Natale e Capodanno della ripresa: ecco quanto spenderanno i marchigiani per le festività 2021
Dopo le forti restrizioni dello scorso anno, per molti italiani queste sono senz’altro le “festività della ripresa”. Per quel che riguarda i regali sotto l’albero e il capodanno, ad esempio, la stima è di una spesa media di 238 euro per persona, segno di una progressiva 'normalizzazione' dello stato di emergenza legato al Covid.
A fare da contraltare però è l'aumento generale dei prezzi, segnalata quest'anno dal 38%, contro il 13% dello scorso anno, quando probabilmente in molti avevano rinunciato a grandi regali.
Sulla scelta delle modalità di acquisto, l'online rimane il canale più gettonato e scelto dal 55% degli intervistati (il 59% nel 2020). Il 44%, invece, vuole tornare nei negozi di vicinato contro il 17% dello scorso anno. Aumenta il movimento anche nei centri commerciali (38% dal 19% dello scorso anno) e nei mercati e mercatini di Natale (14% contro il 2% del 2020).
Solo nella Regione Marche, quest’anno le famiglie spenderanno complessivamente circa 572 milioni di euro, fra prodotti alimentari e servizi. A segnalarlo è l’Ufficio Studi di Confartigianato, sottolineando come parte di questa spesa (383 milioni di euro) sia stata indirizzata ad acquisti alimentari. Il dato risulta molto significativo, poiché costituisce un forte segnale di ripresa della food economy marchigiana e dell’artigianato in generale.
Sono infatti ben 12.711 le imprese artigiane che lavorano in 47 settori in cui si realizzano prodotti artigiani e servizi che possono essere regalati in occasione del Natale (dalla cosmetica alla moda, dall’arredo casa al benessere) con 47.800 addetti. Nella food economy, sono 2.645 gli “artigiani del gusto” impegnati nel rilancio del territorio, insieme ad imprese che ad oggi contano più di 11.800 addetti. Di questi, 2.677 lavorano nel Maceratese, 1.624 nell’Ascolano e 1.384 nel Fermano.
E proprio nella Provincia di Macerata, la spesa complessiva fra Natale e Capodanno è stata calcolata a circa 77 milioni di euro, a fronte dei 25 di Ascoli Piceno e dei 43 di Fermo. A livello regionale, poi, Confartigianato rileva un peso degli addetti nei settori di offerta di prodotti e servizi tipici del Natale sull’artigianato della regione superiore alla media del 34,8%: nelle Marche è al 41,9%, terzo territorio in Italia.
In tal contesto, l’impatto maggiore è nelle province delle Marche Sud. A livello nazionale, Fermo è la seconda provincia in Italia con il peso più rilevante dell’artigianato interessato dalla domanda per le festività (57,4%), Macerata è nona (43,6%), mentre Ascoli Piceno, con il 35%, è al 51esimo posto.
dati Swg per Confesercenti e Federalberghi
Commenti