Macerata, Walter rimane senza casa. “Presto sarò ricoverato. Perché nessuno vuole aiutarmi?”
Nel corso dell’ultima settimana, si sono susseguiti aggiornamenti, telefonate, messaggi e anche veri e propri gesti concreti: il comun denominatore, la solidarietà. La complicata vicenda di Walter Monteverde (leggi qui) ha senz’altro risvegliato il senso di partecipazione da parte della comunità maceratese: in molti, infatti, hanno espresso (per lo più tramite i social) sostegno e vicinanza nei confronti dell’ex camionista di Pollenza e della sua famiglia. Altri, si sono perfino recati di persona presso il camper parcheggiato di fianco al coperto dello Sferisterio, donando – secondo le proprie possibilità - cibo e/o qualche euro per svoltare la giornata.
E’ sembrato, addirittura, che qualcosa si stesse muovendo anche in merito alla ricerca di un appartamento, ma le speranze si sono spente presto. Il più delle difficoltà riscontrate, e che bloccherebbero l’esercizio delle varie agenzie immobiliari, fanno capo alla mancanza di garanzie finanziarie da parte di Walter (senza lavoro perché malato) e, più nello specifico, al pignoramento subito dalla busta paga della compagna Pamela, avvenuto per morosità a fine 2020. Finanche la presenza della cagnolina di 3 mesi Kira sembra oggi costituire un problema per alcuni padroni di casa.
“Mi dicono che a Pollenza non ci sono appartamenti disponibili – racconta l’uomo classe 1970 – ma la vicenda ormai è diventata assurda. E sebbene io sia disposto (a malincuore) a rinunciare alla mia cagnolina, questo comunque non sembra bastare. Come faccio a non pensare che qualcuno stia cercando intenzionalmente di mettermi in difficoltà?”
Una domanda, quella di Walter, che nella sua liceità sembra quasi sottendere 'ipotesi e sospetti di complottismo', rimandando alla denuncia – già segnalata nel precedente articolo – mossa ad aprile 2020 a seguito di minacce e percosse subite (leggi qui). E rispetto alla quale è ancora in corso un procedimento penale.
Nel frattempo, però, le condizioni di salute dell’ex camionista si fanno sempre più incerte: nonostante l’assistenza del dott. Aldo Pisani, le iniezioni di Eparina e, in generale, la terapia seguita per cefalea a grappolo e trombosi alla gamba, appare sempre più necessario per l’uomo il ricovero immediato con annessi esami e cure opportune.
Di fronte a simili sviluppi, viene naturale continuare a domandarsi: “possibile che non ci sia qualcunno disposto ad affittare una casa a Walter, alla sua compagna, la figlia tredicenne Elena e la cagnolina Kira?"
“Stiamo procedendo con le ricerche – ci spiega Barbara Giunchi di UPS Pollenza, in rappresentanza anche dell’assistente sociale Luciana Pigliapoco che segue direttamente il caso – ma è chiaro che la garanzia di un solo stipendio non aiuta, e alcuni non tollerano nemmeno cani in casa. Il Comune, dal canto suo, è disposto ad assicurare almeno un anno d’affitto, ma nel dubbio consigliamo allo stesso Monteverde di muoversi anche per conto proprio”. Un suggerimento, quest'ultimo, che però si scontra con le difficoltà già evidenti del piccolo nucleo famigliare nel gestire le cure mediche, le poche entrate e la custodia della giovane Elena.
Nel tentativo di cercare ulteriori risposte, la redazione di Picchio News è stata messa in contatto direttamente con il sindaco di Pollenza, Mauro Romoli. “Di alloggi pubblici a disposizione non ne abbiamo – ha dichiarato il primo cittadino – e il Monteverde non possiede i titoli per inoltrare la domanda d’affitto di una casa popolare. Ora si cercano altre soluzioni, sebbene anche nelle frazioni di Piediripa e Sforzacosta si faccia molta fatica. Credo che la reputazione del Monteverde giochi un ruolo decisivo, superando la questione puramente economica: agli agenti immobiliari salta subito la mosca al naso quando vengono contattati dagli assistenti sociali”.
Un’osservazione quasi torbida, quella del sindaco di Pollenza, e rispetto alla quale Walter si è sentito di rispondere così: “Sono solo chiacchiere di paese. La mia fedina penale è pulita, a differenza di quella di altre persone: al massimo posso essere venuto alle mani con qualcuno, ma nulla di grave o perseguibile. Giustificare con simili argomenti il fatto che nessuno sia disposto ad affittarmi una casa, è pressoché ridicolo”.
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