"Il nostro ruolo mortificato": le opposizioni di Treia abbandonano il consiglio
Dai gruppi consiliari MeritiAmo Treia e il Futuro nel Cuore riceviamo
Mortificato ancora una volta il ruolo dei consiglieri comunali di Treia: una motivazione che ha indotto i gruppi MeritiAmo Treia e il Futuro nel Cuore ad abbandonare l'aula prima del voto nell'ultima seduta del 30 maggio.
Tra i punti all'ordine del giorno, le 70 varianti previste al Piano regolatore generale (Prg) dei privati e le 25 richieste avanzate dalla Giunta di Franco Capponi. Tutto ciò con la Commissione Urbanistica, sede di necessario e opportuno confronto, convocata una sola volta, a sette giorni dal Consiglio, e con una delibera di Consiglio già pronta e confezionata senza alternative. In tal senso, negli ultimi 2 anni, i richiami delle opposizioni sono stati molteplici ma del tutto inascoltati, con i Consiglieri più volte ostacolati, nei tempi e nei modi, nell'esercizio delle proprie funzioni.
Rispetto alla variante parziale al Prg, alla Provincia perverranno opportune osservazioni, in quanto provoca, ad esempio, con una filosofia degna del manuale Cencelli, una distribuzione a macchia di leopardo di nuove zone produttive anche in parti di territorio "vergine". Ciò nonostante quanto previsto, ma ancora del tutto inattuato, dal Prg, con evidenti lesioni ai diritti dei cittadini e il paradosso di ulteriori oneri per chi dovrà costruire nuovi insediamenti in zone rurali. Scompaiono, invece, le edificazioni di strutture sportive già previste (palestra e piscina) senza nessuna ipotesi alternativa a fronte delle attuali e legittime esigenze manifestate dal privato. Inoltre, l'Amministrazione ammette la sua evidente incapacità nel recuperare il bene architettonico di Villa Spada, a fronte di un acquisto in prelazione che ancora oggi grava sulla comunità per 1,2 milioni di euro. Si registra poi, per quanto riguarda Passo di Treia, l'autorizzazione all'abbattimento di Villa Pacis, luogo legato alla storia non solo affettiva della comunità, in cambio di una realizzazione abitativa. Ciò impone, da parte delle opposizioni, la necessaria azione di controllo per scongiurare questi tentativi strumentali di fare scempio del territorio.
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