San Severino, consiglio comunale si apre con il ricordo di Rodotà poi analisi sul sisma
Il ricordo del giurista, politico e accademico italiano Stefano Rodotà, primo Garante per la protezione dei dati personali scomparso proprio in questi giorni dopo una breve malattia a Roma, ha aperto l’ultima seduta del Consiglio comunale di San Severino Marche tenutasi, a causa del terremoto che ha reso inagibile il Municipio sito in piazza Del Popolo, nell’ex sala udienze del Giudice di Pace a palazzo Governatori.
In apertura della seduta il sindaco, Rosa Piermattei, ha fatto il punto della situazione sul sisma che vede ancora 1.500 famiglie settempedane fuori casa, un centinaio quelle sistemate negli alberghi e le restanti in Contributo Autonoma Sistemazione, per un totale di 3.500 persone.
“Abbiamo completato le 34 demolizioni che competevano ai Vigili del Fuoco – ha ricordato il primo cittadino – ma restano altri 9 edifici da abbattere. Si tratta di demolizioni che sono a carico del Comune e che saranno effettuate da ditte private e per le quali ci stiamo attivando per le procedure di affidamento dei lavori”.
Sono 51.535 i metri cubi di macerie, più di 25mila tonnellate, che devono invece essere recuperate. Secondo i dati forniti dal Cosmari 6.290 tonnellate sono state portate al trattamento presso la sede del Consorzio in località Piane Chienti di Tolentino. Quello di San Severino Marche è al momento il primo Comune della provincia di Macerata per quantità di rifiuti portati al trattamento, seguito da Visso che ha conferito 5.988 tonnellate. A breve inizieranno le operazioni di recupero delle macerie anche di notte e verranno messi in campo altri mezzi per accelerare i tempi. Nel frattempo il Cosmari ha provveduto ad effettuare le necessarie disinfestazioni e derattizzazioni nelle zone dove sono ancora presenti macerie.
“Per quanto riguarda l’autonoma sistemazione – ha sottolineato il sindaco Piermattei - siamo partiti da 1.317 richieste di contributi inserite nel sistema regionale Cohesion. All’inizio ne abbiamo liquidate circa 1.200, oggi siamo a 965 totali per un importo complessivo che è stato di 738mila euro per il mese di aprile e che è stato saldato dal 12 al 16 giugno. A maggio abbiamo liquidato il mese di marzo per un totale di 837mila euro. Ci sono stati accreditati dalla Regione i soldi del mese di maggio, stiamo effettuando alcune verifiche che ci ha chiesto la stessa Regione come priorità prima di procedere a nuovi pagamenti ma presto saremo in grado di riprendere le procedure di liquidazione dei Cas”.
Per le riparazioni degli edifici con danni lievi sono ancora poche le pratiche presentate. Per questo è stato chiesto ai tecnici e ai vertici della Regione un nuovo incontro, che sarà aperto ai tecnici locali e alla popolazione, per presentare le procedure da adottare per la presentazione delle pratiche e l’accesso ai finanziamenti. “Vogliamo capire - ha spiegato il sindaco - cosa non funziona e come possiamo intervenire come Comune in quanto abbiamo necessità di far rientrare le persone nelle case il prima possibile”.
Il Comune di San Severino Marche ha affidato l’incarico per la microzonazione sismica a un team di professionisti settempedani. Si tratta di un gruppo di geologi e di un ingegnere, che svolgeranno le indagini coordinandosi con il Centro di microzonazione sismica nazionale.
Avviati, per le soluzioni abitative in emergenza, i lavori di urbanizzazione di due aree nel rione di San Michele per complessivi 2,5 ettari di terreno. L’insediamento ospiterà 103 soluzioni abitative (58 da 40 metri quadrati, 43 da 60 metri quadrati e 2 da 80 metri quadrati dove verranno ospitati anche alcuni disabili). Il cantiere dei lavori, iniziati con lo sbancamento delle aree, è stato affidato alle ditte Ciabocco di San Ginesio ed Edil Biangi di San Severino Marche per un importo complessivo che supera i 3 milioni di euro.
E’ prevista anche la realizzazione delle reti di fognatura, acquedotto, illuminazione ed energia elettrica oltre a quelle del gas e di trasmissione dei dati così come è prevista la sistemazione del verde esterno e la realizzazione di parcheggi e di aree attrezzate per i bambini.
“Per le scuole abbiamo già inaugurato la sede antisismica che ci è stata donata dalle Missioni Estere dei Cappuccini nel giardino del plesso scolastico “Gentili” formata da 4 moduli per complessivi 270 metri quadrati e composta da aule della dimensione media di 45 metri quadrati ciascuna. Ci siamo battuti per avere 15 moduli provvisori da sistemare all’interno del giardino del rione Di Contro. Abbiamo ottenuto la validazione del progetto da una società che fa capo all’Università Politecnica delle Marche e abbiamo provveduto a trasmettere lo stesso al Miur che ne curerà l’appalto. Il progetto è stato redatto dal nostro Ufficio Sisma. Questa struttura, che verrà finanziata dal Ministero anche grazie a una serie di donazioni raccolte dal Comune, ci permetterà di risolvere i problemi del sovraffollamento e dei doppi turni presso l’Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi”.
In merito all’Istituto Tecnico Tecnologico “Divini” di recente si è tenuta una Conferenza dei Servizi presso la sede della Provincia, proprietaria dell’immobile, per l’approvazione di una variante al primo stralcio che riguardava le ex officine e i cui lavori erano stati appaltati ancor prima del terremoto. Si è in attesa che il progetto, redatto dal Politecnico di Milano, venga validato da Invitalia per poi procedere all’appalto e dare il via ai lavori finanziati dall’ufficio del Commissario per la Ricostruzione Errani con l’Ordinanza numero 14 dove è previsto un intervento di 11,5 milioni di euro”.
A breve dovrebbe essere emessa una nuova Ordinanza dal Commissario Errani per finanziare la nuova scuola “Luzio”, per un importo complessivo di oltre 6 milioni e 300mila euro. “Stiamo valutando – ha spiegato il sindaco - la destinazione del vecchio edificio che in ogni caso andrà adeguato alla nuova normativa sismica e pensiamo di declassarlo dall’uso scolastico. Ma soprattutto stiamo valutando su dove posizionare la nuova scuola ovvero se nell’area individuata dal Piano Regolatore oppure in un’altra area più idonea”.
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