Sit-in per la sicurezza, Saltamartini: "se qualcuno userà la pistola, noi l'avevamo detto" - VIDEO
"Questa manifestazione serve per dire che se ci sarà qualcuno ad usare la doppietta che ha posto accanto al letto per difendersi dai banditi, noi potremo dire ai palazzi del potere che quel giorno, il 16 gennaio 2016, con zero gradi nella provincia di Macerata, noi ve lo avevamo detto".
Lo ha dichiarato oggi pomeriggio in piazza della Libertà a Macerata, il Sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, durante la protesta organizzata per denunciare l'ondata di furti che ha colpito il suo Comune, chiamando a raccolta i suoi cittadini e non solo, stanchi di vedersi privati di quello che è un diritto inalienabile: la sicurezza. In piazza c'erano circa cento persone.
"Oggi, mi ritrovo qui in questa piccola piazza di Macerata contro una condizione che ormai è diventata per tutti inaccettabile. - spiega Saltamartini - Sono venuto in questo Palazzo (la Prefettura, n.d.r.) cinque volte a rappresentare l'esigenza di sicurezza del nostro territorio e tutte le volte hanno detto che dovevamo mettere le sbarre alle finestre, i sistemi di allarme e illuminare le abitazioni, ma quando io ho chiesto quale fosse il tempo di intervento delle forze dell'ordine nel caso in cui uno di noi venisse invaso nella sua abitazione dai banditi, questa risposta non l'hanno fornita".
Quale è stata la risposta dello Stato? A Saltamartini hanno detto: "Voi avete sette carabinieri e questo è quello che dovete avere". Tuttavia, il Sindaco di Cingoli spiega che se ci sono "sette carabinieri, di cui uno è a risposo settimanale, uno per forza in ferie e due che redigono gli atti di denuncia, ciò significa che siamo difesi nel territorio solo da due carabinieri ".
A Cingoli, sono state installate telecamere per un costo complessivo di circa 120 mila euro, ma queste telecamere non sono collegate con la banca dati del Ministero dell'Interno e così il sistema di controllo del territorio non può funzionare. Allo stesso modo, la mancanza di un servizio come quello del 112 unico, attraverso cui le Forze dell'Ordine possono essere avvisare immediatamente, non garantisce nessuna sicurezza al cittadino.
Secondo Saltamartini è ora di intervenire e anche subito. La situazione da lui descritta, infatti, non è delle migliori. "La metà della popolazione italiana, 30 milioni di cittadini, - ha detto - ha subito un crimine e in Italia le autovetture rubate sono superiori a quelle che produce la Fiat".
E non è tutto. Il problema principale è che la piccola criminalità oggi si è trasformata alla delinquenza organizzata. "Siamo passati all'intervento di bande armate, 4 o 5 banditi, che ti entrano dentro casa o circondano la tua abitazione, come è successo ad Apiro, - ha continuato il Sindaco - che ti puntano la pistola in faccia o il coltello e ti costringono a dar loro tutto ciò che possiedi".
Oltre all'aumento dei casi, quello che spaventa sarebbe la mancanza di un sistema di prevenzione e giustizia che contrasti la crescita di fatti criminali. Secondo Saltamartini "solo tre banditi su 100 sono colti nell'atto di commettere un reato, cioè su 100 fatti solo tre sono smascherati dalle forze dell'ordine. Questi tre banditi che sono colti mentre stanno facendo il furto, - ha spiegato - sono portati in un giudizio di convalida e quindi dopo due giorni sono rimessi in libertà".
Di fronte a un sistema giudiziario inefficace e dai tempi biblici, quale potrebbe essere la soluzione? Il Sindaco propone la strada dell'aumento della pena: "una pena minima di sei anni per chi viene trovato a rubare in una casa".
Le falle del sistema italiano non sono solo legate alla giustizia. La denuncia che viene dalla piazza è rivolta anche al sistema di gestione dell'immigrazione. Chiari i messaggi contenuti nei cartelli che si muovono nel freddo vento maceratese: no all'immigrazione clandestina e no alla liberalizzazione di questo tipo di ingresso nel Paese.
Aiutare gli immigrati per la piazza di oggi pomeriggio significa non aiutare i disoccupati italiani. "Questo è il paese in cui un disoccupato viene preso a calci nel sedere, - ha spiegato il Sindaco - solo a Cingoli sono state chiuse più di 100 imprese artigiane, ma se viene un immigrato, gli viene data una scheda telefonica e trenta euro".
La manifestazione si è chiusa con un appello e un moto di solidarietà. L'appello è stato rivolto a tutte le istituzioni, affinchè agiscano il prima possibile contro ogni forma di criminalità. La solidarietà invece è stata indirizzata a tutte le forze dell'ordine che lavorano rischiando la vita ogni giorno.
"Siamo qui a manifestare per avere un aumento delle forze dell'ordine, un aumento dell'organico del personale per la sicurezza, con una domanda finale: - ha concluso Saltamartini - ma se hanno assunto migliaia di insegnanti, avrebbero potuto assumere due o tre mila carabinieri per difenderci da questa invasione della criminalità?".
(Video di Lisa D'Ignazio)
https://www.youtube.com/watch?v=oGJsa9oaHQ0
(FOTO GUIDO PICCHIO)
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