L'omelia di Monsignor Dal Cin per i genitori e gli amici di Mattia Perini: "Cercatelo tra i vivi!"
L’Arcivescovo Prelato e Delegato Pontificio di Loreto, Mons. Fabio Dal Cin, ha celebrato questa mattina alle 11 una Santa Messa nella Basilica della Santa Casa per ricordare alla presenza di genitori, amici, studenti e docenti dell’Istituto Einstein-Nebbia di Loreto Mattia Perini, il giovane vittima di un mortale incidente alla stazione di Loreto lo scorso 9 gennaio.
Nella sua omelia l'Arcivescovo, al cospetto di una Basilica piena e in un clima di grande commozione, ha ripercorso i drammatici momenti dell'incidente: "Era verso mezzo giorno quando il sole si oscurò e si fece buio su tutta la terra. Così l’evangelista descrive il momento della morte di Gesù. Era alla fine di una mattinata di scuola, quando all’improvviso si fece buio per Mattia, si fece buio per i suoi genitori…per tutti i suoi cari, per voi studenti e insegnanti dell’Istituto Alberghiero, si fece buio per i suoi amici e conoscenti e per tutti noi che siamo rimasti colpiti da questa tragedia. Siamo qui ancora allibiti e sgomenti. Increduli per come in un istante tutto sia potuto accadere".
Dal Cin espime grande vicinanza per il grande dolore dei familiari e dei conoscenti di Mattia: "Siamo qui con il desiderio di esprimere, o meglio di balbettare almeno qualche parola di conforto e di partecipazione ai familiari e voi amici di Mattia, di dirvi che non vi lasciamo soli, che soffriamo con voi. Ci siamo raccolti nella Casa di Maria perché Lei che ci è Madre, Lei che ha sperimentato cosa vuol dire perdere un figlio innocente, arrivi con la sua materna vicinanza lì dove noi non arriviamo, perché non ci sono parole umane che possano lenire ferite così amare".
"Anch’io quando sono stato raggiunto dalla triste notizia - confessa l'Arcivescovo - mi sono chiesto perché? Perché è successo? E ritorna la domanda di sempre: Dov’era Dio? Nessuno di noi ha la risposta pronta a tale domanda. Eccoci qui allora a piangere con chi piange, come faceva Gesù davanti al dolore della vedova di Naim, che aveva perso suo figlio o delle sorelle per la morte del fratello Lazzaro. Quando i bambini crescono, arrivano a una certa età in cui non capiscono bene com’è il mondo, verso i due anni, più o meno, cominciano a fare domande: “Papà, perché? Mamma, perché? Perché?”. Tu cominci a spiegare, ma loro non sentono perché hanno sempre un altro perché? Non vogliono sentire la spiegazione. Soltanto, perché?! Perché così attirano l’attenzione del papà, della mamma e dei grandi. Noi possiamo chiedere al Signore: Ma Signore, perché? Perché è successo questo a Mattia? Perché a questo giovane buono? Perché tanto dolore. Il Signore non ci dirà parole, ma se sentiremo il Suo sguardo su di noi, questo ci darà forza".
"La vita dei defunti e di Mattia è nelle mani del Dio della vita e a Dio lo affidiamo nel dolore e nella speranza. In quella speranza che il Vangelo ci rassicura: non cercate tra i morti colui che è vivo. Cerchiamo tra i vivi Mattia, tra coloro che sono vivi nel mistero di Cristo. Andiamo avanti! Cerchiamo tra i vivi Mattia" l'accorato invito di Dal Cin ai presenti.
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