Il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale si era dichiarata inagibile un’abitazione di via Cesare Augusto a seguito degli eventi sismici iniziati nell'agosto del 2016.
L’edificio è stato oggetto di ristrutturazione sotto le direttive dell'ingegner Maria Rita Gastreghini, direttore dei lavori di riparazione e rafforzamento locale.
Si terranno martedì 1 ottobre alle ore 11:00 presso il Palazzo del Comune di Recanati i funerali in forma laica di Piero Cesanelli. Il cofondatore e direttore artistico di Musicultura si è spento ieri per l’aggravarsi di una malattia nel reparto di Lungodegenza a Treia. Al suo fianco fino all’ultimo istante la moglie Paola, compagna di una vita, col sostegno dei parenti e degli amici più stretti.
La camera ardente sarà allestita lunedì 30 settembre nell'atrio comunale a Recanati dalle 16:00 alle 20:00.
Spirito libero, animo sensibile, uomo di arte e di cultura, estroso, pigro ed energico al tempo stesso, Piero Cesanelli era nato nel 1946 a Recanati, dove ha sempre vissuto.
Insofferente ai metodi scolastici, si laurea tuttavia col massimo dei voti e lode in lettere all’Università di Urbino, con una tesi su magia, tradizioni e musica popolare. Nel periodo universitario si mantiene suonando in gruppi musicali animatori di night club poi, folgorato dalla canzone d’autore francese prima, quindi da quella d’oltre oceano ed italiana, esibendosi con canzoni cantautoriali e sue in noti locali come il Lady Godiva o La Casina delle Rose, tra un numero di spogliarello ed uno di illusionismo.
Con la casa discografica Bentler, pubblica tre LP: Fuori stagione, Generazione improvvisata e Le due foto, cui fanno seguito varie apparizioni televisive, anche in TV estere. Alla proposta di un contratto discografico di tre anni con relativo trasferimento a Milano e di una tournée promozionale di tre mesi nei paesi scandinavi Piero tentenna, poi dice no. Il suo costituzionale omoblovismo e il controverso, lacerante ma coinvolgente amore per Recanati lo inducono a scegliere l'ermo colle e di iniziare il lavoro di insegnante di lettere in un piccolo paese montano della provincia di Macerata, di 300 abitanti ed infinite greggi di pecore.
L’inseparabile amica di Cesanelli rimane comunque sempre la Canzone: “… le belle canzoni sono le protagoniste assolute della mia, delle nostre vite, i fatti accaduti sono sempre necessariamente collegati a loro; come le più suadenti delle cortigiane riescono a farsi ascoltare anche quando sai che sarebbe bene non farlo…”
La pigrizia che gli impedisce di emigrare nelle lontane capitali della musica, lo spinge a sognare di attrarre nel proprio territorio i grandi rappresentanti dei suoi interessi musicali e letterari e contemporaneamente di creare un concorso attento alla dimensione artistica della canzone, che favorisca il ricambio generazionale. Inventa insieme a Vanni Pierini Musicultura (I edizione 1990, per i primi 15 anni la manifestazione è nota come Premio Recanati) e ne assume fin dall’inizio la direzione artistica.
Il progetto trova in Fabrizio De André e in Giorgio Caproni i primi firmatari di un comitato artistico di garanzia che da subito è uno dei tratti distintivi dell’iniziativa (e che da allora ha annoverato ed annovera illustri protagonisti della musica, della letteratura e del cinema italiani (Fernanda Pivano, Alda Merini, Amelia Rosselli, Dario Bellezza, Gianna Nannini, Vasco Rossi, Sandro Veronesi, Gino Paoli, Francesca Archibugi, Claudio Baglioni, Carmen Consoli, Ennio Cavalli, Roberto Vecchioni, Enrico Ruggeri, Brunori Sas, Andrea Purgatori…).
La scommessa è vinta. Il gotha della canzone e della poesia italiane, ospiti di spicco internazionali, meritevoli absolute beginner portano le loro testimonianze sul palco di Musicultura, che grazie anche alle media partnership radio-televisive con la Rai fa conoscere il fascino dell’Arena Sferisterio di Macerata – dove dal 2005 ha luogo il festival – a tutta l’Italia e all’estero. Più di millecinquecento artisti da ogni parte del nostro Paese e del mondo danno vita nei trent’anni del festival anni ad una delle più qualificate e dinamiche esperienze culturali e popolari nazionali, seguita con passione e attiva partecipazione dal pubblico.
Fioccano per Piero premi e riconoscimenti, a più riprese Cesanelli, oramai conosciutissima, amata e stimata personalità del territorio, riceve proposte per ricoprire importanti incarichi istituzionali, lui gentilmente declina, il personalissimo mix di stati d’animo che albergano in lui - gentilmente irriverente, quietamente anarchico, poeticamente malinconico, scherzosamente malandrino - gli impedisce di rinunciare alle sue piccole libertà, forse poco comprensibili agli altri ma essenziali per lui: coltivare come un giardiniere le amicizie, onorare i riti notturni dedicati ad una luna amica o ai bar dell’alba, amare ed andare incontro alla vita senza mai sentirsi pienamente appagato da persone e cose.
Tra le creazioni artistiche di Cesanelli c’è anche Lunaria, la rassegna che dal 1996 caratterizza l’estate d Recanati, in cui un esponente della canzone ed uno della parola sono chiamati a condividere il medesimo palco e che ha visto incontri memorabili come quello tra Fernanda Pivano e Lorenzo Jovanotti, Dacia Maraini e Ornella Vanoni, Solomon Burke e Mons. Claudio Giuliodori, Gianna Nannini e Margherita Hack, fino alle più recenti partecipazioni di Joan Baez e Graham Nash.
L’ultima invenzione artistica di Cesanelli in ordine di tempo è “La Compagnia”, forse quella artisticamente ed umanamente a lui più cara. È una equipe di musicisti, interpreti, attori, video maker, tutti volutamente selezionati nel territorio marchigiano, che negli ultimi dieci anni ha infiammato piazze e teatri con oltre 250 rappresentazioni di spettacoli ideati e diretti da Piero, che raccontano la storia italiana del dopoguerra attraverso il filtro della canzone, con la collaborazione ai testi in alcuni casi dell’amico Carlo Latini.
Tutta l’associazione Musicultura si stringe oggi intorno a Paola, compagna di Piero, e alla tenerezza del loro legame di una vita .“Ho perso un amico. Oggi non c’è canzone che possa aiutarmi. Neanche “Le plat pais”, che tu Piero, lo so, suggeriresti,” ha sussurrato Ezio Nannipieri, il più stretto collaboratore di Cesanelli e vicepresidente di Musicultura.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa all’assegno di mantenimento destinato in fase di cessazione degli effetti civili del matrimonio, al coniuge economicamente più debole. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da un lettore di San Severino Marche che chiede: “In quali circostanze viene concesso l’assegno di mantenimento all’ex coniuge e quale funzione ha?”
Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente attuale, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi il Tribunale di Milano con la sentenza n.6665/2019 di rigetto dell’istanza proposta da una donna al proprio ex marito, stabilendo espressamente quanto segue: “In considerazione del fatto che la signora possa considerarsi economicamente autosufficiente, anche se con possibilità decisamente inferiori rispetto a quelle del marito, occorre tuttavia sottolineare che alla luce dell'attuale orientamento delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione (sentenza n. 18287/2018) le condizioni economiche e patrimoniali dei coniugi non costituiscano più il punto di riferimento principale per l'attribuzione del diritto ad un assegno di mantenimento poiché le stesse rilevano solo ove eziologicamente connesse al contributo di ciascuno nel corso della vita matrimoniale, secondo quanto prescritto all’art. 5 comma 6 L. n. 898/1970” (Tribunale di Milano Sent. n. 6665/2019). Difatti, l’articolo citato nella menzionata sentenza, disciplinando i parametri da valutare al fine del riconoscimento di un assegno di divorzio a beneficio di uno dei due ex coniugi, prevede testualmente che: “Con la sentenza che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio, il Tribunale, tenuto conto delle condizioni dei coniugi, delle ragioni della decisione, del contributo personale ed economico dato da ciascuno alla conduzione familiare ed alla formazione del patrimonio di ciascuno o di quello comune, del reddito di entrambi, e valutati tutti i suddetti elementi anche in rapporto alla durata del matrimonio, dispone l'obbligo per un coniuge di somministrare periodicamente a favore dell'altro un assegno quando quest'ultimo non ha mezzi adeguati o comunque non può procurarseli per ragioni oggettive”.
Per tali ragioni, una volta avanzata la richiesta da una delle parti, il Giudice deve procedere alla comparazione delle condizioni economiche-patrimoniali delle stesse, e laddove emerga l'inadeguatezza dei mezzi del richiedente, o comunque l'impossibilità di procurarseli per ragioni obiettive, il Giudicante deve accertarne rigorosamente le cause, alla stregua dei parametri indicati dal menzionato art. 5, e in particolare, deve considerare se quella disuguaglianza economica che emerge, sia o meno la conseguenza del contributo fornito dal richiedente medesimo alla conduzione familiare ed alla formazione del patrimonio comune e personale di ciascuno dei due ex coniugi, con sacrificio delle proprie aspettative professionali e reddituali, in relazione all'età dello stesso e alla durata del matrimonio; solo dopo aver operato tali gravose valutazioni, il giudice potrà decidere circa la necessità di stabilire un assegno di mantenimento in capo al richiedente e quantificarlo, senza però doverlo rapportare né al pregresso tenore di vita familiare, né al parametro della autosufficienza economica, ma in misura tale da garantire all'avente diritto un livello reddituale adeguato al contributo sopra richiamato.
Pertanto, in risposta al nostro lettore ed in linea con la più recente ed autorevole giurisprudenza di merito e di legittimità, si può affermare che: “All'assegno divorzile in favore dell'ex coniuge deve attribuirsi, oltre alla natura assistenziale, anche funzione perequativo-compensativa che conduce al riconoscimento di un contributo volto a consentire al coniuge richiedente non il conseguimento dell'autosufficienza economica sulla base di un parametro astratto, bensì il raggiungimento in concreto di un livello reddituale adeguato al contributo fornito nella realizzazione della vita familiare, in particolare tenendo conto delle aspettative professionali sacrificate” (Corte di Cassazione; Sez. Un.; Sent. n. 18287/2018).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Inaugurata presso l’Area SAE della Frazione di Gualdo di Castelsantangelo sul Nera un’altra Sala Polifunzionale di aggregazione che si aggiunge a quella già presente nell’Area SAE Capoluogo “Amici del Trentino” che il 13 settembre ha ospitato l’incontro del Presidente Conte con i Sindaci dei Comuni del cratere marchigiano.
Ancora una volta grazie alla solidarietà di più soggetti si è realizzata un’importante struttura che consente di effettuare quell’aggregazione necessaria per mantenere vivo lo spirito di Comunità tra i nuclei presenti nell’area SAE considerato che a causa delle modeste dimensioni delle stesse diventa difficile poter stare insieme.
Il Presidente regionale della CRI Marche Fabio Cecconi lo scorso anno espresse al Sindaco Mauro Falcucci il desiderio di manifestare un “segnale concreto” alla popolazione di Castelsantangelo sul Nera che aveva perso tutto. Sulla scorta di quanto fortemente voluto dall’Amministrazione comunale di realizzare una struttura di aggregazione per ogni area SAE, già realizzata quella del Capoluogo e di imminente costruzione quella della Frazione di Nocria, quest’ultima già donata dai sette Comuni del Distretto del Cormor (UD) e dalla Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, rimaneva da edificare quella della Frazione di Gualdo.
Il presidente Cecconi ha immediatamente accolto la proposta e con la preziosa collaborazione del Comitato CRI di Osimo, presieduto da Adriano Antonella, hanno immediatamente attivato una raccolta di fondi.
A tale richiesta hanno contribuito: la CRI di Bologna (che ha visto anche la partecipazione di vari esercizi commerciali), la CRI di Sondrio, la Fondazione ONLUS Maria Grazia Balducci, la Nerea SpA, il Comune di Osimo, l’ASTEA Energia SpA di Osimo, l’Associazione Don Tonino Bello, l’Associazione Irpino, l’Associazione Polentari d’Italia – Parrocchia di Santa Maria in Selva di Treia, la G.T. Line srl, l’Azienda Vinicola Umani e Ronchi e l’Associazione Nazionale Alpini che ha relaizzato la platea di fondazione. P
er l’arredo della stessa hanno partecipato: My House Legno, Inveni srl, BigMat Sbaffi srl, IRDEM SpA, la Fondazione Opera Madonna del Lavoro – studenti Alberghiero di Bologna, l’Associazione Viviamo Castelsantangelo e l’Alto Nera, la Famiglia Tiezzi, l’Associazione Mattoni a Fumetti per i Terremotati, l’Associazione Bikers 4 Life di Fano, l’Associazione Buck e il Terremoto, la Famiglia Messi, l’Istituto Comprensivo Marco Polo di Roma. Presenti alla cerimonia, oltre al Sindaco Mauro Falcucci, l’Assessore Regionale Angelo Sciapichetti, il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, il Presidente della CRI Marche e tutti i Rappresentanti citati, è stata inaugurata la magnifica Struttura, “Solferino 1864” lì dove nacque l’idea di Croce Rossa – intitolazione voluta dalla CRI Marche, che verrà utilizzata per vari scopi culturali e sociali.
Il Buffet è stato offerto dagli studenti dell’Alberghiero di Bologna. Il Sindaco nel ringraziare i tantissimi soggetti che hanno partecipato alla donazione, ha voluto anche sottolineare che quando si mette a sistema anche il “cuore degli italiani”, si riescono a realizzare grandi cose a servizio delle future generazioni ma soprattutto quale segno di una vera e concreta solidarietà.
Il capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, ha inaugurato a San Severino Marche assieme al sindaco Rosa Piermattei la 29esima edizione della Mostra mercato delle attività produttive in Piazza del Popolo.
Presenti anche altri amministratori pubblici e, fra gli altri, il presidente di Confartigianato Macerata, Ascoli e Fermo, Renzo Leonori, il rettore dell’Unicam Prof. Spaterna.
L’importante vetrina per presentare le eccellenze nei settori dell’artigianato, dell’industria, dell’agricoltura, e del commercio.
Promossa dall’associazione Attività produttive insieme a Confartigianato, Coldiretti e Confcommercio, col patrocinio del Comune, del Consiglio regionale delle Marche, della Provincia di Macerata e dalla Camera di Commercio, resta aperta fino a domenica 29 settembre. Ben 60 gli stand di questa edizione, quella della vigilia del trentesimo anniversario.
Nell’occasione il Capo dipartimento Nazionale della Protezione Civile dott. Angelo Borrelli ha visitato la nuova sede inaugurata a maggio del gruppo comunale della Protezione Civile di San Severino Marche.
Lutto per la città di Macerata e per il mondo della cultura. Si è spento, all'età di 73 anni, Piero Cesanelli, fondatore e ideatore di Musicultura.
Cesanelli, insegnante di lettere in pensione, se ne è andato questo pomeriggio, intorno alle 16:30, presso il reparto di Lungodegenza a Treia, dove era ricoverato. Lascia la moglie Paola Promisqui.
Originario di Recanati, Cesanelli nel 1990 insieme a Vanni Pierini diede vita, nella sua città natale, al festival della canzone popolare d'autore, ospitato poi, a aprtire dal 2005, allo Sferisterio di Macerata e diventato famoso in tutta Italia.
“Per me mio zio ha rappresentato un secondo padre e con lui avevo un rapporto davvero speciale, un legame affettivo intensissimo: se n’è andata una parte di me – sono le parole di ricordo di Paola Cesanelli, nipote di Piero, anche lei impegnata attivamente in Musicultura -. Era una persona molto lineare nei suoi ragionamenti e quando si è trattato di affrontare la malattia aveva detto chiaramente ‘se c’è modo di superarla bene altrimenti meglio che me ne vado’. Non voleva la sofferenza, voleva solo aver lasciato qualcosa a questo mondo ed essere ricordato per qualcosa di bello. È stata una grande persona e se n’è andata via troppo presto.” Due ani fa la famiglia Cesanelli ha dovuto dire addio al padre di Paola e fratello di Piero, Mario. Mentre l'anno scorso è venuta a mancare Maria, sorella di Piero e Mario.
"Nel pomeriggio di oggi Piero Cesanelli, ideatore, cofondatore e da sempre direttore artistico di Musicultura, ha lasciato questa vita - il ricordo di Musicultura - . Piero, grazie per la luce, lo scompiglio creativo, il calore che hai portato nelle nostre esistenze. Spirito libero, uomo d’arte e di cultura, ci hai affratellati nell’amicizia. Ci impegniamo ad onorare la tua memoria, il tuo esempio di dignità e di sensibilità umane. Paola, ti abbracciamo con tanto, tanto affetto nel difficile distacco terreno dal tuo compagno e amore di una vita."
"Ci ha lasciato oggi una delle menti più aperte e brillanti della nostra Città negli ultimi decenni - il commento del primo cittadino di Recanati Antonio Bravi -. La felice intuizione che è alla base di Musicultura ha tenuto insieme per molti anni le armonie dei testi con la musica di autore, attraendo e lanciando soprattutto molti giovani a livello nazionale e anche dai nostri territori. A partire dalle prime edizioni, tutte recanatesi, fino ai palcoscenici dello Sferisterio e alla ribalta nazionale con la Rai, ha tenuto una regia sapiente e sempre riservata, con una visione profonda e ironica che ha trasmesso in ogni sui intervento. Restano anche indimenticabili le serate di Lunaria in Piazza Leopardi che caratterizzano ormai da molti anni l'estate recanatese. Tutta l'amministratore comunale, a nome della cittadinanza, esprime la propria vicinanza ai familiari e agli amici."
“Piero è stato la figura centrale della musica d’autore degli ultimi quaranta anni - le parole del sindaco di Macerata Romano Carancini - a suo modo una sorta di talent scout che ha dato opportunità a tanti giovani che per la prima volta hanno tentato il grande ‘salto’ nel mondo del professionismo e offerto la ribalta a tanti nomi storici della canzone italiana. Ha sempre avuto un grande pregio: quello di intercettare nuovi talenti e nuove espressioni musicali, penso a Simone Cristicchi, a Mirkoeil cane ma ne potrei citare tanti altri. Piero Cesanelli ha impersonato una delle scelte culturali più importanti della città che è Musicultura e il suo modo di vivere questa festa è sempre stato corale, insieme agli altri, lontano dai riflettori, sempre rifuggendo il ruolo del protagonista. Un uomo discreto e timido, profondo, un grande amico, sempre di stimolo nel confronto politico in merito alle scelte culturali. Vivo con grande dolore questa perdita per un uomo con il quale era bellissimo parlare di tutto.”
“È una grande perdita per il mondo della cultura – dice invece l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde -. Piero Cesanelli ha avuto il coraggio di coltivare un sogno e renderlo una grande impresa, continuare a cercare nei giovani quell’arte di mescolare parole e musica che ci ha consegnato la tradizione della canzone popolare d’autore. Oggi ci lascia una eredità importante: continuare a fare di Musicultura il luogo dove i generi si incrociano, le generazioni si incontrano, la cultura vola libera, l’umanità e le persone vengono prima di tutto. Questa città non smetterà di farlo con Ezio Nannipieri, compagno di viaggio, con Paola Promisqui, compagna di vita, e con tutta la squadra di Musicultura. Ciao Piero!”
La camera ardente sarà allestita nell'atrio comunale a Recanati dalle 16:00 alle 20:00 e i funerali si terranno martedì mattina alle ore 11:00 in forma laica in Comune a Recanati.
È stata inaugurata ieri, venerdì 27 settembre, la casa in legno, che le Acli Nazionali e le Acli provinciali di Macerata hanno realizzato per la comunità di Fiastra.
Il pomeriggio è iniziato alle 15:30 presso l’auditorium San Paolo di Fiastra con la tavola rotonda “Ricostruiamo: Quali comunità? Attese e speranze delle popolazioni, una sfida a tre anni dal sisma”
Lanfranco Norcini Pala, Direttore di farebene.info, è stato il moderatore dell’evento dando inizialmente la parola alle autorità intervenute.
Il primo saluto è stato del Sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia che ha fatto gli onori di casa dichiarando di essere emozionato per l’inaugurazione del pomeriggio ed ha ringraziato le Acli di Macerata e le Acli Nazionali per aver donato alla comunità di Fiastra un luogo dove poter ripartire tornando a fare vita di comunità. Ha poi presentato a tutti i presenti presenti la squadra di psicologi che hanno assistito i suoi concittadini nell’immediato post terremoto.
La parola è poi passata a Claudio Castelletti, Vicepresidente Comunità montana Marca di Camerino ed ex-sindaco di Fiastra, che ha messo in evidenza la solidarietà della gente nei confronti degli abitanti di Fiastra fin di primi minuti del terremoto partendo dai soccorritori, a semplici volontari venuti dai paesi vicini per aiutare a sgombrare dalle macerie.
Il presidente regionale delle Acli delle Marche Maurizio Tomassini ha sottolineato come si senta orgoglioso dell’intervento del nazionale e del provinciale perché la bellezza del territorio merita un recupero partendo dalle professionalità presenti.
Al termine dei saluti è toccato a Roberta Scoppa, Presidente provinciale Acli di Macerata, introdurre i lavori della tavola rotonda. Ha spiegato come la struttura che le Acli hanno voluto donare a Fiastra vuole essere un luogo per far incontrare le persone perché in questo momento servono le case ma soprattutto, serve ricostruire le comunità.
“Bisogna non perdere le tradizioni e la cultura, ed oggi con questa tavola rotonda vogliamo parlare di quali comunità costruire in questi territori colpiti dal terremoto. Abbiamo incontrato l’esigenza del comune di Fiastra perché l’insegnate Silvia Pantaloni si è rivolta ai nostri servizi mentre con la sede nazionale programmavamo la costruzione di una struttura grazie ai fondi del 5 per mille delle acli. La casa che doniamo vuole essere un riferimento per la comunità di Fiastra; un centro di comunità, una piazza di cittadinanza attiva dove tutti possono ritrovarsi e stare insieme".
Ha poi concluso la sua introduzione sottolineando che la bellezza di fare qualcosa qui ed inaugurarla con una tavola rotonda è stata una cosa fortemente voluta perché i territori terremotati del maceratese sono quelli meno alla ribalta ma i problemi ci sono e sono tanti.
L’assessore della Regione Marche Angelo Sciapichetti ha esordito dicendo che bisogna ricostruire la speranza da quello che abbiamo già.
Purtroppo nelle Marche circa 45.000 edifici civili sono da ricostruire e se non si ricreano le condizioni per ricostruire rapidamente, i territori sono destinati a vuotarsi.
Anche lui ha messo in evidenza che sarà fondamentale ricreare condizioni occupazionali e creazione di lavoro, incentivare l’imprenditoria soprattutto per chi viene a portare lavoro in questi luoghi. “Dobbiamo lavorare insieme e ricostruire la coesione sociale”.
Stefano Tassinari, Vice presidente nazionale Acli, ha ringraziato perchè questi territori dimostrano coraggio, resistenza e rabbia. Ciò che ritiene fondamentale è la rivalutazione dell’appennino e della sua importanza.“Saremo un paese ponte nel mondo se saremo in grado di ripensare alle nostre aree interne pensando che l’appennino è un punto importante del nostro paese in quanto a cultura e produzione. Bisogna capire quanto il paese ha bisogno di queste territori perché se non lo capisce, il modello italiano salta completamente”.
Il Coorinatore degli ambiti territoriali XVI, XVII e XVIII riferisce come 22.000 persone nei suoi ambiti siano state colpite dal sisma e che il 74% di persone è stata fuori casa.
“Con i suoi assistenti sociali ha rilevato come il terremoto abbia messo a dura prova la serenità delle famiglie con aumenti di litigi. In questi anno sono rimaste colpite principalmente le persone più fragili come gli anziani che hanno meno strumenti e magari sono state ospiti di strutture trovandosi non capaci di essere autonome al ritorno.
Ci si aspettava un rafforzamento di organi sovracomunali come gli ambiti perché si poteva fare una programmazione più efficace, ma non è stato fatto. Ora, quello che serve sono casa, lavoro e servizi e per questo è prioritario un piano strategico da qui a 20 anni con la coscienza che non può essere tutto come prima ma che necessità di un patto serio fra tutti”.
L’ultimo intervento è stato della professoressa Paola Nicolini, Docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione dell’Università di Macerata, che ha sottolineato come l’importanza della rete è fondamentale in quanto le reti valgono e le persone devono esserne al centro. Il grande ruolo è stato lì, gli insegnanti hanno retto il tessuto sociale.
Per questo è necessario che si pensi a delle scuole che mantengano i bambini in questo territorio perché “quello che non investiamo all’andata, poi ce lo troviamo al ritorno".
“Noi abbiamo già un modello di sviluppo, non bisogna inventarsi un modello alternativo perché questi erano già luoghi di benessere. Ci sono già delle attrattive che basta rivalutare senza fare chissà quali spese”. Ha concluso il suo intervento evidenziando il fatto che azioni come quelle che fanno le acli sono da lodare perché difficilmente nelle sae ci sono dei punti di socializzazione.
Prima delle conclusioni è intervenuto in maniera molto concreta il Vescovo di Camerino Sua Eccelenza Monsignor Massara, che ha detto che “se si ricostruiscono le chiese ma la gente se ne va,a cosa serve? La cosa peggiore è che non c’è concertazione: se non si fa un lavoro di insieme non si va da nessuna parte e chi ci va di mezzo è la gente che non ne può più.
Anche Monsignor Masara Ha ringraziato le Acli per aver creato un punto di socializzazione in quanto i punti di incontro sono fondamentali.
“Nella vita ci incrociamo ogni giorno, ma non ci incontriamo perchè andiamo dritti; ci sentiamo ma non ci ascoltiamo: parole, parole, parole. Se non ci incontriamo e non ci ascoltiamo e non lavoriamo insieme, il cambiamento e la ricostruzione vera non ci sarà”.
Le conclusioni sono spettate al Presidente nazionale delle Acli Roberto Rossini. Rossini ha affermato che “le ricostruzioni spesso diventano elemento di identità e di riscatto delle città e che la ricostruzione morale deve essere per forza accompagnata dalla ricostruzione fisica:da li nasce l’idea dello sviluppo e della speranza.La ricostruzione fisica si porta dietro l’idea della ricostruzione morale! Noi possiamo fare uno sviluppo tenendo conto che può essere differenziato e non c’è solo l’industria per esempio; ci può essere anche molto altro. A seconda dei propri talenti, il territorio si sviluppa in ogni singolo aspetto. Il modello di sviluppo è la questione che ci si deve porre in questi anni e voi, a seguito di questa tragedia, ve lo dovete porre in modo importante ed urgente non dimenticandovi del passato, facendo memoria del passato. Infatti, il modo in cui negli anni siamo usciti dalle tragedie ci deve dare la speranza verso il futuro. Non c’è un modello perfetto e finito ma noi delle acli ci poniamo l’obiettivo di starci dentro con voi; stare in mezzo alla gente e contribuire a costruire un dialogo ed una ricostruzione del tessuto sociale dei luoghi del terremoto”.
Subito dopo, le oltre 70 persone presenti alla tavola rotonda si sono recate nell’area sae in località Cupolo al centro di Fiastra, dove la struttura in legno è stata costruita e dove ad attendere l’inaugurazione vi erano oltre 100 cittadini insieme alla banda musicale, dimostrando tutta la voglia che la comunità di Fiastra ha di tornare a vivere e far tornare a rinascere il proprio paese, da oggi, grazie anche all’aiuto delle Acli.
“Omesso pagamento della sosta”. Ma il posteggio con le strisce blu non c’è. La segnalazione arriva alla mail della nostra redazione da un cittadino maceratese che, parcheggiando l’auto in piazza San Giovanni, nel cuore del capoluogo, fuori dagli spazi dell’APM, è stato sanzionato dall’Azienda Pluriservizi di Macerata.
“La mia auto non era sicuramente parcheggiata dove invece sarebbe dovuta essere, ma credo che non sia corretto che io venga sanzionato dall’APM e non dalla Polizia Municipale – racconta il cittadino, che testimonia l'accaduto con una documentazione fotografica -. Anche perché non è la prima volta che accade e, puntualmente, l’Azienda, alla fine cancella la sanzione. Una perdita inutile di tempo per un loro errore, sicuramente conseguente al mio, ma che se fossero stati fatti intervenire gli uomini della Polizia Locale non si sarebbe creato".
“Se fossi stati multato infatti dalla Polizia Municipale non avrei assolutamente battuto ciglio ma credo che in questo caso l’APM voglia trarre profitto anche dove non può” conclude il cittadino.
“Dopo il sisma del 2016 a Ussita c’è stato anche un sisma istituzionale. Le dimissioni del sindaco Marco Rinaldi hanno portato alla nomina del Commissario straordinario Passerotti; la giunta del sindaco Vincenzo Marini Marini ha retto solo tredici mesi e le sue dimissioni hanno portato al nuovo commissario straordinario Fraticelli. Tutto ciò è il risultato del fallimento di chi vuole governare Ussita a ogni costo, e rappresenta soprattutto il fallimento della lista civica “Ussita comunitá in cammino” che aveva vinto le elezioni del giugno 2018 per la assoluta incapacità di risolvere i problemi, affidandosi a chi non era in grado nemmeno di dedicare il tempo necessario alla guida del municipio''. È quanto si legge in una nota della lista di minoranza ''Ussita 2018 Insieme per la ricostruzione'' che ha organizzato per l'occasione un incontro-dibattito sabato 5 ottobre alle ore 10.30 con la presenza di parlamentari, sindaci ed esponenti del mondo economico e sociale.
Parteciperanno, presso i locali dell'impresa Ma.Co.Ge., in piazza IV Novembre, Sergio Pirozzi, Presidente della Commissione Terremoto e Grandi Rischi della Regione Lazio, già sindaco di Amatrice; il sen. Andrea Cangini; l'on. Francesco Acquaroli; il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno; il sindaco di Sarnano, Luca Piergentili; Francesco Pastorella, Coordinatore Comitato Terremoto Centro Italia; Maria Teresa Nori, Segretario di Federcontribuenti Marche; il prof. Filippo Fordellone, Presidente di Pimos (Progetto Italiano Medico Odontoiatrico Sociale) e specializzato nei 'centri di ascolto' attinenti ai traumi da terremoto; Mario Tassone, già viceministro Infrastrutture e Trasporti. I lavori saranno introdotti e moderati da Maurizio Eufemi, già senatore della Repubblica. ''Ai ritardi della ricostruzione per un impianto normativo inadeguato e per un territorio devastato nella sua interezza - sottolinea infine la nota del gruppo di minoranza del comune di Ussita - si sommano quelli di una mancanza di guida politica capace di affrontare e risolvere i problemi con senso di responsabilità. Ussita - e' l'appello degli organizzatori - non può finire come il Belice''.
Gireranno in città in divisa blu, pettorina e cappello, le guardie zoofile che arriveranno dal primo ottobre a Civitanova, grazie ad una convenzione stipulata questa mattina tra Comune e Oipa Italia onlus - sezione di Macerata - al fine di garantire maggiore tutela per gli animali, controllo del randagismo e, nel contempo, assicurare il rispetto e la cura del decoro urbano.
Il nuovo progetto, presentato questa mattina in sala Giunta, è sperimentale e nasce dopo numerosi confronti intercorsi tra l’assessore al Decoro urbano Giuseppe Cognigni, il dirigente comunale Maria Palazzetti, il comandante della Polizia locale Daniela Cammertoni e la responsabile territoriale dell’Oipa Laura Raccosta tenendo conto anche di esperienze di altri comuni italiani. L’accordo avrà una durata temporanea di due mesi.
“A Civitanova c’è molta attenzione per gli animali domestici – ha spiegato l’assessore Cognigni in conferenza stampa – si calcola che un 30% dei cittadini civitanovesi abbia un amico a 4 zampe in casa. Negli anni l’ente pubblico ha realizzato aree dedicate allo sgambamento, sono nate spiagge attrezzate, strutture e servizi in cui anche i privati hanno investito molto. Quello che manca però è un più alto senso civico che è indispensabile per una convivenza che garantisca sicurezza e decoro e tuteli la salute pubblica e l’ambiente. Purtroppo ci sono stati anche casi di aggressione da parte di cani di grossa taglia, oltre al problema degli escrementi lasciati sui marciapiedi o davanti alle abitazioni o negozi del centro. Per questo abbiamo attivato questa convenzione che aiuterà la Polizia locale nell’attività di prevenzione e repressione dei reati e degli illeciti amministrativi in materia di protezione e benessere degli animali e tutela dell’ambiente. Ringrazio sin da ora le guardie che sono sicuro collaboreranno nel migliore dei modi con noi”.
L’Amministrazione comunale impegna la spesa di euro 650,00, che sarà coperta anche dai fondi regionali contro il randagismo. La sanzione in caso di infrazione è di 50 euro.
Il maggiore Daniela Cammertoni, funzionario che ha seguito tutta la pratica insieme al dirigente Palazzetti, ha spiegato le leggi che riguardano la vigilanza zoofila. “La legge cui ci riferiamo è la 189 del 2004, ma abbiamo anche ordinanze e regolamenti comunali specifici. La direzione del progetto è della Polizia municipale che si avvarrà anche della collaborazione del Servizio veterinario. La cattiva conduzione degli animali, anche in prossimità delle aree sgambamento, sta diventando un problema importante anche per l’insicurezza che crea nella cittadinanza. Con questo intervento si va a migliorare gli equilibri ecologici che interessano i cittadini e le popolazioni animali presenti nel territorio”.
L’associazione Oipa Italia attraverso la vigilanza zoofila svolge l’attività di prevenzione e repressione dei reati e degli illeciti amministrativi in materia di identificazione, protezione e benessere degli animali d’affezione, controllo del randagismo, attività di prevenzione e repressione delle infrazioni dei regolamenti generali e locali relativi alla protezione degli animali, alla loro corretta custodia e alla conduzione nelle aree pubbliche. Nella provincia di Macerata il nucleo delle guardie eco-zoofile Oipa Italia si è costituito nel 2018, è operativo dal mese di settembre 2018 ed è composto da 10 guardie.
A Civitanova gli addetti gireranno sulle ciclabili, in centro, ma anche nei quartieri e nelle aree di sgambamento.
“L’associazione si è resa disponibile ad eseguire il servizio di vigilanza zoofila e ambientale – ha detto Raccosta – le guardie zoofile sono dotate di decreto prefettizio, che conferisce loro la funzione di Polizia Giudiziaria, in particolare per quanto concerne gli animali d’affezione.
Fede e tradizione nel nome di San Nicola da Tolentino e di San Rocco. Ancora una volta il sindaco Giuseppe Pezzanesi ha partecipato insieme al primo cittadino di Modugno Nicola Magrone ai festeggiamenti dedicati al Taumaturgo agostinano che la tradizione vuole sia stato concepito proprio nei pressi della città pugliese.
Sia il sindaco Magrone che il sindaco Pezzanesi hanno sottolineato l’importanza di celebrare i Santi Patroni nel nome delle più antiche tradizioni, anche per ritornare alle origini delle comunità di Modugno e Tolentino, senza dimenticare Sant’Angelo in Pontano.
La festa, come nelle Marche, è stata particolarmente partecipata e prevedeva un ricco programma di celebrazioni religiose e processioni e tanti eventi civili.
"Soddisfatta della giornata, onorata del riconoscimento ricevuto e grata verso le istituzioni e Klik Ekspo Group Corporate e gli imprenditori che hanno aderito”. Questo ha dichiarato Pamela Trisciani della Cantina Bastianelli di Monte San Giusto, a termine della giornata di scambio culturale e commerciale tra Italia e Albania.
“Sono felice di aver contribuito ad aumentare le relazioni italo-albanesi nelle mie due comunità del cuore, Monte San Giusto e Monte San Pietrangeli" - ha proseguito Pamela . Una delegazione albanese composta dal dottor Murtaza Muhametaj vice Presidente generale di Klik Ekspo Group Corporate, il dottor Andrea Zaja Presidente di Lavazza Group Albania, Ervi Hibrahimi General advisor della comissione imprenditoriale Albania e Luciano Flore direttore unico per l'Europa, è stata ospite nella giornata di ieri della cantina Bastianelli e ha incontrato le istituzioni e gli imprenditori locali di entrambi i paesi di Monte San Giusto e Monte San Pitrangeli.
La mattinata è stata tutta istituzionale, con l'incontro tra il Sindaco Andrea Gentili accompagnato dagli assessori Bordoni e Re e la delegazione albanese. C'è stato uno scambio di doni in municipio ed una visita guidata alle eccellenze culturali sangiustesi, la pala del Lotto, Palazzo Bonafede e il polo museale. Quindi le delegazioni sono state raggiunte dal dottor Rolando Curzi e il figlio Aroldo, pronipote del dottor Enrico Mattei, presso il ristorante "Nicolí", dove si è degustato un vero e proprio percorso gastronomico di piatti tipici marchigiani.
Nel pomeriggio si è svolta una visita di lavoro alla Braid Company con la presenza del sindaco Cesetti e dell'assessore Sergolini di Mogliano.
La serata si è conclusa con aperitivo e cena presso la Cantina Bastianelli dove erano presenti il birrificio agricolo maggese, l'antica gastronomia di Mogliano, l'olio Sassetti, il pastificio Mancini e l'antico panificio la Piazza, lo Chef Roberto Santarelli i gruppi folkloristici della "Coccola de Mogliá" e li "matti de montecó". Presente anche il sindaco di Monte San Pietrangeli Paolo Casenove.
“Le persone che si trovano attualmente fuori dalla propria abitazione a Muccia sono 557, 142 i nuclei familiari beneficiari del contributo di autonoma sistemazione. 69 sono le partiche della ricostruzione che sono state presentate, 25 quelle avviate e 14 già concluse. Ci sono infatti delle persone che hanno presentato le schede Aedes B, hanno ottenuto i lavori, li hanno portati a termine e sono rientrate a casa. Da qualche giorno è partita anche una E. Le zone rosse nel territorio comunale ci sono ancora e piano piano, stiamo procedendo, in alcuni punti, con il ridimensionamento”. A tracciare il bilancio a tre anni dal sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016 è il primo cittadino di Muccia Mario Baroni.
"Le chiese sono tutte inagibili e il 25 ottobre inaugureremo la nuova struttura religiosa i cui lavori sono stati affidati al Consorzio Cns e che è stata realizzata grazie al contributo del foto-reporter Guido Picchio - spiega il sindaco -. La Chiesa si collocherà al centro del Pian di Giove e con la sua posizione costituirà il nuovo cuore pulsante di Muccia. La struttura che si sta creando è di circa 130 metri quadrati, all'interno dei quali sarà compresa anche l'abitazione del parroco". Un segno di vicinanza e solidarietà al comune montano che arriva a quattro mesi di distanza dall'inaugurazione della scuola "De Amicis", donata dalla Fondazione Andrea Bocelli.
“Subito dopo quei momenti, come prima cosa, abbiamo pensato alla sistemazione delle persone nelle casette e alla ripartenza immediata delle attività produttive, che rappresentano la linfa vitale di una comunità – ha continuato Baroni -. Tutto ciò nonostante, per quanto riguarda le Sae, ci siano stati dei problemi (pavimenti marci e distaccamento dei soffitti, ndr.), che non sono dipesi da noi ma da errori eseguiti durante la progettazione.”
“Credo che la macchina sia partita, ora bisogna però alimentarla continuamente con la benzina ma soprattutto cercare di snellire i procedimenti – ammonisce il primo cittadino -. Qui il problema sta nelle gare, soprattutto per quanto riguarda le opere pubbliche: dobbiamo trovare una risoluzioni alle lungaggini della burocrazia perché non possiamo aspettare sei o sete mesi per una passerella e perché la popolazione sta iniziando a capire che la ricostruzione di questo terremoto non durerà solo 5 anni ma molto di più.”
“Poi c’è la questione del cratere, dove all’interno ci sono 138 comuni che, credo sia evidente, non possono essere considerati allo stesso livello – osserva il sindaco -. Qui a Muccia c’è il 90% di inagibilità degli edifici; credo sia importante fare una distinzione tra questi comuni maggiormente danneggiati e chi invece ha solo il 10% di inagibilità sul territorio comunale. Con questo non voglio dire che questi ultimi non debbano essere considerati ma che si proceda in maniera diversa perché le due realtà sono diverse.”
La formula della ripartenza, per il primo cittadino Baroni, sta nelle attività produttive e nel rilancio del turismo. “Dobbiamo approvare le progettazioni per queste realtà e farle ripartire il prima possibile. Prima del sisma Muccia poteva contare 200 posti letto ora ne abbiamo solo 50; voi capite bene la diversità tra il prima e il dopo e questi paesi, come sappiamo tutti, vivono di turismo. È fondamentale che si metta in moto la macchina per far ripartire al più presto l’economia di Muccia e di tutta la zona montana.”
Buone notizie nel giorno del Friday for Future a Petriolo. Mentre gli studenti si univano ai vari cortei organizzati anche in provincia per manifestare contro l’inquinamento globale e per il rispetto dell’ambiente, presso gli uffici comunali del paese è stata recapitata la comunicazione con la quale la Regione Marche finanzierà il progetto presentato in sostegno alle azioni collettive per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico, oltre che per la tutela del suolo e la prevenzione dal dissesto idrogeologico e dalle alluvioni.
A darne notizia è il sindaco di Petriolo Domenico Luciani: «Una bella coincidenza, nel giorno in cui giovani manifestano per il clima - ha spiegato -, un importante progetto per il nostro Comune accederà a un finanziamento per un importo pari a 20mila euro (per una spesa massima di 21.650 euro). Un altro obiettivo raggiunto grazie al lavoro di squadra tra Giunta, dipendenti comunali, professionisti esterni e cittadini - ha aggiunto -, i quali hanno partecipato alle riunioni pubbliche che sono state organizzate dall'Amministrazione comunale. Il mio ringraziamento va, dunque, a tutti coloro che hanno collaborato all'ottenimento di questo importante risultato».
Il tema ambientale è di stretta attualità anche a Petriolo. Alle azioni portate avanti dal Sindaco e dagli Assessori si sono aggiunte anche quelle degli studenti. Armati di guanti e sacchetti, con addosso giubbetti ad alta visibilità, i ragazzi e le ragazze della classe terza della scuola secondaria di primo grado di Petriolo la scorsa settimana hanno ripulito il centro storico e le vie limitrofe dai rifiuti abbandonati sulla scia dell'esempio offerto dalla giovanissima Greta Thunberg.
Non solo note positive: alcuni giorni dopo lo stesso sindaco Luciani aveva allertato le Forze dell’Ordine per l’abbandono di alcuni rifiuti e materiale da cantiere in zona Fiastra, lungo le rive del torrente: «Mi sono recato sul posto e ho contattato i Carabinieri di Mogliano - ha detto Luciani -, i quali sono intervenuti prontamente e a stretto giro hanno individuato l'autore di questo scempio. È paradossale che mentre i giovani manifestano e si danno da fare per salvare il pianeta, qualcuno si permette di farci e di far loro questo affronto».
Si chiude oggi la settimana di mobilitazioni che si prefigge di dare un forte segnale per incrementare la lotta ai cambiamenti climatici. L’amministrazione del Comune di Recanati, con una delegazione di rappresentati della coalizione che ha sostenuto la candidatura del Sindaco Antonio Bravi, è scesa in piazza a Macerata per manifestare assieme a migliaia di studenti confluiti da tutta la Provincia.
"Sono molte le ragioni che portano gli studenti e, per quello che abbiamo visto, anche i loro genitori e i loro insegnati, a manifestare tutti assieme e certamente la principale è quella di chiedere ai governi di tutto il mondo di ascoltare l’allarme degli scienziati per impegnarsi in modo deciso e sostanziale ad arginare la gravissima crisi climatica. Importante, perciò, che insieme ai più giovani oggi abbiano sfilato anche molti adulti, i quali devono fare la loro parte e unirsi agli sforzi dei loro figli e dei loro nipoti, perché questi ereditino un mondo degno delle loro aspettative e delle loro speranze di pace, di benessere, salute ed equità sociale" sottolineano i membri della maggioranza consiliare del Comune di Recanati intervenuti alla sciopero.
"Vista l’importanza vitale della posta in gioco, non si poteva mancare all’appello - proseguono -, consapevoli che il successo di questa imponente manifestazione a livello globale, può davvero contribuire a cambiare le cose. Per questo dobbiamo ringraziare gli adolescenti che con la loro passione, con la loro voglia di vita danno una scossa a noi adulti spesso disillusi, se non addirittura cinici, e ci mettono così di fronte alla dura realtà dei fatti e, con la loro gioiosa e colorata vivacità, ci invitano, rumorosamente, a farla finita di far finta di nulla e ci fanno capire che protestare per il bene, per il bello e per il vero è lecito ed è doveroso".
"Questo è il grande merito del movimento per il clima, degli scioperi e delle manifestazioni a sostegno della risoluzione della crisi ambientale, essere la leva fondamentale del cambiamento sociale, culturale, politico, delle nuove e delle vecchie generazioni, creare un movimento di cittadini consapevoli della necessità di un orientamento sociale e politico diverso che ci faccia volgere verso modelli di società sostenibile, diversa da quelli cui siamo stati abituati, se vogliamo sfuggire a un futuro non solo più caldo climaticamente, ma più pericoloso, più incerto, più ingiusto e certamente più violento di quello a cui siamo stati abituati".
"Per sfuggire a questo futuro terribile serviranno cambiamenti tecnologici, demandati ai nostri migliori scienziati. Noi non siamo, pertanto, con quelli che delegittimano gli adolescenti che scendono per le strade e nelle piazze per manifestare, o che deridono i loro giovani leader. Noi vogliamo essere al fianco di questi nostri figli e nipoti, non per condurli, ma per farci aiutare a raggiungere i migliori risultati per la tutela del pianeta e del nostro futuro" conclude la delegazione dei rappresentanti dell'amministrazione Bravi.
Il Comune di Caldarola darà inizio ad una serie di accurati controlli, anche a mezzo di riprese audiovisive, in prossimità dei centri di raccolta rifiuti, dei cassonetti, e generalmente nel territorio, sull’attività posta in essere da tutti i cittadini nello smaltimento dei rifiuti urbani.
"La decisione è stata presa a causa della grave e permanente situazione della differenziata in ambito comunale, non effettuata in modo ottimale dai cittadini - sottolinea l'Amministrazione Giuseppetti -,. Comportamenti che arrecano danni al territorio e ancor di più alle casse comunali".
In sostanza si vuole ribadire come:
1) Il rifiuto uscito dall’abitazione del cittadino è di proprietà del Comune, indipendentemente che sia stato conferito nel cassonetto o abbandonato per strada;
2) si configura abbandono dei rifiuti ogni qualvolta questi vengono lasciati lontani dai cassonetti o dai bidoni, sia nelle strade pubbliche che su quelle private, secondo quanto previsto dalle Leggi vigenti e dalla casistica giurisprudenziale;
3) Ai fini dello smaltimento gli utenti, dovranno servirsi delle isole ecologiche dove esistono un raggruppamento di contenitori per la raccolta stradale di materiali diversi, che vengono differenziati ricorrendo a seconda della tipologia di rifiuto da conferire a colori diversi per una migliore facilitazione, secondo il calendario settimanale approntato. Tutti coloro che sono all’oscuro di tale calendizzazione settimanale, possono recarsi in Comune per prenderne coscienza e richiedere copia di tale calendario nonché di eventuali informazioni sulla tipologia e modalità dello smaltimento rifiuti urbani.
L'amministrazione comunale procederà ad informare i cittadini e le imprese presenti nel territorio, sul corretto conferimento dei rifiuti e sui servizi di raccolta differenziata e recupero definiti dal Comune e offerti dal Gestore, cosi come offrire e ricercare una sempre più valida promozione della tutela ambientale.
"Nella fase iniziale si cercherà di privilegiare interventi di prevenzione ed informazione rispetto a quelli di repressione che comunque non trascureranno comportamenti che siano causa di situazioni oggettivamente intollerabili. L’attività di controllo esercitata nei modi e nei tempi previsti dalle leggi e regolamenti in materia, sarà effettuata dalla Polizia municipale che provvederà direttamente alle dovute contestazioni" concludono dal Comune.
Continua l'impegno dell'Amministrazione comunale di Treia in materia ambientale, il Vice Sindaco, Dott. David Buschittari, con la partecipazione dei responsabili di settore arch. Piergiuseppe Vissani e della Dott.ssa Barbara Foglia, ha incontrato i cittadini, le associazioni e le imprese del territorio riaccendendo l'attenzione sugli interventi volti alla bonifica delle coperture dei manufatti in amianto, per un approfondimento condiviso degli interventi da intraprendere per il superamento delle criticità.
All'incontro ha partecipato l'ing. Fabio Fabiani, amministratore della Start-up di UNICAM, Università di Camerino, che ha illustrato le misure incentivanti contenute nel Decreto Fer1, erogabili a favore di chi vuol produrre energia da fonti rinnovabili promuovendone l'efficienza e la sostenibilità sia in termini ambientali che economici.
Il Decreto prevede l'erogazione degli incentivi statali per chi vuol produrre energia da fonti rinnovabili sui tetti dei propri edifici, prevedendo l'erogazione di contributi indirizzati a promuovere l'efficacia, l'efficienza e la sostenibilità, sia in termini ambientali che economici, del settore produttivo.
Tale incentivo sicuramente costituisce un'occasione meritevole di attenzione soprattutto per coloro che debbono effettuare interventi di manutenzione straordinaria delle coperture realizzate in eternit dei propri immobili o comunque contenenti amianto.
Tra gli interventi finanziabili si comprendono gli impianti fotovoltaici di nuova costruzione e quelli installati in sostituzione di coperture di edifici e fabbricati rurali su cui si opera la completa rimozione dell'eternit o dell'amianto.
Il contributo incentivante e’ molto interessante e consente di coprire anche fino al 100% del costo dell’intervento qualora si autoconsumi il 40% dell’energia prodotta.
Le coperture in amianto debbono essere sottoposte costantemente a verifica e rispondere a precisi limiti di rilascio di particelle contenenti tali sostanze proprio per la presenza di inquinanti particolarmente pericolosi per la salute di tutti e per questo motivo si è voluto stimolare il senso di responsabilità della Comunità treiese.
L'ampia partecipazione all'incontro dimostra la disponibilità dei cittadini all'approfondimento condiviso della questione e il senso di responsabilità nell'affrontare temi fondamentali per la tutela della salute pubblica.
"Noi ci siamo e lo stiamo dimostrando sul campo, il nostro impegno per la bonifica delle strutture ricoperte di amianto risale ai nostri primi giorni di permanenza presso la Casa Comunale, allorquando abbiamo indicato come uno dei punti focali della nostra azione politica ed amministrativa la tutela dell’ambiente e della salute" queste sono le parole del Vice Sindaco David Buschittari, "siamo grati a chi contribuisce al dibattito in questo senso e vogliamo confermare che l'impegno è quotidiano e mirato con la certezza che il nostro atteggiamento propositivo sia utile alla comunità" .
Proseguono gli abbattimenti di querce segnalati dai cittadini di Civitanova Marche. Questa mattina è stata tagliata un'ulteriore pianta in via Giovanni Gentile e attualmente è in corso l'abbattimento di un secondo esemplare. La zona residenziale in cui si stanno eseguendo le operazioni di rimozione si trova in prossimità di via delle Fosse, dove ieri sono state eliminate altre otte piante (leggi qui). L'esasperazione tra i residenti è tanta: "Non abbiamo più parole, questo avviene proprio oggi che in tutto il Mondo si celebra la giornata mondiale per salvaguardare il pianeta e arrestare il cambiamento climatico. Lo scorso anno avevamo anche segnalato le piante all'ufficio competente del Comune e, dopo l'invio di un agronomo, ci era stato assicurato che le piante erano sane".
È tutto pronto a Camerino per le celebrazioni dell’80esimo Anniversario della nascita del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. L’evento si terrà presso l’auditorium Benedetto XIII mercoledì 2 e giovedì 3 ottobre. Tutti i dettagli della manifestazione, patrocinata dal comune di Camerino, dall’Unicam, da Erdis e da varie associazioni, sono stati illustrati oggi durante una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il sindaco camerte Sandro Sborgia, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco l’ingegner Antonio Giangiobbe e il funzionario Carlo Iammarino.
Il neo comandante aveva annunciato la manifestazione anche lo scorso 28 agosto in occasione della sua presentazione alla stampa. “Il Dipartimento di Macerata ha predisposto una serie di eventi celebrativi a Camerino, individuato come luogo simbolo del sisma, il 2 ottobre – aveva spiegato -. Durante la ricorrenza, la Banda del Corpo, diretta dal Maestro Donato di Martile e composta da 45 elementi, suonerà nel centro polifunzionale Benedetto XIII, e verrà esposta una mostra con gli elmi dei Vigili del Fuoco. Un’occasione e un’opportunità per dare lustro non solo al Corpo Nazionale ma anche a questi territori che hanno vissuto il dramma del terremoto.”
Il primo cittadino Sborgia ha sottolineato il lavoro quotidiano del Corpo nazionale e ha espressa la sua soddisfazione nell’ospitare la celebrazione dell’80esimo Anniversario.
Mercoledì 2 ottobre si inizierà con una mattinata ricca di iniziative dedicate ai più piccoli con uno spazio dedicato, il “Mini Pompieropoli”. In serata, alle ore 19:00, l’esibizione della Banda del Corpo: a presentare l’evento Pino Insegno. Ci saranno poi anche gli studenti dell’Istituto Alberghiero di Cingoli che offriranno la loro professionalità per il rinfresco che ospiterà le istituzioni non solo locali ma anche delle altre tre regioni colpite dal sisma del 2016. Si continua poi giovedì 3 ottobre con la premiazione delle scuole che si saranno aggiudicate il concorso “La terra trema… noi no”. Non mancheranno poi laboratori e seminari dedicati e la mostra di modellini dei Vigili del Fuoco.
Numeri del sisma, stato delle messe in sicurezza, aggregati, consorzi. Questi i temi principali trattati nell’assemblea pubblica sulla ricostruzione organizzata dall’Amministrazione di Camerino, nell’aula Magna del nuovo Polo d’Informatica di Unicam. Un incontro molto partecipato e seguito con grande attenzione dalla cittadinanza salutata dal sindaco Sandro Sborgia. Annunciata tra le novità l’assegnazione di cinque nuove unità nel personale dell’ufficio tecnico e due, sempre per il Comune di Camerino, destinate all’Università.
La parola a Marco Fanelli, assessore ai lavori pubblici, all’Ing. Marco Orioli, responsabile dell’ufficio tecnico, a Luca Marassi, Capogruppo della maggioranza e consigliere delegato alla ricostruzione, ad Anna Ortenzi, consigliere delegato alla ricostruzione e all’architetto Barbara Mattei, responsabile dell’ufficio urbanistica del comune di Camerino.
Sono 23 le persone che hanno fatto rientro a casa negli ultimi due mesi mentre sono 634 i cittadini nelle Sae, 47 negli alberghi e 20 ospitati dagli appartamenti Erap. Illustrato dall’ingegnere Marco Orioli il piano delle messe in sicurezza con l’annuncio della novità relativa alle demolizioni di cui si occuperà l’esercito per sei edifici in Borgo San Giorgio e due nelle frazioni, il che consentirà una velocizzazione. Sono ripartite le messe in sicurezza, dopo lo stop registrato prima di aprile a causa di questioni amministrative. Sono 140 quelle programmate nel centro storico di Camerino, di cui 55 concluse, 3 in esecuzione, mentre nelle frazioni sono 176 in totale, delle quali 79 finite, 19 da appaltare, 21 in corso. Riaperta parte di via Bongiovanni, è stato ultimato l’intervento di messa in sicurezza del palazzo delle segreterie degli studenti e dell’intera piazza di Santa Maria in Via, per la quale si prevede l’apertura fino in via Pieragostini, ridisegnando così la zona rossa. Partirà entro i prossimi giorni anche la messa in sicurezza per il maxi lotto di via Massei fino al palazzo del circolo cittadino.
“La volontà è di riaprire le vie principali affinchè la città possa tornare fruibile dalla cittadinanza – ha spiegato il sindaco Sandro Sborgia – per poter tornar a camminare nel cuore della città. Questo è un segnale importante. È stato poi raggiunto un accordo con la Protezione civile e la Sovrintendenza in relazione a una nuova metodologia d’intervento su edifici che dopo le messe in sicurezza andrebbero comunque abbattuti, procedendo alla demolizione diretta (dopo uno smontaggio controllato attraverso cui si recupereranno materiali di pregi dell’edificio). Questo consentirà di accorciare i tempi e di evitare che si sprechino fondi destinati alla ricostruzione."
Consorzi e aggregati sono stati quindi gli argomenti approfonditi nel dettaglio e con grande oculatezza dai consiglieri Marassi e Ortenzi mentre l’architetto Barbara Mattei, responsabile del servizio urbanistica, ha concluso l’assemblea spiegando nel dettaglio la modulistica che i cittadini possono trovare già on line sul sito del Comune da far compilare ai propri tecnici.