Stop agli spostamenti tra Comuni, il sindaco Teodori: "Piccoli paesi penalizzati, non è più sostenibile"
“La chiusura tra i Comuni crea una grande disparità tra chi vive ed opera in piccoli centri e chi si trova in città più grandi” Così afferma il Sindaco di Ripe San Ginesio Paolo Teodori.
“Non poter uscire da Milano è totalmente diverso dal non potersi allontanare da un piccolo Comune, come quelli del nostro entroterra, ancora più povero dopo lo spopolamento conseguente al terremoto.
Son convinto che le regole vadano rispettate in modo rigido - continua il primo cittadino - . Sono stato colpito personalmente dal Covid 19, quindi potete immaginare quanto abbia premura e attenzione. Però le leggi debbono essere uguali per tutti. Quanto accade è una palese violazione della Costituzione.
Attività come ristoranti, bar, barbieri, centri estetici, ma anche genericamente artigiani e commercianti, nei nostri centri non riescono più a sopravvivere.
La loro presenza è fondamentale per la vita dei nostri territori ma la loro attività non è più sostenibile, potendo contare su numeri esigui di fruitori di provenienza solo locale".
Chiedo quindi - prosegue Teodori - il motivo per cui nei comuni più piccoli non possa essere permesso lo spostamento verso i comuni confinanti, in modo tale da creare per ogni attività un bacino di utenza più significativo e dignitoso, costituito da dieci o quindicimila persone.
Nel periodo natalizio mi auguro che ci saranno ristoranti che a pranzo potranno fare buoni numeri, situati nelle cittadine più grandi. Purtroppo altri avranno un afflusso marginale, portandoci a valutare, come già preannunciato, una più conveniente chiusura.
Faccio un appello accorato alle istituzioni affinché il nostro territorio, già duramente provato, non sia messo nelle condizioni di resa".
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