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Macerata, sull'orlo della voragine in via Mattei: tra rischio idrogeologico, spese e lavori

Macerata, sull'orlo della voragine in via Mattei: tra rischio idrogeologico, spese e lavori

La situazione lungo la strada di scorrimento veloce Enrico Mattei a Macerata continua a destare preoccupazione tra residenti e automobilisti, i quali da molto tempo tempo si interrogano sull’allargamento visibile della frana che si è aperta lungo questa arteria cruciale per il traffico locale. Una strada costruita in partenza su un terreno geologicamente franoso; infatti, poco dopo la sua costruzione, si è subito mosso il terreno sottostante con segni visibili sul manto stradale.

Un cittadino ha condiviso la sua testimonianza: “Passo spesso da qui e posso sentire il terreno muoversi sotto le ruote, soprattutto quando sono alla guida di camion pesanti. Le crepe nell’asfalto si stanno allargando, c’è un basamento del fondo stradale con scivolamento del terreno a valle. Mi chiedo se non sia il caso di estendere la deviazione al traffico oltre l’area attualmente circoscritta; nel caso in cui i materiali inerti sottostanti dovessero prendere acqua c’è un’adeguata massicciata che scongiuri il rischio di un ulteriore cedimento?”

Per quanto riguarda lo stato dei lavori, che ammonteranno a circa 170mila euro,e la tipologia d’intervento, a rispondere è l’assessore all’Urbanistica Andrea Marchiori: “C’è stato un cedimento del terreno che si è portato via la sede stradale e tra quest’ultima e il terreno sottostante c’è un dislivello di qualche metro per cui è necessario fare un’opera di contenimento ed elevazione; dal punto di vista tecnico è piuttosto complicato. Il progetto è stato approvato e il lavoro è appaltato: l’impresa inizierà i lavori nei prossimi giorni con la fine dell’anno scolastico quindi con un decremento della circolazione.

Nel piano sotto strada, perciò a valle di dove è avvenuto quello smottamento, si dovrà realizzare una strada di cantiere per fare arrivare i mezzi sotto e lì faranno una palificata su cui poggerà una base di cemento armato, poi verrà eretto il muro di contenimento di tutta la parte che è franata e infine si procederà con il riempimento e l’asfaltatura”.

Costruire su terreni soggetti a frane attive rappresenta non solo una sfida ingegneristica, ma anche una spesa economica di ingenti proporzioni volta a coprire gli indispensabili e periodici interventi di messa in sicurezza. Inoltre, in alcuni casi, sempre per via dei danni idrogeologici, l’unica soluzione è lo smantellamento delle infrastrutture, come è stato per la galleria in fondo a via Roma; smantellamento che comporta ulteriori spese. Così, di frequente, per delle dubbie scelte d'origine, si rimpallano costi e responsabilità di Amministrazione in Amministrazione.

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