nuova scuola.
Il progetto dei lavori è stato redatto dall’Area Tecnica del Comune di San Severino Marche. Oltre agli scavi di sbancamento per realizzare la nuova area parcheggio sono stati previsti una nuova fondazione stradale, nuovi marciapiedi e una nuova asfaltatura degli spazi che manterranno l’aspetto attuale e permetteranno di conservare anche alcune panchine e uno spazio verde a servizio del quartiere.
Alle 10 di domenica 5 agosto 2018 c’è stato il congedo dei monaci cistercensi dall’abbazia di Fiastra. Un congedo solo temporaneo, come ha sottolineato con toni decisi il vescovo Nazzareno Marconi, intervenuto all’inizio della Celebrazione eucaristica : «Non è un addio solenne, è soltanto un arrivederci. Questa è la volontà mia, della diocesi e dei monaci».
Il vescovo ha proseguito spiegando come continueranno a essere assicurati i servizi liturgici nella chiesa, senza però designare un parroco, in attesa del ritorno «al massimo entro un anno» dei monaci.
Ha quindi donato a padre Bernardo una riproduzione dell’immagine della Mater Misericordiae (vedi l’immagine di copertina), quale pegno di un rapido rientro dei monaci nel monastero maceratese.
A conclusione dell’omelia, il priore padre Bernardo ha ricordato: «Otto anni fa mi trovavo a Roma e desideravo andare a vedere nella Basilica di Santa Maria maggiore scendere dal soffitto i petali a ricordo del miracolo, avvenuto tanti secoli fa (nel 358 d.C., ndr), della neve caduta ad agosto, e invece l’obbedienza mi ha portato a dover abbandonare subito in fretta Roma per venire a Fiastra. 8 anni dopo mi viene donato questo quadro della Madonna della Misericordia, nello stesso giorno della Madonna di Santa Maria Maggiore, perché pregandola possa tornare ancora tra voi».
In conclusione della Santa Messa è venuto il momento del saluto commosso da parte di padre Bernardo, che ha ringraziato per le «attenzioni e le gentilezze» ricevute. E ha concluso: «Porto nel cuore tutti voi, nell’attesa che si possa ritornare nel 2019 per ritrovarci davanti al tabernacolo».
Dopo la benedizione un applauso scrosciante e prolungato ha suggellato la fiducia nel ritorno dei cistercensi espressa sia dal vescovo che da padre Bernardo e la gratitudine per una presenza vissuta come benedizione. (http://www.monacifiastra.it)
Il Consiglio Comunale ha approvato la trasformazione della Società Farmacia Porto Recanati in azienda multiservizi che si chiamerà Azienda Pluriservizi Porto Recanati s.r.l.
Questa azienda avrà la possibilità di gestire non solo la farmacia comunale, ma diversi altri servizi. E’ un’opportunità in più che l’Amministrazione avrà di "coordinare direttamente molte funzioni che ora sono date in appalto a società esterne".
Del resto è importante che un Comune possa gestire direttamente più attività che lo interessano - spiegano dall'amministrazione comunale - Fermo restando l'attività di farmacia, si potrà, con questo cambio di statuto, affidare servizi che potranno riguardare la manutenzione o il coordinamento delle aree di sosta dei parcheggi, il servizi della rimozione dei veicoli o della gestione della sosta o ancora tutto ciò che riguarda le rotatorie, il verde pubblico, i servizi cimiteriali, i bagni pubblici o addirittura la gestione delle lampade votive, citando solo alcuni aspetti di cui la società potrebbe occuparsi.
Questa tipologia di azienda del resto esiste in quasi tutti i comuni, e dal momento che fino ad ora sono ditte esterne a fornire molti di questi servizi, è importante poterli affidare direttamente ad azienda gestita dal Comune, che dovrà naturalmente essere strutturata adeguatamente per svolgere le funzioni che di volta in volta le saranno richieste.
"Bisogna considerare anche che, essendo al 100 per 100 a partecipazione comunale, le entrate dagli affidamenti, confluiranno nelle casse comunali. Ogni nuovo futuro affidamento sarà sottoposto a valutazione economica e dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale, l'Azienda Pluriservizi Porto Recanati s.r.l. poi potrà lavorare esclusivamente per enti pubblici e sarà sottoposta, come oggi è per la farmacia comunale, a tutte le norme sulle assunzioni che sono previste per gli enti pubblici e ogni volta che le sarà affida una nuova funzione, si tornerà in Consiglio Comunale per relazionare sulla necessità di affidarle l’eventuale nuovo compito".
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall'avvocato Oberdan Pantana Chiedilo all'avvocato.
I quesiti dei lettori questa settimana hanno interessato in particolare tematiche riferibili alla violazione del Codice della Strada e nello specifico le responsabilità che potrebbero sorgere in capo all’utente della strada in caso di un sinistro stradale con danno alle persone. Ecco la risposta dell'avvocato Pantana.
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo al comportamento da tenere da parte dell’automobilista in occasione di sinistro stradale, comunque ricollegabile al suo comportamento, con danno alle persone. Caso giuridico: Un automobilista dopo aver causato l’incidente stradale con altra autovettura è effettivamente sceso dalla propria auto ma è subito ripartito senza prestare soccorso alla vittima ferita e senza accertarsi dell’intervento di altri soggetti.L’art. 189 del Codice della Strada, descrive il comportamento che l’utente della strada è tenuto ad osservare in caso di sinistro ricollegabile alla sua condotta, sancendo in primo luogo l’obbligo di fermarsi in ogni caso, al quale si aggiunge poi l’obbligo di prestare assistenza ad eventuali feriti.All’inottemperanza all’obbligo di fermarsi, corrisponde la sanzione amministrativa se si tratta di incidente con danno alle sole cose, mentre si incorre nella reclusione da 6 mesi a 3 anni in caso di incidente con danni alle persone. In tal caso, la fuga dell’agente può essere punita con l’arresto in flagranza e la sanzione accessoria della sospensione della patente, mentre la sanzione penale della reclusione subisce un incremento che va da 1 a 3 anni. In tale contesto, dunque, vengono configurati comportamenti diversi che ledono beni giuridici diversi e che delineano altrettante fattispecie delittuose, quali: il reato di fuga, ex art. 189 comma 6 del Codice della Strada, è reato omissivo di pericolo il cui elemento materiale consiste nell’allontanarsi dell’agente dal luogo del sinistro in modo da impedire od ostacolare l’accertamento della propria identità personale, l’individuazione del veicolo e la ricostruzione della dinamica. La fattispecie è integrata, secondo il consolidato orientamento giurisprudenziale, anche dal comportamento di chi effettui una sosta momentanea sul luogo del sinistro sottraendosi poi all’identificazione; il fermarsi sul posto deve avere, infatti, una durata congrua rispetto all’espletamento delle prime indagini volte appunto ad identificare sia il conducente che il veicolo coinvolto, in coerenza con la ratio della norma di cui all’art. 189 C.d.S. .Riguardo, invece, al reato di omissione di soccorso di cui al comma 7 sempre dell’art. 189 del Codice della Strada, anch’esso viene configurato quale fattispecie omissiva di pericolo, secondo la quale, l’agente è obbligato a fermarsi in presenza di un sinistro riconducibile al suo comportamento e concretamente idoneo a produrre eventi lesivi, essendo irrilevante l’effettivo riscontro di un danno alle persone; la consapevolezza che la persona coinvolta nel sinistro abbia bisogno di soccorso può infatti sussistere anche come dolo eventuale. Difatti, è oramai consolidato l’orientamento della Suprema Corte, secondo il quale: “Il dolo eventuale si configura normalmente in relazione all’elemento volitivo, ma può anche attenere all’elemento intellettivo, quando l’agente consapevolmente rifiuti di accertare la sussistenza di elementi in presenza dei quali il suo comportamento costituisce reato, non accertandone per ciò stesso l’esistenza”(Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 32114/17; depositata il 4 luglio). Inoltre, per quanto concerne la valutazione della prospettazione da parte del conducente degli effetti lesivi del sinistro per l’incolumità personale dei soggetti coinvolti, con conseguente rappresentazione della necessità di prestare soccorso, “La stessa va condotta ex ante, cioè sulla base della situazione che si era profilata dinanzi al conducente al momento dell’incidente”(Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 21873/18; depositata il 17 maggio).Per tali ragioni, riguardo al caso di specie, l’automobilista è stato riconosciuto responsabile del reato di omissione di soccorso, ex art. 189 comma 6 e 7 C.d.S. , per essersi allontanato dal luogo del sinistro stradale da lui causato e dal quale sono derivate ferite all’altro soggetto coinvolto (Corte di Cassazione sez. IV Penale n. 47269/17).Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Avv. Oberdan Pantana