Il ministro dell'Interno e vice premier, Matteo Salvini, sta visitando l'Hotel House di Porto Recanati. Zona calda della città, è al centro di forti polemiche legate alla sicurezza e allo spaccio (leggi qui). Ad accogliere il ministro decine di sostenitori, ma anche diversi exteacomunitari che vivono nel grande complesso hanno atteso il suo arrivo. Salvini si è concesso ai giornalisti e ai cittadini per le consuete foto ricordo, ma anche per raccogliere segnalazioni e indicazioni.
Ad accompagnare il titolare del Viminale, il prefetto di Macerata, Iolanda Rolli, il questore Antonio Pignataro, e il sindaco di Porto Recanati, Roberto Mozzicafreddo, insieme alla vice, Rosalba Ubaldi. La delegazione è entrata nel residence per un sopralluogo approfondito.
Dopo circa un'ora, il vice premier è ripartito.
O lo sistemi o lo abbatti. E per esperienza è più facile la seconda. Non c'è una terza via". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini, durante il sopralluogo. Salvini ha parlato con vari residenti, poi è salito all'ultimo piano: "L'ultima volta mi sono dovuto travestire da imbianchino per arrivarci".
Salvini è salito fino all'ultimo piano dove c'è solo una terrazza. Al piano sottostante, il sedicesimo, dove ci sono degli appartamenti, si è fermato lungo i corridoi a guardare dei mobili ammassati in una nicchia, un forno abbandonato, dei foratoni spaccati sul soffitto a che rischiano di venire giù. E affacciandosi da una finestra ha guardato il panorama della costa fino al Monte Conero, in stridente contrasto con il degrado dell'interno dell'Hotel House.
Il prefetto di Macerata Iolanda Rolli ha fatto al ministro un report della situazione dello stabile. Nel gruppo che accompagna Salvini ci sono il questore Antonio Pignataro, il comandante provinciale dei carabinieri col. Michele Roberti, quello della Guardia di finanza col. Amedeo Gravin e il comandante provinciale dei vigili del fuoco Pierpaolo Patrizietti. Ci sono anche alcuni rappresentanti della Lega: il responsabile regionale sen. Paolo Arrigoni, il capogruppo in Consiglio regionale Sandro Zaffiri, oltre alla consigliera regionale di Fdi Elena Leonardi.
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