Attualità

San Severino, torna agibile un'altra palazzina: altre sei famiglie rientrano a casa

San Severino, torna agibile un'altra palazzina: altre sei famiglie rientrano a casa

Ancora un rientro a casa, stavolta per sei nuove famiglie settempedane alle prese con la ricostruzione post terremoto. Gli inquilini di uno stabile sito in via Raffaello Sanzio hanno ricevuto la revoca dell’Ordinanza di inagibilità siglata dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, dopo la dichiarazione di fine lavori. Lo stabile in questione, oltre alle sei abitazioni, conta anche nove pertinenze che sono tornate anch’esse definitivamente agibili. La palazzina si è vista riconoscere un contributo di 410mila euro per l’esecuzione dei lavori post sisma.

27/03/2019 15:02
Macerata, Progetto START: prima riunione del tavolo di lavoro

Macerata, Progetto START: prima riunione del tavolo di lavoro

Con il primo tavolo di lavoro delle istituzioni sostenitrici, proseguono le attività del progetto START per la creazione di un ecosistema urbano per l’innovazione e l’imprenditorialità nel territorio maceratese. Infatti, il 22 gennaio scorso si era tenuta la firma del protocollo d’intesa triennale tra il Comune di Macerata e la rete di partner pubblici e privati che condividono l’obiettivo di migliorare le condizioni favorevoli alla costituzione e allo sviluppo di nuove imprese nel nostro territorio. Successivamente il 28 febbraio è stato pubblicato dal Comune di Macerata il primo bando per favorire la costituzione di cinque nuove imprese. Ora invece, venerdì 29 marzo, a Palazzo Conventati è stata convocata la prima riunione operativa del tavolo di lavoro dei firmatari del protocollo di intesa. L’incontro servirà per fare il punto sulle iniziative che i vari partner hanno già in corso o intendono avviare nei prossimi mesi. Gli obiettivi sono di dare vita ad un sistema di comunicazione coordinata che permetta ai giovani potenziali imprenditori e alle start up di avere un quadro il più completo possibile delle facilitazioni esistenti nel nostro territorio per i loro progetti e di individuare ulteriori opportunità per iniziative comuni in grado di raggiungere i risultasti auspicati in termini di nuove imprese e nuovo lavoro. Inoltre, l’incontro servirà anche per definire le modalità di cooptazione di nuovi soggetti che stanno chiedendo di aderire al protocollo d’intesa. Intanto sono ancora aperti i termini per partecipare al primo bando emesso dal Comune di Macerata che prevede, per 5 nuove imprese da costituire, un incentivo ciascuno di 20.000 euro, suddiviso in 10.000 mila euro di contributo finanziario a fondo perduto e 10.000 euro nell’offerta di servizi di coworking e/o di voucher per servizi di formazione e consulenza. I progetti di nuove imprese che verranno presentati dovranno riguardare i settori della produzione culturale (come arti visive, arti performative, letteratura, design, moda, artigianato, intrattenimento, industria del gusto), dell’artigianato digitale e artistico, dell’agro-alimentare e turismo, dell’economia circolare e mobilità sostenibile, della difesa del territorio e dell’ecosistema ambientale (fragilità sismica e idrogeologica). Al bando, come noto, possono partecipare giovani che non abbiano compiuto i 35 anni di età al momento della domanda e che si impegnino a garantire, qualora selezionati, l’iscrizione presso il Registro delle Imprese entro il termine massimo di 6 mesi dall’accettazione degli esiti istruttori.  Le domande dovranno pervenire entro le ore 14 del 30 aprile 2019. Il testo del bando i moduli di domanda e la relativa documentazione sono scaricabili dal sito del Comune www.comune.macerata.it/start e dal sito del progetto Start, in fase di realizzazione ma funzionante per l’occasione (www.startimprese.it).

26/03/2019 13:09
San Severino: avviate le indagini preliminari per il progetto di recupero del Municipio lesionato dal sisma

San Severino: avviate le indagini preliminari per il progetto di recupero del Municipio lesionato dal sisma

Dopo palazzo dei Governatori il Comune di San Severino Marche ha avviato i sondaggi geognostici e sui materiali anche al palazzo del Municipio al fine di redarre le perizie necessarie per presentare il progetto di miglioramento sismico del monumentale edificio dichiarato inagibile, ed evacuato, a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016.  Il recupero del Municipio rientra tra i lavori già finanziari dall’Ordinanza 56/2017 del Commissario straordinario alla Ricostruzione nell’ambito del secondo Piano opere pubbliche. Le indagini sono state affidate alla ditta Technogeo di Montecosaro, per quanto riguarda i materiali, e al geologo Paolo Giacomelli, per quanto riguarda i terreni.  

26/03/2019 12:59
La preghiera di Papa Francesco a Loreto: "La Santa Casa è la casa dei giovani, delle famiglie e dei malati" (FOTO e VIDEO)

La preghiera di Papa Francesco a Loreto: "La Santa Casa è la casa dei giovani, delle famiglie e dei malati" (FOTO e VIDEO)

Una giornata baciata dal sole quella che ha accolto i tantissimi fedeli accorsi quest'oggi a Loreto, in Piazza Giovanni XXIII, per assistere alla messa celebrata da Papa Francesco, arrivato in mattinata, da Roma, in elicottero.  Il Santo Padre, dopo essere arrivato a Montorso, si è diretto presso il Santuario della Santa Casa, con dieci minuti di anticipo rispetto al cronoprogramma. Papa Francesco, proprio nella Santa Casa, ha osservato alcuni minuti di preghiera al cospetto della statua della Madonna prima di procedere con la celebrazione. Una delegazione appositamente scelta ha potuto assistere alla messa celebrata da Bergoglio all'interno del Santuario della Santa Casa di Loreto. Un passo del Libro del Profeta Isaia, un passo della Lettera agli Ebrei e il passo dell'Annunciazione del Vangelo Secondo Luca: queste le letture della celebrazione. Il Santo Padre ha poi proseguito, come da programma, con la Firma del documento della Lettera ai giovani e con il saluto agli ammalati. La sua uscita dalla Santa Casa e il suo ingresso in Piazza Giovanni XXIII sono stati accolti da un fragoroso applauso dei fedeli, arrivati da ogni parte d'Italia, che lo hanno salutato calorosamente. Sul Sagrato del Santuario, Sua Eccellenza Monsignor Fabio Dal Cin ha portato il saluto di tutti al Santo Padre: "[...] Hai fatto una cosa buona a venire! - così ha esordito l'Arcivescovo in onore della prima visita del Pontefice nella Santa Casa -. [...] Ci sono fedeli, sacerdoti, religiosi, di Loreto e delle diocesi delle Marche [...]. Ci sono le famiglie, anche quelle che hanno iniziato il cammino di spiritualità proposto dal santuario, e quelle segnate dal terremoto che attendono di tornare nella propria casa: in questo angolo di Terra Santa tutte trovano la grazia di ricominciare e fortificano la propia vocazione missionaria. Ci sono i ragazzi e i giovani che dal Sì di Maria attingono forza per accogliere il disegno di Dio nella loro vita. Santo Padre: grazie di aver scelto la Santa Casa per firmare il documenti sui giovani, frutto del Sinodo a loro dedicato per aver voluto che il Centro Giovanni Paolo II di Loreto, ne diventi luogo di concreta attuazione: e lì ogni giovane si senta a casa." "Cari fratelli e sorelle, buongiorno - così invece ha esordito il Santo Padre -. Le parole dell'angelo Gabriele a Maria 'Rallegrati, piena di grazia', risuonano in modo singolare in questo Santuario, luogo privilegiato per contemplare il mistero dell'Incarnazione del Figlio di Dio. Qui, infatti, sono custodite le mura che, secondo la tradizione, provengono da Nazaret, dove la Vergine Santa pronunciò il suo 'sì', diventando la madre di Gesù." Papa Francesco ha poi salutato tutte le autorità presenti, in particolare i "Frati Cappuccini, ai quali è affidata la custodia di questo insigne Santuario tanto caro al popolo italiano. Li ringrazio specialmente per il prezioso ministero del confessionale e chiedo loro di aprire la Santa Casa in trada serata e la notte quando ci sono gruppi di giovani a pregare." Bergoglio ha rivolto la sua particolare attenzione "ai giovani, alle famiglie, ai malati." "La Santa Casa è la casa dei giovani, perché qui la Vergine Maria, la giovane piena di grazia, continua a parlare alle nuove generazioni, accompagnando ciascuno nella ricerca della propria vocazione. Per questo ho voluto firmare qui l'Esortazione apostolica frutto del Sinodo dedicati ai giovani. Si intitola "Christus vivit - Cristo vive". Nell'evento dell'Annunciazione appare la dinamica della vocazione espressa nei tre momenti che hanno scandito il Sinodo: l'ascolto della Parola e del progetto di Dio, il discernimento e la decisione. [...] Penso a Loreto come a un luogo privilegiato dove i giovani possono venire alla ricerca della propria vocazione, alla scuola di Maria. Un polo spirituale a servizio della pastorale vocazioneale. [...] La Casa di Maria è anche la casa della famiglia. Nella delicata situazione del mondo odierno, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna assume un'importanza e una missione essenziali. È necessario riscoprire il disegno tracciato da Dio per la famiglia, per ribadirne la grandezz e l'insostituibilità a servizio della vita e della società. Per questo ogni famiglia, nelle sue diverse componenti, trova qui accoglienza, ispirazione a vivere la propria identità. [...] La Casa di Maria è la casa dei malati. Qui trovano accoglienza quanti soffrono nel corpo e nello spirito e la Madre porta a tutti la misericordia del Signore di generazione in generazione. La malattia ferisce la famiglia e i malati devono essere accolti dentro la famiglia. La casa e la famiglia sono la prima cura del malato nell'amarlo, sostenerlo, incoraggiarlo e prendersene cura. Ecco perché il sanutuario della Santa Casa è simbolo di ogni casa accogliente e santuario degli ammalati." "Cari fratelli e sorelle! - ha continuato Papa Francesco -. A voi e a quanti sono legati a questo Santuario, Dio, per mezzo di Maria, affida una missione in questo nostro tempo: portare il Vangelo della pace e della vita ai nostri contemporanei spesso distratti, presi dagli interessi terreni o immersi in un clima di aridità spirituale. C'è bisogno di persone semplici e sapienti, umili e coraggiose, povere e generose. Insomma, persone che, alla scuola di Maria, accolgono senza riserve il Vangelo nella propria vita."  "La Vergine Santa aiuti tutti, specialmente i giovani, a percorrere il cammino della pace e della fraternità fondate sull'accoglienza e sul perdono, sul rispetto dell'altro e sull'amore che è dono di sé. La nostra Madre, stella luminosa di gioia e di serenità, doni alle famiglie, santuari dell'amore, la benedizione e la gioia della vita. Maria, sorgente di ogni consolazione, porti aiuto e confronto a quanti sono nella prova" così ha concluso Bergoglio prima dell'Angelus e prima si salutare i fedeli a bordo della Papamobile.

25/03/2019 15:24
Tolentino, concluse le celebrazioni per l'Anniversario dell'Eccidio di Montalto: per non dimenticare

Tolentino, concluse le celebrazioni per l'Anniversario dell'Eccidio di Montalto: per non dimenticare

Concluse le celebrazioni del 75° Anniversario dell'Eccidio di Montalto, avvenuto il 22 marzo 1944 sulle montagne tra Caldarola e Cessapalombo. Come tutti gli anni il Comune di Tolentino insieme all'ANPI locale e provinciale ha proposto diverse iniziative per mantenere viva la memoria di quei drammatici eventi. Il programma prevedeva la cerimonia ufficiale in piazza della Libertà e l’incontro con le testimonianze dei rappresentanti dell’ANPI con i ragazzi delle scuole primaria, secondaria inferiore e delle scuole secondarie superiori. Tante le autorità militari e civili, oltre alle rappresentanze di molti Comuni, che hanno preso parte alla manifestazione di domenica 24 marzo, aperta dalla santa messa al Famedio e con la commemorazione in piazza con gli interventi del Sindaco Giuseppe Pezzanesi, del Presidente della sezione Anpi di Tolentino Lanfranco Minnozzi, il Sindaco del Consiglio comunale dei Ragazzi Veronica Orpello e dell’oratore ufficiale Tamara Ferretti dell’Anpi nazionale. Come sempre i cortei sono stati accompagnati dal Corpo Bandistico “N. Simonetti” dell’Associazione musicale “N. Gabrielli – Città di Tolentino”. Le manifestazioni vengono promosse in ricordo dei ventisette giovani tolentinati che donarono la propria vita per la libertà, con l’intento di mantenere vivo il ricordo e di tramandarlo alle giovani generazioni e per dare un contributo alla realizzazione di un mondo di pace, estirpando ogni forma di violenza. Prossimo appuntamento con la Resistenza, il 28 aprile con una nuova edizione della Marcia della  Memoria.

25/03/2019 13:47
Acqua, Articolazione tariffaria Unica: la posizione dell' azienda AAto 3 in merito

Acqua, Articolazione tariffaria Unica: la posizione dell' azienda AAto 3 in merito

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dell'azienda AAto 3 in merito all'articolazione tariffaria unica per l'acqua e i consistenti aumenti delle bollette Atac a Civitanova. "Il metodo tariffario vigente impone che i ricavi tariffari del gestore coprano i costi d’esercizio definiti dall’Autorità di regolazione e quelli degli investimenti effettivamente fatti, senza prevedere alcun utile. In linea con il processo di aggregazione delle aziende idriche nell’AaTO 3 avviato a fine 2015 dall’Assemblea dei Sindaci, a ottobre 2018 l’AAto ha introdotto un’articolazione tariffaria unica per tutto il territorio di competenza, anticipando in tal modo la tariffa che applicherà il gestore unico. È evidente che la tariffa unica rappresenta una media delle tariffe applicate dalle sei aziende dell’AAto 3 e che significative riduzioni del costo del servizio e conseguente diminuzione delle tariffe applicate all’utenza potranno aversi solo con l’avvio della gestione unitaria. Si sottolinea che i provvedimenti adottati sono pienamente aderenti alla disciplina regolatoria nazionale, anche riguardo alla decorrenza dell’applicazione degli stessi (retroattività). Su quest’ultimo punto l’Autorità nazionale di regolazione (art. 4 della deliberazione ARERA 665/2017/R/idr) prevede esplicitamente che le nuove tariffe debbano essere applicate con decorrenza dal 01.01.2018 e fatturate all’utenza entro l’ultimo ciclo di fatturazione del 2018 (che cade a inizio 2019). Nel caso dell’ATAC Civitanova, le tariffe fino al 2017 sono state approvate in misura inferiore rispetto alle altre tariffe dell’ATO 3 (vedi tabella) e ciò è evidente sia confrontando il costo a metro cubo dei quattro scaglioni di consumo, sia considerando che tali scaglioni per Civitanova sono più ampi. In sostanza, per effettuare i conguagli nei termini previsti dalle norme si sono applicate tariffe più alte a quantitativi maggiori rispetto al normale. Nel tentativo di limitare tali aggravi, l’ATAC Civitanova in accordo con l’AAto 3 e in deroga a quanto previsto nel Regolamento del Servizio ha concesso forme di rateizzazione più favorevoli a tutti gli utenti che ne faranno richiesta (fino a 5 rate). Inoltre, poiché il nuovo sistema tariffario si basa sulla numerosità dei componenti familiari dell’utenza, per tutte le utenze domestiche con una numerosità del nucleo familiare pari o superiore a 4 unità è possibile richiedere il ricalcolo della bolletta comunicando all’ATAC tale numerosità (moduli disponibili pressoché ovunque). Per tali utenze si avranno riduzioni degli importi da pagare rispetto a quanto riportato nella bolletta ricevuta. Stante la natura di conguaglio dell’ultima bolletta ricevuta, infine, va anticipato che le bollette di prossima emissione relative ai primi consumi del 2019 avranno importi decisamente inferiori (a parità, ovviamente, dei quantitativi consumati) rispetto a quelle emesse nei giorni scorsi, in quanto saranno fatturati unicamente i consumi di competenza e non sarà necessario alcun ulteriore conguaglio. La differenza tra le tariffe dell’ATAC e quelle degli altri gestori è spiegata da diverse ragioni. In primo luogo dalla morfologia del territorio e dall’elevata densità abitativa di Civitanova Marche (territorio prevalentemente pianeggiante e utenza più raggruppata raggiungibile con reti meno estese), che determina costi di gestione inferiori rispetto a quelli delle gestioni operanti in territori pedemontani e montani nei quali si riscontra invece una densità abitativa inferiore (utenza più sparsa sul territorio). La gestione ATAC riporta un numero di abitanti per km di rete di acquedotto due volte e mezzo superiore alla media dell’ATO 3 Macerata, che include anche ATAC  In secondo luogo gli investimenti effettuati dall’ATAC a Civitanova Marche negli ultimi anni sono inferiori rispetto a quelli effettuati negli altri Comuni dell’ATO 3, ciò determinando per via del metodo tariffario vigente una minor tariffa (meno investimenti, minori costi conseguenti, tariffa più bassa). Questo non è un processo virtuoso, perché gli investimenti nel settore idrico non possono essere limitati per periodi di tempo lunghi, pena l’emergere di notevoli disservizi lungo la rete). Occorre anche evidenziare che gli abitanti di Civitanova Marche hanno benefici diretti dalla realizzazione degli investimenti effettuati dagli altri gestori dell’ATO 3: gli investimenti nel comparto fognario e depurativo realizzati nell’area pedemontana e montana del territorio hanno permesso di eliminare gran parte degli scarichi non depurati, con conseguente riduzione dell’inquinamento delle acque superficiali e marine e benefici in termini di qualità delle acque di balneazione. L’ottenimento della Bandiera Blu a Civitanova Marche è in parte merito anche di questi investimenti. Circa le recenti notizie di aumenti consistenti delle bollette ATAC, a volte superiori al 50%, occorre chiarire che gli aumenti riscontrati confrontando l’ultima bolletta emessa con quella precedente non riflettono il reale incremento del costo del servizio (che come detto è, in media, inferiore al 10%), sia perché nell’ultima bolletta sono ricompresi i conguagli relativi all’intera annualità 2018, sia perché il periodo di fatturazione è diverso da quello precedente, cioè il pagamento richiesto riguarda consumi relativi ad un periodo più lungo ". 

25/03/2019 11:56
Visita del Papa a Loreto: una moltitudine di gente ad accoglierlo, rispettato il programma a mezzogiorno l'Angelus (FOTO)

Visita del Papa a Loreto: una moltitudine di gente ad accoglierlo, rispettato il programma a mezzogiorno l'Angelus (FOTO)

Il tanto atteso arrivo del Papa a Loreto è giunto. Si sta svolgendo tutto come previsto dal programma: alle 9 è atterrato l'elicottero con il Santo Padre che è stato accolto dal monsignor Fabio Dal Cin, il delegato pontificio del governatore Luca Ceriscioli, del Sindaco Nicoletti e del prefetto Antonio D'Acunto.   Alle 9.45 ha celebrato la Santa Messa presso la Santa Casa, l'ultimo pontefice a farlo fu Pio XI.  La celebrazione è stata trasmessa attraverso i maxi schermi. Successivamente c'è stato il saluto alla comunità dei frati Cappuccini  e in Basilica la carezza agli ammalati.   Alle 11.15, come previsto dal protocollo, il Pontefice è uscito sul sagrato per incontrare i fedeli, salutato dal monsignor Dal Cin, il Papa ha pronunciato il suo discorso e a mezzogiorno reciterà l'Angelus.  Al termine scenderà tra la folla e a mezzogiorno in punto le campane di ogni chiesa marchigiana saranno fatte suonare all'unisono, in segno di festa e di unità - come ha affermato l'arcivescovo Dal Cin - .   Infine Alle 12,30 il pranzo con i vescovi per poi lasciare il santuario alle 14.30. Un quarto dopo, congedandosi dalle personalità che l’hanno accolto all’arrivo, ripartirà per il Vaticano dove l’atterraggio è previsto alle 15.45, non prima di aver benedetto il centro giovanile voluto da papa Giovanni Paolo II perché diventi polo di accoglienza davvero per tutti i giovani. (Servizio in aggiornamento)      

25/03/2019 11:19
Mogliano, sospensione rievocazione della Passione di Cristo: il Comune esprime contrarietà in merito

Mogliano, sospensione rievocazione della Passione di Cristo: il Comune esprime contrarietà in merito

L'Amministrazione Comunale di Mogliano esprime la propria contrarietà rispetto alla decisione presa  dal Comitato Parrocchiale del Venerdì Santo e del Presepe Vivente, di sospendere la  Rievocazione Storico Religiosa della Passione di Cristo per l'anno 2019.  Il sindaco ha immediatamente  convocato una riunione, che si svolgerà nelle prossime 48 ore,  con tutti i membri del comitato per discutere di questa decisione presa senza essere condivisa con l'amministrazione  che ha appreso la notizia solamente dal comunicato diffuso sui social.    "Questo evento che fa parte della tradizione Moglianese da moltissimi anni, non è paragonabile ad una festa qualsiasi per cui si può decidere di sospenderla da un giorno all'altro...si tratta invece di una tradizione che si porta avanti da intere  generazioni  e che fa parte della cultura del nostro Paese.   Ulteriori aggiornamenti in merito alla questione in oggetto verranno resi noti nei prossimi giorni" - precisa l'Amministrazione Comunale in una nota - .  

24/03/2019 21:34
Roma, durante l'Angelus Papa Francesco annuncia la sua visita: "Domani vado a Loreto, nella Casa della Vergine"

Roma, durante l'Angelus Papa Francesco annuncia la sua visita: "Domani vado a Loreto, nella Casa della Vergine"

"Domani, Festa dell'Annunciazione del Signore, vado a Loreto, nella Casa della Vergine. Ho scelto questo luogo per la firma dell'esortazione apostolica dedicata ai giovani. Chiedo la vostra preghiera affinché il 'sì' di Maria diventi il 'sì' di tanti di noi" così Papa Francesco in chiusura dell'Angelus recitato quest'oggi in Piazza San Pietro a Roma, ha ricordato la sua visita di domani a Loreto. CLICCA QUI per vedere il video completo.  

24/03/2019 14:39
A Montecassiano l'azienda leader nel settore dei lavelli da cucina in quarzo e granito: la storia della Plados (FOTO)

A Montecassiano l'azienda leader nel settore dei lavelli da cucina in quarzo e granito: la storia della Plados (FOTO)

Sono sei i produttori al mondo di lavelli da cucina in materiale composito in dispersione acrilica e tra questi troviamo una delle eccellenze maceratesi, con sede a Montecassiano, la Plados dell’Ingegner Bertini e dell’Ingegner Bugiolacchio. Creata nel 1991 dai due soci, rispettivamente ex Teuco Guzzini ed ex Telma Guzzini, l’Azienda è leader nel settore di lavelli da cucina in quarzo e granito, con un mercato che si estende per oltre il 50% all’estero, dall’Europa, all’America, fino a raggiungere l’Australia. “A Montecassiano abbiamo la produzione vera e propria mentre a Montelupone c’è l’impianto per la produzione delle materie prime e il laboratorio di ricerca e sviluppo di nuovi materiali – ci spiegano Riccardo ed Edoardo, i giovanissimi figli di uno dei due proprietari della Plados, Sandrino Bertini -. Noi acquistiamo le cariche minerali da selezionati fornitori mondiali, poi il segreto del prodotto d’eccellenza lo fa la ricetta.” “Il quarzo e il granito – proseguono – vengono legati insieme dalla resina acrilica e questo procedimento avviene a Montelupone, negli stabilimenti della Delta, azienda facente parte del gruppo Plados. Il prodotto, che in principio è liquido, viene poi trasferito a Montecassiano e, tramite un sofisticato sistema, viene iniettato negli stampi, che sono circa 120, i quali danno la forma e le dimensioni ai vari lavelli. Una volta stampato, il lavello viene poi trasferito agli altri reparti, che provvedono alle successive lavorazioni, quali sbordatura, foratura, finitura e packaging del prodotto.” “La rubinetteria, gli elettrodomestici e una vasta gamma di accessori, acquistati su nostre richieste specifiche di design e indicazioni progettuali, vengono poi da noi commercializzati e ciò serve per completare la nostra offerta commerciale” – continuano Riccardo ed Edoardo. Una produzione annua che arriva fino a 160mila lavelli e che viene esportata in circa 50 paesi al mondo. L’Azienda, che si sviluppa su 20 mila metri quadri, conta 110 dipendenti e include anche una sede all’estero, in Serbia, è certificata come PMI innovativa. Sulla crisi del settore edilizio e, contestualmente, dell’arredo della casa, Riccardo ed Edoardo ci spiegano che “dal 2010 il numero di fabbricanti di cucine componibili è dimezzato e quindi sono rimasti i cosiddetti ‘grandi’ produttori. Diciamo che crescendo loro cresciamo anche noi, soprattutto grazie ai partner più importanti come possono essere Lube e Scavolini.” Ma qual è la differenza tra un lavello fatto in materiale composito e un prodotto in acciaio inox o ceramica o piuttosto in resina poliestere? “Il prodotto è molto facile da pulire, è resistente agli impatti, antigraffio, antimacchia, antibatterico e igienico. La Plados vanta inoltre il brevetto internazionale “ARIAPURA”: parliamo di quei lavelli provvisti di nanoparticelle di biossido di titanio che, in presenza di luce naturale o artificiale, attivano il fenomeno della fotocatalisi, processo simile alla fotosintesi clorofilliana degli alberi, il quale distrugge i cattivi odori e trasforma le sostanze inquinanti presenti nell’ambiente cucina in innocui sali minerali. Il lavello proposto al mercato con i marchi Plados e Telma è quindi antinquinante, antibatterico e autopulente.” L’Azienda è inoltre beneficiaria dei finanziamenti del Fondo Europeo a sostegno dei processi di innovazione aziendale e utilizzo di nuove tecnologie e ha ricevuto la visita del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e di una delegazione della Commissione Europea pochi giorni fa. L’impresa Delta di Montelupone ha infatti elaborato un programma di investimento focalizzato sullo sviluppo di nuovi materiali compositi per lavelli da cucina e finalizzato all’applicazione dei risultati della ricerca, per i quali l’impresa è titolare di brevetti internazionali.

24/03/2019 10:30
Attenzione ad omettere i propri precedenti penali: se ne potrebbero aggiungere di nuovi

Attenzione ad omettere i propri precedenti penali: se ne potrebbero aggiungere di nuovi

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv.  Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa alle conseguenze penali derivanti dal fatto di porre in essere attestazioni mendaci ed erronee in un atto pubblico o in una autocertificazione sostitutiva, diretta alla Pubblica Amministrazione. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Camerino che chiede: “A quali sanzioni penali va incontro chi, in un atto pubblico, dichiara falsamente di non aver riportato alcuna condanna penale o di non aver procedimenti penali in corso?” Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione molto delicata, su cui ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione con una recentissima sentenza di condanna, la n. 11240/19, nei confronti di un soggetto che nell’autocertificazione necessaria per ottenere la nomina a guardia giurata, aveva dichiarato di non aver riportato condanne penali, emergendo poi al contrario, che lo stesso in precedenza, aveva posto in essere un patteggiamento a seguito di un procedimento penale a suo carico. In tale circostanza infatti la Suprema Corte, in linea con la precedente sentenza di condanna emessa dai giudici di secondo grado, ha evidenziato la gravità della condotta posta in essere dall’uomo, dichiarando quanto segue: “In questo caso, la dichiarazione del privato viene equiparata ad un atto pubblico destinato a provare la verità dello specifico contenuto della dichiarazione, ivi compresa l’inesistenza di condanne in capo al dichiarante, con la conseguenza che le false attestazioni al riguardo mettono in pericolo il valore probatorio dell’atto, escludendo perciò stesso l’innocuità del fatto”. (Cass. Pen.; Sez. V; n. 11240/19; dep. 13 marzo 2019), ed esponendo pertanto lo stesso alla condanna per falsità ideologica punita ai sensi dell’ art. 483 c.p. che prevede: “Chiunque attesta falsamente al pubblico ufficiale, in un atto pubblico, fatti dei quali l'atto è destinato a provare la verità, è punito con la reclusione fino a due anni”. Pertanto, oltre a tale fatto materiale, viene richiesto quale elemento soggettivo quel dolo generico necessario per l’integrazione di tale ipotesi criminosa e consistente nella volontarietà e consapevolezza di dichiarare il falso circa una qualità o condizione, che proprio l’atto in cui tale dichiarazione è inserita, dovrebbe certificare come vera. Per tali ragioni, alla luce delle considerazioni appena svolte ed in risposta alla domanda del nostro lettore si ritiene di poter affermare che: “La condotta di colui che, in una autocertificazione sostitutiva diretta alla pubblica amministrazione, dichiari di non avere riportato condanne penali o di non avere procedimenti penali in corso integra il reato di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico, previsto ai sensi dell'39;art. 483 c.p., che, essendo punibile a titolo di dolo, deve considerarsi punibile anche a titolo di dolo eventuale, potendosi escludere la responsabilità di chi lo commetta solo se abbia agito a titolo di colpa, essendo tale falsità il risultato di una leggerezza o negligenza” (Cass. Pen.; Sez. V; sent. n. 27702; dep. 15.05.2018). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

24/03/2019 10:00
Recanati, count down verso “L’Infinito” di Giacomo Leopardi nato da un'idea della Contessa Olimpia Leopardi

Recanati, count down verso “L’Infinito” di Giacomo Leopardi nato da un'idea della Contessa Olimpia Leopardi

Dopo l’annuncio ufficiale del Ministro Bussetti a Recanati, sono arrivati a Casa Leopardi migliaia di messaggi di entusiasmo e di adesioni all’idea nata dalla contessa Olimpia Leopardi, immediatamente accolta dal Ministro dell’Istruzione, di creare un flash mob nazionale il 28 maggio dal titolo"200 - duecento Infinito". Un grande evento dove gli studenti sono invitati a recitare, in un flash mob che alle 11.30 attraverserà tutta l'Italia, il proprio "L'Infinito", collegandosi idealmente, dalle scuole e dalle piazze d’Italia con Recanati, città natale del poeta, dove il Miur premierà le scuole vincitrici del concorso dedicato al bicentenario della celebre lirica. Tutte le scuole e tutti gli appassionati di Leopardi sono invitati ad aderire a questo grande evento dedicata alla Poesia del più celebre cittadino Marchigiano “Leopardi - ha spiegato il Ministro Bussetti - è stato un genio, e come tale ci parla ancora, è nostro contemporaneo. Noi abbiamo il dovere di testimoniare la modernità e l'importanza del suo pensiero e della sua opera per la cultura italiana ed europea. La poesia non è un mero esercizio spirituale, ma è una delle forme più potenti con cui l'uomo sta al mondo. La poesia è necessaria è una delle manifestazioni dello spirito. E la scuola – ha aggiunto - deve essere una sorta di "convivio poetico" in cui il dialogo tra tutte le varie forme della cultura è fondamentale per la formazione dei ragazzi". “Sono molto lieta – ha dichiarato la contessa Olimpia Leopardi – che il Ministro, in primis, e poi le scuole, abbiano accolto con tanto entusiasmo la nostra idea, nata per comunicare in maniera non istituzionale la bellezza della poesia, superando i limiti dello spazio delle scuole, uscendo dalle pagine dei libri e invadendo strade e piazze, là dove la poesia celebra la forza della vita, la gioia della creatività e la libertà dell’immaginazione.” Contessa Olimpia Leopardi Come è nata questa idea? “L’idea nasce dalla volontà di Casa Leopardi di avvicinare i giovani a quel meraviglioso strumento di dialogo con se stessi e con i sentimenti universali che è la poesia. La scelta è ricaduta su un flash mob per utilizzare un linguaggio diverso, più attuale e vicino ai giovani per vivere un momento di unità nazionale “trasversale” nel nome del bello che lenisce le pene del cuore e dell’anima e ci permette di guardare “oltre la siepe” con coraggio verso traguardi sempre più alti, ripartendo da ciò che abbiamo.” Quindi riflettori puntati su Recanati il prossimo 28 maggio per l’evento dell’anno 2019 che farà risuonare a gran voce da tutta Italia i versi della celebre poesia che da secoli ispira i giovani di tutto il mondo. L’infinito trasmette la forza della poesia nella visione più ampia della nostra esistenza . E oggi più che mai è necessaria questa forza, soprattutto ai giovani, che mostra ai ragazzi un orizzonte infinito della nostra vita e del nostro sentire grazie all’amore, al desiderio e alla passione.

23/03/2019 19:03
Eccidio di Braccano, domani la commemorazione a Matelica

Eccidio di Braccano, domani la commemorazione a Matelica

A 75 anni dall’eccidio di Braccano, l’Anpi - sezione intercomunale "24 Marzo", in collaborazione con il Comune di Matelica e con l’Unione Montana Potenza Esino Musone, organizza la consueta giornata di commemorazione. Un momento importante per non dimenticare quello che accadde il 24 marzo 1944, quando le truppe nazifasciste condussero un'operazione di rastrellamento contro le bande della Resistenza che operavano in questi territori; vennero uccisi un civile e cinque partigiani, tra cui il parroco di Braccano, don Enrico Pocognoni. “In questi luoghi – sottolinea il sindaco di Matelica, Alessandro Delpriori – si è fatta la Storia, quella con la S maiuscola. Grazie al coraggio e al sacrificio di tanti, qui si è costruito un pezzo d’Italia. Con questa consapevolezza ci ritroviamo ogni anno per commemorare questi fatti tragici, perché memoria, a differenza del semplice ricordo, vuol dire conoscere il passato per guardare al futuro, per indirizzare le scelte e le azioni”. L’appuntamento è alle ore 10 nella Chiesa parrocchiale di Braccano per la Santa Messa; seguiranno alle ore 10.45 il corteo e la commemorazione al Monumento ai Caduti della Resistenza, con intervento del sindaco Delpriori. Alle ore 11.15, al Museo della Resistenza e della cultura del territorio “Don Enrico Pocognoni” si terrà la conferenza dal titolo “Per non dimenticare mai”; interverranno Bruno Bolognesi, presidente della sezione Anpi “24 marzo”, che ripercorrerà gli eventi con riferimenti anche all’oggi, ed Igino Colonnelli, direttore del Centro Studi “Don Enrico Pocognoni”, che racconterà le storie di ebrei deportati da questi territori. Il Museo, che conserva una collezione piccola ma estremamente significativa ed emozionante di foto, lettere e altri materiali d’epoca, sarà aperto dalle ore 10 alle 13.  

23/03/2019 18:37
A Loreto è tutto pronto per la visita di Papa Francesco: aggiunte in città dieci spy-cam

A Loreto è tutto pronto per la visita di Papa Francesco: aggiunte in città dieci spy-cam

Sono circa 8.500 le persone accreditate per partecipare alla cerimonia per la visita di Papa Francesco a Loreto lunedì 25 marzo e che saranno distribuite in piazza della Madonna e in via Sisto V. Il dispositivo di sicurezza delle forze dell'ordine, integrato dai Vigili del Fuoco e dalla Polizia Locale, sarà anche affiancato da una compagine organizzativa di 180 volontari della Protezione Civile Regionale. Sei saranno le ambulanze e due i punti medici allestiti nell'area, mentre presso il Comune di Loreto sarà allestito, dalle prime ore della mattina, il Coc. Questo è quanto stabilito ieri durante la riunione del Comitato Provinciale dell'Ordine e Sicurezza Pubblica, presieduta dal prefetto di Ancona Antonio D'Acunto, per definire gli aspetti organizzativi e di sicurezza relativi alla visita del pontefice, che arriverà a Montorso alle ore 9:00. Il Pontefice poi, a partire dalle 9:45, celebrerà la Messa nella Santa Casa di Loreto. Alle 10:30 si procederà con la Firma del Documento Lettera ai Giovani e, 15 minuti dopo, il Santo Padre saluterà gli ammalati nella Basilica. Alle 11:15, sul Sagrato del Santuario, ci sarà il saluto di Sue Eccellenza Monsignor Fabio Dal Cin e il Saluto e il Discorso ai Fedeli di Papa Francesco. Alle 12:00 il Pontefice terrà l'Angelus e farà un giro della Piazza e di Via Sisto V per poi congedarsi per il pranzo e ripartire alla volta di Roma alle 14:45. A Loreto si respira "un'atmosfera gioiosa e di attesa: aspettavamo dal 2012 l'appuntamento con il Santo Padre", il commento del sindaco Paolo Niccoletti. Loreto si sta anche preparando ad accogliere Loreto sotto il profilo logistico e della sicurezza. "Il sistema di videosorveglianza comunale che già contava 40 spy-cam - riferisce il sindaco - per l'occasione è stato potenziato di altre dieci telecamere nei punti nevralgici di Loreto tra i quali quelli di accesso alla città e in Piazza della Madonna." Nuove telecamere "in grado di identificare le targhe veicoli e poter segnalare in tempo reale la presenza di veicoli o persone indesiderati". La città consegnerà in dono al papa un rosario, "segno di devozione mariana ed espressione di maestria dei nostri artigiani".

23/03/2019 17:37
Inaugurato il Centro del Riuso intercomunale a Castelraimondo

Inaugurato il Centro del Riuso intercomunale a Castelraimondo

È stato inagurato ufficialmente, sabato 23 marzo, il nuovo Centro Intercomunale del Riuso, realizzato in località Ele a Castelraimondo, proprio di fianco al centro di raccolta comunale, con l’intento di dare una seconda vita agli oggetti che non di usano più e che possono essere utili ad altre persone. Infatti si possono portare o prelevare beni di consumo ancora in buono stato e funzionanti che possono essere efficacemente utilizzati per gli usi, gli scopi e le finalità originarie. Il Centro del Riuso intercomunale di Castelraimondo è stato realizzato grazie alla Regione Marche, all’Ata n. 3, all’Unione Montana del Potenza, Esino, Musone, al Cosmari e ai Comuni di Castelraimondo e Camerino. Al nuovo Centro del Riuso Intercomunale potranno conferire o ritirare oggetti in buono stato i cittadini residenti nei comuni di: Apiro, Camerino, Castelraimondo, Cingoli, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pioraco, Poggio San Vicino, San Severino Marche, Sefro e Treia. Il Centro del Riuso è ospitato in un moderno manufatto di circa 200 mq, dotato di un locale ufficio, una stanza per i servizi e un bagno. Sul soffitto del fabbricato sono stati istallati pannelli fotovoltaici. Per la realizzazione sono stati spesi 120 mila euro. Il Centro del Riuso è gestito da Risorse Cooperativa Sociale ETS. Questi gli orari di apertura al pubblico: Giovedì (orario invernale) dalle oe 15 alle ore 17; (orario estivo) dalle ore 17 alle ore 19; sabato dalle ore 10 alle ore 12. Per venire incontro alle esigenze dei cittadini la Comunità Montana del Potenza, Esino, Musone, insieme ai Comuni coinvolti e al Cosmari, sta predisponendo un servizio mensile a chiamata tramite prenotazione per il ritiro a domicilio, ad esempio, degli ingombranti o dei raee, così da aiutare le famiglie nel trasporto dei propri oggetti, specie di grandi dimensioni, al Centro del Riuso. Le modalità di funzionamento del servizio verranno rese note a breve. Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti, oltre ai Sindaci dei Comuni interessati dalle attività del Centro del Ruso, Renzo Marinelli Sindaco di Castelraimondo, Angelo Sciapichetti, Assessore Ambiente della Regione Marche, Antonio Pettinari Presidente della Provincia di Macerata, Matteo Cicconi Presidente Unione Montana Alte Valli del Potenza e dell’Esino, Elisabetta Torregiani Assessore all’Ambiente del Comune di Castelraimondo. Le conclusioni sono state a cura di Giuseppe Giampaoli Direttore Generale di Cosmari srl. A concludere la cerimonia il taglio del nastro, la benedizione e la visita del nuovo Centro del Riuso Intercomunale. "Con il Centro del Riuso – è stato detto in maniera convinta e corale da tutte le autorità intervenute - centriamo un importante obiettivo quello della riduzione dei rifiuti. Oggetti non più utili ad alcuno non si trasformano in rifiuto ma tornano ad essere utili ad altre persone. Questo di Castelraimondo è il sesto Centro del Riuso che realizziamo (dopo quelli di Tolentino, Camporotondo, Macerata, Montecassiano e Civitanova Marche) e che inauguriamo con l’intento di sensibilizzare ulteriormente tutti i nostri cittadini ad una gestione sempre più virtuosa e al tempo stesso integrata, vindei rifiuti. Bene fare la differenziata ma è altrettanto importante selezionare e quindi raccogliere tutti quegli oggetti che essendo in buono stato possono essere adoperati da qualcun altro e che quindi possono essere riutilizzati senza problema. Ovviamente il tutto a costo zero per chi conferisce mentre per chi decide di prelevare e riutilizzare un oggetto usato ma ancora un buono stato ci sarà un piccolo contributo. Un vero e proprio esempio concreto di quella che oggi viene definita “Economia circolare”. Con il centro del Riuso si vuole contrastare e superare la cultura dell’usa e getta, sostenere la diffusione di una cultura del riuso dei beni, basata sui principi di tutela ambientale e di solidarietà sociale, promuovere il reimpiego e il riutilizzo di beni usati, prolungandone il ciclo di vita, oltre le necessità del primo utilizzatore, in modo da ridurre la quantità di rifiuti da avviare a trattamento e o smaltimento, realizzare una struttura di sostegno a fasce sensibili della popolazione, come i cittadini meno abbienti, consentendo una possibile acquisizione, a titolo gratuito, di beni di consumo usati ma funzionanti e in condizioni di essere efficacemente utilizzati per gli scopi e le finalità originarie dei beni stessi, superare il fenomeno, localmente diffuso, del rovistamento dei cassonetti o nei luoghi di conferimento dei rifiuti che espone a rischi di infortunio o malattia coloro che cercano. Il Centro del Riuso è strutturato prevedendo una zona di ricevimento e di prima valutazione dei beni, una zona di primo ammassamento, una zona di catalogazione e infine una zona di immagazzimento ed esposizione dei beni. Al Centro del Riuso sono accettati i beni di consumo ancora in buono stato e funzionanti che possono essere efficacemente utilizzati per gli usi, gli scopi e le finalità originarie. Ad esempio si potranno portare al Centro del Riuso piatti, posate e suppellettili; oggettistica; giocattoli; libri; mobili; divani; lampadari (privi della fonte luminosa); reti e materassi; biciclette; passeggini e carrozzine, culle e box, elettrodomestici come ferri da stiro, forni a micronde, apparecchi per cuocere, ventilatori, apparecchi elettrici di riscaldamento, aspirapolvere, tostapane, macchine per cucire, frullatori, macinacaffé, friggitrici, apparecchi radio, video registratori, apparecchi televisivi, telefoni, fax, cellulari, personal computer, stampanti ed altre periferiche, piccole apparecchiature informatiche, ecc. Inoltre si potranno lasciare anche articoli sportivi come sci e scarponi, racchette da tennis, borse, ma anche valigie, utensili elettrici, libri e volumi di ogni genere, film in vhs, cd o dvd, musicassette, dischi in vinile. Non saranno accettati indumenti il cui conferimento può avvenire mediante gli appositi cassonetti stradali di colore giallo. Il bene, in buono stato e funzionante, senza parti danneggiate o pericolose, una volta preso in carico sarà catalogato e successivamente messo in mostra per essere poi consegnato ad un nuovo utilizzatore. Si ricorda, invece, che al Centro di Raccolta, quella che una volta veniva comunemente chiamata isola ecologica, i cittadini potranno conferire, gratuitamente, oltre ai rifiuti rsu indifferenziati e differenziati (carta, cartone, plastica, alluminio, barattolame metallico, organico, vetro, oli vegetali esausti, indumenti, batterie) anche gli ingombranti (mobili, reti per materassi, tavoli, sedie, divani, ecc) raee ossia rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (elettrodomestici in genere come frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, computer, televisori, stampanti, telefoni, piccoli elettrodomestici, ecc.), materiali ferrosi e legnosi, alluminio, verde e ramaglie, rispettando il regolamento comunale. E’ vietato conferire gli inerti.

23/03/2019 15:46
Porto Potenza Picena, la sede comunale intitolata ad Alessio Conestabile della Staffa

Porto Potenza Picena, la sede comunale intitolata ad Alessio Conestabile della Staffa

È stato il Sindaco Noemi Tartabini a scoprire la targa, posta sulla facciata principale della palazzina civica di via Regina Margherita, di intitolazione della Sede Municipale di Porto Potenza Picena ad Alessio Conestabile della Staffa. La cerimonia ha visto la presenza dei discendenti del fondatore dell’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano, tra cui l’Avv. Matilde Cassano, e di molti cittadini. “Ci è sembrato un atto dovuto – ha sottolineato il Sindaco Tartabini – nei confronti di chi ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo economico e sociale del nostro territorio. Il Santo Stefano in quasi un secolo di attività si è trasformato da centro elioterapico in eccellenza sanitaria a livello nazionale, con partnership europee, dando occupazione a generazioni di potentini. La sua presenza ha fatto crescere i nostri cittadini nell’inclusione del portatore di handicap. Il contatto con la disabilità ha pregnato la nostra vita quotidiana, migliorandola”. La cerimonia si è conclusa con un concerto della Banda Musicale “Città di Potenza Picena”.

23/03/2019 15:38
La soprano Elvidia Ferracuti insignita dal comune di Potenza Picena

La soprano Elvidia Ferracuti insignita dal comune di Potenza Picena

La madrina del Mugellini Festival, Elvidia Ferracuti, soprano dalla levatura internazionale il cui nome è legato, nella sua lunga carriera che va dagli anni ’50 agli anni ’90, ai più prestigiosi teatri italiani ed europei, è stata insignita della benemerenza artistica dall’Amministrazione Comunale di Potenza Picena. La cerimonia si è svolta nella Sala Giunta del Palazzo Municipale alla presenza degli Assessori Tommaso Ruffini e Luisa Isidori con la partecipazione dei direttori artistici del MuFe, il maestro Lorenzo Di Bella e il maestro Mauro Mazziero. “Per aver legato il prestigio del suo nome a quello di Potenza Picena facendo parte del Comitato d’Onore del Mugellini Festival, importante evento che richiama ogni anno un’ampia partecipazione e la presenza di musicisti, orchestre e personaggi di notevole rilievo nel panorama artistico internazionale; Per essere un’apprezzata cantante lirica e stimata docente di Conservatorio; Per la Sua personalità, per il suo grande amore oltrechè per il canto per la sua terra marchigiana”. Questa la motivazione impressa nella pergamena a firma del Sindaco Noemi Tartabini che è stata consegnata alla soprano Elvidia Ferracuti, la quale ha speso parole di affetto e di stima verso la Città di Potenza Picena che “mi ha adottata come madrina ed io tutti voi come miei nipoti”.

23/03/2019 15:36
San Severino, consegnata l'area di cantiere per il nuovo Itts "Divini"

San Severino, consegnata l'area di cantiere per il nuovo Itts "Divini"

Con la firma del verbale finale da parte del Commissario straordinario alla ricostruzione, Piero Farabollini, si è chiusa ieri la Conferenza permanente chiamata ad approvare il progetto esecutivo del nuovo Istituto tecnico tecnologico statale “Eustachio Divini” di San Severino Marche. La scuola, finanziata con l’Ordinanza commissariale 14/2017, verrà ricostruita in viale Mazzini, nella stessa area dove sorgeva il vecchio edificio abbattuto a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Contestualmente alla chiusura della Conferenza permanente, il responsabile unico del procedimento ha consegnato l’area di cantiere all’associazione temporanea di imprese che si è aggiudicata l’appalto dei lavori: la Marinelli Costruzioni di Rieti e la Frimat Spa, alla presenza dei tecnici comunali.

23/03/2019 15:33
Macerata, il Direttore del Sert Giuli: "Allarme droga tra i giovanissimi. Prevenzione e informazione per combattere le dipendenze" FOTO E VIDEO

Macerata, il Direttore del Sert Giuli: "Allarme droga tra i giovanissimi. Prevenzione e informazione per combattere le dipendenze" FOTO E VIDEO

Abbiamo incontrato il Direttore del Dipartimento di Dipendenze dell’Area Vasta 3, che comprende i Sert di Macerata, Civitanova Marche e Camerino, il Dottor Gianni Giuli, per cercare di osservare da vicino una realtà che, per i più, è considerata un tabù ma che, per gli esperti, dovrebbe invece essere maggiormente conosciuta proprio perché così si può fare prevenzione e si può cercare, tutti insieme, di combatterla.   “Il Dipartimento di Dipendenze dell'Area Vasta 3 conta circa 1.500 pazienti – spiega il Direttore Giuli -: utenti che dal 2002 al 2017 sono raddoppiati. La maggior parte delle persone che sono in cura al Sert sono eroinomani poi ci sono gli alcolisti e i giocatori d’azzardo. La situazione reale, in termini di numeri però, è ben diversa: per una persona che si cura al Sert ce ne sono quattro fuori che usano la sostanza o che hanno delle dipendenze e non si rivolgono a noi. Questa è la media nazionale ed è un dato che possiamo confermare anche con le nostre unità di strada che evidenziano come l’uso di sostanze stupefacenti sia elevato nei luoghi di aggregazione: moltissimi infatti affermano di aver fatto uso di droghe almeno una volta nell’ultimo anno.”   “Andando a osservare la nostra provincia nel dettaglio, la costa, e quindi nello specifico Civitanova Marche, è sempre stata la zona critica: in primis per la questione relativa all’Hotel House, dove c’è una sacca di disagio importante e dove parte lo spaccio di sostanze stupefacenti, mentre le zone interne sembrano avere un minore impatto del fenomeno” – spiega il Direttore -. Credo che dopo la morte di Pamela (Mastropietro, ndr.) si siano accesi i riflettori su questa situazione, che interessa tutto il territorio maceratese, che è sempre stata grave nella nostra provincia e che noi da tempo denunciavamo.”     Secondo i dati relativi all’anno 2017, i consumatori sono principalmente maschi con un rapporto di 4 a 1 rispetto alle donne, rapporto che diminuisce se parliamo di alcool, di cui rimangono i maggiori dipendenti gli uomini ma con un rapporto 2 a 1. L’età media della tossicodipendenza è di 30 anni mentre se parliamo di gioco d’azzardo l’età media si alza verso gli over 40 e 50 e lo stesso discorso vale per la cocaina e per l’alcool. Ad oggi, l’utente é cambiato – spiega il Dottor Giuli -: mentre quest’ultimo prima era ‘puro’ e quindi utilizzata un solo tipo di droga, per lo più eroina, oggi ne consuma più di una. In questi termini gli stessi spacciatori si sono ‘attivati’ e non vendendo più solo una sostanza ma tutte: questo è un dato allarmante soprattutto se pensiamo che moltissimi giovani si avvicinano al mondo della droga e dalla marijuana possono arrivare con facilità all’eroina.”   Proprio uno dei dati più allarmanti evidenziato dal Dottor Giuli è l’utilizzo della sostanza stupefacente nei giovanissimi. L’età del primo incontro con la droga é sempre più precoce, “Noi abbiamo avuto utenti anche di 12 anni che hanno fatto uso di eroina: in seguito a questi fenomeni, diventati sempre più frequenti, abbiamo aperto un ambulatorio in un luogo diverso dal Sert, in cui la privacy rimane molto stretta e dove facciamo la diagnosi precoce, perché prima si interviene e maggiori sono le probabilità di successo. In questi casi – avverte Giuli – è fondamentale il coinvolgimento della famiglia.”   “Il primo uso, in generale, è sempre quello legato all’alcool che, a 12 anni, è una droga a tutti gli effetti – ci spiega il Direttore -. I minori infatti non hanno l’alcol deidrogenasi, l’enzima che metabolizza l’alcool, diversamente dagli adulti: nel dodicenne quindi la bevanda ha un effetto psicoattivo immediato. Il secondo approccio con lo sballo è la cannabis che, in questo momento, sta vivendo un ‘momento’ particolare. Mi spiego meglio. Con la vendita della cannabis light i giovani pensano sia normale fare uso di cannabinoidi. Non voglio entrare in polemica, ma anche la sostanza light rimane cannabis e rappresenta a tutti gli effetti l’uso di una sostanza stupefacente, anche se a bassissimo dosaggio.”   “Dico alle famiglie di essere attente a questa problematica; nel passaggio tra elementari e medie, il contatto con la sostanza, in termini di conoscenza, è pari al 100%. Non bisogna far finta che il problema non ci sia ma bisogna affrontarlo. Le famiglie devono essere attente ai segnali , come a esempio l’abbassamento del rendimento scolastico, o l’eccessiva sonnolenza diurna, bisogna sapere cosa questi dicono. L’attenzione a queste tematiche però deve essere un discorso che vale per tutti gli educatori in generale, allenatori, docenti, tutti dobbiamo agire perché nessun ambiente è esente dall’uso di sostanze stupefacenti.”   “Mi rendo conto che spesso capita che non si affronta il problema per paura, ma noi non dobbiamo avere paura perché maggiormente si affronta la situazione e meglio è – spiega il Direttore -. Il nostro compito è quello di sviluppare la capacità critica dei giovani e giovanissimi senza parlar loro di stupefacenti. Stiamo portando avanti progettazioni di prevenzioni che partono dalle scuole elementari, dove cerchiamo di interagire con i ragazzi per riuscire a sviluppare alcune abilità cognitive-relazionali, emotive e psicologiche che siano in grado di dotare i giovani di una capacità critica decisionale. Se noi riusciamo in questo, i giovani, quando sarà il momento, sapranno dire ‘no’. Non possiamo far finta di nulla: noi non fermeremo mai i flussi di sostanze, dobbiamo invece diminuire la domanda, è questo il lavoro di prevenzione e di relazione che dobbiamo fare. Il progetto “Built the future”, che abbiamo ideato con il Comune di Macerata e che si sta svolgendo nelle scuole, va proprio in questo senso.     Sulle terapie del Sert, il Dottor Giuli è molto chiaro. “Io non parlo mai di guarigione. La tossicodipendenza è una malattia cronica recidiva: se il nostro cervello prova la sostanza e gli piace, mette quella condizione positiva nella sua memoria e lì rimane, viene “immagazzinata”. Questa memoria biologica dura per tutta la vita, non si cancella più: questa è la verità scientifica . Il cervello però è plastico e una giusta terapia, psicologica e farmacologica, lo può far tornare a una condizione quanto più distante dalla sostanza. Il metadone è un farmaco che stabilizza la dipendenza e permette ai pazienti di affrontare la problematica, come il trattamento residenziale quale è la comunità terapeutica , ma in determinati momenti della vita il rischio del riuso c’è sempre purtroppo. È importante quindi lavorare sulla psicologia della persona, facendogli vedere una parte di vita che magari non ha mai visto perché occupata dalla sostanza. I nostri sono sempre percorsi integrati in cui collaborano medici, psicologi, assistenti sociali: si discute tutti insieme sui vari casi e si decide il percorso in base alla tipologia del paziente. Proprio perché la patologia da dipendenza è grave, è importante che vengano convogliate tutte le forze per un’attività di prevenzione reale: chiunque deve prendersi le proprie responsabilità e fare in modo di operare un cambiamento sul territorio.”   “In merito all’alcolismo, si parla di bere a rischio quando c’è una situazione in cui la dipendenza non appare. Per intenderci, quel comportamento di abuso che possiamo definire ‘abbuffata del fine settimana” . Il bere a rischio poi può rimanere così o può invece cambiare e diventare una dipendenza quando l’abuso diventa giornaliero2 – ha spiegato il Dottor Giuli.   “Sul gioco d’azzardo, a mio parere, c’è stato un vero e proprio progetto industriale della criminalità organizzata e dello Stato che dal 2006 al 2010 hanno investito e aumentato il mercato del 490%: c’è quindi una disponibilità di gioco capillare . Sono inoltre duplicate e centuplicate le modalità del gioco, in cui c’è un meccanismo di vincita e perdita molto veloce – osserva Giuli -. Non abbiamo dati certi perché c’è una fascia di popolazione che gioca e non è patologica, mentre un’altra lo è: ma è difficile identificare quest’ultima. Il comportamento diviene patologico quando si concentra tutto il tempo della giornata lì e quando si investe più di quello che si ha e si arriva all’indebitamento. La disponibilità di gioco inoltre aumenta la possibilità di malattia e proprio per questo credo che ci dovrebbero esserci delle limitazioni degli orari e delle fasce di orario protette - il monito del Direttore -. Anche perché il discorso della cura è molto complicato e non ha per il momento linee guida chiare, allo stato attuale sembra che ciò che funziona di più sono i gruppi di auto mutuo aiuto. Anche in questo caso è prioritario che ci sia un trattamento di tipo psicologico e psicoterapico.”   “Le sostanze varieranno, ce ne saranno sempre di nuove e se vediamo i dati degli ultimi anni dovremmo dire che abbiamo totalmente perso la battaglia ma non bisogna arrendersi: dobbiamo essere sul territorio, fare prevenzione, coinvolgere tutti gli attori. Se possiamo fare anche solo una minima cosa la dobbiamo fare: con la capacità critica e con la cultura si cambiano le cose ed è nostro compito continuare a puntare su questo” ha concluso Giuli che, proprio parlando di prevenzione, cultura e informazione, ha voluto ricordare l’uscita nelle sale cinematografiche, in questi giorni, del film “La mia seconda volta”, che racconta la storia di Giorgia Benusiglio che, dopo aver assunto una pasticca di ecstasy ha rischiato di morire e ha poi subito un trapianto di fegato ed è riuscita a salvarsi. Nel film uno degli attori è Simone Riccioni, che si è sempre impegnato su tematiche sociali. Invito tutti ad andare a vedere questo bellissimo film.      

23/03/2019 14:54
Lutto a Treia: scompare Luigi Panata, il medico premiato da Mattarella per il suo impegno sociale

Lutto a Treia: scompare Luigi Panata, il medico premiato da Mattarella per il suo impegno sociale

È scomparso all'età di 70 anni Luigi Panata. Il medico, la cui famiglia ha origini di Passo Treia e che ora risiedeva a Gubbio, lascia la moglie e tre figli.  A Panata si deve la fondazione dell'associazione "L’impegno ONLUS" che si occupava di vaccinare e operare agli occhi i bambini ciechi del Burkina Faso. L'ospedale in cui operava era diventato famoso ed era un punto di riferimento per molti paesi africani tanto che i piccoli pazienti arrivavano anche dal Gabon. L’ultimo viaggio in Africa di Panata risale a un mese fa quando - nonostante fosse già malato - si era comunque voluto recare dai suoi piccoli pazienti. Lo scorso anno era stato premiato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il suo impegno. In Burkina Faso Panata aveva anche costruito nove pozzi per l’approvigionamento idrico ed era molto amato dall'intera comunità.

23/03/2019 10:05
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