Il progetto capitanato dall’APS “Sentinelle del Mattino” nato come “CitaNO alla Droga”, poi “CitaNO alle Dipendenze”, quest’anno prenderà il nome di “Io Desidero” con una prospettiva tutta rivolta alla costruzione del futuro attraverso le arti, lo sport, il lavoro e l’impegno sociale per essere efficacemente incisivi nella lotta contro l’omologazione, la passività e le dipendenze.
Il ricco programma di eventi è stato presentato questa mattina, in conferenza stampa, da Andrea Foglia, ideatore e curatore di CitaNo alle dipendenze, presente il sindaco Fabrizio Ciarapica, Maurizio Gobbi e Maria Mori di aps Sentinelle del mattino, Renzo Monreale del Il palco, Massimiliano Follenti, José Berdini della Pars, Paolo Nanni Dipartimento Dipendenze Patologiche di Macerata, i referenti del Banco marchigiano. Una conferenza cui hanno inviato i loro saluti, anche Mario De Rosa del Sert Civitanova, Gianni Giuli, Coordinatore Dipartimento Dipendenze Patologiche presso l'ASUR, il maestro Luigi Gnocchini e l’assessore ai Servizi sociali Barbara Capponi.
Un programma fitto di performance e pieno di ospiti che vede impegnata Civitanova dall’11 al 14 luglio tutte le sere dalle 21:15 in Piazza Conchiglia, Vicolo Marte.
Entrando più nel dettaglio del programma, l’11 luglio, nel primo evento rivolto tutto ai giovani, concepito interamente in un’ottica di dialogo tra pari, si potrà prendere parte all’incontro/intervista dell’illusionista Jack Nobile – Youtuber con più di 700 mila iscritti al suo canale e vincitore del premio MOIGE come miglior canale per giovani – che solo dopo si esibirà in uno spettacolo di magia, per la prima volta nelle Marche.
Gianpietro Ghidini e Carolina Bocca saranno gli ospiti del 12 luglio, secondo giorno dell’evento, in un dialogo mirato ai genitori, per far luce sulla massa di modelli alternativi, a volte contraddittori, che i nuovi genitori si trovano ad osservare al giorno d’oggi, cercando di fare chiarezza sulle strade migliori da percorrere insieme. Sabato 13 l’incontro sarà a tema musicale, diviso in due atti che vedranno due generazioni diverse esibirsi, passando il testimone da maestri ad allievi, “Il Palco” sottolineerà l’importanza di sostenere le nuove generazioni.
Il 14, Matteo Marsaglia, sciatore azzurro, campione italiano in Discesa e in Super-G, porterà il racconto del suo impegno sportivo nell’ottica non solo dell’identificazione del “desiderio”, tema centrale di tutto il progetto, ma dei sacrifici necessari e della lotta nel perseguirlo per vederlo realizzato.
Un programma ambizioso che non avrebbe visto la luce senza la collaborazione del Comune di Civitanova, l’associazionismo no-profit e dei numerosi sponsor sensibili alla tematica delle dipendenze.
“CitaNO alla Droga" cresce e inventa nuovi modi per dar voce alla lotta contro le dipendenze – ha detto il sindaco Ciarapica - . Mi piace molto il titolo “Io Desidero” che lancia questa edizione, perché si invitano i giovani scoprire sogni e passioni e a lottare per il proprio futuro. Il Comune ha stretto un’alleanza sociale con tutte le realtà che contribuiscono ogni giorno ad aiutare chi ha bisogno a non restare solo. L’informazione è fondamentale per la prevenzione, e per questo è stato creato il “Bus dei desideri” che girerà per la città grazie alla collaborazione con ATAC spa. Un ringraziamento sentito a tutti coloro che collaborano, e sono tantissimi”.
Durante la conferenza stampa sono state ricordate le famiglie che nella nostra città hanno perso i loro figli a causa della droga. “La nostra è una guerra – ha detto Berdini, che deve però condurre verso la libertà. Chi ha benzina ne metta, perché l’impegno su questo fronte deve essere ai massimi livelli”.
Non solo droga, ma alcol, gioco d’azzardo, dipendenze da tecnologia, sono tante le nuove patologie che richiamano i professionisti presenti nel territorio.
“Io desidero è un inizio di sfida culturale – ha spiegato Nanni - perché l’assenza di desiderio è ‘inizio della fine, per tutti, giovani e meno giovani”.
“C’è una città che studia silenziosamente – ha sottolineato Foglia – e che poi riversa le sue conoscenze e le proprie risorse nelle occasioni di confronto pubblico, ma il lavoro è continuo. L’intera comunità agisce a sostegno e a supporto dei giovani, e si vede dal ricco gruppo di promotori che è al nostro fianco e che ringrazio”.
In caso di maltempo il programma si sposta al chiuso, presso il teatro Conti di san Marone.
Prosegue incessante il lavoro della Polizia municipale e della Protezione civile per ripristinare i danni provocati dal maltempo di ieri. Oggi, in tarda mattinata, il sindaco Fabrizio Ciarapica e l’assessore ai lavori Pubblici Ermanno Carassai hanno riferito agli organi di stampa lo stato delle strade e di alcune zone di campagna a Civitanova Alta dove ieri sono caduti alcuni alberi, come nella frazione Pietrarossa e San Savino e sul lungomare nord. Problemi anche al mercato ittico, dove le piogge hanno rovinato la guaina impermeabile del tetto.
Sono tre le aziende chiamate a supporto dei mezzi comunali, come prevede il Coc comunale. Per ora le strade sono tutte percorribili, ma l’allerta meteo non è rientrata.
Il dibattito tra gli operatori balneari di Civitanova Marche e l’Amministrazione Comunale in merito alla stagione turistica 2019 è arrivato ieri nelle stanze di palazzo Sforza, dove alcuni membri della Giunta hanno incontrato gli operatori, accompagnati dal legale Paola Medori. Sono stati tanti i malumori nati durante l’incontro (alcuni protagonisti hanno anche abbandonato palazzo Sforza) originatisi principalmente dal fatto che i circa 20 operatori della zona nord del lungomare della città rivierasca, che hanno dato mandato all’avvocato Medori per cercare di stabilire se ci sono o meno responsabilità da parte dell’Amministrazione e quindi azioni risarcitorie, si sentono “abbandonati” rispetto ai loro “vicini”.
Malumori che vanno avanti da qualche tempo ma che hanno trovato il massimo punto di rottura con la Giunta Comunale durante la cerimonia della Bandiera Blu, durante la quale il lungomare nord è stato chiuso, impedendo ad avventori e turisti di poter raggiungere quella zona. A questo si è aggiunto il divieto di balneazione che ha interessato, nei giorni scorsi, il tratto di mare che va dallo chalet G7 al Golden Beach. “Un confronto, quello di ieri, che non ha dato le risposte desiderate” commentano gli operatori, rappresentanti dal legale Medori.
“Le esternazioni dell’avvocato Paola Medori, riportate oggi dagli organi di Informazione a seguito dell’incontro di ieri che si è svolto a palazzo Sforza con gli operatori balneari del lungomare nord, evidenziano la non conoscenza delle problematiche della nostra realtà territoriale, delle attività già programmate e della capacità economica di finanziare le opere da parte della Pubblica Amministrazione. Essere accusati di procedere di maniera improvvisata denota, purtroppo, oltre che superficialità, scarsa conoscenza dei progetti dell’attuale Giunta da parte dell’avvocato Medori, che ha dimostrato superficialità anche nelle considerazioni evidenziate nel corso dell’incontro in Comune, cui ero presente” con queste parole l’Assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Carassai ha commentato quanto accaduto ieri.
“Le opere programmate da questa Giunta, già finanziate e appaltate in parte, e i lavori che inizieranno dopo la stagione estiva per non cagionare impedimenti alle attività economiche presenti sul lungomare nord e alla cittadinanza, credo che non si possano liquidare con le parole sterili pronunciate dal legale – ha proseguito Carassai -. Portare a compimento il ripascimento delle scogliere, con un rilevante impegno economico da parte della collettività, opera in gran parte eseguita proprio in questo biennio; il completamento e la riqualificazione della pista ciclabile con il collegamento ai comuni di Potenza Picena e Porto Sant’Elpidio, grazie alle somme messe a disposizione in gran parte dalla regione Marche, non si possono certo catalogare come improvvisazione.”
“Purtroppo, durante la festa della Bandiera blu, sono emerse delle difficoltà nonostante fosse stato redatto un piano di sicurezza e di viabilità e l’Amministrazione sta verificando e adottando i provvedimenti del caso. Si tratta in ogni caso di un episodio isolato che nulla ha a che fare con gli investimenti messi in programma per la riqualificazione del litorale – ha continuato l’Assessore -. Ritengo sia necessario instaurare un nuovo rapporto di collaborazione e di comunicazione con gli operatori, nella speranza che non si verifichi la difesa ad oltranza degli interessi di parte e non della collettività.”
“L’avvocato Medori e alcuni operatori non ricordano volutamente la situazione del tratto iniziale del lungomare nord, prima dell’intervento portato a compimento dall’Amministrazione comunale con sindaco Mobili, e purtroppo non rammentano nemmeno il vuoto di interventi nel periodo successivo. È proprio vero che molto spesso la memoria cancella ciò che non fa comodo ricordare” ha concluso l’Assessore Carassai.
Dichiarazioni che non hanno di certo fatto piacere al legale Medori. “È singolare che un’Amministrazione, invece di rispondere agli operatori, concentri la propria attenzione e le proprie affermazioni nei confronti di un professionista che sta semplicemente svolgendo il mandato affidatogli. Senza tenere conto che nel piano triennale dei lavori pubblici, quelli relativi al lungomare Nord sono previsti per il 2021.”
“Il malumore esternato non è quello dell’avvocato Medori ma degli operatori – ha proseguito il legale –: malumori inoltre che sono precedenti all’episodio della Bandiera Blu. In tal senso proprio l’annuncio, che poi non si è rivelato reale, del fatto che i lavori sul lungomare nord sarebbero iniziati ad aprile, ha lasciato gli operatori con tante domande e poca chiarezza. A tutta questa situazione si sono poi aggiunte le ultime due vicende, in ordine di tempo: quella relativa alla Bandiera Blu e quella del divieto di balneazione. Ieri, abbiamo anche portato sul tavolo del Comune delle proposte da poter realizzare a breve termine come l’illuminazione pubblica o un’adeguata segnaletica stradale sul tratto interessato. Piccole cose che forse potevano anche essere fatte anche prima dell’estate.”
Su impulso del Direttore della Struttura di Missione Antimafia Sisma si è tenuta oggi una riunione allargata del gruppo interforze alla quale hanno partecipato il Prefetto Carmine Valente, il Prefetto di Macerata Iolanda Rolli, i dirigenti della Struttura di Missione, i vertici delle locali Forze di Polizia e i componenti del gruppo interforze.
Sono state analizzate situazioni di comune interesse riferite a società operanti sul territorio della provincia di Macerata nella continua ricerca del controllo delle infiltrazioni mafiose negli appalti per la ricostruzione nelle zone colpite dal sisma del 2016.
Sono stati verificati gli esiti degli ultimi accessi effettuati dal gruppo interforze e sono stati programmati ulteriori accessi ai cantieri della ricostruzione.
Dalla sua costituzione ad oggi il gruppo interforze ha effettuato 40 accessi nei cantieri dell’area del cratere.
Un nuovo simbolo di rinascita sta per vedere la luce a Muccia. Manca sempre meno alla grande festa d'inaugurazione della nuova chiesa che sarà intitolata a Papa Francesco, dopo che il terribile terremoto del 2016 rase al suolo tutti i luoghi sacri del paese. Un momento atteso da un'intera comunità che, dopo tre anni di sacrifici, in cui le celebrazioni si sono svolte - visto lo stato di emergenza - negli spazi dell'ex mensa, potrà fare un ulteriore passo verso la normalità dopo la recente inaugurazione del nuovo plesso scolastico "De Amicis" (leggi qui l'articolo).
Il sindaco Mario Baroni ha così commentato l'avanzamento dei lavori: "Contiamo di celebrare l'inaugurazione entro fine agosto. I lavori di costruzione sono stati affidati al Consorzio Cns, che oltre alla Chiesa ha anche realizzato le casette SAE che accolgono la nostra comunità. La Chiesa si collocherà al centro del Pian di Giove e con la sua posizione costituirà il nuovo cuore pulsante di Muccia. La struttura che si sta creando è di circa 130 metri quadrati, all'interno dei quali sarà compresa anche l'abitazione del parroco".
Un ruolo fondamentale nella costruzione della chiesa è stato rivestito anche dal foto-reporter Guido Picchio, che grazie al suo interessamento ha permesso la riuscita del progetto, analogamente a quanto fatto nel 1998 per i terremotati di Cesi, frazione di Serravalle del Chienti, con la chiesa Giovanni Paolo II: "Ho fatto una promessa al sindaco Mario Baroni circa un anno e mezzo fa, ed ora il sogno sta per diventare realtà".
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha indirizzato al cardinale Edoardo Menichelli un messaggio di felicitazioni e auguri in occasione del 25esimo anniversario dell’ordinazione episcopale, avvenuta il 14 giugno 1994, quando venne nominato da Papa Giovanni Paolo II arcivescovo metropolita di Chienti - Vasto. Nominato cardinale il 4 gennaio 2015, monsignor Menichelli nel luglio 2017 ha rinunciato al governo pastorale dell’arcidiocesi di Ancona – Osimo per raggiunti limiti d’età ed è tornato a vivere a San Severino Marche, sua città natale. Nell’aprile scorso è stato nominato consulente ecclesiastico del Centro italiano femminile.
Fortissimo è il legame che lega il cardinale Menichelli alla Città di San Severino Marche e alla comunità settempedana tutta. Nella chiesa della Madonna dei Lumi il cardinale ha presieduto a una funzione religiosa per ricordare lo speciale anniversario.
Con la consegna da parte del Presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi del documento preparato da Anci Marche e Regione Marche e sottoscritto da tutti i sindaci del territorio al dott. Danilo Scerbo, Direttore della Direzione Generale per lo sviluppo del territorio presso il Dipartimento per le Infrastrutture, Sistemi informati e Statistici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si è concluso l’incontro a Roma sul presente e soprattutto sul futuro delle barriere antirumore che riguardano 400mila cittadini che vivono sulla costa marchigiana. All’incontro ha partecipato una rappresentanza dei sindaci e amministratori dei comuni costieri coinvolti nel progetto.
“Ci siamo presentati come fronte compatto – ha detto Mangialardi – e questo dà forza alle nostre ragioni che sono state chiaramente espresse sia nel corso del confronto franco e diretto con il dott. Scerbo e con il dott. Della Morte e ben riassume nel documento”. “Non siamo contrari all’intervento – ha aggiunto Mangialardi - ma la priorità ora è sospendere le procedure e tenere aperto il tavolo di confronto nel quale i territori, quindi i sindaci, siano coinvolti attivamente”. Nella conferenza Stato-Regioni le Marche si dichiareranno contrarie a questa soluzione con l’obiettivo di aprire una nuova fase. “La nostra posizione è dialogante – ha concluso il presidente dell’Anci Marche – e su queste basi contiamo di sederci molto presto al tavolo con Rfi per discutere le varie ipotesi e soluzioni”.
No categorico da parte del senatore di Forza Italia Andrea Cangini. "Mi unisco alla protesta dei sindaci che sono in prima linea per impedire la realizzazione delle barriere fonoassorbenti volute da Rfi. Un progetto datato e costosissimo che sarebbe null’altro che un mostro paesaggistico, uno sfregio irreparabile alle Marche. Oggi si è tenuto un faccia a faccia tra Sindaci, Anci, Regione e Ministero delle Infrastrutture. Priorità assoluta, la concertazione tra le parti per la riduzione, sì, dell’impatto acustico ma anche e soprattutto per la tutela e il rispetto dei territori. Si sospenda dunque, immediatamente, l’iter progettuale e si guardi al futuro: indire, come ho già proposto i primi di marzo, una conferenza dei servizi per valutare la possibilità di arretrare il tracciato ferroviario - ha concluso Cangini -. Pensare in grande per evitare qualsiasi scempio sui territori e, anzi, rilanciarvi modelli di sviluppo all’avanguardia, riqualificarne le litoranee e favorirne il rilancio economico con enormi vantaggi per l’intero tessuto produttivo e ricettivo".
Si è spento all'età di 69 anni Giovanni Maria Scodanibbio. Figlio dello stimato fattore del marchese Costa, era nato a Macerata nel 1950. Ex ufficiale dell'Esercito Italiano, una volta congedato ha lavorato prima come agente di commercio in Umbria per poi venire assunto dall'Ufficio del Catasto. Il suo primo incarico fu la demarcazione del nuovo confine per il passaggio di Loreto alla provincia di Ancona. Era un punto di riferimento per i tecnici che si rivolgevano al catasto (ora Ufficio del Territorio) che ancora oggi ne decantano le conoscenze e la bravura tecnica.
Lo ricordano tutti come una persona buona ed eccessivamente altruista, sempre solare e propositivo. Da alcuni anni lottava contro una terribile malattia che ne aveva provato il fisico e il morale, malattia con la quale conviveva con dignità e forza.
Viveva da anni con il figlio maggiore, con il quale condivideva la sua vita e le sfide che la malattia gli sottoponeva, in un legame di ineguagliabile amore. Purtroppo ha perso l'ultima sfida, quello che lo ha portato via a soli 69 anni. I funerali si terranno giovedì 12 luglio, alle 16:30, presso la chiesa di Santa Croce a Macerata.
Uno dei gioielli del territorio maceratese lasciato al totale abbandono e alla totale incuria. Il Lago di Caccamo, che si estende sui territori comunali di Caldarola e Serrapetrona, soprattutto negli ultimi tempi, invece che essere menzionato per la sua bellezza e per il fatto di essere uno dei paradisi della nostra Provincia, è salito più volte alla ribalta delle cronache locali per l’incuria e soprattutto per la moria di carpe che avviene nelle sue acque.
“È importante che il Lago di Caccamo ritrovi la sua dignità e, la nostra richiesta, è quella di provvedere a un intervento immediato da parte della autorità competenti” spiega la Deborah Pantana.
Senza dimenticare che la moria di carpe che ha caratterizzato il bacino ha provocato, in passato, un forte stop della pesca. “Noi abbiamo fatto della nostra passione un lavoro – spiegano i pescatori -. Ormai non è più possibile praticare la nostra attività né a livello sportivo né agonistico. A causa della moria delle carpe l'attività agonistica della pesca è stata infatti completamente cancellata per evitare che il virus si propaghi nelle varie attrezzature che utilizziamo. Questo è un grandissimo disastro per l’ambiente e per tutti i turisti che frequentano il Lago. In questo senso anche tutto il Fiume Chienti e la Vallata sono a rischio perché ancora non si è in grado di stabilire l’origine di questo fenomeno così tragico. È importante tutelare la salute pubblica e non è possibile accettare che sempre più carcasse di carpe permangano nel Lago di Caccamo. Chiediamo che si provveda il prima possibile a opere di analisi e di bonifica per far fronte a questo dannoso fenomeno. Vogliamo capire cosa è successo per limitare i danni e risolvere la situazione, che ormai va avanti da questa primavera, nel miglior modo possibile.”
Proprio in merito alla moria dei pesci, è stato affisso un avviso della Regione Marche sulle sponde del bacino che "rassicura" sulla “viremia primaverile delle carpe della popolazione di ciprinidi nel bacino idrico artificiale del Lago di Caccamo”. Nella comunicazione regionale si spiega che “la malattia non è trasmissibile all’uomo e non ha implicazioni per la sicurezza alimentare”. Nonostante ciò la Regione Marche e l'Asur hanno prescritto di attuare delle misure sanitarie come "la disinfestazione delle attrezzature utilizzate per l'attività di pesca, il divieto di utilizzo di esemplari delle specie ittiche pescate nel Lago di Caccamo per il ripopolamento di altri siti e la rimoazione, laddove possibile, degli esemplari di pesci rinvenuti morti per il successivo avvio alla distruzione."
“Ciò che chiediamo è un incontro con i vari sindaci dei Comuni interessati e la società Enel, per valutare ogni tipo di soluzione da adottare e ridare dunque dignità al Lago di Caccamo – spiegano all’unanimità la Consigliera Pantana e i pescatori del luogo -. Crediamo che sia importante che, chi di competenza, dimostri un interessamento per quella che è una bellezza del nostro territorio. Un interessamento volto al miglioramento ambientale, a una rivalutazione del bacino come attrazione turistica e sportiva e di svago per le famiglie. Alla Regione infine chiediamo che venga fatta chiarezza sulle cause che hanno provocato la moria di carpe, in collaborazione con le competenti autorità forestali, per far tornare a splendere, come una volta, il Lago di Caccamo.”
È notizia di ieri pomeriggio che è stata chiusa la procedura di salvataggio di Aerodorica, gestore dell'Aeroporto di Ancona-Falconara. La società è dunque salva dal fallimento.
"È di oggi il decreto di omologazione del concordato emesso dal Tribunale di Ancona - spiegano dalla Regione Marche -, il controllo di verifica della fattibilità giuridica ed economica ha avuto esito positivo".
"È un grande giorno per la nostra regione - le parole del presidente della Regione Luca Ceriscioli -: un'infrastruttura strategica che ritorna ad avere una prospettiva piena di sviluppo che poggia su un solido piano di ristrutturazione. L'aeroporto ora guarda al futuro con grande fiducia. È stato un procedimento lungo e complesso per il quale abbiamo lavorato a ritmo serrato fin dall'inizio. Abbiamo ereditato una gestione che aveva portato a circa 40 milioni di euro di debiti e siamo riusciti in una grande operazione di risanamento. L'ultimissimo passaggio è l'ingresso di Njord Partners, tramite la controllata Njord Adreanna, come socio di maggioranza della società".
Con l'omologazione la Regione immetterà i 25 milioni di euro che hanno già avuto via libera dall'Eu: soldi che serviranno a pagare i debiti.
Il Partito Democratico delle Marche ha espresso piena soddisfazione per l’approvazione da parte del Tribunale di Ancona del concordato per l’Aerdorica, la società di gestione dell’Aeroporto delle Marche. "Un grande lavoro della Regione Marche, del Consiglio regionale e del Presidente Luca Ceriscioli. È straordinario, quasi un miracolo, aver salvato un’infrastruttura strategica per l’economia marchigiana - ha commentato il Segretario PD Marche Giovanni Gostoli -. Adesso si può iniziare veramente il rilancio del nostro aeroporto a partire dalle attività cargo, che potenzialmente sono le più redditizie, a quelle del trasporto passeggeri che offrirà tante opportunità per il turismo. L’intervento del gruppo privato Njord Adreanna srl darà la spinta che serve per una gestione efficace. La Regione Marche che in questi anni insieme ad altri enti pubblici ha investito nella società tante risorse dovrà monitorare costantemente la gestione per garantire che questa volta si proceda nel piano delineato senza sbavature. Il PD delle Marche ha a cuore anche la situazione dei lavoratori della società e auspica che si percorrano tutte le strade possibili per la tutela dei lavoratori."
Il settore della fornitura di energia elettrica è molto affollato e competitivo. Esistono infatti numerose compagnie differenti e altrettante offerte, che hanno portato con il tempo i prezzi al ribasso, il tutto a vantaggio del consumatore finale.
Un elemento fondamentale che rappresenta una caratteristica costante nelle struttura di quasi tutte le offerte presenti sul mercato è la presenza di tariffe diverse in base a determinate fasce orarie, come ad esempio le proposte di Gelsia energia.
Cosa si intende per fasce orarie
Volendo dare una definizione univoca di “fascia oraria” ci riferiamo ad un preciso intervallo di tempo nel corso della giornata. Quando si tratta di tariffe per l’energia elettrica esistono due diverse possibilità: le tariffe monorarie prevedono il medesimo costo dell’energia elettrica per tutte le 24 ore del giorno; le tariffe biorarie invece prevedono la suddivisione del giorno in specifiche fasce orarie, a seconda del momento della giornata in cui si utilizza l’energia elettrica, il cui costo può variare in modo anche importante. Più o meno tutte le aziende suddividono la giornata in tre fasce orarie: F1 va dalle 8:00 alle 19:00, dal lunedì al venerdì; F2 dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00 dal lunedì al venerdì, il sabato dalle 7:00 alle 23:00; F3 dalle 23:00 alle 7:00 dal lunedì al sabato e l’intera giornata di domenica, più tutta la giornata nel caso di festività nazionali.
Quanto si spende a seconda della fascia oraria
Molti contratti per la fornitura di energia elettrica funzionano secondo la suddivisione della giornata in due fasce orarie, sommando la fascia F2 e F3 e considerandole un tutt’uno, oppure sommando F1 e F2, a seconda dei casi. In pratica chi ha un contratto di fornitura basato su un canone biorario si vede applicato un prezzo per l’energia elettrica consumata durante le ore di punta, quelle della giornata lavorativa, e un altro prezzo per le ore serali e dei giorni festivi. Da un certo punto di vista chi lavora e ha i figli a scuola può trovare particolare giovamento da un contratto di questo genere, visto che la maggior parte del prelievo di energia elettrica sarà fatto nelle ore serali, o quando non si è a scuola o in ufficio. Le tariffe biorarie infatti prevedono un forte sconto nel prezzo dell’energia nelle fasce orarie di luce serali. Le tariffe monorarie invece non sono molto utili per chi svolge un’attività lavorativa che prevede i turni, o per chi è a casa per gran parte della giornata. Costoro infatti con buona probabilità utilizzeranno gli elettrodomestici anche nel corso delle ore di punta, in fascia F1.
Spendere di meno utilizzando l’energia nelle ore giuste
C’è anche chi approfitta della tariffa bioraria, cercando di usare gli elettrometrici con una certa accortezza. In linea generale infatti il costo dell’energia elettrica nelle fasce F2 e F3 per chi ha una tariffa bioraria è più basso delle tariffe monorarie. Si può quindi valutare l’idea di attivare un contrato biorario e di utilizzare gli elettrodomestici, come ad esempio lavatrice e lavastoviglie, esclusivamente nelle ore serali. Si tratta semplicemente di organizzare al meglio la giornata, o di sfruttare al massimo il fine settimana e le festività per le faccende di casa.
ARTICOLO PUBLIREDAZIONALE
Due nuove sedute per il Consiglio comunale che tornerà a riunirsi i prossimi 15 e 16 luglio alle 17. Le tre interrogazioni all’ordine del giorno, che riguardano la bonifica di Fonte Maggiore (Deborah Pantana di Idea Macerata), il contenzioso con i writers (Paolo Renna di Fratelli di Italia) e i chiarimenti in merito alla delibera di Giunta n. 233 del 27 giugno sulle attività relative alla rendicontazione di fine mandato (Andrea Marchiori del Gruppo misto), e l’interpellanza sull’interessamento della Fondazione Carima ad acquisire quote dell’Apm (Andrea Marchiori del Gruppo misto), verranno discusse nelle due giornate di Consiglio a partire dalle ore 15.30.
Due invece le delibere in discussione che riguardano la variazione di assestamento generale e la verifica degli equilibri generali di bilancio del Comune e dell’Istituzione Macerata Cultura e l’approvazione di una variante parziale al Prg per la realizzazione di un complesso produttivo – terziario per la Med Computers srl da realizzare a Piediripa.
Tre le mozioni che verranno affrontate dal Consiglio comunale inerenti alla doppia preferenza di genere e alle trappole per la tutela ambientale (Carla Messi e altri consiglieri del Movimento 5 stelle) e al campo di hockey (Paolo Renna di Fratelli d’Italia).
Infine, l’assise cittadina discuterà anche quattro ordini del giorno in merito ai problemi esterni del palazzo che si trova in via Roma 395 (Ivano Tacconi dell’Udc), all’invito al Governo per la modifica dell’articolo 27 bis del decreto legislativo 152/2006 e alla distruzione dell’opera di Wladimiro Tulli (Anna Menghi del Comitato Anna Menghi e altri consiglieri di minoranza) e alla sosta per titolari di attività commerciali e artigianali (Francesco Luciani e Deborah Pantana di Idea Macerata).
Nel caso in cui la seduta del 16 luglio andasse deserta, la seconda convocazione è fissata per il 18 luglio alle 17.
Una nuova associazione sportiva che ha come obiettivo quello di promuovere il territorio settempedano e sviluppare servizi innovativi nel mondo del ciclismo favorendo, in particolare, lo sviluppo di destinazioni “smart” per il cicloturismo.
Con queste premesse è stata presentata, a palazzo Gentili, l’Asd Bike Zone, sodalizio guidato da Valerio Vissani che conta nel proprio staff appassionati di due ruote impegnati, a livello agonistico e non, sia nel campo enduro e mountain bike che nei circuiti di ciclismo stradale.
All’incontro di presentazione dell’associazione sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, il presidente regionale del Centro Sportivo Italiano, Tarcisio Antognozzi, la presidente della Pro Loco settempedana, Paola Miliani, il responsabile del progetto Marche Outdoor della Regione Marche, Alberto Tersino Mazzini, il responsabile marketing di Bike Zone, Samuel Chiaraluce.
Ospite d’eccezione anche Marco Scarponi, della Fondazione Michele Scarponi, che ha presentato il progetto “Piedi a Terra” rivolto alle scuole che hanno dato pubblica adesione all’iniziativa con la presenza all’incontro della vice preside dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”, Martina Prosperi.
“Ciclismo e cicloturismo rappresentano un volano per l’economia e il turismo del nostro territorio - ha sottolineato, portando il proprio saluto, il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha poi spiegato – Credo che si tratti di un ottimo progetto che l’Amministrazione ha deciso di sostenere e condividere subito con particolare riferimento ai valori legati al mondo della mobilità dolce e all’attenzione dedicata agli aspetti educativi”.
L’attivazione della nuova associazione Bike Zone è stata invece presentata dal presidente, Valerio Vissani: “Organizzeremo e forniremo supporto logistico per manifestazioni di carattere agonistico e non agonistico a livello regionale e interregionale promuovendo attività di formazione e supporto logistico in ambito ciclistico per le organizzazioni in loco degli eventi come una scuola di Mtb e corsi per guida ma daremo vita sicuramente anche a servizi per attività complementari per le strutture ricettive in ambito ciclistico, come guide e escursioni. Nostro obiettivo poi è quello di creare e progettare servizi in ambito turistico con la costruzione di offerte specifiche in collaborazione con gli operatori della ricettività del territorio”.
“Tutte le attività saranno progettate e realizzate a supporto delle strutture ricettive per rafforzare la destinazione e creare i presupposti per una promozione del territorio settempedano mirata anche verso player internazionali, tour operator e agenzie di viaggio” - ha tenuto a precisare Samuel Chiaraluce, socio fondatore e responsabile marketing dell’associazione Bike Zone.
Pieno supporto all’iniziativa è giunto dalla Regione Marche che ha presentato, grazie alla presenza del dirigente Alberto Mazzini, il progetto “Marche Outdoor” che ha come obiettivo proprio quello di mettere in rete le strutture della regione, nel rispetto degli standard internazionali e delle aspettative del cicloturista moderno: “La volontà della Regione - ha sottolineato Mazzini -, è quella di sostenere il cicloturismo ed in generale il turismo attivo anche come alternativa alla crescita e alla destagionalizzazione e come opportunità di ripresa per le aree colpite dal sisma”.
Tra gli obiettivi di Bike Zone anche quello di formare le giovani generazioni ed educarle, su pista e fuori pista. Per questo alla presentazione ufficiale è intervenuto Marco Scarponi della Fondazione Michele Scarponi. L’occasione è servita per presentare il progetto “Piedi a Terra” rivolto alle scuole e dedicato al tema della sicurezza stradale.
La Fondazione, che onora in modo degno la memoria di Michele Scarponi, terrà lezioni a scuola sul rispetto delle regole dello sport, l’educazione, l’istruzione e la ricreazione, promuovendo la mobilità sociale come esperienza di una vita che coinvolge in maniera proattiva generazioni e territori. Un obiettivo subito condiviso anche dalla dirigenza dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” di San Severino Marche. La vice preside, Martina Prosperi, è intervenuta all’incontro per confermare e attivare la procedura per l’inizio del progetto stesso a partire dal prossimo anno scolastico: “Ho accolto senza esitazione l’iniziativa perché tutti ne riconoscono il valore e soprattutto nel rispetto dei più deboli e la vittoria del gruppo che sono i principi ed i valori che caratterizzano il progetto e in primis l’istituzione scuola”.
Maggiori informazioni sull’attività dell’associazione Bike Zone https://www.bike-zone.it/
L'anticiclone africano batterà in ritirata per il passaggio di una perturbazione che porterà un ricambio d'aria e cali termici anche di 8-10°C
“L'Italia continua ad essere contesa tra una circolazione di aria fresca sul Centro Nord Europa e l'anticiclone africano che interessa i Paesi del Mediterraneo”. A dirlo sono i meteorologi di 3bmeteo.com. - “Questa situazione determina un'Italia divisa in due sul fronte meteo - aggiungono gli esperti -: il Nord lambito da code di perturbazioni con temporali a tratti forti mentre su gran parte del Centrosud dominano sole e gran caldo”. Domenica nuovi acquazzoni e temporali qua e là sono attesi tra pomeriggio e sera su Alpi, Prealpi, Veneto e Friuli Venezia Giulia dove potrebbero risultare anche di forte intensità con locali grandinate e colpi di vento. Qualche temporale anche su Piemonte, Lombardia, Nord Toscana ed Emilia Romagna così come in Liguria e alta Toscana.
Tra martedì e mercoledì break temporalesco
"L'avvio della settimana vedrà ancora un'Italia divisa in due; il Nord e parte del Centro saranno alle prese con una certa variabilità associata a locali acquazzoni e temporali. Tra martedì e mercoledì invece ci sarà un ulteriore peggioramento a causa del passaggio di una veloce perturbazione. In tal frangente ci attendiamo rovesci e temporali anche di forte intensità in particolare al Centronord, con rischio di nubifragi, grandinate e raffiche di vento improvvise. Le temperature saranno in graduale diminuzione, anche sensibile, su Nordest e medio alto Adriatico con cali di 8-10°C. Il sole e il clima molto caldo resisteranno con temperature elevate al Sud e Sicilia dove l'anticiclone africano sarà ancora in piena azione. Da metà settimana ricambio d’aria generale. Le correnti da nord dilagheranno a tutta la Penisola e raggiungeranno anche il Sud e la Sicilia entro giovedì prossimo, quando metteranno fine a questa prolungata ondata di caldo. Le temperature torneranno così nelle medie tipiche del periodo o anche al di sotto sui versanti adriatici” - concludono i meteorologi di 3bmeteo.com.
(Fonte Ansa)
Per quanto riguarda, nello specifico, la nostra Regione, la Protezione Civile delle Marche ha emesso un'allerta meteo alle ore 12:00 di oggi, relativa a criticità idrogeologiche e idrauliche per tutta la giornata di domani, martedì 9 luglio. Allerta gialla infatti, per quanto riguarda la possibilità di temporali, in tutta la Provincia maceratese, dalla costa fino alla montagna.
È stato revocato questa mattina il divieto di balneazione nel litorale civitanovese. "Dopo i nuovi prelievi effettuati sabato 6 luglio dall’Arpam di Macerata, le analisi delle acque registrano valori nei limiti consentiti - spiega l'Amministrazione della città rivierasca -. I livelli di escherichia coli ed enterococchi intestinali sono scesi sotto la soglia di allarme e le acque sono tornate sicure per fare il bagno. L'Arpam ha comunicato i risultati delle analisi ufficialmente questa mattina, tramite pec." Pertanto il sindaco Fabrizio Ciarapica ha firmato un’ordinanza con la quale si revoca il divieto di balneazione emesso venerdì in direzione torrente Maranello (dallo stabilimento G7 e Golden Beach).
"Notizie positive per la sicurezza delle nostre acque". Il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Facebook ha aggiornato cittadinanza e turisti sugli esiti delle nuove analisi svolte dall'Arpam sul lungomare nord dopo il riscontro della presenza di escherichia coli ed enterococchi intestinali nel tratto di spiaggia che va dallo stabilimento balneare G7 a Golden beach (leggi qui la notizia).
"L’ARPAM avendo rieffettuato i dovuti prelievi e le conseguenti analisi - scrive il sindaco - ci ha già comunicato che il batterio dell’escherichia coli non è più presente nel tratto di mare interessato dal divieto di balneazione (Lungomare Nord), mentre per avere l’esito riguardante l'enterococco è necessario attendere le 48 ore e pertanto le 9.00 di domani mattina, perché il periodo di proliferazione di tale batterio è più lungo".
"Il lavoro incessante dei nostri servizi comunali d’intesa con le Forze di Polizia hanno prodotto fin dalle prime ore della giornata di ieri buoni risultati per l’accertamento delle cause che con tutta probabilità hanno provocato lo sversamento nel fosso Maranello di liquami organici - ha aggiunto Ciarapica - . Mi auguro si chiuda in fretta per la salute e il bene dell’intera collettività e per il buon proseguimento della stagione estiva nelle nostre belle e accoglienti spiagge".
Edilcasa Caccamo continua ad investire sul territorio che l'ha vista nascere nel 1957, confermando l'attaccamento con le proprie radici nonostante le difficoltà legate al post-sisma. Nel pomeriggio di sabato 6 luglio il titolare Claudio Eustacchi ha festeggiato, assieme a dipendenti e clienti, l'inaugurazione del nuovo show-room progettato dall'architetto Andrea Tartuferi e dellla nuova struttura dedicata alla ferramenta su progetto dell'architetto Andrea Gianfelici.
Al taglio del nastro hanno partecipato il presidente di Confindustria Macerata Gianluca Pesarini e il sindaco di Serrapetrona Silvia Pinzi. Durante la cerimonia sono state anche premiate le cinque realtà sportive che la ditta ha sponsorizzato nel corso della stagione e che hanno riportato straordinari risultati sportivi: la Lube Civitanova, l'U.S. Tolentino, l'Adus Caldarola Volley, gli Arcieri del Medio Chienti e la Usd Palombese.
La festa è stata accompagnata da un piacevole accompagnamento musicale e da un ricco buffet di prodotti tipici.
Di seguito la galleria fotografica che racconta la giornata:
Continuano ad arrivare molte segnalazioni in merito alla spiacevole vicenda che vede coinvolti i fans di Anastacia i quali, certi che l’artista si sarebbe esibita presso lo stadio di Civitanova Marche l'8 giugno, hanno acquistato il biglietto. Sono circa 500 le persone che, al prezzo di 46 euro a biglietto, si erano volute assicurare un posto in prima fila per il concerto nella città rivierasca e che poi hanno dovuto fare l’amara scoperta dell’annullamento dell’evento. Ma l’odissea dei fans non finisce qui. Del rimborso che era stato assicurato infatti, non c’è ancora nessuna traccia.
Il 17 luglio, una nota stampa di Ciaotickets, informava che la società “è operante nella commercializzazione di biglietti per eventi musicali, culturali e sportivi e si limita unicamente a gestire il circuito vendite senza minimamente prendere parte alla organizzazione del singolo evento, la cui gestione è in capo a soggetti terzi rispetto a codesta società. Ciò detto, in merito all'evento in parola, la Ciaotickets srl non può purtroppo fornire alcun elemento utile in merito alle Vs richieste, atteso che – malgrado i numerosi tentativi di contatto con l'organizzatore – ad oggi nulla è dato sapere alla scrivente società circa una eventuale data di recupero o di rimborso.”
In una nota del 2 luglio, l’Amministratore Unico dell'Azienda, Christian Del Grammastro, era tornato a informare i clienti sulle novità relative ai rimborsi dei biglietti. “In data 19.06.2019 la società Cheap & Chic srls aveva inviato alla scrivente una PEC nella quale comunicava che si impegnava a rimborsare gli acquirenti a partire dal 29 giugno 2019 […]. Purtroppo, ad oggi martedì 2 Luglio 2019, alcuna somma risulta riversata da Cheap & Chic srls sul conto corrente di Ciaotickets S.r.l. Noi come Voi avevamo confidato sulla credibilità dell'organizzazione in ragione della pubblicità data all'evento dall'artista ANASTACIA nella sua pagina FB ufficiale e sul suo sito web, oltre che per del patrocinio ricevuto dal Comune di Civitanova Marche. Dal manager Nicola Convertino, che aveva già organizzato due anni fà il concerto di Anastacia a Monte Urano, la Cheap & Chic srls era stata presentata come la società in possesso del contratto con l'artista per l'organizzazione in data 8 Giugno 2019 di un concerto a Civitanova Marche (MC). La Cheap & Chic srls appariva meritevole di credibilità essendo oltretutto in possesso delle autorizzazioni conferite dal Comune per l'utilizzo dello Stadio e in possesso del permesso SIAE per l'organizzazione dell'evento. Ciaotickets Srl per questo evento, come accade regolarmente per tutti gli eventi, ha onorato in buona fede gli impegni contrattuali intercorsi con l'organizzatore, impegni che includevano l'obbligo di riversare all'organizzatore dell'evento le somme incassate, con cadenza settimanale. La Ciaotickets S.r.l. ha subito da questa vicenda un grave danno economico, organizzativo e d'immagine.
“Noi come biglietteria siamo tenuti a far sì che gli eventi si tengano in modo corretto: la Ciaotickets vende il biglietto e il prodotto in nome e per conto di chi organizza l’evento – ha spiegato l’Amministratore della Società -. Anastacia aveva pubblicizzato la data, il Comune aveva rilasciato i permessi e, due anni prima, a Monte Urano, il concerto dell’artista era andato molto bene: tutte motivazioni che ci hanno spinto a credere nella bontà dell’organizzazione. In realtà non conoscevamo bene questo personaggio.”
“Come da contratto, noi riversavamo loro il costo del biglietto per far fronte ai costi di allestimento e dell’artista – prosegue Del Grammastro -. Giorno dopo giorno però, le vendite sono scese, l’organizzazione ha deciso di annullare il concerto e i clienti si sono trovati in questa spiacevole situazione. Noi, come Ciaotickets, vogliamo far fronte ai nostri impegni, non avendo comunque guadagnato nulla. Gli organizzatori non si rendono conto di quanto danno stanno facendo alla nostra Azienda e alle persone che si sono innervosite per questa spiacevole situazione. Non voglio fare da parafulmine a chi ha sbagliato perché è giusto che chi è caduto in errore paghi. Lo stesso Petraccia, legale rappresentante della Cheap&Chic, che all’inizio rispondeva alle mie chiamate, ora si sta facendo sempre più sfuggente” ha spiegato l’Amministratore della Ciaotickets.
È di 14.750 euro il costo del rimborso che spetta ai fans dell’artista. "L'importo di 4mila euro è il venduto dell'ultima settimana non riversato all'organizzazione una volta annunciato l'annullamento dell'evento - ha concluso l'Amministratore -. Il totale dei rimborsi da fare è dunque di 14.750 euro più gli ultimi 4.000 euro. Il punto è che non esiste un criterio per rimborsare qualcuno piuttosto che qualcun'altro. Per poter eseguire noi tutti i rimborsi a chi ha acquistato su Ciaotickets, l'organizzazione dovrebbe restituirci i 14.750 euro. Abbiamo anche chiesto un acconto di 2.400 euro per permetterci di rimborsare solo chi ha acquistato nei punti vendita: non hanno bonificato nemmeno quelli" ha concluso Del Grammastro.
“Marco Petraccia mi ha rassicurato tempo fa che il 29 giugno avrebbe fatto il bonifico per procedere al rimborso dei tagliandi – ci spiega il manager di Anastacia Nicola Convertino che assicura di non aver ricevuto nè guadagnato nulla da tutta questa vicenda -. Ho contattato, nella giornata di oggi (ieri, ndr.), uno dei tre soci della Cheap & Chic che mi ha assicurato che il bonifico è stato fatto e penso che già da lunedì i fans potranno essere rimborsati. Sulle cifre date all’artista, che io stesso ho sborsato, si sono scritte moltissime invenzioni e cavolate. Del totale dei biglietti venduti, 4mila euro sono rimasti nelle tasche di Ciatickets che potrebbe anche iniziare a pagare, in parte, i clienti.”
Marco Petraccia, uno dei soci della Cheap&Chic, contattato telefonicamente ha liquidato la questione con un “no comment” e alla domanda se fosse stato eseguito il bonifico per il rimborso ha preferito non rispondere e interrompere la conversazione.
Una vicenda che ancora non sembra trovare una conclusione. Inoltre a subire maggiormanete le conseguenze di queste poche certezze sono soltanto quelle persone che, certe di poter passare una bella serata in musica, si sono invece trovate a perdere 46 euro ciascuno.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana “Chiedilo all'Avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate, hanno interessato principalmente una tematica tipica della stagione estiva e relativa alla responsabilità da vacanza rovinata. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Tolentino che chiede: “A cosa va incontro chi mette un annuncio online per l’affitto estivo di una casa vacanza che poi si rivela inesistente ?”
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione estremamente attuale, sulla quale si è pronunciato recentemente il Tribunale di Avellino, con sentenza n. 1064/2018, nei confronti di un uomo che aveva raggirato una giovane coppia, fingendo di essere proprietario di una bellissima casa a Posillipo, posta in affitto per il periodo estivo su alcuni siti online, per poi sparire dopo aver ricevuto una consistente caparra, e condannandolo per il delitto di truffa c.d. contrattuale ex art. 640 c.p.. Difatti, il Giudice chiamato a pronunciarsi sulla questione, in attenta valutazione delle circostanze del caso di specie, aveva statuito che: “La condotta tenuta dall’imputato, ed in tali termini acclarata, lungi dall'esaurirsi in un mero inadempimento civilistico, finisce senz'altro con l'integrare il reato di truffa, ricorrente ogniqualvolta l'agente abbia posto in essere artifici e raggiri al momento della conclusione del negozio giuridico, traendo in inganno il soggetto passivo, indotto pertanto a prestare un consenso che altrimenti non sarebbe stato dato”.
A tal proposito, occorre osservare che, in aggiunta al danno economico sofferto dalla coppia, nell’irrogare l’adeguata sanzione penale, il Giudice di merito, in senso conforme alla più consolidata giurisprudenza di legittimità, operava un’attenta valutazione anche dell’entità danno non patrimoniale patito dalle parti offese, e relativo alla vacanza rovinata, intesa come pregiudizio al benessere psichico e materiale sofferto dai malcapitati per non aver potuto godere della vacanza quale occasione di piacere, svago e riposo; difatti, come pure sancito dalla Suprema Corte: "Il danno non patrimoniale da vacanza rovinata, secondo quanto espressamente previsto in attuazione della Direttiva n. 90/314/CEE, costituisce uno dei "casi previsti dalla legge" nei quali, il pregiudizio non patrimoniale è risarcibile ai sensi dell'art. 2059 c.c., e si concreta in una tipologia di danno costituito da disagio e sofferenze per il presumibile stravolgimento delle aspettative con riguardo alla qualità e serenità della vacanza”(Cassazione civile; Sez. III, Sent. n. 17724 del 06/07/2018).
Pertanto, in risposta alla nostra lettrice e in linea con la più autorevole giurisprudenza sia di merito, sia di legittimità, si può affermare che: “Il soggetto che pone in essere una condotta fraudolenta con artifici e raggiri consistiti nel proporre in affitto un appartamento per le vacanze ed inducendo in errore le vittime sulla reale esistenza dello stesso, nonché procurandosi un ingiusto profitto, va condannato per il delitto di truffa ex art. 640 c.p., oltre al risarcimento di tutti i danni derivati dalla stessa condotta acclarata, la cui liquidazione non può prescindere dal danno emergente corrispondente all'importo inutilmente corrisposto in anticipo, oltreché al danno da vacanza rovinata subito dalle parti offese” (Tribunale sez. I , - Avellino, 04/06/2018, n. 1064 ).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Potremmo definirlo un “paradosso” come spiegato anche nell'editoriale del “Corriere della Sera” che ha analizzato i dati del recente sondaggio condotto da YouGov per lo European Council of Foreign Relations. Dovremmo tornare alla seconda metà del 1800 per risalire all’origine dei fenomeni migratori che hanno interessato la popolazione italiana: fenomeni che hanno riguardato principalmente la popolazione del Meridione. Secondo i dati del sondaggio eseguito da YouGov, la società inglese di mercato e analisi dei dati online con sede in Gran Bretagna, la situazione oggi sembra essersi completamente ribaltata: gran parte di coloro che oggi vanno all’estero infatti, provengono dalle regioni più “ricche”. Treviso, Pordenone, Bolzano. Ma anche Trieste, Trento, Varese, Vicenza, Mantova, Como, Arezzo e, tra queste, Macerata.
C’è, come spiega il “Corriere della Sera”, una cosiddetta “mappa della crisi”. Macerata con le sue calzature, Pordenone con i mobili, Vicenza e Arezzo con l’industria orafa, Como con il tessile: “luoghi di antica ricchezza ma con alta intensità di ‘defezioni’ verso il resto del mondo, ancor più che verso il resto del Paese.”
Dai dati emerge inoltre che sei delle undici province che nel 2017 hanno conosciuto la più alta emigrazione verso l’estero sono state teatro, negli anni precedenti, di dissesti bancari (Imperia, Macerata, Vicenza, Teramo, Treviso e Arezzo). In altri termini, dopo i crac delle banche locali, da posti come Vicenza, Teramo, Arezzo o Macerata (Banca delle Marche, ndr.) la gente se n’è andata ancora più di prima, in proporzione a quanto accadeva nel resto del Paese.
L’inchiesta del “Corriere della Sera” parla anche di una “mappa dell’espatrio”. “Le cause profonde non sono solo economiche. Difficile spiegare altrimenti perché tanta gente se ne vada da decine delle città più ricche e gradevoli d’Europa. Le ragioni devono essere anche culturali e psicologiche. Di certo i giovani istruiti che tendono a lasciare il Paese hanno più energia, più capacità di usare la tecnologia e idee più fresche dei lavoratori di età avanzata che in Italia rappresentano la maggioranza. In azienda, lo scarto di mentalità fra i primi e i secondi diventa presto evidente. Le nuove generazioni istruite tendono a trovare il modello di piccola e media impresa italiana arretrato sul piano delle tecnologie, inadeguato nella prima linea dei manager, riluttante a dar loro spazi di crescita rapida. Chi gestisce le imprese, non solo le più piccole, può sentirsi messo in discussione dalle nuove generazioni e magari anche messo a nudo nella propria obsolescenza. La reazione difensiva si nasconde dunque dietro il paternalismo e lo spirito gerarchico. Ma ormai i ragazzi non aspettano, perché hanno un’alternativa: possono decidere che non vogliono più subire la lentezza, l’atrofia e la rigidità delle carriere. E se ne vanno." (Fonte Corriere della Sera).