Tolentino, il sindaco Pezzanesi insiste: “Vogliamo tenere le scuole ancora chiuse, ci confronteremo con l'Asur”
Tra la variante Omicron e la difficile gestione in ambito sanitario della Regione Marche, continua ad essere un momento complesso per la riapertura degli edifici scolastici. E c'è chi ha detto no, per tentare di arginare il contagio tra le fasce di popolazione più giovane.
Fra questi, il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi che ha scelto di mantenere chiuse le strutture scolastiche della propria città fino al 15 gennaio. Cinquatasei i casi di positività al Covid-19 emersi dal maxi screening dello scorso weekend per studenti e docenti e che hanno preoccupato il primo cittadino, che ha confermato "688 casi complessivi in città".
Come è stata presa la decisione di tenere chiuse le scuole per un’altra settimana? In base alla responsabilità che un sindaco ha come massima autorità sanitaria. Eravamo certi che il periodo delle feste avrebbe inciso sui contagi, ecco perché abbiamo tenuto chiuse le scuole subito dopo l’Epifania. Con lo screening di domenica poi sono aumentati i casi, tanti per una città di circa 20 mila abitanti.
La decisione non entra in conflitto con le ultime disposizioni del Governo? Sì, certo. Per questo abbiamo preso contatto nelle ultime ore con l’Asur per capire se dovremo adeguarci anche noi alle normative nazionali. Ma invito tutti gli addetti ai lavori a riflettere sul fatto che se vogliamo contenere la situazione bisogna rivedere la scelta anche di riaprire le scuole.
L’ordinanza è stata emanata dopo un confronto con la Sanità locale? No, ho preso direttamente la decisione insieme alla mia amministrazione.
Come avete gestito le proteste da parte delle famiglie degli studenti? In realtà ci sono stati molti pareri favorevoli. Capisco che il disagio sia grande, ma quando prendi decisioni precauzionali di questo respiro non puoi accontentare tutti. Mi sento comunque di ringraziare le famiglie per la comprensione e lo spirito di sacrificio.
È disposto a scontrarsi con le scelte di Governo? Io tengo molto alla sicurezza dei miei cittadini e non faccio sconti a nessuno. Al di là delle imposizioni governative, credo che ogni buon sindaco dovrebbe agire per il bene della propria comunità.
La sanità locale e la Regione Marche vi stanno supportando adeguatamente? Gli operatori sanitari sono degli eroi, ma abbiamo troppa carenza di strutture e di personale per combattere adeguatamente la pandemia. Quello che manca poi, ulteriormente, è una buona comunicazione: servono maggiori investimenti sul territorio.
Dove sono stati commessi sbagli e dove si è invece lavorato bene? L’attuale amministrazione regionale ha trovato una situazione sanitaria già precaria. Il Covid poi ha rallentato ulteriormente taluni piani d’intervento. Forse è troppo presto per parlare di obiettivi “non centrati”. Voglio essere fiducioso, perché sono stati finora prospettati dei buoni investimenti a favore di Tolentino e di tutto il territorio in generale.
Quindi cosa si aspetta dalla Regione? Ci vuole più celerità nel prendere provvedimenti. Auspico che ci si sbrighi ad agire sulla ristrutturazione sanitaria e sui progetti di tipo ambientale: ad oggi non abbiamo nemmeno un piano di discariche regionali. In quanto anche presidente del Cosmari sollecito la squadra di Acquaroli a dare finalmente delle risposte in merito. Altrimenti il territorio continuerà a soffrire.
Non è convinto che i ritardi siano dovuti unicamente all’emergenza sanitaria? La pandemia non è l’unica colpevole: ciascuno deve prendersi le proprie responsabilità. Anche perché il Covid potrebbe anche terminare fra 3 anni. E nel frattempo cosa facciamo? Rimaniamo fermi ad aspettare?
+++ AGGIORNAMENTO ORE 17:45 - DA DOMANI SI TORNA A SCUOLA IN PRESENZA A TOLENTINO: ECCO PERCHÈ +++
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