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"Fertility Day", Contigiani: "Si fa presto a dire bimbi, ma non sono elettrodomestici"

"Fertility Day", Contigiani: "Si fa presto a dire bimbi, ma non sono elettrodomestici"

Dalla dottoressa Ninfa Contigiani, presidente del Consiglio delle Donne di Macerata, riceviamo

Anni di lavoro per ribadire, sottolineare, convincere, spiegare che la maternità è un valore sociale (cioè di tutti e quanto c’è ancora da fare perché il messaggio diventi attivo ed operante…), che la genitorialità riguarda madri e padri di sangue e non e che la maternità non è un affare privato delle donne ed ecco l’incredibile spruzzata di biologia ‘sempliciotta’ della Ministra Lorenzin.

Siccome c’è da rimanere interdetti, voglio essere didascalica. C’è modo e modo Ministra Lorenzin. Si vuole superare un tabù parlandone? C’è modo e modo. C’è il modo che ascolta, accoglie e poi fa ragionare e c’è il modo di chi la sa fare sempre e solo ‘troppo facile’. Che a farla troppo facile, poi, sia una Ministra e una donna diventata madre dai 44 anni è francamente indecente e offensivo.

Dimenticarsi della inadeguatezza tutta italiana dei servizi, della mentalità illegale diffusa riservata alle donne in età fertile che cercano lavoro, dimenticarsi del carico sovrabbondante che sulle spalle femminili si carica ancora oggi molto spesso (ma finalmente non più sempre) nelle domestiche mura per “l’allevamento della prole” quasi lascia senza parole.

Scambiare la fertilità con la genitorialità è colpevole e condannabile su più piani. Riporta in auge un’idea arcaica della maternità e della paternità tutta legata alla genetica, al sangue, al biologico. Come se non conti niente educare, crescere, guidare, fermare, soccorrere, lasciare andare i figli al momento giusto. Come se tutto l’importante sia farli, farli per amore o per forza. Ma la consapevolezza, la decisione comune, la scelta di cambiare le proprie vite per accoglierne un’altra dove la mettiamo? E la fatica educativa, Ministra, dove la mettiamo? E l’impossibilità definitiva e incolpevole di chi volendo tantissimo comunque non può per le più diverse ragioni, dove la lasciamo? Tutti gli aspiranti genitori che pur avendo tentato di tutto (anche le distorsioni di quella Legge 40 che per dieci anni ha costretto impianti non verificati che potevano far ammalare invece di curare: pensiamo ai talassemici) quelli, cara Ministra Lorenzin, dove li mettiamo? Li vogliamo nascondere dietro uno dei sui bei cartelli? Magari sono pochi e non se ne accorge nessuno.

Ci si metta anche lei Ministra dietro uno dei suoi bei cartelli, si raccolga in riflessione e faccia penitenza. Ce n’è bisogno perché questa volta l’ha fatta veramente grossa e potrebbe essere il caso che se ne torni a casa, sperando che con le sue due figlie (femmine) sia più accorta.

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