Monte Cavallo, rischio idraulico del torrente Madonna: inaugurato il nuovo ponte
Ultimati i lavori per la messa in sicurezza del ponte sulla strada comunale di Pian della Noce, per l’eliminazione del rischio idraulico del torrente Madonna, che scorre a margine dell’abitato storico e delle attuali abitazioni di emergenza post-terremoto del 2016, nel Comune di Monte Cavallo. Oggi si è svolta la cerimonia di apertura del ponte, alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente e Difesa del suolo, Stefano Aguzzi, del sindaco Pietro Cecoli e delle consigliere regionali Elena Leonardi e Anna Menghi.
“Erano interventi necessari e urgenti da realizzare – ha detto Aguzzi – Nonostante l’iter sia stato complesso sono soddisfatto che siano stati completati, grazie all’impegno e alla collaborazione sia della Regione che delle amministrazioni locali, degli enti e dei tecnici incaricati”. Per questi lavori, la Regione ha utilizzato i fondi POR-FERS Asse 8 destinati alla riduzione del rischio idraulico nei territori colpiti dal sisma, destinando 600 mila euro alle opere per il Comune di Monte Cavallo. Il percorso amministrativo non è stato semplice in quanto la progettazione si colloca in zona di pregio ambientale. Dopo circa 1 anno, i lavori sono stati ultimati ed oggi l’opera è stata consegnata al Comune. La progettazione e l’esecuzione delle opere sono state curate in ogni sua fase dai dipendenti del Genio Civile di Macerata.
Nel tratto di strada che conduce al centro abitato era presente un ponte che è stato riconosciuto non adeguato alla piena di progetto e comunque al limite di servizio; è stato quindi progettato un nuovo ponte della lunghezza di 12 metri, a 2 carreggiate. I lavori si sono concentrati sul torrente della Madonna, in quanto sul torrente dell’Angelo si erano già risolti i problemi di esondazione con l’utilizzo di fondi dal Sisma del 1997, costruendo un nuovo ponte e curando lo scorrimento delle acque.
L’obiettivo è stato ripristinare l’argine di difesa dell’abitato, con attenzione sugli accessi ai fondi privati, prevedendo dossi artificiali per contenere le acque nella zona di scorrimento naturale. Il ripristino dell’argine è avvenuto emulando la tecnica dei muretti a secco, patrimonio culturale dell’Alto Chienti e Potenza, riconosciuta ultimamente come opera patrimonio immateriale dell’Unesco. Infatti a Monte Cavallo sul torrente dell’Angelo vi è un pregevole muro a secco che svolge la funzione di difesa idraulica.
“Con la realizzazione del muretto – ha affermato Aguzzi – si è portato a termine un intervento che oltre ad essere funzionale all’eliminazione del rischio idraulico, preserva una tecnica e una costruzione strettamente connesse ad elementi identitari e culturali del Maceratese, le quali possono diventare un focus di riferimento per altri interventi da realizzare in contesti simili”.
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