Le sirene azionate al porto di Ancona per ricordare i tanti infortuni sul lavoro, anche mortali, in aumento nelle Marche, durante la manifestazione regionale unitaria ad Ancona promossa da Cgil, Cisl e Uil regionali sul tema "Fermiamo la strage sul lavoro".
Un'ora di sciopero, oltre 60 assemblee in aziende tra le quali quella ad Ancona davanti all'Arco di Traiano vicino all'ingresso della Fincantieri, a cui hanno partecipato centinaia di lavoratori, tra bandiere e striscioni, e rappresentanti regionali dei sindacati: Giuseppe Santarelli (segretario generale Cgil Marche), Marco Ferracuti (segretario regionale Cisl Marche) e Claudia Mazzucchelli (segretario generale Uil Marche).
I dati marchigiani degli infortuni sul lavoro nei primi otto mesi sono "inaccettabili", attaccano i sindacati ribadendo come il tema della sicurezza debba essere "prioritario" anche per la Regione da cui attendono ancora la convocazione di un tavolo dedicato. Tra gennaio e agosto gli infortuni sul lavoro nelle Marche hanno superato i 13mila (13.018; +23% rispetto allo stesso periodo del 2021), come dire 60 al giorno e 3 ogni ora; 20 i mortali (media 2,5 al mese).
Tante le proposte sindacali per invertire la rotta, tra cui, sottolinea Santarelli: "una patente a punti per le aziende: quelle che non riescono a garantire la sicurezza devono chiudere, è drastico ma non si può più scherzare".
Il numero di ispettori si è dimezzato in 10 anni, occorre potenziare l'attività per prevenire. Ferracuti rimarca la necessità di inserire la sicurezza tra le materie di scuola per 'formare' i più giovani; e lancia una sfida al presidente della Regione Francesco Acquaroli: "sentiamo parlare di Modello Marche, noi sindacati ne abbiamo in mente uno con una forte impronta sociale: lavoro stabile, ben retribuito e sicuro".
L'appello è anche di mettere una 'regola' sull'uso dei fondi europei alle imprese: ogni contribuzione preveda investimenti sulla sicurezza. Mazzucchelli pone l'accento anche sulla necessità di una "formazione reale dei lavoratori", sulla necessità che le aziende non 'stressino' i turni di lavoro, facciano contratti stabili e sull'agevolazione del ruolo dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
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