Aggiornato alle: 19:30 Sabato, 27 Luglio 2024 cielo sereno (MC)
Attualità Muccia

Muccia, il cuore oltre il sisma. "Aiutiamo chi fugge dalla guerra in Ucraina" (REPORTAGE)

Muccia, il cuore oltre il sisma. "Aiutiamo chi fugge dalla guerra in Ucraina" (REPORTAGE)

Nel comune di Muccia, come nelle altre località colpite dal sisma del 2016, la ricostruzione si è di nuovo fermata. Ma non le persone. Se la crisi energetica e dei materiali hanno obbligato all’ennesimo stop dei lavori, a mantenere acceso il cuore dei residenti è stata l’emegenza umanitaria che da quasi due mesi vede protagoniste le famiglie ucraine in fuga dalla guerra.

Al progetto di accoglienza messo in atto dall’Andrea Bocellli Foundation già nel mese di marzo, il sindaco Mario Baroni e i muccesi hanno aderito forti dei valori di solidarietà e inclusione che solo chi ha vissuto il dramma del terremoto può davvero comprendere.

“Ci troviamo di fronte a due situazioni diverse, ma che in qualche modo ci accomunano – spiega Baroni – Contro gli eventi naturali non puoi fare nulla, mentre una guerra viene provocata per scelta. Per noi è stato naturale metterci subito a disposizione per accogliere e sostenere chi sta fuggendo dall’Ucraina. Insieme alla Croce Rossa siamo andati a Cracovia a prendere le prime famiglie e le abbiamo portate qui da noi”.

Sono circa 20 le persone – fra donne e bambini – finora ospitate in altrettanti container (una volta abitati dagli operai), nell’attesa che si liberino alcune delle 164 strutture SAE. Ipotesi, quest’ultima, sempre più probabile, considerando il graduale abbandono della zona da parte dei residenti. Soprattutto dei più giovani, in cerca di una prospettiva di vita migliore.

“Nonostante le richieste avanzate e i bandi a cui abbiamo partecipato, Muccia non sembra rientrare abbastanza nei criteri dell’emergenza abitativa - prosegue Baroni - Il lavoro delle imprese è stato fatto convergere verso altri comuni, eppure anche noi ne abbiamo urgente bisogno. Di questo passo, ci vorranno almeno 15 anni per tornare un minimo alla normalità. Nel frattempo, però, le persone, continuano ad andarsene via”.

Oggi si lavora per garantire al meglio l’accoglienza per i rifugiati ucraini: un tetto sopra la testa, da mangiare, un’istruzione ai bambini, sostegno psicologico per affrontare il dramma di quei parenti e amici che hanno deciso di rimanere. "Mi sono commosso - aggiunge il sindaco di Muccia - quando ho visto i ragazzi delle elementari e i più piccoli dell'asilo salutare i bambini ucraini con uno striscione di benvenuto e regalando loro del materiale scolastico. Un gesto di pace meraviglioso".

“Anche io ho alcuni famigliari che sono rimasti in Russia e Ucraina – ci racconta Marina, di origine ucraina (Vinnitsa), 33 anni di cui 17 vissuti nelle Marche, e nell’ultimo mese mediatrice linguistica per conto della Bocelli Foundation – ma non ci sentiamo spesso per via del controllo esercitato dai russi sui mezzi di comunicazione. Mi rattrista il fatto che molte cose di questa guerrra non vengano raccontate: i cadaveri dei civili abbandonati o costretti nelle fosse comuni, altri usati per nascondere le mine anti-uomo, lo sciacallaggio dei militari che documentano via web le loro razzie nelle case abbandonate”.

C’è anche chi a Muccia cerca di cotinuare a condurre una vita per quanto possibile normale. Come il signor Pietro (83 anni), ex dirigente pubblico trasferitosi nel piccolo borgo dal 2010 insieme alla moglie per godersi la pensione. E che dopo il dramma del sisma per il quale è stato costretto a lasciare la propria casa si ritrova oggi a tirare le somme sull'inefficenza della politica italiana e sulla consapevolezza che “chi fugge dalla guerra deve essere aiutato senza alcuna scusa”.

Commenti

Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.
Registration Login
Sign in with social account
or
Lost your Password?
Registration Login
Registration
Comuni