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Porto Recanati, riqualificare l'Hotel House: il Comune partecipa al progetto Fami "Challenge"

Porto Recanati, riqualificare l'Hotel House: il Comune partecipa al progetto Fami "Challenge"

Martedì 29 ottobre, alle 14.30, presso la Sala consiliare del Comune di Porto Recanati, si terrà il secondo Workshop della rete interistituzionale riguardante il Progetto FAMI “Challenge,” progetto ideato per l’Hotel House.

In questo secondo incontro si completeranno le attività già iniziate nel primo Workshop del 22 luglio scorso, e cioè si terminerà la mappatura degli stakeholders da coinvolgere nel progetto, ampliandola anche ad attori del privato e del privato sociale, definendo quelli che potrebbero essere gli interventi e i ruoli di ognuno da inserire nel sistema da organizzare (chi siamo, cosa facciamo, cosa potremo fare in futuro).

Nella seconda parte del convegno si inizierà anche a riflettere su proposte concrete riguardanti la riqualificazione della struttura partendo dal lavoro preliminare al progetto effettuato dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Camerino.

Il Comune di Porto Recanati ha infatti aderito come partner al FAMI (Fondo Asilo Migrazione e Integrazione) che vede la Prefettura di Macerata come referente. Il Progetto ha come obbiettivo lo sviluppo di un modello di coordinamento interistituzionale che permetta di accrescere gli attuali standard di cooperazione attraverso delle competenze condivise con partners qualificati che sono le Università di Camerino e Macerata e l’ATS On The road mandataria con COS Marche e Vademecum Coop Soc. mandanti. Il FAMI “Challenge” ha quindi lo scopo di strutturare modelli di governance più coordinati e funzionali del sistema dei servizi, attraverso la costituzione di reti stabili di cooperazione tra istituzioni e il rafforzamento delle capacità e delle competenze delle amministrazioni pubbliche coinvolte e degli stakeholders del territorio.

Tra le finalità principali del progetto c’è anche quella di monitorare il sistema condominiale dell’Hotel House e progettare interventi collaborativi e condivisi per un miglioramento delle condizioni abitative e di legalità dei residenti dello stabile. In particolare si intende rivitalizzare il sistema condominiale con azioni di responsabilità e di rieducazione alla vita comune, lavorando per cercare quegli strumenti normativi e non, utili per attuare tali azioni, ridefinendo la governance dello stabile ed evidenziando con chiarezza le reciproche responsabilità nell’ottica di promuovere un patto di legalità con e fra i residenti.

Il progetto, che terminerà a marzo 2020, ha previsto tra le principali attività, la realizzazione di un censimento e di alcune Schede analitiche dei singoli appartamenti e dei residenti, per fornire una lettura quanto più approfondita delle specifiche situazioni e necessità di ognuno di essi, che rappresenterà lo strumento fondamentale attraverso cui si potranno orientate futuri interventi di riqualificazione urbana e sociale. Di questa attività si è fatta carico l’ATS, che grazie all’aiuto di numerosi mediatori linguistici e sociali che si occupano delle domande, del lavoro di comunicazione e di informazione all’interno dell’Hotel House e alla collaborazione con gli agenti della Polizia Locale, che quotidianamente si occupano degli accertamenti delle residenze anagrafiche, sta ottenendo ottimi risultati. L’Ufficio Anagrafe del Comune, attraverso i fondi del progetto, ha potuto usufruire di una persona che si occupa del controllo dei dati anagrafici per definire effettivamente chi vive all’interno del condominio ed eliminare quelli che se ne sono andati. Questo ha portato ad una risposta inaspettata, in seguito a numerosi inviti spediti, alle notifiche effettuate e ai procedimenti trasmessi, gli abitanti hanno cominciato a presentarsi agli uffici comunali per chiarire la loro posizione e confermando le assenze o gli espatri definitivi di ex conviventi, collaborando fattivamente con gli operatori dell’anagrafe.

 L’Università di Camerino, oltre alle attività principalmente legate all’ambito architettonico, strutturale e di rigenerazione urbana, contribuisce all’attività di monitoraggio dei residenti attraverso la realizzazione di un sistema informativo integrato per la gestione dati e reporting degli outputs che emergeranno dal censimento e con la creazione di un’applicazione specifica, grazie al supporto del dipartimento di Informatica.

L’Università di Macerata invece ha lavorato su due fronti: da una parte ha analizzato il punto di vista sociale e l’analisi dei fenomeni, gli esperti cioè hanno effettuato uno studio approfondito alla ricerca di situazioni, di criticità simili a quella dell’Hotel House, non solo come contesto abitativo ma anche come contesto sociale, urbano e territoriale, alla ricerca di best practise applicabili; dall’altro lato sta fornendo un importante consulenza di carattere legale su tutti gli aspetti operativi necessari per avviare le attività progettuali: privacy, pareri legali per avvio di pratiche come la richiesta della nomina dell’amministratore giudiziale.

La Prefettura infine, come capofila, del Progetto si è impegnata tantissimo sul fronte della sicurezza, consentendo un incremento delle forze dell’ordine operative nel territorio. Questo ha consentito di portare al massimo i controlli nella struttura in tutte le fasce orarie della giornata, in particolare in quelle “ritenute sicure” riducendo al massimo i problemi di convivenza e sicurezza nel condominio

Tra le varie attività  previste dal FAMI Challenge c’è anche la realizzazione di quattro workshop della rete di collaborazione interistituzionale, che hanno lo scopo di di costituire un networking di lavoro tra gli attori che a vario titolo, condividono quotidianamente la responsabilità di dover trovare soluzioni alle attuali criticità, essendo chiamati ad affrontare le difficili sfide di legalità, sicurezza e sostenibilità sociale poste in essere dai cittadini dei Paesi Terzi presenti nel territorio di riferimento. Il 18 ottobre si è svolta una giornata di studio, organizzata dall’Università di Macerata, dedicata al confronto dei casi simili all'Hotel House, alla presentazione delle progettualità attivate, alla condivisione delle buone pratiche ed alla valorizzazione delle migrazioni nella costruzione di nuovi modelli di convivenza abitativa.

Il Progetto, anche grazie alla sinergia con il FAMI “RE-START”, che vede il comune di Porto Recanati come capofila, prevede anche alcuni interventi a sostegno della gestione condominiale e della sicurezza dello stabile, necessari a ristabilire una responsabilità e dignità ai residenti.

 Grazie ai due Progetti, verrà garantita una presenza costante di uffici pubblici per la cittadinanza, attraverso una postazione che funga da ponte di facilitazione per l’accesso ai servizi sociali e ad altre attività di supporto, non soltanto in favore dei residenti dell’Hotel House ma di tutta la cittadinanza del Comune di Porto Recanati.

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