Si è svolto per la prima volta a Palazzo Sforza il tavolo istituzionale con l'Infanzia. L'assessore alle Politiche sociali con delega speciali all'Infanzia, all'Adolescenza e alla Famiglia Barbara Capponi ha convocato diversi attori istituzionali per aprire un confronto sulle tematiche relative ai giovani e alle famiglie.
Il primo incontro ha visto la presenza nutrita della scuola, rappresentata dai dirigenti scolastici e da diversi insegnanti, dei servizi per l'infanzia radicati nel territorio con la presenza del presidente della ASP Paolo Ricci, ente gestore dei nidi comunali, le Forze dell'Ordine rappresentate dal comandante della guardia di finanza Tommaso Padua e i consiglieri comunali della Commissione al sociale.
"Un incontro importantissimo di confronto e proposte costruttive. Ringrazio tutti i partecipanti per gli spunti emersi su cui siamo già in movimento. Nonostante le differenti pertinenze dei settori di provenienza, tutti abbiamo condiviso la necessità di sostenere infanzia e famiglie sin dalla nascita dei figli e prevenire disagi rilanciando il ruolo di ogni adulto come educatore. Il progetto di ‘Civitanova città con l'infanzia’ è proprio questo, quello di rendere tutti intrisi di una visione che ci coinvolge nel tutelare e crescere uomini e donne responsabili, rispettosi e con un alto senso etico ed umano. Il primo step sarà quindi un evento sulla valorizzazione della risorsa genitoriale, troppo spesso svilita e invece meritevole di incoraggiamento e sostegno nel difficile ruolo che le compete" commenta l'assessore Capponi.
Molte le tematiche emerse: si è affrontato l'argomento del bullismo, l'uso dei social networks, la necessità di alleanze virtuose non solo intrafamiliari ma anche con le realtà del territorio e la della condivisione di buone prassi e progetti trasversali. Tutti i partecipanti al tavolo erano concordi sul fatto che esista una responsabilità condivisa non solo tra attori istituzionali, ma anche con la cittadinanza che va sostenuta con interventi mirati a fasce differenti di utenza.
Dando seguito ai suggerimenti emersi, partirà quindi immediatamente un monitoraggio delle attività già esistenti con una mappatura e messa a sistema di iniziative già in atto, che permetterà di pensare a nuove iniziative sinergiche mirate, a potenziare quelle già esistenti e a improntare il dialogo con altri interlocutori del territorio referenti del settore.
Prosegue il percorso avviato dell'amministrazione comunale di Caldarola per garantire collaborazione, coinvolgimento e coordinamento di cittadini e tecnici nella delicata fase della ricostruzione post sisma.
Il IV forum pubblico convocato a Caldarola nella mattinata di sabato 1 febbraio è servito pianificare gli interventi di ricostruzione all'indomani del decreto 123 varato dal Governo il 30 dicembre scorso.
Il sindaco Luca Maria Giuseppetti, il suo vice Giovanni Ciarlantini, l'assessore con delega alla ricostruzione Giorgio Di Tomassi e il funzionario comunale ingegner Spinaci, supportati dall'architetto Giovanni Marinelli dell'area urbanistica dell'Università Politecnica delle Marche, hanno fatto il punto della situazione e parlato degli interventi futuri in una sala Tonelli gremita e molto attenta.
È emerso che negli ultimi mesi le decisioni prese, gli incontri fatti, la divisione in aggregati e l'individuazione delle aree da sottoporre a Perimetrazione permetteranno di accelerare notevolmente il percorso di ricostruzione individuato dal recente decreto, una brillante intuizione, attuata solo da Caldarola in tutto il territorio della provincia di Macerata, che permetterà di risparmiare tempo prezioso.
Superata la fase di confronto con i singoli cittadini interessati, è in via di sottoscrizione un protocollo di Intesa con gli enti sovracomunali come Provincia di Macerata, Università, Soprintendenza e Ufficio Speciale per la Ricostruzione per conto della Regione Marche.
Nell'incontro di sabato mattina si è già tentato un cronoprogramma che, salvo imprevisti, potrebbe portare ad una progettazione più concreta già dal prossimo mese di luglio con una successiva individuazione delle aree da cantierare.
Interessato, in questo primo stralcio, il solo centro storico di Caldarola.
L’area cantiere in totale è di circa 7000 mq, al suo interno ci sono 11 aggregati volontari (2 dei quali già costituiti in consorzio) per un totale di 52 edifici privati, 24 quelli pubblici (compresi i luoghi di culto, il Comune, il Castello e il Teatro) 14 invece le strutture agibili ma che saranno, per forza di cose, condizionate dalle aree cantiere, 18 circa sono i tecnici nominati dai privati che, sommati con quelli necessari a garantire un coordinamento, dovrebbero raggiungere i 22 soggetti.
Per le Perimetrazioni invece sono già stati incaricati due importanti Studi abilitati a questo specifico tipo di indagine che, verso le fine di febbraio, inizieranno le attività di rilievo, presumibilmente terminandole a metà aprile e, conclusi i 150 giorni stabiliti per legge.
Sono stati previsti anche diversi Livelli Operativi, in base ai quali si accede alle quote di finanziamento, l’obiettivo è preservare con forza l’alto valore storico degli edifici del centro quindi, per i livelli che permettono la demolizione dell’edificio, si devono prevedere progetti che non ne stravolgano la natura.
Il fine è quello di coordinare tutti i piani attuativi, con la formazione dei consorzi, dando priorità al progetto unico di ricostruzione, così da accelerare il più possibile le varie fasi tecniche e di cantiere. A breve, metà febbraio, verrà convocato un incontro con i progettisti per programmare i proponimenti da presentare. Una pianificazione a lungo respiro al fine di non lasciare nulla al caso che possa, in nessun modo, rallentare il già farraginoso processo di ricostruzione.
Ieri sera il Consiglio Comunale ha approvato parte del regolamento di polizia urbana secondo cui sarebbe vietato stendere o appendere biancheria ed effetti perfonali a terrazzi e balconi (comma 3, art.20) illustrato, oltre ad altri 44 articoli messi al voto, dall'assessore al decoro Giuseppe Cognigni. La discussione è stata affrontata non senza polemiche, perchè alcune disposizioni sembrano in contrasto con le abitudini quotidiane dei civitanovesi.
Sono previste peraltro sanzioni salate, da un minimo di 80 ad un massimo di 500 euro a carico di chi viola i dettami disposti dalla giunta Ciarapica.
Divieto di stendere i panni ad asciugare, divieto di giocare nelle aree pubbliche, divieto di annaffiare i vasi sui balconi e tanti tanti altri divieti stabiliti nel nuovo regolamento di polizia urbana che l’amministrazione comunale ha preparato e che ha portato in consiglio comunale.
Ne sono stati al momento approvati soltanto la metà ed è prevedibile che il prossimo consiglio comunale vedrà l’approvazione del regolamento. Proposto anche l'obbligo, per quelli che hanno le abitazioni servite da energia elettrica con cui alimentano sia l’impianto del riscaldamento che i fornelli, di allacciarsi al metano se le abitazioni si trovano all’interno delle aree servite dalla rete del gas comunale. Per chi non si allaccia la sanzione è di 500 euro.
Il Consiglio si era aperto con Giulio Silenzi in merito alla rimozione della delibera di giunta con la quale il proprietario di una slot aveva ottenuto l'apertura della struttura, anche se in contrasto con la legge regionale. Il problema era la distanza dai luoghi sensibili, superiore a 500 metri secondo il Comune ma non secondo la Questura, che prende ragione dal Tar e dal Consiglio di Stato.
Bocciata anche la mozione proposta dai 5 stelle con Stefano Mei che chiedevano alla maggioranza di istituire un centro per anziani a Civitanova. L'assessore Carassai giustifica la negazione con una mancanza di spazi adeguata perchè quelli che si era pensato di fornire nell'ex tribunale sono occupati dall'archivio del Ministero che non ha ancora provveduto allo sgombero.
Non passa neanche la rinnovata proposta di una No tax area a Civitanova Alta, Mei e Silenzi contestano che il sindaco alla sua candidatura aveva lanciato la stessa proposta: "Quelle parole erano solo una menzogna".
Roberta Belletti, assessore al bilancio, spiega che sono stati previsti 80mila euro per aiutare le attività commerciali del centro storico.
La barca a remi "Pietro il Grande" è stata varata presso il Moletto Medusa, storico luogo di ritrovo nel Porto di Civitanova, dove in continuazione si susseguono iniziative legate alla pesca, allo sport (in particolare la Vela ma non solo), alla cultura marinara e alla gastronomia locale.
Presenti Don Sergio, Parroco della chiesa San Carlo Borromeo di Fontespina che ha benedetto l'imbarcazione e tante personalità della cultura civitanovese.
Proprio con questa barca a remi Giorgio Paolucci effettuerà l'attraversata dell'Adriatico.
Un'impresa romantica che ha alla base motivi culturali e sociali. Oltre a valorizzare l'amicizia che lega le due sponde dell'Adriatico infatti Giorgio effettuerà l'attraversata per portare l'attenzione del pubblico sull'esigenza di avere anche a Civitanova Marche un Museo del Mare.
Civitanova è infatti città di antica tradizione marinara. Dai cantieri alla pesca, dal vecchio mercato del pesce all'antico quartiere Shangai dei pescatori, Civitanova, Città di navigatori e sognatori, non può non avere un Suo Museo del Mare.
L'impresa si svolgerà con tutta probabilità tra Giugno e Luglio, in sicurezza, con barche che faranno assistenza per intervenire in caso di bisogno. La durata prevista della traversata è di circa 40 ore.
Articolo di Giuseppe Salici
Nuovi occhi elettronici sorvegliano i quattro ingressi al borgo di Esanatoglia. A darne notizia il consigliere comunale con delega alla sicurezza Andrea Cipolletta: «Nell'ambito del progetto di integrazione della rete territoriale di telecamere presenti sul territorio provinciale, il Comune di Esanatoglia ha aderito al protocollo d'intesa con gli altri enti coinvolti che vede capofila il Comune di Macerata, approvandolo in consiglio comunale. Abbiamo installato anche quattro nuove telecamere con software Ocr per leggere le targhe, poste ai quattro ingressi del paese ed altre tre telecamere di videosorveglianza, cosiddette di contesto. In questo modo sarà possibile monitorare e rilevare il transito di eventuali auto e mezzi sospetti, con le immagini che saranno a disposizione delle forze dell'ordine».
Per il progetto integrato di videosorveglianza si sono svolti alcuni incontri tra i comuni e gli operatori di polizia locale, per mettere a punto un regolamento condiviso a permettere l'integrazione delle immagini su scala provinciale, per tutti gli utilizzi relativi a finalità di sicurezza pubblica ed urbana. «L'installazione delle telecamere va nella direzione di garantire sia una sorveglianza generale del paese sia la prevenzione di eventuali atti vandalici, inoltre in caso di eventi o fatti illeciti consente la possibilità di mettere rapidamente a disposizione le immagini per eventuali indagini delle forze dell'ordine, individuando subito le targhe di veicoli sospetti - spiega il consigliere comunale Cipolletta - aspetto fondamentale nella nostra zona, visto che Esanatoglia è al confine tra due province ed una viabilità articolata». L'impianto è stato installato e tra qualche giorno sarà pienamente in funzione. In futuro, con l'emanazione di nuovi bandi da parte del Ministero dell'Interno, il sistema comunale di videosorveglianza sarà ampliato per coprire una zona più ampia del territorio comunale.
A breve si terrà una conferenza stampa con le istituzioni preposte, per illustrare il progetto nel suo complesso.
La Sezione Provinciale Federcaccia di Macerata organizza il Corso per Aspiranti Cacciatori. Le lezioni gratuite e comprensive di dispense necessarie per il corso, si terranno a:
Macerata presso la sede provinciale Federcaccia sita in Via Fonte della Quercia n. 12, il Lunedì, dalle ore 21.00 alle ore 22.30;
San Severino Marche, in località Cesolo, il Giovedì, dalle ore 21.00 alle ore 22.30.
I corsi avranno inizio Lunedì 17 Febbraio.
Per ulteriori informazioni telefonare ai seguenti numeri:
0733.233381
339.5981898
iGuzzini illuminazione, azienda leader nel settore dell'illuminazione architetturale, guadagna il titolo Top Employer 2020. Per il quarto anno consecutivo l'azienda infatti si aggiudica il titolo di migliore datore di lavoro in Italia.
Top Employer Institute è l'ente di certificazione che ha conferito il riconoscimento a livello internazionale dell'eccellenza delle pratiche HR (risorse umane).
Adolfo Guzzini, presidente emerito di Guzzini illuminazione, dice: "Ottenere per il quarto anno consecutivo la certificazione Top Employer è un riconoscimento importante che conferma il nostro continuo impegno al miglioramento del benessere dei nostri collaboratori. Il successo di iGuzzini si basa innanzitutto sulle persone che attraverso il loro lavoro, le loro competenze professionali e la loro passione garantiscono lo sviluppo dell'azienda e del territorio in cui essa opera".
Il riconoscimento è legato alla sottoscrizione di un innovativo contratto integrativo aziendale nel 2019 che conferma l'attenzione dell'azienda per le persone attraverso la promozione di nuove politiche retributive, premi legati ai risultati e flessibilità oraria.
In particolare, l'accordo siglato per il triennio 2019-2021 punta alla conversione del premio aziendale di risultato in beni e servizi (welfare). Uno degli indicatori valutati ai fini del conferimento del premio è il World Class Manufacturing, programma di miglioramento continuo che qualifica i più importanti produttori di beni e servizi mondiali introdotto da iGuzzini nel 2014.
I servizi di welfare a disposizione dei dipendenti e delle loro famiglie sono ascrivibili agli ambiti sanità, istruzione e formazione, assistenza ai familiari, trasporto, previdenza integrativa, ticket welfare e pacchetti vacanza
Il governo italiano, vista la situazione relativa al Coronavirus, ha dichiarato lo stato di emergenza per 6 mesi.
Abbiamo chiesto alle farmacie Di Macerata, partecipi della preoccupazione dei cittadini, se si ravvisa o meno un aumento nella richiesta di mascherine da parte della clientela.
Il dottor Marco Petracci, titolare della Farmacia Petracci sottolinea: "Le mascherine sono richieste soprattutto da cinesi e giapponesi, gli italiani non ne comprano molte in relazione al Coronavirus, se ne forniscono solo in casi di normali influenze in casa".
Diverso il parere della Farmacia dei Velini: "C'è moltissima richiesta, da noi sono soprattutto italiani che comprano le mascherine. Il costo oscilla dai 3 ai 5 euro in base al numero in ogni confezione - continua una delle farmaciste - Spessissimo le persone se ne riforniscono per viaggiare e quindi in previsione di condividere luoghi pubblici come areoporti o stazioni, in questo momento data la grandissima richiesta le abbiamo finite tutte e abbiamo anche difficoltà a reperirle".
Le proteste relative alla determina 742 del 31 dicembre 2019, relativa al Piano Sanitario Regionale, sono più che mai accese tanto che ieri sera a San Severino Marche, in una seduta di Consiglio comunale aperto e convocato d’urgenza, si è chiesto che venga revocata.
Il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, presente ieri a San Severino Marche, si unisce alla battaglia portata avanti da Rosa Piermattei: "La tattica del PD è a mio avviso chiara: tenta da giorni di spostare tutta l’attenzione sulla costruzione del nuovo ospedale alla Pieve di Macerata, ospedale di primo livello e contestualmente promette di mantenere i servizi esistenti negli ospedali periferici, cosa a cui nessuno crede più. Per Civitanova si continuano a dare rassicurazioni sul completamento dei lavori di ristrutturazione dei reparti di Allergologia, Oncologia e Radiologia e sulla sostituzione dei primari mancanti, mentre noi chiediamo conto dell’unità complessa di chirurgia d’urgenza e farmacia ospedaliera che sono state cancellate e della Tac di radiologia che funziona a settimane alterne e del telecomandato che non è in funzione da tre anni".
"Chiediamo anche conto - prosegue il sindaco - dei concorsi per il primario ostetrico considerando il fatto che vi è un facente funzioni da quasi un anno e che il reparto ha effettuato circa 650 parti ed aggiunto nuove attività come il centro per l’oncofertilità ed il parto indolore nonché il bando per il primario ortopedico, vacante da diverso tempo e con un’attività traumatologica in aumento. Se è vero, come affermato dalla direzione AV3, che dal 2017 sono state avviate la guardia radiologica e pediatrica H24, è vero anche che è stato fatto con notevole carenza di personale, contravvenendo alla legge a tutela dei pazienti e degli stessi operatori. Inoltre, anche in carenza di organico, l’Unità di Chirurgia di Civitanova copre 5 turni settimanali a Recanati e di recente anche a Camerino".
"La massima attenzione - sottolinea il sindaco - sarà concentrata sui tempi di realizzazione e sull’annullamento del provvedimento relativo ai tagli delle unità operative dipartimentali che in questi giorni ha creato forti preoccupazioni negli operatori e nei pazienti. A differenza di quanto sostenuto dal presidente Ceriscioli, gli obblighi di adeguamento degli organici agli standard nazionali erano stati già rispettati e applicati a partire dal 2014 e fino al 2017, pertanto non vi era nessuna necessità di ridimensionare le strutture esistenti e depotenziare l’ospedale di Civitanova a favore di quello di Macerata".
"Quello che ci preoccupa - conclude Ciarapica - è che il declassamento, oltre a far perdere l’autonomia gestionale delle risorse, avrebbe come rischio quello di provocare una diffusa demotivazione professionale nel personale medico, che sta già lavorando con carichi di gran lunga superiori alle mansioni e con spirito di sacrificio. Il depotenziamento lento ma continuo, inoltre, potrebbe portare l’utenza a disaffezionarsi e a cercare strutture private. Questa ipotesi deve essere assolutamente evitata affinché nel nostro ospedale ci sia continuità e la nostra città abbia tutti i servizi necessari per rispondere ai bisogni dell’utenza residente e non, che come dimostrano i dati, è in crescita esponenziale".
Continuano le pubblicazioni da parte dell’ERAP Marche – Presidio di Fermo, dei bandi di gara per la costruzione di nuovi alloggi, in sostituzione delle Sae, da destinare alle famiglie che hanno perso la propria abitazione a causa del sisma del 2016.
Via perciò alla gara a procedura aperta ex art 60 del dlgs 50/16 di E.R.P per la realizzazione di due edifici gemelli da 8 alloggi ciascuno in via 8 marzo, a Tolentino, e altri 8 in contrada Paterno, sempre nel comune di Tolentino, dal valore complessivo - rispettivamente - di 1.876.359,97 euro e 861.965,05 euro.
La scadenza del bando è prevista per mercoledì 12 febbraio alle ore 13.00.
La gara per gli alloggi di via 8 marzo è suddivisa in due lotti: A e B. È consentita l’aggiudicazione alla stessa impresa di uno soltanto dei lotti oggetto dell’avviso, sebbene sia possibile per ogni singola impresa partecipare ad entrambe le gare. L'aggiudicatario di un appalto sarà automaticamente escluso dalla gara successiva. L’aggiudicazione dei lotti verrà espletata a partire dall’importo più alto.
I lavori dovranno essere ultimati in perfette condizioni d’uso entro il termine di 180 giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori che avverrà in via di urgenza.
Le offerte devono essere presentate esclusivamente online mediante l’invio di documenti elettronici sottoscritti con firma digitale, ove espressamente previsto.
Tutta la documentazione di gara è reperibile ai seguenti link:
Bando 1
Bando 2
La Ditta "FIN.COS SRL" di Tolentino chiede di installare dal giorno lunedì 3 febbraio 2020 in Via A. Costa un "Ponteggio e Gru edile" per eseguire lavori di rafforzamento presso il fabbricato sito in via A. Costa n. 1 e considerato che per eseguire i lavori edili specificati in totale sicurezza in via A.Costa, dovrà essere totalmente interdetta la circolazione veicolare dall'intersezione di Via Rutiloni.
Il Comando di polizia locale ha emesso una ordinanza con la quale dalle ore 08:00 del giorno lunedì 3 febbraio 2020 fino al giorno 3 agosto 2020 e fino al termine dei lavori, nonché al completo ripristino della sicurezza stradale a tutela della pubblica incolumità, è disposta la seguente modifica temporanea della circolazione, in via Costa, è disposto il divieto di accesso dall'intersezione con via Rutiloni.
In questa via è disposto il doppio senso di circolazione riservato ai soli veicoli dei residenti in transito da via P. Giacconi.
E’ inoltre disposto il divieto di sosta permanente (00:00/24:00) esteso a tutti i veicoli, dal civico n. 20 al civico n. 26.
Da lunedì 3 febbraio partiranno i lavori di riqualificazione di Viale Giacomo Matteotti, a Tolentino.
Nella prima fase dei lavori, sarà necessaria la chiusura al transito veicolare di Viale Giacomo Matteotti, nel tratto stradale compreso dalla "Rotatoria" di Piazzale Europa fino all'ingresso del "Parcheggio Multipiano" e sarà necessario istituire temporaneamente il doppio senso di circolazione nel tratto stradale di Viale G. Matteotti, compreso dal "Parcheggio Multipiano" fino all'intersezione con via A. Lucentini.
Nel tratto stradale di Viale G. Matteotti compreso dalla "Rotatoria" di Piazzale Europa fino all'intersezione con via A. Lucentini, sarà necessario istituire il divieto di sosta ambo i lati con rimozione coatta (divieto di sosta permanente 00:00/24:00) esteso a tutti i veicoli.
I lavori di "Riqualificazione" di Viale Giacomo Matteotti verranno eseguiti in 4 fasi durante le quali la viabilità verrà adeguata e modificata in corso dei lavori in base alle varie fasi di lavorazione.
Pertanto il Comando di Polizia locale ha emesso un’ordinanza con la quale dalle ore 8.30 del giorno lunedì 3 febbraio fino a fine lavori, in Viale Giacomo Matteotti, la circolazione stradale viene modificata temporaneamente come di seguito specificato:
- nel tratto stradale compreso dalla "Rotatoria" di Piazzale Europa fino all'intersezione con via A. Lucentini è disposto il divieto di sosta permanente ambo i lati (00:00/24:00) con rimozione esteso a tutti i veicoli;
- nel tratto stradale compreso dalla "Rotatoria" di Piazzale Europa fino all'ingresso del "Parcheggio Multipiano" è disposto il divieto di circolazione;
- nel tratto stradale compreso dall'intersezione di Viale Matteotti con Via A. Lucentini e l'ingresso del "Parcheggio Multipiano" è disposto il doppio senso di circolazione;
La viabilità stradale verrà adeguata e modificata successivamente in corso dei lavori in base alle 4 fasi di lavorazione della Ditta esecutrice.
La ditta esecutrice dei lavori provvederà all'istallazione della relativa segnaletica stradale da cantiere con le relative limitazioni, obblighi e preavvisi necessari alle modifiche apportate alla circolazione veicolare e pedonale.
L’Assessore alla Viabilità, Sicurezza, Polizia locale e Decentramento Giovanni Gabrielli raccomanda di prestare attenzione ai segnali stradali: "I diversi interventi che interesseranno viale Matteotti, una strada tra le più importanti della città, arrivano dopo anni di attesa. Chiediamo a tutti i cittadini di tenere conto delle modifiche dettate dalle quattro fasi previste nel progetto dei lavori. L’intento comune è quello di arrecare meno disagi possibili ai residenti e ovviamente a tutti i cittadini e automobilisti ma la complessità dei lavori prevede temporanee modifiche del traffico".
"Pertanto – ha affermato Gabrielli – nel corso dei lavori, chiediamo di transitare per viale Matteotti solo quando necessario. I lavori, consentiranno, una volta ultimati, di poter fruire di una infrastruttura viaria molto bella e funzionale".
Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza della durata di sei mesi in conseguenza del rischio sanitario connesso al coronavirus. Stanziati, inoltre, 5 milioni di euro. I contenuti della delibera saranno stilati dalla Protezione civile e dal Ministero della Salute.
Questo si è verificato in seguito ai primi due casi accertati di contagio in Italia. Si tratta di due turisti cinesi che sono stati ricoverati all’ospedale Spallanzani di Roma. La stanza nell’hotel in cui alloggiavano è stata sigillata.
Lo stato di emergenza ai sensi della legge n. 225 del 1992 sulla protezione civile è un provvedimento del consiglio dei ministri in virtù del quale il governo esercita dei “poteri sostitutivi” degli enti locali in situazioni di particolare rischio. Con lo stato di emergenza si garantiscono interventi immediati a favore della popolazione e del territorio con mezzi e poteri straordinari. Si tratta di interventi che vengono decisi con ordinanze emanate dal capo della protezione civile in deroga alle disposizioni di legge. La prima ordinanza nomina il commissario delegato che avrà la responsabilità di gestire gli interventi necessari per superare la situazione di emergenza. Consente lo stanziamento di un importo per gli interventi di soccorso, di messa in sicurezza e di accoglienza.
Lo stato di emergenza non può durare oltre i 180 giorni, salvo proroga di altri sei mesi da parte del Consiglio dei Ministri
Temperature quasi primaverili e sopra la media del periodo su tutto il territorio marchigiano. Gli ultimi giorni di gennaio e i primi di febbraio saranno caratterizzati da cielo poco nuvoloso e da valori termici inconsueti per questo periodo dell'anno. A registrarlo sono state le stazioni di rilevamento del Centro funzionale multirischi della Regione Marche che hanno rilevato, nella giornata di ieri, addirittura 18 gradi a Macerata. Dai bollettini meteo della Protezione Civile emerge come nel week-end, nella provincia di Macerata, siano attese massime di ben 19 gradi.
Leggere e scarse precipitazioni sono previste - tra oggi e domani - soltanto nelle zone montane. Nel resto della regione le temperature si attesteranno tra i 12 e i 19 gradi.
L’Amministrazione comunale di Recanati comunica di aver deciso di aderire alla campagna promossa da Amnesty International” e Repubblica “Verità per Giulio Regeni”.
Lo striscione giallo, che viene esposto da molte Amministrazioni locali in tutta Italia, ha ormai fatto il giro del mondo. “Dopo 4 anni dalla scomparsa del giovane ricercatore italiano abbiamo ritenuto necessario aderire per continuare a sostenere questa iniziativa in modo da non permettere che questo omicidio finisca per essere dimenticato ed essere catalogato tra le tante “inchieste in corso” o peggio, per essere collocato nel passato da una “versione ufficiale” del governo del Cairo, fanno sapere dal Comune.
A novembre è stata istituita una commissione parlamentare d'inchiesta e siamo orgogliosi di comunicare che proprio il presidente di questa commissione, Erasmo Palazzotto, sarà nostro ospite presso l’Aula Magna del Palazzo Comunale per aggiornarci sullo stato dei lavori e sulle novità che stanno emergendo su questa dolorosa vicenda che ha ferito una famiglia e l'Italia intera. Avremo dunque l’onore di avere con noi l’Onorevole Erasmo Palazzotto e il Coordinatore Territoriale Amnesty Marche Fabio Burattini Venerdi 14 febbraio alle ore 17 presso l'Aula Magna”, concludono.
La Procura della Repubblica di Macerata ha aperto un fascicolo di indagini sulla Pars di Corridonia, comunità nella quale si trovava Pamela Mastropietro prima di andarsene il 29 gennaio 2018. La ragazza avrebbe poi incontrato il nigeriano Innocent Oseghale, che è stato condannato all'ergastolo per averla uccisa e fatta a pezzi nell'appartamento in via Spalato, a Macerata.
Gli accertamenti sono scattati in seguito al rapporto inviato a Macerata dal giudice tutelare del Tribunale di Roma. Lo stesso giudice che, avendo accertato a tuo tempo che Pamela soffriva di un disturbo della personalità con associato abuso di stupefacenti, aveva nominato la nonna materna amministratore di sostegno, concordando con lei la necessità di un ricovero alla Pars di Corridonia.
Per la famiglia, inoltre, la fuga di Pamela era stata segnalata in ritardo dalla Pars ai carabinieri e ai parenti. Al momento si indaga contro ignoti per truffa ai danni dello Stato e abbandono di persona incapace.
(Fonte: Ansa)
Conclusa l’ultima fase della gara europea per l’affidamento dell’intervento di riqualificazione del Foro Boario di Villa Potenza, denominato “Progetto O.R.T.I. Occupazione, Rigenerazione, Territorio, Innovazione. Un polo per l'innovazione e l'Agrifood al Foro Boario di Macerata” .
Al termine della procedura di gara, iniziata lo scorso luglio, in cui la commissione ha analizzato in ogni dettaglio le proposte tecniche presentate dai sei operatori partecipanti, sulla base di un progetto di particolare estensione e complessità come quello del Foro Boario, si è arrivati alla selezione dell’impresa che effettuerà i lavori.
La procedura di gara è stata aggiudicata al raggruppamento di imprese che fa capo alla Francucci Srl (le altre ditte del raggruppamento sono Development srl, Edilflorio Srl, Pagano & Ascolillo Spa, Prefabbricati Morri srl).
“Quella del recupero del Foro Boario è un’opera pubblica fondamentale per la città e per tutta la vallata del Potenza – interviene l’assessore all’Urbanistica Paola Casoni -: un finanziamento statale che abbiamo conquistato con un’idea progettuale innovativa e difeso ad ogni costo dal precedente governo Lega-5Stelle che voleva quei fondi dirottati altrove. Grazie alle alte professionalità dei nostri tecnici è stata completata la progettazione nei tempi strettissimi previsti dalla convenzione e si entra ora, con la scelta dell’operatore aggiudicatario, nel vivo della sua realizzazione. C’è tanta soddisfazione sia per l’ottima partecipazione alla gara d’appalto, sia per il raggruppamento scelto, che come capogruppo ha una ditta del territorio, oltre a imprese di importanza nazionale”.
Il progetto O.R.T.I., che riparte dalla tradizione fieristica del Centro Fiere, aggiunge altre funzioni integrate e complementari tra loro. Si prevede innanzitutto la riqualificazione degli attuali due padiglioni centrali, che saranno potenziati per accessibilità, sicurezza, funzionalità e igiene. In particolare, accanto alla bonifica delle coperture in amianto, verrà data una nuova veste architettonica con rivestimento in vetro e acciaio, mentre tutta l'area verrà dotata di servizi di connettività avanzati.
O.R.T.I. mira a favorire lo sviluppo innovativo di aziende esistenti e l'avvio di nuove imprese start-up legate al comparto agricolo attraverso la creazione di una piattaforma aperta dedicata ad aziende, associazioni e aspiranti imprenditori per raccogliere idee, modelli, processi, prodotti e servizi di innovazione nel settore agrifood. Nelle aree di proprietà comunale e dell'Ircr saranno avviati progetti di agricoltura urbana, orti urbani e agricoltura sociale finalizzati alla realizzazione di una filiera a chilometro zero con vendita dei prodotti in locali destinati al commercio.
All’interno del complesso principale sono previste aree per la vendita diretta di produzioni biologiche e/o di qualità, affiancandole a un'area di ristorazione a filiera corta e a “botteghe didattiche” a tema, con annessa foresteria polifunzionale.
Il tema ambientale è forte anche nell’impostazione del progetto, mirata all’autosufficienza energetica. L’area prevede inoltre la realizzazione di un'arena polivalente per concerti e spettacoli, la creazione di aree verdi polivalenti lungo la sponda del fiume Potenza e di un percorso pedonale con arrivo nell'area archeologica di Helvia Recina, punteggiato da pannelli che ne raccontino la storia, creando una forte connessione tra le due centralità.
L’intervento, una riqualificazione a zero consumo di suolo e zero volumetria aggiunta, prevede oltre alla ristrutturazione dei padiglioni fieristici il completo rifacimento dell’edificio direzionale che diventa traino per l’intero centro: qui saranno ospitati oltre ai servizi propedeutici al polo fieristico, aule polifunzionali, sede delle associazioni di Protezione Civile, spazi espositivi, sale conferenze e manifestazioni, aree per il commercio e la ristorazione.
L’inizio dei lavori di riqualificazione è previsto per la prossima primavera, al termine della stagione fieristica, che culmina come ogni anno con la rassegna RACI- Radici, Agricoltura, Cibo, Innovazione, organizzata dal Comune di Macerata.
Diciotto fiori stilizzati di vari colori contenenti al loro interno altrettante rose bianche. Al centro un fiore più grande, trasparente, con una dedica alla vita: “Siamo nati e non moriremo mai più”, le parole di Chiara Corbella Petrillo che ammalata di tumore sacrificò la sua vita per far nascere il bimbo che aveva in grembo. E' questa l'installazione permanente che Macerata dedica a Pamela Mastropietro nel secondo anniversario della sua tragica morte. A realizzarla è stato il giovane artista maceratese Emilio Antinori.
Con una breve cerimonia, nel giardino di via Spalato antistante la palazzina dove due anni fa avvenne l'omicidio, il sindaco Romano Carancini, gli assessori, i consiglieri comunali, il vescovo Nazzareno Marconi hanno ricordato la giovane ragazza romana alla presenza della autorità civili, militari e di tanti cittadini.
Prima della benedizione il vescovo Nazzareno Marconi ha sottolineato la caratteristica del messaggio cristiano che non si arrende al male ma da esso trae il bene "Da questo grande male " ha affermato monsignor Marconi "è uscita con forza la voglia di difendere i deboli, i più fragili. Ogni vita debole e fragile è bella e va difesa. Questi fiori sono vivi e ce lo testimoniano".
Anche il presidente del Consiglio comunale Luciano Pantanetti ha sottolineato a nome dell'assise come il rispetto della vita sia sempre un elemento da cui non si può prescindere.
Alla cerimonia non ha potuto assistere la famiglia di Pamela Mastropietro, ma la mamma Alessandra Verni ha voluto testimoniare il suo ricordo con alcune frasi lette durante la cerimonia di inaugurazione dal sindaco. "Accetto con fiducia la volontà del Signore" ha scritto la signora Verni "perchè i suoi piani sono gloriosi e perchè con il tuo martirio Dio ti ha scelta come esempio e come testimone di verità eterna più grande di noi. Ringrazio tutti i maceratesi, chi ci è stato vicino, chi con il cuore ha sentito mia figlia Pamela come fosse la sua, chi non ci dimenticherà e chi la ricorderà nelle Chiese, nelle preghiere, nelle famiglie. Vi ringrazio di cuore per il bel gesto che avete voluto oggi porgerle, con l'accortezza di tenere sempre vivo il suo ricordo perchè nessuno può e deve morire così".
Il Comitato “No Inceneritore – Tolentino”, nato per impedire la realizzazione di un nuovo impianto inceneritore in Contrada Cisterna, a Tolentino, continua la sua battaglia.
L’ultimo atto di questa vicenda risale all’agosto 2019, quando il Comitato denunciò la grave dimenticanza dell'Amministrazione comunale di Tolentino che non aveva segnalato agli uffici della Provincia la presenza, a meno di 400 metri, di due istituti scolastici - lo Scientifico ed il Classico - a quel tempo unico fatto ostativo al rilascio dell'autorizzazione.
"Purtroppo nonostante queste segnalazioni - sottolineano dal Comitato - siamo venuti a conoscenza che la ditta insiste nel voler realizzare l’impianto ritenendo non vincolante la presenza di quelle scuole".
Il Comitato "No Inceneritore - Tolentino" segnala inoltre come "il 4 febbraio, presso la sede della Provincia di Macerata, si terrà la Conferenza dei Servizi che riguarderà la nuova istanza presentata dalla ditta Biorecovery S.r.l., finalizzata all'ottenimento dell'autorizzazione per la realizzazione di un impianto destinato al recupero di fanghi biologici tramite essiccamento e successiva termo valorizzazione, da ubicare proprio in Contrada Cisterna, alle porte del Comune di Tolentino".
"Abbiamo già fatto richiesta formale per partecipare a questa importante riunione - prosegue il direttivo del Comitato -, ma non è detto che saremo invitati, chiediamo quindi all’Amministrazione comunale di Tolentino di farsi carico delle nostre richieste ribadendo che allo stato attuale non è possibile rilasciare un qualsiasi tipo di permesso per la realizzazione dell’inceneritore in quanto, secondo la normativa attuale, questi tipi di impianti non possono essere ubicati in prossimità dei centri abitati e delle funzioni sensibili quali ospedali o scuole. Per di più, recentemente il Consigliere regionale Sandro Bisonni ha proposto, e l'Aula l'ha approvata, una norma regionale che ha aumentato le distanze dai precedenti 2 Km agli attuali 5 Km, pertanto è più che evidente che la presenza di un impianto del genere in quella zona non è compatibile né con le disposizioni del Piano regionale dei rifiuti, né con le attuali norme regionali in vigore".
"Lanciamo un appello anche a tutta la cittadinanza - conclude il direttivo del Comitato - affinché si unisca al Comitato nella battaglia contro la realizzazione di questo inceneritore che non porterà, alla città, alcun beneficio e al contrario, la combustione di circa 35.000 tonnellate/anno di fanghi di depurazione, comporterà importantissimi impatti negativi sulla nostra Comunità martoriata dal sisma e dalle pressioni ambientali già esistenti".
Aggregati edilizi nel centro storico di Camerino danneggiati dal sisma da recuperare con interventi unitari. Sarà uno dei temi all’ordine del giorno del Consiglio comunale che si svolgerà domani (31 gennaio) alle 21 nella sala consiliare, in via Le Mosse 19.
Gli uffici comunali stanno procedendo all’esame della definizione degli aggregati in attuazione della volontà espressa dal Consiglio comunale stesso e sono state esaminate le proposte di aggregato presentate dai cittadini. Dal momento che è stata conclusa positivamente l’istruttoria di 15 aggregati si proporrà l’approvazione degli stessi in Consiglio dando così, successivamente, mandato all’Ufficio Ricostruzione privata di procedere agli adempimenti previsti dall’ordinanza. Inoltre nel centro storico sono già stati costituiti 6 consorzi volontari.
“Un primo passo, concreto e significativo per l’avvio della ricostruzione in centro – spiega il sindaco Sandro Sborgia - perché i cittadini possano organizzarsi conferendo l’incarico ai progettisti. Conferma anche la volontà di un rapporto sempre più stretto tra la cittadinanza, che deve essere partecipe alla macchina amministrativa, gli uffici comunali e l’amministrazione: per qualsiasi dubbio o spiegazioni le porte sono sempre aperte e siamo a disposizione di ogni cittadino. Nel frattempo sono già sotto esame e si sta lavorando per concludere la proposta di un altro blocco di aggregati che abbiamo intenzione di portare nel prossimo Consiglio comunale, che avverrà a brevissimo, per l’approvazione”.
La convocazione del Consiglio comunale e gli ordini del giorno sono consultabili all’indirizzo https://www.comune.camerino.mc.it/