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Macerata, il Piano di Azione per l’energia sostenibile e il clima arriva in Consiglio comunale

Macerata, il Piano di Azione per l’energia sostenibile e il clima arriva in Consiglio comunale

La Riduzione delle emissioni di gas serra grazie alla maggiore efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e l’introduzione di buone pratiche per favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici sono gli obiettivi del Piano di Azione per il Clima e l’Energia (PAESC) che la prossima settimana verrà sottoposto all’attenzione del Consiglio comunale per la relativa approvazione. Il Piano rappresenta l’esecuzione programmatica del secondo Patto dei Sindaci, il primo venne approvato nel 2013, ovvero l’impegno volontario dei Comuni di perseguire a livello locale gli obiettivi della strategia ambientale della Comunità Europea

 

La base di conoscenza scientifica sui fenomeni in atto e l’individuazione delle azioni possibili e dei loro effetti sono stati ottenuti grazie a due progetti finanziati dalla Comunità Europea. Il provvedimento contiene due progetti, Empowering e Life Sec Adapt.

Empowering riguarda gli obiettivi di mitigazione cioè di riduzione delle emissioni di gas serra attraverso una serie di azioni votate in particolar modo all’efficientemente energetico e a modelli di produzione e consumo carbon free. Life Sec Adapt, invece, riguarda l’adattamento climatico cioè la capacità di ridurre l’impatto ambientale, economico e sociale dei cambiamenti climatici già in corso. Entrambi i piani di azione hanno come anno di riferimento il 2030 e prendono lo spunto da un lavoro di conoscenza scientifica che consente di comprendere come, anche a livello del nostro territorio, si possa intervenire per ridurre le emissioni di gas serra e come i cambiamenti climatici impattino sulla nostra vita quotidiana.

Due i punti che caratterizzano la delibera. Il primo riguarda l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra fissato nel 2030 al 50% rispetto all’anno di riferimento ovvero il 2005. Si tratta di un valore superiore a quello richiesto dalla Comunità Europea che si ferma al 40%. Sulla base dei risultati ottenuti fino ad oggi, che indicano una riduzione del 26% nel 2016, superiore già a quello richiesto dal primo patto dei sindaci che fissava il 20% per il 2020, l’Amministrazione comunale ha ritenuto infatti che la comunità maceratese potesse porsi un obiettivo più ambizioso mantenendo al centro della propria azione l’impegno contro i cambiamenti climatici.

La seconda novità della delibera riguarda proprio l’introduzione, per la prima volta, nelle scelte politiche e amministrative del Comune di Macerata del concetto di adattamento climatico. Un lavoro di approfondimento scientifico e di condivisione di buone pratiche già utilizzate altrove ha permesso infatti di individuare quali sono e saranno i principali impatti dei cambiamenti climatici in corso, come ad esempio l’aumento delle temperature e la siccità alternata a brevi periodi di forte piovosità, e quali politiche possono essere implementate per aumentare la capacità di adattamento del territorio naturale, di quello urbano e anche della comunità.

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