Attualità

Serrapetrona, contrada Collina offilne: "Senza rete fissa e internet da più di un mese"

Serrapetrona, contrada Collina offilne: "Senza rete fissa e internet da più di un mese"

Senza rete fissa e internet da più di un mese, questa è la denuncia di una abitante di contrada Collina, a Serrapetrona. “Dal 2 ottobre viviamo questa condizione di disagio”, racconta, evidenziando come la situazione abbia avuto ripercussioni significative sulla vita quotidiana della sua famiglia. Il marito, infatti, lavora online e si trova costretto a spostarsi per svolgere le su operazioni via internet, una soluzione che ha portato a frustrazione e disagi costanti. Nonostante le numerose segnalazioni fatte alla Tim, la risposta ricevuta è stata sempre la stessa: il problema sarebbe legato a eventi meteorologici. Ma la residente si chiede: “L'unico evento meteorologico significativo è stato il nubifragio del 18 settembre. Perché i problemi sono iniziati solo dal 2 ottobre?” Le promesse di un ripristino imminente si sono susseguite senza esito: “Ogni volta mi dicevano che la situazione sarebbe tornata alla normalità entro pochi giorni, inizialmente il 24 e poi il 31 ottobre, invece non è cambiato nulla”. Ieri, la residente ha contattato nuovamente la TIM e ha appreso che Cincet SpA è stata appaltata per risolvere il guasto. “Speriamo che agiscano prima possibile, perché la situazione è diventata insostenibile”, afferma con un misto di speranza e frustrazione. Il disagio non è isolato: altri residenti di contrada Bura, a Tolentino, stanno vivendo una situazione simile, amplificando la preoccupazione per l'affidabilità dei servizi di telecomunicazione nella zona. In un momento in cui la connessione a internet è diventata fondamentale non solo per il lavoro, ma anche per rimanere in contatto con il mondo esterno, la mancanza di un servizio essenziale come la rete fissa ha sollevato interrogativi sul diritto al risarcimento. La cittadina, informata su questa possibilità, sottolinea l'importanza di un adeguato indennizzo per il disagio subito. “Per il disagio che ha creato ci vuole un risarcimento importante”, conclude  con determinazione.

05/11/2024 17:08
A Civitanova arriva 'Punto e Pasta', la nuova idea de La Pasta di Camerino: "Entro il 2025 anche a Roma e a Milano"

A Civitanova arriva 'Punto e Pasta', la nuova idea de La Pasta di Camerino: "Entro il 2025 anche a Roma e a Milano"

Dopo anni di successi nella produzione di pasta di alta qualità, La Pasta di Camerino ha intrapreso un'avventura gastronomica con l'apertura di Punto e Pasta , un ristorante che promette di celebrare e valorizzare il prodotto attraverso un format innovativo e distintivo. Situato nel cuore di Civitanova Marche, questo locale ha già attirato l'attenzione dei clienti, diventando un punto di riferimento per coloro che cercano un'esperienza culinaria autentica. La filosofia di Punto e Pasta si fonda su un profondo rispetto per le tradizioni locali e per la qualità degli ingredienti. Federico Maccari, uno dei figli del fondatore Gaetano, spiega che il nome del ristorante è stato scelto per mettere in risalto la pasta stessa, piuttosto che il marchio, sottolineando l'importanza del prodotto e della sua origine. “Vogliamo che i clienti vivano un'esperienza che racconti la storia della nostra terra e delle nostre tradizioni culinarie”, afferma Federico. Il menù di Punto e Pasta è un viaggio attraverso la gastronomia italiana, con un'attenzione particolare alle ricette marchigiane. Il piatto forte del ristorante è ovviamente la pasta di Camerino, preparata con ingredienti freschi e di alta qualità provenienti dalla filiera locale. Ogni piatto è pensato per esaltare il sapore della pasta, utilizzando tecniche di preparazione tradizionali che riflettono l'impegno dell'azienda per la qualità. Inoltre, il ristorante non è solo un luogo dove gustare del buon cibo, ma anche un ambiente che racconta la storia dell'azienda. La scelta di utilizzare arredi e decorazioni che richiamano il mondo della pasta e della tradizione culinaria marchigiana contribuisce a creare un'atmosfera calda e accogliente. Un aspetto fondamentale del ristorante è il suo impegno per la sostenibilità. La cucina di Punto e Pasta è interamente elettrica o a induzione, con un design mirato all'efficienza energetica e all'organizzazione del lavoro. L'azienda ha fatto scelte consapevoli, assicurando che tutte le operazioni siano ecocompatibili, senza compromettere la qualità del servizio e dei piatti offerti. Federico sottolinea l'importanza di questa scelta: “Vogliamo dimostrare che si può coniugare tradizione e innovazione, offrendo un'esperienza gastronomica che sia sostenibile e rispettosa dell'ambiente.” L'apertura di Punto e Pasta rappresenta solo il primo passo di una strategia più ampia. Federico e la sua famiglia hanno già in programma di espandere il concetto a grandi città come Roma e Milano entro il 2025. “Vogliamo portare la nostra visione gastronomica in piazze importanti, dove la nostra idea di qualità e tradizione possa risuonare ancora di più". 

05/11/2024 13:03
Eccellenza della ristorazione: encomio del Consiglio regionale per “Pippo e Gabriella”

Eccellenza della ristorazione: encomio del Consiglio regionale per “Pippo e Gabriella”

A Palazzo delle Marche la consegna dell’encomio del Consiglio regionale al ristorante “Pippo e Gabriella”. Il riconoscimento, condiviso dal presidente Dino Latini e dall’Ufficio di presidenza, è stato proposto dal consigliere regionale Simone Livi che ha consegnato l’attestato alla titolare Gabriella Bompadre, accompagnata dai figli Fabio e Marco.  “Oggi – ha detto Livi – premiamo un’eccellenza della ristorazione che ha fatto conoscere il territorio, un punto di riferimento per residenti e turisti, gestito dalla stessa famiglia con passione e competenza”. Dopo quarantasei anni di attività, per la signora Gabriella i capisaldi restano  “i piatti della tradizione marchigiana e i prodotti locali”. Nella motivazione dell’encomio al ristorante fondato nel 1978 dal marito Giuseppe Domizi, “Pippo”, scomparso nel 2022, “il merito di rappresentare una realtà marchigiana di eccellenza nel settore della ristorazione, con grande attenzione al cliente e alla qualità del servizio”.

04/11/2024 13:40
Civitanova in festa: Pietro Riva e Sara Nestola trionfano nella Mezza Maratona tricolore

Civitanova in festa: Pietro Riva e Sara Nestola trionfano nella Mezza Maratona tricolore

Si è conclusa stamattina a Civitanova la tre giorni di festa all'insegna dello sport e del tricolore. Pietro Riva e Sara Nestola vincono il titolo italiano 2024 di Mezza Maratona assegnato in occasione della Stracivitanova tricolore, la 21.097km di Civitanova Marche che nella mattinata di oggi,domenica 3 novembre,ha visto al via circa 900 iscritti. Tante le persone intervenute in centro, complice una bella giornata d’autunno.“Salutiamo con entusiasmo tre giorni di eventi dedicati alla mezza maratona, una manifestazione nazionale che ha trasformato Civitanova in un vivace palcoscenico sportivo, con oltre mille partecipanti che hanno invaso le nostre strade di energia e vitalità – ha scritto il sindaco Fabrizio Ciarapica dopo le premiazioni sul palco di piazza XX settembre.È stata un'opportunità straordinaria per celebrare il valore dello sport, ma anche per far conoscere la nostra città a tantissime persone ed invitarle a tornare di nuovo.Grazie, a partire dall’ Atletica Civitanova, a tutti coloro che hanno preso parte e contribuito a rendere questa manifestazione un vero successo!” Presenti per l’Amministrazione comunale il vicesindaco e assessore allo Sport Claudio Morresi: “Una giornata bellissima, una grande festa per lo sport e per la nostra città  – ha detto Morresi – In tanti ci hanno ringraziato e apprezzato la città. Sentire i complimenti da parte di persone che non erano mai state a Civitanova ci riempie di orgoglio”. Sul palco insieme a Sergio Bambozzi, presidente dell’Atletica civitanovese, anche il consigliere regionale Pierpaolo Borroni, la comandante del Porto Chiara Boncompagni, e le massime autorità degli organismi sportivi il presidente del Coni Marche Fabio Luna, presidente comitato regionale Fidal Marche Fabio Romagnoli. “Aspettavamo da tanto questo evento, che stiamo organizzando da mesi e siamo felici e soddisfatti di questa giornata – ha detto Sergio Bambozzi, presidente dell’Atletica Civitanova – C’era tanta gente a fare da pubblico, sul molo, sul lungomare, sul corso e in piazza, all’arrivo, complice la bella giornata: il meteo ci ha aiutato. Siamo felici di aver regalato alla città di Civitanova questo evento, che è andato in diretta streaming. Comprendo i disagi, ma era un evento importante, che aveva bisogno dei suoi tempi per l’organizzazione”.Riva taglia il traguardo dopo 1h02'47" lasciandosi alle spalle sia Joseph Kimeli, secondo il 1h02'49", che Nekagenet Crippa, terzo in 1h03'07" e argento tricolore. Podio italiano completato da Badr Jaafari, anche lui 1h03'07" e Quazzola Italo. Tra gli Under 23 la spunta Nicolò Bedini in 1h04'33" mentre tra gli Junior sale sul gradino più alto del podio Abrham Angino Carson Gotti Asado (1h08'00"). Tra le donne vince la Elvanie Nimbona in 1h11'24" con la Nestola che chiude in 1h12'32". Terzo gradino del podio per la keniana Teresiah Kwamboka Omosa (1h13'04") mentre la classifica italiana vede a seguire Nicole Reina (1h13'29") e Federica Sugamiele (1h13'46". Gara Under 23 che conferma l'incertezza della vigilia: vince Aurora Bado in 1h15'04" precedendo di soli 6 secondi Isabella Caposieno (1h15'10"), nuova campionessa italiana Juniores è invece Margerita Voliani (1h18'22").    

03/11/2024 17:35
Sefro rinnova il bocciodromo: un progetto di riqualificazione energetica e turistica da 800 mila euro

Sefro rinnova il bocciodromo: un progetto di riqualificazione energetica e turistica da 800 mila euro

Il Comune di Sefro è lieto di annunciare l’avvio di un importante progetto di riqualificazione energetica e rifunzionalizzazione del bocciodromo comunale. Grazie a un finanziamento complessivo di circa 800.000 euro, di cui 685.000 euro provenienti da un contributo regionale e la restante parte coperta dal Conto Termico del GSE, la struttura sarà trasformata in un moderno spazio polivalente al servizio della comunità e dei visitatori. L’intervento, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, mira a rendere il bocciodromo un luogo di aggregazione e di promozione del territorio, con particolare attenzione alle esigenze dei giovani e al potenziamento dell’offerta turistica del territorio. Il progetto prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico, consentendo di ridurre significativamente i consumi energetici e l’impatto ambientale della struttura. Gli spazi interni saranno completamente ripensati e riorganizzati per ospitare diverse funzioni. Sarà creato anche uno spazio di incontro e di scambio dove poter studiare, giocare e partecipare ad attività ricreative e laboratori. Considerando la crescente popolarità della mountain bike e la posizione strategica di Sefro, con l’altopiano di Montelago, il bocciodromo diventerà un punto di riferimento anche per accogliere gli appassionati di questo sport, con spazi vicini per il deposito e la manutenzione delle biciclette, spogliatoi e servizi dedicati. Inoltre, la struttura diventerà un punto di riferimento per i turisti, con servizi dedicati alla promozione delle bellezze naturalistiche e culturali del territorio. Oltre all’impianto fotovoltaico, saranno realizzati interventi di isolamento termico e di sostituzione degli infissi, al fine di migliorare ulteriormente l’efficienza energetica dell’edificio. L’assessore comunale Corrado Carminelli esprime grande soddisfazione per l’imminente avvio di questo progetto: “Grazie al finanziamento regionale e al contributo del GSE, potremo offrire ai cittadini, e in particolare ai giovani, uno spazio completamente rinnovato, accogliente e funzionale. Il bocciodromo, insieme al parco comunale oggetto di un altro finanziamento, diventerà un punto di riferimento per la socializzazione, lo sport e il tempo libero.” Il Sindaco Pietro Tapanelli ringrazia la Regione Marche e l’assessore regionale Francesco Baldelli per il sostegno concreto offerto ai piccoli comuni: “Questi bandi sono fondamentali per permetterci di investire in progetti di riqualificazione e di offrire servizi di qualità ai cittadini. Con questo intervento, che si aggiunge ad altri finanziamenti già ottenuti, completiamo la riqualificazione di tutti i luoghi cardine del nostro Comune.” Anche Alessandro Midei, Presidente del Consiglio Comunale e delegato al bilancio, plaude all’ottenimento di questo finanziamento: “Interventi di questa portata sarebbero irrealizzabili con le sole casse comunali. Grazie a questi contributi, possiamo investire in infrastrutture moderne e funzionali, migliorando la qualità della vita dei nostri cittadini e promuovendo lo sviluppo del territorio.” Il Comune di Sefro, con la sua vocazione naturalistica, rappresenta una meta ideale per gli amanti dello sport e della tranquillità. La riqualificazione del bocciodromo comunale contribuirà ad arricchire l’offerta turistica del territorio, attraendo nuovi visitatori e promuovendo un turismo sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

03/11/2024 11:42
L'EDITORIALE DI FUSARO - Alternanza senza alternativa. Miseria di destra e sinistra

L'EDITORIALE DI FUSARO - Alternanza senza alternativa. Miseria di destra e sinistra

La miseria della politica odierna italiana rispecchia in maniera perfetta e aderente la miseria della politica in tutto l’Occidente o, meglio, l'uccidente liberal-atlantista, come ormai sarebbe più opportuno appellarlo. Secondo quanto abbiamo provato a mostrare nel nostro studio "Demofobia", stiamo vivendo ormai da diversi lustri nel tempo dell'alternanza senza alternativa, in cui la destra neoliberale e la sinistra neoliberale si alternano al governo garantendo in tal guisa la tenuta dello stesso ordine liberale dominante. Quest'ultimo appare sempre più simile a un'aquila con doppia apertura alare: con le sue ali destra e sinistra, detta aquila vola alta nei cieli della globalizzazione turbocapitalistica, per poi scendere in picchiata rapinosamente sui popoli, sulle classi lavoratrici e sulle nazioni, secondo quella lotta di classe univocamente condotta dall'alto che caratterizza il desertico paesaggio della globalizzazione neo-liberale. Dobbiamo immaginare, in effetti, la destra e la sinistra in quanto espressioni del medesimo ordine neoliberale come due zelanti maggiordomi, differenti unicamente per il colore della livrea indossata. In questa fiction che farebbe ridere se solo non facesse piangere, il maggiordomo di destra con la livrea bluette e il maggiordomo di sinistra con la livrea fucsia si sfidano tra loro per conquistare il posto al servizio del padronato cosmopolitico o patriziato sans frontières che dir si voglia. Per questo motivo, destra bluette e sinistra fucsia non si distinguono per le idee e per i programmi, che anzi tendono sempre più a coincidere sotto il segno del liberalismo politico, del liberismo economico, del nichilismo arcobalenico culturale, dell'imperialismo atlantista. Fanno anzi a gara a chi rappresenta meglio queste istanze e, dunque, può piacere di più ai padroni del mondo. Si dice sempre, e non senza buone ragioni, che presso i totalitarismi novecenteschi vigeva il Partito Unico, dacché tutte le altre forze politiche erano poste fuori legge. Nel quadro del nuovo ordine mondiale liberal-atlantista, la situazione è solo apparentemente diversa: abbiamo certo una pluralità caleidoscopica di partiti, ma tutti risultano varianti del medesimo messaggio liberale e atlantista, cosicché il sempre celebrato pluralismo si risolve in un finto pluralismo, in cui i plurali sono tutti espressione del medesimo. E, in tal guisa, non esistono realmente partiti plurali, ma un Partito Unico fintamente articolato del capitale, secondo la figura che il mio maestro Costanzo Preve chiamava della omogeneità bipolare o, ancora, secondo la figura che Domenico Losurdo appellava del monopartitismo competitivo neo-liberale. La stessa struttura di comando dell'ordine neoliberale risulta sempre più simile a una oligarchia finanziaria plebiscitaria: nei consessi privati, la classe dominante decide le proprie traiettorie e le proprie strategie, che poi impone sovranamente ai maggiordomi politici operanti nei parlamenti nazionali. Per parte sua, il popolo si illude di vivere in democrazia perché gli viene concesso di scegliere, con le elezioni, quali maggiordomi mandare a prendere gli ordini in parlamento dalla classe capitalistica transnazionale. Insomma, la democrazia risulta oggi un guscio vuoto, un semplice nome che copre e legittima una struttura intimamente non democratica, de facto coincidente con l'autogoverno della plutocrazia neoliberale e dei mercati.

03/11/2024 11:08
Una nuova bibliotechina per la pediatria di Macerata: donazione di Edif per i piccoli pazienti

Una nuova bibliotechina per la pediatria di Macerata: donazione di Edif per i piccoli pazienti

Una seconda donazione a distanza di poco tempo dalla precedente, si registra sempre a favore dell’Unità Operativa della Pediatria di Macerata, diretta dalla Dr.ssa Martina Fornaro. Stavolta è l’azienda Edif con sede a Corridonia che ha consegnato al Reparto pediatrico una bibliotechina contenente ben 119 volumi adatti ai bambini da 0 a 6 anni. Le corsie della Pediatria maceratese si arricchiscono di libri e storie destinate ai piccoli pazienti. Ha espresso un vivo ringraziamento per l’ulteriore donazione la Responsabile della Libreria Giunti al Punto di Macerata Raffaella di Gioia: “Ringraziamo da parte nostra l’azienda Edif che ha voluto aderire al progetto “Aiutaci a crescere. Regalaci un libro! Edizione 2024”, attivo in tutte le librerie Giunti al Punto d’Italia”. “Le donazioni alla nostra Ast di Macerata sono la testimonianza tangibile della generosità e della vicinanza della popolazione nei confronti della nostra Azienda, alla quale i privati cittadini che donano riconoscono l’impegno e la dedizione che i nostri professionisti dedicano al servizio della salute pubblica”- dichiara il Direttore Generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci. “La rete di solidarietà è estremamente preziosa per rendere il luogo di cura a misura di bambino – dichiara il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini –. Per questo desidero ringraziare tutti i donatori che con la loro generosità contribuiscono all’umanizzazione degli ambienti di cura”.  

03/11/2024 10:54
Camerino, 850 mila euro per la ristrutturazione di Rocca Varano: al via i lavori di riqualificazione

Camerino, 850 mila euro per la ristrutturazione di Rocca Varano: al via i lavori di riqualificazione

La ristrutturazione di Rocca Varano sarà presto realtà. L’Amministrazione comunale ha infatti messo a punto un progetto di recupero della storica Rocca, danneggiata dal sisma, che sarà così oggetto di una profonda riqualificazione. Tornerà dunque a splendere un edificio simbolo della Città e di tutto il territorio che sarà ristrutturato dai danni del terremoto, con abbattimento delle barriere architettoniche, messa a norma dal punto di vista sia degli impianti sia della sicurezza e sarà inoltre impreziosito da un allestimento museale. Il progetto del Comune di Camerino sarà finanziato in gran parte grazie alla partecipazione al bando della Regione Marche, dedicato ad investimenti in opere pubbliche di riqualificazione urbana, attraverso progetti di promozione e accoglienza turistica e culturale, in cui Camerino è risultato tra i primi in graduatoria. Il contributo approvato dalla Giunta regionale è infatti di 750 mila euro, su un intervento dal costo previsto di circa 850 mila euro. “Finalmente restituiamo dignità dopo otto anni a uno dei luoghi simbolo della Città, Rocca Varano - dice il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli - Questo accadrà grazie al lavoro che va avanti ormai da mesi da parte dell’Amministrazione comunale e che oggi si concretizza con l'attribuzione di questo contributo da parte della Regione Marche. Contributo che nasce appunto da quella filiera istituzionale tra Amministrazione regionale e comunale, garantita anche grazie alla presenza del vicepresidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui che ci sta permettendo in questi mesi di attingere sempre più a fondi regionali. Si tratta sicuramente di un contributo importante, 750 mila euro per un lavoro di circa 850 mila a cui l’Amministrazione ha tenuto particolarmente, proprio perché andiamo a riconsegnare e a riqualificare uno dei luoghi simbolo della Città. Il grazie va all'assessore ai Lavori pubblici Falcioni e all'assessore al Turismo Piscini che hanno seguito il progetto che restituirà al territorio la porta di accesso alla vallata del Chienti. Siamo veramente contenti e c’è grande soddisfazione, perché l'azione dell'Amministrazione si sta concretizzando sempre più con segni tangibili che sono poi quelli che possiamo lasciare alle future generazioni”. “Ora avanti tutta con la parte esecutiva dell'intervento nei prossimi mesi - prosegue Lucarelli - L'intervento è sicuramente ambizioso poiché vede, oltre al recupero strutturale della Rocca, anche la sua riqualificazione e rifunzionalizzazione ai fini culturali e turistici: ci sarà un gran lavoro dietro per arrivare fino alla fine in tempi brevi e sistemare veramente un altro tassello importante in quello che è il recupero a 360 gradi della Città di Camerino”.

02/11/2024 18:20
Carenza di ferro, un problema che colpisce l'80% della popolazione: come ottimizzare l'assorbimento

Carenza di ferro, un problema che colpisce l'80% della popolazione: come ottimizzare l'assorbimento

Il ferro è un nutriente fondamentale per la nostra salute, indispensabile per la produzione di emoglobina, la proteina nei globuli rossi responsabile del trasporto dell’ossigeno in tutto il corpo. Nonostante la sua importanza, la carenza di ferro è sorprendentemente diffusa: secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, fino all'80% della popolazione globale potrebbe esserne colpita, con le ragazze in età fertile tra le categorie più vulnerabili a causa delle perdite ematiche mestruali. La carenza di ferro può portare all'anemia sideropenica, una condizione che si manifesta con sintomi quali stanchezza, indebolimento del sistema immunitario e difficoltà nella termoregolazione. Per valutare se si è carenti di ferro, il dosaggio della ferritina nel sangue è un metodo efficace e ampiamente utilizzato. Come affrontare la carenza di questo elemento? Mangiare più carne rossa è davvero sufficiente? È importante sapere che il ferro negli alimenti si presenta in due forme: il ferro eme e il ferro non eme. Il ferro eme, presente negli alimenti di origine animale come le carni rosse e i frutti di mare, è facilmente assorbibile dal nostro organismo. Al contrario, il ferro non eme, contenuto in alimenti vegetali come legumi, rucola, timo, cereali integrali, broccoli e carciofi, viene assimilato con maggiore difficoltà. È risaputo che una dieta ricca di fonti vegetali sia associata a numerosi benefici per la salute, mentre un consumo eccessivo di carni rosse può comportare rischi. Di conseguenza, è fondamentale imparare come ottimizzare l’assorbimento del ferro dai vegetali, senza compromettere il proprio benessere con un consumo eccessivo di carni rosse. Per migliorare l’assorbimento del ferro non eme, è utile combinare questi alimenti con fonti di vitamina C, come agrumi, kiwi, peperoni e pomodori, o con alimenti contenenti ferro eme. Ad esempio, condire vegetali e legumi con succo di limone o preparare una pasta integrale con un sugo di vongole e pomodorini freschi può essere un'ottima strategia. Inoltre, il ferro presente nei cereali integrali e nei legumi è spesso legato all’acido fitico, una molecola che ne riduce l’assimilazione. Un rimedio efficace per ovviare a questo problema è lasciare questi alimenti in ammollo per tutta la notte prima della preparazione. Anche la modalità di cottura gioca un ruolo cruciale: le alte temperature possono ridurre la biodisponibilità del ferro, quindi è preferibile consumare i vegetali crudi o cucinarli in modo breve e delicato per preservarne le proprietà nutrizionali. Al contrario, abbinamenti come quelli con latte, formaggi e bevande contenenti tannini, come tè e caffè, possono ostacolare l’assorbimento. Anche il vino rosso, spesso associato al consumo di carne, può limitare l’efficacia dell’assimilazione del ferro. In conclusione, contrariamente a quanto si possa pensare, una bistecca (soprattutto se accompagnata da un bicchiere di vino) non è necessariamente la soluzione ideale per affrontare una carenza di ferro. Prestare attenzione agli abbinamenti e alle tecniche di preparazione degli alimenti può fare una grande differenza nel migliorare l’apporto di ferro nella dieta, permettendo di sfruttare al meglio le fonti alimentari disponibili e mantenere un buono stato di salute.

02/11/2024 15:40
"Macerata città cardioprotetta": oltre 60 cittadini al corso di formazione

"Macerata città cardioprotetta": oltre 60 cittadini al corso di formazione

Sono stati oltre 60 i cittadini che, nei giorni scorsi, hanno preso parte alle prime serate informative promosse dall’associazione provinciale C.I.V.E.S. O.d.V. di Macerata che rientrano all’interno delle attività del progetto “Macerata città Cardioprotetta”. I corsi si sono svolti nelle frazioni di Sforzacosta, Piediripa e Villa Potenza. “Macerata città Cardioprotetta” è un progetto patrocinato dal Comune di Macerata - assessorato alla Protezione Civile -ideato dall’associazione Unbetables e promosso dall’associazione provinciale C.I.V.E.S. O.d.V. di Macerata, finalizzato all’installazione di defibrillatori salvavita in luoghi strategici della città. A settembre l’Amministrazione comunale ha inaugurato i primi totem nelle tre frazioni; le apparecchiature sono state donate da Cirioni Trasporti (Sforzacosta), dalla Orim S.p.a (Piediripa) e dal gruppo CB Tigrotto ETS – ODV (Villa Potenza). Contestualmente sono partiti, nei giorni scorsi, i primi incontri informativi durante i quali i partecipanti hanno ricevuto da parte degli infermieri del Cives, informazioni sul funzionamento della Centrale Unica di Risposta Marche Umbria N.U.E., dell'app "112 Where Are U", sull'organizzazione del sistema di Emergenza Sanitaria della Provincia di Macerata, sul funzionamento della Centrale Operativa 118 di Macerata, sul riconoscimento e trattamento di un malore oltre alla visione del funzionamento del Defibrillatore Semiautomatico. “Siamo davvero soddisfatti del grande successo registrato dall’iniziativa ‘Macerata città Cardioprotetta’ perché siamo riusciti a sensibilizzare molti cittadini su una tematica fondamentale – ha detto l’assessore con delega alla Protezione Civile Paolo Renna -. Semplici ma indispensabili informazioni che permettono di riconoscere un arresto cardiaco e formano i cittadini su come comportarsi di conseguenza; è fondamentale creare una rete di protezione nelle comunità per abbattere l’inaccettabile numero di decessi causati dall’arresto cardiaco ed è importante che le persone siano formare in maniera adeguata. Rinnovo il ringraziamento dell’Amministrazione Parcaroli all’impegno di Cives e Unbeatables Onlus”. I corsi di formazione proseguiranno anche nelle prossime settimane e per avere informazioni è possibile contattare il Cives al numero 340-0645360 o contattare i Comitati di quartiere di appartenenza.

02/11/2024 10:26
Un simbolo di pace tra i popoli: "L'abbraccio" di Stefano Leoperdi premiato al Concorso Sostenibilità Cooperativa

Un simbolo di pace tra i popoli: "L'abbraccio" di Stefano Leoperdi premiato al Concorso Sostenibilità Cooperativa

Nel corso della “IV Giornata della Sostenibilità Cooperativa”, svoltosi il 29 ottobre presso il Palazzo della Cooperazione di Roma, sono state premiate 21 cooperative tra le molte partecipanti al Concorso Sostenibilità Cooperativa, organizzato da Confcooperative a livello nazionale. L'iniziativa mira a valorizzare l'impegno della cooperazione nello sviluppo dei principi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con premi offerti da Fondosviluppo. Tra le realtà premiate, l'unico rappresentante delle Marche è stata Meridiana Cooperativa Sociale, che ha conquistato la giuria con la fotografia “L'abbraccio” di Stefano Leoperdi, presentata nella categoria “Pace”. Il concorso prevedeva, infatti, l’invio da parte dei partecipanti di un’opera  che ritraesse o raccontasse attività delle cooperative, riconducibili alle cinque P dell’Agenda 2030:  Persone, Pianeta,  Prosperità, Pace e Partnership. Tutte le opere in concorso dovevano essere corredate da una didascalia/descrizione e ogni cooperativa si poteva  candidare con un'unica opera (una foto, un’opera, un video).  “L’abbraccio” di Stefano Leoperdi, che ha partecipato per la “categoria Pace” e ha colpito la giuria tecnico-artistica a livello nazionale, racconta infatti, il contributo e l’impegno di Meridiana, anche fuori dal territorio nazionale, in uno dei luoghi più inospitali del nostro pianeta: i campi profughi Saharawi, altipiano dell’Hammada, nel cuore del deserto del Sahara in Algeria. Come noto, la Commissione Europea, ha definito la popolazione Saharawi i "profughi dimenticati", per il protrarsi nel tempo di una condizione della quale, ancora oggi, dopo  quasi 50 anni, non si intravede un superamento.  E’ un popolo molto paziente e pacifico, che ha fatto della diplomazia la sua unica arma e che ha scelto di non ricorrere al terrorismo e alla violenza, come forma di propaganda per divulgare la propria causa. Proprio questa sua caratteristica, di essere un popolo che ha scelto una lunga attesa di pace, anziché una guerra  per ottenere l’autodeterminazione, ha spinto anche Meridiana ad  attivarsi concretamente, partecipando a missioni umanitarie nei campi profughi, con  progetti di solidarietà, per alleviare la difficili condizioni in cui il popolo è costretto a vivere. La cooperativa ha raccontato come nel 2007 abbia adottato a distanza Naha, una bambina che viveva nei campi profughi Saharawi con gravi problemi di salute, incapace di parlare, poiché nel posto dove sua madre l’aveva partorita, non c’erano ospedali ne medici e cure per le sue necessità. Per rafforzare quel patto di amicizia con la bambina e la sua famiglia, nel  2008, era, poi, partita da Macerata una delegazione, per portare aiuti umanitari e sostegno alla causa del popolo saharawi. In quell’occasione, operatori di Meridiana hanno incontrato Naha, visitato la tenda di famiglia e consegnato cibo e giocattoli. Negli anni a seguire, le spedizioni di personale e collaboratori di Meridiana presso i campi sono continuate per diversi e importanti progetti, anche in collaborazione con istituzioni, quali il Comune di Macerata e la Regione Marche.  La foto “L’abbraccio” di Stefano Leoperdi, premiata nel corso dell’iniziativa svoltasi a Roma,  ferma nel tempo, l’abbraccio tra una donna saharawi capofamiglia e la direttrice generale di Meridiana Cooperativa Sociale, Barbara Vittori, nel momento del saluto prima del viaggio di ritorno in Italia. Un abbraccio carico della grande commozione per la vicinanza espressa ad un popolo che, con grande dignità, cela la sofferenza di una vita lontana dalla propria patria e dai propri affetti. Un abbraccio carico di silenzio, al di sopra delle diversità di cultura, religione, ruolo, colore della pelle e che racconta la commossa gratitudine, di chi vive una lunga attesa con la paura di essere dimenticato. Un abbraccio premiato in questa occasione perché simbolo di pace tra tutti i popoli della Terra. 

01/11/2024 18:55
Rainbow acquisisce i diritti di Pinky: una nuova vita per il coniglio rosa di Massimo Mattioli

Rainbow acquisisce i diritti di Pinky: una nuova vita per il coniglio rosa di Massimo Mattioli

Rainbow, la content company italiana fondata da Iginio Straffi e celebre per i successi internazionali delle Winx e dei Gormiti, ha annunciato un'importante acquisizione: i diritti della storica proprietà intellettuale italiana di Pinky , il leggendario coniglio rosa creato da Massimo Mattioli. Rainbow si arricchisce così di un'altra iconica figura del mondo dell'intrattenimento, con l'obiettivo di esplorare nuove direzioni creative. Fin dal suo debutto nel 1973 sulle pagine de Il Giornalino , Pinky ha conquistato generazioni di lettori con il suo umorismo surreale e le avventure rocambolesche. Le storie del coniglio rosa, che sfidano le leggi della logica e regalano risate ai limiti dell'assurdo, hanno reso Massimo Mattioli uno degli autori più amati e riconoscibili del fumetto italiano. Attraverso questa operazione, Rainbow punta a dare una nuova vita al personaggio. "Rainbow pone le basi per dare nuova vita a uno dei personaggi più amati e iconici del fumetto italiano, confermando la propria volontà di continuare a investire nel patrimonio artistico italiano, valorizzando i classici del fumetto e proponendoli in chiave moderna al pubblico di oggi", ha dichiarato la società. Straffi, fondatore di Rainbow, ha espresso grande entusiasmo per questa nuova avventura: "I personaggi di Massimo Mattioli sono stati tra i più avanguardisti e innovativi del panorama fumettistico italiano. Ho sempre ammirato il suo stile e il suo talento nel fare umorismo con grande versatilità , mantenendo sempre una cifra stilistica unica, surreale e iperbolica. Per noi è un grande onore acquisire la sua opera più longeva e trasversale. Pinky ha ancora molto da raccontare alla nostra società". L'acquisizione si inserisce in un contesto di espansione continua per Rainbow, che negli anni ha costruito un portfolio con grandi nomi dell'intrattenimento globale e numerose collaborazioni e licenze internazionali. Con Pinky , Rainbow si prepara a reinterpretare un classico del fumetto italiano, promettendo di conquistare anche il pubblico moderno con nuove e sorprendenti avventure.

01/11/2024 17:43
Monte San Martino, tornare nel passato e assaporarlo? All'Azienda Gobbi si può: viaggio tra i meleti antichi (FOTO e VIDEO)

Monte San Martino, tornare nel passato e assaporarlo? All'Azienda Gobbi si può: viaggio tra i meleti antichi (FOTO e VIDEO)

Nel cuore delle Marche, tra dolci colline e paesaggi incantevoli, sorge l'Azienda Gobbi di Monte San Martino, un luogo dove la passione per la terra si intreccia con una tradizione secolare. Già ai piedi della strada che conduce in cima alla collina, l’armonia di profumi dolci e fruttati dei meleti prelude alla gentilezza, nell’accoglierci, dei titolari Caterina e Ruffino Gobbi e della loro mamma, Maria. La giornata è illuminata da un sole caldo, che sembra aver "baciato" una giornata bella, fatta di coincidenze inaspettate quanto perfette: arrivati all’interno del punto vendita c’è un gruppo di studenti dell'Istituto Agrario Morra Vivarelli di Fabriano i quali, con occhi curiosi e attenti, seguono la lezione del prof. Giorgio Murri, dottore agronomo presso l'Università Politecnica delle Marche, che ci guida in un viaggio, dove la conoscenza più tecnica si unisce al fascino della narrazione, tra le varietà antichissime di mele, rivelando storie di un passato ricco di sapori e sapienza. “Senza biodiversità non abbiamo un futuro” afferma Murri, sottolineando l’importanza di riscoprire e tutelare le antiche varietà locali, che affondano le radici nella storia marchigiana, risalendo fino all'epoca romana. La biodiversità non è solo un concetto ecologico, ma una vera e propria chiave di lettura del nostro passato, una finestra su un mondo di profumi e sapori dimenticati: " E' importante - prosegue l’agronomo- perché abbiamo un mondo di profumi, di sapori, di possibilità di conservare in maniera naturale la frutta e di mangiare frutta fresca, come le mele, già dal periodo estivo fino alla Pasqua dell’anno successivo, lavorando con delle varietà che un tempo erano di questo territorio”. Qui, la tradizione si fonde con l’innovazione, portando alla luce tipologie che rischiavano di essere perdute nell’oblio dei tempi moderni. Ogni meleto è una tessitura di storie antiche, un palinsesto di memorie contadine che rivelano l’importanza di custodire il patrimonio agronomico.Queste mele, frutti di un’epoca passata, non solo arricchiscono le tavole contemporanee, ma offrono anche un'opportunità unica di rivitalizzare le aree montane, contribuendo a un'agricoltura più sostenibile. “Tutte queste piante sparpagliate nel territorio- conclude Giorgio Murri- sarebbero andate perdute, visto la meccanizzazione, se non fosse stato per lo studio, la catalogazione e la conservazione da parte della Regione, dell’Amap, dell’Università Politecnica delle Marche e soprattutto degli agricoltori ‘custodi’. Tutto questo ha dei grandi vantaggi perché, a disposizione del consumatore, portiamo sapori caratteristici che erano, e sono ancora, nella memoria degli anziani e sono anche fonte di scoperta per i più giovani. Da una parte c’è la possibilità, quindi, di conservare il materiale, dall’altra la possibilità di reimmettere in commercio antiche varietà e quindi antichi sapori e saperi del territorio”. Caterina Gobbi ci racconta come l’Azienda, fondata circa trent’anni fa dal padre Umberto, sia stata avviata per passione, senza l’intento immediato di commercializzazione. “L’Azienda è nata con mio padre, al quale l’Assam aveva proposto di coltivare alcune varietà di mele rosa e mele antiche” spiega la titolare, riflettendo su come il progetto sia evoluto nel tempo: “Inizialmente era un impianto con circa ottanta varietà poi, nel corso degli anni, abbiamo visto che alcune di queste non avevano una lunga conservazione, quindi, è stato riadattato l’impianto e siamo andati avanti arrivando a una trentina di varietà”. La scelta di coltivare varietà adatte a una conservazione naturale ha creato non solo un legame profondo con la terra, ma ha anche promosso un rapporto intimo e amichevole con i clienti, trasformando la vendita in un intreccio prezioso di relazioni: “Solo successivamente, è venuta l'idea di rivolgersi a una clientela che oggi viene regolarmente ad acquistare le mele. Con quest’ultima si è creato un rapporto davvero molto bello; non è più un rapporto venditore-acquirente ma di amicizia”. Le difficoltà affrontate, dai cambiamenti climatici alla meccanizzazione dell’agricoltura, non hanno mai fermato la determinazione della famiglia Gobbi: “Abbiamo affrontato molte difficoltà nel portare avanti il progetto; tra queste c’è sicuramente il cambiamento climatico. Attualmente, il clima è in costante variazione quindi anche noi,ogni giorno, dobbiamo fare i conti con diverse problematiche (da ultima quella di una mosca che attacca qualsiasi frutto e che, fino a poco tempo fa, era presente solo a quote più basse): nonostante questo si va sempre avanti con dedizione e passione”. Ruffino Gobbi, aggiungendo il suo contributo, ci parla delle proprietà organolettiche della mela rosa, un frutto che si distingue per la sua capacità di conservarsi nel tempo, acquistando sapore e carattere, oltre che di contrastare l’invecchiamento precoce. “L’idea iniziale è stata quella di riportare sulle tavole un frutto che si stava perdendo. Poi, contemporaneamente, si è capito, invece, che c’era anche dell’altro: la riscoperta di questo frutto e di altri frutti antichi portava con sé innanzitutto un discorso di sostenibilità perché, conservandosi da soli, non avevano bisogno di celle frigorifere. Inoltre, avendo questa tipologia di mele una buccia spessa e una polpa soda, sono meno attaccate dai parassiti, rendendo così possibile l’eliminazione di fitofarmaci”. Sempre dal punto di vista della sostenibilità: “L’impianto stesso - prosegue il titolare - è stato pensato con l’inerbimento che permette alle piante di avere specifiche caratteristiche che sono diverse da un frutteto che sfrutta l’irrigazione. Tutto questo ci ha permesso nel tempo di poter offrire della frutta diversa da quella che normalmente arriva sugli scaffali dei supermercati. In questo contesto, la riscoperta dei sapori diventa un elemento chiave. “Ad alcune persone queste mele fanno ricordare l’infanzia perché sono sapori di quando erano bambini: risentirli e insieme riscoprirli, a distanza di tempo, riapre una sorta di piccola scatola del tesoro” chiosa Ruffino, richiamando alla mente l’immagine di un mondo in cui il cibo non era solo nutrimento, ma momento di convivialità che si sedimenta, col tempo, nella memoria delle emozioni le quali, come i desideri cantati da Battiato, “non invecchiano quasi mai con l’età”. Pertanto, queste tipologie di mele diventano quell’elemento capace di evocare emozioni dal profondo, legando indissolubilmente il passato al presente. In un’esistenza umana scandita da ritmi incalzanti, i meleti dell'Azienda Gobbi non rappresentano solo una coltivazione, ma una testimonianza viva della storia, di una tipologia di agricoltura che, attraverso una ricerca tecnica e appassionata, dal “tempo perduto” giunge al “tempo ritrovato”.  

01/11/2024 13:00
"Un ponte culturale per connettere Cina e Macerata": riconoscimento speciale per Su Sue (FOTO e VIDEO)

"Un ponte culturale per connettere Cina e Macerata": riconoscimento speciale per Su Sue (FOTO e VIDEO)

Lo scorso martedì 29 ottobre, il Comune di Macerata ha conferito un prestigioso riconoscimento alla cittadina americana Sue Su, che da anni si distingue per il suo impegno a favore della comunità maceratese. La cerimonia ha celebrato il contributo di Su durante la pandemia, quando ha inviato oltre 50.000 mascherine alla città, e la sua dedizione nell'offrire borse di studio in college americani per giovani di Macerata. Oltre al supporto concreto, la filantropa americana ha promosso il turismo maceratese in Cina e negli Stati Uniti, rafforzando così un legame culturale e sociale tra le due sponde del Pacifico. Sue Su, intervistata ai microfoni di Picchio News per l'occasione, si è detta onorata di ricevere il riconoscimento e ha sottolineato l'importanza del lavoro di squadra che coinvolge sia la città di Macerata che Taitsang, la città cinese da cui è originaria. “Questo premio”, ha affermato Su, “è un incoraggiamento per me e per il team che ha lavorato così duramente a questi progetti. Non è più solo il mio impegno personale, ma quello di una comunità che si sta unendo per creare opportunità per la nuova generazione”. Il legame di Sue Su con Macerata risale al 2012, quando un amico la presentò alla città e alla figura di Matteo Ricci, che partendo da Macerata fu il primo ambasciatore culturale italiano in Cina. Da quel momento, Su ha iniziato a vedere in Macerata una seconda casa. Questo legame si è tradotto in azioni concrete: non solo ha fondato, insieme al maceratese Dario Marcolini, l'azienda 'ViaSoccer', ma ha anche lavorato per consolidare scambi culturali e collaborazioni tra le comunità. Il calcio, punto di partenza dell'iniziativa, è divenuto così uno strumento per costruire progetti di scambio che coinvolgono scuole, università e amministrazioni. Sue Su riconosce che il percorso è impegnativo, poiché si tratta di coniugare due culture, sistemi sociali e mentalità differenti. Allo stesso tempo però è fermamente convinta che questo “gemellaggio” tra Macerata e Taitsang sia un'opportunità unica per far crescere le comunità, apprezzando le differenze che le rendono uniche. “Questo premio”, ha concluso, “è un nuovo inizio dopo anni difficili. Ora siamo più intraprendenti, e sono fiduciosa che sia il momento per le nostre comunità di avvicinarsi ulteriormente”. Il progetto 'ViaSoccer' è oggi un esempio concreto di come lo sport possa fungere da ponte culturale. L'azienda organizza programmi di scambio internazionali su misura, creando legami duraturi tra scuole, organizzazioni e amministrazioni, focalizzandosi su esperienze che lasciano un impatto positivo sui partecipanti e sulle loro comunità. L'obiettivo, infatti, è quello di creare opportunità e ricordi che restino vivi per chi, da una parte all'altra del mondo, condivide la stessa passione per il calcio e il rispetto reciproco. Con oltre 60 viaggi tra le due città, Sue Su spera che il suo impegno contribuisca a far conoscere Macerata e il territorio circostante a un pubblico sempre più ampio, attirando visitatori dalla Cina e dall'America che potranno scoprire la ricchezza culturale e paesaggistica delle Marche. “Spero”, ha concluso Su, “che il ponte che stiamo creando porti nuove persone qui e sostenga la crescita della comunità, permettendo alle tradizioni di continuare a vivere attraverso nuove connessioni”.

01/11/2024 09:27
Macerata, "dolcetto o scherzetto?" I carabinieri incontrano i bambini e le loro famiglie

Macerata, "dolcetto o scherzetto?" I carabinieri incontrano i bambini e le loro famiglie

In occasione della festa di Halloween, i carabinieri del Comando provinciale di Macerata hanno organizzato un'iniziativa speciale per avvicinarsi ai più piccoli e alle loro famiglie. Nell'ambito del iniziativa "vicini alla gente", i militari hanno allestito un punto dove i bambini hanno potuto incontrare i carabinieri, e ricevere dolciumi vari e  caramelle.  I più piccoli, divertiti e felici, hanno potuto avvicinarsi al Comando provinciale, scoprendo così un volto più umano e amichevole dell' istituzione con simpatia  ed entusiasmo L'iniziativa ha riscosso un grande successo, dimostrando ancora una volta l'importanza di un rapporto di fiducia tra le forze dell'ordine e la comunità.

31/10/2024 18:40
Alluvione Valencia, i geologi delle Marche:" Eventi di portata eccezionale in aree già vulnerabili"

Alluvione Valencia, i geologi delle Marche:" Eventi di portata eccezionale in aree già vulnerabili"

"Esprimiamo la nostra vicinanza alla popolazione spagnola, e in particolare a quella della comunità di Valencia, duramente colpita dalle recenti alluvioni che al momento in cui scriviamo hanno causato cento vittime" scrive in una nota Piero Farabollini, presidente dell'Ordine dei Geologi delle Marche. "L’evento - continua Farabollini - ha purtroppo riportato alla memoria la storica inondazione del 1957, in cui il fiume Turia causò devastazioni significative attraversando il centro di Valencia. Dopo quella tragedia, che costò la vita a 81 persone, le autorità spagnole decisero di deviare il corso del fiume a diversi chilometri più a sud per ridurre il rischio di future inondazioni. Tuttavia, il fiume sembra oggi aver ripreso, almeno in parte, il suo antico percorso". "Questo episodio tragico ci ricorda quanto sia complesso gestire le dinamiche idrogeologiche, soprattutto in contesti urbani densamente popolati. A seguito di particolari perturbazioni atmosferiche tipiche del Mediterraneo occidentale, eventi di portata eccezionale possono verificarsi e colpire aree già vulnerabili. Sebbene il cambiamento climatico contribuisca a incrementare la frequenza e l'intensità di questi fenomeni estremi, le cause delle alluvioni non sono imputabili esclusivamente a questa variabile". "Ribadiamo che un’efficace politica di prevenzione non può prescindere dalla comprensione delle caratteristiche storiche e geomorfologiche del territorio, così come delle condizioni meteorologiche locali. In aree storicamente soggette a fenomeni di piena, come Valencia, è cruciale un monitoraggio costante, un’attenta pianificazione territoriale e un adeguamento delle infrastrutture esistenti. Gli interventi devono mirare non solo alla sicurezza, ma anche alla resilienza delle città e delle aree limitrofe, in modo che possano reagire efficacemente e in tempi rapidi". "Alla luce di questi eventi, - conclude il presidente dei Geologi marchigiani - ribadiamo l’importanza di mettere al centro delle politiche ambientali un approccio preventivo, fondato sullo studio scientifico e multidisciplinare del territorio e sulle previsioni idrogeologiche. Solo così sarà possibile ridurre i rischi per la popolazione e i danni al patrimonio e alle infrastrutture".  

31/10/2024 17:47
Treia, disco verde per la riparazione di Villa La Quiete: progetto da 6,1 milioni

Treia, disco verde per la riparazione di Villa La Quiete: progetto da 6,1 milioni

Luogo di grande impatto storico e artistico, Villa La Quiete è situata appena fuori dalle mura del centro storico di Treia, nel Maceratese. Considerato uno dei capolavori artistici del grande architetto Giuseppe Valadier per l’arduo tentativo di unire armoniosamente varie correnti architettoniche, è da sempre uno dei tesori più amati dai cittadini treiesi e non solo. «Grazie all’ordinanza commissariale numero 137, il pregevolissimo monumento, di proprietà comunale, verrà riparato dai danni prodotti dal sisma del 2016/2017, migliorata sismicamente e restaurata grazie ad un importo di 6,1 milioni di euro - spiega il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Il progetto, infatti, è stato appena approvato dalla Conferenza regionale; per il completo riutilizzo del bene vengono inseriti nuovi spazi pubblici destinati a biblioteca, archivio, sala conferenze, spazi espositivi e spazi a disposizione della collettività. Ringrazio il Presidente della Regione Francesco Acquaroli per la costante collaborazione». Si è ipotizzato un uso flessibile della villa, in modo che le differenti porzioni possano essere utilizzate anche in momenti differenti e in modo autonomo. Tale ipotesi consente un utilizzo più duraturo e variabile nel tempo con destinazioni d’uso adatte al contesto storico ed artistico e che consentano di “far vivere” il luogo durante tutta la giornata. Relativamente alle operazioni di restauro, verranno eseguiti interventi su pavimentazioni, murature, intonaci, serramenti e controsoffitti. A livello strutturale, invece, sono previsti, tra le altre cose, consolidamenti, risarciture e ristilature e scuci/cuci. Curiosità. Il sito ospitava, sin dal 1036, la chiesa di San Savino alla quale, nel 1579, venne aggiunto il convento dei padri Cappuccini, che nel 1810 fu soppresso con decreto napoleonico. Nel 1853 la proprietà della villa passa al letterato Lavinio Spada, che lì si rifugiò dopo aver sposato la contessa Natalia Komar. Il nome con cui è maggiormente conosciuta, ovvero Villa Spada, deriva proprio dal cognome del proprietario. All'interno degli innumerevoli passaggi di proprietà venne utilizzata, durante la seconda guerra mondiale, anche come luogo di prigionia. Il 6 giugno 1940, quando erano proprietari i conti Vannutelli, nella villa fu aperto un campo di internamento femminile.

31/10/2024 16:53
Marketing online: cosa sono le affiliazioni e come sfruttarle?

Marketing online: cosa sono le affiliazioni e come sfruttarle?

Nel panorama in costante evoluzione del marketing online, le affiliazioni sono diventate uno degli strumenti più efficaci per promuovere prodotti e servizi. Questo approccio, noto come “marketing di affiliazione”, permette alle aziende di ampliare la propria visibilità collaborando con terzi, detti affiliati, che si occupano di promuovere l'offerta su vari canali digitali. L'affiliato riceve una commissione per ogni vendita generata attraverso il proprio link promozionale, un modello vantaggioso per entrambe le parti, poiché le aziende pagano solo per risultati concreti e gli affiliati guadagnano senza doversi occupare direttamente della gestione del prodotto. Il marketing di affiliazione è particolarmente rilevante nei settori competitivi come il mondo delle scommesse sportive, in cui il network di affiliazioni scommesse calcio sta riscontrando un interesse crescente. Questo tipo di affiliazione richiede strategie mirate, in grado di massimizzare i profitti senza compromettere la qualità delle interazioni con il cliente finale. Ma come funziona esattamente questo sistema? Quali sono i principali network di affiliazione e come è possibile sfruttare al meglio questa opportunità di guadagno online? Cos'è il marketing di affiliazione Il marketing di affiliazione è una strategia in cui un’azienda collabora con partner (gli affiliati) per promuovere i propri prodotti o servizi. Questi partner possono essere blogger, influencer, proprietari di siti web, o qualsiasi figura capace di generare traffico verso il sito dell'azienda. Attraverso un link tracciabile, gli affiliati promuovono i prodotti presso il loro pubblico e ricevono una commissione per ogni vendita o azione completata. Le commissioni variano in base al settore, all'azienda e al tipo di azione richiesta: alcune aziende pagano solo per le vendite, mentre altre riconoscono una commissione per ogni lead generato. Nel settore delle scommesse, ad esempio, i network di affiliazioni offrono spesso guadagni molto alti agli affiliati, data la competitività del mercato. La percentuale delle commissioni e le modalità di pagamento sono spesso stabilite nel contratto di affiliazione, e può essere necessario un volume di traffico significativo per ottenere guadagni considerevoli. I vantaggi del marketing di affiliazione per le aziende Per le aziende, il marketing di affiliazione rappresenta una soluzione efficace per aumentare le vendite e migliorare la visibilità online senza dover affrontare i costi di una pubblicità tradizionale. La caratteristica principale dell'affiliazione è il modello di pagamento a risultato: un’azienda paga solo per le conversioni ottenute. Questa modalità riduce i rischi finanziari, poiché i costi sono proporzionali al successo della campagna. Inoltre, le aziende possono espandere il proprio pubblico raggiungendo nicchie di mercato difficilmente accessibili con metodi pubblicitari tradizionali. Gli affiliati, conoscendo bene il loro pubblico, riescono a proporre i prodotti in maniera più mirata, incrementando la probabilità di conversione. Questo rende l’affiliazione una strategia scalabile, che può crescere con l'azienda e adattarsi alle sue esigenze, sia in termini di volume che di target. Come scegliere un network di affiliazioni Scegliere il giusto network di affiliazioni è cruciale per ottenere successo nel marketing di affiliazione. Esistono molteplici piattaforme che mettono in contatto affiliati e aziende, ma non tutte sono adatte a ogni tipo di attività. Ad esempio, i network di affiliazione generici possono non essere ideali per settori di nicchia come il betting online, dove è più vantaggioso selezionare network specializzati nel settore delle scommesse sportive. Un network di affiliazione efficace offre strumenti di monitoraggio accurati, supporto tecnico e commissioni competitive. Le piattaforme più avanzate permettono agli affiliati di analizzare in tempo reale le performance dei loro link, in modo da ottimizzare le campagne e aumentare i guadagni. Per coloro che intendono promuovere prodotti specifici, come quelli legati alle scommesse sul calcio, scegliere un network focalizzato su questo settore può fare la differenza in termini di performance e potenziale di guadagno. Strategie per ottimizzare le affiliazioni Per massimizzare i risultati nel marketing di affiliazione, è importante seguire alcune strategie consolidate. Innanzitutto, è essenziale conoscere il proprio pubblico e selezionare solo quei prodotti o servizi che possono davvero interessarlo. La rilevanza del prodotto è uno dei fattori principali per ottenere una buona conversione, poiché i potenziali clienti tendono a ignorare contenuti che non trovano pertinenti. Un'altra strategia è quella di utilizzare i contenuti come strumento di promozione. Blog, video, recensioni e testimonianze rappresentano un mezzo efficace per attirare l’attenzione degli utenti e convincerli ad acquistare. Ad esempio, per chi si occupa di promuovere un network di affiliazioni legato alle scommesse sportive, scrivere articoli che analizzano i vari tipi di scommesse o forniscono consigli sulle scommesse sul calcio può risultare una scelta vincente. In questo modo, il contenuto stesso diventa parte del processo di conversione, aumentando le probabilità che l’utente completi l’azione desiderata. Come monitorare le performance delle affiliazioni Uno degli aspetti chiave del successo nel marketing di affiliazione è la capacità di monitorare le performance delle proprie campagne. I principali network di affiliazione mettono a disposizione degli affiliati strumenti avanzati per tracciare ogni clic, lead o vendita generata tramite i link di affiliazione. Attraverso report dettagliati, è possibile comprendere quali sono le campagne più redditizie e quali, invece, necessitano di miglioramenti. Per chi desidera promuovere affiliazioni nel settore delle scommesse, ad esempio, diventa cruciale capire quale tipo di contenuto o strategia riesca a ottenere più risultati. La possibilità di analizzare dati in tempo reale permette agli affiliati di adattare rapidamente le loro campagne, sfruttando le tendenze del momento o modificando le strategie che non si dimostrano efficaci.  

31/10/2024 11:00
Pieve Torina, taglio del nastro per la caserma dei carabinieri: è la prima ricostruita dopo le scosse del 2016

Pieve Torina, taglio del nastro per la caserma dei carabinieri: è la prima ricostruita dopo le scosse del 2016

È stata inaugurata questa mattina a Pieve Torina la nuova caserma dei carabinieri e carabinieri forestali. Si tratta della prima caserma a essere completata tra quelle danneggiate dal sisma del 2016. Questo intervento, di importanza strategica per il territorio, è stato reso possibile grazie a un investimento complessivo di circa 4,3 milioni di euro, finanziato tramite l'ordinanza speciale 27 che, per quanto riguarda le Marche, finanzia la ricostruzione di venti sedi delle forze dell’ordine attraverso un investimento complessivo di oltre 57 milioni di euro, in capo al demanio, che è proprietario degli immobili e il soggetto attuatore degli interventi. L'edificio, realizzato in pannelli di legno lamellare per garantire rapidi tempi di costruzione e alta resistenza antisismica, si sviluppa su tre piani per una superficie totale di 1.083 metri quadrati e risponde ai più alti standard di sicurezza. Progettato come edificio Nzeb (Near Zero Energy Building), presenta consumi energetici quasi nulli e strutture che garantiscono una sostenibilità elevata. A impreziosire l’ingresso anche l'opera di arte contemporanea dell'artista Nicola Valigi, che rappresenta il legame tra la comunità, il territorio e l'Arma dei carabinieri. Presenti al taglio del nastro, che è seguito alla benedizione da parte dell'acivescovo di Camerino Francesco Massara, il commissario alla riparazione e ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli, il sottosegretario del Mef Lucia Albano, il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci, il Prefetto di Macerata Isabella Fusiello, il vicecomandante del Corpo d'Armata Salvatore Luongo, il comandante della legione carabinieri "Marche" generale di brigata Nicola Conforti, il direttore regionale del Demanio Cristian Torretta e tanti sindaci del cratere maceratese. "L'inaugurazione di questa mattina segna un traguardo sia concreto che simbolico nel comune di Pieve Torina - dichiara il commissario Castelli -, uno dei più danneggiati dalla scossa del 30 ottobre 2016, che, come tanti altri Comuni vicini della provincia di Macerata e nella vicina Umbria, sta conoscendo finalmente un momento di rinascita, trainato da una ricostruzione pienamente avviata. La cerimonia di oggi ci tocca nel profondo perché restituisce ai nostri carabinieri e carabinieri forestali una struttura nuova, sicura ed efficiente, così da coadiuvare al meglio il loro fondamentale lavoro orientato alla sicurezza e alla tutela della legalità". "Oggi, a Pieve Torina, aggiungiamo un altro tassello alla ricostruzione: una nuova sede dell'Arma dei carabinieri, simbolo di legalità e presidio delle istituzioni vicine alle comunità colpite dal sisma - sottolinea il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli -. La scossa del 30 ottobre segnò profondamente queste aree che già da agosto vivevano una situazione complessa, e oggi, a otto anni di distanza, la riapertura di questa sede è un segnale di speranza e che dà merito al lavoro svolto finora. La ricostruzione procede spedita e in particolare, anche in questo mese di ottobre abbiamo registrato un record di risorse messe a disposizione a chi sta ricostruendo la propria casa". "Sono gli uomini che fanno la differenza - evidenzia il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci -. In un anno e quattro mesi dalla posa della prima pietra, oggi, a otto anni esatti dagli eventi sismici che hanno distrutto il nostro territorio, si inaugura la nuova prima caserma ricostruita dei carabinieri e carabinieri forestali nel cratere. C'è dentro l'orgoglio di quell’italianità del saper fare e la partecipazione e riconoscenza di tutta una comunità che ci ha guidati in questo gioco di squadra, grazie in primis al presidente della regione, Francesco Acquaroli, al commissario straordinario per il sisma Guido Castelli e ai vertici dell'Arma che hanno voluto onorarci della loro presenza".            

30/10/2024 16:10
Ferrari Challenge, Civitanova accoglie il vicecampione del mondo Marzialetti: "Orgoglio per le Marche"

Ferrari Challenge, Civitanova accoglie il vicecampione del mondo Marzialetti: "Orgoglio per le Marche"

La città di Civitanova Marche celebra con orgoglio il traguardo straordinario di Giammarco Marzialetti, incoronato vicecampione del Mondo del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli. Ieri, il pilota è stato accolto in Comune dal sindaco Fabrizio Ciarapica e dagli assessori Ermanno Carassai e Barbara Capponi per festeggiare insieme un successo che rappresenta non solo una vittoria personale, ma anche un motivo di orgoglio per tutta la comunità. Tra i presenti, oltre al Teams, familiari e amici, anche il consigliere regionale Simone Livi, il sindaco di Loro Piceno Robertino Paoloni, il vice sindaco di Sant'angelo in Pontano, Luca Bonfranceschi e il presidente del Ferrari Club Castorano, Ivan Ameli "Oggi è un giorno di grande orgoglio per la nostra comunità e per l'intera regione Marche – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica – .Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento a Giammarco Marzialetti e a tutto il suo Teams, che con passione, determinazione e talento hanno portato a Civitanova, città in cui tutto è iniziato, il trofeo del mondiale”. “Questo straordinario risultato non è solo una testimonianza delle sue abilità e capacità nel motorsport, ma anche un simbolo di come i sogni possano diventare realtà. La sua passione e il suo impegno rappresentano un faro di ispirazione per tutti noi e un esempio di come il lavoro duro possa portare a successi straordinari. Giammarco è anche promotore del marchio Let’s Marche. Un vero e proprio ambasciatore perché ha portato e continuerà a farlo, le eccellenze della nostra Regione e di Civitanova in ogni gara, in ogni circuito e in ogni occasione”.  Applausi per i tanti successi collezionati e raccontati dal team manager del team MRNC 12, Gianluigi Bianchini e tanta commozione nelle parole del vice campione.  “È stata una soddisfazione immensa conquistare questo trofeo e portalo qui nella città che mi ha accolto tanti anni fa in un modo meraviglioso – ha detto Marzialetti - Rappresenta la caparbietà tipica di noi marchigiani, rappresenta quella voglia di non arrendersi mai e credere sempre in ciò che si fa. Qui oggi ci sono tutti coloro che insieme a me ci hanno creduto fino in fondo. Grazie a tutti loro, al  presidente Francesco Acquaroli che mi ha dato l'onore di portare il marchio Let's Marche in tutti i circuiti e al sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica che ci ha sempre sostenuto”. Di “miracolo sportivo raggiunto grazie a perseveranza, dedizione, passione e tanto cuore” ha parlato il consigliere regionale Simone Livi. “Sono orgoglioso – ha detto - di aver supportato la scelta di far correre Giammarco con il marchio Let's Marche e faremo del tutto per rafforzare questo accordo”. “Abbiamo bisogno di buon esempi – ha detto il sindaco Paolucci – e Giammarco è sicuramente uno di questi, un campione che affrontale le sfide con il cuore”.

30/10/2024 14:18
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