Risponde del reato di rapina chi sottrae con forza il cellulare al partner per cercare le prove di un tradimento
Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico.
Quando si parla di reato come fenomeno relazionale all’interno della coppia, può accadere di non avere nemmeno la consapevolezza di trovarci di fronte ad un episodio configurabile come reato.
Ci sono azioni violente, prevaricazioni, che spesso banalizziamo con espressioni di uso comune ma che invece integrano una violazione al codice penale e, prima ancora, una lesione a diritti costituzionalmente garantiti.
Quando sottrarre lo smartphone al partner diventa reato?
A rispondere è la Corte di Cassazione con diverse pronunce; l’ultima depositata a marzo di quest’ anno ha affrontato il caso di due partners conviventi (Cass.pen., Sez II, n.8821/2021).
Commette reato il partner che sottrae al compagno/a, contro la sua volontà, il cellulare per scoprire prove sulla sua infedeltà. Anche se conviventi, ciò non giustifica la sottrazione dello smartphone, comportamento che integra una condotta antigiuridica, un’intrusione nella sfera di riservatezza della vittima.
Nel caso di specie, l’imputato sosteneva la liceità del proprio comportamento, in quanto la convivenza, secondo la sua difesa, comportava un consenso tacito alla conoscenza di ogni comunicazione anche personale del coniuge.
Il suo ricorso tuttavia è stato respinto dalla Suprema Corte, che ha affermato che la tesi sostenuta dal ricorrente urta contro la giurisprudenza consolidata secondo la quale “l’impossessamento del telefono contro la volontà della donna integra una condotta antigiuridica, e l’ingiusto profitto consiste nell’ indebita intrusione nella sfera di riservatezza della vittima, con la conseguente violazione del diritto di autodeterminazione nella sfera sessuale, che non ammette intrusione da parte di terzi e nemmeno del coniuge”
Di fatto, se non viene chiesta l’autorizzazione al legittimo proprietario, ma con violenza o minaccia ci si impossessa del suo cellulare si commette il reato di rapina, mentre commette reato ex articolo 615 ter c.p. (accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico) chi con l’inganno, abusivamente accede a chat di messaggistica private del partner.
Una delle basi del rapporto di coppia dovrebbe essere la fiducia; la garanzia della serenità e felicità di coppia non dipende certo dalla “capacità di controllo” sul partner.
Il bisogno di controllo è spesso dettato dall’ insicurezza nella relazione, dall’ansia, dal dubbio che può diventare devastante e che spesso, se alimentato, va a minare proprio quella fiducia su cui la coppia si fonda (o si dovrebbe fondare).
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