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Ex Upim Macerata, fine della telenovela: acquistato da un imprenditore di Tolentino al costo di un appartamento

Ex Upim Macerata, fine della telenovela: acquistato da un imprenditore di Tolentino al costo di un appartamento

Gli spazi ex Upim, tre piani, centinaia di metri quadrati con ingresso in via Matteotti e vetrine in Galleria del Commercio, a Macerata, hanno trovato finalmente un compratore. Un giovane imprenditore tolentinate. Trattativa segretissima, conclusa appena in queste ore. Riservata anche l'entità della cifra che ha concluso l'affare. Impossibile superare il muro di riserbo innalzato dal mediatore, un'importante agenzia immobiliare maceratese che ha portato avanti la difficile trattativa.

Ma si sussurra che il prezzo di vendita dell'immobile é stato raggiunto sulla base di quello di un appartamento. Importante, ma sempre appartamento. Una cifra dunque non a sei zeri. Se così è, si sarebbe trattato di un ottimo acquisto da parte dell'imprenditore di Tolentino, appartenente al settore dell'edilizia. 

E si tratterebbe di una 'svendita' di un pezzo importante del patrimonio edilizio nel centro storico: l'immobile, a mezzo passo da piazza Libertà, sorge su una volumetria in gran parte riadattata nel dopoguerra, di un antico palazzo nobiliare. Un centro sempre più vuoto e 'in vendita' così come lo sono i tre splendidi palazzi a cento metri di distanza dell'ex Upim lungo la stessa via Matteotti.

Vuoti da quando non sono più la sede della Banca d'Italia. In uno dei tre si trova ancora l'appartamento di un funzionario di prima nomina che sarebbe diventato Presidente della Repubblica: Carlo Azeglio Ciampi, rimasto sempre affezionato al ricordo di quegli anni maceratesi.

Ed intanto registriamo la parola 'fine' alla telenovela lunga e sofferta legata al caso ex Upim. Dalla chiusura dei primi grandi Magazzini in città, prima lungo corso della Repubblica poi in via Matteotti (ai quali Guido Picchio ha dedicato un libro: struggente amarcord della vecchia, cara Macerata) l'immobile a tre piani dopo il terremoto del Centritalia, ha conosciuto un travagliato iter. "Senza l'università, il Centro sarebbe un non luogo" scrissero i commercianti per protestare contro lo stallo e poi il fallimento di quella che era sembrata subito la soluzione ideale per l'ex Upim: sede dell'ateneo destinata alla didattica e allo smart working.

Ma il progetto venne a sorpresa bocciato dall'ufficio tecnico per una questione illuminotecnica a riguardo del piano intermedio. La querelle portò ad un irrigidimento dei rapporti tra il sindaco Carancini e il rettore Adornato che, succeduto un mese prima al prof. Lacchè, aveva pensato all'immobile vuoto di via Matteotti per tamponare i gravi problemi di agibilità degli spazi che il rovinoso sisma aveva provocato al patrimonio edilizio universitario.

Tuttavia non ci fu nulla da fare e l'ex Upim rimase tristemente vuota, e neppure più transitoria sede (per necessità di restauro) di mostre, rassegne e sede della Fiera dell'editoria by 'Macerata Racconta', come accaduto in un paio d'occasioni precedenti.

Poi la speranza di una nuova collocazione si era accesa con l'interesse, nel 2018, di due imprenditori (ramo abbigliamento) poi dissuasi dalla prescrizione ad attività non monomarca, e di recente con una terza proposta d'acquisto non arrivata anche questa in porto. Tanto che il costo milionario fissato all'inizio, era stato forzatamente e fortemente ridotto. Ed oggi finalmente la attesa fumata bianca.

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