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"Se chiudete l'ospedale di Cingoli uccidete i diritti della gente di montagna"

"Se chiudete l'ospedale di Cingoli uccidete i diritti della gente di montagna"

"Uccidete i diritti della gente di montagna se chiudete gli ospedali dell'entroterra": da stamattina un camion con un manifesto di tre metri per sei sta girando per Cingoli e Ancona a difesa dell'ospedale. Un'iniziativa che è stata apprezzata dal sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini.

"E' davvero importante, appropriata e tempestiva" ha detto Saltamartini "l'iniziativa del Comitato a difesa dell'Ospedale presieduto da Corrado Battaglia. Oggi un manifesto gigante affisso a bordo di un camion sta percorrendo le vie cittadine e quella del capoluogo regionale Ancona per rivendicare il diritto alla nostra salute e alle cure sanitarie nel nostro nosocomio. In realtà, anche ieri si è verificato un gravissimo caso di malasanità. Una persona anziana con piaghe da decubito che aveva chiesto il ricovero a Cingoli, è stata inviata a Jesi. Anche al Carlo Urbani, tuttavia, la situazione era di uno stato di totale congestionamento. Quest'uomo è stato così parcheggiato per molte ore al Pronto soccorso, senza che nessuno lenisse le piaghe da decubito che lo affliggono. E sappiamo che, invece, queste patologie richiedono cure e terapie continue poichè, come è pure noto, si tratta di lesioni cutanee che solitamente portano a necrosi del tessuto. Le piaghe, invero, non interessano solamente gli strati superficiali della cute ma si spingono più in profondità, fino a raggiungere gli strati sottocutanei, la muscolatura e le ossa. Solo verso le 21.30 il personale sanitario ha praticato alcune flebo per alimentare e curare questa persona. Non è la prima volta che i nostri concittadini vengono trasferiti a Jesi e dalla vallesina rimbalzati in altri Ospedali, tra cui Fano o San Benedetto. Il piano sanitario regionale risulta davvero un colabrodo e appare sempre più per le sue criticità. I posti letto a Cingoli sono un nostro diritto e non un'elargizione gratuita di cui ne abbiamo assoluto bisogno. L'iniziativa del Comitato risulta particolarmente commendevole e sarebbe opportuno che tutti potessero sostenerlo anche con contributi finanziari. Se, infatti, si dovesse verificare l'ipotesi che la Regione volesse mettere in atto il piano di trasformazione dell'Ospedale di Cingoli in Casa della Salute, la ribellione di tutte le Associazioni e dei cittadini dovrebbe essere la prima importante forma di protesta da attuare. E' anche per questo che dobbiamo essere pronti a qualunque iniziativa. Dobbiamo restare assolutamente vigili e attenti. Per il momento grazie al Comitato a difesa dell'Ospedale".

 

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