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La preghiera di Papa Francesco a Loreto: "La Santa Casa è la casa dei giovani, delle famiglie e dei malati" (FOTO e VIDEO)

La preghiera di Papa Francesco a Loreto: "La Santa Casa è la casa dei giovani, delle famiglie e dei malati" (FOTO e VIDEO)

Una giornata baciata dal sole quella che ha accolto i tantissimi fedeli accorsi quest'oggi a Loreto, in Piazza Giovanni XXIII, per assistere alla messa celebrata da Papa Francesco, arrivato in mattinata, da Roma, in elicottero. 

Il Santo Padre, dopo essere arrivato a Montorso, si è diretto presso il Santuario della Santa Casa, con dieci minuti di anticipo rispetto al cronoprogramma. Papa Francesco, proprio nella Santa Casa, ha osservato alcuni minuti di preghiera al cospetto della statua della Madonna prima di procedere con la celebrazione.

Una delegazione appositamente scelta ha potuto assistere alla messa celebrata da Bergoglio all'interno del Santuario della Santa Casa di Loreto. Un passo del Libro del Profeta Isaia, un passo della Lettera agli Ebrei e il passo dell'Annunciazione del Vangelo Secondo Luca: queste le letture della celebrazione.

Il Santo Padre ha poi proseguito, come da programma, con la Firma del documento della Lettera ai giovani e con il saluto agli ammalati. La sua uscita dalla Santa Casa e il suo ingresso in Piazza Giovanni XXIII sono stati accolti da un fragoroso applauso dei fedeli, arrivati da ogni parte d'Italia, che lo hanno salutato calorosamente.

Sul Sagrato del Santuario, Sua Eccellenza Monsignor Fabio Dal Cin ha portato il saluto di tutti al Santo Padre: "[...] Hai fatto una cosa buona a venire! - così ha esordito l'Arcivescovo in onore della prima visita del Pontefice nella Santa Casa -. [...] Ci sono fedeli, sacerdoti, religiosi, di Loreto e delle diocesi delle Marche [...]. Ci sono le famiglie, anche quelle che hanno iniziato il cammino di spiritualità proposto dal santuario, e quelle segnate dal terremoto che attendono di tornare nella propria casa: in questo angolo di Terra Santa tutte trovano la grazia di ricominciare e fortificano la propia vocazione missionaria. Ci sono i ragazzi e i giovani che dal Sì di Maria attingono forza per accogliere il disegno di Dio nella loro vita. Santo Padre: grazie di aver scelto la Santa Casa per firmare il documenti sui giovani, frutto del Sinodo a loro dedicato per aver voluto che il Centro Giovanni Paolo II di Loreto, ne diventi luogo di concreta attuazione: e lì ogni giovane si senta a casa."

"Cari fratelli e sorelle, buongiorno - così invece ha esordito il Santo Padre -. Le parole dell'angelo Gabriele a Maria 'Rallegrati, piena di grazia', risuonano in modo singolare in questo Santuario, luogo privilegiato per contemplare il mistero dell'Incarnazione del Figlio di Dio. Qui, infatti, sono custodite le mura che, secondo la tradizione, provengono da Nazaret, dove la Vergine Santa pronunciò il suo 'sì', diventando la madre di Gesù." Papa Francesco ha poi salutato tutte le autorità presenti, in particolare i "Frati Cappuccini, ai quali è affidata la custodia di questo insigne Santuario tanto caro al popolo italiano. Li ringrazio specialmente per il prezioso ministero del confessionale e chiedo loro di aprire la Santa Casa in trada serata e la notte quando ci sono gruppi di giovani a pregare."

Bergoglio ha rivolto la sua particolare attenzione "ai giovani, alle famiglie, ai malati." "La Santa Casa è la casa dei giovani, perché qui la Vergine Maria, la giovane piena di grazia, continua a parlare alle nuove generazioni, accompagnando ciascuno nella ricerca della propria vocazione. Per questo ho voluto firmare qui l'Esortazione apostolica frutto del Sinodo dedicati ai giovani. Si intitola "Christus vivit - Cristo vive". Nell'evento dell'Annunciazione appare la dinamica della vocazione espressa nei tre momenti che hanno scandito il Sinodo: l'ascolto della Parola e del progetto di Dio, il discernimento e la decisione. [...] Penso a Loreto come a un luogo privilegiato dove i giovani possono venire alla ricerca della propria vocazione, alla scuola di Maria. Un polo spirituale a servizio della pastorale vocazioneale. [...] La Casa di Maria è anche la casa della famiglia. Nella delicata situazione del mondo odierno, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna assume un'importanza e una missione essenziali. È necessario riscoprire il disegno tracciato da Dio per la famiglia, per ribadirne la grandezz e l'insostituibilità a servizio della vita e della società. Per questo ogni famiglia, nelle sue diverse componenti, trova qui accoglienza, ispirazione a vivere la propria identità. [...] La Casa di Maria è la casa dei malati. Qui trovano accoglienza quanti soffrono nel corpo e nello spirito e la Madre porta a tutti la misericordia del Signore di generazione in generazione. La malattia ferisce la famiglia e i malati devono essere accolti dentro la famiglia. La casa e la famiglia sono la prima cura del malato nell'amarlo, sostenerlo, incoraggiarlo e prendersene cura. Ecco perché il sanutuario della Santa Casa è simbolo di ogni casa accogliente e santuario degli ammalati."

"Cari fratelli e sorelle! - ha continuato Papa Francesco -. A voi e a quanti sono legati a questo Santuario, Dio, per mezzo di Maria, affida una missione in questo nostro tempo: portare il Vangelo della pace e della vita ai nostri contemporanei spesso distratti, presi dagli interessi terreni o immersi in un clima di aridità spirituale. C'è bisogno di persone semplici e sapienti, umili e coraggiose, povere e generose. Insomma, persone che, alla scuola di Maria, accolgono senza riserve il Vangelo nella propria vita." 

"La Vergine Santa aiuti tutti, specialmente i giovani, a percorrere il cammino della pace e della fraternità fondate sull'accoglienza e sul perdono, sul rispetto dell'altro e sull'amore che è dono di sé. La nostra Madre, stella luminosa di gioia e di serenità, doni alle famiglie, santuari dell'amore, la benedizione e la gioia della vita. Maria, sorgente di ogni consolazione, porti aiuto e confronto a quanti sono nella prova" così ha concluso Bergoglio prima dell'Angelus e prima si salutare i fedeli a bordo della Papamobile.

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