Attualità

Camerino, nuovo piano del personale: in programma quattro nuove assunzioni

Camerino, nuovo piano del personale: in programma quattro nuove assunzioni

Migliorare i servizi al cittadino e rendere la macchina comunale sempre più veloce ed efficiente. Con questo intento l’Amministrazione ha cambiato il piano di fabbisogno del personale che consentirà di avviare le procedure di assunzione di tre nuovi operai per il Comune di Camerino e di una nuova educatrice per l’asilo nido “La coccinella”, andando a coprire in parte l’attuale carenza di personale. Una decisione voluta per avere una macchina comunale più attenta ai bisogni del cittadino. “L’amministrazione ha ritenuto necessaria una scelta di questo tipo, specie dopo il raggiungimento della pensione di alcuni operai comunali - ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli – per rispondere alle esigenze dei cittadini. I nuovi operai saranno impegnati principalmente per la cura del verde pubblico, opere di manutenzioni della città e servizi per il cimitero, che abbiamo deciso di non esternalizzare. Sarà così rafforzata la squadra che si occupa del decoro degli spazi verdi urbani e di quelli del territorio, un settore sul quale il Comune è particolarmente impegnato per la quantità di spazi da gestire e per le numerose richieste”. Si tratterà di un operatore cimiteriale, un operaio e un elettricista. Approvato dalla Giunta anche il progetto esecutivo dei Cammini Lauretani, cammini sul percorso da Assisi a Loreto, ufficialmente inseriti nell’Atlante digitale dei Cammini italiani. Si tratta di un nuovo sistema turistico di “Meditazione e spiritualità” che non si rivolge solo al pellegrinaggio religioso, ma che si inserisce nella tendenza della vacanza esperienziale e in particolare quella del “turismo lento e sostenibile” a contatto con la natura e i paesaggi, oltre alle evidenze storico–architettoniche che i territori offrono in quantità e con caratteri spesso di straordinaria bellezza. Coinvolti 23 Comuni: Loreto, Serravalle del Chienti, Muccia, Camerino, Valfornace, Visso, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Pievetorina, Serrapetrona, San Ginesio, Treia, San Severino Marche, Belforte del Chienti, Tolentino, Appignano, Pollenza, Macerata, Recanati, Sefro, Montecassiano, Montelupone.

05/08/2019 15:39
Ritardato rilascio dell’immobile locato: condanna del conduttore al risarcimento dei danni

Ritardato rilascio dell’immobile locato: condanna del conduttore al risarcimento dei danni

Torna come ogni domenica la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa al risarcimento dei danni subiti dal locatore, a causa del mancato rilascio dell’immobile locato da parte del conduttore . Ecco la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Macerata che chiede: “Che risarcimento si può richiedere al conduttore che ritarda la restituzione dell’immobile ?”. Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione estremamente attuale, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione, con la recentissima sentenza n. 18946/19, la quale ha stabilito testualmente quanto segue: “Il ritardo del conduttore nella riconsegna della cosa locata, legittima soltanto la condanna generica al risarcimento del danno da occupazione oltre il limite di durata indicato in contratto, ogni differente danno, sia esso derivante da danneggiamento dell’immobile o da perdita di opportunità di vendita-locazione, deve essere adeguatamente provato” (Cass. Civ.; Sez. III; Sent. n. 18946/19, dep. 16.07.2019). A tal proposito occorre rilevare che l’art. 1591 c.c., cui è fatto riferimento nel proseguo della menzionata sentenza, prevedendo espressamente che, “Il conduttore in mora a restituire la cosa è tenuto a dare al locatore il corrispettivo convenuto fino alla riconsegna, salvo l'obbligo di risarcire il maggior danno”, fa coincidere la somma dovuta a titolo di canone mensile, con il risarcimento del danno cagionato per il solo ritardo nella riconsegna del bene locato, attraverso una presunzione assoluta, per la quale non è ammissibile alcuna prova contraria e assicurando al locatore danneggiato dalla ritardata restituzione, una liquidazione automatica del danno; al contrario, ogni altro pregiudizio sofferto dal locatore a causa del comportamento del conduttore, definito per l’appunto “maggior danno”, ovvero danno ulteriore, pur derivando comunque dal mancato rilascio dell’immobile entro il termine pattuito, necessita di un’autonoma allegazione probatoria. Difatti, la stessa Suprema Corte, in un’altra autorevole pronuncia, ha avuto modo di affermare il principio di diritto secondo il quale: “Perché sia configurabile il maggior danno da ritardo nella restituzione del bene locato, ex art. 1591 c.c., deve essere provata l’esistenza di un nesso di causalità tra la situazioni di mora del conduttore e un ulteriore danno subito dal locatore, come la perdita di più vantaggiose proposte di locazione o concrete possibilità di vendita dell’immobile occupato; tale prova deve essere fornita sulla base di un plausibile giudizio prognostico, con valutazione ex ante, ovvero occorre chiedersi, ponendosi nella situazione del locatore,se, qualora il fatto dannoso, nel caso di specie, il ritardo nell'adempimento della obbligazione di rilascio, non si fosse verificato, il proprietario dell’immobile avrebbe potuto evitare il danno, consistente nella perdita di una più favorevole occasione di vendita. In caso di risposta affermativa, il danno da ritardo nell'inadempimento sussiste ed è imputabile al comportamento del conduttore” (Cass. Civ.; Sez.III; Sent. n. 22352 del 22.10.2014). Pertanto, alla luce dell’unanime orientamento della Corte di Cassazione e in risposta alla domanda del nostro lettore, si può affermare che: “In tema di locazione, in caso di ritardato rilascio di immobile, è automatica la condanna del conduttore ad un generico risarcimento del danno da occupazione oltre il limite di durata, consistente, ex art. 1591 c.c., nella corresponsione del canone convenuto sino alla restituzione, salvo che il locatore non provi di aver patito un ulteriore danno, nel qual caso, sulla base di una valutazione prognostica “ex ante”, sarà legittimato ad agire per ottenere l’ulteriore ed autonomo risarcimento.”(Cass. Civ.; Sez. III; Sent. n. 18946/19, dep. 16.07.2019). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

04/08/2019 09:56
Potenza Picena, fissato il sopralluogo dei tecnici alla Chiesa di San Francesco

Potenza Picena, fissato il sopralluogo dei tecnici alla Chiesa di San Francesco

E’ stato fissato per venerdì prossimo il sopralluogo dei tecnici della Sovrintendenza ai Beni Architettonici e Culturali delle Marche, per verificare le condizioni di sicurezza dell’edificio che ospita la Chiesa di San Francesco, a Potenza Picena, di proprietà del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno. A seguito del maltempo dello scorso 9 luglio, caratterizzato da pioggia e forti raffiche di vento, la copertura a laterizio dell’edificio Sacro è stata divelta e letteralmente frantumata. Pezzi di coppi sono caduti nell’area circostante del Pincio – Belvedere Donatori di Sangue e lungo la scalinata di via Trento, causando una situazione di fattivo pericolo. “Già il giorno dopo – ha precisato il vice Sindaco, Giulio Casciotti – abbiamo fatto un’ordinanza di divieto d’uso e immediata esecuzione dei lavori di messa in sicurezza dell’immobile, dell’area circostante e di tutte le altre zone della città in cui si è ritenuto necessario intervenire per l’incolumità dei cittadini. Un’area del Pincio è stata transennata mentre un impalcato di sicurezza è stato messo in opera in via Trento coniugando le esigenze di sicurezza con quelle dei residenti e delle attività commerciali che hanno così potuto continuare a far uso delle proprie abitazioni e dei negozi”. Un intervento d’emergenza approntato in tempi rapidissimi dall’Ufficio Tecnico Comunale. I danni provocati dal fortissimo vento per la sola messa in sicurezza sono costati al Comune oltre 100 mila euro.  

03/08/2019 16:59
Riapre la strada provinciale “Ussita - Casali” nei fine settimana: ecco gli orari

Riapre la strada provinciale “Ussita - Casali” nei fine settimana: ecco gli orari

Continuano i lavori di messa in sicurezza e ripristino della strada provinciale “Ussita - Casali”, progettati e diretti dall’Anas per conto del soggetto attuatore, la Protezione Civile.  Il cantiere, finalmente attivo da alcuni mesi, sta lavorando ininterrottamente con il primario obiettivo di riaprire la tratta stradale. “Lunghissimo è stato l’iter dell’appalto dei lavori - ha affermato il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari -: infatti è durato più di un anno, frutto anche delle normative che non tengono conto della situazione emergenziale creata dal sisma”. In questi mesi sono stati eseguiti numerosi lavori di messa in sicurezza delle pareti rocciose a monte e in contemporanea quelli di consolidamento della scarpata a valle. Considerato lo stato dei lavori, a seguito di un incontro che l’Amministrazione provinciale ha avuto nei giorni scorsi con la ditta appaltatrice e con i dirigenti Anas, sono state accolte le richieste formulate sulla riapertura, seppure temporanea, della strada.  Pertanto la provinciale “Ussita - Casali”, regolato il transito con un impianto semaforico, sarà aperta nei fine settimana con i seguenti orari: il venerdì pomeriggio dalle 14 alle 20, il sabato e la domenica dalle ore 8 alle 20, fino a metà settembre. Durante la settimana di Ferragosto l’apertura sarà garantita tutti i giorni dalle 8 alle 20. Sulla base dell’andamento dei lavori, dal 15 settembre potranno essere indicati diversi orari e giorni di apertura della provinciale.  

03/08/2019 16:27
Lavori di manutenzione stradale a Sforzacosta: come cambia la viabilità

Lavori di manutenzione stradale a Sforzacosta: come cambia la viabilità

Per consentire i lavori di rifacimento di un tratto della pavimentazione della Strada Provinciale 77 da parte della Provincia di Macerata, il Comando della Polizia locale ha messo un’ordinanza che disciplina la viabilità nella frazione di Sforzacosta, interessata dall’intervento. Il provvedimento è valido dalle ore 10:00 di lunedì 5 agosto sino alle ore 18:00 di martedì 6 agosto e comunque fino al termine dei lavori. Ecco i tratti intessati dall'ordinanza e le relative disposizioni:  - Borgo Sforzacosta, nel tratto compreso tra l’intersezione con la Strada Provinciale 485 fino all’altezza di Via Natali: · senso unico alternato regolato da impianto semaforico o da movieri; · limite massimo di velocità di 30 Km/h; · divieto di sosta con rimozione forzata, nel tratto interessato, in base all’avanzamento dei lavori. - Borgo Sforzacosta (SP 77), nel tratto compreso tra l’intersezione di via Natali e la chiesa di San Giuseppe: · senso unico di marcia, con direzione consentita Macerata-Tolentino; · direzioni obbligatoria (destra o sinistra), in direzione Tolentino, agli sbocchi di tutte le strade pubbliche su Borgo Sforzacosta, nel tratto interessato dai lavori; · limite massimo di velocità di 30 Km/h; · divieto di sosta con rimozione forzata, nel tratto interessato, in base all’avanzamento dei lavori. - Via Liviabella: · direzione obbligatoria a sinistra, valido per i veicoli che si immettono in Borgo Sforzacosta; . direzione obbligatoria a destra, per Macerata – Civitanova Marche, all’intersezione con via Natali. 

03/08/2019 16:07
Macerata, contributi per gli affitti: domande entro il 2 settembre

Macerata, contributi per gli affitti: domande entro il 2 settembre

Il Comune di Macerata mette a disposizione contributi a sostegno degli inquilini per la spesa relativa al canone di locazione sostenuta nell'anno  2019. Fino al prossimo 2 settembre possono presentare domanda i residenti nel territorio comunale che non siano titolari, unitamente agli altri componenti del nucleo familiare, del diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su altro alloggio, situato in qualsiasi località. Gli interessati, inoltre, devono essere in possesso di contratto di locazione, regolarmente registrato, e  dichiarazione ISEE 2019 rientrante entro i seguenti valori : FASCIA A ISEE non superiore a 5.953,87 euro e FASCIA B ISEE non superiore a  11.907,74 euro, equivalenti all’importo annuo dell’assegno sociale Inps per l’anno 2015. Il bando e i moduli di domanda sono disponibili all’ufficio Programmazione, Progettazione sociale e Politiche abitative e scaricabile dal sito www.comune.macerata.it . La domanda va consegnata all'Ufficio programmazione, Progettazione sociale e politiche abitative, in viale Trieste 24, aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13 (tel. 0733. 256380), o può essere spedita con raccomandata A/R al Comune di Macerata o, infine, inviata tramite posta elettronica certificata a comune.macerata.servizisociali@logalmail.it 

03/08/2019 15:29
Ricostruzione post-sisma, da Camerino l'allarme degli architetti: "Manca una strategia"

Ricostruzione post-sisma, da Camerino l'allarme degli architetti: "Manca una strategia"

A  quasi tre  anni dal  sisma che ha colpito il Centro  Italia, il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e gli  Ordini delle Province di Ancona, Fermo, Macerata, Ascoli Piceno, Perugia, Terni, Aquila, Teramo, Rieti hanno lanciato da Camerino un nuovo allarme sui ritardi, le problematiche e le forti criticità che stanno  compromettendo  le  attività  di  ricostruzione e di messa in sicurezza di edifici e territori. “I Presidenti delle Regioni interessate ed i politici locali - hanno sottolineato - siano promotori, anche con iniziative radicali, di una significativa svolta nella ricostruzione. E ’grave la mancanza, ad oggi, di una strategia che, al di là della mera ricostruzione fisica degli edifici, punti innanzitutto alla creazione di un  nuovo sistema socio economico il solo che può costituire il vero motore della ripresa, rappresentare una alternativa di vita per le popolazioni ed attrarre chi non tornerà più se non si creano le condizioni di stimolo a ritornare”. “Purtroppo la ricostruzione sta diventando il terreno di scontro politico che impedisce una lucida visione a medio e lungo termine del futuro dei territori del cratere a livello paesaggistico, economico, sociale, culturale e - non da ultimo - demografico, necessaria per esaltarne le tante peculiarità storiche e ambientali e per impostare, quindi, la confluenza di risorse finanziarie nazionali ed europee attraverso le Regioni. Visione che deve tener conto di come il sisma, in alcuni di questi territori, abbia rappresentato un effetto boomerang - ad esempio rispetto allo spopolamento - generando nuove difficoltà in situazione di già grave crisi”. Molto difficile per gli architetti, in questa situazione, operare a favore delle comunità in assenza di confronto e di una efficace interlocuzione istituzionale e barcamenarsi, di conseguenza, tra i cavilli burocratici e varie Ordinanze. “Non si conosce ancora - hanno denunciato - quale sia l’iter dell’annunciata istituzione del “Tavolo tecnico Sisma” con la partecipazioni dei rappresentanti degli Ordini e dei Collegi locali e quali siano le sorti dell’ “Osservatorio con i rappresentanti dei Consigli Nazionali”, strumenti questi di fondamentale importanza per fissare regole formali e garantire trasparenza. Questa mancanza di informazioni più volte richieste, svilisce il ruolo fondamentale di interlocutore naturale svolto dai progettisti che, invece, dovrebbero essere attori protagonisti del percorso della ricostruzione”. A titolo di esempio il Consiglio Nazionale e i nove Ordini del cratere hanno citato anche l’esclusione dei progettisti dalla pur non breve elaborazione dell’Ordinanza “Chiese”, un vero e proprio pasticcio burocratico nel quale l’intervento dei professionisti viene addirittura considerato privato anziché pubblico in funzione dell’importo dei lavori, con procedure del tutto improprie tanto per l’affidamento dell’incarico che dell’appalto quanto per la definizione della parcella. “E’ poi paradossale ed emblematico - viene nuovamente ribadito a testimonianza della mancanza di una strategia chiara ed efficace - che siano previste agevolazioni per interventi mirati al risparmio energetico, mentre sono esclusi quelli di “miglioramento e adeguamento sismico”: ciò in assoluto contrasto con l’obiettivo di mettere in sicurezza gli edifici e con il principio prioritario di raggiungere una soglia di sicurezza più elevata”. “Paradossale anche che i professionisti - pur avendolo ripetutamente richiesto - non siano a conoscenza del numero complessivo delle schede AeDES - Agibilità e Danno nell'Emergenza Sismica - né del quadro conoscitivo delle schede Fast, compromettendo così in modo significativo la possibilità di poter disporre di una visione complessiva per accelerare la ricostruzione. Senza contare, poi, che non ha ancora soluzione l’annoso problema delle schede AEDES tutt’ora mancanti in tutte le regioni colpite con il risultato che ad oggi non si ha certezza né della quantità di interventi da effettuare, né della loro qualità. Permane quindi il dubbio se, per negligenza, manchino i dati oppure se non si voglia dare l’esatta dimensione del disastro: e ciò sarebbe gravissimo”. Rispetto poi ai mancati pagamenti ai progettisti impegnati complessivamente nella ricostruzione viene chiesto "l’immediato sblocco del pagamento dell’acconto del 50% delle prestazioni di progettazione così come previsto dal Decreto “Genova”, visto che il regolamento attuativo previsto entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto a termini di legge, ancora non è stato emanato". “Si tratta di cifre significative che - hanno ancora sottolineato gli architetti -  risolleverebbero nell’immediato, e in parte, la situazione economica dei professionisti il 97% dei quali proviene proprio dalle aree colpite dal sisma. In caso contrario, il rischio non è solo quello di non trovare più tecnici disposti a lavorare per la ricostruzione, ma di far morire l’economia degli studi professionali e della filiera ad essi collegata che attualmente è l’unica che sta sostenendo con le proprie forze l’avvio della ricostruzione". “Serve una svolta definitiva - hanno concluso - pena un aumento dei danni per le popolazioni e per i territori che saranno ben superiori a quelli prodotti dal sisma”.      

03/08/2019 14:53
Macerata, Legambiente presenta i dati del monitoraggio sulla fruibilità e accessibilità dei beni culturali

Macerata, Legambiente presenta i dati del monitoraggio sulla fruibilità e accessibilità dei beni culturali

Continua l’attività di volontariato di Legambiente Marche a sostegno delle aree colpite dal sisma e del patrimonio culturale della nostra regione. Sono stati presentati questa mattina a Palazzo Conventati a Macerata i dati del monitoraggio sulla fruibilità e accessibilità dei beni culturali del territorio realizzato dai volontari dei campi di volontariato di Legambiente. L’iniziativa, che ha visto il coinvolgimento di volontari provenienti da tutta Italia, ha riguardato i musei, le pinacoteche e i beni di particolare rilievo storico-artistico presenti in sette comuni marchigiani, in particolare: lo Sferisterio, Palazzo Buonaccorsi e Palazzo Ricci a Macerata, il Museo Pontificio Santa Casa di Loreto, il Museo Civico Villa Colloredo Mels a Recanati, il Poltrona Frau Museum e la Basilica di San Nicola a Tolentino, la Pinacoteca Comunale “Tacchi-Venturi” a San Severino Marche, il Museo Omero e la Pinacoteca Civica “Podesti” ad Ancona, il deposito attrezzato “Venanzina Pennesi” e la Chiesa del Seminario di Camerino, che ospitano i beni recuperati a seguito degli eventi sismici con la mostra “Dalla polvere alla luce – l’arte recuperata”. Complessivamente i musei e i beni culturali interessati dal monitoraggio sono risultati tutti fruibili, aperti ai visitatori e con facilitazioni per l’accesso ai disabili. La stretta corrispondenza tra le opere e il territorio, inoltre, arricchisce enormemente l’esperienza di visita ai musei, permettendo ai fruitori di entrare in stretta connessione con il luogo.   Nonostante ciò, i volontari hanno riscontrato alcune difficoltà soprattutto per quanto riguarda gli orari e la segnaletica: ad Ancona, ad esempio, nei giorni feriali i musei sono aperti al pubblico per un arco temporale decisamente limitato, che impedisce a turisti e residenti di poter fruire al meglio delle bellezze culturali a disposizione. A Recanati invece, una segnaletica apparentemente “smart” non aiuta i visitatori a raggiungere i punti interessanti della città, essendo rappresentata da sole immagini per nulla esplicative del luogo da raggiungere.  “Spesso musei e pinacoteche, soprattutto nel periodo estivo, non sono aperti o sono di difficile accesso ai turisti che decidono di trascorre le vacanze nelle nostre città. Eppure il turismo è uno di quei pochi settori che, nonostante la crisi, continua a funzionare. Per questi motivi abbiamo deciso di attivarci per raccogliere tutte le informazioni necessarie sui beni culturali presenti sul nostro territorio – hanno dichiarato Francesca Pulcini e Marco Ciarulli, rispettivamente presidente di Legambiente Marche e del circolo Legambiente Macerata – Questa indagine rappresenta una grande occasione per enti locali e Regione di vedere da vicino le eventuali problematiche, anche sul piano del turismo, e per capire quali soluzioni adottare. Ci appelliamo alle autorità competenti per lavorare insieme ad una strategia che possa permettere a turisti e residenti di godere delle nostre opere d’arte nonostante la grande ferita del sisma. Molti beni recuperati dopo il terremoto, infatti, non sono visibili e restano nascosti ai cittadini, mentre quelli accessibili sono spesso sconosciuti ai turisti proprio per l’incapacità del territorio di fare sistema e di valorizzare adeguatamente il suo patrimonio attraverso un’ottica di più ampio raggio e non ristretta al singolo museo o comune di appartenenza. Per questo torniamo a chiedere alle Istituzioni di individuare nuove forme di fruibilità attraverso allestimenti temporanei e innovativi nelle aree terremotate. L’ideale sarebbe creare una rete museale diffusa, con collegamenti tra i vari comuni coinvolti, che possa valorizzare il grande lavoro svolto dagli organi preposti e dal mondo del volontariato per il recupero dei beni culturali colpiti dal sisma. Siamo convinti infatti che potrebbe rappresentare una grande occasione di rinascita della comunità e un’opportunità di crescita per il territorio”.  L’attività svolta in occasione del campo di volontariato di Legambiente rientra in “Volontari per Natura”, il progetto nazionale di Legambiente, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che punta a diffondere la pratica del volontariato tra gli under 36 realizzando un grande progetto di monitoraggio scientifico partecipato. L’approccio principe utilizzato per il progetto è stato quello della “Citizen Science”, ovvero il coinvolgimento dei cittadini volontari nella raccolta ed elaborazione di dati utili per meglio comprendere lo stato dei luoghi di maggiore frequentazione e quindi le possibili soluzioni per migliorare la fruibilità e l’accesso ai servizi. I volontari si sono recati nei luoghi prescelti dal progetto con l’ausilio di mezzi pubblici e, servendosi di questionari appositi, hanno annotato dettagli ed eventuali problematiche riscontrate nella fruizione del bene e/o del museo.  Hanno partecipato alla conferenza stampa: Stefania Monteverde, assessore alla Cultura del comune di Macerata, Giuliana Pascucci, coordinamento ICOM Marche, Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche, Marco Ciarulli, presidente del circolo Legambiente Macerata, Antonella Nonnis, coordinatrice del Gruppo Protezione Civile Beni Culturali Legambiente Marche, Oliver Mariotti, coordinatore del campo di volontariato Legambiente.         

03/08/2019 12:29
Lavori in corso sulla provinciale "Recanati-Osimo": stanziati 150 mila euro

Lavori in corso sulla provinciale "Recanati-Osimo": stanziati 150 mila euro

Sono in corso in questi giorni i lavori di pavimentazione di alcuni tratti della strada provinciale 105 “Recanati - Osimo”, appaltati dalla Provincia di Macerata alla ditta Ciccioli Costruzioni SRL di Petriolo.  L’appalto ha un importo complessivo di 150 mila euro e, contemporaneamente, sulla stessa arteria si sta effettuando un’altra operazione di manutenzione straordinaria del ponte sul fiume Musone.  Provvisoriamente il traffico è deviato sulla viabilità comunale. “Si tratta di un intervento necessario - dichiara il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari - ci scusiamo per il disagio che arrechiamo agli utenti della strada”.

03/08/2019 11:41
Caldarola diventa plastic free: ecco l'ordinanza del sindaco Giuseppetti

Caldarola diventa plastic free: ecco l'ordinanza del sindaco Giuseppetti

Caldarola tra i primi Comuni delle Marche a recepire la direttiva europea, recentemente “sposata” dalla Regione, che vieta l’uso delle plastiche usa e getta. Stop dunque a piatti, posate, bicchieri, cannucce, cotton fioc e altro materiale non biodegradabile che utilizziamo quotidianamente ma che rappresentano un pericolo per l’ambiente, visto che i rifiuti di plastica aumentano di giorno in giorno.  Altamente sensibile a questi temi il Sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti, d’intesa con tutta la Giunta, ha emesso l’ordinanza 183 con la quale ha stabilito che: - tutti gli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande (sia attività commerciali che artigianali e ricettive) presenti sul territorio comunale non potranno più somministrare in loco ai propri clienti alimenti e bevande in materiale monouso non biodegradabile e non compostabile, come ad esempio: posate, piatti, vassoi, bottiglie, bicchieri, coppe, ciotole, cannucce, mescolatori per bevande; - ai predetti esercizi pubblici di somministrazione nonché ad associazioni, società, comitati, enti, in occasione di feste e manifestazioni pubbliche di qualsiasi genere, è vietato somministrare al pubblico materiale monouso non biodegradabile e non compostabile (posate, piatti, bicchieri, coppe e ciotole, cannucce, mescolatori per bevande, etc.) dalla data di entrata in vigore della presente ordinanza. E’ consentito l’utilizzo delle eventuali scorte giacenti nei magazzini di materiale monouso non biodegradabile e non compostabile, comunque non oltre il 30 Dicembre 2019. "Dobbiamo restituire alle nuove generazioni un territorio sano che negli ultimi decenni purtroppo è stato deturpato in modo scellerato. C’è bisogno dell’impegno di tutti, dalle istituzioni ad ogni singolo cittadino, perché questo importante segno di civiltà ed amore verso il nostro pianeta porti ad un’inversione dello stato di inquinamento dell’ambiente circostante e dei nostri mari" dichiara il sindaco Guseppetti.   

03/08/2019 09:50
Lodo NVT, i legali della Società a Carancini: "Sentenza condizionata? Plurime rettifiche alle considerazioni del Sindaco"

Lodo NVT, i legali della Società a Carancini: "Sentenza condizionata? Plurime rettifiche alle considerazioni del Sindaco"

Gli avvocati Ubaldo Perfetti e Tina Maria Fusari, rappresentanti legali della Nuova Via Trento, rispondono, punto per punto, alle considerazioni del primo cittadino di Macerata Romano Carancini in merito alla sentenza del lodo NVT, spiegando che "le considerazioni del Sindaco impongono plurime rettifiche." Carancini, appena una settimana fa, aveva parlato di una "sentenza piena di errori e di contraddizioni che impugneremo sicuramente". "Si è parlato di sentenza condizionata perché il risarcimento per la palazzina “C” verrebbe meno se, per fatti nuovi (compresa una soluzione amministrativa che sanasse le irregolarità) l’immobile fosse commerciabile. Non è così: il risarcimento è dovuto, qui e ora, senza condizioni. Si è detto che il 5% sulla somma di € 2.184.633,00, riconosciuta a NVT per essere ancora oggi la Palazzina “C” non utilizzabile, né vendibile, si applicherebbe una tantum. Non è così: il 5% è per ogni anno dal 2.3.2010 al 16.1.2018; altrimenti gli arbitri non avrebbero indicato il periodo in cui calcolarlo (come chiaramente si legge a pag. 21 del lodo); è per questo che il risarcimento è di circa € 4 milioni" spiegano gli avvocati della società. "Si è accennato a una richiesta iniziale di NVT di oltre 8 milioni ridotta dagli arbitri a poco più di tre, che legittimerebbe la resistenza in giudizio del Comune. NVT non aspetta altro che l’impugnativa del Comune per proporre a sua volta appello incidentale e reclamare i restanti 5 milioni, negati dagli arbitri in modo non convincente, visto che hanno riconosciuto i presupposti per ottenerli a causa delle plurime responsabilità, inadempimenti e colpevoli ritardi dell’ente - proseguono Perfetti e Fusari -. Si è detto che “(...) la bretella non c’entra niente con la condanna”. No! È proprio la bretella la causa di tutto, come rimarcato dagli arbitri: “(...) Singolare sul punto la sottovalutazione da parte del Comune degli effetti delle modifiche del progetto della bretella del 2007-2009 sul progetto delle palazzine” (p. 61 del lodo)." "Non se ne parla, ma il convitato di pietra c’è: il Comune poteva non realizzare la bretella, ma il ripensamento imponeva atti ufficiali da assumere d’intesa con la Provincia e rinegoziando gli accordi con NVT. Il rimprovero degli arbitri è che il Comune, non solo non li ha assunti, ma ha addirittura ostacolato l’adempimento degli obblighi e la realizzazione della bretella: (“...). Indice di un atteggiamento non coerente del Comune è la scelta di non realizzare la bretella senza procedere ad una chiara modifica del piano senza considerare che proprio la bretella (...) costituiva elemento imprescindibile dell’accordo di programma (....). Il Comune di Macerata (...) avrebbe potuto pretendere e rendere possibile la realizzazione della bretella piuttosto che ostacolarla” (p. 56 del lodo) - osservato i legali -. Il Sindaco ha escluso sue colpe indicando quelle di chi l’ha preceduto; ciò non interessa particolarmente NVT, ma è sufficiente leggere il lodo nelle parti in cui si parla di inadempimenti e ostacoli alla realizzazione della bretella per avere risposta." "Il Sindaco ha detto che vi sarebbe stata la disponibilità del Comune a dirimere la questione prima del giudizio arbitrale; a parole. Nei fatti nulla di concreto e soprattutto di inequivocabilmente chiaro è pervenuto dal Comune, il che ha costretto NVT a reagire per superare lo stallo. Il fallimento di ieri non toglie che la società sia disposta, oggi a esaminare proposte del Comune idonee a risolvere tutte le questioni pendenti, a condizione che siano concrete, pubbliche (alla luce del sole) e assunte nelle forme richieste per gli impegni di un ente pubblico, non a parole."

02/08/2019 16:20
Week-end da bollino nero sulle strade tra esodo e sciopero dei casellanti

Week-end da bollino nero sulle strade tra esodo e sciopero dei casellanti

A lanciare l'allarme sono i Sindacati delle Marche. Uno scioperto a turni proclamato dei lavoratori delle Autostrade che sicuramente andrà a colpire un week-end che si preannuncia già da bollino nero visto il forte esodo estivo che interesserà tutta la popolazione nazionale e che coincide con il primo fine settimana di agosto. Già nel tardo pomeriggio di oggi le grandi arterie della circolazione saranno "prese d'assalto" dai tanti turisti anche se le giornate da bollino nero sono senza dubbio quelle di sabato e domenica. A questo si aggiunge lo sciopero annunciato dei casellanti. Nelle Marche saranno circa 400 i lavoratori del settimo Tronco di Autostrade per l'talia (che si estende da Pesaro fino a Termoli) che hanno proclamato lo stop lavorativo. Lo sciopero sarà articolato in turni di quattro ore che impatteranno soprattutto nella giornata di domenica 4: dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 22. Poi ancora dalle 22 di domenica alle 2 del mattino di lunedì 5.

02/08/2019 15:15
Contram, attiva la linea estiva per Frontignano: percorso e punto di partenza (VIDEO)

Contram, attiva la linea estiva per Frontignano: percorso e punto di partenza (VIDEO)

Contram, per la stagione estiva 2019 nei fine settimana (venerdì, sabato e domenica) del mese di agosto, ha riproposto il servizio di collegamento in altura a Frontignano. Dal primo fine settimana di agosto è attivo un servizio di trasferimento dall’hotel Felicita - piazzale seggiovia Saliere andando in altura direzione Belvedere – Cristo delle Nevi. Questo servizio verrà fatto a frequenza durante la mattina e fino al primo pomeriggio; gli appassionati di mountain bike avranno anche con la possibilità di caricare le biciclette all’interno dell’autobus. Territorio, sostenibilità e ambiente accessibile a tutti, anche a persone diversamente abili e a chi non è sportivo, ma che, allo stesso modo, vuol godere dell’incanto dei Monti Sibillini e dei paesi che si trovano alle loro pendici come Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera. Soprattutto in questo momento dove si sta riscoprendo una coscienza ecologica nella popolazione, Contram vuole dare il proprio contributo e limitare così il traffico delle auto private in altura. Anche in altre parti d’Italia le strade vengono chiuse per garantire un corretto rapporto con la montagna e viene garantito l’accesso solo a pedoni, ciclisti e autobus, così come nelle nostre montagne è opportuno incentivare la mobilità lenta (pedonale e ciclabile) e la mobilità collettiva evitando un eccessivo uso di mezzi privati. Contram si mette a disposizione delle esigenze dei cittadini, delle amministrazioni pubbliche locali e degli enti competenti e cerca di dare la propria impronta ecosostenibile ad un territorio già duramente provato. Il servizio può anche essere prenotato con anticipo in caso di gruppi numerosi o solo per assicurarsi un posto; quindi, appassionati e non appassionati, Contram vi porta in altura con il bus.

02/08/2019 15:12
Tolentino, il Comitato "No inceneritore" continua la sua battaglia: "C'è un nuovo rischio"

Tolentino, il Comitato "No inceneritore" continua la sua battaglia: "C'è un nuovo rischio"

Il Comitato “No inceneritore – Tolentino”, nato per impedire la realizzazione di un nuovo inceneritore in località Rancia a Tolentino, continua la sua battaglia. Dopo il rigetto, da parte degli uffici preposti della Provincia di Macerata, della seconda istanza presentata dalla ditta Biorecovery Srl, finalizzata all'ottenimento dell'autorizzazione per la realizzazione a Tolentino di un inceneritore (tecnicamente denominato “impianto destinato al recupero di fanghi biologici tramite essiccamento e successiva termo valorizzazione”), sembrava che il rischio di avere un nuovo eco-mostro alle porte della città fosse definitivamente scongiurato. "Purtroppo nelle ultime settimane la ditta, tramite i propri legali, ha inviato una nota effettuando le controdeduzioni alle eccezioni poste dalla Provincia, ed il rischio che venga realizzato un nuovo inceneritore alle porte di Tolentino è quindi più che mai concreto" sottolinea il Comitato, che ritiene "estremamente gravi le lacune informative che si riscontrano sia nella risposta della Provincia di Macerata, sia soprattutto nella relazione elaborata dal Comune di Tolentino, le quali hanno di fatto impedito che la richiesta della ditta fosse definitivamente archiviata". "In particolare nei documenti sia del Comune che della Provincia - si sottolinea -, non viene fatta menzione del fatto che a pochi passi dall’ubicazione scelta per l’inceneritore è presente un’istituzione scolastica che ospita centinaia di ragazzi. Il comitato ha appurato che tale distanza risulta decisamente inferiore ai limiti previsti nel Piano Regionale dei rifiuti approvato dal Consiglio Regionale con Delibera n. 128/2015". Già due mesi fa il Comitato, aveva richiesto all’amministrazione Comunale di riconvocare con urgenza il Tavolo tecnico trasversale sull’inceneritore, costituito ad ottobre 2018 dal Comune stesso, chiedendo di potervi partecipare al fine di offrire un contributo tecnico: "Purtroppo a tale richiesta non è stato dato alcun riscontro e le lacune di cui sopra ne sono la diretta conseguenza. In questi casi è certamente auspicabile unire le forze ed avere l’umiltà di ascoltare chi si sta battendo contro la realizzazione dell’inceneritore". Il Comitato spera che nelle prossime settimane vi possa essere un utile e sinergico confronto tra tutti gli attori interessati. Tuttavia, per evitare comunque che vi siano ulteriori “corto circuiti informativi” il Comitato, per conto del membro del Direttivo, il Consigliere Regionale Sandro Bisonni, ha prudenzialmente già depositato in Provincia una memoria nella quale si fa luce su tutta la vicenda ed in particolare si espongono dettagliatamente le motivazioni per le quali l’inceneritore non può essere realizzato nel luogo prescelto: "Se l’impianto venisse realizzato circa 100 tonnellate al giorno di fanghi organici (una quantità enorme, superiore ai reflui dell’intera provincia di Macerata) verrebbero bruciati a Tolentino con un rischio di inquinamento olfattivo, atmosferico e del sottosuolo, enorme". La battaglia quindi continua ed il Comitato sarà sempre più vigile a che tutte le Istituzioni preposte compiano il loro dovere al fine di evitare la realizzazione dell’eco-mostro.  

02/08/2019 12:53
San Severino, post-sisma: torna agibile un condominio in centro storico

San Severino, post-sisma: torna agibile un condominio in centro storico

Il sindaco  di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale, a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, aveva dichiarato non utilizzabile un edificio sito in via Salimbeni, in pieno centro storico. Si tratta di un condominio di tre abitazioni che è stato interessato da lavori di ripristino per un importo complessivo di 125mila euro. Le famiglie ivi residenti potranno fare così ritorno a casa.  

02/08/2019 12:44
Sisma, ODCEC Macerata e Camerino sulle modifiche del "contributo del danno indiretto"

Sisma, ODCEC Macerata e Camerino sulle modifiche del "contributo del danno indiretto"

Il 30 luglio 2019 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del MISE del 6 giugno 2019 con il quale sono modificati i parametri previsti dal decreto 11 agosto 2017 che disciplina il cosiddetto “contributo del danno indiretto”. Il decreto in questione, come già anticipato dalla Regione nella lettera arrivata ai soggetti ammessi al contributo, estende il periodo di riferimento su cui calcolare i costi su cui è parametrato il contributo aggiungendo agli anni 2017 e 2018 anche gli anni 2019 e 2020 e viene introdotto un meccanismo di selezione di due esercizi consecutivi da utilizzare per calcolare i costi. “Apprendiamo con soddisfazione la modifica della norma che migliora le condizioni del bando – afferma l’Ordine dei Commercialisti e Esperti contabili di Macerata e Camerino – ma non possiamo non evidenziare come ora serva una riapertura del bando stesso per permettere alle aziende di modificare la domanda per adeguarla ai nuovi parametri. Evidenziamo inoltre che questa modifica, anche se decisamente migliorativa e assolutamente positiva, è l'ennesimo caso di modifiche e aggiustamenti delle norme che regolano la gestione post-sisma che non contribuiscono a realizzare quella certezza normativa che sarebbe utile per semplificare gli scenari nei quali gli operatori economici devono prendere le decisioni". Tale modifica permette, a chi ha riaperto l’attività a fine 2017 o nel 2018 di poter usare, come base di calcolo, due anni di attività pieni e permette a chi non ha ancora riaperto di poter accedere al contributo sui costi che sosterrà nel 2019 e nel 2020. Nella precedente versione della norma, chi non ha ancora riaperto, pur se ammesso al contributo, non avrebbe potuto materialmente ottenerlo per mancanza di costi. Restano ancora esclusi dalla materiale erogazione del contributo i soggetti che non riapriranno più. Inoltre, viene abrogato il limite di ammissibilità delle spese previsto nel 30 percento della riduzione del fatturato. I costi quindi saranno ammessi per l’intero ammontare sostenuto, sempre nel limite di 50.000 di contributo massimo. Altra importante modifica è legata all’introduzione della possibilità di cumulo del beneficio con altre agevolazioni pubbliche concesse sui costi in questione, compreso apparentemente anche il contributo per la delocalizzazione. Infine sono stati adeguati i termini legati alla presentazione delle domande di erogazione in funzione del modificato meccanismo di selezione del periodo di riferimento per la determinazione dei costi.

01/08/2019 17:00
Assegnati sei nuovi finanzieri alla Tenenza delle Fiamme Gialle di Porto Recanati

Assegnati sei nuovi finanzieri alla Tenenza delle Fiamme Gialle di Porto Recanati

Nell’ambito del piano per il potenziamento dei servizi di vigilanza estiva predisposto dal Comando Generale della Guardia di Finanza, sono stati assegnati alla Tenenza di Porto Recanati sei finanzieri allievi, frequentatori del corso di formazione presso la Scuola Allievi Finanzieri di Bari che, per il mese di agosto, collaboreranno per l’esecuzione dei servizi d’Istituto. Le giovani Fiamme Gialle fanno parte del piano per il potenziamento dei servizi di vigilanza estiva predisposto dal Comando Generale della Guardia di Finanza e saranno di ausilio ai militari della Tenenza di Porto Recanati soprattutto per l’esecuzione dei servizi concernenti il contrasto alla vendita di prodotti contraffatti, all’abusivismo commerciale e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

01/08/2019 16:50
Mancata distribuzione dei giornali nell'area del cratere: Giancarli interroga la Giunta regionale

Mancata distribuzione dei giornali nell'area del cratere: Giancarli interroga la Giunta regionale

Mancata distribuzione dei quotidiani nell'area del cratere sismico. In un'interrogazione presentata questa mattina il consigliere regionale Enzo Giancarli chiede al presidente della Giunta regionale di valutare la possibilità che sia la Regione a finanziare il servizio. "Sappiamo quanto l'informazione sia un aspetto fondamentale di libertà e democrazia per i cittadini – afferma Giancarli –. Pertanto è indispensabile che, come stabilito anche dal secondo comma dell'articolo 3 della Costituzione italiana, venga rimosso qualsiasi ostacolo che possa limitare la libertà e l'uguaglianza dei cittadini e possa impedire il pieno sviluppo della persona umana". A lanciare l'allarme della mancata consegna di quotidiani e giornali in molte delle località colpite dal sisma del 2016, il Sindacato giornalisti marchigiani che ha segnalato, in particolare, i casi di Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Arquata del Tronto. "In questi territori – riprende Giancarli – molti dei residenti rimasti o delle persone che li frequentano sono anziani che generalmente utilizzano i tradizionali mezzi di informazione cartacei, che rappresentano, dunque, il principale strumento di conoscenza di quanto accade non solo a livello locale, ma anche nel nostro Paese e nel mondo. È noto, inoltre, che la viabilità in alcune zone continua ad essere piuttosto disagiata e comporta dei tempi di percorrenza più lunghi rispetto a quelli possibili prima del terremoto. Tutto questo, purtroppo, ha fatto sì che l'agenzia di distribuzione dei giornali in quest'area ritenesse non più remunerativo prestare il servizio. Un assenza di servizio – prosegue Giancarli – al quale ritengo, in questa situazione, possano e debbano porre rimedio le istituzioni pubbliche poiché il diritto all'informazione dei cittadini è garanzia di democrazia. Un cittadino informato, infatti, può elaborare proprie idee e posizioni, e quindi scegliere liberamente ogni qualvolta venga chiamato a decidere nel contesto della partecipazione democratica alla vita del Paese. Pertando tale diritto va assicurato anche laddove le regole economiche del libero mercato non permettono l'incontro fra la domanda e l'offerta. Per questo – conclude il consigliere – chiedo al presidente della Giunta regionale se è a conoscenza del problema e se non ritenga necessario compartecipare con risorse finanziarie della Regione Marche alla sua soluzione".

01/08/2019 13:47
Boom della Turchia, in calo le località italiane e grande ritorno dei viaggi organizzati: dove vanno in vacanza i maceratesi

Boom della Turchia, in calo le località italiane e grande ritorno dei viaggi organizzati: dove vanno in vacanza i maceratesi

Crescono le vacanze nelle località estere e diminuiscono invece i soggiorni nelle zone della nostra Penisola. “I maceratesi hanno decisamente cambiato direzione sulla scelta delle vacanze estive rispetto all’anno scorso: in calo le località di mare italiane, molto probabilmente dato il buon andamento degli anni passati e il conseguente aumento dei prezzi” la fotografia l’ha scattata Alessandro Crucianelli, titolare della C.M. Viaggi in Piazza Nazario Sauro a Macerata, da 40 anni nel settore del turismo. “La richiesta quest’anno è principalmente per il mare estero: è tornata in voga Sharm el-Sheikh e si è registrato un grande boom della Turchia, sia come località balneare sia culturale – ci spiega Crucianelli -. C’è stato un grande aumento dei tour culturali in generale in tutta Europa: in primis i Balcani e sta riprendendo piede anche la Francia dopo il calo conseguente alla paura scaturita dagli attentati terroristici.” “Ciò che stupisce è anche la costante richiesta di vacanza a Londra nonostante il possibile aumento dei prezzi che potrebbe scaturire dalla Brexit, cresce anche la Russia e l’America del nord rimane sempre una meta intramontabile – osserva il titolare della C.M. Viaggi -. Nell’ultimo periodo stanno anche prendendo molto piede le località dell’Indocina: con un aumento delle richieste cinque volte maggiore rispetto agli anni passati.” Dunque i maceratesi preferiscono uscire dai confini nazionali rispetto agli anni scorsi con un calo che si attesta intorno al 15% per quanto riguarda le località del nostro Belpaese. “Una località che ha perso moltissimo è la Sardegna, anche perché i traghetti diretti sull’isola erano, precedentemente, parastatali. Con il taglio dei fondi del Governo i prezzi sono aumentati e le compagnie si sono unite eliminando, di fatto, la concorrenza.” “C’è stato anche un grande ritorno dei viaggi organizzati – spiega il titolare dell’agenzia viaggi -; i clienti si rendono conto che spendendo meno rispetto al normale riescono anche a fare una bella vacanza senza pensare all’itinerario e a tante altre questioni legate alla programmazione.” “Sulla spesa media è difficile fare una fotografia che possa rappresentare la tendenza globale: normalmente per una vacanza in una località europea il prezzo si aggira intorno al migliaio di euro – osserva  Crucianelli -. Si parte principalmente dal primo al 25 agosto e già dal 26 si registra un sensibile calo. Anche luglio però, quest’anno, è andato molto bene.” “Partono generalmente tutte le fasce della popolazione, dai giovanissimi alle famiglie. Certamente i ragazzi, in particolare gli under 30, preferiscono organizzare i viaggi per conto proprio ma molto spesso rimangono vittime di truffa e decidono poi di rivolgersi a noi – conclude Crucianelli -. Nell’anno passato si sono registrate 170mila truffe online sulle prenotazioni delle vacanze e, in moltissimi casi, i clienti perdono i soldi senza poi avere un rimborso. Ai giovani dico di stare in guardia e di non accettare ogni cosa pur di uscire di casa: è importante fare molta attenzione per evitare che la vacanza, invece che un momento di divertimento e relax, possa diventare un incubo."

01/08/2019 13:27
San Severino, nuovo intervento al chiostro del Glorioso grazie a fondi comunali e sms solidali

San Severino, nuovo intervento al chiostro del Glorioso grazie a fondi comunali e sms solidali

Un nuovo giardino, ma anche un nuovo impianto di riscaldamento, la rifunzionalizzazione del pozzo per la raccolta delle acque piovane da utilizzare poi per alimentare l’impianto di irrigazione, l’adeguamento  degli impianti elettrici e della linea del gas. Questi i lavori che il Comune di San Severino Marche realizzerà, con un finanziamento di 62mila euro riconosciuto dall’Ufficio speciale della Ricostruzione della Regione Marche, nel chiostro del santuario di Santa Maria del Glorioso e nel giardino esterno oltre che negli altri spazi destinati all’accoglienza degli ospiti del Centro diurno socio educativo riabilitativo “Il Girasole” e al progetto “Dopo di Noi” per le famiglie di persone con disabilità. L’intervento consentirà di completare il risanamento dell’ex lazzaretto, concessO in comodato d’uso gratuito dal Comune di San Severino Marche all’Ambito Territoriale Sociale presso l’Unione Montana Valle del Potenza, Esino e Musone. I lavori, oltre alla sistemazione del chiostro con un nuovo manto erboso e con un nuovo marciapiedi, prevedono anche la manutenzione straordinaria delle condotte fognarie, la revisione del manto di copertura e il parziale ripristino della guaina impermeabilizzante e l’adeguamento dell’illuminazione del chiostro. Le opere saranno finanziate per 42mila euro grazie alla generosità di coloro che hanno donato mediante numero solidale 45500 o tramite conto corrente bancario e, per la parte restante, dal Comune di San Severino Marche.   

01/08/2019 13:09
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