L'Onorevole Carrescia non ci sta e vuole delle risposte. Si parla ancora di emergenza abitativa, a ridosso del 31 dicembre, termine ultimo per la presentazione delle domande per la ricostruzione pesante ma nessuna Ordinanza in merito è ancora stata pubblicata.
Diverse infatti le osservazioni avanzate in merito al decreto salva Peppina. Carrescia si rivolge direttamente al commissario per la ricostruzione Paola De Micheli, facendo riferimento alla lettera già inviata dai sindaci terremotati nei giorni scorsi, chiedendo risposte che ancora tardano ad arrivare. Vengono chiesti chiarimenti, ai fini del decreto, su quella che dovrebbe essere la corretta presentazione della domanda e sui criteri richiesti e inoltre si chiede se l'adesione al decreto comporta la sola rinunica al CAS o anche al contributo per la ricostruzione dell’immobile dichiarato inagibile.
Alleghiamo la lettera integrale
"Gent.ma Commissaria,
con riferimento alla lettera prot. 0005044-30/12/2017-C_B562-SARCH-P del 30 dicembre 2017 del Sindaco del Comune di Camporotondo, sottoscritta anche dai Sindaci in indirizzo e da rappresentanti di Ordini professionali e di alcuni Comitati, che ad ogni buon conto si allega alla presente, e facendo seguito ai contatti telefonici dei giorni scorsi con Suoi collaboratori, siamo a chiedere un sollecito riscontro alle osservazioni avanzate in merito all’applicazione dell’art. 8-bis del D.L. 189/2016.
Evidenziamo, per una corretta informazione dei mittenti della citata lettera, che la Nota informale del Comune di Camporotondo del 16 dicembre 2017 richiamata nel documento di cui sopra, è pervenuta ai sottoscritti, come già del resto rappresentato per vie brevi al Responsabile dell’UTC del suddetto Comune, quando erano da tempo scaduti i termini per poter proporre ulteriori emendamenti alla legge di Bilancio 2018, in quei giorni già in votazione nella competente Commissione Bilancio.
In merito all’art. 8-bis citato, segnaliamo la criticità derivante dal fatto che il termine per la presentazione delle domande per la ricostruzione “pesante” è scaduto il 31 dicembre e si è in attesa della pubblicazione dell’Ordinanza che risulta ancora essere alla Corte dei Conti chiedendole di sollecitare il riscontro.
Le rappresentiamo poi la necessità di alcuni ulteriori chiarimenti sull’applicazione della legge.
1) La domanda di accesso a contributo ai sensi dell’art. 5 del D.L. 189 del 2016 per la ricostruzione dell’immobile dichiarato inagibile è posta come condizione dall’art. 8-bis comma 1 lett. e) per la sanatoria dell’immobile realizzato senza titolo.
La domanda per la ricostruzione pesante deve però essere corredata, ai sensi dell’art. 12 comma 1 lett. c) del D.L. 189/2016 dal “progetto degli interventi proposti, con l'indicazione delle attività di ricostruzione e riparazione necessarie nonche' degli interventi di miglioramento sismico previsti e riferiti all'immobile nel suo complesso, corredati da computo metrico estimativo da cui risulti l'entità del contributo richiesto”.
Ai fini dell’art. 8-bis lett. e) si chiede di voler chiarire se la condizione è da intendersi comunque soddisfatta, alla luce delle modifiche introdotte con la legge di Bilancio 2018, con la presentazione della documentazione necessaria per la prima fase (c.d. “preistruttoria”) che precede il deposito del progetto completo in tutte le sue parti;
2) In relazione a possibili divergenti interpretazioni si chiede di chiarire se la comunicazione di cui all’art. 8-bis, comma 1) comporta la rinuncia solo al contributo CAS (art. 8 c. 6) ovvero anche a quello per la ricostruzione dell’immobile dichiarato inagibile.
Fiduciosi di un cortese e sollecito riscontro porgiamo cordiali saluti"
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