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Criminalità minorile: impennata anche nelle Marche

Criminalità minorile: impennata anche nelle Marche

I dati registrati dall'Osservatorio nazionale sull'adolescenza, istituito presso il Ministero per la famiglia, ci dicono che tre ragazzi su dieci hanno partecipato ad una rissa. Soprattutto ci dicono che il 6,5% dei minorenni italiani fa parte di una banda e addirittura il 16% ha commesso atti vandalici: anzi, più corretto chiamarli reati, visto che parliamo di danneggiamento, furto, ricettazione, rapine ed estorsioni, lesioni, diffusione di immagini pornografiche sui social, puniti dal nostro codice penale.

Alcuni di questi adolescenti hanno “deficit cognitivi non riconosciuti o riconosciuti tardivamente”, oppure “hanno problemi psichici mai riconosciuti e mai curati. Sono ragazzi con deficit educativi o gravi problemi in famiglia riconosciuti troppo tardi e non efficacemente fronteggiati”.

Prima che a un fenomeno criminale, siamo davanti ad un fenomeno sociale - ha proseguito il procuratore capo dei minori di Brescia Giuliana Tondino - che va contrastato, ferma restando la risposta penale, la cui efficacia è però limitata, in quanto è concentrata sul singolo soggetto autore di reato ed interviene a valle della commissione del fatto”.

A rischio di sembrare ripetitivi nell' affrontare nuovamente l'argomento, la scelta è quella di continuare a trattare della delinquenza giovanile in un'ottica preventiva, con il fine di sensibilizzare le famiglie che insieme agli educatori hanno il difficile ma fondamentale compito di rendere i nostri ragazzi adulti migliori di quelli che le cronache ci raccontano.

E se un intervento è possibile fare, è proprio nell’ età adolescenziale ed immediatamente precedente che si possono ottenere risultati concreti. Osservare, ascoltare, comunicare con i figli può cambiare il corso degli eventi della loro vita, attraverso una connessione emotiva, fatta di più domande e meno silenzi in casa.

La nostra Regione è tutt'altro che estranea al fenomeno, anche se sino a pochi anni fa, da questo punto di vista era considerata un'isola felice. Nel primo mese del 2022 si è impennato il numero dei criminali adolescenti nelle Marche, tutti tra i 14 ed i 17 anni, cui è stata limitata la libertà con misure cautelari restrittive per reati di straordinaria gravità. Episodi da Ancona ad Ascoli Piceno, passando per Pesaro Senigallia Macerata e Fabriano.

Prevenire significa comprendere il ruolo fondamentale delle famiglie: essere genitori severi ma affettuosi, controllando pur restando comprensivi è compito arduo ma doveroso nel momento in cui si sceglie di mettere al mondo una nuova vita.

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